Claudio Baglioni Unaparolaperte.net
Milano - Palermo - Roma (Il concerto a Roma e'stato annullato e rimandato a data da definirsi)
E festa sia.... ( con sosta alla "citta' della speranza")
E festa sia... Foto
dal sito ufficiale patapan.it e Galleria Fotografica lavorazione video clip - Crescendo e Cercando - Roma - Colosseo - 3/4 Gennaio 2004
Comune di Milano (grazie a
Grace di
http://www.via.splinder.com per la segnalazione di queste perle di
parole....)
E festa sia!
Cercando che sia sempre un crescendo
Crescere e cercare: il sale della vita. Due verbi che si rincorrono, proprio
come l'uomo e il tempo. Noi, che lo inseguiamo -cercando di carpirgli i segreti
di questo oggetto misterioso che è la vita- lui che non si fa raggiungere e ci
sfugge: incorruttibile custode di un mistero che deve, ad ogni costo, rimanere
tale.
Credo che sia tutto in questo inseguimento senza fine, in questa interminabile
"mosca cieca" il senso del viaggio che ci lega. Noi viaggiatori e lui piroscafo
che ci fa scivolare tra le onde indomabili dell'oceano della storia. Perché, se
è vero che l'uomo non è niente senza il tempo, è altrettanto vero che il tempo
non esiste se non nella coscienza, negli occhi, nel cuore degli uomini.
Lui ci cambia, certo. Ma quello a cui noi non pensiamo mai è che anche noi
cambiamo lui. Lui fa crescere noi, noi facciamo crescere lui. E, come in ogni
viaggio, anche in questo ci sono dei momenti che -più di altri- illuminano il
nostro crescere e cercare. Tre, in particolare. Tre momenti-simbolo, tra gli
approdi più alti di questo viaggiare. Natale, Capodanno, Epifania. Ai quali si
aggiunge, l'avvento: il rincorrersi delle emozioni che, ogni anno, precedono la
stagione delle festività. Per questo ho pensato di cucire insieme questi quattro
momenti, in un percorso che descrive l'arco ideale di ogni viaggio: la vigilia,
con il crescendo emozionante dell'attesa; la partenza -il Natale, la nascita: la
partenza più importante, per ciascuno e per tutti; il Capodanno, il giro di boa,
il passaggio, dove la coincidenza degli opposti nasconde il senso stesso
dell'infinito: la fine e il principio s'incontrano e il traguardo si trasforma
in un nuovo punto di partenza; l'Epifania: arrivo, come Magi di fronte al
mistero dell'Uomo nuovo.
Scendere in piazza, incontrarsi, scambiarsi emozioni e auguri -il 18 dicembre in
piazza Duomo, a Milano; il 25, in piazza del Plebiscito a Napoli; la notte
dell'ultimo dell'anno, in piazza Politeama a Palermo; il 6 gennaio, in piazza
del Popolo a Roma- significa, allora, provare a vedere, insieme, se un grappolo
di canzoni riesce a farci alzare gli occhi verso le cose che -fuori e dentro di
noi- contano davvero.
Mi piacerebbe che -come una cometa- questo breve viaggio si fermasse sulla
verticale del nostro sguardo, a illuminare la notte del cuore. A indicarci che è
il momento di prendere coscienza del fatto che siamo noi la qualità più
importante di questo nostro tempo ferito e zoppicante. Che lui invecchia e
appassisce, solo se invecchiamo e appassiamo noi; che peggiora solo quando
peggiorano i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni; e che -al
contrario- è in grado di fare miracoli se è la parte migliore di noi a tracciare
la rotta e prendere il timone. Non esiste un futuro migliore, ma uomini che
possono rendere migliore il futuro. E credo che tutti dovremmo lottare per
appartenere a questo genere di uomini. "E festa sia!" è un invito. L'invito a
far sì che la parte migliore di noi prenda il sopravvento, cercando che il
nostro tempo sia sempre un crescendo.
L'augurio che ci scambieremo in queste quattro piazze, che sono esse stesse
altrettanti simboli, è che la distanza tra i sogni e la quotidianità si
assottigli sempre più, ma senza mai annullarsi del tutto, perché -crescendo e
cercando- non ci manchino mai il desiderio e la voglia di sognare.
Claudio Baglioni
"No festa sia"
di CLAUDIO BAGLIONI
Sono molte le ragioni che possono "rovinare" una festa o, addirittura, impedire
che si svolga. Alcune gravi, altre meno gravi. Tutte, però, ugualmente serie e
importanti, se non altro per il fatto che producono lo stesso risultato: nel
nostro caso, il fatto che la festa non ci sia stata. Conoscere queste ragioni
non restituisce quello che si perde, ma aiuta a capire. A farsi -come si dice-
una ragione del disagio che coviamo dentro. Per l'ultima data di "E festa sia!"
è andata così. Il concerto, inizialmente previsto, in Piazza San Giovanni a
Roma, per la vigilia dell'Epifania, e poi rinviato al 29 gennaio è stato, alla
fine, annullato. Gravi sono state, purtroppo, le ragioni che hanno inizialmente
determinato il rinvio del concerto; non gravi, ma serie e non superabili, quelle
che ci hanno costretti ad annullarlo. Il rinvio, infatti, è dovuto a quanto
accaduto nel Sud Est asiatico il giorno di S. Stefano. Una tragedia senza
precedenti, che ha sconvolto occhi, cuori e coscienze di tutto il pianeta ed ha
portato -per la prima volta nella sua storia- l'Europa a dichiarare il 5 di
gennaio giornata di lutto in tutti i Paesi dell'Unione. Il concerto di "E festa
sia!" sarebbe caduto proprio in quella data e il credo che modo migliore di
osservare il lutto e rispettare il dolore di quelle popolazioni e di tutti i
cittadini del mondo, sia stato proprio quello di non suonare, invitando tutti a
riflettere su quanto accaduto, avvolti dal "suono del silenzio". Per
l'annullamento del 29, invece, le ragioni non sono -per fortuna- altrettanto
gravi, ma sono ugualmente serie e vincolanti. Malgrado gli sforzi compiuti,
l'impegno e la determinazione di tutti, non è stato, infatti, materialmente
possibile organizzare il concerto per quella data. Portare "in scena" eventi del
genere, infatti, significa mettere in moto una notevolissima macchina
organizzativa, che vede impegnati -tra noleggiatori, trasportatori, operai,
tecnici, collaboratori, personale di staff, sicurezza, musicisti, ecc.- tra i
cento e i centocinquanta professionisti. E' evidente, quindi, che quando eventi
imponderabili finiscono per far "ballare" le date previste, non è detto che sia
possibile riuscire a riarmonizzare il calendario degli impegni professionali di
tutti. Capita, quindi -e, purtroppo, è stato così proprio nel caso di "E festa
sia!"- che non si riesca a dirottare sulla nuova data tutte quelle
professionalità alle quali non è proprio possibile rinunciare per fare il
concerto. Inutile che vi dica che l'amaro in bocca per quanto accaduto è tanto
mio quanto vostro e che, come non è passata a voi, la voglia di incontrarci per
festeggiare insieme, non è passata neanche a me. Ci tengo, quindi, a
rassicurarvi che -per i romani e quanti desidereranno aggiungersi a loro- non si
tratta di un addio, ma di un arrivederci. La festa ci sarà. Probabilmente dopo
l'estate. E -anche se non posso anticiparvi nulla- posso dire che stiamo
lavorando, già da adesso, perché far sì che sia una festa ancora più grande, da
vivere tutti insieme. A presto! Claudio
24-01-05 da radioitalia.it/ondefunky
(grazie a Gio di
http://giospecial.splinder.com/ )
Quanta musica, viaggi, domande,
curiosità, proteste in queste prime settimane del 2005. Sono stata
letteralmente sommersa da mail che mi chiedevano notizie sulla terza data di "E'
festa sia", il concerto di Claudio Baglioni che attende la sua conclusione a
Piazza San Giovanni a Roma. Mentre un comunicato Ansa del Comune di Roma ha
annunciato che i motivi dei continui rinvii sono da attribuirsi a problemi
dell'Amministrazione Comunale, torno da Roma dove con Claudio Baglioni ho
registrato dei pregevolissimi contributi per lo speciale Dvd del 28 gennaio e
per il Baglioni Day del 14 febbraio. E' difficile essere allo stesso tempo
giornalisti, estimatori e portatori sani di proteste... Ma ho cercato di essere
tutto questo senza sacrificare nessuna delle mie componenti. Come detto,
l'ennesimo rinvio del concerto pare totalmente indipendente dalla volontà
dell'artista. Peraltro trattasi di un concerto gratuito e quindi, pur capendo la
delusione delle aspettative, credo si debba aggiungere una dose in più di
pazienza al proprio bagaglio. Accantonate dunque le proteste e rispolverate le
vesti di giornalista ed estimatrice devo dire che gli incontri con Claudio
Baglioni sono sempre ricchi di "persone e novità". Non si nega mai e riesce
sempre ad aggiungere risposte alle mie innumerevoli domande. Abbiamo parlato
d'amore, di Roma, della sua prima esibizione canora a soli sette anni (ripagata
con un'aranciata...), dei suoi viaggi, delle sue incursioni oltre confine, del
suo pudore, della sua voglia di crescere..cercando! Nonostante le mie domande
non diminuiscano col passare delle risposte, apprezzo la voglia di Claudio di
pesare sempre le parole, di non buttare là risposte a caso, di rispettare con
assoluta professionalità il lavoro altrui. Archivio dunque quest'altra
interessante esperienza umana e lavorativa e mi preparo ad altri importanti
incontri. Il bello del mio lavoro è che dietro alle canzoni ci sono cuori ed
anime pronti a farsi scoprire. Sperando di non perdere mai la voglia di sondare
quegli strani percorsi che trasformano intuizioni, emozioni, sensazioni in
canzoni, le nostre canzoni. Paola "Funky" Gallo
Da Famiglia Cristiana Grazie a
Anna (Egy)
IN 8 CD "I COLORI DELLA VITA".
CLAUDIO BAGLIONI, TESTIMONIAL D'ECCEZIONE PER IL PRIMO CD
LE EMOZIONI DELL'ANIMA
"Ci spaventa parlare d'amore", scrive il grande cantautore.
"È la parola più usata, sicuramente la più abusata. E come ogni parola può
essere tutto o nulla: dipende da noi, dalla nostra capacità di mantenere ciò che
promette".
di Claudio Baglioni
"Ma non lo so dire...". Già. Era così allora. E mi accorgo che, malgrado
questi lunghi anni di note e parole, è così anche oggi. Ma non credo sia un
limite dell'artista. Credo che il limite sia nell'uomo. In ogni uomo. Non
contano né l'abilità di cucire insieme testi e musiche che sappiano scendere più
o meno in profondità - arte o mestiere che sia -, né la platea sconfinata,
modesta o di un unico interlocutore che abbiamo di fronte. Conta la categoria
con cui ci si confronta, nella solitudine, nella coppia, in famiglia, con gli
amici, nella folla. Perché il valore in campo è così alto che racchiuderlo nella
camicia di forza delle parole è quasi impossibile. L'arte - e, quindi, anche la
musica - aiuta, ma non risolve. Si mette tra noi e il senso ultimo delle cose e
concorre a illuminare la strada, ma sta a noi assumere la fatica e i rischi del
viaggio.
La parola, l'invenzione più grande
È il percorso dall'anima (dove l'amore prende forma e noi acquisiamo coscienza
di lui) alla mente (dove il pensiero ne elabora l'essenza), alla parola (dove la
definizione prende voce): è un percorso, inevitabilmente, imperfetto. Ad ogni
passaggio, infatti, ci allontaniamo dal "cuore" del problema e perdiamo qualcosa
nella capacità di coglierne valore, senso e missione.
La parola è tutto quello che abbiamo (probabilmente l'invenzione più grande
dell'uomo), ma le "grandi" questioni - la vita, la morte, il dolore, l'amore
appunto - rivelano tutti i limiti di questa straordinaria invenzione. Forse è
per questo che ci spaventa parlare d'amore. C'è disagio, paura, inadeguatezza,
pudore.> Probabilmente è la paola più usata. Sicuramente la più abusata. Poche
altre, infatti, patisconocosì tanto l'erosione dell'inflazione. Dire: "ti amo",
quando non è così, è un delitto. Un delitto inferiore solo a quello che
commettiamo quando, pur sentendo di amare, non lo diciamo. Come ogni parola,
anche l'amore può essere tutto o nulla. Non dipende da lui. Dipende da noi.
Dalla nostra capacità (o incapacità) di mantenere ciò che quella parola
promette.
In questo senso, l'uomo (l'umanità, nel suo grande viaggio collettivo, ma anche
ciascuno di noi, nel corso del proprio piccolo viaggio personale) procede per
tentativi. Per approssimazioni successive. Si avvicina. A volte gli sembra di
essere a un passo e, invece, si accorge che manca ancora qualcosa.
Manca sempre qualcosa.
L'uomo: il finito che cerca l'infinito
La distanza si riduce ogni volta un po', ma non si annulla mai del tutto.
Probabilmente perché, mentre dentro di sé l'uomo ha coscienza dell'infinito,
tutto, intorno a lui, è finito. Un conflitto che non abbiamo modo di sanare. Ha,
è vero, il grande merito di farci tendere a quell'infinito, ma è anche
responsabile della sofferenza che ci deriva dal non riuscire mai a vedere
pienamente soddisfatta questa sete. Così, anche nell'amore. Forse per questo lo
cerchiamo sempre, senza fine e senza macchia, nella coppia, tra genitori-figli,
nell'amicizia (secondo alcuni la forma d'amore più alta), nell'amore per gli
altri e per la vita.
E, quando finisce o rivela certe impurità, ce la prendiamo con lui. Errore di
prospettiva: confondiamo cause ed effetti. Se non siamo noi il suo strumento, ma
pretendiamo che lui diventi il nostro, non possiamo, poi, scaricare su di lui la
responsabilità per errori che sono nostri, non suoi. Non è l'amore che delude
l'uomo, ma l'uomo che delude lui. Anche perché, mentre lui è sempre all'altezza
del suo mandato, la stessa cosa, purtroppo, non si può dire di noi.
Non sappiamo da dove arrivi, ma, quando si perde, ci affanniamo a domandarci
dove finisca e, soprattutto, perché. Un perché introvabile, ancora di più di
quello del suo apparire. E il vuoto che lascia è sempre più grande di quello che
aveva colmato, arrivando. E rimaniamo così, come se non ci restasse altro che
accettare l'incomprensibile inevitabilità del suo dissolversi.
La più grande energia dell'uomo
Mistero, dunque. Mistero trovarlo, mistero viverlo, mistero perderlo. Per
questo: "Non lo so dire". Ma è certamente l'energia più grande che l' uomo sia
in grado di produrre. L'unica che riesca a fargli fare cose di cui non si
immaginerebbe capace. Il miracolo che rende l'uomo capace di miracoli.
E, forse, se trovassimo il coraggio di non confinarlo all'atto che origina la
vita, se non lo tradissimo, facendone merce di scambio, se riuscissimo a
guardarlo negli occhi e ascoltare quello che ha da dire, e ci decidessimo a
adottarlo come bussola per la nostra navigazione, ci accorgeremmo che la
risposta a molte piccole-grandi domande, che ci piovono addosso e dalle quali,
spesso, ci sentiamo perseguitati, è più vicina di quanto immaginiamo. Come
diceva un grande musicista: Love is the answer (L'amore è la risposta). E,
spesso, la differenza tra pensarsi, dirsi o essere davvero degni dell'
appellativo "uomo" è tutta qui. Claudio Baglioni
Il Gazzettino 5 Gen.
Spostato al 29 gennaio
l'ultimo concerto di Baglioni
Roma
Si svolgerà nella serata di sabato 29 gennaio il grande concerto di Claudio
Baglioni, a piazza san Giovanni, che in un primo tempo era stato previsto per
oggi e che è stato rinviato, in segno di rispetto per la giornata di lutto
europea.
Lo hanno deciso il sindaco di Roma, Walter Veltroni e l'assessore capitolino
alla cultura, Gianni Borgna.
Baglioni sarà anche il protagonista, insieme alle note e alle parole del nuovo
brano "Crescendo e cercando" del filmato istituzionale della campagna del
Ministero per i Beni e le Attività culturali "L'arte è vita: vivi l'arte".
«Crescere e cercare se stessi attraverso un rapporto sempre più stretto con
l'arte, che è vita e merita di essere vissuta a fondo»: è il senso della
campagna lanciata dal Ministero e il ruolo di testimonial è stato affidato a
Baglioni, appena laureato in architettura proprio con una tesi sul recupero
delle aree urbane dismesse per la creazione di spazi per l'arte, la cultura e
l'intrattenimento. Quello tra il Ministero e il musicista romano è un rapporto
ormai consolidato, grazie al quale Baglioni, nei tour "Sogno di una notte di
note" (2000) e "Cercando" (2004), ha portato la musica popolare d'autore in
alcune delle aree di maggior fascino ed interesse artistico e archeologico. Per
le riprese del filmato per la campagna promozionale è stato scelto il Colosseo
di Roma.
Il Mattino 5 Gen.
Baglioni: «Canto per i luoghi d’arte»
Chi meglio di un artista può sapere cosa significa vivere l'arte e raccontarlo?
E così Claudio Baglioni (nella foto), per il ministero dei Beni Culturali si
cala nei panni di testimonial di una campagna pubblicitaria nel video «L'arte è
vita: vivi l'arte», girato al Colosseo. «Nel filmato interpreto me stesso -
racconta - e invito a saper vivere i luoghi d'arte a farli entrare nella nostra
vita». Baglioni ha contribuito a far conoscere siti archeologici ai suoi fan
realizzando concerti nell’Anfiteatro di Pompei, il Teatro antico di Siracusa,
quello di Taormina, nella valle dei Templi di Agrigento.
Da La stampa di Torino (Grazie a Anna Egy)
IL 29 Gennaio in piazza S. Giovanni
Claudio Baglioni << vive l'arte>>
gira un video al colosseo e rimanda il suo concerto
Il concerto di Baglioni previsto per oggi a piazza S. Giovanni sara' rimandato
per lutto al 29 gennaio. Intanto Baglioni sta girando al Colosseo il video della
campagna pubblicitaria del ministero per i beni e leattivita' culturali <<L'arte
e' vita, vivi l'arte>> che avra' come colonna sonora la musica del suo ultimo
singolo "Crescendo e cercando". Far entrare l'arte nella vita,rendere i luoghi
d'arte luoghi da vivere,chi meglio di un artista puo' sapere cosa significa
vivere l'arte e raccontarlo?
Per Claudio Baglionie' stata una doppia scelta di vita: prima studente di
architettura,poi cantante di successo,poi ritorno di fiamma con la facolta' di
Valle Giulia,laurea in architettura e quindi collaborazione con il ministero dei
beni culturali che ora lo vede testimonial per una campagna pubblicitaria.
Infreddolito Baglioni ha appena ultimato le riprese del video girato al Colosseo.
<<Nel filmato interpreto me stesso-ha raccontato- e invito a saper vivere i
luoghi d'arte e a farli entrare nella nostra vita.Il filmato e' un racconto fra
musica e vita ispirato alla mia canzone "Crescendo e cercando".Sullo sfondo c'e'
il Colosseo,il monumento italiano piu' conosciuto nal mondo e che rappresenta la
mia citta'>>. Se ha il desiderio di fare un concerto al Colosseo Baglioni non lo
dice. Da architetto ne sottolinea la <<struttura delicata>> pero' aggiunge
che<<sarebbe bene raggiungere una maggior coesistenza tra chi e' deputato a
proteggere i luoghi d'arte e chi ha buone idee per riqualificarli
Beni culturali: Baglioni testimonial
di 'L'arte e' vita: vivi l'arte'
Claudio Baglioni
Roma, 4 gen. (Adnkronos) - Claudio Baglioni sarà il protagonista, insieme alle
note e alle parole del nuovo brano 'Crescendo e cercando' del filmato
istituzionale della campagna del Ministero per i Beni e le Attività culturali
'l'arte è vita: vivi l'arte'. ''Crescere e cercare se stessi attraverso un
rapporto sempre più stretto con l'arte, che è vita e merita di essere vissuta a
fondo'': è questo il senso della campagna lanciata dal Ministero per promuovere
i beni artistici e culturali del nostro Paese, lanciata dal Ministero. Il ruolo
di testimonial è stato affidato al cantante Claudio Baglioni, appena laureato
proprio con una tesi sul recupero delle aree urbane dismesse per la creazione di
spazi per l'arte, la cultura e l'intrattenimento. Quello tra il Ministero e il
musicista romano è un rapporto ormai consolidato, grazie al quale Baglioni, nei
tour 'Sogno di una notte di note' (2000) e 'Cercando' (2004), ha portato la
musica popolare d'autore in alcune delle aree di maggior fascino ed interesse
artistico e archeologico, quali l'anfiteatro di Pompei, la valle dei Templi di
Agrigento, Paestum, Ostia Antica e i teatri greci di Siracusa e Taormina.
Proprio nell'ambito di questa collaborazione per le riprese del filmato per la
campagna promozionale è stato scelto il Colosseo. (Dap/Pe/Adnkronos)
Radio Italia
il concerto di Claudio Baglioni previsto per il giorno 5 Gennaio p.v.
in piazza San Giovanni a Roma, è stato posticipato al 29 Gennaio p.v in quanto
il 5 gennaio sara' la giornata di lutto europeo per i tragici eventi del
maremoto in Asia.
29 Gennaio 2005 -
Piazza San Giovanni, Roma
14:57 MAREMOTO: ANNULLATO IL CONCERTO DI
CLAUDIO BAGLIONI A ROMA
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Annullato il concerto di Claudio Baglioni
in piazza San Giovanni a Roma previsto per la sera del 5 gennaio, per rispetto
delle vittime delle maremoto. Cambio di programma anche nella sala della
Protomoteca in Campidoglio, dove il noto cantautore avrebbe dovuto presentare
oggi alle ore 12 il progetto 'E festa sia' in conferenza stampa, che e' saltata.
Comune di Roma 3 Gen.
Sospeso il concerto di
Baglioni a San Giovanni
Il prossimo 5 gennaio l'Unione Europea osserverà una giornata di
lutto per tutte le vittime del terremoto. Il concerto gratuito di Claudio
Baglioni a San Giovanni, previsto per lo stesso giorno, è stato sospeso; a breve
sarà comunicata la nuova data. L'emozione provocata nel mondo dalla sciagura nel
sud est asiatico è grande, ed è in sintonia con i diffusi sentimenti di pena e
partecipazione che l'Europa ha disposto la giornata di lutto per le popolazioni
coinvolte e le vittime del maremoto
Da il Messaggero 2 Gennaio 2005
LA MUSICA PUÒ AIUTARE I DISPERATI
(Grazie a Giovanna di Na.)
di CLAUDIO BAGLIONI
MUTO il mondo. Muto l'uomo. L'onda che ha cambiato per sempre i connotati alla
fisica della terra e alle nostre coscienze, ci ha lasciati così. Senza parole.
Perché l'apocalisse semina e miete silenzio. Fuori e dentro di noi. Un silenzio
che brucia e taglia come ghiaccio e, come un macigno, schiaccia e soffoca anime
e cuori. E se, di fronte ad un dolore troppo forte, l'uomo sviene, di fronte a
queste cose rimane senza parole.
Sia perché alla ricerca del senso delle cose nella riflessione o nella
preghiera; sia perché non esistono parole in grado di "contenere", "spiegare",
"risolvere" tutto questo. Ci sono scale capaci di misurare la potenza
distruttrice degli elementi, ma non ce ne sono per misurare l'intensità del
dolore per un passato che non passerà più, un presente in cui tutto rischia di
farsi nuova tragedia e un futuro che in troppi non vedranno mai, che milioni e
milioni lottano nella speranza di vederlo arrivare e che per tutti noi non sarà
mai più ciò a cui pensavamo quando pensavamo alla parola "futuro".
Per tutti noi, perché quello che è successo non è successo "là". E' successo
"qui". Non esiste un'altra terra. La terra è tutta qui. Un unico corpo ferito,
ora in ginocchio. E non è possibile pensare che un infarto di questa gravità non
avrà conseguenze sulle braccia, le gambe o la testa, solo perché queste ci
sembrano lontane dal cuore. Non esiste un'altra terra, né esiste un altro tempo.
Tutto il tempo che abbiamo è qui, oggi. E se gli tsunami non dipendono
dall'uomo, il tempo sì. Almeno lui, dipende da noi. Per questo non c'è un
"futuro migliore", ma uomini che possono rendere migliore il futuro. E, mai come
oggi, siamo chiamati ad appartenere a questa umanità, con tutte le energie che
possediamo. Senza parole, infatti, non significa senza pensieri. Al contrario,
significa pensieri troppo grandi per le parole di cui disponiamo.
Ed è anche per dar voce a questi pensieri e spezzare questo silenzio che
mercoledì 5 gennaio, in piazza San Giovanni, chi vorrà potrà unire la propria
voce alla nostra. Data e luogo non sono casuali e, dopo quanto è successo, sono
chiamati a esprimere, se possibile con ancora più forza, il loro profondo valore
simbolico. La piazza: simbolo dell'incontro, della partecipazione, del fondere
pensieri e azioni nella solidarietà, nel riconoscersi, sentirsi e muoversi come
un unico corpo. La data l'Epifania come simbolo di un donare e un donarsi che
dovremmo trovare il coraggio di far diventare regola e non eccezione.
Per questo abbiamo scelto la vigilia dell'Epifania e piazza San Giovanni per
l'ultimo di una serie di concerti che "Crescendo" e "Cercando" hanno provato a
raccontare la metafora del viaggio della vita, alla ricerca del sé racchiuso in
ciascuno di noi e del senso del nostro essere tra gli altri e per gli altri. Un
piccolo viaggio che può farsi grande nell'incontro con tutti voi, ma ancora più
grande nella speranza che, unendo voce a voce, il compleanno del mondo celebrato
pochi giorni fa con inedito pudore possa segnare la nascita di un uomo nuovo. Un
uomo capace di coltivare, dentro di sé, il valore del silenzio, ma, soprattutto,
di dare voce alla speranza. Una voce, un volto, e ancora di più gambe e braccia
capaci di far giungere quella speranza ovunque le onde del mare o quelle
dell'ingiustizia, dell'intolleranza, della violenza, della povertà, della
prevaricazione, della stupidità avranno lasciato, sulla spiaggia deserta
dell'umanità, anime disperate.Claudio Baglioni
La Sicilia 2 Gen.
Capodanno. Folla oceanica al
Politeama tra festa e solidarietà ai popoli del Sud-Est asiatico
Baglioni, 90 mila in piazza
Mariateresa conti
Il senso autentico della festa, un concerto-evento che ha raccolto in piazza
Politeama e dintorni per il brindisi di Capodanno ben 90 mila persone, lo hanno
dato le luci. Le luci di decine di migliaia di telefonini che, all'unisono,
hanno illuminato la piazza intorno alle 22 inviando, sulle note di «Di là dal
ponte» dietro l'invito dal palco di Claudio Baglioni, un sms per le popolazioni
del Sud-Est asiatico annientate dal terremoto-maremoto dello scorso 26 dicembre.
Perché «Crescendo e cercando. E festa sia» è stato sì un momento magico che ha
riunito in piazza decine di migliaia di persone provenienti da tutta la Sicilia
e non solo, ma anche un happening di solidarietà, per aiutare chi è
sopravvissuto allo tsunami ma ha visto sparire in un attimo gli affetti più cari
e qualsivoglia possibilità di sostentamento.
La festa non ha scacciato il dolore per le centinaia di migliaia di morti del
Sud-Est asiatico. In fondo alla piazza, sotto l'albero di Natale, i
rappresentanti della comunità Tamil di Palermo, a distribuire volantini e
chiedere aiuti. Proprio attaccato all'albero, un cartello: «Vi diamo il nostro
affetto e vi chiediamo il vostro aiuto». E poi il minuto di silenzio, dopo il
brindisi, rotto però, in fondo alla piazza da qualche botto. E la raccolta di
fondi nelle postazioni della Polizia municipale. E dire che il concerto di
Baglioni è stata festa, festa davvero, per le decine di migliaia di fan che sin
da metà pomeriggio si sono accalcati sotto il palco. Il cantautore romano non si
è risparmiato, cantando anche dopo il brindisi di mezzanotte un'originale «Vitti
'na crozza» e un suo testo “storico”, «Porta portese». Lo spettacolo,
puntualissimo, ha preso il via alle 21, con Sasà Salvaggio nelle vesti di
presentatore. Pochi minuti e il «Crescendo» è cominciato: prima gli archi del
Quartetto flegreo, in un medley natalizio, poi la bravura dei Baraonna, quindi
il gospel con la voce davvero straordinaria di Rosa Martirano. Quindi, tutti
insieme, con Claudio Baglioni, che ha cominciato con «Strada facendo» ed ha
proseguito alternando successi vecchi e nuovi, splendidamente supportato, oltre
che dalla sua band, da tutti i suoi invitati. Un concerto davvero
indimenticabile, per gli appassionati. Baglioni, in questo suo penultimo
concerto - l'ultimo sarà mercoledì 5 gennaio nella sua città, Roma, a piazza San
Giovanni - prima della pausa che ha annunciato di volersi prendere, ha dato il
massimo. Ed ha proposto anche un brano inedito, «Crescendo e cercando». Ma i fan
non sono andati delusi. Dopo il brindisi la festa al Politeama è continuata, ma
molti si sono spostati a piazza Magione per lo spettacolo degli acrobati e il
concerto del trombettista Roy Paci con gli Aretuska.
Dal sito del comune di Palermo
( grazie a Alex di
www.leviedeicolori.splinder.com )
Capodanno, presentate le iniziative
della notte del 31 con Baglioni
CAMMARATA: "HO ADOTTATO PALERMO E VOGLIO FARE QUALCOSA PER LA CITTA'"
Data 29/12/2004 18:48
Testo Un concerto di beneficenza, stasera, al Teatro Politeama, gli incontri di
domani, al carcere dei minorenni, con i ragazzi ospiti del servizio sociale e, a
Brancaccio, con i giovani, e la sera del 31 la grande festa di musica a piazza
Politeama, per salutare l'inizio del nuovo anno. Il sindaco Diego Cammarata ha
dato il benvenuto a Claudio Baglioni, oggi pomeriggio, a Villa Niscemi e ha
illustrato le iniziative che vedranno protagonista in città il cantautore
romano.
"La presenza di Claudio Baglioni a Palermo in questi giorni - ha sottolineato il
sindaco Cammarata - conferma il forte rapporto che si è creato fra questo
straordinario artista e la nostra città. Abbiamo scelto Claudio Baglioni per
festeggiare il nuovo anno con un grande concerto che si svolgerà a piazza
Politeama, convinti di offrire ai nostri concittadini, ma anche ai molti che
verranno a Palermo in occasione del Capodanno, uno spettacolo di qualità per
salutare insieme l'anno che viene, il 2005, che speriamo porti serenità e pace
in tutto il mondo e, soprattutto, nelle terre martoriate dalle guerre e dalle
catastrofi naturali".
Il Sindaco ha ricordato che Baglioni sarà protagonista di quest'ultimo scorcio
del 2004 a Palermo con una serie di iniziative dedicate ai meno fortunati.
Stasera il concerto di beneficenza al Teatro Politeama: l'incasso sarà
interamente devoluto alle suore di Madre Teresa di Calcutta di piazza Magione e
all'associazione Iris, impegnata nella lotta ad una grave e rara malattia (la
glutarico aciduria di tipo I) che colpisce i bambini. Domani, alle 11.30,
Claudio Baglioni si esibirà in un concerto al carcere dei minorenni di via
Malaspina per i ragazzi ospiti del servizio sociale; di pomeriggio, alle 15.30,
sarà a Brancaccio, nell'auditorium Giuseppe Di Matteo, dove incontrerà i ragazzi
del centro Padre Nostro, del centro Paolo Borsellino, della parrocchia di San
Gaetano e della casa di accoglienza "Federica". Venerdì 31, alle 21, il concerto
di fine anno, in piazza Politeama.
"Sono alla fine di un percorso durato quattro anni - ha detto Claudio Baglioni -
e ho voluto concluderlo con tre tappe in tre città che considero tre capitali:
Milano, dove mi sono già esibito in piazza Duomo il 18 dicembre; Palermo, con il
concerto del 31 in piazza Politeama e Roma, il 5 gennaio, in piazza San
Giovanni. Palermo è una città che ho adottato e che mi ha adottato, nella quale
mi piacerebbe tornare per fare qualcosa di diverso dal cantare. E' una capitale
non solo per motivi storici, architettonici, culturali ma anche di vita. Sarà
una grande festa e anche un'occasione per ricordare e stare vicini a chi
soffre".
Il sindaco Cammarata ha anche rivolto un invito alla città a partecipare alla
marcia della pace organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, dal Comune e dalle
parrocchie di San Stanislao Kostka e di Sant'Ippolito, che partirà il 1°
gennaio, alle 18, da piazza del Noviziato, al Capo. "Vogliamo iniziare il nuovo
anno con un richiamo alla pace - ha detto ancora il sindaco Cammarata -
fortemente sentito dalla nostra città che ha una lunga tradizione di
integrazione e dialogo con culture diverse. Questo messaggio lo lanceremo già la
notte del 31, da piazza Politeama con Claudio Baglioni e da piazza Magione con
gli artisti di Kals'Art".
Inoltre sul sito http://www.comune.palermo.it/Eventi/capodanno_2005/baglioni.htm
si può trovare la locandina ufficiale dell'evento e la presentazione:
LA NOTTE DI CAPODANNO A PIAZZA POLITEAMA
E festa sia.
CLAUDIO BAGLIONI
Crescendo e cercando
Notte di Capodanno, a Palermo, con Claudio Baglioni. La serata, promossa dal
Comune, inizierà alle 21 e sarà presentata da Sasà Salvaggio. Il cantante romano
si esibirà nella centralissima piazza Castelnuovo, proponendo i suoi maggiori
successi e alcuni brani tratti dall'ultimo album. Il concerto di Capodanno, dal
titolo "Crescendo e cercando", terminerà con il "conto alla rovescia" aspettando
il 2005 e con il tradizionale brindisi in piazza. Una cornice di fuochi
d'artificio, che saranno sparati dal teatro Politeama, saluterà l'anno nuovo.
Nella seconda parte della notte, il palco di piazza Castelnuovo ospiterà il
concerto dei "Montefiori Cocktail".
Il Quotidiano di Calabria 30 Dic.
Continua il minitour dell'artista. Il 28 gennaio escono il doppio cd e il dvd
Capodanno con Claudio
Rosa Martirano partecipa al concerto di Baglioni a Palermo
Roma - L'artista cosentina Rosa Martirano, la nuova voce del jazz, come è stata
definita, chiuderà il 2004 notte del 31 dicembre sul palcoscenico di Claudio
Baglioni a Palermo. Ad un mese dalla pubblicazione del cd pop-jazz "Rosa
Martirano Quartet", la cantante prosegue il suo minitour ospite dei concerti di
Claudio Baglioni.
Il 18 dicembre la raffinatissima cantante calabrese ha aperto il concerto di
Baglioni a Milano in piazza Duomo con due brani gospel, insieme al gruppo vocale
Baraonna e al quartetto d'archi Flegreo.
Poi, durante il concerto Rosa ha cantato con Baglioni due brani dell'ultimo
disco del cantautore romano, "Tienimi con te" e "Mai più come te".
La partecipazione straordinaria si ripeterà il 31 in Piazza Politeama a Palermo,
dove Baglioni terrà un gran concerto di fine anno ed il 5 gennaio addirittura in
Piazza San Giovanni a Roma.
Gli eventi saranno ripresi da Video Italia/Sky e Radio Italia Network.
Ancora due date, dunque, per 'E festa sia!', il minitour di Baglioni. Più di due
ore di musica in cui l'artista romano, oltre al suo repertorio, proporrà il
nuovo brano 'Crescendo e Cercando' che dà il nome sia al doppio cd, che al
triplo dvd in uscita il 28 gennaio prossimo.
''Cercavamo un gran finale -spiega Baglioni - per questi due viaggi che ci hanno
appassionato ed emozionato come pochi altri, e anche un piccolo regalo da
scambiarci in queste feste. Credo che non ci sia niente come la musica, per
raccoglierci e farci riflettere sul senso di questo straordinario viaggio che è
la vita. In fondo, le festività natalizie sono momenti simbolo che descrivono le
tappe fondamentali di ogni viaggio: la partenza-il Natale, la nascita: la
partenza più importante; il Capodanno, il passaggio, nel quale la fine e il
principio s'incontrano e il traguardo si trasforma in un nuovo punto di
partenza; l'Epifania: l'arrivo, come Magi di fronte al mistero della vita
stessa''.
Il cd 'Crescendo e Cercando' contiene il meglio delle nuove versioni live di
alcuni tra i brani di maggior successo del musicista romano registrati durante i
tour 2003 e 2004, oltre a produzioni più recenti, versioni particolari, rarità e
brani eseguiti dal vivo per la prima volta. Nei dvd 9 ore di musica e immagini
con il meglio dei tour 2003/2004 registrati tra Milano e Roma, oltre a 180
minuti di contenuti speciali tra cui la storia di 'Crescendo', l'Album dei
ricordi: 120 fotografie che raccontano il tour e 100 tra le più belle immagini
degli show nelle varie città, e il video-clip di 'Tienimi con te'.
Claudio Baglioni, entusiasta della giovane cantante cosentina, la introduce
presentandola come "una straordinaria voce del jazz che ama cimentarsi in tanti
stili diversi, riuscendoci meravigliosamente". E se lo dice Claudio Baglioni c'è
certamente da scommettere che il 2005 sarà l'anno di questa autentica
rivelazione della musica italiana, che il 3 febbraio tornerà nella sua città, al
Teatro Rendano, per aprire la XIX edizione di "Fatti di Musica". L' album "Rosa
Martirano Quartet", caratterizzato dalla rilettura di brani di fama mondiale in
una forma molto ampia che comprende il jazz, la bossanova, il pop, la classica,
abbraccia un repertorio piacevolissimo e scorrevole. E' stato realizzato con gli
altri musicisti del quartetto: Piero Cusato (pianoforte), Roberto Musolino
(basso), Roberto Rossi (batteria).
All'incisione hanno partecipato Toots Thielemans (armonica), Karl Potter
(percussioni), Giancarlo Maurino (sax) ed ancora Armando Corsi, Enrico Lucchetta
e i Mad Strings Ensemble. Il management dal vivo è curato dalla "Show Net" di
Ruggero Pegna.
Rosa Martirano interpreta con grande sensibilità alcuni standards del jazz e
brani di estrazione pop. Prodotto e arrangiato da Piero Cusato per la Nsj
production, etichetta indipendente che spazia dalla dance al jazz, il disco
contiene dodici brani.
Registrato tra Cosenza, Genova e Bruxelles, il progetto discografico è
distribuito attraverso internet e con i normali canali di distribuzione. Rosa
Martirano ha avuto collaborazioni con Claudio Baglioni, Enzo Avitabile, Joe
Cocker. Ha partecipato all'album "I Disertori Omaggio a Fossati
La Sicilia 30 Dic.
Capodanno. Il cantautore racconta il suo rapporto con la città. Oggi la
visita al Malaspina
Baglioni «adotta» Palermo
mariateresa conti
Ricorda la sua «Noi no» urlata allo stadio dai palermitani feriti all'indomani
delle stragi di Capaci e via D'Amelio, come «un privilegio straordinario», che
gli «rimarrà nel cuore per tutta la vita». Ed è forse per questo che ha voluto
che una delle tre tappe di quello che rappresenta - solo per un periodo - il suo
«addio» alle piazze e ai concerti dopo un percorso lungo quattro anni, fosse
proprio il capoluogo siciliano: «Palermo – spiega – in qualche modo è la città
che ho adottato e che mi ha adottato. Una città molto vicina al mio cuore dove
quasi con prepotenza ho cercato di cantare. Sono lieto di essere in questa che
io considero, per mille motivi storici, architettonici e di vita, una autentica
capitale, in questo momento di passaggio tra l'anno vecchio e l'anno nuovo. È
come travalicare un monte, finire la salita e cominciare la discesa, un nuovo
corso...».
Racconta così, Claudio Baglioni, la «sua» Palermo: quella che lo vedrà a piazza
Politeama domani sera per il brindisi di Capodanno con «Crescendo e cercando. E
festa sia», la penultima tappa del suo mini-tour che è partito il 18 dicembre da
Milano si concluderà il 5 gennaio a Roma, a piazza San Giovanni; e la Palermo
che lo vede impegnato in una serie di iniziative di solidarietà: il concerto di
ieri sera al Teatro Politeama (800 inviti, tutti venduti con un'offerta di 25
euro) il cui ricavato va alle suore di Madre Teresa di Calcutta e
all'associazione Iris; e gli incontri di oggi al carcere minorile Malaspina e al
centro Padre Nostro di Brancaccio, dove incontrerà pure i ragazzi del centro
Borsellino e della casa di accoglienza «Federica». «Sono solo delle visite – si
schermisce Baglioni – per portare un po' di auguri, un po' di festa a quanti il
31 non potranno essere in piazza». Perché la scelta di Brancaccio? «Ne ho
sentito molto parlare, come ho sentito parlare parecchio di padre Pino Puglisi.
Per chi fa il mio mestiere queste cose sono fondamentali, sono quelle per cui,
guardandoti allo specchio magari in un momento in cui sei giù, ti senti
solidificato».
Claudio Baglioni e Palermo. Una Palermo con cui, di recente, si è creato un
feeling particolare, a cominciare dal progetto sulla riqualificazione delle
«aree dismesse» e dal mini-concerto nell'ex gazometro, inserito nel triplo Dvd
che sarà in vendita dal 28 gennaio, insieme ad un doppio Cd live. Una Palermo
che, chissà, potrebbe anche diventare una canzone: «Qualsiasi viaggio – dice
Baglioni – ti lascia qualcosa dentro. E questa città mi ha dato davvero
tantissimo. Se poi, mi “autoraccomando”, avete bisogno di un architetto-
cantante...beh, eccomi».
Con Claudio Baglioni, a piazza Politeama, si esibiranno anche i Baraonna, il
Quartetto flegreo e Rosa Martirano. In scaletta 30 brani, tra «classici», ritmi
gospel tradizionali del periodo natalizio, e un inedito, «Crescendo e cercando».
La serata sarà presentata da Sasà Salvaggio. A Baglioni il «grazie» del sindaco
Diego Cammarata: «Quando si riesce a lavorare con artisti di così grande
sensibilità tutto diventa più facile. Lavorare a Palermo e per di più per
beneficenza è la dimostrazione dell'affetto che si è creato tra Baglioni a
questa città. Abbiamo scelto Claudio Baglioni per festeggiare il nuovo anno
convinti di offrire ai nostri concittadini, ma anche ai molti che verranno a
Palermo per Capodanno, uno spettacolo di qualità per salutare insieme l'anno che
viene, il 2005, che speriamo porti serenità e pace in tutto il mondo e,
soprattutto, nelle terre martoriate dalle guerre e dalle catastrofi naturali».
Corriere Adriatico 30 Dic.
Dopo Milano, Palermo e Roma per presentare il cd-dvd
Per Baglioni dopo il minitour arriva
“Crescendo e Cercando”
ROMA - Ancora due date per “E festa sia!”, il minitour che dopo la tappa
milanese del 18 dicembre porterà Claudio Baglioni dal vivo in Piazza Politeama a
Palermo il 31 dicembre e in Piazza S. Giovanni a Roma il 5 gennaio. Più di due
ore di musica in cui l’artista romano, oltre al suo repertorio, proporrà il
nuovo brano “Crescendo e Cercando” che dà il nome sia al doppio cd, che al
triplo dvd in uscita il 28 gennaio prossimo.
“Cercavamo un gran finale -spiega Baglioni - per questi due viaggi che ci hanno
appassionato ed emozionato come pochi altri, e anche un piccolo regalo da
scambiarci in queste feste. Credo che non ci sia niente come la musica, per
raccoglierci e farci riflettere sul senso di questo straordinario viaggio che è
la vita. In fondo, le festività natalizie sono momenti simbolo che descrivono le
tappe fondamentali di ogni viaggio: la partenza, il Natale, la nascita: la
partenza più importante; il Capodanno, il passaggio, nel quale la fine e il
principio s'incontrano e il traguardo si trasforma in un nuovo punto di
partenza; l’Epifania: l’arrivo, come Magi di fronte al mistero della vita
stessa”.
Il cd “Crescendo e Cercando” contiene il meglio delle nuove versioni live di
alcuni tra i brani di maggior successo del musicista romano registrati durante i
tour 2003 e 2004, oltre a produzioni più recenti, versioni particolari, rarità e
brani eseguiti dal vivo per la prima volta. Nei dvd 9 ore di musica e immagini
con il meglio dei tour 2003/2004 registrati tra Milano e Roma, oltre a 180
minuti di contenuti speciali tra cui la storia di “Crescendo”, l’Album dei
ricordi: 120 fotografie che raccontano il tour e 100 tra le più belle immagini
degli show nelle varie città, e il video-clip di “Tienimi con te”. (Nella foto
l’incontro che il popolare cantautore romano ha avuto con i lettori del nostro
giornale in una affollatissima riunione che è ben presto è diventata una
piacevole kermesse che ha coinvolto tutti tra novità e tanti ricordi legati alle
Marche).
Il Messaggero 30 Dic.
Baglioni prende un anno sabbatico e
lancia il suo doppio cd dal vivo
PALERMO - Claudio Baglioni si prende un anno sabbatico. Lo ha annunciato nel
corso di una conferenza stampa a Villa Niscemi, a Palermo, organizzata in
previsione del concerto della sera del 31 dicembre a piazza Politeama. «Si
tratta di una lunga pausa - dice Baglioni - alla fine di un articolato percorso
di 4 anni che mi servirà per trovare nuove ispirazioni, nuovi stimoli ma
soprattutto per raccogliere i frutti di tanti anni passati a contatto con la
gente».
I “frutti” a cui Baglioni si riferisce «non sono quelli economici, ma umani. È
il primo capolinea della mia vita artistica e sono curioso di vedere come la
gente reagirà in questo anno, se quello che in tanti anni ho cantato e fatto ha
lasciato qualcosa. Chissà, alla fine di questo periodo tornerò nella veste di
architetto se qualche sindaco mi offre un lavoro» ironizza rivolto a Diego
Cammarata, sindaco di Palermo. Baglioni dice di essere «tornato nella mia
adorata città d' adozione» come lui stesso definisce Palermo per due motivi:
festeggiare il capodanno «in una vera piazza che faccia sentire il calore al
contrario di tante altre virtuali - continua il cantautore romano - e perchè
Palermo è una della tre tappe del minitour E festa sia insieme a Milano e Roma».
Inanto esce il 28 gennaio il doppio cd live del cantautore intitolato Crescendo
e cercando e contenente 31 brani tra i più amati del cantarchitetto romano più
il nuovo singolo che dà il titolo al monumentale lavoro.
Insieme al doppio cd uscirà un triplo Dvd dallo stesso titolo, 9 ore di musica e
immagini con il meglio dei tour 2003/2004; Crescendo , tre ore e un quarto
registrate a Milano, e Cercando , due ore e tre quarti registrate lo scorso 7
dicembre all'Auditorium di Roma, oltre a immagini riprese backstage e a quelle
del nuovo brano riprese il 18 scorso nella milanese piazza Duomo.
Per promuovere il nuovo lavoro Baglioni ha organizzato E festa sia, minitour di
tre concerti, quello milanese già tenutosi, quello di Palermo e infine Roma, a
piazza San Giovanni In Laterano, il 5 gennaio.
29-12-2004 Ore:14:30
MUSICA: BAGLIONI, UN CONCERTO SUL SENSO DELLA VITA
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - Ancora due date per 'E festa sia!', il minitour
che dopo la tappa milanese del 18 dicembre porterà Claudio Baglioni dal vivo in
Piazza Politeama a Palermo il 31 dicembre e in Piazza S. Giovanni a Roma il 5
gennaio. Più di due ore di musica in cui l'artista romano, oltre al suo
repertorio, proporrà il nuovo brano 'Crescendo e Cercando' che dà il nome sia al
doppio cd, che al triplo dvd in uscita il 28 gennaio prossimo
Il giornale di Sicilia 29 Dic.
Baglioni al Politeama, si monta il
palco Chiuso tratto di via Paternostro: codeecaos
(gica) A tre giorni dalla grande festa di piazza al Politeama ieri mattina nella
zona è scattata la prima minirivoluzione del traffico. E' stato chiuso il tratto
di via Paolo Paternostro fra via Garzilli e piazza Castelnuovo per consentire
alle maestranze di realizzare il grande palco sul quale salirà pure Claudio
Baglioni. Il cantautore stasera terrà un concerto di beneficenza al teatro
Politeama, l'incasso sarà devoluto alle suore di Madre Teresa di Calcutta e
all'associazione Iris impegnata nella ricerca contro le malattie ereditarie
metaboliche rare. Al Politeama i divieti di transito saranno in vigore dalle 18
alle tre del mattino e interesseranno piazza Ruggero Settimo, piazza Castelnuovo,
la carreggiata centrale di via Libertà (tra piazza Croci e il Politeama), via
Emerico Amari (tra via Ruggero Settimo e via Isidoro La Lumia), via Daita (da
via Gallo a via Turati), corso Scinà (tra piazza Sturzo e via Turati), via
Guarino Amella, via Folengo e via Turati. La sera di San Silvestro le chiusure
interesseranno non solo alcune strade attorno al Politeama, ma anche la zona di
piazza Magione dove si svolgerà un'altra grande festa organizzata anche questa
dal Comune: dalle 18 del 31 alle 8 di sabato 1 gennaio, oltre a piazza Magione,
circolazione vietata pure in via Vetriera, via dello Spasimo, via Evola, via
Pardi, via Rao, via Filangieri, via Teatro Garibaldi, via Riso e via Gemelli.Gi.
Ca.
La Sicilia 28 Dic.
Capodanno. Tour della solidarietà per il cantautore che andrà pure a
Brancaccio e al Malaspina
«Buon 2005» con Baglioni
mariateresa conti
Conto alla rovescia in vista del grande concerto della notte di Capodanno che
quest'anno vedrà come star il cantautore Claudio Baglioni. La macchina
organizzativa si è pienamente messa in moto, per un evento che con ogni
probabilità coinvolgerà non solo chi a Palermo vive, ma anche molti fan della
provincia e di altre città siciliane, visto che non è certo cosa di tutti i
giorni un ultimo dell'anno con un concerto del calibro di quello offerto dal
Comune.
Un feeling nato di recente, quello tra Palermo e il cantautore romano, anche se
per Baglioni la Sicilia in generale e Palermo in particolare sono sempre state
tra le piazze più “calde”. Lo scorso 16 ottobre il cantautore romano è stato a
Palermo nell'ambito del progetto «Aree dismesse», a fare da sponsor alla
rinascita dell'ex gazometro di Sant'Erasmo, dove ha tenuto un breve ma unico
concerto. Lui, neo-architetto laureato proprio con una tesi sul gazometro di
Roma, è rimasto incantato dalla città. E infatti ha accettato con gioia di
essere la star della notte di Capodanno. E non solo. Baglioni terrà infatti un
concerto di beneficenza al teatro Politeama domani sera. Il ricavato andrà alle
suore di madre Teresa di Calcutta e all'associazione Iris. I cinquecento inviti
disponibili dietro un'offerta minima di 25 euro sono già andati tutti esauriti.
Ma è soprattutto la giornata di giovedì quella interamente dedicata alla
solidarietà. Baglioni infatti incontrerà i ragazzi detenuti nel carcere minorile
di Malaspina e poi si sposterà a Brancaccio, al centro Padre nostro fondato da
don Pino Puglisi. Due momenti forti, di incontro con due realtà difficili della
città. Del resto l'intera organizzazione di «Crescendo e cercando. E festa sia»,
questo il titolo del concerto di Capodanno, è stata all'insegna della
solidarietà. La prima tappa, sabato 18 dicembre a Milano, ha visto il
collegamento in diretta con le aree di guerra che vedono impegnati militari
italiani. L'ultima tappa, dopo Palermo, sarà il 5 gennaio a piazza San Giovanni.
E veniamo alla notte del 31. Il palco sarà montato a piazza Politeama. La
serata, promossa dal Comune, inizierà alle 21 e sarà presentata da Sasà
Salvaggio. Il cantante romano proporrà i suoi maggiori successi e alcuni brani
tratti dall'ultimo album. Il concerto di Capodanno, dal titolo «Crescendo e
cercando. E festa sia», terminerà con il tradizionale "conto alla rovescia",
aspettando il 2005 e con il brindisi in piazza. Una cornice di suggestivi fuochi
d'artificio, che saranno sparati dal teatro Politeama, saluterà l'anno nuovo.
Nella seconda parte della notte, il palco di piazza Castelnuovo ospiterà il
concerto dei "Montefiori Cocktail". L'ingresso è libero. E poi, come di
consueto, danze sino all'alba.
[News] - 27 dicembre 2004 (h.19:21) BAGLIONI "ALLA GRANDE" IN SICILIA Da
non perdere due appuntamenti che si preannunciano storici Sono andati esauriti
in poche ore i 500 biglietti per il concerto di beneficenza che il cantautore
romano terrà mercoledì 29 dicembre presso il teatro Politeama di Palermo, su
iniziativa del Comune. Il ricavato dell'esibizione musicale sarà devoluto
interamente alle suore dell'ordine di Madre Teresa di Calcutta e
all'associazione Iris, impegnata nella lotta contro una grave e rara malattia
(la glutarico aciduria di tipo I), che colpisce i bambini. Baglioni comunque non
lascerà il capoluogo siciliano prima dell'inizio del nuovo anno: la sera del 31
dicembre si esibirà infatti in un mega-concerto sul palco allestito in piazza
politeama, che si guadagnerà, secondo i meglio informati, il titolo di "evento
musicale del 2004", secondo solo allo spettacolo offerto da Elton John al
velodromo "Borsellino" la scorsa primavera.
PALERMO, BAGLIONI AL POLITEAMA, DANZA E ACROBATI ALLA KALSA Palermo, 27
dic. - (Adnkronos) - Notte di Capodanno, a Palermo, con Claudio Baglioni. L'
evento, promosso dal Comune, inizierà alle 21 e sarà presentato dal comico, Sasà
Salvaggio. Il cantautore romano si esibirà nella centralissima piazza Politeama,
proponendo i suoi maggiori successi e alcuni brani tratti dall'ultimo album. Il
concerto di Capodanno, dal titolo ''Crescendo e cercando'', terminerà con il
tradizionale 'conto alla rovescia', aspettando il 2005. E con il brindisi in
piazza. I fuochi d'artificio, che si alzeranno in cielo dal teatro Politeama,
infine, saluteranno il nuovo anno. Nella seconda parte della notte, il palco di
piazza Politeama ospiterà il concerto dei 'Montefiori Cocktail'.
Il Gazzettino 23 Dic.
Ovazioni per Baglioni sul palco del
Verdi
Grande successo l'altra sera al Verdi per il concerto di Claudio
Baglioni in occasione dei dieci anni di fondazione della "Città della Speranza",
che si occupa dei bambini malati di leucemia ai quali il cantautore romano ha
fatto visita lunedì. Baglioni solo sul palco, con le chitarre e il pianoforte. È
stato come essere a casa sua, mentre lui una sera decide di suonare. Il pubblico
lo ha seguito in raccoglimento quasi fosse invitato a un rito magico. Baglioni
ha spogliato le sue canzoni e questa nudità ha restituito ancor più intensità
alle trame musicali e ai contenuti dei testi, contribuendo alla voglia di
amoreggiarci da parte del pubblico.Il servizio a pagina 15 del fascicolo
nazionale
Il Gazzettino 23 Dic.
Padova
È stato come essere a casa sua, mentre lui una sera imbraccia la
chitarra, o coglie note sul pianoforte. Solo che invece era un teatro, ma zitto
questa volta, ad ascoltare. Per la prima volta in tanti anni, Baglioni l'altra
sera al Verdi di Padova è riuscito finalmente a cantare da solo, in-cantando il
pubblico che lo ha seguito in raccoglimento quasi fosse invitato a un rito
magico.
Del resto non poteva che essere magica una serata dedicata alla Città della
Speranza, ovvero alla Fondazione che a Padova ha costruito una clinica per i
bambini malati di leucemia e che lo stesso cantautore romano aveva visitato il
giorno prima. Davanti ad uno striscione issato sul palco e rivolto al pubblico
("che tutto vada nel migliore dei modi", il motto condiviso col suo amico
Alessandro Manzella) Baglioni ha spogliato le sue canzoni e questa nudità ha
restituito ancor più intensità alle trame musicali, ai contenuti dei testi,
contribuendo alla voglia di amoreggiarci da parte del pubblico che ci ha
scoperto nuove sensualità, o significati, a seconda dell'interpretazione.
Perchè l'interpretazione è stata di quelle da ricordare, autoironica e capace di
raccontarsi senza indulgere nell'autocelebrazione, sia nella riproposta dei
brani "monumento" sia in quelli che mai ti sogneresti di incontrare, come la
scalcinata "Mia cara Esmeralda" incisa prima ancora di "Questo piccolo grande
amore" (che è del '72) con Ruggero Cini e la sua orchestra, insomma roba di
qualche giorno fa, ma suonata con la stessa spensierata sguaiatezza dei vent'anni.
«In vita mia è la seconda volta che la canto». E chissà se la rifarà mai. E
chissà se risentiremo la dolce "Fratello sole sorella luna" che gli fecero
cantare in quello stesso tempo per il film di Zeffirelli su San Francesco e che
Baglioni ha riproposto al pianoforte a coda restituendoci una lauda di
struggente misticismo.
Le abbiamo scelte come l'alfa e l'omega di un altalenarsi di emozioni che
Baglioni ha regalato cantando oltre due ore e mezzo. Un concerto assolutamente
unico perché senza scaletta, coi successi di ieri e di oggi ma anche sorprese
come "Signora Lia" o "W l'Inghilterra". In mezzo siparietti con il pubblico e la
voglia di parlare, di raccontare di quello che ha visto in quel reparto. «Perchè
lì si riceve speranza, si vedono persone vere e si ha la sensazione di esserlo
un po' di più anche noi». Canta tutto Baglioni, saltando dal piano a coda alle
chitarre al piano elettrico. Da "Avrai" a "Io sono qui", da "Fotografie" a
"Tienimi con te", da "Notte di Natale" a "I vecchi". Ogni tanto gli prende lo
sconforto: e adesso che faccio? Le ho cantate tutte. Ma si riprende di nuovo e
ne aggiunge un'altra, compresa "Questo piccolo grande amore", cantata tutta come
si deve, perchè dopo averle smontate e rimontate per anni con certe canzoni
bisogna pur fare pace. Alla fine sale sul palco il vicepresidente della
Fondazione, Stefano Bellon che gli dona un "mattone" ricordo, uno di quelli con
cui è fatto il muro della clinica. Claudio risponde: «Ho lasciato al reparto una
delle mie chitarre nella speranza di inventare un giorno un teatro lì dentro in
cui suonare qualche filastrocca per loro». Mauro Giacon
La tribuna di Treviso 23 Dic. (grazie a Ori-millesoli)
BAGLIONI SOLO SUL PALCO PIU' INTENSO
E SPIRITOSO
Teatro Verdi pieno per la Città della Speranza
di Fabio Velo Dal brenta
PADOVA "Crescendo e cercando" Claudio Baglioni ha trovato la Città della
Speranza: "e festa sia", allora.
E' un Baglioni rilassato, sincero, senza discorsi preparati quello che martedì
in occasione del decennale della fondazione benefica padovana nata per
combattere le leucemie infantili ha riempito il Teatro Verdi. Alle 21.15 sipario
abbassato, luci alte e gente ancora in piedi arriva l'arpeggio acustico di
"Strada facendo": da subito il musicista vuole creare un clima confidenziale e
non si preoccupa che in sala tutto sia perfetto (cosa che solitamente è di norma
in un concerto di Claudio Baglioni); lascia quindi che il pubblico si metta in
sintonia con lo scopo principale della serata e da il via a un'esibizione di
oltre due ore in cui è solo sul palcoscenico. Il contatto avviene già all'inizio
sulle note di classici intramontabili della canzone italiana di cui il
repertorio di Baglioni straripa: Io dal mare, Poster, Quante volte (una delle
sue preferite), Fotografie, eseguite tra la chitarra e il pianoforte a gran
coda. Il piano elettrico, grazie a quel timbro che sa di passato simile ad un
carillon nel registro acuto, serve al cantante a ripercorrere pagine lontane
della propria discografia quali Signora Lia, Ragazza di campagna, W
L'Inghilterra e Porta Portese: quasi fosse uno Scott Joplin romano, suonando i
pezzi in stile ragtime, Baglioni raccoglie qua e là frasi dell'uditorio
femminile e scherza con l'accento veneto con cui una signora ha pronunciato la
parola pennarello, diventata "penarèlo", inserendola nei vocalizzi finali di
"Porta Portese". Risate e applausi a non finire. E' un'atmosfera gioiosa che si
respira, l'artista sta al gioco e interagisce di continuo con la platea.
Rispolvera, visto il periodo dell'anno, due brani del primissimo omonimo album
datato 1970: "Notte di Natale" presentandola come "canzone tristissima che però
vi faccio perché non ne ho scritte altre sull'argomento" e "Mia Cara Esmeralda"
che parla del capodanno e che etichetta così: "ignobile da quanto è schifosa".
Da morir dal ridere inoltre è la spiegazione tecnica che fornisce circa
l'accordo "paraculo", il quarto dopo Do, Fa e Do, e di cui "Mia Cara Esmeralda"
è piena. Tra l'altro, prima di iniziare Baglioni fa il verso anche a "Notre dame
de Paris" di Cocciante. Un momento intenso, forse il più toccante, è invece
quello che coincide con "Fratello sole, sorella luna" eseguito al pianoforte: un
tramite ideale con il concerto su S. Francesco che parallelamente Branduardi
stava tenendo al S. Lazzaro e la spiritualità di entrambi gli eventi. "Mille
giorni di te e di me" e "La vita è adesso" i bis. "Credo che tutte le canzoni
siano serenate, perché a noi cantanti piace pensare che ad un ideale balcone ci
sia qualcuno ad ascoltare". Un evento unico in ogni senso durante il quale
Claudio Baglioni ha preannunciato di volersi ritirare dalle scene per un bel
periodo. Ci mancherà. Dopo il concerto al Verdi Claudio Baglioni si è recato con
il suo staff all'enoteca Angelo Rasi per assaporare le specialità venete: crema
di castagne e cannellini, gnocchi di polenta, filetto di maialino al vino rosso
e sfogliata calda di mele. Il cantautore romano ha lasciato il locale alle 3 di
notte complimentandosi con l'oste per l'originale menù.
Il Gazzettino Nord Est 21 Dic.(
Per questo articolo grazie a Grace di
http://www.via.splinder.com )
Stasera al Teatro Verdi di Padova il cantautore romano terrà un concerto
benefico per la "Città della Speranza"
L'Ultimo Baglioni per le Feste
"Il 5 gennaio chiuderò questo lungo tour
per mettermi finalmente a scrivere" dice
Padova - Nostra Redazione
"Mi sa che ho cantato anche oltre l'immaginabile. Adesso vorrei fermarmi un po',
scrivere nuove cose e curare nuovi progetti". Claudio Baglioni ha ragione. Da
quando nel 2003 è uscito "L'uomo della storia accanto" non ha fatto altro che
sperimentare ogni forma di concerto, dalle aree dimesse ai teatri classici, dai
palasport fino alle piazze. E proprio ritornando alle piazze, reduce da quella
di Milano, finirà il lungo viaggio che lo ha portato a incontrare, suonando, un
milione di persone. Lo farà il 31 a Palermo e poi il 5 gennaio con un concerto
in piazza San Giovanni a Roma. Saranno gli ultimi appuntamenti prima di
ritirarsi a raccogliere le idee per un nuovo disco. Ma potremmo ingannare
l'attesa con "Crescendo e Cercando" un'esperienza multimediale in tutti i sensi.
Il 28 gennaio usciranno un doppio CD-Live e un triplo DVD con i suoni e le
immagini dei due tour record. Nel primo 31 brani e oltre tre ore di musica dal
vivo, nel secondo 9 ore di musica e immagini di cui 180 minuti di contenuti
speciali.
Però, prima di chiudere, Baglioni in versione strenna natalizia, sarà questa
sera al Teatro Verdi dove canterà per la Fondazione "Città della Speranza", un
miracolo di volontà che ha consentito, in dieci anni, di aiutare 4mila bambini
malati di leucemia e di ottenere percentuali di guarigione del 70 per cento. I
soldi si sa, in questi campi non bastano mai e Baglioni ha risposto con
entusiasmo all'invito della Fondazione, legata alla Clinica di oncoematologia
pediatrica diretta dal professor Luigi Zanesco. Anche perché a Padova ci sarebbe
venuto di rigore. C'è ad attenderlo un suo grande amico, Alessandro Manzella, 28
anni, che vive paralizzato e semicieco per i postumi di un intervento subito
dopo un'infezione. "Alessandro ha una grazia dentro - dice Baglioni - e io cerco
di trasferire agli altri la sua forza, quando cito durante i miei concerti una
sua frase: "Vi auguro che tutto vada nel migliore dei modi". E' una frase di
speranza che ben si addice anche a quello che faremo stasera al Verdi, perché la
speranza è il nostro unico carburante, se non ce l'avessimo non potremmo vivere
nemmeno un secondo in più della nostra esistenza". Il concerto di stasera è
stato presentato ieri in Comune dal vicesindaco Claudio Sinigaglia e
dall'assessore alla Cultura Monica Balbinot, da Franco Masello, presidente della
Fondazione e dal Dottor Gianni Bisogno, ricercatore, insieme ovviamente a
Baglioni. "Quando abbiamo finito di costruire la Città della Speranza nel '98 ci
siamo posti l'obiettivo di raccogliere un milione di euro all'anno per la
ricerca - ha detto Masello - oggi siamo a 1.7 e nel 2005 arriveremo a 2".
"Conduciamo progetti ormai a livello europeo - ha aggiunto Bisogno - e vogliamo
continuare". "C'è sempre la possibilità per un cantante di affrancarsi dalla
'maledizione' che quando scoprono che sa suonare, suonare gli tocca per tutta la
vita - dice Baglioni - Si può anche condividere il percorso di tante persone
alle tante piccole fiammelle di quanti ogni giorno lavorano. Noi arriviamo ogni
tanto, gli altri ci sono sempre". E per testimoniare il suo impegno Baglioni
ieri pomeriggio ha fatto visita ai piccoli ricoverati del Centro do
oncoematologia, ricevendo il tenero abbraccio dei bambini con ovvio contorno di
autografi per le. infermiere. E ovviamente verso sera non ha mancato di fare
visita al suo amico Alessandro a cui ha strappato una promessa: oggi sarà
presente alle prove del concerto, per il quale, lo ricordiamo c'è ancora qualche
biglietto disponibile. Mauro Giacon
Il Gazzettino 21 dic.
Capita a volte di imbattersi in ...
Capita a volte di imbattersi in una parola che all'improvviso si alza dal foglio
di carta e si trasfigura in un volto, acquistando d'incanto il suo significato.
Prendete la parola speranza. Cos'è la speranza per un bambino malato di leucemia
e che in un giorno qualunque - mascherina sul visto - trascina il suo treppiede
con attaccato un apparecchietto che si chiama pompa a infusione e gli permette
di vivere? Cos'è la speranza per un ragazzo di 28 anni, immobile come una pietra
che pensa e che pur non riuscendo a vedere "sente" le onde del mare?
È la forza per il domani, qualcosa che si batte per vivere. E a volte può avere
un motivo, anche uno solo per essere felice. Succede quando arriva un uomo coi
capelli un po' grigi, ma la voce ancora buona e uno straordinario talento che
gli ha concesso di essere amato, molto amato dalla gente. Succede allora che
possa dare qualcosa di più che una nota di pianoforte, una piccola speranza di
luce. È bastato stare un pomeriggio con Claudio Baglioni per capirlo, al centro
per i malati di leucemia dell'ospedale e poi a casa di Alessandro Manzella.
Forse Manuel che ha 10 mesi non l'avrà riconosciuto, ma un bel regalo l'ha fatto
lo stesso Baglioni alla sua mamma, come a tutto il reparto. Poi ha visitato la
scuola: Ci veniamo tutti i giorni, mattina e pomeriggio, gli hanno detto i
bambini. E lui: «Vi svelo un segreto. Ero furbo, studiavo i primi tre mesi e poi
vivevo di rendita» e giù a ridere. Dopo si è seduto a guardar colorare le
ceramiche di Natale facendosi spiegare dal vicepresidente della Fondazione
Stefano Bellon e dal professo Zanesco, ogni particolare della struttura. E non
ha respinto neanche una delle imboscate che a turno gli hanno fatto le
infermiere per l'autografo. Se n'è andato firmando un grande calendario fatto
coi disegni dei bimbi: "Tanti giorni bellissimi e un buon cielo sereno", la
dedica.
Subito dopo la visita, privatissima, al suo amico Alessandro che lo aspettava
con trepidazione. Fuori di casa uno striscione dedicato a tutti i bambini
dell'Oncologia. Poi l'albero di Natale dedicato a Claudio: "alla gioia degli
indimenticabili momenti condivisi insieme con la tua umanità". Arriva il sindaco
Zanonato che con l'artista trova subito il feeling a parlare di montagna e di
funghi. E si danno appuntamento ad Asiago. Ma Zanonato non perde tempo e invita
Alessandro in Comune per il 28 di questo mese.La mamma di "Ale" prepara il
caffè. È ora di lasciarli parlare di cose di famiglia. Ma prima Baglioni strappa
una promessa al suo "cavaliere", come lo chiama: oggi pomeriggio lui, che non
esce mai di casa, sarà al Verdi a sentirlo provare. M.G.
Il Gazzettino 21 dic.
Baglioni riabbraccia il giovane amico
da anni paralizzato e regala un sorriso e un augurio ai bimbi malati di leucemia
Alessandro Manzella ci sarà. Il ragazzo di 28 anni che vive paralizzato per i
postumi di un intervento sbagliato dopo un'infezione e grande amico di Claudio
Baglioni per una volta uscirà di casa e in ambulanza raggiungerà il teatro Verdi
per assistere alle prove del concerto di stasera. È la prova di un'amicizia ma
di quanto un artista possa illuminare magari anche solo per un giorno la vita di
tante persone che soffrono. È accaduto ieri alla Clinica di oncoematologia
pediatrica dove Baglioni ha dispensato sorrisi e autografi.
Il Gazzettino 21 dic.
Inizierà stasera alle 21 al teatro Verdi il concerto di Claudio Baglioni,
organizzato in occasione del decimo anniversario dalla nascita della Fondazione
della Città della Speranza.
Il ricavato dell'incasso dei biglietti sarà interamente devoluto alla Fondazione
Città della Speranza per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie
neoplastiche infantili.
Il costo dei biglietti è di 125 euro in platea e pepiano, 90 euro palchi di
primo e secondo ordine; 60 euro in loggione e 30 euro solo ascolto.
Ci sono ancora biglietti disponibili in vendita alla biglietteria del teatro
Verdi aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, e prima dell'inizio del
concerto (tel.049.87770213).
Ricco il programma di canzoni in scaletta per Baglioni che a Padova ha riscosso
con i suoi spettacoli sempre un grande successo.
Nella vita contano i numeri vero? ...
Nella vita contano i numeri vero? Avere i numeri è sempre la cosa più
importante. Anche qui, quando con la vita si combatte ogni giorno. 140 nuovi
bambini in cura ogni anno. 26 letti, più 6 posti letto in camera sterile per i
trapiantati di midollo. 30 bambini che ogni giorno vengono assistiti in
day-hospital. 26 fra tecnici, biologi e borsisti finanziati dalla Fondazione, 40
infermieri e 12 medici in tutto per far funzionare una Città, quella della
Speranza, dentro l'ospedale.
Ma ancora non basta. Ancora numeri allora. La Fondazione Città della Speranza è
nata dieci anni da. Dopo quattro anni, nel novembre del 1998, aveva già
costruito la clinica di oncoematologia pediatrica. Poi si sono dati un compito:
raccogliere 1 milione di euro l'anno per finanziare la ricerca. Quest'anno sono
arrivati a 1 milione e 700mila euro. Non basta. Vogliono arrivare a due milioni
di euro entro l'anno prossimo.
Ma ancora non ci siamo. Le macchine costano ma costano di più i cervelli. «Ne
abbiamo riportati indietro dall'America tre o quattro. Una delle nostre migliori
vittorie» dice Franco Masello, imprenditore di Vicenza, 49 anni, presidente
della Fondazione dalla nascita. Lascerà ad aprile. Giusto così, ma lasciare non
significa ritirarsi. Sentite un po' cosa dice prima della conferenza stampa di
presentazione del concerto che stasera Baglioni terrà al Verdi per la
Fondazione: «Siamo riusciti solo grazie ai nostri sforzi ad essere forse il
migliore centro in Italia per la cura dei piccoli malati oncologici e senza
dubbio allo stesso livello delle migliori strutture europee. Ma ci mancano gli
spazi. Dov'è il centro oncologico regionale tanto promesso dai politici? Se si
ferma la ricerca siamo perduti. È studiando che oggi riusciamo a guarire il 70
per cento dei bambini. Perciò io dico alle istituzioni. Noi vogliamo fare un
grande progetto, costruire un nuovo centro di ricerca a Padova. Ci diano il
terreno e lo pagheremo noi».
E non è una provocazione, è una minaccia. Da anni sentiamo parlare di un Irccs,
cioè una struttura super specializzata dove si abbinano cure e
contemporaneamente ricerca. Finora, malgrado i proclami è rimasta lettera morta.
«Visto che i politici non lo fanno ci sostituiamo noi» attacca dritto Masello.
«Ma vogliamo farlo insieme a tutti si intende - Comune, Università, Regione.
Basta che non perdiamo l'eccellenza che abbiamo conquistato in questi anni e che
oggi ci fa aprire opportunità incredibili anche di attingere a fondi europei in
ragione dei progetti credibili che presentiamo. Lo dico perchè quello che
abbiamo fatto fino ad oggi l'abbiamo fatto non per l'ospedale o per i medici ma
per noi stessi. Così abbiamo L'Università più conosciuta del mondo ma è ridicolo
che Padova non abbia un centro di ricerca sul cancro. E nominare Galileo per
dire che siamo bravi non basta più».
Mauro Giacon
**Questi articoli sono stati
prelevati dal bolg di Gio
http://giospecial.splinder.com/
Grazie Gio.
Il giornale della "città della
speranza "
Non chiedere
a chi vive
nella Città della speranza
che lavoro fa
Ognuno fabbrica
un pezzo di futuro
ognuno regala
il suo mestiere di uomo
ai sogni di domani
(Claudio Baglioni)
Claudio Baglioni al Teatro Verdi per
la Città della Speranza: "E' sempre possibile parlare d'amore""Voi, un gancio in
mezzo al cielo"
di Anna Sandri
A colpirlo è stato il nome: "Ho una vera passione per i titoli e i nomi, e il
vostro è bellissimo".
Una Città della Speranza: come la immagina, Claudio Baglioni? "La città è il
luogo dove ciaascuno mette a disposizione degli altri il proprio talento. Così,
per un insieme di diverse attitudini si progredisce. L'idea che si possa
lavorare insieme per la Speranza è fantastica, e lo è in particolare in questo
momento. Mentre la società sembra premiare chi vuole arrivare comunque e con
ogni mezzo, una Città così è confortante".
Metterà anche lei, cantando in favore della Fondazione, un tassello nella Città.
"All'inizio della mia carriera ero abbastanza restio a cantare per cause
speciali. Mi sembra di andare a prendere applausi al posto di chi,
silenziosamente, compie il lavoro vero nelle associazioni, nelle fondazioni. e
leggevo in queste iniziative il rischio dell'ambiguità. Poi ho capito quanto è
importante spendersi per una buona causa, e senza ipocrisia ho imparato ad
ammettere che non c'è nulla di grave se questo fa del bene anche all'immagine di
un artista".
A Padova canterà per i bambini. Ci racconti di lei, quand'era piccolo.
"I ricordi della mia infanzia sono molto legati alla figura di mia madre. Mio
papà era nell'Arma dei Carabinieri ed era spesso fuori, io sono figlio unico
quindi il legame era per forza più forte con mia mamma. Sono cresciuto in un
ambiente modesto ma ricordo grandi emozioni, che ancora oggi vorrei provare,
emozioni che ogni bambino dovrebbe vivere. La prima volta che ho visto il mare,
un momento indimenticabile".
Sono passati 22 anni da quando lei ha scritto quella splendida canzone che è
"Avrai". Quelle parole possono ancora oggi essere di augurio a un figlio, a un
bambino?
"Si dovrebbero scrivere sempre parole così. Il nostro mestiere di adulti è
preparare il mondo per quelli che verranno, riordinarlo e metterlo a posto, un
po' come se fosse una casa, in onore di chi sta arrivando. Dovremmo tutti
lasciare il mondo un po' meglio di come l'abbiamo trovato. Non sempre accade.
Quest'epoca, come altre, è segnata dalla confusione; è un tempo di transizione.
Ma sono certo che arriveremo dall'altra parte del fiume".
Possiamo ancora parlare d'amore.
"Si può sempre parlare d'amore. Oggi, in senso globale, come di un grande
ionvolucro che contiene tutti i sentimenti. L'amore è il motore dell'uomo. E'
per amore che nasce anche la Città della Speranza".
Quando lei canta, cantano con lei i ragazzini, genitori, nonni. Che effetto le
fa?
"E' la grande gioia della mia vita. Al di là degli indubbi privilegi,
dell'essere una persona che ha avuto molto, il grande compenso è questo. Mi dà
quasi la sensazione di aver battutto il tempo".
Il suo messaggio per la Città
"Ai medici, agli operatori, ai volontari, alle famiglie e ai bambini voglio dire
che per me questo incontro è un onore e un privilegio. Ricordo che negli anni
'70 e '80 chi faceva volontariato veniva guardato come lo stupido della
compagnia. Oggi non è più così e vengono alla luce realtà straordinarie, fatte
di persone che si impegnano per la felicità, i diritti degli altri. Sono un
"gancio in mezzo al cielo" e io sono felice di essere qui, oggi, con loro".
IL giornalino della "città della speranza"
Claudio, colonna sonora della nostra
vita
Nelle sue canzoni le storie di tutti: per questo è impossibile non amarlo
di Leandro Barsotti
Claudia aveva un seno enorme, il naso leggermente aquilino, cantava
continuamente a volte inventando le parole, e adorava i ragazzi con la Due
Cavalli. Penso che tutto fosse dovuto a Claudio Baglioni. Lui e il suo naso, lui
e i suoi capelli sulle spalle, lui e la Citroen gialla sulla copertina di "Gira
che ti rigira amore bello", lui e i suoi cani lupo, lui e le sue parole d'amore.
Che Claudia conosceva e recitava, dopo averci meditato sopra parecchio,
immagino. La sua preferita era "Fotografie", ricordo che durava un sacco e lei
la sapeva a memoria comprese le sfumature vocali. Ma prima di Claudia c'eravamo
io e la mia radiolina, facevo la scuola media, immaginavo di attaccare discorso
con Cristina che sedeva in un banco lontano dal mio, ma non credo di esserci mai
riuscito. "Sabato pian piano se ne va, passerotto, ma che senso ha" e ci
ricamavo su, sebbene io non avrei mai avuto il coraggio di dire passerotto a
Cristina, non tanto per l'animale in sè, ma perchè i nomignoli non li ho mai
digeriti. Passerotti, formichine, farfalline e fragoline non hanno mai fatto
parte del mio repertorio di vita reale.
Poi sono venuti gli anni del liceo e della sofferenza sentimentale: Roberta,
Flavia, Daniela. Per ognuna c'era una canzone, preferibilmente roba giovane e
rock tipo Clash, Ramones, Billy Idol, Rolling Stones. Ma questo all'inizio della
storia, quando le cose sembravano prendere una bella piega. Quando invece si
arenavano in partenza o finivano come finivano, e cioè male, con il mio povero
cuoricino delicato già alle prese con le torture dello spietato mondo femminile
dei primi anni Ottanta, ecco che inevitabilmente dalla stanza di mia sorella
giungeva a turbarmi la voce di Claudio Baglioni, con quelle parole a rigirare il
coltello nella ferita: "Io ti voglio, quanto ti voglio, e non me ne frega niente
se ci sei stata a letto...", per esempio. Oppure: "Quante volte ti ho pensato
sulla sedia di cucina e quante volte ti ho incontrato nelle cicche che spegnevo
(...)Come vorrei fare a pezzi quella luna idiota". La volevo proprio fare a
pezzi anch'io. E così. per colpa delle donne, ho imparato a conoscere tutte le
canzoni di Claudio Baglioni: e anche se da ragazzo mi sgridavo da solo nel
sentirmi vagamente commosso da questo cantante che noi boys ritenevamo da
femmine, con gli anni ho imparato ad apprezzarne la tecnica vocale, la sapienza
nel dosare i livelli di comunicazione, la forza della sua poetica proletaria, la
serietà della sua persona. Mi scuso dunque per aver acquistato per la prima
volta in vita un album di Baglioni soltanto nel 1990: "Oltre" rimane ancora uno
dei suoi album più intensi, e quella "Mille giorni di me e di te" rimane ancora
una delle sue canzoni più riuscite, comunque la mia preferita con quel
fantastico passaggio: "Chi mi vorrà dopo di te si prenderà il tuo armadio e quel
disordine che tu hai lasciato nei miei fogli, andando via così come la nostra
prima scena, solo che andavamo via di schiena". Come si va via, di schiena?
Un anno fa, finalmente ho incontrato Claudio Baglioni. L'ho visto da vicino, ho
chiacchierato con lui. che strano, ho pensato. E' così diverso da tutti i
cantautori della sua generazione. E' così affascinante quando ha lo sguardo
assente; ed è così vulnerabile quando gli punti gli occhi addosso. Non gonfia
mai il petto, come se la storia fortunata della sua immensa creatività non fosse
riuscita a ledere il suo rapporto con il mondo. Forse non è nemmeno mai
cresciuto.
E così quando canta "Quella sua maglietta fina, tanto stretta al punto che mi
immaginavo tutto", forse ce l'ha ancora davanti quella ragazzina, là davanti che
lo guarda con "quell'aria da bambina". Anche se non è più una storia sua, ma di
tutti noi. E a quella bambina ognuno ha dato un nome diverso. La mia si chiamava
Claudia, aveva un seno enorme e il naso leggermente aquilino.
Il Mattino Padova 21 Dic,
Baglioni alla Città della Speranza
E stasera in concerto al Teatro verdi
per la ricerca medica
di Simonetta Zanetti
"Tanti giorni bellissimi e buon cielo sereno"
Lo spirito della visita di Claudio Baglioni alla Città della Speranza è tutto
qui, in poche parole scarabocchiate con un pennarello nero su un cartoncino
bianco, appoggiato in una saletta del Dipartimento di Oncoematologia pediatrica.
Questa la tappa di punta della giornata padovana del cantautore romano in attesa
del concerto di beneficenza in programma questa sera alle 21 al Teatro Verdi.
Un momento di festa per celebrare i 10 anni della Fondazione con una raccolta di
fondi per dare una nuova speranza ai piccoli ospiti della "città". La visita di
Claudio Baglioni al Dipartimento ha mandato letteralmente in tilt la normale
attività del reparto; protagoniste principalmente le infermiere in delirio per
il cantante bloccato a lungo in corridoio tra un autografo sui fogli del
ricettario e una foto scattata con il telefonino. Curiosità ed allegria che
contagiano i genitori, diffondendo un'aria di festa che si trasmette anche ai
bambini, anche se in pochi tra i piccoli, possono dire di conoscere quel signore
brizzolato che dispensa sorrisi e cd a tutti. Baglioni osserva, stringe mani,
prodigandosi tra autografi e baci, ma soprattutto ascolta. Ascolta attento la
storia della Fondazione, quella dei bambini e gli aneddoti delle infermiere. "Le
donazioni di midollo sono rigorosamente anonime- racconta una di queste-.
Tuttavia per una sorta di tacita tradizione sono accompagnate da un pensierino o
da una letterina a favore del ricevente. Qualche tempo fa un signore italiano ha
corredato la sua donazione con un cd di Baglioni, su cui aveva evidenziato la
canzone "Avrai" in segno di augurio". Superata la tensione iniziale per
l'invasione di una"mandria" incontrollata in un reparto necessariamente
tranquillo e asettico, lungo i corridoi si diffonde un'aria insolitamente
spensierata malgrado la maldestra "linea dura" dell'entourage del cantante.
Gli occhi spenti dei genitori angosciati tornano a brillare di fronte al
cantautore; tra loro Franco papà di Lyon, piccolo rom di tre anni a caccia di un
autografo. Maddalena si fa largo lungo il corridoio affolalto del Day Hospital
brandendo il blocchetto, mentre un altro piccolo paziente sembra più interessato
alla penna del cantante che alla sua dedica. Ancora qualche minuto prima di
un'altra tappa irrinunciabile per Baglioni; ogni volta che viene a Padova il
cantante incontra l'amico Alessandro Manzella. E' stato il giovane, rimasto
paralizzato più di 15 anni fa in seguito ad un intervento per l'asportazione di
un tumore ad insegnargli quella sorta di mantra "che tutto vada nei migliori dei
modi" ripetuto spesso durante i concerti. E poi ancora l'abbraccio e la foto con
Benedetta, un'altra fan "speciale" portata con l'inganno dalla cognata a Palazzo
Moroni, dove ha potuto finalmente baciare il suo idolo di sempre. Queste le
tappe che mostrano il Baglioni uomo, riflessivo, attento, sensibile, così
diverso dal cantante navigato, ironico e misurato che in mattinata si è offerto
alla stampa prima di godersi una visita privata al Palazzo della Ragione.
Look studiato nei minimi particolari, completo nero e l'ormai nota chioma
brizzolata, in Comune Baglioni ha ricevuto anche una medaglia raffigurante il
Petrarca. "Ringrazio le persone vere, quelle che lavorano tutti i giorni in
realta quali la Città della Speranza; con il loro operato riescono addirittura a
superare lo Stato stesso che spesso si rivela più pigro e meno attento su temi
quali la salute del corpo e dell'anima e la ricerca- rivela un Baglioni
disincantato. Noi cantanti siamo siamo come i giullari: con la nostra presenza
portiamo la festa, ma sono gli altri che fanno il lavoro importante. La nostra
capacità di fare del bene attraverso la popolarità è il valore aggiunto di un
mestiere per molti versi inutile". Dopo il concerto di questa sera il cantautore
romano si esibirà nelle piazze con due tappe, il 31 a Palermo e il 5 gennaio a
Roma. "In un momento in cui in virtuale dilaga serve dare spazio alla
concretezza, a contatto con le persone vere. Dopo di chè stadi, teatrini, ho
fatto di tutto, mi restano solo le case private" ironizza Baglioni.
Con il nuovo anno il cantautore lascerà per un po' il palcoscenico per tornare a
scrivere. In programma inoltre una serie di nuovi progetti ancora in via di
studio. Tra questi due documenti raccolti durante i concerti con un cd audio e
un dvd da 9 ore. "Questo è un periodo interessante, un momento di vigilia in cui
la gente aspetta un segnale-conclude Baglioni-. Il mondo è una gigantesca sala
d'attesa; viviamo nella speranza di fare tombola, ma a volte basterebbe prestare
un po' più attenzione a domani". Il domani è oggi, questa sera al Verdi.
La Repubblica 20 Dic.
Alla casa Verdi e Ieo
Show in corsia per Baglioni
Dopo il concerto in piazza Duomo, sabato sera, ieri Claudio Baglioni si è
esibito per i pensionati della casa di riposo per musicisti "Giuseppe Verdi" e
per i pazienti dell´Istituto europeo di oncologia. Il cantante, accompagnato
dall´assessore al Tempo libero Giovanni Bozzetti, in piazza Buonarroti ha
lasciato spazio all´esibizione di una anziana soprano. Per i malati ha intonato
"Buona fortuna", con un augurio speciale: "La musica non guarisce i mali dell´universo,
però in qualche modo nutre e mette insieme le persone".
Il Giorno 19 Dic.
MILANO
Il concerto di Claudio Baglioni è stato trasmesso, grazie a
VideoItalia e RadioItalia con la possibilità di ricevere immagini video, nei
cinque Paesi coinvolti dai conflitti di guerra, attraverso la diretta, via
satellite, criptata da Telespazio. Una serata, quella di ieri, dedicata ai
ragazzi che si trovano in missione di pace. Militari che, per una sera, hanno
canticchiato, salutato i parenti ed interagito con il cantautore romano e con la
conduttrice di RadioItalia, Fiorella Felisetti. Un'unica cassa armonica che ha
fatto da risonanza in Afghanistan, Kosovo, Albania, Bosnia e in Iraq grazie al
patrocinio dell'Assessorato alla Moda e Grandi Eventi del Comune di Milano. La
musica è riuscita, almeno per una sera, a coprire i rumori delle mitragliatrici,
a far sorridere quei giovani militari che combattono per la pace. Un gran finale
per accogliere l'arrivo del Natale e, soprattutto, salutare i 12 mila militari
che passeranno la giornata del 25 dicembre in assetto di guerra, per difendere
ad aiutare persone in difficoltà. Prima del concerto in piazza Duomo, Baglioni
ha voluto rendere omaggio anche agli ammalati di alcuni ospedali milanesi e agli
ospiti della casa di riposto per musicisti Giuseppe Verdi
Il Giorno 19 Dic.
Presentato pezzo inedito
«Crescendo e cercando» Torna la grande
emozione
di Fauso Nardo
MILANO – Grandi emozioni per il concerto di Claudio Baglioni che si è tenuto
ieri sera, in Piazza Duomo. Come un quadro surrealista ricco di colori e
atmosfere pre natalizie, il centro di Milano è stato letteralmente invaso da
migliaia di persone che non hanno voluto mancare al tappa milanese dell’autore
di "Strada Facendo". Ore di puro delirio quando i fans, venuti da ogni parte
d’Italia, hanno intonato con Baglioni i brani più famosi. Il battito ritmico
delle mani, la gente ammassata pur di vedere il loro idolo, voci ormai afone
hanno decretato l’ennesimo successo del cantautore. Proprio con una delle
canzoni che hanno fatto sognare intere generazioni, Baglioni ha iniziato il suo
concerto. Ore di puro delirio con brani del calibro di "Tu come stai", "Mille
giorni", "E tu". Un percorso storico intriso di delicata armonia, quando la
voce, a volte rauca a volte acuta del Baglioni nazionale, non ha lasciato scampo
ai sentimenti a «quell’amore bello come il sole» di cui ognuno di noi non può
farne a meno. Agli affezionati di "Passerotto non andare via", Baglioni ha
proposto la nuova bellissima "Crescendo e Cercando", un brano dedicato alla
campagna in favore dei luoghi d’arte italiani. L’inedita "Crescendo e Cercando"
con «un sospiro per avere del bene se solo può far bene a te un soffio d’amore»,
cantata per la prima volta ieri sera, suggerisce di amare le cose semplici e
quel che ci sta attorno. Più di 20 canzoni, ricche di calore e di speranza, che
hanno spazzato via il vento di ieri, cullando i sogni di migliaia di persone. Le
richieste di chi ha sopportato il freddo di ieri non sono state deluse; con un
bis d’autore adrenalinico Baglioni ha salutato il popolo romantico milanese
Il Giorno 19 Dic.
Grande successo del cantautore romano che ha inaugurato il suo mini tour
Ottantamila in piazza con Baglioni Fan
all’assalto del «poeta della vita»
di Chiara Zilli
MILANO — Ottantamila, forse di più. Una Piazza Duomo gremita e in delirio ha
accolto ieri sera il concerto-festa di Claudio Baglioni, dedicato ai 12.000
militari italiani impegnati in zone critiche all’estero, come l’Iraq,
l’Afghanistan, il Kosovo e la Bosnia. In apertura della serata c’è stato il
collegamento con Bosnia e Kosovo, reso possibile da Radio Italia e Video Italia.
Poi la lunga teoria delle canzoni e l’entusiasmo degli spettatori, compreso l’assore
ai Grandi Eventi, Giovanni Bozzetti: «Milano ha bisogno di occasioni come queste
per stare insieme in modo festoso e gioioso, ed è giusto ridare Piazza Duomo ai
concerti».
Dall'altra parte della transenna, nella speranza di intravedere il proprio
cantautore preferito, un pubblico davvero variegato. «L'ho saputo all'ultimo
momento - racconta Elisabetta Vitello, 37 anni - e mi sono subito precipitata
qui. Mi aspetto un evento splendido, come lo sono sempre tutti i suoi concerti».
Il concerto, patrocinato dal Comune di Milano e trasmesso via satellite nei
cinque Paesi dove si trovano militari italiani in missione di pace, ha un
significato particolare anche per lo stesso cantautore, figlio di un
carabiniere, abituato alla continua assenza del padre perché sempre in missione:
«Mi dicevano sempre che era in missione - racconta - e stasera canterò per tutti
e il mio pensiero andrà sicuramente a quegli uomini che sono in missione in
paesi lontani, e che trascorrono le feste senza la loro famiglia». «Sono sicura
che sarà una grande serata - raccontava Francesca Dehera, 28 anni -. Il suo è un
repertorio musicale di altissima qualità, anche se sono più affezionata al
Baglioni vecchio stile, quello di “Questo piccolo grande amore e “Sabato
pomeriggio”, canzoni che secondo me non dovrebbero mai mancare in scaletta».
«Quando lo sento cantare, è sempre una grande emozione, perché è un tuffo nei
miei ricordi di sedicenne - racconta Roberta Stival, 33 anni -. Ogni sua canzone
rispecchia perfettamente tutti gli stati d'animo che si possono provare a quell'età,
e credo che questo valga anche per le nuove generazioni». Tra la folla stipata
sotto la transenna, quindi, pareri e aspettative diverse: c'è chi ama la nuova
stagione musicale del cantautore e chi invece rimane ancorato ai vecchi
successi. Tutti, comunque, sono d'accordo nell'attendersi un grande spettacolo.
«Ho già avuto modo di ascoltarlo dal vivo tante volte- racconta Barbara Mafrai,
33 anni -, e sono sicura che stasera sarà bello come al solito. Non mi aspetto i
ballerini come nei suoi show abituali, ma un'interpretazione della musica
natalizia attraverso il suo stile inconfondibile. Immancabile, poi, dev'essere
“Avrai”, perché è un testo pieno di speranza che ben si amalgama con l'atmosfera
natalizia». Ma non manca anche chi, da perfetto fan, approda al concerto dopo
aver seguito il cantante per tutto il tour. «Sicuramente ci sarà una sorpresa,
qualcosa che noi fans non ci aspettiamo - racconta Stefano Curianò, 32 anni -,
come lascia intendere la presenza del gruppo gospel. Tra le mie preferite,
comunque, c'è “Notti”, pezzo ripescato dal suo repertorio di tanti anni fa”. Fra
gli amanti del Baglioni prima maniera, anche giovanissimi, come Francesco
Ceccherelli, 20 anni, e Marina Dancini, 19: «Speriamo suoni i suoi grandi
successi, quelli che sono rimasti nel cuore di tutti».
Corriere Adriatico 20 Dic
Tanta gente al concerto gratuito a Milano
Baglioni a piazza Duomo canta per i
militari in Iraq
MILANO - E’ partito sabato sera da Milano il minitour che Claudio Baglioni ha
deciso di portare in tre città italiane a conclusione della tournée che in 100
date ha attirato circa 600.000 spettatori. Un evento live gratuito che ha
riempito Piazza Duomo, dove è stato allestito il palco. Il concerto è stato
dedicato ai 12.000 militari italiani impegnati in zone critiche all’estero, come
l’Iraq, l'Afghanistan, il Kosovo e la Bosnia. In apertura della serata c'è stato
il collegamento con Bosnia e Kosovo, reso possibile da Radio Italia e Video
Italia (la tv musicale satellitare collegata all’emittente) che trasmettono il
concerto. I militari non hanno nascosto la loro emozione e da Piazza Duomo sono
partiti affettuosi e calorosi applausi.
“Voglio che questa festa sia una festa di speranza e di futuro - ha detto
Baglioni all’inizio del concerto - Una festa che riempia di colore giorni troppo
grigi”. L’evento è stato chiamato appunto 'E festa sia’, e dopo Milano toccherà
Palermo (31 dicembre) e Roma (5 gennaio). Piazza Duomo, in una serata limpida e
fredda, illuminata dalla luna, si è riempita rapidamente. Secondo gli
organizzatori hanno assistito al concerto tra le 60.000 e le 100.000 persone,
contando anche gli spettatori che lo hanno seguito da alcuni megaschermi e i
passanti diretti altrove, ma che si sono fermati ugualmente per qualche istante.
Baglioni ha cominciato lo spettacolo con 'Strada facendo’, cantato in coro da
tutti i presenti, molti ragazzi, ma anche tanti cinquantenni e famigliole con
figli. E ieri dopo la festa in piazza un po’ di quel clima e di quell'allegria
sono stati portati anche tra artisti e musicisti anziani e tra i malati. Sono
state infatti due le tappe pre-natalizie, organizzate insieme al Comune, di
Claudio Baglioni: la casa di riposo Giuseppe Verdi e l’Ieo, l’Istituto Europeo
di Oncologia.
La provincia di Sondrio 20 Dic
Piazza Duomo: per Baglioni quasi 100
mila «Voglio una festa di speranza»
milano «Voglio che questa festa sia una festa di speranza e di futuro. Una festa
che riempia di colore giorni troppo grigi» ha detto Claudio Baglioni sabato
sera, aprendo il concerto in piazza Duomo a Milano, davanti a un pubblico
sterminato. All'evento musicale gratuito, dedicato ai militari italiani
impegnati nelle missioni di pace all'estero - e intitolato E festa sia - hanno
assistito tra le 60.000 e le 100.000 persone, contando anche gli spettatori che
lo hanno seguito da alcuni megaschermi e i passanti diretti altrove, ma che si
sono fermati ugualmente per qualche istante. Piazza Duomo si è riempita
rapidamente. Baglioni ha cominciato lo spettacolo con Strada facendo, cantato in
coro da tutti i presenti, molti ragazzi, ma anche tanti cinquantenni e
famigliole con figli. Poi ha intonato Le vie dei colori, Quante volte, Notti e
via con il suo repertorio. Sul palco, sistemato sul lato dell'Arengario in modo
da essere visibile anche dalla Galleria, tre installazioni dell'artista Enzo
Catellani. Baglioni ha messo in scaletta anche Crescendo e cercando il nuovo
brano che dà il nome sia al doppio cd, che al triplo dvd in uscita il prossimo
28 gennaio. Video Italia e Radio Italia oltre a trasmettere in diretta il
concerto registreranno uno speciale anche dagli altri due eventi di Roma (5
gennaio) e Palermo (31 dicembre). Verrà messo in onda il 10 marzo. Baglioni ha
trascorso la giornata di domenica a Milano, visitando la casa di riposo dei
musicisti «Giuseppe Verdi» e l'Ieo, l'Istituto Europeo di Oncologia. Alla
«Verdi» si è esibito, tra gli applausi degli ospiti (tra loro anche un tenore,
fan del cantante, di 102 anni) con Fratello sole sorella luna, tratto dal film
di Zeffirelli su San Francesco. P.M.P.**
La Repubblica 19 Dic. ( dal
blog di gio
http://giospecial.splinder.com/ )
Cappotto nero, sciarpa argentata, ha aperto il concerto con Strada facendo e
ha chiuso con Via passando per l´inedito Crescendo e cercando
Baglioni, due ore di successi E in
piazza cantano in ottantamila
Ragazzine e signore avvolte in sciarpe e berretti a scattare foto con il
telefonino
Il musicista si è collegato con i militari in guerra e ha dedicato loro
l´esibizione
MASSIMO PISA
Bastano due parole a riempire una piazza. Nonostante il vento che taglia la
faccia, Juve-Milan sul satellite, sabato sera fuori. Baglioni gratis. E sotto il
Duomo c´è un freezer che canta, un tappeto infagottato, trapuntato di sciarpe e
berretti rossi con il pelo da Babbo Natale, ma che a cantare «Avrai», o «Tienimi
con te» col divo Claudio non rinuncia.
Ottantamila stipati, intirizziti, devoti. Le signore con il colbacco e il
telefonino che fa le foto, in prima fila e anche dietro, il flash parte lo
stesso e non importa se l´immagine è una macchia colorata. Gli schermi sistemati
in galleria fanno il resto, portando Baglioni anche a chi lo sente soltanto.
Duecentomila ne conterà alla fine - mettendo insieme flusso, «contatti»
occasionali e collegamenti via cellulare - l´assessore Bozzetti, che passeggia
gongolando nel parterre nonostante le occhiatacce di Silvana Gabusi, venuta qui
in rappresentanza del partito anti-rumore di San Siro. «Questa - sorride
l´assessore - è la migliore risposta a chi non vuole i grandi concerti dal
vivo». Sotto i pannelli che coprono il Duomo, colorati di immagini sacre dai
proiettori, nessun problema. A luglio, con la doppia data degli U2 al Meazza, si
vedrà.
Serata di buoni sentimenti e manate di retorica, del resto l´occasione è
natalizia e ci si intona subito. Baglioni compare nel retropalco davanti all´Arengario
poco dopo le 20 e parte già l´acuto dei cinquemila presenzialisti della
transenna. Cappotto nero, sciarpa argentata come la chioma, Claudio si infila
nel camion di Radio Italia, per il collegamento con i 12 mila militari in
ascolto dai cinque teatri di guerra - Albania, Kosovo, Bosnia, Iraq e
Afghanistan - cui il concerto è dedicato. Due chiacchiere con il tenente
colonnello Ramunno da Nassiriya, i complimenti del maggiore Dentici dal Kosovo,
un saluto ai «nostri ragazzi» e si parte. In piazza il fiume si è già
ingrossato, la siepe umana arriva fin sotto l´Autogrill, Baglioni concede ancora
uno spicchio di se stesso poi, finalmente, la musica. Antipasto festivo con gli
archi del Quartetto Flegreo, Rosa Martirano e la «Oh Happy Day» dei Baraonn.
Infine lui, «Strada facendo», e il ghiaccio è rotto.
Il palco è inevitabilmente più ridotto rispetto all´ultima esibizione milanese:
allora, estate 2003, fu il prato di San Siro con trecento ballerini, qui è un
uovo argentato e luci asciutte ma l´arrangiamento, affidato a Pino Gianolio, non
è meno lussureggiante come vuole la grandeur baglioniana. Ma è il coro, la cassa
di risonanza, a fare sempre impressione: cantano tutti (tutte), «Le vie dei
colori» e «Quante volte», «Avrai», cominciata da Claudio da solo al piano e la
«Serenata in sol»: Baglioni doma il vento e lo vince, concedendosi balletti
minimi e concentrandosi sull´esecuzione, sguardo torvo e un paio di frasi di
circostanza, dai toni scontati. La dedica «Ai nostri civili e militari, che
stanno portando tranquillità e ordine in zone difficili», dove, naturalmente,
«vorremmo che ci fosse l´arte e non i morti».
Meglio concentrarsi sulla musica e sui classici del catalogo baglioniano con il
piede sempre schiacciato sulla leva del sentimento. Arrivano «Mille giorni di te
e di me» e «E tu», «Noi no» e «Sono io». Poi, l´inedito «Crescendo e cercando»,
versi nuovi con il sapore del già masticato. «Ho viaggiato il mio destino tra
l´anima e la pelle (?) Ho volato là nel sogno da sempre sullo sfondo». Non il
picco di ispirazione di Claudio, ecco. Come sono invece i bis: «Questo piccolo
grande amore», «Io sono qui», «La vita è adesso». Sono quasi le 23 quando
Baglioni intona «Via». L´ultimo inno, di quelli veri.
La Nazione 19 Dicembre
Debutto in piazza Duomo a Milano
La felicita'? E' alla festa di Baglioni
Claudio ha aperto il tour che lo portera' a Palermo e Roma. Ha presentato
una nuova canzone ed e' in arrivo un triplo DVD
Di Andrea Spinelli
Milano - " Sono nato anch'io sotto un passaggio di stelle e nel cuore Dio fu
come nella notte un tuono, ho viaggiato il mio destino tra l'anima e la pelle
muto in ogni addio da solo il vento non ha suono" canta Baglioni sfogliando in
piazza Duomo la sua nuova canzone come fosse un regalo di Natale. "Cercando e
Crescendo", infatti, e' il singolo con cui il cantautore romano lega la sua
chitarra all'imminente campagna per i luoghi d'arte promossa dal ministero dei
beni culturali: lo mette nel finale della maratona, dopo aver toccato "Strada
Facendo", "Le vie dei colori", "Cuore d'aliante", "Quante volte", "E adesso la
pubblicita'", "Questo piccolo grande amore", "Serenata in sol", e tutte le
altre, per colpire il mare di facce in contropiede e scatenare l'applauso.
Confuse tra i volti paonazzi dal freddo ci sono pure le telecamere che
fermeranno luci umori e sentimenti di "Crescendo e Cercando" nel triplo DVD
omonimo, in uscita il 28 Gennaio per traversare in largo e in lungo questi
ultimi due anni di concerti, che in cento concerti hanno richiamato seicentomila
spettatori. Un risultato clamoroso che Baglioni sottolinea con altri due
appuntamenti clamorosi - il 31 a Palermo e il 5 Gennaio a Roma - dal titolo
programmatico: "E festa sia!".
"La piazza e' il cuore di una
citta', di una societa'" spiega lui. "Cosi' fare una festa nelle piazze in
questi giorni di festa mi e' sembrato il modo migliore di mettere un punto prima
di andare a capo".
Sul palco ci sono Paolo Gianolio, John Giblin, Gavin Harrison, sembra di essere
tornati indietro nel tempo al tour di "Assieme".
"E' la somma delle esperienze. Ormai siamo una compagnia di giro, con gente che
torna e gente che va', che sale e che scende da questo nostro carro di
girovaghi".
In tempi in cui l'impronta del Natale sembra farsi sempre piu' individualista,
andare a visitare la gente nelle case di riposo, negli ospedali, come fa lei in
questi giorni, e un bel gesto.
"Ricordarsi di quelli che non possono partecipare alla festa, e cercare di
portargliela con una stretta i mano o con un abbraccio, nasce dal desiderio di
vivere la citta' fino in fondo. Anche a Padova, il 21, andro' alla citta' della
speranza a portare una parola di conforto".
La musica aiuta a stare vicini?
"Il concerto di Milano e' stato trasmesso alle truppe italiane che si trovano
nelle zone calde del pianeta, nella speranza che possa essere l'ultima diretta
di questo tipo".
Com'e' nata Crescendo e Cercando?
" E' la chiusura del mio percorso nei luoghi della bellezza e dell'arte, il modo
piu' diretto per inviatare una societa' attenta ad altri valori a non
dimenticare il nostro genio e la nostra storia".
Oltre al sontuoso DVD, ci sara' pure un doppio cd dal vivo.
" Non deve spaventare il triplo DVD, "Cercando e Crescendo" infatti e' la
testimonianza di due concerti diversi, perche' in questi anni ho raccolto
esperienze tanto variegate che mi serviva un recipiente molto grande per
contenerle tutte".
Cosa fara' dopo il 6 Gennaio?
" Negli ultimi 35 anni sono diventato ingombrante. Mi sono appassionato sempre
piu' al contatto con la gente. Ma ora ho una forte voglia di ricominciare a
scrivere. Qualcosa nel cassetto c'e' gia'. D'ora in poi pensero' soprattutto al
nuovo disco, anche se non mi dispiacerebbe partecipare qua' e la' ad iniziative
capaci di avvicinare la gente a quell'arte che, al di la' del tanto parlare, e'
l'unica cosa a renderci ancora internazionali per davvero".
(ANSA) - MILANO, 18 DIC - Si e' concluso tra gli applausi il concerto di Claudio
Baglioni che si e' tenuto ieri sera, a Milano, in piazza del Duomo. La
manifestazione si e' conclusa senza alcun incidente. Secondo la Questura al
concerto, in piazza, hanno assistito circa 20 mila persone mentre, secondo gli
organizzatori, circa 200 mila. Il prossimo appuntamento con Claudio Baglioni e'
ora per il 31 dicembre, in un altro concerto in piazza che si terra' a Palermo
La Gazzetta di Parma 19 Dic.
Il ministro Urbani: Grazie Baglioni
per la promozione dell'arte
ROMA - « Voglio ringraziare Claudio Baglioni che ha voluto dedicare un brano e
prestare la sua testimonianza per una campagna in favore dei luoghi d'arte
italiani » . Lo ha detto il ministro per i Beni e le attività culturali,
Giuliano Urbani ricordando la nuova canzone, « Crescendo e Cercando » , scritta
appositamente da Baglioni, che sarà la colonna sonora del progetto di promozione
dell'arte. La canzone sarà proposta per la prima volta all'interno di « E festa
sia » , i tre concerti evento che Baglioni ha tenuto ieri a Milano e
successivamente il 31 dicembre a Palermo e il 5 gennaio a Roma. « Sappiamo bene
quanto sia importante il messaggio di un testimonial - ha sottolineato Urbani -
che ha dimostrato di saper parlare a tutte le generazioni e quanto sia
importante la contaminazione tra spettacolo, musica e arte » . L'iniziativa,
proposta attraverso una campagna di sensibilizzazione nei cinema, sulle radio e
nelle televisioni, sarà un invito agli italiani a visitare i musei, i siti
archeologici e i luoghi della cultura in generale. L'idea nasce dal successo che
ha riscontrato il lungo tour « Cercando » , patrocinato dal ministero dei Beni e
delle attività culturali la scorsa estate, che ha visto Baglioni protagonista
della tournèe nei teatri greci e romani d'Italia
Corriere della sera 19 Dic.
Piazza Duomo, in centomila per
Baglioni
Centomila fans davanti al palco. Maxischermi in Galleria. Diretta su Radio
Italia Network. Il concerto di Claudio Baglioni ieri in piazza Duomo, iniziato
con «Strada facendo», è proseguito con tutti i pezzi storici del repertorio. Ad
alcune parti dello spettacolo, grazie al satellite, hanno assistito i militari
italiani in missione all’estero, da Nassiriya al Kosovo.
LUOGHI D'ARTE: URBANI,
GRAZIE A BAGLIONI TESTIMONIAL 18 Dic.
(AGI) - Roma, 18 dic. - Il Ministero per i Beni
Archeologici e Culturali ha ringraziato Claudio Baglioni che ha prestato la sua
testimonianza per la promozione di luoghi d'arte e di musei.
"Sappiamo bene - ha dichiarato il ministro Giuliano Urbani - quanto sia
importante il messaggio di un testimonial che ha dimostrato di saper parlare a
tutte le generazioni e quanto sia importante la contaminazione tra spettacolo,
musica e arte".
L'iniziativa viene promossa, in questi mesi, sugli schermi cinematografici e
televisivi e nelle radio. L'idea nasce dal successo riscontrato dal lungo tour
"Cercando" che Baglioni ha portato in giro, per i teatri greci e romani
italiani, la scorsa estate. Dal tour e' nato poi il progetto di comunicazione e
sensibilizzazione che ha portato il cantautore a scrivere la canzone "Crescendo
e cercando", che sara' la colonna sonora dell'iniziatva ministeriale.
Il progetto e il suo leit motiv saranno presentati all'interno di "E festa sia",
i tre concerti evento di Baglioni che si terranno a Milano (18 dicembre),
Palermo (31 dicembre) e Roma (5 gennaio).
"Gli ultimi, confortanti dati - ha dichiarato Urbani - sull'aumento dei
visitatori nei musei, con una crescita del 2,18% di pubblico rispetto al 2003,
dimostrano che quanto piu' c'e' comunicazione tanto piu' aumenta la domanda di
cultura degli italiani.
"Per questo - ha concluso il ministro - sono grato alla sensibilita' di Claudio
Baglioni che ha voluto regalare agli italiani il suo volto e un brano inedito
per accompagnare questo invito all'arte". (AGI)
CRESCENDO E CERCANDO
Milano e piazza Duomo si stanno preparando per il concerto gratuito di Claudio
Baglioni "E festa sia!" che si svolgerà sabato 18 dicembre alle 21. Per il gran
finale del record-tour Crescendo e Cercando: 100 date per oltre 600 spettacoli.
Grazie all'iniziativa dell'assessore Giovanni Bozzetti d'intesa con lo Stato
Maggiore della Difesa, l'evento sarà trasmesso via satellite da Telespazio per i
militari italiani impegnati in missione di pace in Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq
e Afghanistan. A Roma potrà essere seguito da alcuni soldati presso l'Auditorium
Massimo.
"Natale - spiega Bozzetti - è divertimento ma anche solidarietà. Proprio per
questo motivo, insieme a Claudio Baglioni, il giorno precedente al concerto,
visiteremo alcuni pazienti ricoverati in ospedali milanesi e gli ospiti della
Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi. La città di Milano dedica questo
evento ai 12mila militari impegnati in missione di pace all'estero che
trascorreranno il Natale lontano dai loro cari".
Il concerto del 18 dicembre a Milano, che rientra nel calendario eventi della
manifestazione "Natale a Milano 2004", sarà anche l'occasione per presentare
"Crescendo e Cercando" il nuovo brano che dà il nome sia al doppio cd (31 brani
più un singolo per oltre tre ore di musica dal vivo. Il meglio delle nuove
versioni live di alcuni dei brani migliori nel panorama musicale italiano) che
al triplo dvd (9 ore di musica e immagini dei tour 2003 e 2004 oltre 180 minuti
di contenuti speciali) che uscirà il prossimo 28 gennaio.
Milano è la prima tappa del progetto live di Claudio Baglioni cui seguirà il
concerto di Capodanno, 31 dicembre, in piazza Politeama a Palermo e quello del 5
gennaio in piazza San Giovanni a Roma. Media partner dell'iniziativa sono Radio
Italia e Video Italia che riprenderanno integralmente i tre spettacoli per
essere messi in onda, il 10 marzo 2005, in uno Special in contemporanea
radiofonica e televisiva.
(Grazie a Alex di
www.leviedeicolori.splinder.com per la segnalazione di questa news )
VIDEOITALIA E RADIO ITALIA SMI
MEDIA PARTNER UFFICIALI DELL'EVENTO
presentano
IN ESCLUSIVA NAZIONALE
"E FESTA SIA! CRESCENDO E CERCANDO"
il progetto live di CLAUDIO BAGLIONI
3 GRANDI CONCERTI GRATUITI A MILANO, PALERMO e ROMA
Radio Italia solo musica italiana e Video Italia saranno i media partner
esclusivi di "E festa sia! Crescendo e cercando" il grande progetto live di
Claudio Baglioni che porterà uno dei più autorevoli interpreti italiani ad
esibirsi in tre imperdibili concerti ad ingresso gratuito, in altrettante
prestigiose piazze nazionali:
18 Dicembre 2004 - Piazza del Duomo, Milano
31 Dicembre 2004 - Capodanno in Piazza Politeama, Palermo
5 Gennaio 2005 - Piazza San Giovanni, Roma
'e telecamere di Video Italia riprenderanno interamente in esclusiva il Concerto
di Milano e le immagini dei tre eventi, presentate da Paola Gallo, daranno vita
ad uno Special in onda il 10 marzo 2005 in contemporanea radiofonica e
televisiva.
Radio Italia solo musica italiana sarà inoltre presente il 18 Dicembre 2004 a
partire dalle ore 21:00, in Piazza del Duomo a Milano con 4 dirette radio che
avranno come protagonista assoluto lo stesso Claudio Baglioni.
Trent'anni di musica italiana riassunti in un unico grande "progetto live", un
evento senza precedenti che vede riuniti, in una collaborazione ideale, due
simboli indiscussi della storia musicale nazionale: CLAUDIO BAGLIONI e il GRUPPO
RADIO ITALIA S.P.A.. Tre spettacolari serate firmate da uno dei più autorevoli
interpreti nazionali e puntualmente sostenute e trasmesse dall'emittente
radiotelevisiva di Mario Volanti, riconosciuta come il più esclusivo
portabandiera della musica Made in Italy.
GIOCA CON NOI E VINCI I BACKSTAGE!
per ogni concerto ci sono in palio 5 backstage destinati agli ascoltatori...segui
le istruzioni qui sotto e...vinci una serata dietro le quinte dei concerti
esclusivi di Claudio Baglioni...
REGOLAMENTO: Ogni vincitore ha diritto a 1 backstage. Compila
correttamente la scheda informativa con i tuoi dati, scegli la data a cui vuoi
partecipare; se sarai fra i primi potrai essere estratto, e vincere i backstage
messi in palio. La redazione di www.radioitalia.it avvertirà i vincitori via
posta elettronica (è importante quindi fornire i dati corretti, in caso
contrario verrà annullata la vincita). A seguito della ricezione della mail di
vincita, basterà seguire le indicazioni fornite per il ritiro degli omaggi.
In caso di selezione errata del concerto o di disdetta di partecipazione si
avverte che non sarà possibile cambiare le vincite con altre località.
http://www.radioitalia.it/Concorsi/baglioni.php
La provincia di Como 15 Dic.
«E festa sia»: Baglioni-show gratis a
Milano
Claudio Baglioni
Milano Sarà senz'altro l'evento clou del Natale meneghino. Sabato sera alle 21
Claudio Baglioni canterà in piazza Duomo, a Milano in un maxi concerto gratuito.
Tornerà sotto gli occhi benevoli della Madonnina dopo il capodanno del 2000: il
capodanno che, per dirla con Baglioni, «doveva cambiare tutto, e invece non ha
cambiato niente». Ma questa volta imbraccerà la chitarra e fronteggerà il
microfono non solo per il prevedibile oceano di fan che si affollerà sotto suo
il palco: il concerto verrà trasmesso anche in diretta via satellite, attraverso
un canale criptato di Telespazio, in Iraq, in Afghanistan, in Bosnia, in Kossovo
e in Albania. Ad ascoltarlo a centinaia, se non a migliaia di chilometri di
distanza, saranno i 12 mila militari italiani impegnati in missione all'estero:
un modo per far sentire, almeno per un paio d'ore, il profumo di casa a chi
passerà le feste lontano dai propri cari. Sarà anche una sorta di omaggio
postumo a una figura a lui molto vicina: quella del padre carabiniere. Ma la
solidarietà ha molti volti. E per questo il cantautore, venerdì, andrà anche a
visitare la casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi. Sciarpa bianca annodata
al collo, giacca e camicia nera, Baglioni ha presentato ieri il suo concerto
nella sala Tempere di palazzo Marino, cuore della politica milanese. Sarà la
prima tappa di E festa sia, il mini-tour che porterà il cantautore romano in tre
delle piazze più belle d'Italia: dopo piazza Duomo toccherà a piazza Politeama a
Palermo (il 31 dicembre) e piazza San Giovanni a Roma (il 5 gennaio). Per
Baglioni, ottimo manager di se stesso, sarà anche l'occasione per presentare il
suo ultimo singolo: quel Crescendo e cercando che sarà l'unico inedito
all'interno dell'omonimo doppio cd-live, con 31 brani e oltre tre ore di musica.
Non solo: pronto ai nastri di partenza c'è anche un dvd con nove ore di musica e
immagini, comprese tre ore di contenuti speciali. Sarà la «summa» dei due tour
Crescendo e Cercando appena conclusi: cento date per più di 600 mila spettatori.
Insieme a Baglioni sabato sera ci sarà il manipolo di musicisti con i quali
suona ormai ad occhi chiusi: Paolo Gianolio alle chitarre, John Giblin al basso
e al contrabbasso, Gavin Harrison alla batteria e alle percussioni, Roberto
Pagani al pianoforte, alle tastiere al clarinetto e alla fisarmonica, e Pio
Spiriti al violino. Con loro anche i Baraonna, formazione vocale che hanno già
collaborato in brani come Le vie dei colori, oltre al quartetto d'archi Flegreo,
e alla cantante jazz Rosa Martirano. Dopo la triplice coda, Baglioni si fermerà.
«Per consunzione», ha scherzato lui, al termine di quattro anni pressoché
ininterrotti di concerti. Si fermerà per comporre nuova musica. Magari
lasciandosi ispirare dai cantautori "colti" degli anni Sessanta che tanto
l'affascinano per la loro capacità di creare emozioni con la semplicità. Come
quel Sergio Endrigo che Baglioni non esita ad annoverare fra i suoi autori
preferiti. Quel che è certo, è che non tornerà nel piccolo schermo: la parentesi
con Fabio Fazio sembra essere definitivamente chiusa. «La tv io l'ho fatta
sempre senza calcolo - confessa - ma la tv di oggi è brutta. Pretende di colmare
ogni secondo. È in erezione continua, e quindi non può essere sempre frutto
dell'amore». Enrico Romanò
Corriere della sera 15 Dic.
Il recital del cantautore sarà trasmesso in diretta per i militari italiani
in Iraq, Kosovo, Afghanistan e Albania
«La mia sorpresa sotto l’albero»
Claudio Baglioni sabato in piazza del Duomo per un concerto gratuito
S otto l’albero di Natale dei milanesi c’è un infaticabile Claudio Baglioni, che
ha deciso di chiudere un tour lungo quattro anni con un grande concerto gratuito
sabato sera in piazza del Duomo (con replica il 31 dicembre a Palermo e il 5
gennaio a Roma). Lo show del 53enne cantautore romano, intitolato «E festa
sia!», è l’evento clou nel calendario delle iniziative natalizie sponsorizzate
dal Comune e sarà anche un momento di solidarietà. Come spiegano l’assessore ai
Grandi Eventi, Giovanni Bozzetti, e il colonnello Osvaldo Sanmarco, in
rappresentanza dello Stato maggiore della Difesa, il concerto verrà trasmesso in
diretta satellitare criptata nei teatri militari di Kosovo, Afghanistan, Iraq e
Albania: un modo per essere vicini ai 12mila soldati italiani impegnati in
missioni di pace in tutto il mondo. Baglioni, in divisa nera da motociclista
dandy, superstar di un’affollatissima conferenza stampa, ci aggiunge anche una
dedica al padre carabiniere. «Da bambino l’ho visto pochissimo, però sapevo che
era lontano perché impegnato in un lavoro importante per gli altri e mi piace
poterlo ricordare anche con questo concerto».
Che cosa devono aspettarsi i fan milanesi rispetto alle recenti date del Forum?
«Come dice il titolo della serata, vorrei che fosse una festa nel cuore della
città», continua Baglioni. «Per l’occasione ho messo su una piccola compagnia di
giro che oltre ai miei soliti musicisti comprende anche un quartetto d’archi, il
gruppo vocale Baraonda e una cantante jazz (Rosa Martirano). Quanto alla
scaletta, a noi vecchi soldati piace mostrare qualche medaglia: pescherò in
tutto il mio repertorio. Ma sto pensando anche a una sorpresa. Gli show
predefiniti in tutti i minimi particolari mi mettono l’ansia.
Il concerto di Natale sarà anche l’occasione per ascoltare in anteprima
«Crescendo e cercando», la nuova canzone di Baglioni («Un po’ la summa della mia
esperienza umana e musicale») che dà il titolo a un cofanetto con doppio cd live
e triplo dvd in uscita il prossimo 28 gennaio. Per fan bulimici.
CLAUDIO BAGLIONI - E FESTA SIA! sabato 18, ore 21, piazza del Duomo, Milano,
ingresso libero
marketpress.it 15 Dic.
MUSICA E SOLIDARIETÀ IN PIAZZA DUOMO
CON BAGLIONI
Milano, 15 dicembre 2004 - Tutto pronto per il grande show di Claudio Baglioni
in programma in piazza Duomo sabato 18 dicembre alle ore 21. Il concerto, grazie
all’iniziativa dell’assessore Giovanni Bozzetti d’intesa con lo Stato Maggiore
della Difesa, sarà trasmesso anche via satellite in modalità criptata da
Telespazio per i militari italiani impegnati in missione di pace in Bosnia,
Albania, Kosovo, Iraq e Afghanistan. “Natale è divertimento ma anche solidarietà
–spiega Giovanni Bozzetti - proprio per questo motivo insieme a Claudio Baglioni
il giorno precedente il concerto, visiteremo alcuni pazienti ricoverati in
ospedali milanesi e gli ospiti della Casa di Riposo per Musicisti Giuseppe
Verdi. La città di Milano dedica questo concerto ai 12mila militari impegnati in
missioni di pace all’estero che trascorreranno il Natale lontano dai loro cari.
Ringrazio il Capo di Stato Maggiore, Generale Fraticelli, Telespazio e la
sensibilità di Claudio Baglioni. Sarà per i militari un modo per sentirsi
idealmente più vicini a casa e per percepire l’affetto degli italiani”. Il
concerto potrà essere seguito anche a Roma da alcuni militari presso
l’Auditorium Massimi.
Rockol.it 14 Dic.
Claudio Baglioni: un concerto nelle
piazze d’Italia per solidarietà
Dopo essersi esibito nei palazzetti, nei più grandi teatri italiani, nelle aree
dismesse e negli stadi, Claudio Baglioni approderà finalmente anche nelle piazze
della penisola.
Saranno tre le città che lo ospitreranno: Milano, Palermo e Roma. Il cantante
romano inizierà proprio dal capoluogo lombardo, esibendosi il prossimo sabato 18
dicembre in piazza del Duomo.
“E festa sia!”, questo il nome del mini tour, è un progetto di solidarietà
ideato dall’assessore Giovanni Bozzetti in collaborazione con lo Stato Maggiore
della Difesa.
L’iniziativa è stata concepita in onore ai militari italiani impegnati in
missioni di pace nei paesi stranieri colpiti dalla guerra, che potranno seguire
i concerti (trasmessi via satellite da Telespazio) nei teatri in Bosnia, Kosovo,
Albania, Iraq e Afghanistan.
Il progetto è stato presentato alla stampa, oggi 14 dicembre, durante la
conferenza che si è tenuta al Palazzo Marino di Milano: “Sinceramente all’inizio
ero un po’ imbarazzato”, spiega Baglioni, “L'obbiettivo è far arrivare questo
concerto anche nei teatri che solitamente chiamiamo ‘di guerra’, augurandosi che
un giorno si possano chiamare semplicemente ‘teatri’. Con la celebrazione di
questa piccola festa cerchiamo di far sorridere la gente ma anche di farla
riflettere”.
Baglioni per queste tappe ha scelto una compagnia di artisti che lo accompagnerà
durante le esibizioni: “Ho creato un mia compagnia come solitamente fanno i
commedianti, che portano la loro allegria sui palchi. Mi seguiranno artisti di
grande livello, come il Quartetto Flegreo, la jazzista Rosa Martirano, il
quartetto di voci Baraonna e tanti altri, coi quali intoneremo musiche e canzoni
dedicate al periodo che stiamo vivendo”.
Questi concerti saranno le tappe conclusive del tuor “Crescendo e cercando”:
“Dopo quattro anni di tounée senza mai fermarmi, questo è uno dei modi migliori
per archiviare temporaneamente i concerti e iniziare a dedicarmi ad un nuovo
progetto”, spiega il cantautore, che specifica: “Esibirsi in piazza è diverso
dall’esibirsi nei teatri, negli stadi e nei palazzetti, perché è nelle piazze
che c’è la gente vera, capace di trasmetterti il proprio calore”.
Baglioni promette un vero e proprio show per i suoi concerti, ma non vuole
rivelare alla stampa nessuna sorpresa: “Altrimenti che sorpresa sarebbe?”,
commenta divertito il cantante, “I concerti che mi annoiano di più sono quelli
già preparati, dove esiste già un canovaccio. Queste tre esibizioni saranno
lasciate all’improvvisazione, non saranno caratterizzate da una scaletta
precisa. Canterò il brano inedito ‘Crescendo e cercando’ (titolo anche del
doppio CD e del triplo DVD che uscirà prossimamente), ma proporrò anche brani
più vecchi”.
Terminata la presentazione del progetto c’è ancora tempo per qualche domanda:
cosa ne pensa Baglioni del panorama musicale attuale e della pirateria? Il
cantautore risponde: “Penso che attualmente ci sia un impoverimento generale a
livello di idee. Non c’è coraggio nel mettersi in gioco con musicalità originali
e c’è molta omolagazione. Per quanto riguarda la pirateria”, prosegue, “penso
che sia un reato, e mi spiace che le case discografiche e gli editori non si
siano difesi. Visto l’atteggiamento di conformismo che assumono molti su questo
argomento, mi permetto di andare contro corrente dicendo che dietro ad un
progetto musicale c’è un enorme e stancante lavoro, e che chi ruba la musica
commette un reato. E’ vero che noi artisti guadagnamo miliardi, ma se mi dite
che chi ruba la musica lo fa perché ‘la musica è di tutti’… beh, allora fatevela
da soli”.
Il cantante romano concede anche un accenno al CD e DVD “Crescendo e cercando”,
in vendita da gennaio 2005: “Alla fine di un bel viaggio si ha sempre del
materiale che documenta le esperienze condivise e vissute, così abbiamo deciso
di raccogliere le immagini in tre DVD, mentre le musiche saranno concentrate in
un doppio album”.
Kataweb.it
Baglioni, canzoni al valore militare
Claudio parla dei concerti gratuiti a Milano, Roma e Palermo, dedicati ai
soldati delle missioni di pace
di Claudia Di Meo
Un mini tour in tre grandi piazze italiane dedicato ai militari italiani
impegnati nelle missioni di pace nel mondo. Concerti gratuiti, protagonista
Claudio Baglioni, che sarà in piazza Duomo a Milano il 18 dicembre, in piazza
Politeama a Palermo il 31 dicembre e in piazza San Giovanni in Laterano a Roma
il 5 gennaio. L'evento è stato presentato oggi a Milano nella sale di Palazzo
Marino, alla presenza dell'assessore alle politiche culturali Giovanni Bozzetti
e del colonnello Osvaldo Sanmarco in rappresentanza dello Stato Maggiore della
Difesa.
"E' una cosa che da una parte mi dà gioia - dice Baglioni in conferenza stampa,
tra un nugolo di flash e telecamere - dall'altra mi imbarazza. Perché ogni anno,
quando si aderisce a iniziative di questo genere, si spera sempre che sia
l'ultima volta e invece ti accorgi che per certi versi le cose non sono
cambiate. E spesso peggiorano, le guerre ci sono e questo mondo non sembra darsi
pace. Il fatto è che c'è troppo egoismo, troppa ingiustizia".
I militari italiani che operano in Bosnia, Albania, Kossovo, Afghanistan e
naturalmente Iraq potranno seguire in diretta i concerti del cantautore romano
in teatri allestiti appositamente. Una trasmissione via satellite criptata,
tutta per loro. Baglioni sembra commuoversi quando racconta i trascorsi di suo
padre, che apparteneva all'Arma dei Carabinieri. "In un certo senso - spiega
Claudio - è anche una dedica a lui, che con il suo lavoro ha sempre aiutato e
protetto la gente. Spero che basti per colmare anche il suo ricordo".
Tra sorprese annunciate e complimenti per la sua laurea in Architettura,
Baglioni torna parlare dei concerti e della scelta dei luoghi. "In realtà la
piazza mi mancava - dice Claudio - e mi piace pensare di potermi esibire in
quegli spazi per tanti motivi. Perché la piazza è il cuore pulsante di una
città, è ricordi, è storia, profuma di gente e di vita".
L'incontro Baglioni è anche l'occasione per parlare di altro. Ad esempio, dello
stato in cui versa la televisione italiana. "Non mi sento rappresentato dalla Tv
che oggi si fa in Italia - spiega lui - è una brutta televisione. Passatemi il
termine, è erotica. Una televisione sempre in erezione, che cerca continuamente
il picco a scapito dell'amore vero. Per fortuna ho ancora un mestiere da fare e
da difendere prima di finire schiacciato nella tristezza di un banale reality
show".
Ma l'artista ne ha per tutti, con la pirateria in particolare, contro cui si
scaglia ferocemente. "Sono convinto che la pirateria abbia distrutto il mercato
- afferma con decisione - e forse la colpa dei discografici sta nell'averle
permesso di dilagare. Chi ruba è un ladro, si può rubare una mela o si può
rubare la musica, ma sempre di furto si tratta. Se poi pensate che la musica è
di tutti, allora fatevela da voi. Perché il nostro lavoro è fatto di ingegno e
di opere morali e va rispettato. E' bello essere anticonformisti, ma non si può
esserlo fino all'autodistruzione".
TGCom
Festa in musica per riflettere"
Baglioni presenta il mini-tour
Al via l'ultima trance del viaggio musicale live di uno dei cantautori più
amati, soprattutto dal pubblico femminile, d'Italia. "Sono imbarazzato e felice
- ha dichiarato Baglioni - il concerto di Milano verrà trasmesso ai nostri 12
mila soldati di pace sparsi nel mondo. Vorrei anche che nessuno dovesse mai più
allontanarsi da casa per difendere la pace". Tre le date: Piazza del Duomo a
Milano il 18 dicembre, Palermo (il 31) e Roma (5 gennaio).
Il concerto milanese, completamente gratuito, sarà trasmesso via satellite da
Telespazio (su canale criptato) per i 12mila militari italiani in Bosnia,
Albania, Kosovo, Iraq e Afghanistan, cui il Comune di Milano ha voluto dedicare
la serata. L'iniziativa è stata voluta dall'assessore milanese ai grandi eventi,
Giovanni Bozzetti, d'intesa con lo Stato Maggiore della Difesa, e sposata dallo
stesso Baglioni. Sulla questione della pace, l'artista ha dichiarato: "Il nostro
pianeta non sa dare una pace autentica, c'è un mondo che va da una parte e uno
che va dall'altra, totalmente opposta".
"Speriamo, comunque, che questa di Milano sia davvero l'ultima occasione - ha
ribadito, ricordando il padre carabiniere - per salutare chi è lontano perchè
assiste gente in difficoltà". La dedica ai militari di stanza all'estero non
sarà l'unica iniziativa di solidarietà legata al concerto milanese: nel
pomeriggio di venerdì 17, infatti, Baglioni, insieme all'assessore Bozzetti,
farà visita agli ammalati di alcuni ospedali milanesi e agli ospiti della casa
di riposo per musicisti Giuseppe Verdi. Radio Italia e Video Italia sono i media
partner esclusivi di "E festa sia!", l'emittente radio televisiva riprenderà e
trasmetterà in diretta il super concerto. Le immagini dei tre eventi live,
presentate da Paola Gallo, daranno vita ad uno "Special", in onda il 10 marzo
2005 in contempranea radiofonica e televisiva.
La scelta di far coincidere l'avvio del mini-tour con le festività natalizie non
è casuale. "In fondo le festività natalizie - ha spiegato Baglioni - sono
momenti simbolo che descrivono le tappe fondamentali di ogni viaggio: la
partenza - Il Natale, la nascita, la partenza più importante. Il Capodanno - il
passaggio, nel quale la fine e il principio s'incontrano e il traguardo si
trasforma in un nuovo punto di partenza. L'Epifania - l'arrivo, come Magi di
fronte al mistero della vita stessa".
In piazza Duomo, più che un semplice concerto, si terrà una festa vera e
propria, voluta come gran finale dei tour "Crescendo" e "Cercando", che in 100
date hanno raccolto più di 600mila spettatori. Dai due tour, uno tutto nei
palasport, l'altro in aree dismesse, arene e teatri, è nato il brano inedito
"Crescendo e cercando", che Baglioni presenterà sabato in anteprima assoluta, e
che farà da traino all'uscita, il prossimo 28 gennaio, di un doppio cd live e di
un triplo dvd. Il nuovo singolo "è la summa della mia esperienza umana e
professionale - ha affermato l'artista - questo mestiere mi ha salvato la vita,
mi ha fatto scoprire la sensazione di costruire un progetto, insieme ad altri".
Dopo lunghi tour tra palasport, palazzetti, teatri e aree dismesse, l'interprete
ha detto di aver voglia di tornare nelle piazze, "luogo di vita contro un mondo
virtuale sempre più finto". E in futuro, come neo-architetto, gli piacerebbe
lavorare sulle aree dismesse, argomento della sua tesi di laurea, dotandole
proprio di nuove piazze "per dare una vita più interessante a chi vive in
periferia, colmando una piaga delle nostre città".
Chiusa la lunga parentesi live, Baglioni ha annunciato che tornerà a comporre
nuova musica. Dai suoi progetti è invece escluso un eventuale ritorno in
televisione: "la tv è brutta, pretende di colmare ogni secondo: è in erezione
continua, quindi - ha concluso - non può essere frutto dell'amore".
Dal 28 gennaio sarà in vendita in tutti i negozi di dischi il doppio album e
triplo dvd "Crescendo e Cercando". Nel disco sono contenuti 31 brani più il
nuovo singolo, per un totale di oltre tre ore di musica. I brani sono stati
registrati durante i tour 2003 e 2004. Il triplo dvd contiene 9 oredi musica e
immagini, di cui 180 di contenuti speciali.
In particolare sono stati registrati i concerti di Milano e dell'Auditorium di
Roma nella Sala Santa Cecilia. Nel dvd anche le immagini del nuovo brano
"Crescendo Cercando", che verranno registrate il 18 dicembre in Piazza del Duomo
a Milano.
Tra i contenuti speciali: la storia di Crescendo, una "Strada facendo" a porte
chisue, con lo staff di Baglioni. L'album dei ricordi: 120 fotografie che
raccontano il tour e 100 tra le più belle immagini degli show nelle varie città.
Il videoclip di "Tienimi con te", le immagini dei concerti nelle aree dismesse
(Gazometro di Roma, Ferroviario di Lecce, Porto Vecchio di Trieste) e al Teatro
Greco di Siracus
Lo spettacolo.it 14 Dic.
[News] - 14 dicembre 2004 (h.15:09)
BAGLIONI, E FESTA SIA
Minitour tra Milano, Palermo e Roma a cavallo delle festività
Dopo una maratona live durata cento date, dopo essersi esibito in palazzi,
palazzetti, teatri e aree dismesse, Claudio Baglioni ha deciso di prendersi una
pausa.
Non prima, però, di aver celebrato con un gran finale i successi e le emozioni
dei tour "Crescendo" e "Cercando".
Si chiamerà E festa sia!, la mini tournée che vedrà l'artista romano dal vivo,
in Piazza Duomo a Milano (sabato 18 dicembre ore 21), Piazza Politeama a Palermo
(31 dicembre) e Piazza S. Giovanni a Roma (5 gennaio).
Tre starordinari eventi live, per oltre due ore di musica ciascuno, con tutto il
meglio del repertorio del Claudio più amato dagli italiani.
Un posto d'onore in scaletta, l'avrà "Crescendo e Cercando", il fresco brano
inedito che dà anche il nome sia al doppio cd, che al triplo dvd in uscita il 28
gennaio prossimo. Due strenne post-natalizie ricche di classici, versioni
particolari e rarità.
Ma anche (per quel che riguarda il dvd) di contenuti speciali, come il video di
"Crescendo e Cercando", registrato durante il live di Milano e quello di
"Tienimi con te", fotografie e immagini tratte dai concerti nelle aree dismesse.
Ma "E festa sia!", vuole essere un momento di celebrazione dedicato anche a chi
si ritrova a dover trascorrere il Natale lontano dai propri cari: proprio per
questo lo show di Piazza Duomo sarà trasmesso via satellite da Telespazio per i
12mila militari italiani impegnati in missione di pace in Bosnia, Albania,
Kosovo, Iraq e Afghanistan.
m.v.