Claudio Baglioni Unaparolaperte.net

Milano - Palermo - Roma (Il concerto a Roma e'stato annullato e rimandato a data da definirsi)

E festa sia.... ( con sosta alla "citta' della speranza")

E festa sia... Foto

dal sito ufficiale patapan.it  e Galleria Fotografica lavorazione video clip - Crescendo e Cercando - Roma - Colosseo - 3/4 Gennaio 2004

Comune di Milano (grazie a Grace di http://www.via.splinder.com  per la segnalazione di queste perle di parole....)

E festa sia!
Cercando che sia sempre un crescendo


Crescere e cercare: il sale della vita. Due verbi che si rincorrono, proprio come l'uomo e il tempo. Noi, che lo inseguiamo -cercando di carpirgli i segreti di questo oggetto misterioso che è la vita- lui che non si fa raggiungere e ci sfugge: incorruttibile custode di un mistero che deve, ad ogni costo, rimanere tale.
Credo che sia tutto in questo inseguimento senza fine, in questa interminabile "mosca cieca" il senso del viaggio che ci lega. Noi viaggiatori e lui piroscafo che ci fa scivolare tra le onde indomabili dell'oceano della storia. Perché, se è vero che l'uomo non è niente senza il tempo, è altrettanto vero che il tempo non esiste se non nella coscienza, negli occhi, nel cuore degli uomini.
Lui ci cambia, certo. Ma quello a cui noi non pensiamo mai è che anche noi cambiamo lui. Lui fa crescere noi, noi facciamo crescere lui. E, come in ogni viaggio, anche in questo ci sono dei momenti che -più di altri- illuminano il nostro crescere e cercare. Tre, in particolare. Tre momenti-simbolo, tra gli approdi più alti di questo viaggiare. Natale, Capodanno, Epifania. Ai quali si aggiunge, l'avvento: il rincorrersi delle emozioni che, ogni anno, precedono la stagione delle festività. Per questo ho pensato di cucire insieme questi quattro momenti, in un percorso che descrive l'arco ideale di ogni viaggio: la vigilia, con il crescendo emozionante dell'attesa; la partenza -il Natale, la nascita: la partenza più importante, per ciascuno e per tutti; il Capodanno, il giro di boa, il passaggio, dove la coincidenza degli opposti nasconde il senso stesso dell'infinito: la fine e il principio s'incontrano e il traguardo si trasforma in un nuovo punto di partenza; l'Epifania: arrivo, come Magi di fronte al mistero dell'Uomo nuovo.
Scendere in piazza, incontrarsi, scambiarsi emozioni e auguri -il 18 dicembre in piazza Duomo, a Milano; il 25, in piazza del Plebiscito a Napoli; la notte dell'ultimo dell'anno, in piazza Politeama a Palermo; il 6 gennaio, in piazza del Popolo a Roma- significa, allora, provare a vedere, insieme, se un grappolo di canzoni riesce a farci alzare gli occhi verso le cose che -fuori e dentro di noi- contano davvero.
Mi piacerebbe che -come una cometa- questo breve viaggio si fermasse sulla verticale del nostro sguardo, a illuminare la notte del cuore. A indicarci che è il momento di prendere coscienza del fatto che siamo noi la qualità più importante di questo nostro tempo ferito e zoppicante. Che lui invecchia e appassisce, solo se invecchiamo e appassiamo noi; che peggiora solo quando peggiorano i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni; e che -al contrario- è in grado di fare miracoli se è la parte migliore di noi a tracciare la rotta e prendere il timone. Non esiste un futuro migliore, ma uomini che possono rendere migliore il futuro. E credo che tutti dovremmo lottare per appartenere a questo genere di uomini. "E festa sia!" è un invito. L'invito a far sì che la parte migliore di noi prenda il sopravvento, cercando che il nostro tempo sia sempre un crescendo.
L'augurio che ci scambieremo in queste quattro piazze, che sono esse stesse altrettanti simboli, è che la distanza tra i sogni e la quotidianità si assottigli sempre più, ma senza mai annullarsi del tutto, perché -crescendo e cercando- non ci manchino mai il desiderio e la voglia di sognare. Claudio Baglioni

"No festa sia"

di CLAUDIO BAGLIONI

Sono molte le ragioni che possono "rovinare" una festa o, addirittura, impedire che si svolga. Alcune gravi, altre meno gravi. Tutte, però, ugualmente serie e importanti, se non altro per il fatto che producono lo stesso risultato: nel nostro caso, il fatto che la festa non ci sia stata. Conoscere queste ragioni non restituisce quello che si perde, ma aiuta a capire. A farsi -come si dice- una ragione del disagio che coviamo dentro. Per l'ultima data di "E festa sia!" è andata così. Il concerto, inizialmente previsto, in Piazza San Giovanni a Roma, per la vigilia dell'Epifania, e poi rinviato al 29 gennaio è stato, alla fine, annullato. Gravi sono state, purtroppo, le ragioni che hanno inizialmente determinato il rinvio del concerto; non gravi, ma serie e non superabili, quelle che ci hanno costretti ad annullarlo. Il rinvio, infatti, è dovuto a quanto accaduto nel Sud Est asiatico il giorno di S. Stefano. Una tragedia senza precedenti, che ha sconvolto occhi, cuori e coscienze di tutto il pianeta ed ha portato -per la prima volta nella sua storia- l'Europa a dichiarare il 5 di gennaio giornata di lutto in tutti i Paesi dell'Unione. Il concerto di "E festa sia!" sarebbe caduto proprio in quella data e il credo che modo migliore di osservare il lutto e rispettare il dolore di quelle popolazioni e di tutti i cittadini del mondo, sia stato proprio quello di non suonare, invitando tutti a riflettere su quanto accaduto, avvolti dal "suono del silenzio". Per l'annullamento del 29, invece, le ragioni non sono -per fortuna- altrettanto gravi, ma sono ugualmente serie e vincolanti. Malgrado gli sforzi compiuti, l'impegno e la determinazione di tutti, non è stato, infatti, materialmente possibile organizzare il concerto per quella data. Portare "in scena" eventi del genere, infatti, significa mettere in moto una notevolissima macchina organizzativa, che vede impegnati -tra noleggiatori, trasportatori, operai, tecnici, collaboratori, personale di staff, sicurezza, musicisti, ecc.- tra i cento e i centocinquanta professionisti. E' evidente, quindi, che quando eventi imponderabili finiscono per far "ballare" le date previste, non è detto che sia possibile riuscire a riarmonizzare il calendario degli impegni professionali di tutti. Capita, quindi -e, purtroppo, è stato così proprio nel caso di "E festa sia!"- che non si riesca a dirottare sulla nuova data tutte quelle professionalità alle quali non è proprio possibile rinunciare per fare il concerto. Inutile che vi dica che l'amaro in bocca per quanto accaduto è tanto mio quanto vostro e che, come non è passata a voi, la voglia di incontrarci per festeggiare insieme, non è passata neanche a me. Ci tengo, quindi, a rassicurarvi che -per i romani e quanti desidereranno aggiungersi a loro- non si tratta di un addio, ma di un arrivederci. La festa ci sarà. Probabilmente dopo l'estate. E -anche se non posso anticiparvi nulla- posso dire che stiamo lavorando, già da adesso, perché far sì che sia una festa ancora più grande, da vivere tutti insieme. A presto! Claudio

24-01-05 da radioitalia.it/ondefunky (grazie a Gio di http://giospecial.splinder.com/ )

Quanta musica, viaggi, domande, curiosità, proteste in queste prime settimane del 2005. Sono stata letteralmente sommersa da mail che mi chiedevano notizie sulla terza data di "E' festa sia", il concerto di Claudio Baglioni che attende la sua conclusione a Piazza San Giovanni a Roma. Mentre un comunicato Ansa del Comune di Roma ha annunciato che i motivi dei continui rinvii sono da attribuirsi a problemi dell'Amministrazione Comunale, torno da Roma dove con Claudio Baglioni ho registrato dei pregevolissimi contributi per lo speciale Dvd del 28 gennaio e per il Baglioni Day del 14 febbraio. E' difficile essere allo stesso tempo giornalisti, estimatori e portatori sani di proteste... Ma ho cercato di essere tutto questo senza sacrificare nessuna delle mie componenti. Come detto, l'ennesimo rinvio del concerto pare totalmente indipendente dalla volontà dell'artista. Peraltro trattasi di un concerto gratuito e quindi, pur capendo la delusione delle aspettative, credo si debba aggiungere una dose in più di pazienza al proprio bagaglio. Accantonate dunque le proteste e rispolverate le vesti di giornalista ed estimatrice devo dire che gli incontri con Claudio Baglioni sono sempre ricchi di "persone e novità". Non si nega mai e riesce sempre ad aggiungere risposte alle mie innumerevoli domande. Abbiamo parlato d'amore, di Roma, della sua prima esibizione canora a soli sette anni (ripagata con un'aranciata...), dei suoi viaggi, delle sue incursioni oltre confine, del suo pudore, della sua voglia di crescere..cercando! Nonostante le mie domande non diminuiscano col passare delle risposte, apprezzo la voglia di Claudio di pesare sempre le parole, di non buttare là risposte a caso, di rispettare con assoluta professionalità il lavoro altrui. Archivio dunque quest'altra interessante esperienza umana e lavorativa e mi preparo ad altri importanti incontri. Il bello del mio lavoro è che dietro alle canzoni ci sono cuori ed anime pronti a farsi scoprire. Sperando di non perdere mai la voglia di sondare quegli strani percorsi che trasformano intuizioni, emozioni, sensazioni in canzoni, le nostre canzoni. Paola "Funky" Gallo
 

Da Famiglia Cristiana Grazie a Anna (Egy)
IN 8 CD "I COLORI DELLA VITA".
CLAUDIO BAGLIONI, TESTIMONIAL D'ECCEZIONE PER IL PRIMO CD

LE EMOZIONI DELL'ANIMA
"Ci spaventa parlare d'amore", scrive il grande cantautore.
"È la parola più usata, sicuramente la più abusata. E come ogni parola può essere tutto o nulla: dipende da noi, dalla nostra capacità di mantenere ciò che promette".
di Claudio Baglioni
"Ma non lo so dire...". Già. Era così allora. E mi accorgo che, malgrado questi lunghi anni di note e parole, è così anche oggi. Ma non credo sia un limite dell'artista. Credo che il limite sia nell'uomo. In ogni uomo. Non contano né l'abilità di cucire insieme testi e musiche che sappiano scendere più o meno in profondità - arte o mestiere che sia -, né la platea sconfinata, modesta o di un unico interlocutore che abbiamo di fronte. Conta la categoria con cui ci si confronta, nella solitudine, nella coppia, in famiglia, con gli amici, nella folla. Perché il valore in campo è così alto che racchiuderlo nella camicia di forza delle parole è quasi impossibile. L'arte - e, quindi, anche la musica - aiuta, ma non risolve. Si mette tra noi e il senso ultimo delle cose e concorre a illuminare la strada, ma sta a noi assumere la fatica e i rischi del viaggio.
La parola, l'invenzione più grande
È il percorso dall'anima (dove l'amore prende forma e noi acquisiamo coscienza di lui) alla mente (dove il pensiero ne elabora l'essenza), alla parola (dove la definizione prende voce): è un percorso, inevitabilmente, imperfetto. Ad ogni passaggio, infatti, ci allontaniamo dal "cuore" del problema e perdiamo qualcosa nella capacità di coglierne valore, senso e missione.
La parola è tutto quello che abbiamo (probabilmente l'invenzione più grande dell'uomo), ma le "grandi" questioni - la vita, la morte, il dolore, l'amore appunto - rivelano tutti i limiti di questa straordinaria invenzione. Forse è per questo che ci spaventa parlare d'amore. C'è disagio, paura, inadeguatezza, pudore.> Probabilmente è la paola più usata. Sicuramente la più abusata. Poche altre, infatti, patisconocosì tanto l'erosione dell'inflazione. Dire: "ti amo", quando non è così, è un delitto. Un delitto inferiore solo a quello che commettiamo quando, pur sentendo di amare, non lo diciamo. Come ogni parola, anche l'amore può essere tutto o nulla. Non dipende da lui. Dipende da noi. Dalla nostra capacità (o incapacità) di mantenere ciò che quella parola promette.
In questo senso, l'uomo (l'umanità, nel suo grande viaggio collettivo, ma anche ciascuno di noi, nel corso del proprio piccolo viaggio personale) procede per tentativi. Per approssimazioni successive. Si avvicina. A volte gli sembra di essere a un passo e, invece, si accorge che manca ancora qualcosa.
Manca sempre qualcosa.
L'uomo: il finito che cerca l'infinito
La distanza si riduce ogni volta un po', ma non si annulla mai del tutto. Probabilmente perché, mentre dentro di sé l'uomo ha coscienza dell'infinito, tutto, intorno a lui, è finito. Un conflitto che non abbiamo modo di sanare. Ha, è vero, il grande merito di farci tendere a quell'infinito, ma è anche responsabile della sofferenza che ci deriva dal non riuscire mai a vedere pienamente soddisfatta questa sete. Così, anche nell'amore. Forse per questo lo cerchiamo sempre, senza fine e senza macchia, nella coppia, tra genitori-figli, nell'amicizia (secondo alcuni la forma d'amore più alta), nell'amore per gli altri e per la vita.
E, quando finisce o rivela certe impurità, ce la prendiamo con lui. Errore di prospettiva: confondiamo cause ed effetti. Se non siamo noi il suo strumento, ma pretendiamo che lui diventi il nostro, non possiamo, poi, scaricare su di lui la responsabilità per errori che sono nostri, non suoi. Non è l'amore che delude l'uomo, ma l'uomo che delude lui. Anche perché, mentre lui è sempre all'altezza del suo mandato, la stessa cosa, purtroppo, non si può dire di noi.
Non sappiamo da dove arrivi, ma, quando si perde, ci affanniamo a domandarci dove finisca e, soprattutto, perché. Un perché introvabile, ancora di più di quello del suo apparire. E il vuoto che lascia è sempre più grande di quello che aveva colmato, arrivando. E rimaniamo così, come se non ci restasse altro che accettare l'incomprensibile inevitabilità del suo dissolversi.
La più grande energia dell'uomo
Mistero, dunque. Mistero trovarlo, mistero viverlo, mistero perderlo. Per questo: "Non lo so dire". Ma è certamente l'energia più grande che l' uomo sia in grado di produrre. L'unica che riesca a fargli fare cose di cui non si immaginerebbe capace. Il miracolo che rende l'uomo capace di miracoli.
E, forse, se trovassimo il coraggio di non confinarlo all'atto che origina la vita, se non lo tradissimo, facendone merce di scambio, se riuscissimo a guardarlo negli occhi e ascoltare quello che ha da dire, e ci decidessimo a adottarlo come bussola per la nostra navigazione, ci accorgeremmo che la risposta a molte piccole-grandi domande, che ci piovono addosso e dalle quali, spesso, ci sentiamo perseguitati, è più vicina di quanto immaginiamo. Come diceva un grande musicista: Love is the answer (L'amore è la risposta). E, spesso, la differenza tra pensarsi, dirsi o essere davvero degni dell' appellativo "uomo" è tutta qui. Claudio Baglioni

 Il Gazzettino 5 Gen.
Spostato al 29 gennaio l'ultimo concerto di Baglioni
Roma
Si svolgerà nella serata di sabato 29 gennaio il grande concerto di Claudio Baglioni, a piazza san Giovanni, che in un primo tempo era stato previsto per oggi e che è stato rinviato, in segno di rispetto per la giornata di lutto europea.

Lo hanno deciso il sindaco di Roma, Walter Veltroni e l'assessore capitolino alla cultura, Gianni Borgna.

Baglioni sarà anche il protagonista, insieme alle note e alle parole del nuovo brano "Crescendo e cercando" del filmato istituzionale della campagna del Ministero per i Beni e le Attività culturali "L'arte è vita: vivi l'arte".

«Crescere e cercare se stessi attraverso un rapporto sempre più stretto con l'arte, che è vita e merita di essere vissuta a fondo»: è il senso della campagna lanciata dal Ministero e il ruolo di testimonial è stato affidato a Baglioni, appena laureato in architettura proprio con una tesi sul recupero delle aree urbane dismesse per la creazione di spazi per l'arte, la cultura e l'intrattenimento. Quello tra il Ministero e il musicista romano è un rapporto ormai consolidato, grazie al quale Baglioni, nei tour "Sogno di una notte di note" (2000) e "Cercando" (2004), ha portato la musica popolare d'autore in alcune delle aree di maggior fascino ed interesse artistico e archeologico. Per le riprese del filmato per la campagna promozionale è stato scelto il Colosseo di Roma.

Il Mattino 5 Gen.
Baglioni: «Canto per i luoghi d’arte»

Chi meglio di un artista può sapere cosa significa vivere l'arte e raccontarlo? E così Claudio Baglioni (nella foto), per il ministero dei Beni Culturali si cala nei panni di testimonial di una campagna pubblicitaria nel video «L'arte è vita: vivi l'arte», girato al Colosseo. «Nel filmato interpreto me stesso - racconta - e invito a saper vivere i luoghi d'arte a farli entrare nella nostra vita». Baglioni ha contribuito a far conoscere siti archeologici ai suoi fan realizzando concerti nell’Anfiteatro di Pompei, il Teatro antico di Siracusa, quello di Taormina, nella valle dei Templi di Agrigento.

Da La stampa di Torino (Grazie a Anna Egy)
IL 29 Gennaio in piazza S. Giovanni
Claudio Baglioni << vive l'arte>> gira un video al colosseo e rimanda il suo concerto

Il concerto di Baglioni previsto per oggi a piazza S. Giovanni sara' rimandato per lutto al 29 gennaio. Intanto Baglioni sta girando al Colosseo il video della campagna pubblicitaria del ministero per i beni e leattivita' culturali <<L'arte e' vita, vivi l'arte>> che avra' come colonna sonora la musica del suo ultimo singolo "Crescendo e cercando". Far entrare l'arte nella vita,rendere i luoghi d'arte luoghi da vivere,chi meglio di un artista puo' sapere cosa significa vivere l'arte e raccontarlo?
Per Claudio Baglionie' stata una doppia scelta di vita: prima studente di architettura,poi cantante di successo,poi ritorno di fiamma con la facolta' di Valle Giulia,laurea in architettura e quindi collaborazione con il ministero dei beni culturali che ora lo vede testimonial per una campagna pubblicitaria. Infreddolito Baglioni ha appena ultimato le riprese del video girato al Colosseo. <<Nel filmato interpreto me stesso-ha raccontato- e invito a saper vivere i luoghi d'arte e a farli entrare nella nostra vita.Il filmato e' un racconto fra musica e vita ispirato alla mia canzone "Crescendo e cercando".Sullo sfondo c'e' il Colosseo,il monumento italiano piu' conosciuto nal mondo e che rappresenta la mia citta'>>. Se ha il desiderio di fare un concerto al Colosseo Baglioni non lo dice. Da architetto ne sottolinea la <<struttura delicata>> pero' aggiunge che<<sarebbe bene raggiungere una maggior coesistenza tra chi e' deputato a proteggere i luoghi d'arte e chi ha buone idee per riqualificarli

Beni culturali: Baglioni testimonial di 'L'arte e' vita: vivi l'arte'
Claudio Baglioni

Roma, 4 gen. (Adnkronos) - Claudio Baglioni sarà il protagonista, insieme alle note e alle parole del nuovo brano 'Crescendo e cercando' del filmato istituzionale della campagna del Ministero per i Beni e le Attività culturali 'l'arte è vita: vivi l'arte'. ''Crescere e cercare se stessi attraverso un rapporto sempre più stretto con l'arte, che è vita e merita di essere vissuta a fondo'': è questo il senso della campagna lanciata dal Ministero per promuovere i beni artistici e culturali del nostro Paese, lanciata dal Ministero. Il ruolo di testimonial è stato affidato al cantante Claudio Baglioni, appena laureato proprio con una tesi sul recupero delle aree urbane dismesse per la creazione di spazi per l'arte, la cultura e l'intrattenimento. Quello tra il Ministero e il musicista romano è un rapporto ormai consolidato, grazie al quale Baglioni, nei tour 'Sogno di una notte di note' (2000) e 'Cercando' (2004), ha portato la musica popolare d'autore in alcune delle aree di maggior fascino ed interesse artistico e archeologico, quali l'anfiteatro di Pompei, la valle dei Templi di Agrigento, Paestum, Ostia Antica e i teatri greci di Siracusa e Taormina. Proprio nell'ambito di questa collaborazione per le riprese del filmato per la campagna promozionale è stato scelto il Colosseo. (Dap/Pe/Adnkronos)

Radio Italia
il concerto di Claudio Baglioni previsto per il giorno 5 Gennaio p.v. in piazza San Giovanni a Roma, è stato posticipato al 29 Gennaio p.v in quanto il 5 gennaio sara' la giornata di lutto europeo per i tragici eventi del maremoto in Asia.
29 Gennaio 2005 - Piazza San Giovanni, Roma

14:57 MAREMOTO: ANNULLATO IL CONCERTO DI CLAUDIO BAGLIONI A ROMA
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Annullato il concerto di Claudio Baglioni in piazza San Giovanni a Roma previsto per la sera del 5 gennaio, per rispetto delle vittime delle maremoto. Cambio di programma anche nella sala della Protomoteca in Campidoglio, dove il noto cantautore avrebbe dovuto presentare oggi alle ore 12 il progetto 'E festa sia' in conferenza stampa, che e' saltata.

Comune di Roma 3 Gen.
Sospeso il concerto di Baglioni a San Giovanni
Il prossimo 5 gennaio l'Unione Europea osserverà una giornata di lutto per tutte le vittime del terremoto. Il concerto gratuito di Claudio Baglioni a San Giovanni, previsto per lo stesso giorno, è stato sospeso; a breve sarà comunicata la nuova data. L'emozione provocata nel mondo dalla sciagura nel sud est asiatico è grande, ed è in sintonia con i diffusi sentimenti di pena e partecipazione che l'Europa ha disposto la giornata di lutto per le popolazioni coinvolte e le vittime del maremoto

Da il Messaggero 2 Gennaio 2005
LA MUSICA PUÒ AIUTARE I DISPERATI (Grazie a Giovanna di Na.)

di CLAUDIO BAGLIONI

MUTO il mondo. Muto l'uomo. L'onda che ha cambiato per sempre i connotati alla fisica della terra e alle nostre coscienze, ci ha lasciati così. Senza parole. Perché l'apocalisse semina e miete silenzio. Fuori e dentro di noi. Un silenzio che brucia e taglia come ghiaccio e, come un macigno, schiaccia e soffoca anime e cuori. E se, di fronte ad un dolore troppo forte, l'uomo sviene, di fronte a queste cose rimane senza parole.

Sia perché alla ricerca del senso delle cose nella riflessione o nella preghiera; sia perché non esistono parole in grado di "contenere", "spiegare", "risolvere" tutto questo. Ci sono scale capaci di misurare la potenza distruttrice degli elementi, ma non ce ne sono per misurare l'intensità del dolore per un passato che non passerà più, un presente in cui tutto rischia di farsi nuova tragedia e un futuro che in troppi non vedranno mai, che milioni e milioni lottano nella speranza di vederlo arrivare e che per tutti noi non sarà mai più ciò a cui pensavamo quando pensavamo alla parola "futuro".

Per tutti noi, perché quello che è successo non è successo "là". E' successo "qui". Non esiste un'altra terra. La terra è tutta qui. Un unico corpo ferito, ora in ginocchio. E non è possibile pensare che un infarto di questa gravità non avrà conseguenze sulle braccia, le gambe o la testa, solo perché queste ci sembrano lontane dal cuore. Non esiste un'altra terra, né esiste un altro tempo. Tutto il tempo che abbiamo è qui, oggi. E se gli tsunami non dipendono dall'uomo, il tempo sì. Almeno lui, dipende da noi. Per questo non c'è un "futuro migliore", ma uomini che possono rendere migliore il futuro. E, mai come oggi, siamo chiamati ad appartenere a questa umanità, con tutte le energie che possediamo. Senza parole, infatti, non significa senza pensieri. Al contrario, significa pensieri troppo grandi per le parole di cui disponiamo.

Ed è anche per dar voce a questi pensieri e spezzare questo silenzio che mercoledì 5 gennaio, in piazza San Giovanni, chi vorrà potrà unire la propria voce alla nostra. Data e luogo non sono casuali e, dopo quanto è successo, sono chiamati a esprimere, se possibile con ancora più forza, il loro profondo valore simbolico. La piazza: simbolo dell'incontro, della partecipazione, del fondere pensieri e azioni nella solidarietà, nel riconoscersi, sentirsi e muoversi come un unico corpo. La data l'Epifania come simbolo di un donare e un donarsi che dovremmo trovare il coraggio di far diventare regola e non eccezione.

Per questo abbiamo scelto la vigilia dell'Epifania e piazza San Giovanni per l'ultimo di una serie di concerti che "Crescendo" e "Cercando" hanno provato a raccontare la metafora del viaggio della vita, alla ricerca del sé racchiuso in ciascuno di noi e del senso del nostro essere tra gli altri e per gli altri. Un piccolo viaggio che può farsi grande nell'incontro con tutti voi, ma ancora più grande nella speranza che, unendo voce a voce, il compleanno del mondo celebrato pochi giorni fa con inedito pudore possa segnare la nascita di un uomo nuovo. Un uomo capace di coltivare, dentro di sé, il valore del silenzio, ma, soprattutto, di dare voce alla speranza. Una voce, un volto, e ancora di più gambe e braccia capaci di far giungere quella speranza ovunque le onde del mare o quelle dell'ingiustizia, dell'intolleranza, della violenza, della povertà, della prevaricazione, della stupidità avranno lasciato, sulla spiaggia deserta dell'umanità, anime disperate.Claudio Baglioni


La Sicilia 2 Gen.
Capodanno. Folla oceanica al Politeama tra festa e solidarietà ai popoli del Sud-Est asiatico
Baglioni, 90 mila in piazza

Mariateresa conti
Il senso autentico della festa, un concerto-evento che ha raccolto in piazza Politeama e dintorni per il brindisi di Capodanno ben 90 mila persone, lo hanno dato le luci. Le luci di decine di migliaia di telefonini che, all'unisono, hanno illuminato la piazza intorno alle 22 inviando, sulle note di «Di là dal ponte» dietro l'invito dal palco di Claudio Baglioni, un sms per le popolazioni del Sud-Est asiatico annientate dal terremoto-maremoto dello scorso 26 dicembre. Perché «Crescendo e cercando. E festa sia» è stato sì un momento magico che ha riunito in piazza decine di migliaia di persone provenienti da tutta la Sicilia e non solo, ma anche un happening di solidarietà, per aiutare chi è sopravvissuto allo tsunami ma ha visto sparire in un attimo gli affetti più cari e qualsivoglia possibilità di sostentamento.
La festa non ha scacciato il dolore per le centinaia di migliaia di morti del Sud-Est asiatico. In fondo alla piazza, sotto l'albero di Natale, i rappresentanti della comunità Tamil di Palermo, a distribuire volantini e chiedere aiuti. Proprio attaccato all'albero, un cartello: «Vi diamo il nostro affetto e vi chiediamo il vostro aiuto». E poi il minuto di silenzio, dopo il brindisi, rotto però, in fondo alla piazza da qualche botto. E la raccolta di fondi nelle postazioni della Polizia municipale. E dire che il concerto di Baglioni è stata festa, festa davvero, per le decine di migliaia di fan che sin da metà pomeriggio si sono accalcati sotto il palco. Il cantautore romano non si è risparmiato, cantando anche dopo il brindisi di mezzanotte un'originale «Vitti 'na crozza» e un suo testo “storico”, «Porta portese». Lo spettacolo, puntualissimo, ha preso il via alle 21, con Sasà Salvaggio nelle vesti di presentatore. Pochi minuti e il «Crescendo» è cominciato: prima gli archi del Quartetto flegreo, in un medley natalizio, poi la bravura dei Baraonna, quindi il gospel con la voce davvero straordinaria di Rosa Martirano. Quindi, tutti insieme, con Claudio Baglioni, che ha cominciato con «Strada facendo» ed ha proseguito alternando successi vecchi e nuovi, splendidamente supportato, oltre che dalla sua band, da tutti i suoi invitati. Un concerto davvero indimenticabile, per gli appassionati. Baglioni, in questo suo penultimo concerto - l'ultimo sarà mercoledì 5 gennaio nella sua città, Roma, a piazza San Giovanni - prima della pausa che ha annunciato di volersi prendere, ha dato il massimo. Ed ha proposto anche un brano inedito, «Crescendo e cercando». Ma i fan non sono andati delusi. Dopo il brindisi la festa al Politeama è continuata, ma molti si sono spostati a piazza Magione per lo spettacolo degli acrobati e il concerto del trombettista Roy Paci con gli Aretuska.


Dal sito del comune di Palermo ( grazie a Alex di www.leviedeicolori.splinder.com )
Capodanno, presentate le iniziative della notte del 31 con Baglioni
CAMMARATA: "HO ADOTTATO PALERMO E VOGLIO FARE QUALCOSA PER LA CITTA'"

Data 29/12/2004 18:48
Testo Un concerto di beneficenza, stasera, al Teatro Politeama, gli incontri di domani, al carcere dei minorenni, con i ragazzi ospiti del servizio sociale e, a Brancaccio, con i giovani, e la sera del 31 la grande festa di musica a piazza Politeama, per salutare l'inizio del nuovo anno. Il sindaco Diego Cammarata ha dato il benvenuto a Claudio Baglioni, oggi pomeriggio, a Villa Niscemi e ha illustrato le iniziative che vedranno protagonista in città il cantautore romano.
"La presenza di Claudio Baglioni a Palermo in questi giorni - ha sottolineato il sindaco Cammarata - conferma il forte rapporto che si è creato fra questo straordinario artista e la nostra città. Abbiamo scelto Claudio Baglioni per festeggiare il nuovo anno con un grande concerto che si svolgerà a piazza Politeama, convinti di offrire ai nostri concittadini, ma anche ai molti che verranno a Palermo in occasione del Capodanno, uno spettacolo di qualità per salutare insieme l'anno che viene, il 2005, che speriamo porti serenità e pace in tutto il mondo e, soprattutto, nelle terre martoriate dalle guerre e dalle catastrofi naturali".
Il Sindaco ha ricordato che Baglioni sarà protagonista di quest'ultimo scorcio del 2004 a Palermo con una serie di iniziative dedicate ai meno fortunati. Stasera il concerto di beneficenza al Teatro Politeama: l'incasso sarà interamente devoluto alle suore di Madre Teresa di Calcutta di piazza Magione e all'associazione Iris, impegnata nella lotta ad una grave e rara malattia (la glutarico aciduria di tipo I) che colpisce i bambini. Domani, alle 11.30, Claudio Baglioni si esibirà in un concerto al carcere dei minorenni di via Malaspina per i ragazzi ospiti del servizio sociale; di pomeriggio, alle 15.30, sarà a Brancaccio, nell'auditorium Giuseppe Di Matteo, dove incontrerà i ragazzi del centro Padre Nostro, del centro Paolo Borsellino, della parrocchia di San Gaetano e della casa di accoglienza "Federica". Venerdì 31, alle 21, il concerto di fine anno, in piazza Politeama.
"Sono alla fine di un percorso durato quattro anni - ha detto Claudio Baglioni - e ho voluto concluderlo con tre tappe in tre città che considero tre capitali: Milano, dove mi sono già esibito in piazza Duomo il 18 dicembre; Palermo, con il concerto del 31 in piazza Politeama e Roma, il 5 gennaio, in piazza San Giovanni. Palermo è una città che ho adottato e che mi ha adottato, nella quale mi piacerebbe tornare per fare qualcosa di diverso dal cantare. E' una capitale non solo per motivi storici, architettonici, culturali ma anche di vita. Sarà una grande festa e anche un'occasione per ricordare e stare vicini a chi soffre".
Il sindaco Cammarata ha anche rivolto un invito alla città a partecipare alla marcia della pace organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, dal Comune e dalle parrocchie di San Stanislao Kostka e di Sant'Ippolito, che partirà il 1° gennaio, alle 18, da piazza del Noviziato, al Capo. "Vogliamo iniziare il nuovo anno con un richiamo alla pace - ha detto ancora il sindaco Cammarata - fortemente sentito dalla nostra città che ha una lunga tradizione di integrazione e dialogo con culture diverse. Questo messaggio lo lanceremo già la notte del 31, da piazza Politeama con Claudio Baglioni e da piazza Magione con gli artisti di Kals'Art".

Inoltre sul sito http://www.comune.palermo.it/Eventi/capodanno_2005/baglioni.htm
si può trovare la locandina ufficiale dell'evento e la presentazione:

LA NOTTE DI CAPODANNO A PIAZZA POLITEAMA
E festa sia.
CLAUDIO BAGLIONI
Crescendo e cercando
Notte di Capodanno, a Palermo, con Claudio Baglioni. La serata, promossa dal Comune, inizierà alle 21 e sarà presentata da Sasà Salvaggio. Il cantante romano si esibirà nella centralissima piazza Castelnuovo, proponendo i suoi maggiori successi e alcuni brani tratti dall'ultimo album. Il concerto di Capodanno, dal titolo "Crescendo e cercando", terminerà con il "conto alla rovescia" aspettando il 2005 e con il tradizionale brindisi in piazza. Una cornice di fuochi d'artificio, che saranno sparati dal teatro Politeama, saluterà l'anno nuovo.

Nella seconda parte della notte, il palco di piazza Castelnuovo ospiterà il concerto dei "Montefiori Cocktail".

Il Quotidiano di Calabria 30 Dic.
Continua il minitour dell'artista. Il 28 gennaio escono il doppio cd e il dvd
Capodanno con Claudio
Rosa Martirano partecipa al concerto di Baglioni a Palermo

Roma - L'artista cosentina Rosa Martirano, la nuova voce del jazz, come è stata definita, chiuderà il 2004 notte del 31 dicembre sul palcoscenico di Claudio Baglioni a Palermo. Ad un mese dalla pubblicazione del cd pop-jazz "Rosa Martirano Quartet", la cantante prosegue il suo minitour ospite dei concerti di Claudio Baglioni.
Il 18 dicembre la raffinatissima cantante calabrese ha aperto il concerto di Baglioni a Milano in piazza Duomo con due brani gospel, insieme al gruppo vocale Baraonna e al quartetto d'archi Flegreo.
Poi, durante il concerto Rosa ha cantato con Baglioni due brani dell'ultimo disco del cantautore romano, "Tienimi con te" e "Mai più come te".
La partecipazione straordinaria si ripeterà il 31 in Piazza Politeama a Palermo, dove Baglioni terrà un gran concerto di fine anno ed il 5 gennaio addirittura in Piazza San Giovanni a Roma.
Gli eventi saranno ripresi da Video Italia/Sky e Radio Italia Network.
Ancora due date, dunque, per 'E festa sia!', il minitour di Baglioni. Più di due ore di musica in cui l'artista romano, oltre al suo repertorio, proporrà il nuovo brano 'Crescendo e Cercando' che dà il nome sia al doppio cd, che al triplo dvd in uscita il 28 gennaio prossimo.
''Cercavamo un gran finale -spiega Baglioni - per questi due viaggi che ci hanno appassionato ed emozionato come pochi altri, e anche un piccolo regalo da scambiarci in queste feste. Credo che non ci sia niente come la musica, per raccoglierci e farci riflettere sul senso di questo straordinario viaggio che è la vita. In fondo, le festività natalizie sono momenti simbolo che descrivono le tappe fondamentali di ogni viaggio: la partenza-il Natale, la nascita: la partenza più importante; il Capodanno, il passaggio, nel quale la fine e il principio s'incontrano e il traguardo si trasforma in un nuovo punto di partenza; l'Epifania: l'arrivo, come Magi di fronte al mistero della vita stessa''.
Il cd 'Crescendo e Cercando' contiene il meglio delle nuove versioni live di alcuni tra i brani di maggior successo del musicista romano registrati durante i tour 2003 e 2004, oltre a produzioni più recenti, versioni particolari, rarità e brani eseguiti dal vivo per la prima volta. Nei dvd 9 ore di musica e immagini con il meglio dei tour 2003/2004 registrati tra Milano e Roma, oltre a 180 minuti di contenuti speciali tra cui la storia di 'Crescendo', l'Album dei ricordi: 120 fotografie che raccontano il tour e 100 tra le più belle immagini degli show nelle varie città, e il video-clip di 'Tienimi con te'.
Claudio Baglioni, entusiasta della giovane cantante cosentina, la introduce presentandola come "una straordinaria voce del jazz che ama cimentarsi in tanti stili diversi, riuscendoci meravigliosamente". E se lo dice Claudio Baglioni c'è certamente da scommettere che il 2005 sarà l'anno di questa autentica rivelazione della musica italiana, che il 3 febbraio tornerà nella sua città, al Teatro Rendano, per aprire la XIX edizione di "Fatti di Musica". L' album "Rosa Martirano Quartet", caratterizzato dalla rilettura di brani di fama mondiale in una forma molto ampia che comprende il jazz, la bossanova, il pop, la classica, abbraccia un repertorio piacevolissimo e scorrevole. E' stato realizzato con gli altri musicisti del quartetto: Piero Cusato (pianoforte), Roberto Musolino (basso), Roberto Rossi (batteria).
All'incisione hanno partecipato Toots Thielemans (armonica), Karl Potter (percussioni), Giancarlo Maurino (sax) ed ancora Armando Corsi, Enrico Lucchetta e i Mad Strings Ensemble. Il management dal vivo è curato dalla "Show Net" di Ruggero Pegna.
Rosa Martirano interpreta con grande sensibilità alcuni standards del jazz e brani di estrazione pop. Prodotto e arrangiato da Piero Cusato per la Nsj production, etichetta indipendente che spazia dalla dance al jazz, il disco contiene dodici brani.
Registrato tra Cosenza, Genova e Bruxelles, il progetto discografico è distribuito attraverso internet e con i normali canali di distribuzione. Rosa Martirano ha avuto collaborazioni con Claudio Baglioni, Enzo Avitabile, Joe Cocker. Ha partecipato all'album "I Disertori ­ Omaggio a Fossati

La Sicilia 30 Dic.
Capodanno. Il cantautore racconta il suo rapporto con la città. Oggi la visita al Malaspina
Baglioni «adotta» Palermo


mariateresa conti
Ricorda la sua «Noi no» urlata allo stadio dai palermitani feriti all'indomani delle stragi di Capaci e via D'Amelio, come «un privilegio straordinario», che gli «rimarrà nel cuore per tutta la vita». Ed è forse per questo che ha voluto che una delle tre tappe di quello che rappresenta - solo per un periodo - il suo «addio» alle piazze e ai concerti dopo un percorso lungo quattro anni, fosse proprio il capoluogo siciliano: «Palermo – spiega – in qualche modo è la città che ho adottato e che mi ha adottato. Una città molto vicina al mio cuore dove quasi con prepotenza ho cercato di cantare. Sono lieto di essere in questa che io considero, per mille motivi storici, architettonici e di vita, una autentica capitale, in questo momento di passaggio tra l'anno vecchio e l'anno nuovo. È come travalicare un monte, finire la salita e cominciare la discesa, un nuovo corso...».
Racconta così, Claudio Baglioni, la «sua» Palermo: quella che lo vedrà a piazza Politeama domani sera per il brindisi di Capodanno con «Crescendo e cercando. E festa sia», la penultima tappa del suo mini-tour che è partito il 18 dicembre da Milano si concluderà il 5 gennaio a Roma, a piazza San Giovanni; e la Palermo che lo vede impegnato in una serie di iniziative di solidarietà: il concerto di ieri sera al Teatro Politeama (800 inviti, tutti venduti con un'offerta di 25 euro) il cui ricavato va alle suore di Madre Teresa di Calcutta e all'associazione Iris; e gli incontri di oggi al carcere minorile Malaspina e al centro Padre Nostro di Brancaccio, dove incontrerà pure i ragazzi del centro Borsellino e della casa di accoglienza «Federica». «Sono solo delle visite – si schermisce Baglioni – per portare un po' di auguri, un po' di festa a quanti il 31 non potranno essere in piazza». Perché la scelta di Brancaccio? «Ne ho sentito molto parlare, come ho sentito parlare parecchio di padre Pino Puglisi. Per chi fa il mio mestiere queste cose sono fondamentali, sono quelle per cui, guardandoti allo specchio magari in un momento in cui sei giù, ti senti solidificato».
Claudio Baglioni e Palermo. Una Palermo con cui, di recente, si è creato un feeling particolare, a cominciare dal progetto sulla riqualificazione delle «aree dismesse» e dal mini-concerto nell'ex gazometro, inserito nel triplo Dvd che sarà in vendita dal 28 gennaio, insieme ad un doppio Cd live. Una Palermo che, chissà, potrebbe anche diventare una canzone: «Qualsiasi viaggio – dice Baglioni – ti lascia qualcosa dentro. E questa città mi ha dato davvero tantissimo. Se poi, mi “autoraccomando”, avete bisogno di un architetto- cantante...beh, eccomi».
Con Claudio Baglioni, a piazza Politeama, si esibiranno anche i Baraonna, il Quartetto flegreo e Rosa Martirano. In scaletta 30 brani, tra «classici», ritmi gospel tradizionali del periodo natalizio, e un inedito, «Crescendo e cercando». La serata sarà presentata da Sasà Salvaggio. A Baglioni il «grazie» del sindaco Diego Cammarata: «Quando si riesce a lavorare con artisti di così grande sensibilità tutto diventa più facile. Lavorare a Palermo e per di più per beneficenza è la dimostrazione dell'affetto che si è creato tra Baglioni a questa città. Abbiamo scelto Claudio Baglioni per festeggiare il nuovo anno convinti di offrire ai nostri concittadini, ma anche ai molti che verranno a Palermo per Capodanno, uno spettacolo di qualità per salutare insieme l'anno che viene, il 2005, che speriamo porti serenità e pace in tutto il mondo e, soprattutto, nelle terre martoriate dalle guerre e dalle catastrofi naturali».

Corriere Adriatico 30 Dic.
Dopo Milano, Palermo e Roma per presentare il cd-dvd
Per Baglioni dopo il minitour arriva “Crescendo e Cercando”

ROMA - Ancora due date per “E festa sia!”, il minitour che dopo la tappa milanese del 18 dicembre porterà Claudio Baglioni dal vivo in Piazza Politeama a Palermo il 31 dicembre e in Piazza S. Giovanni a Roma il 5 gennaio. Più di due ore di musica in cui l’artista romano, oltre al suo repertorio, proporrà il nuovo brano “Crescendo e Cercando” che dà il nome sia al doppio cd, che al triplo dvd in uscita il 28 gennaio prossimo.

“Cercavamo un gran finale -spiega Baglioni - per questi due viaggi che ci hanno appassionato ed emozionato come pochi altri, e anche un piccolo regalo da scambiarci in queste feste. Credo che non ci sia niente come la musica, per raccoglierci e farci riflettere sul senso di questo straordinario viaggio che è la vita. In fondo, le festività natalizie sono momenti simbolo che descrivono le tappe fondamentali di ogni viaggio: la partenza, il Natale, la nascita: la partenza più importante; il Capodanno, il passaggio, nel quale la fine e il principio s'incontrano e il traguardo si trasforma in un nuovo punto di partenza; l’Epifania: l’arrivo, come Magi di fronte al mistero della vita stessa”.

Il cd “Crescendo e Cercando” contiene il meglio delle nuove versioni live di alcuni tra i brani di maggior successo del musicista romano registrati durante i tour 2003 e 2004, oltre a produzioni più recenti, versioni particolari, rarità e brani eseguiti dal vivo per la prima volta. Nei dvd 9 ore di musica e immagini con il meglio dei tour 2003/2004 registrati tra Milano e Roma, oltre a 180 minuti di contenuti speciali tra cui la storia di “Crescendo”, l’Album dei ricordi: 120 fotografie che raccontano il tour e 100 tra le più belle immagini degli show nelle varie città, e il video-clip di “Tienimi con te”. (Nella foto l’incontro che il popolare cantautore romano ha avuto con i lettori del nostro giornale in una affollatissima riunione che è ben presto è diventata una piacevole kermesse che ha coinvolto tutti tra novità e tanti ricordi legati alle Marche).

Il Messaggero 30 Dic.
Baglioni prende un anno sabbatico e lancia il suo doppio cd dal vivo

PALERMO - Claudio Baglioni si prende un anno sabbatico. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa a Villa Niscemi, a Palermo, organizzata in previsione del concerto della sera del 31 dicembre a piazza Politeama. «Si tratta di una lunga pausa - dice Baglioni - alla fine di un articolato percorso di 4 anni che mi servirà per trovare nuove ispirazioni, nuovi stimoli ma soprattutto per raccogliere i frutti di tanti anni passati a contatto con la gente».
I “frutti” a cui Baglioni si riferisce «non sono quelli economici, ma umani. È il primo capolinea della mia vita artistica e sono curioso di vedere come la gente reagirà in questo anno, se quello che in tanti anni ho cantato e fatto ha lasciato qualcosa. Chissà, alla fine di questo periodo tornerò nella veste di architetto se qualche sindaco mi offre un lavoro» ironizza rivolto a Diego Cammarata, sindaco di Palermo. Baglioni dice di essere «tornato nella mia adorata città d' adozione» come lui stesso definisce Palermo per due motivi: festeggiare il capodanno «in una vera piazza che faccia sentire il calore al contrario di tante altre virtuali - continua il cantautore romano - e perchè Palermo è una della tre tappe del minitour E festa sia insieme a Milano e Roma».
Inanto esce il 28 gennaio il doppio cd live del cantautore intitolato Crescendo e cercando e contenente 31 brani tra i più amati del cantarchitetto romano più il nuovo singolo che dà il titolo al monumentale lavoro.
Insieme al doppio cd uscirà un triplo Dvd dallo stesso titolo, 9 ore di musica e immagini con il meglio dei tour 2003/2004; Crescendo , tre ore e un quarto registrate a Milano, e Cercando , due ore e tre quarti registrate lo scorso 7 dicembre all'Auditorium di Roma, oltre a immagini riprese backstage e a quelle del nuovo brano riprese il 18 scorso nella milanese piazza Duomo.
Per promuovere il nuovo lavoro Baglioni ha organizzato E festa sia, minitour di tre concerti, quello milanese già tenutosi, quello di Palermo e infine Roma, a piazza San Giovanni In Laterano, il 5 gennaio.


29-12-2004 Ore:14:30
MUSICA: BAGLIONI, UN CONCERTO SUL SENSO DELLA VITA
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - Ancora due date per 'E festa sia!', il minitour che dopo la tappa milanese del 18 dicembre porterà Claudio Baglioni dal vivo in Piazza Politeama a Palermo il 31 dicembre e in Piazza S. Giovanni a Roma il 5 gennaio. Più di due ore di musica in cui l'artista romano, oltre al suo repertorio, proporrà il nuovo brano 'Crescendo e Cercando' che dà il nome sia al doppio cd, che al triplo dvd in uscita il 28 gennaio prossimo

Il giornale di Sicilia 29 Dic.
Baglioni al Politeama, si monta il palco Chiuso tratto di via Paternostro: codeecaos

(gica) A tre giorni dalla grande festa di piazza al Politeama ieri mattina nella zona è scattata la prima minirivoluzione del traffico. E' stato chiuso il tratto di via Paolo Paternostro fra via Garzilli e piazza Castelnuovo per consentire alle maestranze di realizzare il grande palco sul quale salirà pure Claudio Baglioni. Il cantautore stasera terrà un concerto di beneficenza al teatro Politeama, l'incasso sarà devoluto alle suore di Madre Teresa di Calcutta e all'associazione Iris impegnata nella ricerca contro le malattie ereditarie metaboliche rare. Al Politeama i divieti di transito saranno in vigore dalle 18 alle tre del mattino e interesseranno piazza Ruggero Settimo, piazza Castelnuovo, la carreggiata centrale di via Libertà (tra piazza Croci e il Politeama), via Emerico Amari (tra via Ruggero Settimo e via Isidoro La Lumia), via Daita (da via Gallo a via Turati), corso Scinà (tra piazza Sturzo e via Turati), via Guarino Amella, via Folengo e via Turati. La sera di San Silvestro le chiusure interesseranno non solo alcune strade attorno al Politeama, ma anche la zona di piazza Magione dove si svolgerà un'altra grande festa organizzata anche questa dal Comune: dalle 18 del 31 alle 8 di sabato 1 gennaio, oltre a piazza Magione, circolazione vietata pure in via Vetriera, via dello Spasimo, via Evola, via Pardi, via Rao, via Filangieri, via Teatro Garibaldi, via Riso e via Gemelli.Gi. Ca.

La Sicilia 28 Dic.
Capodanno. Tour della solidarietà per il cantautore che andrà pure a Brancaccio e al Malaspina
«Buon 2005» con Baglioni

mariateresa conti
Conto alla rovescia in vista del grande concerto della notte di Capodanno che quest'anno vedrà come star il cantautore Claudio Baglioni. La macchina organizzativa si è pienamente messa in moto, per un evento che con ogni probabilità coinvolgerà non solo chi a Palermo vive, ma anche molti fan della provincia e di altre città siciliane, visto che non è certo cosa di tutti i giorni un ultimo dell'anno con un concerto del calibro di quello offerto dal Comune.
Un feeling nato di recente, quello tra Palermo e il cantautore romano, anche se per Baglioni la Sicilia in generale e Palermo in particolare sono sempre state tra le piazze più “calde”. Lo scorso 16 ottobre il cantautore romano è stato a Palermo nell'ambito del progetto «Aree dismesse», a fare da sponsor alla rinascita dell'ex gazometro di Sant'Erasmo, dove ha tenuto un breve ma unico concerto. Lui, neo-architetto laureato proprio con una tesi sul gazometro di Roma, è rimasto incantato dalla città. E infatti ha accettato con gioia di essere la star della notte di Capodanno. E non solo. Baglioni terrà infatti un concerto di beneficenza al teatro Politeama domani sera. Il ricavato andrà alle suore di madre Teresa di Calcutta e all'associazione Iris. I cinquecento inviti disponibili dietro un'offerta minima di 25 euro sono già andati tutti esauriti.
Ma è soprattutto la giornata di giovedì quella interamente dedicata alla solidarietà. Baglioni infatti incontrerà i ragazzi detenuti nel carcere minorile di Malaspina e poi si sposterà a Brancaccio, al centro Padre nostro fondato da don Pino Puglisi. Due momenti forti, di incontro con due realtà difficili della città. Del resto l'intera organizzazione di «Crescendo e cercando. E festa sia», questo il titolo del concerto di Capodanno, è stata all'insegna della solidarietà. La prima tappa, sabato 18 dicembre a Milano, ha visto il collegamento in diretta con le aree di guerra che vedono impegnati militari italiani. L'ultima tappa, dopo Palermo, sarà il 5 gennaio a piazza San Giovanni.
E veniamo alla notte del 31. Il palco sarà montato a piazza Politeama. La serata, promossa dal Comune, inizierà alle 21 e sarà presentata da Sasà Salvaggio. Il cantante romano proporrà i suoi maggiori successi e alcuni brani tratti dall'ultimo album. Il concerto di Capodanno, dal titolo «Crescendo e cercando. E festa sia», terminerà con il tradizionale "conto alla rovescia", aspettando il 2005 e con il brindisi in piazza. Una cornice di suggestivi fuochi d'artificio, che saranno sparati dal teatro Politeama, saluterà l'anno nuovo. Nella seconda parte della notte, il palco di piazza Castelnuovo ospiterà il concerto dei "Montefiori Cocktail". L'ingresso è libero. E poi, come di consueto, danze sino all'alba.

[News] - 27 dicembre 2004 (h.19:21) BAGLIONI "ALLA GRANDE" IN SICILIA Da non perdere due appuntamenti che si preannunciano storici Sono andati esauriti in poche ore i 500 biglietti per il concerto di beneficenza che il cantautore romano terrà mercoledì 29 dicembre presso il teatro Politeama di Palermo, su iniziativa del Comune. Il ricavato dell'esibizione musicale sarà devoluto interamente alle suore dell'ordine di Madre Teresa di Calcutta e all'associazione Iris, impegnata nella lotta contro una grave e rara malattia (la glutarico aciduria di tipo I), che colpisce i bambini. Baglioni comunque non lascerà il capoluogo siciliano prima dell'inizio del nuovo anno: la sera del 31 dicembre si esibirà infatti in un mega-concerto sul palco allestito in piazza politeama, che si guadagnerà, secondo i meglio informati, il titolo di "evento musicale del 2004", secondo solo allo spettacolo offerto da Elton John al velodromo "Borsellino" la scorsa primavera.

PALERMO, BAGLIONI AL POLITEAMA, DANZA E ACROBATI ALLA KALSA Palermo, 27 dic. - (Adnkronos) - Notte di Capodanno, a Palermo, con Claudio Baglioni. L' evento, promosso dal Comune, inizierà alle 21 e sarà presentato dal comico, Sasà Salvaggio. Il cantautore romano si esibirà nella centralissima piazza Politeama, proponendo i suoi maggiori successi e alcuni brani tratti dall'ultimo album. Il concerto di Capodanno, dal titolo ''Crescendo e cercando'', terminerà con il tradizionale 'conto alla rovescia', aspettando il 2005. E con il brindisi in piazza. I fuochi d'artificio, che si alzeranno in cielo dal teatro Politeama, infine, saluteranno il nuovo anno. Nella seconda parte della notte, il palco di piazza Politeama ospiterà il concerto dei 'Montefiori Cocktail'.

Il Gazzettino 23 Dic.
Ovazioni per Baglioni sul palco del Verdi
Grande successo l'altra sera al Verdi per il concerto di Claudio Baglioni in occasione dei dieci anni di fondazione della "Città della Speranza", che si occupa dei bambini malati di leucemia ai quali il cantautore romano ha fatto visita lunedì. Baglioni solo sul palco, con le chitarre e il pianoforte. È stato come essere a casa sua, mentre lui una sera decide di suonare. Il pubblico lo ha seguito in raccoglimento quasi fosse invitato a un rito magico. Baglioni ha spogliato le sue canzoni e questa nudità ha restituito ancor più intensità alle trame musicali e ai contenuti dei testi, contribuendo alla voglia di amoreggiarci da parte del pubblico.Il servizio a pagina 15 del fascicolo nazionale

Il Gazzettino 23 Dic.
Padova
È stato come essere a casa sua, mentre lui una sera imbraccia la chitarra, o coglie note sul pianoforte. Solo che invece era un teatro, ma zitto questa volta, ad ascoltare. Per la prima volta in tanti anni, Baglioni l'altra sera al Verdi di Padova è riuscito finalmente a cantare da solo, in-cantando il pubblico che lo ha seguito in raccoglimento quasi fosse invitato a un rito magico.

Del resto non poteva che essere magica una serata dedicata alla Città della Speranza, ovvero alla Fondazione che a Padova ha costruito una clinica per i bambini malati di leucemia e che lo stesso cantautore romano aveva visitato il giorno prima. Davanti ad uno striscione issato sul palco e rivolto al pubblico ("che tutto vada nel migliore dei modi", il motto condiviso col suo amico Alessandro Manzella) Baglioni ha spogliato le sue canzoni e questa nudità ha restituito ancor più intensità alle trame musicali, ai contenuti dei testi, contribuendo alla voglia di amoreggiarci da parte del pubblico che ci ha scoperto nuove sensualità, o significati, a seconda dell'interpretazione.

Perchè l'interpretazione è stata di quelle da ricordare, autoironica e capace di raccontarsi senza indulgere nell'autocelebrazione, sia nella riproposta dei brani "monumento" sia in quelli che mai ti sogneresti di incontrare, come la scalcinata "Mia cara Esmeralda" incisa prima ancora di "Questo piccolo grande amore" (che è del '72) con Ruggero Cini e la sua orchestra, insomma roba di qualche giorno fa, ma suonata con la stessa spensierata sguaiatezza dei vent'anni. «In vita mia è la seconda volta che la canto». E chissà se la rifarà mai. E chissà se risentiremo la dolce "Fratello sole sorella luna" che gli fecero cantare in quello stesso tempo per il film di Zeffirelli su San Francesco e che Baglioni ha riproposto al pianoforte a coda restituendoci una lauda di struggente misticismo.

Le abbiamo scelte come l'alfa e l'omega di un altalenarsi di emozioni che Baglioni ha regalato cantando oltre due ore e mezzo. Un concerto assolutamente unico perché senza scaletta, coi successi di ieri e di oggi ma anche sorprese come "Signora Lia" o "W l'Inghilterra". In mezzo siparietti con il pubblico e la voglia di parlare, di raccontare di quello che ha visto in quel reparto. «Perchè lì si riceve speranza, si vedono persone vere e si ha la sensazione di esserlo un po' di più anche noi». Canta tutto Baglioni, saltando dal piano a coda alle chitarre al piano elettrico. Da "Avrai" a "Io sono qui", da "Fotografie" a "Tienimi con te", da "Notte di Natale" a "I vecchi". Ogni tanto gli prende lo sconforto: e adesso che faccio? Le ho cantate tutte. Ma si riprende di nuovo e ne aggiunge un'altra, compresa "Questo piccolo grande amore", cantata tutta come si deve, perchè dopo averle smontate e rimontate per anni con certe canzoni bisogna pur fare pace. Alla fine sale sul palco il vicepresidente della Fondazione, Stefano Bellon che gli dona un "mattone" ricordo, uno di quelli con cui è fatto il muro della clinica. Claudio risponde: «Ho lasciato al reparto una delle mie chitarre nella speranza di inventare un giorno un teatro lì dentro in cui suonare qualche filastrocca per loro». Mauro Giacon

La tribuna di Treviso 23 Dic. (grazie a Ori-millesoli)
BAGLIONI SOLO SUL PALCO PIU' INTENSO E SPIRITOSO
Teatro Verdi pieno per la Città della Speranza

di Fabio Velo Dal brenta

PADOVA "Crescendo e cercando" Claudio Baglioni ha trovato la Città della Speranza: "e festa sia", allora.
E' un Baglioni rilassato, sincero, senza discorsi preparati quello che martedì in occasione del decennale della fondazione benefica padovana nata per combattere le leucemie infantili ha riempito il Teatro Verdi. Alle 21.15 sipario abbassato, luci alte e gente ancora in piedi arriva l'arpeggio acustico di "Strada facendo": da subito il musicista vuole creare un clima confidenziale e non si preoccupa che in sala tutto sia perfetto (cosa che solitamente è di norma in un concerto di Claudio Baglioni); lascia quindi che il pubblico si metta in sintonia con lo scopo principale della serata e da il via a un'esibizione di oltre due ore in cui è solo sul palcoscenico. Il contatto avviene già all'inizio sulle note di classici intramontabili della canzone italiana di cui il repertorio di Baglioni straripa: Io dal mare, Poster, Quante volte (una delle sue preferite), Fotografie, eseguite tra la chitarra e il pianoforte a gran coda. Il piano elettrico, grazie a quel timbro che sa di passato simile ad un carillon nel registro acuto, serve al cantante a ripercorrere pagine lontane della propria discografia quali Signora Lia, Ragazza di campagna, W L'Inghilterra e Porta Portese: quasi fosse uno Scott Joplin romano, suonando i pezzi in stile ragtime, Baglioni raccoglie qua e là frasi dell'uditorio femminile e scherza con l'accento veneto con cui una signora ha pronunciato la parola pennarello, diventata "penarèlo", inserendola nei vocalizzi finali di "Porta Portese". Risate e applausi a non finire. E' un'atmosfera gioiosa che si respira, l'artista sta al gioco e interagisce di continuo con la platea. Rispolvera, visto il periodo dell'anno, due brani del primissimo omonimo album datato 1970: "Notte di Natale" presentandola come "canzone tristissima che però vi faccio perché non ne ho scritte altre sull'argomento" e "Mia Cara Esmeralda" che parla del capodanno e che etichetta così: "ignobile da quanto è schifosa". Da morir dal ridere inoltre è la spiegazione tecnica che fornisce circa l'accordo "paraculo", il quarto dopo Do, Fa e Do, e di cui "Mia Cara Esmeralda" è piena. Tra l'altro, prima di iniziare Baglioni fa il verso anche a "Notre dame de Paris" di Cocciante. Un momento intenso, forse il più toccante, è invece quello che coincide con "Fratello sole, sorella luna" eseguito al pianoforte: un tramite ideale con il concerto su S. Francesco che parallelamente Branduardi stava tenendo al S. Lazzaro e la spiritualità di entrambi gli eventi. "Mille giorni di te e di me" e "La vita è adesso" i bis. "Credo che tutte le canzoni siano serenate, perché a noi cantanti piace pensare che ad un ideale balcone ci sia qualcuno ad ascoltare". Un evento unico in ogni senso durante il quale Claudio Baglioni ha preannunciato di volersi ritirare dalle scene per un bel periodo. Ci mancherà. Dopo il concerto al Verdi Claudio Baglioni si è recato con il suo staff all'enoteca Angelo Rasi per assaporare le specialità venete: crema di castagne e cannellini, gnocchi di polenta, filetto di maialino al vino rosso e sfogliata calda di mele. Il cantautore romano ha lasciato il locale alle 3 di notte complimentandosi con l'oste per l'originale menù.

 

Il Gazzettino Nord Est 21 Dic.( Per questo articolo grazie a Grace di http://www.via.splinder.com )
Stasera al Teatro Verdi di Padova il cantautore romano terrà un concerto benefico per la "Città della Speranza"
L'Ultimo Baglioni per le Feste
"Il 5 gennaio chiuderò questo lungo tour per mettermi finalmente a scrivere" dice


Padova - Nostra Redazione
"Mi sa che ho cantato anche oltre l'immaginabile. Adesso vorrei fermarmi un po', scrivere nuove cose e curare nuovi progetti". Claudio Baglioni ha ragione. Da quando nel 2003 è uscito "L'uomo della storia accanto" non ha fatto altro che sperimentare ogni forma di concerto, dalle aree dimesse ai teatri classici, dai palasport fino alle piazze. E proprio ritornando alle piazze, reduce da quella di Milano, finirà il lungo viaggio che lo ha portato a incontrare, suonando, un milione di persone. Lo farà il 31 a Palermo e poi il 5 gennaio con un concerto in piazza San Giovanni a Roma. Saranno gli ultimi appuntamenti prima di ritirarsi a raccogliere le idee per un nuovo disco. Ma potremmo ingannare l'attesa con "Crescendo e Cercando" un'esperienza multimediale in tutti i sensi. Il 28 gennaio usciranno un doppio CD-Live e un triplo DVD con i suoni e le immagini dei due tour record. Nel primo 31 brani e oltre tre ore di musica dal vivo, nel secondo 9 ore di musica e immagini di cui 180 minuti di contenuti speciali.
Però, prima di chiudere, Baglioni in versione strenna natalizia, sarà questa sera al Teatro Verdi dove canterà per la Fondazione "Città della Speranza", un miracolo di volontà che ha consentito, in dieci anni, di aiutare 4mila bambini malati di leucemia e di ottenere percentuali di guarigione del 70 per cento. I soldi si sa, in questi campi non bastano mai e Baglioni ha risposto con entusiasmo all'invito della Fondazione, legata alla Clinica di oncoematologia pediatrica diretta dal professor Luigi Zanesco. Anche perché a Padova ci sarebbe venuto di rigore. C'è ad attenderlo un suo grande amico, Alessandro Manzella, 28 anni, che vive paralizzato e semicieco per i postumi di un intervento subito dopo un'infezione. "Alessandro ha una grazia dentro - dice Baglioni - e io cerco di trasferire agli altri la sua forza, quando cito durante i miei concerti una sua frase: "Vi auguro che tutto vada nel migliore dei modi". E' una frase di speranza che ben si addice anche a quello che faremo stasera al Verdi, perché la speranza è il nostro unico carburante, se non ce l'avessimo non potremmo vivere nemmeno un secondo in più della nostra esistenza". Il concerto di stasera è stato presentato ieri in Comune dal vicesindaco Claudio Sinigaglia e dall'assessore alla Cultura Monica Balbinot, da Franco Masello, presidente della Fondazione e dal Dottor Gianni Bisogno, ricercatore, insieme ovviamente a Baglioni. "Quando abbiamo finito di costruire la Città della Speranza nel '98 ci siamo posti l'obiettivo di raccogliere un milione di euro all'anno per la ricerca - ha detto Masello - oggi siamo a 1.7 e nel 2005 arriveremo a 2". "Conduciamo progetti ormai a livello europeo - ha aggiunto Bisogno - e vogliamo continuare". "C'è sempre la possibilità per un cantante di affrancarsi dalla 'maledizione' che quando scoprono che sa suonare, suonare gli tocca per tutta la vita - dice Baglioni - Si può anche condividere il percorso di tante persone alle tante piccole fiammelle di quanti ogni giorno lavorano. Noi arriviamo ogni tanto, gli altri ci sono sempre". E per testimoniare il suo impegno Baglioni ieri pomeriggio ha fatto visita ai piccoli ricoverati del Centro do oncoematologia, ricevendo il tenero abbraccio dei bambini con ovvio contorno di autografi per le. infermiere. E ovviamente verso sera non ha mancato di fare visita al suo amico Alessandro a cui ha strappato una promessa: oggi sarà presente alle prove del concerto, per il quale, lo ricordiamo c'è ancora qualche biglietto disponibile. Mauro Giacon

Il Gazzettino 21 dic.
Capita a volte di imbattersi in ...

Capita a volte di imbattersi in una parola che all'improvviso si alza dal foglio di carta e si trasfigura in un volto, acquistando d'incanto il suo significato. Prendete la parola speranza. Cos'è la speranza per un bambino malato di leucemia e che in un giorno qualunque - mascherina sul visto - trascina il suo treppiede con attaccato un apparecchietto che si chiama pompa a infusione e gli permette di vivere? Cos'è la speranza per un ragazzo di 28 anni, immobile come una pietra che pensa e che pur non riuscendo a vedere "sente" le onde del mare?
È la forza per il domani, qualcosa che si batte per vivere. E a volte può avere un motivo, anche uno solo per essere felice. Succede quando arriva un uomo coi capelli un po' grigi, ma la voce ancora buona e uno straordinario talento che gli ha concesso di essere amato, molto amato dalla gente. Succede allora che possa dare qualcosa di più che una nota di pianoforte, una piccola speranza di luce. È bastato stare un pomeriggio con Claudio Baglioni per capirlo, al centro per i malati di leucemia dell'ospedale e poi a casa di Alessandro Manzella.

Forse Manuel che ha 10 mesi non l'avrà riconosciuto, ma un bel regalo l'ha fatto lo stesso Baglioni alla sua mamma, come a tutto il reparto. Poi ha visitato la scuola: Ci veniamo tutti i giorni, mattina e pomeriggio, gli hanno detto i bambini. E lui: «Vi svelo un segreto. Ero furbo, studiavo i primi tre mesi e poi vivevo di rendita» e giù a ridere. Dopo si è seduto a guardar colorare le ceramiche di Natale facendosi spiegare dal vicepresidente della Fondazione Stefano Bellon e dal professo Zanesco, ogni particolare della struttura. E non ha respinto neanche una delle imboscate che a turno gli hanno fatto le infermiere per l'autografo. Se n'è andato firmando un grande calendario fatto coi disegni dei bimbi: "Tanti giorni bellissimi e un buon cielo sereno", la dedica.

Subito dopo la visita, privatissima, al suo amico Alessandro che lo aspettava con trepidazione. Fuori di casa uno striscione dedicato a tutti i bambini dell'Oncologia. Poi l'albero di Natale dedicato a Claudio: "alla gioia degli indimenticabili momenti condivisi insieme con la tua umanità". Arriva il sindaco Zanonato che con l'artista trova subito il feeling a parlare di montagna e di funghi. E si danno appuntamento ad Asiago. Ma Zanonato non perde tempo e invita Alessandro in Comune per il 28 di questo mese.La mamma di "Ale" prepara il caffè. È ora di lasciarli parlare di cose di famiglia. Ma prima Baglioni strappa una promessa al suo "cavaliere", come lo chiama: oggi pomeriggio lui, che non esce mai di casa, sarà al Verdi a sentirlo provare. M.G.

Il Gazzettino 21 dic.
Baglioni riabbraccia il giovane amico da anni paralizzato e regala un sorriso e un augurio ai bimbi malati di leucemia

Alessandro Manzella ci sarà. Il ragazzo di 28 anni che vive paralizzato per i postumi di un intervento sbagliato dopo un'infezione e grande amico di Claudio Baglioni per una volta uscirà di casa e in ambulanza raggiungerà il teatro Verdi per assistere alle prove del concerto di stasera. È la prova di un'amicizia ma di quanto un artista possa illuminare magari anche solo per un giorno la vita di tante persone che soffrono. È accaduto ieri alla Clinica di oncoematologia pediatrica dove Baglioni ha dispensato sorrisi e autografi.

Il Gazzettino 21 dic.
Inizierà stasera alle 21 al teatro Verdi il concerto di Claudio Baglioni, organizzato in occasione del decimo anniversario dalla nascita della Fondazione della Città della Speranza.
Il ricavato dell'incasso dei biglietti sarà interamente devoluto alla Fondazione Città della Speranza per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie neoplastiche infantili.
Il costo dei biglietti è di 125 euro in platea e pepiano, 90 euro palchi di primo e secondo ordine; 60 euro in loggione e 30 euro solo ascolto.
Ci sono ancora biglietti disponibili in vendita alla biglietteria del teatro Verdi aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, e prima dell'inizio del concerto (tel.049.87770213).
Ricco il programma di canzoni in scaletta per Baglioni che a Padova ha riscosso con i suoi spettacoli sempre un grande successo.

Nella vita contano i numeri vero? ...

Nella vita contano i numeri vero? Avere i numeri è sempre la cosa più importante. Anche qui, quando con la vita si combatte ogni giorno. 140 nuovi bambini in cura ogni anno. 26 letti, più 6 posti letto in camera sterile per i trapiantati di midollo. 30 bambini che ogni giorno vengono assistiti in day-hospital. 26 fra tecnici, biologi e borsisti finanziati dalla Fondazione, 40 infermieri e 12 medici in tutto per far funzionare una Città, quella della Speranza, dentro l'ospedale.
Ma ancora non basta. Ancora numeri allora. La Fondazione Città della Speranza è nata dieci anni da. Dopo quattro anni, nel novembre del 1998, aveva già costruito la clinica di oncoematologia pediatrica. Poi si sono dati un compito: raccogliere 1 milione di euro l'anno per finanziare la ricerca. Quest'anno sono arrivati a 1 milione e 700mila euro. Non basta. Vogliono arrivare a due milioni di euro entro l'anno prossimo.

Ma ancora non ci siamo. Le macchine costano ma costano di più i cervelli. «Ne abbiamo riportati indietro dall'America tre o quattro. Una delle nostre migliori vittorie» dice Franco Masello, imprenditore di Vicenza, 49 anni, presidente della Fondazione dalla nascita. Lascerà ad aprile. Giusto così, ma lasciare non significa ritirarsi. Sentite un po' cosa dice prima della conferenza stampa di presentazione del concerto che stasera Baglioni terrà al Verdi per la Fondazione: «Siamo riusciti solo grazie ai nostri sforzi ad essere forse il migliore centro in Italia per la cura dei piccoli malati oncologici e senza dubbio allo stesso livello delle migliori strutture europee. Ma ci mancano gli spazi. Dov'è il centro oncologico regionale tanto promesso dai politici? Se si ferma la ricerca siamo perduti. È studiando che oggi riusciamo a guarire il 70 per cento dei bambini. Perciò io dico alle istituzioni. Noi vogliamo fare un grande progetto, costruire un nuovo centro di ricerca a Padova. Ci diano il terreno e lo pagheremo noi».

E non è una provocazione, è una minaccia. Da anni sentiamo parlare di un Irccs, cioè una struttura super specializzata dove si abbinano cure e contemporaneamente ricerca. Finora, malgrado i proclami è rimasta lettera morta. «Visto che i politici non lo fanno ci sostituiamo noi» attacca dritto Masello. «Ma vogliamo farlo insieme a tutti si intende - Comune, Università, Regione. Basta che non perdiamo l'eccellenza che abbiamo conquistato in questi anni e che oggi ci fa aprire opportunità incredibili anche di attingere a fondi europei in ragione dei progetti credibili che presentiamo. Lo dico perchè quello che abbiamo fatto fino ad oggi l'abbiamo fatto non per l'ospedale o per i medici ma per noi stessi. Così abbiamo L'Università più conosciuta del mondo ma è ridicolo che Padova non abbia un centro di ricerca sul cancro. E nominare Galileo per dire che siamo bravi non basta più».
Mauro Giacon

**Questi articoli sono stati prelevati dal bolg di Gio http://giospecial.splinder.com/
Grazie Gio.

Il giornale della "città della speranza "

Non chiedere
a chi vive
nella Città della speranza
che lavoro fa
Ognuno fabbrica
un pezzo di futuro
ognuno regala
il suo mestiere di uomo
ai sogni di domani
(Claudio Baglioni)

Claudio Baglioni al Teatro Verdi per la Città della Speranza: "E' sempre possibile parlare d'amore""Voi, un gancio in mezzo al cielo"
di Anna Sandri

A colpirlo è stato il nome: "Ho una vera passione per i titoli e i nomi, e il vostro è bellissimo".
Una Città della Speranza: come la immagina, Claudio Baglioni? "La città è il luogo dove ciaascuno mette a disposizione degli altri il proprio talento. Così, per un insieme di diverse attitudini si progredisce. L'idea che si possa lavorare insieme per la Speranza è fantastica, e lo è in particolare in questo momento. Mentre la società sembra premiare chi vuole arrivare comunque e con ogni mezzo, una Città così è confortante".
Metterà anche lei, cantando in favore della Fondazione, un tassello nella Città.
"All'inizio della mia carriera ero abbastanza restio a cantare per cause speciali. Mi sembra di andare a prendere applausi al posto di chi, silenziosamente, compie il lavoro vero nelle associazioni, nelle fondazioni. e leggevo in queste iniziative il rischio dell'ambiguità. Poi ho capito quanto è importante spendersi per una buona causa, e senza ipocrisia ho imparato ad ammettere che non c'è nulla di grave se questo fa del bene anche all'immagine di un artista".
A Padova canterà per i bambini. Ci racconti di lei, quand'era piccolo.
"I ricordi della mia infanzia sono molto legati alla figura di mia madre. Mio papà era nell'Arma dei Carabinieri ed era spesso fuori, io sono figlio unico quindi il legame era per forza più forte con mia mamma. Sono cresciuto in un ambiente modesto ma ricordo grandi emozioni, che ancora oggi vorrei provare, emozioni che ogni bambino dovrebbe vivere. La prima volta che ho visto il mare, un momento indimenticabile".
Sono passati 22 anni da quando lei ha scritto quella splendida canzone che è "Avrai". Quelle parole possono ancora oggi essere di augurio a un figlio, a un bambino?
"Si dovrebbero scrivere sempre parole così. Il nostro mestiere di adulti è preparare il mondo per quelli che verranno, riordinarlo e metterlo a posto, un po' come se fosse una casa, in onore di chi sta arrivando. Dovremmo tutti lasciare il mondo un po' meglio di come l'abbiamo trovato. Non sempre accade. Quest'epoca, come altre, è segnata dalla confusione; è un tempo di transizione. Ma sono certo che arriveremo dall'altra parte del fiume".
Possiamo ancora parlare d'amore.
"Si può sempre parlare d'amore. Oggi, in senso globale, come di un grande ionvolucro che contiene tutti i sentimenti. L'amore è il motore dell'uomo. E' per amore che nasce anche la Città della Speranza".
Quando lei canta, cantano con lei i ragazzini, genitori, nonni. Che effetto le fa?
"E' la grande gioia della mia vita. Al di là degli indubbi privilegi, dell'essere una persona che ha avuto molto, il grande compenso è questo. Mi dà quasi la sensazione di aver battutto il tempo".
Il suo messaggio per la Città
"Ai medici, agli operatori, ai volontari, alle famiglie e ai bambini voglio dire che per me questo incontro è un onore e un privilegio. Ricordo che negli anni '70 e '80 chi faceva volontariato veniva guardato come lo stupido della compagnia. Oggi non è più così e vengono alla luce realtà straordinarie, fatte di persone che si impegnano per la felicità, i diritti degli altri. Sono un "gancio in mezzo al cielo" e io sono felice di essere qui, oggi, con loro".
IL giornalino della "città della speranza"

Claudio, colonna sonora della nostra vita
Nelle sue canzoni le storie di tutti: per questo è impossibile non amarlo

di Leandro Barsotti

Claudia aveva un seno enorme, il naso leggermente aquilino, cantava continuamente a volte inventando le parole, e adorava i ragazzi con la Due Cavalli. Penso che tutto fosse dovuto a Claudio Baglioni. Lui e il suo naso, lui e i suoi capelli sulle spalle, lui e la Citroen gialla sulla copertina di "Gira che ti rigira amore bello", lui e i suoi cani lupo, lui e le sue parole d'amore. Che Claudia conosceva e recitava, dopo averci meditato sopra parecchio, immagino. La sua preferita era "Fotografie", ricordo che durava un sacco e lei la sapeva a memoria comprese le sfumature vocali. Ma prima di Claudia c'eravamo io e la mia radiolina, facevo la scuola media, immaginavo di attaccare discorso con Cristina che sedeva in un banco lontano dal mio, ma non credo di esserci mai riuscito. "Sabato pian piano se ne va, passerotto, ma che senso ha" e ci ricamavo su, sebbene io non avrei mai avuto il coraggio di dire passerotto a Cristina, non tanto per l'animale in sè, ma perchè i nomignoli non li ho mai digeriti. Passerotti, formichine, farfalline e fragoline non hanno mai fatto parte del mio repertorio di vita reale.
Poi sono venuti gli anni del liceo e della sofferenza sentimentale: Roberta, Flavia, Daniela. Per ognuna c'era una canzone, preferibilmente roba giovane e rock tipo Clash, Ramones, Billy Idol, Rolling Stones. Ma questo all'inizio della storia, quando le cose sembravano prendere una bella piega. Quando invece si arenavano in partenza o finivano come finivano, e cioè male, con il mio povero cuoricino delicato già alle prese con le torture dello spietato mondo femminile dei primi anni Ottanta, ecco che inevitabilmente dalla stanza di mia sorella giungeva a turbarmi la voce di Claudio Baglioni, con quelle parole a rigirare il coltello nella ferita: "Io ti voglio, quanto ti voglio, e non me ne frega niente se ci sei stata a letto...", per esempio. Oppure: "Quante volte ti ho pensato sulla sedia di cucina e quante volte ti ho incontrato nelle cicche che spegnevo (...)Come vorrei fare a pezzi quella luna idiota". La volevo proprio fare a pezzi anch'io. E così. per colpa delle donne, ho imparato a conoscere tutte le canzoni di Claudio Baglioni: e anche se da ragazzo mi sgridavo da solo nel sentirmi vagamente commosso da questo cantante che noi boys ritenevamo da femmine, con gli anni ho imparato ad apprezzarne la tecnica vocale, la sapienza nel dosare i livelli di comunicazione, la forza della sua poetica proletaria, la serietà della sua persona. Mi scuso dunque per aver acquistato per la prima volta in vita un album di Baglioni soltanto nel 1990: "Oltre" rimane ancora uno dei suoi album più intensi, e quella "Mille giorni di me e di te" rimane ancora una delle sue canzoni più riuscite, comunque la mia preferita con quel fantastico passaggio: "Chi mi vorrà dopo di te si prenderà il tuo armadio e quel disordine che tu hai lasciato nei miei fogli, andando via così come la nostra prima scena, solo che andavamo via di schiena". Come si va via, di schiena?
Un anno fa, finalmente ho incontrato Claudio Baglioni. L'ho visto da vicino, ho chiacchierato con lui. che strano, ho pensato. E' così diverso da tutti i cantautori della sua generazione. E' così affascinante quando ha lo sguardo assente; ed è così vulnerabile quando gli punti gli occhi addosso. Non gonfia mai il petto, come se la storia fortunata della sua immensa creatività non fosse riuscita a ledere il suo rapporto con il mondo. Forse non è nemmeno mai cresciuto.
E così quando canta "Quella sua maglietta fina, tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto", forse ce l'ha ancora davanti quella ragazzina, là davanti che lo guarda con "quell'aria da bambina". Anche se non è più una storia sua, ma di tutti noi. E a quella bambina ognuno ha dato un nome diverso. La mia si chiamava Claudia, aveva un seno enorme e il naso leggermente aquilino.

Il Mattino Padova 21 Dic,
Baglioni alla Città della Speranza
E stasera in concerto al Teatro verdi per la ricerca medica

di Simonetta Zanetti
"Tanti giorni bellissimi e buon cielo sereno"
Lo spirito della visita di Claudio Baglioni alla Città della Speranza è tutto qui, in poche parole scarabocchiate con un pennarello nero su un cartoncino bianco, appoggiato in una saletta del Dipartimento di Oncoematologia pediatrica.
Questa la tappa di punta della giornata padovana del cantautore romano in attesa del concerto di beneficenza in programma questa sera alle 21 al Teatro Verdi.
Un momento di festa per celebrare i 10 anni della Fondazione con una raccolta di fondi per dare una nuova speranza ai piccoli ospiti della "città". La visita di Claudio Baglioni al Dipartimento ha mandato letteralmente in tilt la normale attività del reparto; protagoniste principalmente le infermiere in delirio per il cantante bloccato a lungo in corridoio tra un autografo sui fogli del ricettario e una foto scattata con il telefonino. Curiosità ed allegria che contagiano i genitori, diffondendo un'aria di festa che si trasmette anche ai bambini, anche se in pochi tra i piccoli, possono dire di conoscere quel signore brizzolato che dispensa sorrisi e cd a tutti. Baglioni osserva, stringe mani, prodigandosi tra autografi e baci, ma soprattutto ascolta. Ascolta attento la storia della Fondazione, quella dei bambini e gli aneddoti delle infermiere. "Le donazioni di midollo sono rigorosamente anonime- racconta una di queste-. Tuttavia per una sorta di tacita tradizione sono accompagnate da un pensierino o da una letterina a favore del ricevente. Qualche tempo fa un signore italiano ha corredato la sua donazione con un cd di Baglioni, su cui aveva evidenziato la canzone "Avrai" in segno di augurio". Superata la tensione iniziale per l'invasione di una"mandria" incontrollata in un reparto necessariamente tranquillo e asettico, lungo i corridoi si diffonde un'aria insolitamente spensierata malgrado la maldestra "linea dura" dell'entourage del cantante.
Gli occhi spenti dei genitori angosciati tornano a brillare di fronte al cantautore; tra loro Franco papà di Lyon, piccolo rom di tre anni a caccia di un autografo. Maddalena si fa largo lungo il corridoio affolalto del Day Hospital brandendo il blocchetto, mentre un altro piccolo paziente sembra più interessato alla penna del cantante che alla sua dedica. Ancora qualche minuto prima di un'altra tappa irrinunciabile per Baglioni; ogni volta che viene a Padova il cantante incontra l'amico Alessandro Manzella. E' stato il giovane, rimasto paralizzato più di 15 anni fa in seguito ad un intervento per l'asportazione di un tumore ad insegnargli quella sorta di mantra "che tutto vada nei migliori dei modi" ripetuto spesso durante i concerti. E poi ancora l'abbraccio e la foto con Benedetta, un'altra fan "speciale" portata con l'inganno dalla cognata a Palazzo Moroni, dove ha potuto finalmente baciare il suo idolo di sempre. Queste le tappe che mostrano il Baglioni uomo, riflessivo, attento, sensibile, così diverso dal cantante navigato, ironico e misurato che in mattinata si è offerto alla stampa prima di godersi una visita privata al Palazzo della Ragione.
Look studiato nei minimi particolari, completo nero e l'ormai nota chioma brizzolata, in Comune Baglioni ha ricevuto anche una medaglia raffigurante il Petrarca. "Ringrazio le persone vere, quelle che lavorano tutti i giorni in realta quali la Città della Speranza; con il loro operato riescono addirittura a superare lo Stato stesso che spesso si rivela più pigro e meno attento su temi quali la salute del corpo e dell'anima e la ricerca- rivela un Baglioni disincantato. Noi cantanti siamo siamo come i giullari: con la nostra presenza portiamo la festa, ma sono gli altri che fanno il lavoro importante. La nostra capacità di fare del bene attraverso la popolarità è il valore aggiunto di un mestiere per molti versi inutile". Dopo il concerto di questa sera il cantautore romano si esibirà nelle piazze con due tappe, il 31 a Palermo e il 5 gennaio a Roma. "In un momento in cui in virtuale dilaga serve dare spazio alla concretezza, a contatto con le persone vere. Dopo di chè stadi, teatrini, ho fatto di tutto, mi restano solo le case private" ironizza Baglioni.
Con il nuovo anno il cantautore lascerà per un po' il palcoscenico per tornare a scrivere. In programma inoltre una serie di nuovi progetti ancora in via di studio. Tra questi due documenti raccolti durante i concerti con un cd audio e un dvd da 9 ore. "Questo è un periodo interessante, un momento di vigilia in cui la gente aspetta un segnale-conclude Baglioni-. Il mondo è una gigantesca sala d'attesa; viviamo nella speranza di fare tombola, ma a volte basterebbe prestare un po' più attenzione a domani". Il domani è oggi, questa sera al Verdi.


La Repubblica 20 Dic.
Alla casa Verdi e Ieo
Show in corsia per Baglioni

Dopo il concerto in piazza Duomo, sabato sera, ieri Claudio Baglioni si è esibito per i pensionati della casa di riposo per musicisti "Giuseppe Verdi" e per i pazienti dell´Istituto europeo di oncologia. Il cantante, accompagnato dall´assessore al Tempo libero Giovanni Bozzetti, in piazza Buonarroti ha lasciato spazio all´esibizione di una anziana soprano. Per i malati ha intonato "Buona fortuna", con un augurio speciale: "La musica non guarisce i mali dell´universo, però in qualche modo nutre e mette insieme le persone".

Il Giorno 19 Dic.
MILANO
Il concerto di Claudio Baglioni è stato trasmesso, grazie a VideoItalia e RadioItalia con la possibilità di ricevere immagini video, nei cinque Paesi coinvolti dai conflitti di guerra, attraverso la diretta, via satellite, criptata da Telespazio. Una serata, quella di ieri, dedicata ai ragazzi che si trovano in missione di pace. Militari che, per una sera, hanno canticchiato, salutato i parenti ed interagito con il cantautore romano e con la conduttrice di RadioItalia, Fiorella Felisetti. Un'unica cassa armonica che ha fatto da risonanza in Afghanistan, Kosovo, Albania, Bosnia e in Iraq grazie al patrocinio dell'Assessorato alla Moda e Grandi Eventi del Comune di Milano. La musica è riuscita, almeno per una sera, a coprire i rumori delle mitragliatrici, a far sorridere quei giovani militari che combattono per la pace. Un gran finale per accogliere l'arrivo del Natale e, soprattutto, salutare i 12 mila militari che passeranno la giornata del 25 dicembre in assetto di guerra, per difendere ad aiutare persone in difficoltà. Prima del concerto in piazza Duomo, Baglioni ha voluto rendere omaggio anche agli ammalati di alcuni ospedali milanesi e agli ospiti della casa di riposto per musicisti Giuseppe Verdi

Il Giorno 19 Dic.
Presentato pezzo inedito
«Crescendo e cercando» Torna la grande emozione


di Fauso Nardo
MILANO – Grandi emozioni per il concerto di Claudio Baglioni che si è tenuto ieri sera, in Piazza Duomo. Come un quadro surrealista ricco di colori e atmosfere pre natalizie, il centro di Milano è stato letteralmente invaso da migliaia di persone che non hanno voluto mancare al tappa milanese dell’autore di "Strada Facendo". Ore di puro delirio quando i fans, venuti da ogni parte d’Italia, hanno intonato con Baglioni i brani più famosi. Il battito ritmico delle mani, la gente ammassata pur di vedere il loro idolo, voci ormai afone hanno decretato l’ennesimo successo del cantautore. Proprio con una delle canzoni che hanno fatto sognare intere generazioni, Baglioni ha iniziato il suo concerto. Ore di puro delirio con brani del calibro di "Tu come stai", "Mille giorni", "E tu". Un percorso storico intriso di delicata armonia, quando la voce, a volte rauca a volte acuta del Baglioni nazionale, non ha lasciato scampo ai sentimenti a «quell’amore bello come il sole» di cui ognuno di noi non può farne a meno. Agli affezionati di "Passerotto non andare via", Baglioni ha proposto la nuova bellissima "Crescendo e Cercando", un brano dedicato alla campagna in favore dei luoghi d’arte italiani. L’inedita "Crescendo e Cercando" con «un sospiro per avere del bene se solo può far bene a te un soffio d’amore», cantata per la prima volta ieri sera, suggerisce di amare le cose semplici e quel che ci sta attorno. Più di 20 canzoni, ricche di calore e di speranza, che hanno spazzato via il vento di ieri, cullando i sogni di migliaia di persone. Le richieste di chi ha sopportato il freddo di ieri non sono state deluse; con un bis d’autore adrenalinico Baglioni ha salutato il popolo romantico milanese

Il Giorno 19 Dic.
Grande successo del cantautore romano che ha inaugurato il suo mini tour
Ottantamila in piazza con Baglioni Fan all’assalto del «poeta della vita»

di Chiara Zilli
MILANO — Ottantamila, forse di più. Una Piazza Duomo gremita e in delirio ha accolto ieri sera il concerto-festa di Claudio Baglioni, dedicato ai 12.000 militari italiani impegnati in zone critiche all’estero, come l’Iraq, l’Afghanistan, il Kosovo e la Bosnia. In apertura della serata c’è stato il collegamento con Bosnia e Kosovo, reso possibile da Radio Italia e Video Italia. Poi la lunga teoria delle canzoni e l’entusiasmo degli spettatori, compreso l’assore ai Grandi Eventi, Giovanni Bozzetti: «Milano ha bisogno di occasioni come queste per stare insieme in modo festoso e gioioso, ed è giusto ridare Piazza Duomo ai concerti».
Dall'altra parte della transenna, nella speranza di intravedere il proprio cantautore preferito, un pubblico davvero variegato. «L'ho saputo all'ultimo momento - racconta Elisabetta Vitello, 37 anni - e mi sono subito precipitata qui. Mi aspetto un evento splendido, come lo sono sempre tutti i suoi concerti». Il concerto, patrocinato dal Comune di Milano e trasmesso via satellite nei cinque Paesi dove si trovano militari italiani in missione di pace, ha un significato particolare anche per lo stesso cantautore, figlio di un carabiniere, abituato alla continua assenza del padre perché sempre in missione: «Mi dicevano sempre che era in missione - racconta - e stasera canterò per tutti e il mio pensiero andrà sicuramente a quegli uomini che sono in missione in paesi lontani, e che trascorrono le feste senza la loro famiglia». «Sono sicura che sarà una grande serata - raccontava Francesca Dehera, 28 anni -. Il suo è un repertorio musicale di altissima qualità, anche se sono più affezionata al Baglioni vecchio stile, quello di “Questo piccolo grande amore e “Sabato pomeriggio”, canzoni che secondo me non dovrebbero mai mancare in scaletta».
«Quando lo sento cantare, è sempre una grande emozione, perché è un tuffo nei miei ricordi di sedicenne - racconta Roberta Stival, 33 anni -. Ogni sua canzone rispecchia perfettamente tutti gli stati d'animo che si possono provare a quell'età, e credo che questo valga anche per le nuove generazioni». Tra la folla stipata sotto la transenna, quindi, pareri e aspettative diverse: c'è chi ama la nuova stagione musicale del cantautore e chi invece rimane ancorato ai vecchi successi. Tutti, comunque, sono d'accordo nell'attendersi un grande spettacolo.
«Ho già avuto modo di ascoltarlo dal vivo tante volte- racconta Barbara Mafrai, 33 anni -, e sono sicura che stasera sarà bello come al solito. Non mi aspetto i ballerini come nei suoi show abituali, ma un'interpretazione della musica natalizia attraverso il suo stile inconfondibile. Immancabile, poi, dev'essere “Avrai”, perché è un testo pieno di speranza che ben si amalgama con l'atmosfera natalizia». Ma non manca anche chi, da perfetto fan, approda al concerto dopo aver seguito il cantante per tutto il tour. «Sicuramente ci sarà una sorpresa, qualcosa che noi fans non ci aspettiamo - racconta Stefano Curianò, 32 anni -, come lascia intendere la presenza del gruppo gospel. Tra le mie preferite, comunque, c'è “Notti”, pezzo ripescato dal suo repertorio di tanti anni fa”. Fra gli amanti del Baglioni prima maniera, anche giovanissimi, come Francesco Ceccherelli, 20 anni, e Marina Dancini, 19: «Speriamo suoni i suoi grandi successi, quelli che sono rimasti nel cuore di tutti».

Corriere Adriatico 20 Dic
Tanta gente al concerto gratuito a Milano
Baglioni a piazza Duomo canta per i militari in Iraq


MILANO - E’ partito sabato sera da Milano il minitour che Claudio Baglioni ha deciso di portare in tre città italiane a conclusione della tournée che in 100 date ha attirato circa 600.000 spettatori. Un evento live gratuito che ha riempito Piazza Duomo, dove è stato allestito il palco. Il concerto è stato dedicato ai 12.000 militari italiani impegnati in zone critiche all’estero, come l’Iraq, l'Afghanistan, il Kosovo e la Bosnia. In apertura della serata c'è stato il collegamento con Bosnia e Kosovo, reso possibile da Radio Italia e Video Italia (la tv musicale satellitare collegata all’emittente) che trasmettono il concerto. I militari non hanno nascosto la loro emozione e da Piazza Duomo sono partiti affettuosi e calorosi applausi.

“Voglio che questa festa sia una festa di speranza e di futuro - ha detto Baglioni all’inizio del concerto - Una festa che riempia di colore giorni troppo grigi”. L’evento è stato chiamato appunto 'E festa sia’, e dopo Milano toccherà Palermo (31 dicembre) e Roma (5 gennaio). Piazza Duomo, in una serata limpida e fredda, illuminata dalla luna, si è riempita rapidamente. Secondo gli organizzatori hanno assistito al concerto tra le 60.000 e le 100.000 persone, contando anche gli spettatori che lo hanno seguito da alcuni megaschermi e i passanti diretti altrove, ma che si sono fermati ugualmente per qualche istante. Baglioni ha cominciato lo spettacolo con 'Strada facendo’, cantato in coro da tutti i presenti, molti ragazzi, ma anche tanti cinquantenni e famigliole con figli. E ieri dopo la festa in piazza un po’ di quel clima e di quell'allegria sono stati portati anche tra artisti e musicisti anziani e tra i malati. Sono state infatti due le tappe pre-natalizie, organizzate insieme al Comune, di Claudio Baglioni: la casa di riposo Giuseppe Verdi e l’Ieo, l’Istituto Europeo di Oncologia.

La provincia di Sondrio 20 Dic
Piazza Duomo: per Baglioni quasi 100 mila «Voglio una festa di speranza»

milano «Voglio che questa festa sia una festa di speranza e di futuro. Una festa che riempia di colore giorni troppo grigi» ha detto Claudio Baglioni sabato sera, aprendo il concerto in piazza Duomo a Milano, davanti a un pubblico sterminato. All'evento musicale gratuito, dedicato ai militari italiani impegnati nelle missioni di pace all'estero - e intitolato E festa sia - hanno assistito tra le 60.000 e le 100.000 persone, contando anche gli spettatori che lo hanno seguito da alcuni megaschermi e i passanti diretti altrove, ma che si sono fermati ugualmente per qualche istante. Piazza Duomo si è riempita rapidamente. Baglioni ha cominciato lo spettacolo con Strada facendo, cantato in coro da tutti i presenti, molti ragazzi, ma anche tanti cinquantenni e famigliole con figli. Poi ha intonato Le vie dei colori, Quante volte, Notti e via con il suo repertorio. Sul palco, sistemato sul lato dell'Arengario in modo da essere visibile anche dalla Galleria, tre installazioni dell'artista Enzo Catellani. Baglioni ha messo in scaletta anche Crescendo e cercando il nuovo brano che dà il nome sia al doppio cd, che al triplo dvd in uscita il prossimo 28 gennaio. Video Italia e Radio Italia oltre a trasmettere in diretta il concerto registreranno uno speciale anche dagli altri due eventi di Roma (5 gennaio) e Palermo (31 dicembre). Verrà messo in onda il 10 marzo. Baglioni ha trascorso la giornata di domenica a Milano, visitando la casa di riposo dei musicisti «Giuseppe Verdi» e l'Ieo, l'Istituto Europeo di Oncologia. Alla «Verdi» si è esibito, tra gli applausi degli ospiti (tra loro anche un tenore, fan del cantante, di 102 anni) con Fratello sole sorella luna, tratto dal film di Zeffirelli su San Francesco. P.M.P.**

La Repubblica 19 Dic. ( dal blog di gio http://giospecial.splinder.com/ )
Cappotto nero, sciarpa argentata, ha aperto il concerto con Strada facendo e ha chiuso con Via passando per l´inedito Crescendo e cercando

Baglioni, due ore di successi E in piazza cantano in ottantamila

Ragazzine e signore avvolte in sciarpe e berretti a scattare foto con il telefonino
Il musicista si è collegato con i militari in guerra e ha dedicato loro l´esibizione
MASSIMO PISA

Bastano due parole a riempire una piazza. Nonostante il vento che taglia la faccia, Juve-Milan sul satellite, sabato sera fuori. Baglioni gratis. E sotto il Duomo c´è un freezer che canta, un tappeto infagottato, trapuntato di sciarpe e berretti rossi con il pelo da Babbo Natale, ma che a cantare «Avrai», o «Tienimi con te» col divo Claudio non rinuncia.
Ottantamila stipati, intirizziti, devoti. Le signore con il colbacco e il telefonino che fa le foto, in prima fila e anche dietro, il flash parte lo stesso e non importa se l´immagine è una macchia colorata. Gli schermi sistemati in galleria fanno il resto, portando Baglioni anche a chi lo sente soltanto. Duecentomila ne conterà alla fine - mettendo insieme flusso, «contatti» occasionali e collegamenti via cellulare - l´assessore Bozzetti, che passeggia gongolando nel parterre nonostante le occhiatacce di Silvana Gabusi, venuta qui in rappresentanza del partito anti-rumore di San Siro. «Questa - sorride l´assessore - è la migliore risposta a chi non vuole i grandi concerti dal vivo». Sotto i pannelli che coprono il Duomo, colorati di immagini sacre dai proiettori, nessun problema. A luglio, con la doppia data degli U2 al Meazza, si vedrà.
Serata di buoni sentimenti e manate di retorica, del resto l´occasione è natalizia e ci si intona subito. Baglioni compare nel retropalco davanti all´Arengario poco dopo le 20 e parte già l´acuto dei cinquemila presenzialisti della transenna. Cappotto nero, sciarpa argentata come la chioma, Claudio si infila nel camion di Radio Italia, per il collegamento con i 12 mila militari in ascolto dai cinque teatri di guerra - Albania, Kosovo, Bosnia, Iraq e Afghanistan - cui il concerto è dedicato. Due chiacchiere con il tenente colonnello Ramunno da Nassiriya, i complimenti del maggiore Dentici dal Kosovo, un saluto ai «nostri ragazzi» e si parte. In piazza il fiume si è già ingrossato, la siepe umana arriva fin sotto l´Autogrill, Baglioni concede ancora uno spicchio di se stesso poi, finalmente, la musica. Antipasto festivo con gli archi del Quartetto Flegreo, Rosa Martirano e la «Oh Happy Day» dei Baraonn. Infine lui, «Strada facendo», e il ghiaccio è rotto.
Il palco è inevitabilmente più ridotto rispetto all´ultima esibizione milanese: allora, estate 2003, fu il prato di San Siro con trecento ballerini, qui è un uovo argentato e luci asciutte ma l´arrangiamento, affidato a Pino Gianolio, non è meno lussureggiante come vuole la grandeur baglioniana. Ma è il coro, la cassa di risonanza, a fare sempre impressione: cantano tutti (tutte), «Le vie dei colori» e «Quante volte», «Avrai», cominciata da Claudio da solo al piano e la «Serenata in sol»: Baglioni doma il vento e lo vince, concedendosi balletti minimi e concentrandosi sull´esecuzione, sguardo torvo e un paio di frasi di circostanza, dai toni scontati. La dedica «Ai nostri civili e militari, che stanno portando tranquillità e ordine in zone difficili», dove, naturalmente, «vorremmo che ci fosse l´arte e non i morti».
Meglio concentrarsi sulla musica e sui classici del catalogo baglioniano con il piede sempre schiacciato sulla leva del sentimento. Arrivano «Mille giorni di te e di me» e «E tu», «Noi no» e «Sono io». Poi, l´inedito «Crescendo e cercando», versi nuovi con il sapore del già masticato. «Ho viaggiato il mio destino tra l´anima e la pelle (?) Ho volato là nel sogno da sempre sullo sfondo». Non il picco di ispirazione di Claudio, ecco. Come sono invece i bis: «Questo piccolo grande amore», «Io sono qui», «La vita è adesso». Sono quasi le 23 quando Baglioni intona «Via». L´ultimo inno, di quelli veri.
 

La Nazione 19 Dicembre
Debutto in piazza Duomo a Milano
La felicita'? E' alla festa di Baglioni
Claudio ha aperto il tour che lo portera' a Palermo e Roma. Ha presentato una nuova canzone ed e' in arrivo un triplo DVD

Di Andrea Spinelli

Milano - " Sono nato anch'io sotto un passaggio di stelle e nel cuore Dio fu come nella notte un tuono, ho viaggiato il mio destino tra l'anima e la pelle muto in ogni addio da solo il vento non ha suono" canta Baglioni sfogliando in piazza Duomo la sua nuova canzone come fosse un regalo di Natale. "Cercando e Crescendo", infatti, e' il singolo con cui il cantautore romano lega la sua chitarra all'imminente campagna per i luoghi d'arte promossa dal ministero dei beni culturali: lo mette nel finale della maratona, dopo aver toccato "Strada Facendo", "Le vie dei colori", "Cuore d'aliante", "Quante volte", "E adesso la pubblicita'", "Questo piccolo grande amore", "Serenata in sol", e tutte le altre, per colpire il mare di facce in contropiede e scatenare l'applauso. Confuse tra i volti paonazzi dal freddo ci sono pure le telecamere che fermeranno luci umori e sentimenti di "Crescendo e Cercando" nel triplo DVD omonimo, in uscita il 28 Gennaio per traversare in largo e in lungo questi ultimi due anni di concerti, che in cento concerti hanno richiamato seicentomila spettatori. Un risultato clamoroso che Baglioni sottolinea con altri due appuntamenti clamorosi - il 31 a Palermo e il 5 Gennaio a Roma - dal titolo programmatico: "E festa sia!".

"La piazza e' il cuore di una citta', di una societa'" spiega lui. "Cosi' fare una festa nelle piazze in questi giorni di festa mi e' sembrato il modo migliore di mettere un punto prima di andare a capo".

Sul palco ci sono Paolo Gianolio, John Giblin, Gavin Harrison, sembra di essere tornati indietro nel tempo al tour di "Assieme".
"E' la somma delle esperienze. Ormai siamo una compagnia di giro, con gente che torna e gente che va', che sale e che scende da questo nostro carro di girovaghi".

In tempi in cui l'impronta del Natale sembra farsi sempre piu' individualista, andare a visitare la gente nelle case di riposo, negli ospedali, come fa lei in questi giorni, e un bel gesto.
"Ricordarsi di quelli che non possono partecipare alla festa, e cercare di portargliela con una stretta i mano o con un abbraccio, nasce dal desiderio di vivere la citta' fino in fondo. Anche a Padova, il 21, andro' alla citta' della speranza a portare una parola di conforto".

La musica aiuta a stare vicini?
"Il concerto di Milano e' stato trasmesso alle truppe italiane che si trovano nelle zone calde del pianeta, nella speranza che possa essere l'ultima diretta di questo tipo".

Com'e' nata Crescendo e Cercando?
" E' la chiusura del mio percorso nei luoghi della bellezza e dell'arte, il modo piu' diretto per inviatare una societa' attenta ad altri valori a non dimenticare il nostro genio e la nostra storia".

Oltre al sontuoso DVD, ci sara' pure un doppio cd dal vivo.
" Non deve spaventare il triplo DVD, "Cercando e Crescendo" infatti e' la testimonianza di due concerti diversi, perche' in questi anni ho raccolto esperienze tanto variegate che mi serviva un recipiente molto grande per contenerle tutte".

Cosa fara' dopo il 6 Gennaio?
" Negli ultimi 35 anni sono diventato ingombrante. Mi sono appassionato sempre piu' al contatto con la gente. Ma ora ho una forte voglia di ricominciare a scrivere. Qualcosa nel cassetto c'e' gia'. D'ora in poi pensero' soprattutto al nuovo disco, anche se non mi dispiacerebbe partecipare qua' e la' ad iniziative capaci di avvicinare la gente a quell'arte che, al di la' del tanto parlare, e' l'unica cosa a renderci ancora internazionali per davvero".

(ANSA) - MILANO, 18 DIC - Si e' concluso tra gli applausi il concerto di Claudio Baglioni che si e' tenuto ieri sera, a Milano, in piazza del Duomo. La manifestazione si e' conclusa senza alcun incidente. Secondo la Questura al concerto, in piazza, hanno assistito circa 20 mila persone mentre, secondo gli organizzatori, circa 200 mila. Il prossimo appuntamento con Claudio Baglioni e' ora per il 31 dicembre, in un altro concerto in piazza che si terra' a Palermo

La Gazzetta di Parma 19 Dic.
Il ministro Urbani: Grazie Baglioni per la promozione dell'arte

ROMA - « Voglio ringraziare Claudio Baglioni che ha voluto dedicare un brano e prestare la sua testimonianza per una campagna in favore dei luoghi d'arte italiani » . Lo ha detto il ministro per i Beni e le attività culturali, Giuliano Urbani ricordando la nuova canzone, « Crescendo e Cercando » , scritta appositamente da Baglioni, che sarà la colonna sonora del progetto di promozione dell'arte. La canzone sarà proposta per la prima volta all'interno di « E festa sia » , i tre concerti evento che Baglioni ha tenuto ieri a Milano e successivamente il 31 dicembre a Palermo e il 5 gennaio a Roma. « Sappiamo bene quanto sia importante il messaggio di un testimonial - ha sottolineato Urbani - che ha dimostrato di saper parlare a tutte le generazioni e quanto sia importante la contaminazione tra spettacolo, musica e arte » . L'iniziativa, proposta attraverso una campagna di sensibilizzazione nei cinema, sulle radio e nelle televisioni, sarà un invito agli italiani a visitare i musei, i siti archeologici e i luoghi della cultura in generale. L'idea nasce dal successo che ha riscontrato il lungo tour « Cercando » , patrocinato dal ministero dei Beni e delle attività culturali la scorsa estate, che ha visto Baglioni protagonista della tournèe nei teatri greci e romani d'Italia

Corriere della sera 19 Dic.
Piazza Duomo, in centomila per Baglioni

Centomila fans davanti al palco. Maxischermi in Galleria. Diretta su Radio Italia Network. Il concerto di Claudio Baglioni ieri in piazza Duomo, iniziato con «Strada facendo», è proseguito con tutti i pezzi storici del repertorio. Ad alcune parti dello spettacolo, grazie al satellite, hanno assistito i militari italiani in missione all’estero, da Nassiriya al Kosovo.

LUOGHI D'ARTE: URBANI, GRAZIE A BAGLIONI TESTIMONIAL 18 Dic.
(AGI) - Roma, 18 dic. - Il Ministero per i Beni Archeologici e Culturali ha ringraziato Claudio Baglioni che ha prestato la sua testimonianza per la promozione di luoghi d'arte e di musei.
"Sappiamo bene - ha dichiarato il ministro Giuliano Urbani - quanto sia importante il messaggio di un testimonial che ha dimostrato di saper parlare a tutte le generazioni e quanto sia importante la contaminazione tra spettacolo, musica e arte".
L'iniziativa viene promossa, in questi mesi, sugli schermi cinematografici e televisivi e nelle radio. L'idea nasce dal successo riscontrato dal lungo tour "Cercando" che Baglioni ha portato in giro, per i teatri greci e romani italiani, la scorsa estate. Dal tour e' nato poi il progetto di comunicazione e sensibilizzazione che ha portato il cantautore a scrivere la canzone "Crescendo e cercando", che sara' la colonna sonora dell'iniziatva ministeriale.
Il progetto e il suo leit motiv saranno presentati all'interno di "E festa sia", i tre concerti evento di Baglioni che si terranno a Milano (18 dicembre), Palermo (31 dicembre) e Roma (5 gennaio).
"Gli ultimi, confortanti dati - ha dichiarato Urbani - sull'aumento dei visitatori nei musei, con una crescita del 2,18% di pubblico rispetto al 2003, dimostrano che quanto piu' c'e' comunicazione tanto piu' aumenta la domanda di cultura degli italiani.
"Per questo - ha concluso il ministro - sono grato alla sensibilita' di Claudio Baglioni che ha voluto regalare agli italiani il suo volto e un brano inedito per accompagnare questo invito all'arte". (AGI)

CRESCENDO E CERCANDO
Milano e piazza Duomo si stanno preparando per il concerto gratuito di Claudio Baglioni "E festa sia!" che si svolgerà sabato 18 dicembre alle 21. Per il gran finale del record-tour Crescendo e Cercando: 100 date per oltre 600 spettacoli.

Grazie all'iniziativa dell'assessore Giovanni Bozzetti d'intesa con lo Stato Maggiore della Difesa, l'evento sarà trasmesso via satellite da Telespazio per i militari italiani impegnati in missione di pace in Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq e Afghanistan. A Roma potrà essere seguito da alcuni soldati presso l'Auditorium Massimo.

"Natale - spiega Bozzetti - è divertimento ma anche solidarietà. Proprio per questo motivo, insieme a Claudio Baglioni, il giorno precedente al concerto, visiteremo alcuni pazienti ricoverati in ospedali milanesi e gli ospiti della Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi. La città di Milano dedica questo evento ai 12mila militari impegnati in missione di pace all'estero che trascorreranno il Natale lontano dai loro cari".

Il concerto del 18 dicembre a Milano, che rientra nel calendario eventi della manifestazione "Natale a Milano 2004", sarà anche l'occasione per presentare "Crescendo e Cercando" il nuovo brano che dà il nome sia al doppio cd (31 brani più un singolo per oltre tre ore di musica dal vivo. Il meglio delle nuove versioni live di alcuni dei brani migliori nel panorama musicale italiano) che al triplo dvd (9 ore di musica e immagini dei tour 2003 e 2004 oltre 180 minuti di contenuti speciali) che uscirà il prossimo 28 gennaio.

Milano è la prima tappa del progetto live di Claudio Baglioni cui seguirà il concerto di Capodanno, 31 dicembre, in piazza Politeama a Palermo e quello del 5 gennaio in piazza San Giovanni a Roma. Media partner dell'iniziativa sono Radio Italia e Video Italia che riprenderanno integralmente i tre spettacoli per essere messi in onda, il 10 marzo 2005, in uno Special in contemporanea radiofonica e televisiva.

(Grazie a Alex di www.leviedeicolori.splinder.com  per la segnalazione di questa news )
VIDEOITALIA E RADIO ITALIA SMI
MEDIA PARTNER UFFICIALI DELL'EVENTO
presentano
IN ESCLUSIVA NAZIONALE
"E FESTA SIA! CRESCENDO E CERCANDO"

il progetto live di CLAUDIO BAGLIONI
3 GRANDI CONCERTI GRATUITI A MILANO, PALERMO e ROMA
Radio Italia solo musica italiana e Video Italia saranno i media partner esclusivi di "E festa sia! Crescendo e cercando" il grande progetto live di Claudio Baglioni che porterà uno dei più autorevoli interpreti italiani ad esibirsi in tre imperdibili concerti ad ingresso gratuito, in altrettante prestigiose piazze nazionali:

18 Dicembre 2004 - Piazza del Duomo, Milano
31 Dicembre 2004 - Capodanno in Piazza Politeama, Palermo
5 Gennaio 2005 - Piazza San Giovanni, Roma

'e telecamere di Video Italia riprenderanno interamente in esclusiva il Concerto di Milano e le immagini dei tre eventi, presentate da Paola Gallo, daranno vita ad uno Special in onda il 10 marzo 2005 in contemporanea radiofonica e televisiva.

Radio Italia solo musica italiana sarà inoltre presente il 18 Dicembre 2004 a partire dalle ore 21:00, in Piazza del Duomo a Milano con 4 dirette radio che avranno come protagonista assoluto lo stesso Claudio Baglioni.

Trent'anni di musica italiana riassunti in un unico grande "progetto live", un evento senza precedenti che vede riuniti, in una collaborazione ideale, due simboli indiscussi della storia musicale nazionale: CLAUDIO BAGLIONI e il GRUPPO RADIO ITALIA S.P.A.. Tre spettacolari serate firmate da uno dei più autorevoli interpreti nazionali e puntualmente sostenute e trasmesse dall'emittente radiotelevisiva di Mario Volanti, riconosciuta come il più esclusivo portabandiera della musica Made in Italy.

GIOCA CON NOI E VINCI I BACKSTAGE!
per ogni concerto ci sono in palio 5 backstage destinati agli ascoltatori...segui le istruzioni qui sotto e...vinci una serata dietro le quinte dei concerti esclusivi di Claudio Baglioni...

REGOLAMENTO: Ogni vincitore ha diritto a 1 backstage. Compila correttamente la scheda informativa con i tuoi dati, scegli la data a cui vuoi partecipare; se sarai fra i primi potrai essere estratto, e vincere i backstage messi in palio. La redazione di www.radioitalia.it avvertirà i vincitori via posta elettronica (è importante quindi fornire i dati corretti, in caso contrario verrà annullata la vincita). A seguito della ricezione della mail di vincita, basterà seguire le indicazioni fornite per il ritiro degli omaggi.
In caso di selezione errata del concerto o di disdetta di partecipazione si avverte che non sarà possibile cambiare le vincite con altre località.
http://www.radioitalia.it/Concorsi/baglioni.php


La provincia di Como 15 Dic.
«E festa sia»: Baglioni-show gratis a Milano
Claudio Baglioni

Milano Sarà senz'altro l'evento clou del Natale meneghino. Sabato sera alle 21 Claudio Baglioni canterà in piazza Duomo, a Milano in un maxi concerto gratuito. Tornerà sotto gli occhi benevoli della Madonnina dopo il capodanno del 2000: il capodanno che, per dirla con Baglioni, «doveva cambiare tutto, e invece non ha cambiato niente». Ma questa volta imbraccerà la chitarra e fronteggerà il microfono non solo per il prevedibile oceano di fan che si affollerà sotto suo il palco: il concerto verrà trasmesso anche in diretta via satellite, attraverso un canale criptato di Telespazio, in Iraq, in Afghanistan, in Bosnia, in Kossovo e in Albania. Ad ascoltarlo a centinaia, se non a migliaia di chilometri di distanza, saranno i 12 mila militari italiani impegnati in missione all'estero: un modo per far sentire, almeno per un paio d'ore, il profumo di casa a chi passerà le feste lontano dai propri cari. Sarà anche una sorta di omaggio postumo a una figura a lui molto vicina: quella del padre carabiniere. Ma la solidarietà ha molti volti. E per questo il cantautore, venerdì, andrà anche a visitare la casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi. Sciarpa bianca annodata al collo, giacca e camicia nera, Baglioni ha presentato ieri il suo concerto nella sala Tempere di palazzo Marino, cuore della politica milanese. Sarà la prima tappa di E festa sia, il mini-tour che porterà il cantautore romano in tre delle piazze più belle d'Italia: dopo piazza Duomo toccherà a piazza Politeama a Palermo (il 31 dicembre) e piazza San Giovanni a Roma (il 5 gennaio). Per Baglioni, ottimo manager di se stesso, sarà anche l'occasione per presentare il suo ultimo singolo: quel Crescendo e cercando che sarà l'unico inedito all'interno dell'omonimo doppio cd-live, con 31 brani e oltre tre ore di musica. Non solo: pronto ai nastri di partenza c'è anche un dvd con nove ore di musica e immagini, comprese tre ore di contenuti speciali. Sarà la «summa» dei due tour Crescendo e Cercando appena conclusi: cento date per più di 600 mila spettatori. Insieme a Baglioni sabato sera ci sarà il manipolo di musicisti con i quali suona ormai ad occhi chiusi: Paolo Gianolio alle chitarre, John Giblin al basso e al contrabbasso, Gavin Harrison alla batteria e alle percussioni, Roberto Pagani al pianoforte, alle tastiere al clarinetto e alla fisarmonica, e Pio Spiriti al violino. Con loro anche i Baraonna, formazione vocale che hanno già collaborato in brani come Le vie dei colori, oltre al quartetto d'archi Flegreo, e alla cantante jazz Rosa Martirano. Dopo la triplice coda, Baglioni si fermerà. «Per consunzione», ha scherzato lui, al termine di quattro anni pressoché ininterrotti di concerti. Si fermerà per comporre nuova musica. Magari lasciandosi ispirare dai cantautori "colti" degli anni Sessanta che tanto l'affascinano per la loro capacità di creare emozioni con la semplicità. Come quel Sergio Endrigo che Baglioni non esita ad annoverare fra i suoi autori preferiti. Quel che è certo, è che non tornerà nel piccolo schermo: la parentesi con Fabio Fazio sembra essere definitivamente chiusa. «La tv io l'ho fatta sempre senza calcolo - confessa - ma la tv di oggi è brutta. Pretende di colmare ogni secondo. È in erezione continua, e quindi non può essere sempre frutto dell'amore». Enrico Romanò

Corriere della sera 15 Dic.
Il recital del cantautore sarà trasmesso in diretta per i militari italiani in Iraq, Kosovo, Afghanistan e Albania
«La mia sorpresa sotto l’albero»

Claudio Baglioni sabato in piazza del Duomo per un concerto gratuito
S otto l’albero di Natale dei milanesi c’è un infaticabile Claudio Baglioni, che ha deciso di chiudere un tour lungo quattro anni con un grande concerto gratuito sabato sera in piazza del Duomo (con replica il 31 dicembre a Palermo e il 5 gennaio a Roma). Lo show del 53enne cantautore romano, intitolato «E festa sia!», è l’evento clou nel calendario delle iniziative natalizie sponsorizzate dal Comune e sarà anche un momento di solidarietà. Come spiegano l’assessore ai Grandi Eventi, Giovanni Bozzetti, e il colonnello Osvaldo Sanmarco, in rappresentanza dello Stato maggiore della Difesa, il concerto verrà trasmesso in diretta satellitare criptata nei teatri militari di Kosovo, Afghanistan, Iraq e Albania: un modo per essere vicini ai 12mila soldati italiani impegnati in missioni di pace in tutto il mondo. Baglioni, in divisa nera da motociclista dandy, superstar di un’affollatissima conferenza stampa, ci aggiunge anche una dedica al padre carabiniere. «Da bambino l’ho visto pochissimo, però sapevo che era lontano perché impegnato in un lavoro importante per gli altri e mi piace poterlo ricordare anche con questo concerto».
Che cosa devono aspettarsi i fan milanesi rispetto alle recenti date del Forum? «Come dice il titolo della serata, vorrei che fosse una festa nel cuore della città», continua Baglioni. «Per l’occasione ho messo su una piccola compagnia di giro che oltre ai miei soliti musicisti comprende anche un quartetto d’archi, il gruppo vocale Baraonda e una cantante jazz (Rosa Martirano). Quanto alla scaletta, a noi vecchi soldati piace mostrare qualche medaglia: pescherò in tutto il mio repertorio. Ma sto pensando anche a una sorpresa. Gli show predefiniti in tutti i minimi particolari mi mettono l’ansia.
Il concerto di Natale sarà anche l’occasione per ascoltare in anteprima «Crescendo e cercando», la nuova canzone di Baglioni («Un po’ la summa della mia esperienza umana e musicale») che dà il titolo a un cofanetto con doppio cd live e triplo dvd in uscita il prossimo 28 gennaio. Per fan bulimici.

CLAUDIO BAGLIONI - E FESTA SIA! sabato 18, ore 21, piazza del Duomo, Milano, ingresso libero


marketpress.it 15 Dic.
MUSICA E SOLIDARIETÀ IN PIAZZA DUOMO CON BAGLIONI


Milano, 15 dicembre 2004 - Tutto pronto per il grande show di Claudio Baglioni in programma in piazza Duomo sabato 18 dicembre alle ore 21. Il concerto, grazie all’iniziativa dell’assessore Giovanni Bozzetti d’intesa con lo Stato Maggiore della Difesa, sarà trasmesso anche via satellite in modalità criptata da Telespazio per i militari italiani impegnati in missione di pace in Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq e Afghanistan. “Natale è divertimento ma anche solidarietà –spiega Giovanni Bozzetti - proprio per questo motivo insieme a Claudio Baglioni il giorno precedente il concerto, visiteremo alcuni pazienti ricoverati in ospedali milanesi e gli ospiti della Casa di Riposo per Musicisti Giuseppe Verdi. La città di Milano dedica questo concerto ai 12mila militari impegnati in missioni di pace all’estero che trascorreranno il Natale lontano dai loro cari. Ringrazio il Capo di Stato Maggiore, Generale Fraticelli, Telespazio e la sensibilità di Claudio Baglioni. Sarà per i militari un modo per sentirsi idealmente più vicini a casa e per percepire l’affetto degli italiani”. Il concerto potrà essere seguito anche a Roma da alcuni militari presso l’Auditorium Massimi.

Rockol.it 14 Dic.
Claudio Baglioni: un concerto nelle piazze d’Italia per solidarietà

Dopo essersi esibito nei palazzetti, nei più grandi teatri italiani, nelle aree dismesse e negli stadi, Claudio Baglioni approderà finalmente anche nelle piazze della penisola.
Saranno tre le città che lo ospitreranno: Milano, Palermo e Roma. Il cantante romano inizierà proprio dal capoluogo lombardo, esibendosi il prossimo sabato 18 dicembre in piazza del Duomo.
“E festa sia!”, questo il nome del mini tour, è un progetto di solidarietà ideato dall’assessore Giovanni Bozzetti in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.
L’iniziativa è stata concepita in onore ai militari italiani impegnati in missioni di pace nei paesi stranieri colpiti dalla guerra, che potranno seguire i concerti (trasmessi via satellite da Telespazio) nei teatri in Bosnia, Kosovo, Albania, Iraq e Afghanistan.
Il progetto è stato presentato alla stampa, oggi 14 dicembre, durante la conferenza che si è tenuta al Palazzo Marino di Milano: “Sinceramente all’inizio ero un po’ imbarazzato”, spiega Baglioni, “L'obbiettivo è far arrivare questo concerto anche nei teatri che solitamente chiamiamo ‘di guerra’, augurandosi che un giorno si possano chiamare semplicemente ‘teatri’. Con la celebrazione di questa piccola festa cerchiamo di far sorridere la gente ma anche di farla riflettere”.
Baglioni per queste tappe ha scelto una compagnia di artisti che lo accompagnerà durante le esibizioni: “Ho creato un mia compagnia come solitamente fanno i commedianti, che portano la loro allegria sui palchi. Mi seguiranno artisti di grande livello, come il Quartetto Flegreo, la jazzista Rosa Martirano, il quartetto di voci Baraonna e tanti altri, coi quali intoneremo musiche e canzoni dedicate al periodo che stiamo vivendo”.
Questi concerti saranno le tappe conclusive del tuor “Crescendo e cercando”: “Dopo quattro anni di tounée senza mai fermarmi, questo è uno dei modi migliori per archiviare temporaneamente i concerti e iniziare a dedicarmi ad un nuovo progetto”, spiega il cantautore, che specifica: “Esibirsi in piazza è diverso dall’esibirsi nei teatri, negli stadi e nei palazzetti, perché è nelle piazze che c’è la gente vera, capace di trasmetterti il proprio calore”.
Baglioni promette un vero e proprio show per i suoi concerti, ma non vuole rivelare alla stampa nessuna sorpresa: “Altrimenti che sorpresa sarebbe?”, commenta divertito il cantante, “I concerti che mi annoiano di più sono quelli già preparati, dove esiste già un canovaccio. Queste tre esibizioni saranno lasciate all’improvvisazione, non saranno caratterizzate da una scaletta precisa. Canterò il brano inedito ‘Crescendo e cercando’ (titolo anche del doppio CD e del triplo DVD che uscirà prossimamente), ma proporrò anche brani più vecchi”.
Terminata la presentazione del progetto c’è ancora tempo per qualche domanda: cosa ne pensa Baglioni del panorama musicale attuale e della pirateria? Il cantautore risponde: “Penso che attualmente ci sia un impoverimento generale a livello di idee. Non c’è coraggio nel mettersi in gioco con musicalità originali e c’è molta omolagazione. Per quanto riguarda la pirateria”, prosegue, “penso che sia un reato, e mi spiace che le case discografiche e gli editori non si siano difesi. Visto l’atteggiamento di conformismo che assumono molti su questo argomento, mi permetto di andare contro corrente dicendo che dietro ad un progetto musicale c’è un enorme e stancante lavoro, e che chi ruba la musica commette un reato. E’ vero che noi artisti guadagnamo miliardi, ma se mi dite che chi ruba la musica lo fa perché ‘la musica è di tutti’… beh, allora fatevela da soli”.
Il cantante romano concede anche un accenno al CD e DVD “Crescendo e cercando”, in vendita da gennaio 2005: “Alla fine di un bel viaggio si ha sempre del materiale che documenta le esperienze condivise e vissute, così abbiamo deciso di raccogliere le immagini in tre DVD, mentre le musiche saranno concentrate in un doppio album”.

Kataweb.it
Baglioni, canzoni al valore militare

Claudio parla dei concerti gratuiti a Milano, Roma e Palermo, dedicati ai soldati delle missioni di pace
di Claudia Di Meo

Un mini tour in tre grandi piazze italiane dedicato ai militari italiani impegnati nelle missioni di pace nel mondo. Concerti gratuiti, protagonista Claudio Baglioni, che sarà in piazza Duomo a Milano il 18 dicembre, in piazza Politeama a Palermo il 31 dicembre e in piazza San Giovanni in Laterano a Roma il 5 gennaio. L'evento è stato presentato oggi a Milano nella sale di Palazzo Marino, alla presenza dell'assessore alle politiche culturali Giovanni Bozzetti e del colonnello Osvaldo Sanmarco in rappresentanza dello Stato Maggiore della Difesa.


"E' una cosa che da una parte mi dà gioia - dice Baglioni in conferenza stampa, tra un nugolo di flash e telecamere - dall'altra mi imbarazza. Perché ogni anno, quando si aderisce a iniziative di questo genere, si spera sempre che sia l'ultima volta e invece ti accorgi che per certi versi le cose non sono cambiate. E spesso peggiorano, le guerre ci sono e questo mondo non sembra darsi pace. Il fatto è che c'è troppo egoismo, troppa ingiustizia".

I militari italiani che operano in Bosnia, Albania, Kossovo, Afghanistan e naturalmente Iraq potranno seguire in diretta i concerti del cantautore romano in teatri allestiti appositamente. Una trasmissione via satellite criptata, tutta per loro. Baglioni sembra commuoversi quando racconta i trascorsi di suo padre, che apparteneva all'Arma dei Carabinieri. "In un certo senso - spiega Claudio - è anche una dedica a lui, che con il suo lavoro ha sempre aiutato e protetto la gente. Spero che basti per colmare anche il suo ricordo".

Tra sorprese annunciate e complimenti per la sua laurea in Architettura, Baglioni torna parlare dei concerti e della scelta dei luoghi. "In realtà la piazza mi mancava - dice Claudio - e mi piace pensare di potermi esibire in quegli spazi per tanti motivi. Perché la piazza è il cuore pulsante di una città, è ricordi, è storia, profuma di gente e di vita".

L'incontro Baglioni è anche l'occasione per parlare di altro. Ad esempio, dello stato in cui versa la televisione italiana. "Non mi sento rappresentato dalla Tv che oggi si fa in Italia - spiega lui - è una brutta televisione. Passatemi il termine, è erotica. Una televisione sempre in erezione, che cerca continuamente il picco a scapito dell'amore vero. Per fortuna ho ancora un mestiere da fare e da difendere prima di finire schiacciato nella tristezza di un banale reality show".

Ma l'artista ne ha per tutti, con la pirateria in particolare, contro cui si scaglia ferocemente. "Sono convinto che la pirateria abbia distrutto il mercato - afferma con decisione - e forse la colpa dei discografici sta nell'averle permesso di dilagare. Chi ruba è un ladro, si può rubare una mela o si può rubare la musica, ma sempre di furto si tratta. Se poi pensate che la musica è di tutti, allora fatevela da voi. Perché il nostro lavoro è fatto di ingegno e di opere morali e va rispettato. E' bello essere anticonformisti, ma non si può esserlo fino all'autodistruzione".

TGCom

Festa in musica per riflettere"
Baglioni presenta il mini-tour
Al via l'ultima trance del viaggio musicale live di uno dei cantautori più amati, soprattutto dal pubblico femminile, d'Italia. "Sono imbarazzato e felice - ha dichiarato Baglioni - il concerto di Milano verrà trasmesso ai nostri 12 mila soldati di pace sparsi nel mondo. Vorrei anche che nessuno dovesse mai più allontanarsi da casa per difendere la pace". Tre le date: Piazza del Duomo a Milano il 18 dicembre, Palermo (il 31) e Roma (5 gennaio).

Il concerto milanese, completamente gratuito, sarà trasmesso via satellite da Telespazio (su canale criptato) per i 12mila militari italiani in Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq e Afghanistan, cui il Comune di Milano ha voluto dedicare la serata. L'iniziativa è stata voluta dall'assessore milanese ai grandi eventi, Giovanni Bozzetti, d'intesa con lo Stato Maggiore della Difesa, e sposata dallo stesso Baglioni. Sulla questione della pace, l'artista ha dichiarato: "Il nostro pianeta non sa dare una pace autentica, c'è un mondo che va da una parte e uno che va dall'altra, totalmente opposta".

"Speriamo, comunque, che questa di Milano sia davvero l'ultima occasione - ha ribadito, ricordando il padre carabiniere - per salutare chi è lontano perchè assiste gente in difficoltà". La dedica ai militari di stanza all'estero non sarà l'unica iniziativa di solidarietà legata al concerto milanese: nel pomeriggio di venerdì 17, infatti, Baglioni, insieme all'assessore Bozzetti, farà visita agli ammalati di alcuni ospedali milanesi e agli ospiti della casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi. Radio Italia e Video Italia sono i media partner esclusivi di "E festa sia!", l'emittente radio televisiva riprenderà e trasmetterà in diretta il super concerto. Le immagini dei tre eventi live, presentate da Paola Gallo, daranno vita ad uno "Special", in onda il 10 marzo 2005 in contempranea radiofonica e televisiva.

La scelta di far coincidere l'avvio del mini-tour con le festività natalizie non è casuale. "In fondo le festività natalizie - ha spiegato Baglioni - sono momenti simbolo che descrivono le tappe fondamentali di ogni viaggio: la partenza - Il Natale, la nascita, la partenza più importante. Il Capodanno - il passaggio, nel quale la fine e il principio s'incontrano e il traguardo si trasforma in un nuovo punto di partenza. L'Epifania - l'arrivo, come Magi di fronte al mistero della vita stessa".

In piazza Duomo, più che un semplice concerto, si terrà una festa vera e propria, voluta come gran finale dei tour "Crescendo" e "Cercando", che in 100 date hanno raccolto più di 600mila spettatori. Dai due tour, uno tutto nei palasport, l'altro in aree dismesse, arene e teatri, è nato il brano inedito "Crescendo e cercando", che Baglioni presenterà sabato in anteprima assoluta, e che farà da traino all'uscita, il prossimo 28 gennaio, di un doppio cd live e di un triplo dvd. Il nuovo singolo "è la summa della mia esperienza umana e professionale - ha affermato l'artista - questo mestiere mi ha salvato la vita, mi ha fatto scoprire la sensazione di costruire un progetto, insieme ad altri".

Dopo lunghi tour tra palasport, palazzetti, teatri e aree dismesse, l'interprete ha detto di aver voglia di tornare nelle piazze, "luogo di vita contro un mondo virtuale sempre più finto". E in futuro, come neo-architetto, gli piacerebbe lavorare sulle aree dismesse, argomento della sua tesi di laurea, dotandole proprio di nuove piazze "per dare una vita più interessante a chi vive in periferia, colmando una piaga delle nostre città".

Chiusa la lunga parentesi live, Baglioni ha annunciato che tornerà a comporre nuova musica. Dai suoi progetti è invece escluso un eventuale ritorno in televisione: "la tv è brutta, pretende di colmare ogni secondo: è in erezione continua, quindi - ha concluso - non può essere frutto dell'amore".

Dal 28 gennaio sarà in vendita in tutti i negozi di dischi il doppio album e triplo dvd "Crescendo e Cercando". Nel disco sono contenuti 31 brani più il nuovo singolo, per un totale di oltre tre ore di musica. I brani sono stati registrati durante i tour 2003 e 2004. Il triplo dvd contiene 9 oredi musica e immagini, di cui 180 di contenuti speciali.

In particolare sono stati registrati i concerti di Milano e dell'Auditorium di Roma nella Sala Santa Cecilia. Nel dvd anche le immagini del nuovo brano "Crescendo Cercando", che verranno registrate il 18 dicembre in Piazza del Duomo a Milano.

Tra i contenuti speciali: la storia di Crescendo, una "Strada facendo" a porte chisue, con lo staff di Baglioni. L'album dei ricordi: 120 fotografie che raccontano il tour e 100 tra le più belle immagini degli show nelle varie città. Il videoclip di "Tienimi con te", le immagini dei concerti nelle aree dismesse (Gazometro di Roma, Ferroviario di Lecce, Porto Vecchio di Trieste) e al Teatro Greco di Siracus

Lo spettacolo.it 14 Dic.
[News] - 14 dicembre 2004 (h.15:09)

BAGLIONI, E FESTA SIA
Minitour tra Milano, Palermo e Roma a cavallo delle festività
Dopo una maratona live durata cento date, dopo essersi esibito in palazzi, palazzetti, teatri e aree dismesse, Claudio Baglioni ha deciso di prendersi una pausa.
Non prima, però, di aver celebrato con un gran finale i successi e le emozioni dei tour "Crescendo" e "Cercando".
Si chiamerà E festa sia!, la mini tournée che vedrà l'artista romano dal vivo, in Piazza Duomo a Milano (sabato 18 dicembre ore 21), Piazza Politeama a Palermo (31 dicembre) e Piazza S. Giovanni a Roma (5 gennaio).
Tre starordinari eventi live, per oltre due ore di musica ciascuno, con tutto il meglio del repertorio del Claudio più amato dagli italiani.

Un posto d'onore in scaletta, l'avrà "Crescendo e Cercando", il fresco brano inedito che dà anche il nome sia al doppio cd, che al triplo dvd in uscita il 28 gennaio prossimo. Due strenne post-natalizie ricche di classici, versioni particolari e rarità.
Ma anche (per quel che riguarda il dvd) di contenuti speciali, come il video di "Crescendo e Cercando", registrato durante il live di Milano e quello di "Tienimi con te", fotografie e immagini tratte dai concerti nelle aree dismesse.

Ma "E festa sia!", vuole essere un momento di celebrazione dedicato anche a chi si ritrova a dover trascorrere il Natale lontano dai propri cari: proprio per questo lo show di Piazza Duomo sarà trasmesso via satellite da Telespazio per i 12mila militari italiani impegnati in missione di pace in Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq e Afghanistan.
m.v.