Claudio Baglioni Unaparolaperte.net

Cercando ... in tour     

01 Luglio- 27 Agosto

Per la realizzazione di questa sezione un grazie a Claudina (Firenze) per i file di impaginazione, a Maria Grazia (Trieste) e                Gio di " Io... e Claudio Baglioni" per l'aiuto nel recupero degli articoli....e a coloro che ne segnaleranno altri....

La Sicilia 27 Agosto
Agrigento - Baglioni sul palco, caos in platea
AGRIGENTO - Tre ore di grandi emozioni, turbate da gravi problemi organizzativi, al concerto che Claudio Baglioni ha tenuto ieri sera nel teatro di Piana San Gregorio nella Valle dei Templi di Agrigento.
Centinaia di persone che pur avendo pagato 40 euro per una poltrona si sono ritrovati senza posto, con file di poltroncine fantasma, con biglietti che presentavano la stessa numerazione e che quindi venivano rivendicati da più persone. Tante le proteste, con decine di spettatori che sino rivolti alle forze dell'ordine. Ad un certo punto anche le hostess addette all'assegnazione dei posti hanno dato forfait, lasciando nel caos decine e decine di persone.
Che qualcosa stava andando per il verso sbagliato se ne è reso conto lo stesso Baglioni che dopo il primo brano non ha esitato, pur con il sorriso sulle labbra, a lanciare un appello: "Grazie, grazie, quando tutti avranno la bontà di mettersi al loro posto, vogliamo continuare questo concerto nella speranza tornando dopo quattro anni in questo posto così suggestivo che ci sia la possibilità di portare via un bel ricordo".

Il Tempo 27 Agosto
Baglioni, no al concerto alle Terme
L'assessore alla Cultura Tedesco non si arrende: "Lo faremo altrove"
È UFFICIALE. Il tanto atteso concerto di Claudio Baglioni, previsto per l'8 settembre, non si farà nella suggestiva cornice delle Terme Taurine. A darne comunicazione nel primo pomeriggio di ieri è stato lo stesso assessore alla Cultura, Ernesto Tedesco, il quale ha reso noto il parere definitivo della Sovrintendenza all'Etruria Meridionale. "Rispondendo alla richiesta avanzata dall'assessorato alla Cultura - ha spiegato Tedesco - la Sovrintendenza ha ufficializzato il suo parere negativo in merito allo svolgimento del concerto di Claudio Baglioni alle Terme Taurine. L'ente, infatti, ha considerato eccessivo il numero dei posti a sedere previsti dalla manifestazione e, soprattutto, troppo oneroso l'impatto che il sito archeologico avrebbe dovuto sopportare, con un palco di 14 metri per 10". Tuttavia l'amministrazione comunale non ha ancora abbandonato l'idea di assicurare alla città un concerto di così grande richiamo e che chiuderebbe davvero nel migliore dei modi l'intera programmazione estiva di questa stagione per quanto, e vale la pena ribadirlo, l'ipotesi del concerto di Baglioni fosse nata proprio a seguito di un interessamento nei confronti delle Terme da parte del cantautore, che quest'anno ha prediletto per il suo tour siti archeologici o aree dismesse. L'assessorato alla Cultura, comunque, dopo avere comunicato la decisione della Sovrintendenza a Baglioni, resta in attesa che il cantautore si esprima sulla possibilità di tenere il concerto in un sito alternativo. "La nostra proposta - ha aggiunto Tedesco - è quella che abbiamo attuato anche per i Pooh: un placo alla Marina, rivolto al Forte Michelangelo illuminato. Detto questo credo, comunque, che la decisione della Sovrintendenza vada rispettata perchè, come del resto avevo affermato sin da subito, la conservazione del sito archeologico deve avere la precedenza su tutto". Intanto Claudio Baglioni comunicherà entro oggi la sua decisione all'assessorato alla Cultura.


Il Giornale di Vicenza 28 Agosto
Da oggi tre settimane di divieto di transito nell’arteria del centro storico, dalla rotatoria della stazione all’incrocio con viale Verdi

Viale Roma chiude causa giostre
Traffico rivoluzionato anche per i concerti di Baglioni a Monte Berico
(g. m. m.) Ben tre settimane di stop al traffico in viale Roma causa giostre. La tradizionale "Festa dei oto" porta quest’anno una rivoluzione viabilistica importante, destinata a cambiare le abitudini di molti vicentini fino a metà settembre. Da oggi, infatti, scatta la chiusura temporanea di viale Roma, nel tratto che va dalla rotatoria della stazione dei treni all’incrocio con viale Verdi. Il periodo di validità dell’ordinanza firmata ieri si articolerà dal 28 agosto al 19 settembre.
Le ragioni sono essenzialmente logistiche, legate cioè allo svolgimento del lunapark in Campo Marzo. «Vista l’ordinanza del 3 agosto dell’assessorato allo Sviluppo economico - si legge in una nota del Comune - inerente le disposizioni in occasione del parco divertimenti cittadino, viene disposta la chiusura temporanea alla circolazione veicolare eccetto bus urbani, extraurbani, turistici, taxi, veicoli a noleggio con conducente, biciclette».
«Ogni anno notiamo un grande flusso di pedoni che si trasferisce da un lato all’altro di Campo marzo, attraversando viale Roma di continuo - spiega l’assessore alla mobilità Claudio Cicero -. In più, questa è la prima edizione del luna park dall’inaugurazione del parking Verdi. Si prevede, quindi, un ulteriore aumento dei flussi pedonali nelle tre settimane in cui sarà attivo il parco divertimenti».
In base alle deviazioni che verranno predisposte per l’occasione, l’Amministrazione comunale spera inoltre di infilare un tutto esaurito dietro l’altro nei giorni clou della fiera.
Il traffico, infatti, verrà incanalato lungo viale Venezia da un lato, e dall’altro lungo viale dell’Ippodromo, che guarda caso sbuca proprio all’ingresso del maxiparcheggio interrato: un assist per tutti i visitatori in cerca di un parcheggio per la propria auto.
Motton San Lorenzo. Nei giorni di lunedì 30 e martedì 31 agosto, infine, rimane chiusa alla circolazione stradale la sede stradale di contrà Motton San Lorenzo, per lavori di fresatura e asfaltatura della strada. Gli autobus delle linee 1, 5, 7 provenienti da contrà Pedemuro S. Biagio subiranno delle deviazioni di percorso.
Casello di Vi-ovest.
Oggi e domani, fino alle 18, a causa di lavori per l’apertura al traffico del nuovo casello di Vicenza ovest, l’autostazione rimarrà chiusa sia in entrata che in uscita.

Il Mattino 27 Agosto
BAGLIONI E DANIELE
I big saltano Casamicciola è polemica
Ischia. Dovevano essere i due eventi clou dell’estate ischitana. E invece si sono trasformati in due appuntamenti mancati, con seguito di polemiche e proteste da parte di centinaia di fan che avevano prenotato i biglietti. Prima Claudio Baglioni e poi Pino Daniele hanno infatti annullato «per esigenze tecnico-logistiche» i loro concerti nel piazzale delle antiche terme di Casamicciola, al Pio Monte della Misericordia. Lo show del cantautore romano era previsto per il 16 di agosto, quello del bluesman napoletano l’11 settembre prossimo.
«Abbiamo avuto un notevole danno d’immagine, sulla questione c’è stata molta confusione», sbotta Gianni Esposito che domani sera chiude la stagione al Negombo con un concerto di Gigi Finizio. Tutto è iniziato, racconta l’organizzatore, con un contratto per i due eventi firmato il 19 luglio scorso con la Friends and Partners, agenzia che cura le uscite sia di Baglioni che di Daniele. «Avevo proposto tre diverse location, furono loro a scegliere il piazzale del Pio Monte, una struttura al centro di un progetto di recupero che mi piaceva rilanciare. La produzione di Baglioni venne a fare dei sopralluoghi e propose alcune modifiche, ci accordammo per un’altra sede, trovai il campo sportivo, solo che la data sarebbe stata spostata al 18 settembre, non è la stessa cosa del 16 agosto». E con Daniele? «Il figlio di Pino è stato qui qualche giorno fa, obiettò che c’erano dei palazzi affacciati sul piazzale, io avevo trovato anche dei maxiteloni per coprirli. Nulla. Alla fine mi è arrivato un fax di disdetta “per esigenze tecnico-logistiche”. Peccato».
Dalla Friends and Partners, Ferdinando Salzano spiega: «Non porto i miei cantanti ad esibirsi in spazi non idonei, se Esposito li ha siamo felicissimi di venire a Ischia. In questa situazione io ci perdo, perché mi saltano due date, ma il contratto, stipulato con la Vera Agency di Napoli che cura le mie cose in Campania, prevedeva un preventivo sopralluogo tecnico, il sopralluogo c’è stato e il luogo non era idoneo». Sul sito di Pino Daniele figura ancora la data dell’11 settembre tra i prossimi concerti. Si parla di Ischia, ma manca la location. Che ci sia ancora tempo e modo per recuperare? Subito dopo il concertone in Piazza del Plebiscito, a luglio, lo stesso Pino aveva parlato della possibile idea di realizzare proprio a Ischia una scuola di musica.

Corriere di Romagna 17 Agosto
La Festa dell’Unità come Sanremo

RAVENNA - Anche quest’anno la Festa provinciale dell’Unità di Ravenna, in svolgimento da oggi al 14 settembre al Pala De Andrè, offre un ricco cartellone di spettacoli, divisi su tre palchi. Quelli più importanti si tengono nell’Arena Tribune, e sono i seguenti: domani e il 3 settembre tornano i Match di improvvisazione teatrale, che hanno ottenuto buon successo lo scorso anno, mentre del tutto nuovo è Arlecchino e Gengis Khan, in programma il 31 agosto ed il 1° settembre. Si tratta uno spettacolo che coniuga la poesia del circo con la forza comica delle maschere, interpretato dagli artisti mongoli del Mongolian National Circus e del Mongolian Music And Dance College, realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata di Mongolia in Italia. Il 10 settembre si celebra il cinquantesimo compleanno della canzone Romagna mia, inno della nostra regione nel mondo, con Mauro Ferrara, Moreno il biondo e Fiorenzo Tassinari. Il 12 ancora protagonista la canzone melodica con Omar, la voce del cuore. Gli unici concerti a pagamento della Festa riguardano due grandi nomi della musica d’autore italiana: Fiorella Mannoia, che canterà l’11 settembre, e Claudio Baglioni, previsto il 14, per ospitare il quale è stato allungato di un giorno il programma della Festa. [.........] di Gianni Arfelli

La Sicilia 27 Agosto
Enrico Di luciano
«Il coraggio di dire no a Baglioni»

L'esibizione di Baglioni al teatro greco ripropone il problema sull'utilizzo del monumento che, secondo l'intelligente politica dello studioso Giuseppe Voza, deve essere preservato per le generazioni future. Un giorno il teatro antico non va bene per la lirica né tantomeno per la musica leggera. Il giorno dopo si può cambiare idea e decidere di ospitare anche concerti di musica leggera con artisti di fama nazionale. Se la posta in gioco è la tutela di uno dei monumenti più importanti del mondo, occorrerebbe più coerenza. La stessa che invoca Enrico Di Luciano presidente dell'associazione «Amici dell'Inda», il quale interviene sulle polemiche relative all'uso (Di Luciano parla di abuso) del teatro antico che l'esibizione di Baglioni ha suscitato. «Sono pienamente d'accordo con il sindaco Bufardeci, allorquando dichiara che il teatro può essere usato esclusivamente per grandi eventi culturali. Va ricordato infatti – sostiene Di Luciano – che il teatro greco rappresenta un unicum che non consente raffronti, e che il monumento rischia un pericoloso degrado laddove vanga sovrautilizzato. Ritengo quindi, che al teatro greco possano essere rappresentati spettacoli non solo di altissimo valore artistico, ma che gli stessi debbano essere necessariamente intimamente collegati al sito». Secondo Di Luciano bisogna avere il coraggio di saper dire di no non solo a Fiorello o a Dalla e Moranti ieri e a Baglioni oggi, i cui concerti possono essere tenuti più opportunamente negli stadi o nei teatri tenda, ma anche, e soprattutto, a scadenti compagnie di balletti. «In ogni caso – aggiunge Di Luciano – come ha detto Bufardeci, degli spettacoli devono poter godere tutti i siracusani e non solo il potente di turno e “suoi” come diceva Andreotti di Craxi. Sono certo che il sovrintendente Muti saprà, con la conclamata autonomia di giudizio, tutelare il monumento anche per quello che rappresenta per la città». laura valvo

Il Messaggero Marche 27 Agosto
Tutto esaurito per il concerto di Baglioni

Allo Sferisterio lunedì (ore 21) torna un artista che non ha bisogno di presentazioni: Claudio Baglioni. Tutto esaurito al botteghino per il concerto del cantautore romano, neo laureato in architettura, specializzazione in archeologia industriale. Baglioni presenterà i successi della sua carriera trentennale rivisitati con arrangiamenti inediti. Sul palco con lui un gruppo di polistrumentisti di fama internazionale direttti da Paolo Gianolio, per una scaletta che ripercorrerà i vecchi successi passando poi a brani più recenti, con molto spazio dedicato alle canzoni dell'album Sono io l'uomo della porta (ndr!) accanto .


Il Messaggero Viterbo 27 Agosto
LA SOPRINTENDENZA DICE NO
Baglioni non può cantare alle Terme

Troppe vibrazioni potrebbero nuocere al sito. E il Comune ripropone il lungomare

Claudio Baglioni non canterà alle Terme romane. La sentenza è ufficiale ed è arrivata ieri dalla Soprintendenza. Dopo aver visionato il progetto presentato dall’assessore alla Cultura Ernesto Tedesco, l’ente che salvaguarda i beni archeologici, ha deciso di non concedere l’atteso nulla osta, perchè manca la compatibilità con le “superiori esigenze di tutela del sito”. In sostanza a preoccupare la Sovrintendenza sono l’alto numero di spettatori che si affollerebbero sia all’interno che all’esterno delle Terme, ma anche le forti vibrazioni che verrebbero prodotte dal un potente impianto audio e che potrebbero arrecare danni alla stabilità dei reperti romani.
«Come prevedevo - afferma l’assessore Tedesco - la risposta è arrivata puntuale a metà settimana. Non è stato concesso l’ok per realizzare il concerto alle Terme. Del resto, abbiamo sempre rappresentato all’organizzazione le difficoltà per poter tenere un simile avento all’interno del sito, tenuto conto della necessità di montare un palco enorme, di posizionare duemila sedie, dei vari problemi logistici e di ordine pubblico. Per questo non era stato firmato ancora alcun contratto. Tutte cose sulla carta superabili, ma che in realtà consigliano un altro sito, ed ancora una volta quello della Marina sarebbe l’ideale». Subito dopo il veto della Soprintendenza c’è stato ieri un nuovo contatto tra Comune e organizzazione del tour per vagliare la possibilità di svolgere il concerto, a pagamento, così come richiesto dallo stesso Baglioni, alla Marina. «Il palco verrebbe montato rivolto verso il Forte, così come richiesto dal cantante, che effettua concerti solo in aree storiche, - aggiunge Tedesco - ed è stato predisposto l’allestimento di sedie e tribune per il pubblico. L’organizzazione mi è sembrata ben disposta, ora però la parola spetta a Baglioni». Cri.Ga.

 

La Sicilia.it 26 Agosto
Assicurato il tutto esaurito
Baglioni al teatro della Valle

E' uno degli appuntamenti più attesi dei concerti musicali di questa stagione estiva. Ci riferiamo all'artista romano Claudio Baglioni che si esibirà stasera alle 21,30 al teatro di piano San Gregorio. Praticamente il pienone è assicurato e gli organizzatori hanno perfino piazzato un'altra gradinata per complessivi mille posti proprio per soddisfare tutte le richieste. La gente arriverà da un pò tutte le zone dell'Agrigentino, le richieste però sono giunte agli organizzatori anche da altre province siciliane e dal Milanese. Claudio Baglioni all'ombra della Valle dei Templi è sicuramente uno spettacolo che merita. L'artista come al solito offrirà almeno due ore di concerto dove proporrà tutte le canzoni più conosciute del suo vastissimo repertorio a cominciare dall'intramontabile «E tu» per proseguire con «Mille giorni di te e di me» ed ancora «Solo», «Strada Facendo», «E adesso la pubblicità». Sarà sicuramente il concerto più seguito, difficilmente potrà stabilire un nuovo record di presenze e quindi di incasso l'esibizione di Fiorella Mannoia che è in programma il prossimo 2 settembre sempre nello stesso sito. Baglioni è un cantante che ormai ha una fama mondiale e riesce ad abbracciare ben tre generazioni. I suoi lavori sono stati sempre un grande successo. ***Baglioni inoltre a settembre effettuerà a Lampedusa la seconda edizione di «O' cià» che vuole essere un suo omaggio nei confronti della popolazione isolana. Ricordiamo che nella più grande delle Pelagie, Baglioni è ormai di casa visto che vi trascorre la stagione estiva.

Il Messaggero 26 Agosto
Baglioni 
Il Comune insiste per il concerto alla Marina

Proseguono a ritmo serrato le “grandi manovre” di Palazzo del Pincio per poter ospitare in città una tappa del tour “Cercando” di Claudio Baglioni.
Dopo la polemica dei giorni scorsi per la vendita on-line dei biglietti per il concerto che dovrebbe tenersi il prossimo 8 settembre, ieri c’è stato un nuovo incontro con gli organizzatori del tour del cantante romano.
«Abbiamo chiarito il disguido nato con la vendita telematica dei biglietti - spiega l’assessore Tedesco - una scelta della quale, nel caso di annullamento della data, si assumerà il problema direttamente l’organizzazione».
Intanto il Comune sta ancora aspettando una risposta dalla Sovrintendenza sulla possibilità di ospitare l’evento all’interno del parco archeologico delle Terme romane.
«Ieri ho avuto un nuovo contatto - continua Tedesco - con la responsabile Ida Caruso, con la quale avevo avuto i primi contatti per Baglioni già a metà luglio. Si è riservata di darmi una risposta, dopo aver attentamente valutato il progetto, entro un paio di giorni».
Indipendentemente però dal sito, la volontà degli amministratori di chiudere con l’apprezzato cantautore di “Piccolo grande amore” l’estate civitavecchiese è tanta. E in vista di un parere negativo per le Terme dalla Sovrintendenza, ieri con gli organizzatori del tour è stata rilanciata l’alternativa Marina. Una valida alternativa, che oltretutto se venisse accettata da Baglioni, consentirebbe ad un numero maggiore di fans cittadini di poter assistere al concerto. Cri.Ga.

civonline.it 26 Agosto ore 11:07
Scaricabarile per Baglioni
L'assessore Tedesco replica alla Sovraintendenza: "Richiesta inviata per tempo". Concerto a rischio, sospesa la prevendita on-line

Scaricabarile del Comune per il concerto di Claudio Baglioni, in programma alla Terme e che molto probabilmente dovrà essere annullato, con grande delusione per i fans, che da giorni, da quando è apparsa la data dell’8 settembre, con la tappa di Civitavecchia, nel calendario del tour del noto artista, sono in febbrile attesa di poter acquistare i biglietti. Come riportato ieri dal nostro giornale, la Sovrintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, che ha l’obbligo di tutelare sul sito, non ha ancora dato l’ok definitivo sull’uso dell’area, in quanto, come dichiarato dalla dottoressa Ida Caruso, gli uffici non hanno ancora avuto modo di esaminare le informazioni di carattere tecnico inviate dal Pincio, in cui sono contenute le informazioni sullo svolgimento del concerto, ma soprattutto sulla logistica delle attrezzature che verranno utilizzate all’interno dell’area archeologica. Proprio sull’invio di tale documentazione, le versioni dei due enti non collimano. Da una parte, l’Assessorato alla Cultura assicura di «aver inviato a Villa Giulia tutto il materiale richiesto già dal 18 agosto, segnalando anche la data dello spettacolo», mentre dall’altra la dottoressa Caruso riferisce come la relazione sia pervenuta solo l’altro ieri, creando ovvi problemi nel rilascio dell’autorizzazione nei tempi stabiliti per l’esibizione del cantautore romano. E in ogni caso, anche il 18, visto il periodo di ferie, sarebbe stato probabilmente tardi. A questo bisogna aggiungere che il responsabile delle comunicazioni esterne della Sovrintendenza Marco Sala, avrebbe riferito, di non avere mai neppure sentito parlare di un possibile concerto di Baglioni alle Terme di Traiano.
Sulla vicenda, è intervenuto l’Assessore alla Cultura Ernesto Tedesco, che non riesce a spiegarsi cosa possa essere accaduto. «Fin dalla fine di luglio, abbiamo seguito la prassi segnalataci dalla Sovrintendenza - spiega Tedesco - con cui abbiamo avuto sempre ottimi rapporti di collaborazione. In merito, ho parlato con la dottoressa Caruso la quale non ha comunque ancora escluso la possibilità che il concerto possa svolgersi alle Terme». Al momento, non vi è dunque un ‘‘no’’ categorico da parte della sovrintendente, che comunicherà la sua decisione al Pincio entro un paio di giorni.
Nell’attesa, l’assessore Tedesco sembra non fare drammi di fronte a una sempre più probabile impossibilità di utilizzo delle Terme. «Se la Sovrintendenza dovesse confermare il parere negativo sull’uso del sito, - afferma - il concerto sarà probabilmente spostato in un altro luogo, oppure cancellato». Come location alternativa all’attesa esibizione di Baglioni, viene segnalata la Marina, ma c’è da considerare come il cantante abbia scelto siti storici o archeologici per il suo tour, di cui finora ha già annullato due date.
«Ci siamo impegnati per organizzare a Civitavecchia un concerto di grande livello - conclude Tedesco - e dare la possibilità ai cittadini di ascoltare un grande interprete della musica italiana. Mi auguro che la decisione sia positiva».di FRANCESCA MORETTI

Il Gazzettino 26 agosto
IL SETTEMBRE DI VICENZA Musica, teatro, mostre e immancabile "cena dei Oto". Dal 3 al 26, un programma fitto di eventi
Una lunga festa al rientro dalle ferie

Musica leggera, classici del teatro, rassegne espositive, manifestazioni all'aperto. E poi cena "dei Oto" in corso Palladio, letteratura internazionale, il Concorso ippico internazionale di salto a ostacoli al Parco Querini, la consegna della "Penna d'oro" a Claudio Baglioni. E' un piatto ricco di avvenimenti quello che la città propone per il prossimo settembre. Con le vacanze estive ormai agli sgoccioli, il progressivo ritorno all'attività sarà meno duro per i vicentini. Oltre una ventina le iniziative in cartellone, tra cui spiccano eventi come l'allestimento di Ecuba, tragedia di Euripide, al teatro Olimpico (primo settembre, protagonista Paola Gassman), i due concerti di Claudio Baglioni nel piazzale della Vittoria a Monte Berico (3-4 settembre), la notte di musica sempre in piazzale della Vittoria il 6 settembre (con concerto del gruppo "Le vibrazioni"), il ristorante "Palladio" in corso Palladio l'8 settembre e il ciclo di spettacoli classici dall'11 settembre al 15 ottobre all'Olimpico.
Venerdì 3 settembre prenderà il via come detto il Concorso ippico internazionale al Querini (fino 5 settembre). ****
Sabato 4 settembre Baglioni riceverà dalle mani del sindaco Enrico Hullweck, a Palazzo Trissino, la "Penna d'oro del Palladio", prestigioso riconoscimento conferito in passato a importanti personalità della cultura e ora assegnato all'interprete di "Questo piccolo grande amore" come autorevole rappresentante della canzone italiana d'autore. [......]

civonline.it 25 Agosto ore 20:25
Baglioni, un concerto impossibile
Il progetto è arrivato ieri alla Sovrintendenza, per la dottoressa Caruso ci sono grossi problemi

"Credo che sia praticamente impossibile che il nulla osta per il concerto di Claudio Baglioni possa arrivare in tempo per effettuare lo spettacolo l'8 settembre".
Da piazzale di Villa Giulia, sede della Sovrintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria Meridionale la dottoressa Ida Caruso, responsabile anche per la nostra zona, appare decisamente scettica.
"Il prospetto tecnico dell'evento che si vorrebbe realizzare nel sito delle Antiche Terme Taurine - spiega - è arrivato nei nostri uffici soltanto questa mattina (ieri ndr) e pertanto è palese la presenza di difficoltà di natura oggettiva per predisporre gli atti necessari allo svolgimento della manifestazione.
Innanzitutto i tempi, strettissimi, poi la capienza eccessiva che si vorrebbe riservare alla platea, quindi la difficoltà di conciliare la strumentazione tecnica con le strutture archeologiche, alla cui tutela è rivolta prioritariamente la nostra attenzione. Occorre poi dire - sottolinea la dottoressa Caruso - che noi procederemo comunque alla verifica della realtà che ci viene presentata con questo progetto ma che un procedimento simile ha i suoi tempi. L'evento non era assolutamente in programma e pertanto i nostri settori designati non hanno potuto occuparsene preventivamente. L'ufficio legale deputato alla redazione del ''disciplinare'' poi - conclude la dottoressa Caruso - riaprirà il 6 settembre e quindi mi sembra praticamente impossibile che possa essere rilasciato un nulla osta per un evento che dovrebbe tenersi due giorni dopo".
Prima della dottoressa Ida Caruso anche il responsabile delle comunicazioni esterne della Sovrintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria Meridionale, Marco Sala, era caduto dalle nuvole alla notizia di un possibile concerto di Claudio Baglioni alle Antiche Terme Taurine.
"Da prassi - spiega - la Direzione Generale per i Beni Archeologici, direttamente dipendente dal Dipartimento per i Beni ambientali e paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, invia ad ogni singola Sovrintendenza per i Beni Archeologici il programma completo delle iniziative ad esso pervenute e previste per ciascun sito, permettendo così ad ogni Ente interessato di organizzarsi per tempo.
Il calendario del tour di Claudio Baglioni, che tra l'altro quest'anno ha scelto solo location d'interesse storico - archeologico e la cui produzione ha inviato uno schema molto dettagliato - conclude Sala - non prevedeva in alcun modo il sito di Civitavecchia".
Adesso quindi, a meno di straordinari colpi di scena, il nulla osta della Sovrintendenza si allontana e, con esso, la possibilità, per gli ammiratori del cantautore capitolino, di ascoltare Claudio Baglioni dal vivo nel suggestivo scenario delle Terme Taurine.di STEFANIA ACCARDI

La Sicilia 25 Agosto
Baglioni al teatro greco.
Il cantautore romano promette: "Tornerò a settembre""Speravo in una notte di note diversa"

"L'emozione è grande ma purtroppo è grande anche il rammarico per una notte di note che avevo immaginato diversa. Una notte da passare insieme, "Cercando" di portare, ciascuno, il proprio spicchio di sogno, unirlo a quello degli altri e affidare al mare un sogno, se possibile ancora più grande. Così invece non sarà". Claudio Baglioni ma non ha nascosto il proprio rammarico per il mancato concerto al teatro greco. Toni garbati che non hanno lasciato spazio alla polemica per un evento che è saltato per ragioni organizzative. L'architetto-cantautore anzi ha voluto ringraziare per un "piccolo regalo richiesto e concesso: poter visitare e cantare in questo teatro".
"Quello che posso dire - ha aggiunto Baglioni -, in questa vigilia carica di attese, è che lavoreremo per tornare, nella speranza che - come accadde da queste parti alla ninfa Aretusa e al giovane Alfeo - la magia si compia di nuovo e le nostre acque possano incontrarsi e fondersi insieme". Baglioni tornerà a Siracusa a settembre e ripartire, dal teatro antico, "Cercando" insieme la via del mare. Nella conferenza stampa che ha preceduto il breve live che Baglioni ha offerto a giornalisti e addetti ai lavori, l'assessore regionale al Turismo Granata ha parlato di una esibizione che promuove il teatro greco. "Un ulteriore tassello sulla valorizzazione del nostro patrimonio archeologico. Oggi non era possibile ospitare alcun concerto per il semplice fatto che non si poteva circoscrivere l'evento ad un pubblico ridotto. Probabilmente tra un mese sarà possibile realizzare il concerto". Anche il sovrintendente Mariella Muti ha sottolineato l'importanza della presenza di Baglioni che rappresenta un'occasione per promuovere ulteriormente il teatro greco, "il gioiello più prezioso della nostra città che sta per entrare nell'Unesco". Baglioni si è quindi esibito, accompagnato dalla sua chitarra, seduto su una pietra con dietro la cavea dell'antico teatro. Immagini e musiche saranno inserite nel suo nuovo dvd. Il cantautore rimane convinto, questa volta polemicamente, che altre forme di espressione, come la musica leggera, hanno diritto di cittadinanza nei teatri antichi. Secondo il sindaco Bufardeci (assente ieri al teatro) il Temenite deve invece essere utilizzato solo per grandi avvenimenti culturali dei quali devono poter godere i siracusani e i visitatori richiamati dal fascino del luogo e degli stessi eventi culturali. laura valvo

La Sicilia Sirausa

Teatro Greco. Piccolo live a porte chiuse per espresso desiderio del cantautore
L'esibizione di Baglioni per pochi eletti
Solo un pubblico ristrettissimo, selezionato fra autorità, politici e giornalisti potrà assistere stasera all'esibizione di C. Baglioni al teatro greco. Sarà una esibizione per "pochi eletti".Una scelta obbligata, dal momento che non è stato possibile organizzare un concerto vero e proprio così come avrebbe desiderato l'artista architetto. Gli organizzatori smentiscono l'assessore regionale al turismo Granata che aveva parlato sì di "esibizione chiusa al pubblico" ma solo perché Baglioni doveva realizzare il suo nuovo dvd utilizzando come sfondo il teatro antico siracusano. L'assessore Granata aveva insomma sostenuto l'esibizione di Baglioni perché strettamente legata alla "promozione di Siracusa", affermando nel contempo che la musica leggera non può essere ospitata la teatro greco. NESSUN DVD INVECE PER GLI ORGANIZZOTORI secondo i quali l'artista si esibirà in un "piccolo live a porte chiuse per suo espresso desiderio, in una zona riservata per problemi di agibilità" Il teatro antico quindi non ospita alcun spettacolo, ma una esibizione speciale in cui, per ovvi motivi non saranno staccati biglietti né sarà consentito l'ingresso al pubblico, ad eccezione delle autorità, dei politi e degli addetti ai lavori che potranno entrare solo con l'invito. Il sovrintendente ai Beni Culturali Mariella Muti conferma che l'esibizione di Baglioni sarà a "porte chiuse". "Non potrà entrare nessuno ad eccezione dei giornalisti e di un ristretto gruppo di addetti ai lavori. L'esibizione di C. Baglioni -dice Mariella Muti- è fissata per le ore 19.Per questa ragione, con la questura, abbiamo anticipato di un'ora l'ora di uscita dei turisti dal teatro antico in modo da evitare problemi di ordine pubblico. E' bene ribadire che non si tratta di uno spettacolo né di un concerto, ma di una breve registrazione a cui non sarà possibile assistere" Oggi pomeriggio C. Baglioni alle 18, prima dell'esibizione, terrà una confernza stampa. E' probabile che il cantautore spieghi le ragioni che hanno impedito di realizzare al teatro greco il concerto a cui teneva particolarmente. Non è escluso tuttavia che Baglioni possa tornare a Siracusa nel mese di settembre. Laura Valvo

civonline.it 24 agosto ore 15:06
Baglioni, si studiano le alternative alle Terme
Il concerto dell'8 settembre è però già in calendario

Nel calendario ufficiale del tour di Claudio Baglioni Civitavecchia c'è, e proprio l'8 settembre, tra la data di Vicenza, del 4, e quella di Terracina, del 10. A far restare i tantissimi fan locali del cantautore romano col fiato sospeso è, quindi, ormai, solo il ''nulla osta'' della Sovrintendenza ai Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale. Sarà infatti l'ente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali a dire una parola praticamente vincolante, sulla possibilità che, l'8 settembre, Claudio Baglioni possa svolgere una tappa del suo tour estivo 2004, denominato ''Cercando'', presso il sito delle Antiche Terme Romane. "Dopo un assenso di massima - spiega l'Assessore alla Cultura Ernesto Tedesco, che da mesi opera per la realizzazione dell'evento - abbiamo inviato un progetto tecnico alla Sovrintendenza, con tutte le informazioni necessarie a comprendere ed a valutare l'impatto del concerto sul sito. Si tratta di un prospetto, messo a punto con lo staff organizzativo del cantautore capitolino, che comprende le misure del palcoscenico, la portata dell'impianto fonico, lo spazio da riservare alle strumentazioni ed alla platea. Siamo pertanto in attesa del ''nulla osta'' della Sovrintendenza, senza il quale non possiamo firmare il contratto per lo svolgimento dell'evento". I telefoni dell'Assessorato alla Cultura continuano ad essere tempestati di richieste, soprattutto per quanto concerne la prevendita, ed il personale è costretto a rispondere che la matematica certezza della manifestazione ancora non c'è. "Tra oggi e domani - aggiunge l'assessore Tedesco - avremo il responso della Sovrintendenza e, se tutto sarà in regola, inizieremo ad organizzarci per lo sbigliettamento, pretendendo che i ticket siano venduti a Civitavecchia". Il numero dei posti disponibili, circa 2000, fa prevedere che ci sarà una vera e propria ''caccia al biglietto''. A confermarlo, se ce ne fosse bisogno, il tutto esaurito registrato, con largo anticipo, a Viterbo, dove Baglioni chiuderà il tour il 12 settembre. Cinquemila i fan attesi dal giorno prima e già prenotati quasi tutti i posti liberi negli alberghi del capoluogo della Tuscia per la notte tra l'11 ed il 12 settembre. Per non far sfuggire un'occasione simile anche a Civitavecchia l'Assessorato alla Cultura ha proposto due location ''di riserva'' all'organizzazione del cantautore: parte della Marina, dal lato che avrebbe come sfondo il Forte Michelangelo o Fiumaretta. Questo perché, Baglioni, per questo tour vuole solo "siti d'arte o aree dismesse delle città, per dare loro un nuovo splendore".di STEFANIA ACCARDI

Musica: Per Baglioni Velodromo Di Palermo Diventa Un Teatro
Palermo, 24 ago. - (Adnkronos) - Il velodromo 'Paolo Borsellino' di Palermo e' stato interamente riallestito come un teatro, con un grandissimo parterre di posti a sedere, per il live show di Claudio Baglioni che si terrà domani sera nel capoluogo siciliano dopo il trionfale 'doppio debutto' al Teatro Antico di Taormina. In pochi giorni nel velodromo palermitano e' stata realizzata una grande 'gabbia acustica' che avvolgerà uniformemente tutto il pubblico. Il grande palco, formato da pedane su più livelli, sarà illuminato da una selva di luci, tra cui 72 fari robotizzati. Ai bordi dell'anello verranno posizionati due maxischermi per permettere a tutti una visione ideale.

magazine.enel.it/pt/Catania 24 Agosto
Il neo architetto percorre l'Italia alla ricerca di cogliere il senso affidato ai luoghi. Non è un caso che il nuovo tour si intitoli proprio Cercando: di trovare e di lasciare una traccia significativa del proprio passaggio.
Le due tappe a Taormina saranno immortalate in un dvd ricordo

taormina-arte.com24 Agosto
Claudio Baglioni in concerto 22 e 23 Agosto
Claudio Baglioni fa il "bis". Andati completamente a ruba i biglietti del concerto di domenica 22 agosto al Teatro antico, il cantautore romano si esibirà nello splendido scenario del teatro greco-romano, anche lunedì 23 agosto, per la gioia dei suoi tantissimi fans che in questi ultimi giorni hanno letteralmente preso d'assalto tutti i punti vendita dei biglietti. Un tributo speciale per un evento speciale con due serate di grande musica per soddisfare le numerose e continue richieste del pubblico. Claudio Baglioni chiuderà, con il suo concerto, la lunga stagione di Taormina Arte, con uno spettacolo pensato e ideato appositamente, considerate l'unicità e la bellezza del luogo, per il Teatro antico. Baglioni, il teatro e il suo pubblico: un incontro irripetibile e da non perdere che potrebbe concretizzarsi anche con la realizzazione di un Dvd; il cantautore infatti vorrebbe realizzare un speciale "ricordo" dell'evento molto atteso che lo vedrà sul palcoscenico del Teatro antico assoluto protagonista il 22 e il 23 agosto. Per l' acquisto dei biglietti del concerto, in collaborazione con J.G. Angels, (43,70 euro, platea; 28,80 euro, gradinata) si può consultare il sito www.ticketone.it o telefonare all' 89.24.24 (Pronto Pagine Gialle) o l' 899.500.022 (Call Center TicketOne) oppure è possibile rivolgersi alla biglietteria del Palazzo dei Congressi dalle 10 alle 13 e dalle 17 fino alle 20.30 (fino alle 22, nelle serate degli spettacoli di "Taoarte").


dal blog di giospecial
viterbonews.com
Il 12 settembre raduno fans club Baglioni a Viterbo
Almeno cinquemila appassionati di Claudio Baglioni provenienti da tutta Italia sono attesi a Viterbo il 12 settembre prossimo, in occasione del raduno nazionale dei fan club. Già in tremila saranno in città il giorno prima per assistere al concerto che il cantautore romano terrà a Prato Giardino. Proprio questo concerto, che chiude il tour estivo di Baglioni, ed il raduno nazionale dei fan club saranno l'appuntamento piùimportante del "Settembre Viterbese", il cartellone collegato alla festa di Santa Rosa. In occasione del raduno dei suoi fan, Baglioni, dalle 15 alle 17,30 del 12 settembre, sempre a Prato Giardino, terrà uno spettacolo definito "speciale", una via di mezzo tra un concerto e una rievocazione delle tappe più significative della sua carriera. Alle 12 di oggi, l'assessore provinciale alla cultura, Gianmaria Santucci, e l'assessore comunale alle politiche giovanili, Mauro Rotelli, nel corso di una conferenza stampa, hanno presentato nei dettagli l'evento ed illustrato le iniziative intraprese per accogliere i fan. Intanto, un primo riscontro positivo sulla due giorni viterbese di Baglioni arriva dalle prenotazioni negli alberghi cittadini, praticamente già quasi tutti al completo per la notte tra l'11 e il 12 settembre.

Messaggero - Civitavecchia e Viterbo 24 Agosto 2004
Passerella per il concerto di Baglioni

Un nuovo teatro tenda a Viterbo per garantire un adeguato numero di posti in occasione di eventuali iniziative nel periodo invernale. E' l'unica notizia degna di nota emersa in quella che avrebbe dovuto essere la conferenza stampa (organizzata da Comune e Provincia) di presentazione, in quel di Schenardi, del concerto di Claudio Baglioni. L'11 settembre a Prato Giardino, poi di nuovo il 12 appannaggio esclusivo dei fans club di tutta Italia, il cui raduno nazionale si svolge proprio nel capoluogo dalle 15 alle 22. Prezzi del biglietto: 20 e 38 euro, per 5.000 posti a sedere. Ma al di là di questo - che non rappresenta certo notizia inedita - sulle due serate altro non è stato detto dallo stuolo di politici per i quali ogni occasione è buona per fare un po' di passerella.


Romagna Corriere 20 Agosto
Baglioni a Ravenna il 14 settembre

RAVENNA - Claudio Baglioni, uno dei cantautori italiani più amati dal pubblico torna a Ravenna. Dopo la fortunata tournée invernale si ripresenta in questa nuova veste di fine estate con una data davvero interessante. L’appuntamento è per il 14 settembre al Pala De Andrè. I biglietti per assistere allo spettacolo sono in vendita già da lunedì 23 agosto e per informazioni è possibile rivolgersi a Romagna Concerti, in via Campo di Marte a Forlì o telefonando al numero 0543/60738.


La Sicilia 18 Agosto
Il 24 la registrazione del nuovo dvd L'architetto Baglioni «sceglie» il teatro greco

Non è un concerto per «pochi intimi». Anzi non è neanche un concerto. Il neo architetto Claudio Baglioni alla fine è riuscito ad avere la concessione del teatro greco, ma solo per registrare il suo nuovo dvd. Il concerto, caldeggiato o meglio suggerito dallo stesso Baglioni all'assessore Granata, era troppo impegnativo e costoso, e allora niente musica per il grande pubblico ma solo una registrazione «chiusa» con lo sfondo di uno dei teatri più suggestivi del mondo. Il pubblico sarà costituito da giornalisti. Lo conferma Fabio Granata, assessore regionale al Turismo.
«Non si tratta di un concerto. Abbiamo concesso il teatro greco perché Claudio Baglioni, dovendo registrare il nuovo dvd, promuoverà Siracusa. Per questa ragione al teatro saranno invitati solo giornalisti. Un appuntamento necessariamente a porte chiuse. E' stata una scelta precisa».
Fabio Granata, da assessore regionale ai Beni culturali ha avuto più di una occasione per dimostrare di saper valorizzare l'immenso patrimonio della Sicilia e non cambia idea, da assessore al Turismo, sull'utilizzo dei teatri antici.
«Il teatro greco è il tempio della tragedia greca. Per l'esibizione di Baglioni avevo dato un'autorizzazione perché l'organizzazione utilizzasse il teatro come quinta senza occupare la cavea. Un'autorizzazione concessa nel momento in cui ho pensato che dovevano essere gli organizzatori del concerto di Claudio Baglioni a pensare alle spese dell'allestimento. Ma per gli organizzatori si trattava di una spesa eccessiva. In ogni caso il teatro greco di Siracusa non è un teatro dove fare musica leggera. Ci possono essere casi straordinari, come per Fiorello, che è pure siracusano. Ma è stato un caso eccezionale. Cosa diversa la musica leggera. La magia di questo teatro consiste nel fatto che lo abbiamo preservato in modo quasi religioso. Credo in questa forte specificità. Ci sono gli dei che ci guardano. Anche per la lirica, non c'è bisogno del teatro greco. Va benissimo l'Anfiteatro». Eppure il sindaco Bufardeci aveva proposto il grande Zeffirelli al teatro greco. «Un progetto che ho bloccato – aggiunge Granata», che ha però concesso lo stesso teatro antico per la festa della polizia. laura valvo


La Sicilia 17 Agosto
Grande attesa per il concerto di Baglioni
L'autore di «Questo piccolo grande amore» si esibirà mercoledì 25 agosto al velodromo «Paolo Borsellino»

Aspettando Claudio Baglioni. Grande attesa tra i moltissimi fans palermitani per il concerto di Claudio Baglioni del 25 prossimo al Velodromo, che per l'occasione potrà ospitare fino a 13 mila posti, con una sistemazione di posti a sedere uguale a quella realizzata per il concerto di Elton John. Il cantautore romano prima di Palermo sarà al teatro greco di Taormina il 22 e 23 agosto, dove già i biglietti sono andati a ruba perchè i suoi tantissimi fans hanno preso d'assalto tutti i punti di vendita dei biglietti. Altrettanto sta succedendo a Palermo. Baglioni non ha il fascino poetico di un De Gregori, non ha la creatività letteraria che aveva Fabrizio De Andrè, e neanche possiede la musicalità e l'istrionismo di Lucio Dalla. Non dovrebbe, sostanzialmente, essere una star, un «divo». Eppure riesce sempre a riempire gli stadi e vendere milioni di dischi. «Strada facendo» - come recita il titolo di una delle sue canzoni più celebri - lui ha vinto, come non è invece capitato a molti suoi colleghi cantautori, perchè tra questi alcuni si sono fermati, altri hanno conosciuto alti e bassi. Lui invece è andato - e va - avanti sempre tranquillo, riaffermandosi sempre più come «cantante per tutte le stagioni». Ogni generazione ha il suo trovatore, ma Baglioni, ormai ultracinquantenne (è nato nel quartiere Centocelle, a Roma, il 16 maggio 1951 da famiglia borghese), riesce sempre con le sue canzoni a prendere tutti per mano e condurre in una zona di fantasia o di malinconia o di sentimento dove ciascuno ama sentirsi giovane. C'è dolcezza e c'é angoscia, c'é voglia d'amore nei suoi versi non eccelsi ma neppure banali, c'é una certa misura nella retorica e c'é una certa sapienza nell'uso degli ingredienti di massa. C'é anche coerenza nella sua vita, come dimostra anche il recente conseguimento della laurea in Architettura a completamento dei suoi studi iniziati in gioventù alla Facoltà di Architettura della capitale. Claudio Baglioni ha sempre avuto, fin dagli esordi, la capacità di dare voce al linguaggio di tutti i giorni. Quando scrive le musiche ed i testi del suo secondo album, «Questo piccolo grande amore», love-story di due ragazzi simili a tanti altri, tutti possono facilmente identificarsi.
Nel brano che dà il titolo all'album ("Lei era un piccolo grande amore/ solo un piccolo grande amore..") Baglioni si rivela quel poeta della natura, dell'amore, del quotidiano, che farà di lui l'idolo dei giovani, di quelli di almeno due-tre generazioni. Sì, perchè non esiste adolescente che, 30 anni dopo, così come quelli di allora, non conosca l'esito della tenera vicenda che gioca sull'immediatezza dei sentimenti e delle immagini. Quella storia comune, quelle parole semplici ed immediate conquistano i giovani e decretano per Claudio Baglioni un successo che non lo abbandonerà più. Un inno d'amore generazionale che ha segnato un'epoca. Ricordiamo ancora quella sua lontana tappa del 1982 (ma ne sono seguite delle altre) a Palermo con le gradinate e il prato dello stadio della Favorita (oggi Renzo Barbera) che sembravano da finale di mundial di calcio. Quell'attimo della sua apparizione sul palco con migliaia di voci che si fondevano in un solo grido per ritmare «Claudio! Claudio!», migliaia di ragazzini e ragazzine che si sbracciano e tentano di avvicinarsi sempre più al mastodontico palcoscenico allestito sul verde prato, e ogni brano, che i presenti conoscono a memoria, salutato da un boato, applausi fragorosi, urla frastornanti, e i carabinieri a prodigarsi per colmare le ragazzine più agitate. Eppoi, alla fine, il trionfo con il giro di pista e le mani levate al cielo. Da dove viene un entusiasmo così travolgente per un cantautore che non urla, non si scalmana sul palcoscenico, canta da oltre 30 anni ballate lunghe (e, per la verità, un po' monotone), che parlano d'amore e di malinconia, violenza e dolcezza, cose piccole di tutti i giorni ? La risposta allo stesso Baglioni. « Io non so dare risposte definitive - spiega con una modestia che non suona falsa - Semmai sono più bravo a farmi domande, ad avere dei dubbi. Non ho mai fatto parte di una scuola, né ho preteso di lanciare messaggi. Ho sempre cantato le mie storielle nell'unico modo che conosco, con semplicità ». Saranno le stesse storielle che il 25 agosto, al Velodromo di Palermo, rinnoveranno il rito e l'entusiamo tra fans vecchi e nuovi. Di fronte a tanta musicaccia rumorosa e squassante i timpani oggi in circolazione, certamente le canzoni di Claudio Baglioni saranno un toccasana. Pippo Ardini

16/AGO/04 - 16:08
MUSICA: ALLESTIMENTO SPECIALE PER CONCERTO BAGLIONI A PALERMO

Catania, 16 ago. (Adnkronos) - Riallestire interamente il velodromo 'Paolo Borsellino' come un 'gran teatro', con un grandissimo parterre di posti a sedere, un palco coperto, ed una grande 'gabbia acustica', che avvolga uniformemente tutto il pubblico. Queste le richieste della produzione di Claudio Baglioni al promoter siciliano Giuseppe Rapisarda, che sta organizzando le 4 date del 'Cercando tour' in Sicilia. Il calendario degli appuntamenti partira' dal 'doppio debutto' di Taormina, teatro Antico 22 e 23 agosto, per proseguire proprio a Palermo al velodromo 'Paolo Borsellino' il 25 agosto, e infine ad Agrigento, al teatro 'Valle dei Templi', il 26 agosto.

www.unionesarda.it

Anfiteatro da aprire ai disabili
«Ho sempre pensato che la civiltà di un paese si misura anche dalla sensibilità mostrata contro le discriminazioni di qualsiasi genere: attendo un suo atto che dimostri che Lei è all’altezza di guidare una città civile». Si chiude così la lettera inviata  al sindaco Emilio Floris da Onorio Petrini, consigliere regionale e comunale di Forza Italia, per sollecitare l’apertura ai disabili delle strutture destinate agli spettacoli e alla cultura e dell’Anfiteatro in particolare. «Su una popolazione di 150.000 abitanti, a Cagliari almeno il 5%, cioè oltre 7000 cittadini, è rappresentato da disabili» ragiona Petrini, «L’Anfiteatro Romano dispone di 4200 posti. Le chiedo di destinare 250 di questi posti, cioè il 5%, ai disabili cagliaritani. Non solo l’Anfiteatro, ma anche tutti i locali dove si svolgono spettacoli pubblici devono avere la medesima percentuale di posti riservati».
Il consigliere spiega che la sua richiesta nasce da «uno spiacevole episodio del 9 agosto, quando, al concerto di Claudio Baglioni, dei circa 30 disabili che volevano assistere allo spettacolo, solo meno della metà è potuto entrare, e solo grazie all’interessamento fattivo degli organizzatori». Petrini ricorda poi a Floris che «i disabili non sono “diversi”. Semmai lo siamo noi che, colpiti da cecità sociale,
rifiutiamo di capire i problemi che li assillano. Eppure sono cittadini che pagano le tasse e che, se hanno gli stessi doveri degli altri, devono poter godere degli stessi diritti. Anni fa, per la sistemazione dell’Anfiteatro, sono stati spesi miliardi, ma, come succede in tanti altri casi - vedi barriere architettoniche - le necessità dei disabili sono state ignorate, creando così cittadini di serie A e di serie B. Signor Sindaco, queste discriminazioni non sono più accettabili, e devono finire»


L'Eco del sud 14 Agosto
Conclusa l'esaltante stagione teatrale di taoarte

L’esaltante stagione teatrale di Taoarte, prestigiosamente diretta da Melo Freni che ha confermato l’eccellente valenza professionale, si è conclusa con l’ultimo spettacolo “Corale dell’Attesa”. Uno spettacolo originale, impegnato, scritto da Giuseppe Manfridi per la regia di Francesco Branchetti, con una riproposta laica dell’episodio evangelico in cui si racconta il terrore degli apostoli alla scomparsa del Cristo e la loro attesa della Resurrezione. Stremati dalle forze fisiche e morali, si rifugiano in un luogo buio e misterioso, una dimora cupa nella quale si dibattono fra il desiderio della Resurrezione e paradossalmente l’auspicio che ciò che non avvenga, in modo da essere liberi di fuggire dalla tensione del combattimento. Il testo è scritto in versi come un sontuoso materiale polifonico e si compone di una doppia anima: una squisitamente classica, l’altra sperimentale. La disputa dialettica e il dialogo serrato sono stati gli assi portanti dello spettacolo diretto da Branchetti che ha inteso restituire al testo la sontuosità del materiale polifonico facendo l’arduo tentativo di far dialogare il verso con la musica sino a creare una partitura poetica e una musicale. Interpretato da un bravo Fabio Traversa nelle vesti del “ritornante” e da Giorgio Gobbi, Isabella Giannone, Maria Teresa Pintus, Paolino Blindano, Paola Surace, Federica Celidonio, Enrico Di Fabio, Alessandro Waldergan, “Corale dell’Attesa” ha costretto tutti laici e non, in un territorio poco esplorato dove le tensioni più forti, elevate, spirituali, si trovano accanto alla più meschina, bassa natura umana dando luogo all’altalenante rapporto tra ragione, dubbio, natura, fede e morale “specchi” di un’epoca come quella attuale dove dubbio, fede, scontri morali ed etici, scismi, tensioni spirituali ed interiori fortissime sono i protagonisti assoluti. Taoarte si prepara, ora a concludere la stagione 2004, che ha registrato la perdita dei Nastri d’Argento nella sezione cinematografica, una perdita dolorosa dopo quella dei David di Donatello, e che la stampa ha il dovere, come faremo noi, di rilevarne la responsabilità. E il sipario calerà con Claudio Baglioni che fa il “bis”. Andati completamente a ruba i biglietti del concerto di domenica 22 agosto al Teatro antico, il cantautore romano si esibirà nello splendido scenario del teatro greco-romano, anche lunedì 23 agosto, per la gioia dei suoi tantissimi fans che in questi ultimi giorni hanno letteralmente preso d’assalto tutti i punti vendita dei biglietti.
Un tributo speciale per un evento speciale con due serate di grande musica per soddisfare le numerose e continue richieste del pubblico.
Claudio Baglioni chiuderà con il suo concerto la lunga stagione di Taormina Arte, con uno spettacolo pensato e ideato appositamente, considerate l’unicità e la bellezza del luogo, per il Teatro antico.
Baglioni, il teatro e il suo pubblico: un incontro irripetibile e da non perdere che potrebbe concretizzarsi anche con la realizzazione di un Dvd, di indubbio fascino: il cantautore infatti vorrebbe realizzare uno speciale “ricordo” dell’evento molto atteso, che lo vedrà sul palcoscenico del Teatro antico a ssoluto protagonista il 22 e il 23 agosto.
Per l’acquisto dei biglietti del concerto, in collaborazione con J.G.Angels, (43,70 euro, platea; 28,20 euro, gradinata) si può consultare il sito www.ticketone.it o telefonare all’89.24.24 (Pronto Pagine Gialle) o l’899.500.022 (Calla Center TicketOne) oppure è possibile rivolgersi alla biglietteria del Palazzo dei Congressi dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 fino alle 20.30 (fino alle 22, nelle serate degli spettacoli di “Taoarte”).

Il Tempo 11 agosto
«Cercando», l'attesa tournée estiva di Claudio Baglioni farà tappa a Terracina. La data - inizialmente fissata per sabato 7 agosto - è stata spostata (per motivi non legati alla volontà della Ventidieci) a venerdì 10 settembre, sempre presso l'Arena «Il Molo». Per quanto riguarda i biglietti già venduti, l'agenzia comunica che si potrà richiedere il relativo rimborso entro sei giorni dalla data inizialmente prevista per l'evento, quindi entro e non oltre venerdì 13 agosto. Il rimborso verrà effettuato presso i punti prevendita ufficiali dove i biglietti sono stati acquistati. A riguardo, la Ventidieci garantisce la massima disponibilità per chiarimenti ed ulteriori informazioni. Infoline: 0773/472501 ; 0773/414521

La Nuova Sardegna 9 Agosto ( Grazie a Martina)
C’È CLAUDIO BAGLIONI, TRE CONCERTI NELL’ISOLA PER CANTARE L’AMORE

Il cantautore romano si esibirà questa sera e domani a Cagliari nell’anfiteatro romano, mercoledì ad Alghero

CAGLIARI. Tre concerti per Claudio Baglioni che in questo modo promette di essere il cantautore più gettonato di questa estate sarda. Due appuntamenti a Cagliari, il primo dei quali è previsto per questa sera alle ore 21,30 all’anfiteatro romano. Già “Sold out”, cioè tutto venduto sin dalle prime giornate di prevendita, tanto che a quell’appuntamento gli organizzatori di Sardegna concerti hanno voluto aggiungerne un secondo, per domani. E precisano: posti se ne possono trovare ancora e se qualora qualche spettatore in possesso di biglietto per il terzo anello (per il concerto di stasera), lo desiderasse potrebbe effettuare il cambio per domani, martedì, anche nel primo e nel secondo anello (per informazioni comunque telefonare allo 070/684275). Terza e ultima tappa del tour sardo di Baglioni mercoledì, sempre alle ore 21,30 all’anfiteatro «Maria Pia» di Alghero, ospite di punta all’interno del cartellone «FestivAlguer».

Tappe di un tour partito quasi in sordina a metà luglio con un concerto per pochi intimi, qualche centinaio di invitati, al Gazometro di Roma. Un luogo insolito scelto dal cantautore romano per festeggiare la sua recente laurea di architetto. E l’idea di dare il via al nuovo tour intitolato «Cercando» è nato proprio da questa vecchia struttura che nel secolo scorso serviva a fornire il gas per tutta la capitale. L’obiettivo, quello di cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica e i mass media sul tema delle aree dismesse, luoghi cioè di archeologia industriale, sedi di antichi opifici o industrie manifatturiere che secondo il neo architetto Baglioni (questo era infatti il tema della sua tesi di laurea) potrebbero essere riutilizzate e recuperate. Trasformate magari in luoghi di incontro e di cultura a beneficio di tutti i cittadini.

Dall’architettura alla canzone. Baglioni è ripartito per tutta la Penisola per presentare dal vivo il suo ultimo album «Sono io, l’uomo della storia accanto» pubblicato lo scorso anno dalla Sony. Manco a dirlo, il filo conduttore di questo disco del (forse) più amato cantautore italiano è quello dei sentimenti e dell’amore che da oltre trenta anni è il tema ricorrente della sua opera. Sin da quel brano ormai entrato nella storia della musica leggera italiana, «Questo piccolo grande amore», che puntualmente ad ogni show dal vivo viene richiesto ancora a gran voce da giovanissimi e fans maturi.

Ecco così che ogni concerto di Baglioni diventa la bella occasione di un rito collettivo di autocoscienza dove le canzoni del cinquantenne di Centocelle, che spesso hanno segnato in un modo o nell’altro più di un flirt, sono cantate in coro da migliaia e migliaia di fans. Come sicuramente accadrà anche qui in Sardegna dove l’artista romano ha sempre ricevuto un enorme e caloroso benvenuto da tantissimi suoi supporters. Davvero gente di ogni età e di ogni ceto sociale che le canzoni di Baglioni le conosce a memoria. E correrà a sentirle dal vivo.

«Sono io, l’uomo della storia accanto». Ma non solo dunque. Accanto ai nuovi brani, Claudio Baglioni, da artista consumato non mancherà di far ascoltare anche quelli amatissimi del passato. Da «Avrai» a «Io sono quidi Walter Porcedda

 10 agosto
Baglioni: «Si attende un accordo tra le organizzazioni dell'evento»

UNA cosa sia subito chiara: Claudio Baglioni, con quanto accaduto nel corso
del suo concerto di sabato sera e col conseguente strascico polemico, non c'entra nulla. Il cantautore romano, capace di riempire stadi e di rimanere per decenni sulla cresta dell'onda, ha fatto il suo dovere. Ha cantato, ha promosso la sua arte, catalizzando l'attenzione del pubblico e riuscendo in ciò che gli è sempre riuscito: farsi apprezzare da gente entusiasta
nonostante i contrattempi. I disagi accaduti nel prologo dell'esibizione non sono imputabili a Baglioni. Quel che è poi avvenuto a margine del concerto è tutt'un altro discorso. A farla da padrona è stata la pioggia. Senza di essa, non si sarebbero avuti «biglietti-doppioni», gente in piedi, caos.
Giove Pluvio s'è proprio divertito: ha fatto saltare il concerto di venerdì, ha messo un po' di pepe su quello di sabato. E adesso c'è un certo disagio tra 'Amministrazione e la Friends&Partners di Salsano, la società organizzatrice del tour estivo di Baglioni. Il Comune dovrà rimborsare i biglietti a coloro i quali non hanno potuto sedersi per via della doppia emissione di circa 400 tagliandi, sebbene questi abbiano assistito al concerto. Dice Salsano: «Abbiamo fatto una dichiarazione alle 21.55, nella quale si affermava che i biglietti sarebbero stati rimborsati. Tale dichiarazione è stata resa dopo aver sentito gli organizzatori, cioè l'assessore Armocida, che ha confermato l'esistenza di 400 biglietti venduti due volte. Da parte nostra, non ci è imputabile alcuna responsabilità, poiché della biglietteria è responsabile è l'organizzazione locale». Dal Comune non fanno una piega: «È giusto rimborsare il costo dei biglietti venduti due volte, ma non vorremmo che per cattiva fede di qualcuno degli spettatori, fossimo costretti a dover restituire i soldi anche a chi non ha subito disagi». Dalla Friends&Partners fanno comunque sapere: «Claudio > Baglioni non c'entra. L'errore è stato fatto dagli organizzatori locali. Spettatori in malafede? Qualcuno c'è sempre, non è colpa di nessuno. Ma l'errore inziale è stato fatto da chi ha emesso doppi biglietti. Senza quel fatto, non ci sarebbero stati disagi conseguenziali». Armocida smorza i toni: «Noi non diamo colpe a nessuno. Godiamoci il secondo concerto in programma il 16. Stiamo ottemperando alla dichiarazione relativa al rimoborso. Baglioni è un grande artista, ci farà godere grande musica all'interno di una Villa Borghese, a poco bonificata per lui». Baglioni > intanto attende: «Spero si faccia presto chiarezza tra le organizzazioni coinvolte». Intanto, però, il concerto del 16 agosto deve ancora essere confermato ed attualmente è in forse. di DANIELE DI MARIO

 9 agosto
L'ATTESO concerto di Claudio Baglioni, sabato sera ...
... nello splendido parco di Villa Borghese, a Nettuno, si è trasformato, per molti dei suoi fans, in una serata storta. I primi disagi, al cancello d'ingresso, dove le migliaia di persone in fila per conquistare un posto tra le prime file, hanno iniziato a «dare i numeri», complice il caldo e la voglia di entrare il più in fretta possibile. Poi, verso le 21, orario in cui sarebbe dovuto iniziare il concerto, l'amara sorpresa: nessun posto a
sedere per i ritardatari, nessuna possibilità di recuperare la propria poltrona numerata. A quel punto, visti i primi malumori tra la folla, la comunicazione ufficiale attraverso gli altoparlanti. «Un'agenzia romana ha venduto circa quattrocento biglietti senza darcene avviso. Chiunque lo desiderasse, può occupare gli spazi vuoti, gli altri, se non se la sentono di assistere al concerto in queste condizioni, verranno rimborsati del biglietto restituendolo al box office». Il putiferio. I più preoccupati a quel punto abbandonavano Villa Borghese esigendo il rimborso dei soldi, gli altri quattrocento si accalcavano sotto al palco urlando la loro rabbia
per i disagi ai quali stavano andando incontro. Così, mentre le forze dell'ordine presenti cercavano di ristabilire l'equilibrio, tra i supporters del cantante romano iniziavano i primi battibecchi, le prime tensioni dovute a una situazione divenuta difficile. Ancora una comunicazione dagli altoparlanti. «I 400 possessori dei ticket venduti a nostra insaputa potranno assistere al concerto ed essere comunque rimborsati per i disagi avuti». Un chiaro tentativo di calmare le acque, ma ormai il malcontento serpeggiava. Da dietro qualcuno iniziava a urlare. «Sedetevi per terra altrimenti Claudio non suona», scatenando l'inferno. «Abbiamo pagato 44 euro
per vedere il concerto dalle prime file, e non per stare seduti per terra». Il panico, con insulti e spintoni tra fans sempre più delusi per l'epilogo di una serata che aspettavano da troppo tempo, tra rinvii dovuti al maltempo e caccia ai biglietti. Nel frattempo, a rendere ancor più complicata una situazione già di per sé difficile, l'arrivo di alcuni supporters di Baglioni con i biglietti per il concerto di Terracina, previsto proprio per sabato e poi rinviato per consentire un bis a Nettuno. «Ci hanno detto che potevamo venire a veder il concerto di Nettuno, ma chi immaginava una situazione del genere? Vengo da Verona per vedere Baglioni, e ho preso dei giorni di ferie per essere qui. Speriamo almeno di essere rimborsati». A calmare le acque, a quel punto, l'uscita sul palco del cantante romano con la sua «Strada facendo». di COSIMO BOVE


La Repubblica 8 Agosto
Più persone avevano lo stesso biglietto con la poltrona numerata La sera prima lo spettacolo era saltato a causa della pioggia Nettuno, lite tra gli spettatori al concerto di Claudio Baglioni
Il Comune: "Il posto c'era, serviva un po' di buon senso"


NETTUNO (ROMA) - E' iniziato con una lite tra gli spettatori il concerto di Claudio Baglioni, ieri sera a Nettuno, località turistica della costa laziale. Un'ora di bagarre che ha fatto ritardare il concerto. Il punto del contendere erano i posti a sedere, numerati. Più spettatori si sono ritrovati in mano un biglietto con il medesimo posto e nello stesso settore, un vero e proprio doppione, insomma. A quel punto decidere a chi fosse destinata la poltrona era impossibile. Particolare che ha innescato una vera e propria lite tra alcuni dei 6mila spettatori.

Il problema era nato dal fatto che la data del 6 era stata accorpata a quella di ieri a causa del nubifragio sul litorale. Così coloro che avevano acquistato il biglietto per due giorni diversi hanno preteso di sedersi nello stesso posto. Il concerto, che era inserito nella rassegna "Musica blu" organizzata insieme dai comuni di Anzio e Nettuno, proprio per la bagarre a ridosso del palco è iniziato con un'ora di ritardo e lo stesso Baglioni è stato costretto a scusarsi per l'accaduto, spiegando però che la sua organizzazione non era responsabile dell'accaduto.

Il comune di Anzio, che malgrado firmi il cartellone della manifestazione insieme a quello di Nettuno, si è tirato fuori perché ogni città cura solo gli spettacoli nel proprio territorio. "I posti a sedere c'erano - spiega l'assessore Marcello Armocida, delegato dal comune di Nettuno a seguire l'organizzazioni - ma tutti volevano lo specifico posto scritto sul biglietto. Contavamo su un po' di buon senso, visto che si sapeva che le due serate si erano sovrapposte, ma non è stato così. Tanto che abbiamo subito annunciato che chi voleva andare via poteva farlo chiedendo il rimborso".

Circa 250 spettatori sono usciti subito, ottenendo il rimborso del biglietto ma molti altri si sono presentati oggi al botteghino dicendo di aver dovuto vedere il concerto in piedi, malgrado avessero pagato per i posti numerati. "Ora stiamo facendo le opportune verifiche - spiega Armocida - ma oggi è domenica e non è possibile rintracciare i titolare delle agenzie di vendita".

La Repubblica 8 Agosto
Lo spettacolo "Cercando" parte da Taormina per attraversare tutta l´Isola. Ancora alcune date da definire nel Palermitano
"LA MIA MUSICA E I TESORI DI SICILIA"
IL TOUR DI BAGLIONI NEI SITI D´ARTE E NEI LUOGHI DIMENTICATI
"Ho iniziato una fase di ricerca dove l´emozione prevale sul mestiere e sullo stile L´obiettivo è trovare nuova luce, risposte"
"Unisco le canzoni alla passione per l´architettura. Mi sono appena laureato con una tesi sul recupero di aree dismesse"
In tour "Cercando" nuovi linguaggi e nuove forme di spettacolo, nei luoghi d´arte e in quei posti, dimenticati, mai valorizzati o addirittura bistrattati. Il cantautore neo-architetto Claudio Baglioni è pronto a girare in lungo e in largo la Sicilia e sarà il 22 e 23 al Teatro antico di Taormina, il 25 al velodromo di Palermo e la sera seguente alla Valle dei templi (per informazioni sulla disponibilità di biglietti contattare l´899600097). Affiancheranno il cantante romano cinque musicisti: Paolo Gianolio (direzione musicale, chitarre elettriche, acustiche, classiche, chitarra midi basso, tastiera, banjo e cori), John Giblin (basso, contrabbasso elettrico, contrabbasso acustico e violoncello), Gavin Harrison (batteria, batteria elettronica, percussioni, basso, tastiere) Roberto Pagani (pianoforte, organo hammond, tastiere, vibrafono, clarinetto, fisarmonica e cori) e Pio Spiriti (violino, tastiere, chitarra acustica, fisarmonica e cori).
È stato definito il cantautore più apolitico della scena musicale italiana, non ha lasciato che la sua musica prendesse parte a lotte, polemiche e ideologie. Come mai?
"Perché non amo gli schieramenti, in Italia andiamo avanti per etichette: il guelfo e il ghibellino, il bianco e il nero, il fascista e il comunista. Ritengo sbagliato appiattirsi su una posizione. La musica non deve essere al servizio di nessuno e non userò mai la notorietà per far prevalere il mio punto di vista. Preferisco stare in disparte. Sono un musicista e alla musica voglio dedicarmi".
È sulla cresta dell´onda da quasi quarant´anni: come li riassumerebbe?
"Mi piace dividere la carriera per decenni: gli anni Settanta erano quelli del conflitto, che mi hanno visto affrontare tematiche adolescenziali; gli Ottanta erano quelli dell´osservazione dall´esterno, ho realizzato dischi per certi aspetti più magri, più scarni ma che ancora amo. Negli anni Novanta mi sono concentrato su me stesso, i brani erano autoreferenziali e piuttosto articolati. Dal 2000 ho iniziato una fase di ricerca dove l´emozione prevale su mestiere e stile".
In questo tour unisce la passione per l´architettura a quella per la musica.
"L´idea è nata durante la preparazione della tesi di laurea incentrata sulla riqualificazione di particolari aree dimesse. Così nel tour ho deciso di toccare i luoghi ricchi di storia e fascino, come gli antichi anfiteatri, e i posti dimenticati, trascurati".
Si dice che il suo staff abbia individuato fra i luoghi dismessi dove suonare anche qualche zona nel Palermitano e nel Siracusano. È vero?
"In realtà a Palermo molte zone sono state riqualificate, è una città splendida. Stiamo effettuando sopralluoghi a Palermo e a Siracusa, è vero, ma non c´è ancora nulla di definitivo. È necessario aspettare ancora qualche giorno per una conferma su luogo e data".
Sul palco ci saranno statue in ferro che sorreggono un grande disco rivestito d´argento e illuminato. Vuol dire che la musica è portatrice di luce?
"Sì, la musica è un ottimo veicolo per raggiungere soluzioni innovative, nuove strade. La musica è come una fiaccola che illustra i sentimenti, un modo per raccontarsi e afferrare le emozioni. Per questo il tour s´intitola "Cercando", perché attraverso le canzoni sono alla ricerca di nuova luce, di risposte".
Accetterebbe la direzione artistica del Festival di Sanremo?
"No, perché ci sono troppi interessi in ballo e non puoi lavorare in libertà. Il Festival si sta impoverendo, la musica non la fa più da padrona. È solo fenomeno mediatico"
E dopo il tour?
"Mi riposerò, probabilmente a Lampedusa".

MUSICA: ANNULLATO PER MALTEMPO CONCERTO BAGLIONI A NETTUNO
Roma, 6 ago. (Adnkronos) - Il concerto di Claudio Baglioni in programma per questa sera presso Villa Borghese a Nettuno e'
stato sospeso per il maltempo. I biglietti acquistati possono comunque essere utilizzati per lo spettacolo che si terra'
domani sera nello stesso luogo e alla medesima ora (21.30).

Il giornale di Calabria
Baglioni per valorizzare i Bronzi
SATRIANO. Claudio Baglioni potrebbe tenere un concerto sul lungomare di Reggio Calabria per promuovere la valorizzazione dei Bronzi di Riace: la proposta h stata avanzata da Anna La Rosa, direttore dei servizi parlamentari della Rai, nel corso di un confronto svoltosi a Satriano con il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. L'iniziativa potrebbe rientrare nella serie di concerti che Baglioni, neoarchitetto, sta tenendo in varie localit` in favore del rilancio dei beni artistici e architettonici nazionali. Per la valorizzazione dei Bronzi di Riace - fa sapere una nota del portavoce della Presidenza della Giunta regionale - "c'h gi` l'impegno manifesto dello stesso presidente Chiaravalloti e dell'assessore regionale alla Cultura, Saverio Zavettieri". Nel corso del confronto con Anna La Rosa il presidente Chiaravalloti ha evidenziato "l'impegno della Giunta regionale della Calabria rivolto al raggiungimento di alcuni obiettivi ritenuti fondamentali p
er lo sviluppo reale del territorio. La Calabria - ha osservato Chiaravalloti - sta recuperando in questi ultimi anni soprattutto in termini di credibilit` dinanzi al resto del Paese e nel mondo. Tanto h ancora possibile fare - ha aggiunto Chiaravalloti - ma non dimentichiamo che i problemi sinora affrontati devono farsi risalire a secoli di negligenza e abbandono di questa Terra. Oggi si parla di sviluppo reale, quando fino a qualche anno fa cir era una chimera solo promessa".

Il giornale di Vicenza 4 Agosto
Esaurita la prima data Baglioni raddoppia sabato 4 settembre
Vicenza. Claudio Baglioni raddoppia: giunto ormai verso il tutto esaurito il concerto in programma venerdì 3 settembre a Piazzale della Vittoria, gli organizzatori (Comune di Vicenza, Azalea Promotion e "Zed!", in collaborazione con Aim e la partecipazione di Amcps) hanno deciso di riproporre l'evento nella serata successiva (quella di sabato 4, sempre alle 21.30) per placare gli appetiti dei numerosi appassionati che rischiano di non trovare più un biglietto per la prima data. Le due esibizioni vicentine concludono infatti il "Cercando Tour" 2004 dell'autore di Questo piccolo grande amore. È la conferma che Vicenza ha fame di grandi eventi musicali, di artisti che esprimano il variegato mondo del pop e del rock, solitamente poco rappresentato in città per ragioni diverse, tra cui la difficoltà di individuare luoghi adatti. Del programma proposto dal Comune fino ad oggi l'unico evento che ha fatto registrare grandi folle è stato il concerto (gratuito) di Paola & Chiara sotto le mura di viale Mazzini, a riprova del gradimento per la musica leggera. In scaletta poi il doppio concerto di Baglioni e quindi la performance de "Le Vibrazioni", in programma lunedì 6 settembre, sempre a Monte Berico, con ingresso gratuito.
Da domani 6 agosto, così come avvenuto per la data di venerdì 3, i tagliandi saranno disponibili oltre che al Saxophone di Viale Roma, a Vicenza, nei negozi L' Opera al Nero di Castelfranco Veneto, Il Discolo di Thiene, Discovery di Schio, Discoteca Pick Up di Bassano del Grappa, Lora Dischi di Valdagno e Musicando di Montecchio Maggiore. I prezzi, cui va aggiunto il diritto di prevendita, sono di 40 euro (poltronissime numerate), 35 euro (poltrone numerate) e 18 euro (posti in piedi).
Sul palco di Monte Berico l'artista romano sarà affiancato da una band di polistrumentisti di caratura internazionale composta da Paolo Gianolio (chitarre), John Giblin (basso e violoncello), Gavin Harrison (batteria e percussioni), Roberto Pagani (pianoforte, tastiere e fiati), Pio Spiriti (violino, fisarmonica, mandolino, tastiere).
Ambasciatore della musica italiana e neo-architetto (si è laureato di recente con una specializzazione in archeologia industriale), durante la tappa vicentina Baglioni riceverà dalle mani del sindaco, con una cerimonia in programma in municipio, a palazzo Trissino, la "Penna d'oro del Palladio", il prestigioso riconoscimento conferito nel passato a personalità della cultura quali il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, il pianista Andràs Schiff e l'attore Giorgio Albertazzi
 

 

04/08/04 Adn Kronos
Musica: Claudio Baglioni a Taormina, Due Serate Da Tutto Esaurito
Il tour di Claudio Baglioni con tappa a Taormina fa il tutto esaurito. I biglietti per il concerto dell'artista romano in calendario domenica 22 agosto sono andati a ruba; botteghini presi d'assalto anche per la seconda serata di lunedì 23 agosto. Un tributo
speciale, con due serate, quello offerto per soddisfare le numerose richieste del pubblico di Taormina. Claudio Baglioni chiuderà, con il suo spettacolo, la lunga stagione di "Taormina Arte", con uno spettacolo nel teatro antico. Durante la serata musicale siciliana, Baglioni vorrebbe realizzare un Dvd, un ricordo speciale della sua ultima tournee estiva.

La gazzetta del mezzogiorno 03/08/04
Stasera tappa a Trani, davanti alla Cattedrale, poi domani a Lucera Inarrestabile Claudio
Gran festa in piazza a Lecce con Baglioni


dal nostro inviato
LECCE Instancabile, insaziabile, inarrestabile, Claudio Baglioni non si ferma piy. Dopo gli anni della "clandestinit`", quelli dell'introversione e della paura di se stesso, che precedettero l'uscita di Oltre, l'album della rinascita e della svolta, il musicista romano ha segnato l'ultimo decennio della scena italiana con una serie ininterrotta di tour che sono serviti a sancirne l'entrata di diritto nel novero dei grandi performer. Non semplici concerti, quanto esibizioni complesse e articolate, seguendo un tema, un filo, un sogno, come nel caso di questo Cercando 2004, progettato insieme alle ultime rifiniture alla tesi che ha laureato Claudio dottore in architettura poco piy di un mese fa. Cosl, eccolo esplorare spazi inesplorati, nelle grandi periferie urbane come nei centri di provincia, ma anche posti semplicemente inusuali per la musica, cercando una sorta di fil-rouge col mestiere che sognava di fare e quello che poi ha finito realmente per fare, per la gioia inesausta di mi
lioni di fans. In questi giorni nuovamente in Puglia, un mese dopo la magica notte di Tremiti ospite di Lucio Dalla, Baglioni h gièàpassato da Manduria e Lecce, per sbarcare stasera a Trani, nella piazza della cattedrale e domani a Lucera, al castello, con i biglietti sempre a ruba come tutte le volte che il "Divo" solca l'Italia da Nord a Sud.
Non c'è il palco-monstre di altre circostanze, chi la necessità di montare e smontare tutte le sere impone pesi leggeri e massima trasportabilità, e l'allestimento - che il neoarchitetto cura sempre personalmente - h minimal-etnico, due torri laterali per sospendere luci e amplificazione, un sipario nero e alcuni totem che richiamano la luna, il sole, la terra. E assai sorprendente h anche la scaletta, lunghissima come al solito, nella quale trovano posto pezzi antichissimi ed altri eseguiti pochissimo in questi anni, con i grandi successi della prima met` della carriera, quelli epici da mesi e mesi di primo posto in hit-parade, quelli che sarebbero capaci di cantare a memoria anche i meno accaniti tra i baglioniani, relegati in fondo in una sorta di "canzoniere" (lo chiama proprio cosl) a bruciapelo. Ad aprire, in una sorta di invocazione laica e propiziatoria del destino di ognuno di noi, Strada facendo, capofila di una sequenza di trenta-trentacinque canzoni, sciorinate in tre or
e abbondanti di set, che si snoda subito con Io sono qui, Tutto in un abbraccio, Amori in corso, Mai piy come te, Signora delle ore scure e persino la remota Con tutto l'amore che posso, segnale di un percorso molto intimo e irrituale rispetto agli ultimi tour. Baglioni sembra scegliere le tracce che mettono a nudo il desiderio di intimit` degli uomini e il valore assoluto dei piccoli sentimenti. Si spiegano cosl brani come Male di me, Ancora la pioggia cadr`, Mal d'universo, Un mondo a forma di te, Quei due, Chi c'h in ascolto, Gagarin. Brani che sono sempre rimasti defilati nelle scalette dei concerti, schiacciati dall'impatto emotivo di classici come Avrai, Quante volte, Adesso la pubblicit`, Notti, Tienimi con te, Sono io, ma qui riletti con una luce nuova, attraverso arrangiamenti sempre pronti a saltare dall'acustico all'elettrico (anche il palco h diviso a met`, con i musicisti, superbi, pronti a passare da un lato all'altro a segnalare il cambio di clima, di impatto). Per ch
iudere, la sequenza cui accennavamo in apertura (Qpga, Amore bello, E tu, Sabato pomeriggio, Solo, E tu come stai), col coro oceanico di tutta piazza Palio ("questo piccolo Circo Massimo" lo definisce lui). Quando c'h di mezzo l'uomo della storia accanto, non andate via ai primi titoli di coda. Ce n'h ancora d'avanzo, da Noi no a Mille giorni, da La vita h adesso a Via. Sino ad Arrivederci o addio. Baci nella notte, mentre Claudio ieri sera se n'h andato a respirare aria di vecchi treni a vapore che portano lontano. Francesco Costantini


LECCE - museo dei treni  Lavoravo alla scaletta per questo appuntamento di Lecce -la cui natura così insolita me lo fa vivere in modo particolare- ma i pensieri se ne andavano per conto loro.
Non riuscivo a imbrigliarli.
In sottofondo, cercavano le ragioni per le quali io, che ho sempre amato così intensamente il mare, subissi ancora più forte il mistero e il fascino del treno. Mi sembrava una contraddizione e non riuscivo a venirne a capo.
Poi, senza un motivo particolare, mi è venuta in mente la scena di un vecchio film nel quale, alla nipotina che gli chiedeva se fosse più importante il sole o la luna, Einstein rispondeva che era più importante la luna: "Perché fa luce di notte, mentre il sole la fa di giorno: cosa certamente più facile". Né la scena, né il tema avevano, evidentemente, alcun punto di contatto con il mio rovello del momento, ma l'invenzione alla base di quella risposta mi ha aiutato a sciogliere il nodo. In fondo non era così difficile.
Quello del treno è un fascino inesauribile e ancora più forte della nave, perché è una nave di terra e navigare la terraferma è certamente più difficile che farlo per mare, come dimostra il fatto che -mentre l'uomo va per mare da migliaia di anni- rotaie, macchine a vapore e vagoni sono un'invenzione decisamente più recente. E' la storia di questa fatica, di questa lunga lotta per soddisfare il bisogno di navigare anche la terraferma che mi ha sempre affascinato e che non smetterà mai di affascinarmi.
L'ingegno, il lavoro, la volontà e la determinazione che ci sono voluti per addomesticare la terra, per tracciare su (e, talvolta, anche sotto) una pelle molto più dura di quella del mare queste rotte ferrate e cucire, con l'ago e il filo di binari e traversine, un punto all'altro del pianeta, non hanno paragoni nella storia dell'uomo e nel suo sogno di annullare le distanze e conquistare anche la frontiera impossibile: l'orizzonte. Di questo sogno, il treno è, allo stesso tempo, la rappresentazione più efficace e quella più universale.
Tutti -almeno una volta- grazie a lui, infatti, siamo stati naviganti di terra e tutti abbiamo lasciato che pensieri ed emozioni venissero cullati dal suo indimenticabile "tu-tùn tu-tùn", al quale nessuno di noi saprebbe più rinunciare. E, ogni volta che vedo passare una di queste comete luminose che accarezzano il ventre della terra, solcando un mare di campi, boschi, colline, case e strade -con le luci, piccole e lontane a far da costellazioni- penso che, in fondo, le canzoni (quando riescono) sono un po' così: ci prendono e ci fanno navigare il mare talvolta burrascoso, ma sempre affascinante, dell'esistere e ci accompagnano a scoprire qualche angolo ancora inesplorato di noi, degli altri, del tempo che abitiamo.
Per questo, è bene lasciare sgombri i binari del cuore, per lasciarle passare e farci cullare dal loro avvolgente e, talvolta, irrinunciabile "tu-tùn tu-tùn".
Claudio

Baglioni a Lecce canta tra vecchie locomotive
ANSA: (ANSA) - LECCE, 2 AGO - Tra vecchie locomotive, antiche carrozze e bagagliai, Claudio Baglioni ha concluso con un concerto la sua giornata a Lecce. Nell'ambito del suo progetto 'spazi nuovi per uomini nuovi', ha sostenuto la proposta la realizzazione di un museo di archeologia ferroviaria da realizzare in un deposito delle ferrovie. L'ultima canzone cantata e' intitolata 'Cercando', perché - spiega - 'stiamo cercando qua e la' dei luoghi meno ortodossi per l'intrattenimento'.
 

Il Messaggero 1 Agosto
Baglioni raddoppia: sabato farà una seconda data

Ancora mille biglietti circa disponibili per il concerto di venerdì 6 agosto di Claudio Baglioni a Villa Borghese. E poi una novità: un bis per il 7, con prezzi più “popolari”. «Avavamo l’esclusiva di Baglioni nel Lazio - dice l’assessore Marcello Armocida - ma la sua organizzazione aveva organizzato un altro concerto il 7 a Terracina. C’è stato un chiarimento e la data è stata spostata a Nettuno». Per il 7 saranno venduto solo 1.200 biglietti numerati di platea al prezzo di 44 euro, compresa prevendita, tutti gli altri posti saranno non numerati al costo di 20 euro. L’acquisto è possibile anche via Internet. Posti riservati per i disabili, che saranno accompagnati con apposite macchine elettriche.

 

La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio
Sempre stasera al Parco Arheologico di Manduria
Piccolo grande amore tutti fans per Baglioni

Musica e Belpaese. Per «ParcoScenico», stasera, alle 21, al Parco Archeologico di Manduria, concerto di Claudio Baglioni, accompagnato da Paolo Gianolio (chitarre e cori), Mario Guarini (basso e contrabbasso), Stefano Melone (piano, tastiere e cori), Adriano Molinari (batteria e percussioni), Pio Spiriti (violino, tastiere, fisarmonica e cori). Biglietti 40/30/18 euro. Info: 347 9160073 - 347 7997432.
Due diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente nuovi di interpretare la forma-concerto, tre palchi per altrettante "anime musicali", quaranta date, tre ore di spettacolo live, un supergruppo di cinque musicisti polistrumentisti. Sono i numeri essenziali di "Cercando Tour Estate 2004", il nuovo percorso che si snoda tra siti d'arte e aree dimesse d'Italia. "Raccogliere" la bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese (anfiteatri greci e teatri romani, antiche ville, piazze storiche, parchi archeologici) per provare a "piantare i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dimesse (si parte dal gasometro di Roma, per finire in quello di Venezia) che, come ferite aperte, ne segnano ancora la pelle. E' questo il senso di un progetto che si anima delle suggestioni e provocazioni che il Belpaese offre alle note e alle parole di uno degli artisti più amati.
Claudio Baglioni, 53enne romano, inizia la carriera come autore di canzoni per Rita Pavone, Gigi Proietti e Mia Martini. Nel '69 ottiene il primo contratto come interprete con la RCA e l'anno successivo esce il disco d'esordio omonimo: il singolo estratto "Signora mia" lo fa conoscere al grande pubblico ("Festivalbar" e "Un disco per l'estate"). Nel '72 esce «Questo piccolo grande amore»: la canzone più bella del secolo. A ruota «E tu…», «Sabato pomeriggio», «Poster», «Solo» e tantissimi altri successi. Oltre al 45 giri "Avrai" e all'album «La vita è adesso», nell'82 incide la raccolta «Alè-oo»: oltre un milione di copie vendute. Nell'85 è il primo superospite italiano al Festival di Sanremo. Alla fine del '90 esce «Oltre», album che vanta le collaborazioni di Paco De Lucia, Pino Daniele, Mia Martini, Youssu N'Dour, Phil Palmer e Tony Levin. Segue un tour (e, sempre nel '91, due album live, «Assieme oltre il concerto» e «Ancorassieme»). Nel '95 esce «Io sono qui» e arrivano le collaborazioni con Fabio Fazio («Anima mia» e «L'ultimo valzer», per la Rai). Nel '99 pubblica «Viaggiatore sulla coda del tempo», nel 2000 il live «Acustico - Sogno di una notte di note», nel 2002 il triplo cofanetto «Incanto tra pianoforte e voce» e nel 2003 l'album di inediti «Sono io - L'uomo della storia accanto». T.Sc.


La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio

Il cantautore romano parla delle ultime scelte musicali a pochi minuti dall'inizio
«Cercando» tra le cose e la memoria
Il nuovo tour musicale del famoso musicista valorizza i tesori del Sud

Da Paestum, dove ha suonato la sera prima, alla Grancia per una nuova tappa del suo nuovo tour «Cercando». Claudio Baglioni si presenta semplicemente, da persona seria e affabile qual'è, sia al di fuori che sul palco. Appena terminate le prove c'è il tempo di scambiare due parole con uno dei protagonisti più significativi della musica italiana negli ultimi trent'anni. «Cercando» è il titolo del suo tour che si lascia alle spalle le grandi città per approdare in posti più a misura d'uomo. «Questo nuovo tour - dice Baglioni - ci sta facendo scoprire nuovi luoghi di eccezionale bellezza. "Cercando" è soprattutto un viaggio alla ricerca della memoria, delle cose che abbiamo dimenticato. Quando ci troviamo in posti del genere, ricchi di storia e con una natura fantastica, capiamo come in città non ci sia più vita, mentre la musica è vita».
Sono molte le date dell'ultimo tour di Baglioni, di cui una buona parte al Sud. «Lungo la nostra strada incontriamo tanti altri viaggiatori - sottolinea - e oggi, con le nuove tecnologie, la gente viaggia sempre di meno. Abbiamo scelto di girare di più al Sud perchè è un territorio meno conosciuto ma molto accogliente e con tante potenzialità. E abbiamo scelto di lasciare gli stadi per suonare in posti naturali come ad esempio questo della Grancia. D'altronde, anche se sono nato a Roma, i miei genitori erano umbri e da piccolo molte delle cose che avevo dentro venivano dalla campagna, dove la notte non capivi se in lontananza vedevi delle luci o delle stelle. E' il significato di "Patapan", dedicato alla figura di un padre». Il nome del pezzo di Baglioni ci introduce oggi alle frontiere tecnologiche che l'artista romano esplora nel suo nuovissimo sito web in internet, dove è possibile addentrarsi in una originale città virtuale. Fantasia, disegni, note, testi e tantissime informazioni si susseguono tra mille sorprese e una grafica accattivante. «Con questo progetto - speiga Baglioni - ho rispolverato la mia vecchia passione per i fumetti, ma per il momento questo sito non sostituirà quello ufficiale e conosciuto ormai da tutti gli appassionati».
Claudio Baglioni è molto legato al Sud, dove torna periodicamente. Era già stato in Basilicata negli anni ottanta. «Precisamente nel 1982 - conferma il cantautore - e ricordo che facemmo un bel concerto a Matera. Vengo sempre con molto piacere da queste parti».
L'inizio del concerto si avvicina e Claudio Baglioni è pronto per una nuova avventura. «Spero per tutti -conclude con un sorriso - che questa sia una bellissima serata». a.l.c.



La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio
Sono arrivati da tutta la regione per assistere ad uno spettacolo eccezionale
Fan in delirio in una notte da sogno
Una spettatrice: «Non avrei voluto mancare per nulla al mondo»


«Non avrei perso questo concerto per nulla al mondo». Quante volte è stata ripetuta questa dichiarazione d'amore prima e dopo il concerto di Claudio Baglioni, giovedì notte alla Grancia? Un vero e proprio atto di fede dei fan lucani nei confronti del cantautore romano, per la prima volta a Potenza. Oltre 4 mila persone, giunte da ogni angolo della regione, e oltre, si sono date appuntamento nel magnifico scenario della Grancia. Lui, il grande Baglioni, amato, osannato, non ha deluso le attese dando il meglio di sé e del suo repertorio, con un misto di vecchi successi e di nuovi brani che hanno scatenato la platea in canti, balli e romantiche luminarie. «Un appuntamento al quale non si poteva mancare – ha commentato Leonardo Di Taranto con la moglie Maria -. Siamo di Terranova del Pollino e abbiamo deciso di perdere una giornata di mare per poter “sognare" insieme ad un mito della musica italiana». Più emozionata la signora Maria che difficilmente dimenticherà questa serata. «Davvero un “grande” – ha commentato entusiasta -. Siamo cresciuti con la sua musica, con le sue canzoni. Fa parte della nostra vita. Poterlo ascoltare dal vivo regala emozioni incredibili». «Baglioni – hanno spiegato Carlo Pastore e sua moglie Pacifica – ha rappresentato la colonna sonora della nostra storia d'amore. Le sue canzoni ci hanno accompagnato da fidanzati e ci seguono ancora adesso che siamo felicemente sposati con una bambina. Ora anche lei, nonostante sia ancora piccola, conosce le sue canzoni ed è diventata una sua fan». Da Marconia di Pisticci fino alla Grancia per qualcosa che è più di un semplice concerto: «un pezzetto della nostra vita». Anche Fabrizio Cerverizzo e la sua fidanzata Rossella non hanno saltato questo appuntamento. «Mi hanno trascinato lei ed il suo entusiasmo – ha spiegato Fabrizio – ma sono sicuro che non me ne pentirò». Rossella annuisce e va a caccia del posto migliore. Tra mille emozioni è stato impossibile non notare la presenza di un nutrito numero di politici «nostrani» che hanno applaudito il cantautore romano. Dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero al suo predecessore, Gaetano Fierro, dal presidente della Commissione per lo Statuto, Agatino Mancusi (fine intenditore di musica leggera) all'ex presidente del Consiglio Regionale Aldo Michele Radice, dal consigliere Pinuccio Maggio al segretario regionale dello Sdi, Salvatore Blasi. Tutti uniti almeno una volta all'insegna del romanticismo che solo Baglioni può regalare. Sandro Maiorella

La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio
Annunciato l'arrivo di fans anche da Parma
Concerto di Baglioni venduti 4mila biglietti


Lucera Arriveranno anche da Parma le fans di Claudio Baglioni per assistere al concerto del cantautore romano in programma mercoledì prossimo a Lucera all'interno del castello svevo-angioino, terza e ultima tappa del suo tour in terra pugliese, dopo Manduria e Trani.
Ma a quegli «aficionados» che seguono tutti i concerti di Baglioni sin dagli albori della sua carriera (e che hanno già prenotato i primi settori), se ne aggiungeranno altri che raggiungeranno Lucera dalle province limitrofe. Si va dunque verso il tutto esaurito.
Le richieste di biglietti che giungono alla tabaccheria Terlizzi sono in crescendo, il telefono trilla senza soste. E il recapito che Lottomatica ha introdotto sul sito internet, è praticamente in chiamata continua. «Si è già toccata la quota di oltre 4 mila biglietti venduti», rilevano i responsabili del sito.
«Al momento, tuttavia, ci sono ancora posti disponibili», informa il giovane titolare della tabaccheria, alle prese con la sua prima partecipazione all'organizzazione di un tour. Un evento che la città, si spera, possa ospitare al meglio. E che coincide con l'inaugurazione al pomeriggio di un altro evento: il distaccamento dei vigili del fuoco. E meno male: per eventi di massa la presenza dei pompieri non è mai superflua. Comunque l'esperienza per spettacoli del genere alla città non manca. L'ultimo grande concerto organizzato all'interno del castello risale a un paio di anni fa con «i magnifici 4», Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Ron e Francesco De Gregori. A.G.

La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio
IL 2 AGOSTO.
Dopo il concerto di domani sera
Baglioni extra a Lecce per il recupero del Museo Ferroviario


Dopo il Petruzzelli, il museo ferroviario di Lecce. Sono i luoghi, le città, le periferie ad affascinare il neo architetto Claudio Baglioni, fresco di laurea e creativo come se fosse al principio di una rinnovata giovinezza artistica. Ripensare, ricostruire ed offrire alla gente posti nuovi dove poter vivere e scambiare emozioni. Destino che vorrebbe riservare all'enorme gasdotto romano che si può «ammirare» dalla Garbatella. Destino che l'architetto Baglioni vorrebbe riservare anche al museo ferroviario di Lecce, luogo misterioso di cui finanche tantissimi leccesi ignoravano l'esistenza.
Baglioni, invece, zelante e curioso come ogni nuovo dottore, ha raccolto una grande messe di informazioni, dati, materiale. Ha scoperto questo luogo e la sua ricchezza fatta di locomotive a vapore dei primi del 900, carrozze, materiale d'epoca, tutto impolverato ed abbandonato. Davanti a tanta ferraglia pregiata, il suo istinto di nuovo salvatore delle periferie si è scatenato. Dopo il concerto leccese di domnai (che seguirà quello di stasera a Manduria e precederà quelli del 3 agosto a Trani e del 4 a Lucera) lunedì 2 agosto Baglioni terrà un evento-concerto acustico rigorosamente a porte chiuse, per attirare l'attenzione sul museo, così come proprio il cantautore romano fece a Bari qualche tempo fa per il teatro Petruzzelli.
«Dal materiale che mi sono procurato – ci spiega Baglioni – il museo ferroviario di Lecce mi è sembrato un posto interessantissimo, una specie di gioiello raro di archeologia industriale che va recuperato».
Come è nato l'interesse per questo luogo «addormentato» pieno di locomotive a vapore e vagoni dismessi?
«Ho ricevuto una segnalazione da conoscenti che poi hanno iniziato a mandarmi materiale di ogni tipo».
Un tour dopo la laurea in architettura, dedicato alla scoperta, alla curiosità, alla ricerca di luoghi urbani da ripensare. Perché?
«La tesi sul gasometro di Roma mi ha dato il la. Mi è venuta voglia di fare luce sulle tante ferite di cui sono colmi i nostri tessuti urbani. I luoghi in cui la gente vive ogni giorno possono nascondere innumerevoli storie che vale la pena di raccontare».
La bellezza come cura ad alcuni mali della socializzazione.
«Un luogo che viene abbandonato diventa anche un posto dove possono annidarsi i vizi della società. Oltre al dispiacere per una ricchezza persa c'è l'obiettivo pericolo che determinati luoghi diventino ricettacolo di vandali. Spesso ci concentriamo sui centri storici e abbandoniamo completamente le periferie».
Ha già un progetto per il museo ferroviario leccese?
«Il museo non l'ho ancora visto dal vivo quindi non posso esprimermi. Per ora è importante accendere i riflettori. Noi cantanti abbiamo al possibilità di creare attenzione da parte dell'opinione pubblica e dei mass media. Io voglio fare questo per Lecce e per il museo. Poi vedremo che accade».
A Lecce, il concerto vero e proprio, quello di domani, si svolgerà in piazza Palio. Una zona periferica che l'amministrazione vuole rivalutare.
«Sono contento di questa scelta. È bene che si sposti l'attenzione su tutte le zone di una città. Le amministrazioni devono imparare a curare tutti i quartieri ed i luoghi dove si svolge la socializzazione, soprattutto fuori dal centro».
La sua esibizione nel museo ferroviario leccese ricorda quella di qualche tempo fa al teatro Petruzzelli di Bari.
«Alla fine di una tournée teatrale mancava il teatro Petruzzelli, uno fra i più prestigiosi al mondo. Decisi di suonarci dentro comunque: non poteva mancare anche se distrutto. Mi dicono che grossomodo siamo ancora al punto di partenza. Confidiamo in buone notizie. Del resto una città vive dei luoghi di cultura».
Una verità che però passa in secondo piano.
«Un ospedale è un luogo indispensabile per una comunità, siamo tutti d'accordo. Altrettanto importanti sono i luoghi di cultura, i teatri, gli spazi dove la gente condivide la vita di tutti i giorni. Se così non fosse dovremmo vivere tutti come se avessimo una tutta da palombaro, soli ed isolati dal mondo». Lucio Palazzo


Il Mattino 30 Luglio
CAPACCIO
Il racconto di Angela Gorrasio, rappresentante dell’associazione Addis
«Aggrediti perchè disabili» Denuncia dopo il concerto di Baglioni a Paestum

PAOLO GIOVANNI PANARO
Battipaglia. Volevano trascorrere una serata spensierata assistendo al concerto del loro artista preferito Claudio Baglioni e, invece, mercoledì sera a Paestum, trenta disabili durante lo spettacolo con le loro carrozzelle sono stati travolti più volte dal pubblico ed un disabile è stato strattonato da un addetto al servizio di sicurezza. «Antonio Rainone, uno dei ragazzi disabili - dice Angela Gorrasio, portatrice di handicap di Battipaglia - è stato strattonato, malmenato ed offeso verbalmente da un uomo della sicurezza che lo apostrofava anche con paralocce».
Amaro lo sfogo di Angela Gorrasio, disabile battipagliese e socia dell'associazione Addis, che ha inviato una lettara di protesta alla Presidenza della Provincia di Salerno per raccontare cosa è accaduto mercoledì sera a Paestum mentre sul palco si esibiva il noto cantautore Claudio Baglioni. «Ci hanno ghettizzati - continua Angela Gorrasio - su una indecente pedana piccolissima e posta dietro al pubblico impedendo del tutto la visione dello spettacolo. Non erano presenti spazi di sicurezza e i ragazzi disabili costretti sulle carrozzelle sono stati travolti più di una volta». Insomma, una serata proprio da dimenticare per i trenta disabili del salernitano che anzichè assistere tranquillamente al concerto come tutti gli altri addirittura sono stati costretti dagli organizzatori della manifestazione a separarsi dai propri accompagnatori. «I nostri accompagnatori sono stati obbligati a pagare un biglietto di 46 euro - ribadisce Anna Gorrasio - per assisterci e, poi, sono stati allontanati. Noi siamo rimasti senza assistenza e con mille difficoltà da superare ma nessuno ha tenuto conto delle nostre esigenze, problemi psichici, corporali e crisi epilettiche». Pone l'accento anche sull'aspetto economico Anna Gorrasio sottolinenando che è davvero eccessivo far pagare un biglietto di partecipazione ad un concerto di 46 euro ad un accompagnatore di un disabile che beneficia di un assegno statale mesnile di appena 240 euro. E' anche per questo che Anna Gorrasio e molti altri svantaggiati della provincia di Salerno chiedono che per il futuro venga eliminato ai concerti e per assistere ad altre manifestazioni il pagamento dei biglietti per gli accompagnatori degli handicappati. «A Battipaglia - continua Anna Gorrasio - per assistere al concerto dei Pooh, grazie all'amministrazione comunale, i nostri accompagnatori non hanno pagato il biglietto. Bisognerebbe essere più sensibili e venire incontro alle nostre esigenze e non maltrattarci». L'istituzione di un tesserino da adottare a Salerno sul modello di quello della Regione Campania, che per i disabili prevede a Napoli l'ingresso gratuito nei cinema, è la richiesta che Angela Gorrasi avanza alle istituzioni locali. «Chiediamo una volta per tutte - conclude Angela Gorrasio - il rispetto per chi è già stato così duramente provato dalla vita ed è spesso costretto a sentirsi un intruso capace solo di suscitare fastidio dei cosiddetti normali. Scusateci se chiediamo troppo».
 

Da Patapan
Vogliamo ringraziare caldamente tutti gli spettatori - coloro che gia’ hanno avuto modo di assistere ai concerti e quelli che si preparano a farlo – per aver accolto il tour “Cercando”con l’ennesima dimostrazione di entusiasmo, interesse e affetto.
Questa grandissima attenzione, ci premia e ci incoraggia nel proseguimento del percorso giornaliero del giro nei luoghi della bellezza storica e paesaggistica e in quelli della memoria civile e industriale.
Grazie veramente.

Desideriamo anche scusarci per le rare volte in cui l’organizzazione locale non cura al meglio la vendita dei biglietti o l’entrata e la sistemazione dei posti.
Sono gestioni non dipendenti dalla nostra giurisdizione ed estranee alla nostra volonta’.
Vi promettiamo ,in ogni caso, la vigilanza piu’ stretta e la massima collaborazione alle vostre segnalazioni.
Buon viaggio e che tutto vada nel migliore dei modi.


MUSICA: BAGLIONI FA TAPPA A LECCE
SI ESIBIRA' IN PERIFERIA
Lecce, 29 lug. - (Adnkronos) - Ultimi biglietti disponibili per l'evento di ''Mediterranea estate 2004'', la rassegna organizzata e promossa dall'assessorato alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Lecce. Per la prima volta, domenica 1 agosto alle 21.30, concerto live nell'arena di piazza Palio con la tappa di ''Cercando'' il tour di Claudio Baglioni.
L'iniziativa di far esibire il grande cantautore romano in un luogo inusuale rispetto a quelli tradizionali e cioe' l'arena di Piazza Palio alla periferia della citta' e' stata del sindaco Adriana Poli Bortone. Idea accolta con favore da Baglioni che si e' detto disponibile ad accogliere l'invito del primo cittadino. L'intento e' quello di trasmettere un messaggio di aggregazione sociale nell'ambito dei progetti di valorizzazione delle periferie. Lo stesso progetto del tour del cantautore, partito da Roma dall'area dismessa del Gazometro oggetto peraltro della tesi di laurea del neo architetto Baglioni sul riutilizzo di aree a fini di cultura, spettacolo e intrattenimento, si incentra sulla valorizzazione di luoghi d'arte e aree non piu' utilizzate. Il tour fara' tappa stasera a Potenza al Parco della Grancia, sabato a Manduria (Taranto) al Parco Archeologico, martedi' a Trani (Bari) in piazza della Cattedrale e mercoledi' a Lucera (Foggia) al Castello.
(Pas/Pn/Adnkronos)

La gazzetta del mezzogiorno 30 Luglio

Alla riscoperta di aree dismesse con il grande cantautore romano dopo l'esibizione di domenica in piazza Palio
Baglioni nel Museo ferroviario
Un concerto per riqualificare luoghi ricchi di polvere e di storia

«Cercando.... cercando» con Baglioni rispuntò uno spazio negletto dal tempo e dagli uomini: il Museo ferroviario di via Codacci Pisanelli. Polvere e ragnatele su vecchie locomotive e carrozze e che il linguaggio universale della musica contribuirà a ripulire per poi... chissà. Baglioni, al momento, conosce il Museo solo attraverso carte e immagini che gli sono state inviate da esperti di archeologia industriale su sua richiesta. Ma è lì che lunedì, alle ore 19, terrà un concerto bis, riservato a non più di cento persone per far sì che questo luogo ricco di storia e memoria torni a far parte del patrimonio culturale di Lecce. Un «live» inconsueto, sulla stessa linea di quello attesissimo in piazza Palio, fissato per domenica sera, nell'ambito del cartellone di «Mediterranea», la rassegna estiva promossa dall'assessorato alla Cultura di Palazzo Carafa. Sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul riuso delle aree abbandonate è la parola d'ordine del suo impegno di artista tout court e, perché no, di dottore in architettura. È noto quanto Baglioni si senta orgoglioso della laurea conseguita di recente alla Sapienza di Roma con una tesi sulla riqualificazione di particolari aree dismesse - ai fini di cultura, spettacolo e intrattenimento - che spesso provocano discontinuità nel tessuto urbano e disordine insediativo nei quartieri. E Lecce è stata scelta dal cantautore assieme ad altre sette città italiane per analoghe iniziative da svolgersi sempre in luoghi da recuperare. Si tratta del gazometro di Roma (oggetto di studio della sua tesi di laurea); della fabbrica di vapore a Milano; di Marghera a Venezia; dell'ex manifattura tabacchi a Cagliari; dell'area Calamai, ex fabbrica di Fiesole (Firenze); dell'area ex Ticosa-seterie di Como e dell'ex area industriale di Crotone. Titolo dato al progetto: «Spazi nuovi, per uomini nuovi».
Un doppio concerto-evento, insomma, e un chiaro messaggio di aggregazione sociale all'interno del tessuto urbano già accolto da Baglioni quando ha accettato l'arena di piazza Palio per il suo «Cercando tour» al posto dell'arena delle cave del duca di Torrevecchia. «Non tutti gli artisti che interpelliamo sono così disponibili - commenta il sindaco Adriana Poli Bortone - ad esibirsi in questa zona di Lecce. Il centro storico, abbiamo visto in questi anni, è particolarmente "affollato", ma non sempre dalla periferia riescono a partecipare alla vita della città». È probabile anche che l'artista romano si conceda una breve passeggiata fra le vie del capoluogo salentino, che ha sempre salutato con entusiasmo i suoi concerti, innamorato - e come non si potrebbe - di tanti brani conosciuti da intere generazioni. Che sia nato nell'artista anche «Un piccolo, grande amore» per Lecce? «Lo vedremo successivamente - risponde il sindaco - Baglioni è certamente una persona molto interessante e interessata a riscoprire "l'Italia nascosta", quella dimenticata ma che vale la pena riportare alla luce». Gloria Indennitate


Il Mattino 28 Luglio
DURANTE IL CONCERTO AL LEUCIANA FESTIVAL
La denuncia di Baglioni: « I miei fan esclusi dalle prime file»
ANTONIO PASTORE
Meraviglioso, unico, coinvolgente. Le canzoni e la poesia di Baglioni nel cortile monumentale del Belvedere di Ferdinando IV, emozioni di un tutto esaurito da ricordare nella storia del Leuciana Festiva anno sesto. Con un paio di piccoli nei, anch'essi destinati a lasciare il segno. Il primo, nella fase iniziale del concerto, è un black out del sistema elettrico, e proprio mentre il cantautore stava eseguendo «Male di me», uno dei pezzi che hanno una storia particolare, e che non si sentono spesso nei Baglioni tour. Soltanto qualche minuto di imbarazzo, che però ha spinto il cantante a riprendere dal pezzo successivo in scaletta. E poi, verso la fine, quel passaggio polemico che ha scatenato l'applauso dei fan e gelato gli organizzatori. «Mi dispiace per chi voleva stare nelle prime fila e non ha potuto...», ha gridato Baglioni, alludendo al pubblico compassato di autorità e vip che, a ridosso del palco, faceva da schermo agli scatenatissimi costretti alla distanza. Immediato effetto: una partecipazione più calorosa del settore dei rispettabili, e mormorii e commenti. L'ufficio stampa delle Leuciane getta acqua sul fuoco: «L'interruzione dell'elettricità è stato un problema dei tecnici del tour, e la battuta finale - è il commento ufficiale - forse si riferiva ai tanti che non sono potuti entrare...». Opposta, ovviamente, la spiegazione che viene dalle fan del «Clab», che ieri pomeriggio sono andate a salutare il cantante al Gran Hotel Vanvitelli. «Abbiamo tentato di acquistare, fin dal primo giorno delle prevendite, i primi posti utili, ma soltanto qualche laterale delle prime quattro fila - attacca Manuela, una casertana che segue Baglioni da sempre - risultava disponibile, e per chi come noi paga 46 euro nella speranza di essere quanto più vicini al palco, è proprio una beffa. E lo abbiamo fatto sapere a Baglioni durante il concerto».
 

Caserta sette
SPETTACOLI: CLAUDIO BAGLIONI A CASERTA AL LEUCIANA FESTIVAL

"Cercando" approda al Leuciana Festival 2004. Il nuovo tour ideato da Claudio Baglioni, tra luoghi d'arte e aree dimesse, farà tappa nella splendida cornice del Belvedere di San Leucio (Caserta), lunedì 26 luglio 2004 (ore 21.30), per la sezione "grandi eventi musicali" della kermesse diretta da Nunzio Areni. "Un tour che - spiega Baglioni - punta a raccogliere la bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese (anfiteatri greci e romani, antiche ville, piazze storiche, parchi, ecc.), per provare a "piantarne i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dismesse che, come ferite ancora aperte, segnano la pelle delle nostre città". "Recuperare e riqualificare questi spazi - sottolinea il musicista romano - significa anche recuperare e riqualificare la comunità che vive quegli spazi. Perché lo spazio non si limita a parlare di noi, ma parla anche a noi. A quanti -ogni giorno- lo guardano, lo vivono, lo usano, lo attraversano. Lo spazio è capace di raccontare il passato, ma è anche capace di suggerire un modo nuovo di guardare le cose: una nuova prospettiva". Il tutto, attraverso il linguaggio universale e immediato della musica popolare, "Cercando" nuovi linguaggi e nuove forme-spettacolo. A concerti più "tradizionali" - con momenti acustici, atmosfere elettroniche e l'energia del miglior pop-rock italiano - si alterneranno momenti live assolutamente inediti, all'alba o al tramonto, con brani scelti tra i più ricercati ed intensi del vasto repertorio di Baglioni, eseguiti con il solo accompagnamento del pianoforte o della chitarra. Baglioni sarà accompagnato da un supergruppo di cinque polistrumentisti di livello internazionale -coordinati e diretti da Paolo Gianolio - per uno dei progetti musicali più innovativi e affascinanti di sempre, in una formazione che supererà la tradizionale rigidità del gruppo pop, per dar vita ad una ensemble che vivrà delle contaminazioni e delle incursioni nei diversi linguaggi musicali e farà dello scambio dei ruoli uno dei punti di forza del proprio fare musica.

(Viareggio Festival Gaber)

Corriere della sera 24 Luglio
Claudio Baglioni ha scelto di ricordare Gaber accompagnandosi da solo alla chitarra o al pianoforte, con un repertorio assai lontano da quello abituale. Il suo passato televisivo con Fazio dimostra che l’artista ha grande familiarità con formule espressive che alternino canzoni e monologhi. I momenti più struggenti della sua esibizione sono stati la rilettura del classico gaberiano «Le strade di notte» (con quello strano e commovente finale «spero che tu non dorma. Mi spiacerebbe svegliarti») e una canzone dell’ultimo album, dedicata al proprio padre (ma l’altra sera suonata espressamente per la figlia di Gaber, Dalia) e intitolata «Patapam». Perché non la esegue mai? Per il semplice fatto che, evocando essa in un crescendo di emozioni episodi dell’infanzia felice col genitore, Baglioni prevedeva di non riuscire ad arrivare alla fine senza piangere. Come è accaduto appunto l’altra sera. E il pubblico lo ha consolato con una standing ovation. Nell’esibizione alla Cittadella del Carnevale altre rarità, molto vicine al teatro canzone, fra cui «Mia cara Esmeralda» (canzone breve e comica scritta all’età di 16 anni), «Cincinnato», «Nel sole nel sale nel Sud» (1976) e «Tamburi lontani». ( m. l. f .)    AdnKronos 22 luglio Roma. ''Vorrei cantare 'Le strade di notte', un brano che mi fa venire in mente l'idea della magia intorno, un testo breve... ma di quelli che trasmettono la musica vera''. Sara' l'omaggio di Claudio Baglioni a Giorgio Gaber durante la seconda serata del Festival Teatro Canzone in corso alla Cittadella di Viareggio. ''La musica e' una specie di macchina del tempo -ha detto l'artista romano- e la canzone e' un odore. Le canzoni brevi e semplici sono quelle che trasmettono un odore immediato''. Solo, con la sua immancabile chitarra, questa sera Claudio Baglioni ricordera' ''uno dei padri della musica italiana'' con due canzoni simbolo: oltre al brano di Gaber, Baglioni cantera' infatti la canzone scritta in memoria di suo padre, scomparso tre anni fa, 'Patatan', ''un testo -dice- che ho scritto proprio in memoria dei 'padri'...   (ANSA)-Lucca 22 Luglio 'Quando Giorgio e' mancato ha lasciato un grande vuoto: a sostenerlo e' Claudio Baglioni, che stasera a Viareggio ha reso omaggio a Gaber. Baglioni ha interpretato la sua 'Le strade di notte'. 'La mia partecipazione al festival Teatro Canzone - ha detto- e' anche un omaggio al concetto di memoria, a tutto cio' che non va dimenticato perche' e' lo stesso ancora produttivo e vitale'. 
Viareggio Teatro Canzone: Qui alcune foto della serata in attesa di inserire le immagini che Fabrizio e Claudia hanno " catturato "per noi....  http://www.viareggino.it/festivaldellacanzone/2serata.html

Traniweb 22Luglio
Il 3 Agosto Claudio Baglioni in concerto
 
   Cercando". una nuova strada. Quattro imperdibili appuntamenti con Claudio Baglioni in Puglia che sarà a Trani martedì 3 agosto in Piazza Duomo. Due diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente nuovi di interpretare la forma-concerto, 3 palchi per altrettante "anime musicali", 40 date (spettacolo notte e aree dismesse), 3 ore di spettacolo live, 1 supergruppo di 5 musicisti polistrumentisti. Sono i numeri essenziali di "Cercando", il nuovo percorso musicale di Claudio Baglioni, che si snoderà tra siti d'arte e aree dimesse d'Italia.

"Cercando". la bellezza, tra siti d'arte e aree dimesse: "Raccogliere" la bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro paese (anfiteatri greci e teatri romani, antiche ville, piazze storiche, parchi, ecc) per provare a "piantare i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dimesse (si parte dal gasometro di Roma, per finire in quello di Venezia) che, come ferite aperte, ne segnano ancora la pelle. E' questo il senso di un progetto che si animerà delle suggestioni e provocazioni che il "Belpaese" offrirà alle note e alle parole di uno degli artisti più amati. Un concetto radicalmente nuovo di tour che, per originalità e forza espressiva, rappresenterà il momento più emozionante ed intenso dell'estate 2004.

"Cercando". nuove forme-spettacolo: Inedite esibizioni live, all'alba o al tramonto, con brani scelti tra i più ricercati ed intensi del vasto repertorio del musicista romano, eseguiti, di fronte ad un ristretto numero di invitati, con il solo accompagnamento del pianoforte o della chitarra, si alterneranno a indimenticabili serate di musica e magia, tra raccolti momenti artistici, rarefatte atmosfere elettroniche e tutta l'energia che solo la migliore musica popolare sa dare.

"Cercando". nuovi linguaggi e nuove forme espressive: Tre anime musicali-acustica, elettrica ed elettronica- per un viaggio alla ricerca di nuovi linguaggi e nuove forme espressive, attraverso arrangiamenti innovativi, sonorità che privilegiano l'intensità e l'emozione, ma anche un repertorio nel quale si fondono, sapientemente, classici, grandi successi e brani che raramente capita di poter ascoltare dal vivo e qui presentati in una veste frutto di una lunga e accurata ricerca sonora.

"Cercando". una nuova scena:  Un concetto radicalmente nuovo di palco, costruito sull'interazione di tre persone, (una per ognuna delle "anime" sonore di "Cercando), realizzate e rivestite di materiali diversi (legno antico, alluminio, stoffa, ecc., a seconda dell'ambientazione musicale), poste a varie altezze e con orientamenti divergenti, per una struttura-palco d grande intensità spettacolare e dal posizionamento decisamente insolito rispetto agli standard comunemente adottati nei concerti dal vivo.

"Cercando". nuovi compagni di viaggio: Un supergruppo di cinque polistrumentisti di livello internazionale , coordinati e diretti da Paolo Gianolio, che arricchiranno, con l'apporto della propria personalità, professionalità e musicalità, uno dei progetti musicali più innovativi e affascinanti di sempre, in una formazione dinamica, che supererà la tradizionale rigidità della forma-gruppo, per dar vita ad un insieme che vivrà delle contaminazioni e delle incursioni nei diversi linguaggi musicali e farà dello scambio dei ruoli  uno dei punti di forza del suo fare musica.
Paolo Gianolio : Chitarre elettriche, acustiche, chitarra midi, basso, tastiera, banjo, cori
John Giblin : basso, contrabbasso elettrico, contrabbasso acustico, violoncello.
Gavin Harrison :Batteria, batteria elettronica d-drum, percussioni, basso, tastiere.
Roberto Pagani : Pianoforte, organo hammond, tastiere, vibrafono, clarinetto, sax contralto, fisarmonica, cori.
Pio Spiriti : Violino, tastiere, chitarra acustica, fisarmonica, mandolino, cori.

I Biglietti sono disponibili nelle prevendite Lottomatica. Per la data di Trani questi i prezzi compresi diritti di prevendita:1° Settore Numerato 46,00 euro; 2° Settore Numerato 34,50 euro; 3° Settore Numerato 20,50 euro. Info: Call center Lottomatica 199109783  -  www.deltaconcerti.it
 

Sardegna oggi 22 Luglio
Baglioni bis: due i concerti a Cagliari

Tutto esaurito in tempo record. I 4.500 biglietti dell'anfiteatro romano non bastano. Sono troppi i fans di Claudio Baglioni e troppe dunque le richieste disattese. Per questo si raddoppia. Il cantautore sarà a Cagliari non solo il 9 ma anche il 10 agosto. I biglietti sono disponibili già da oggi in tutti i punti vendita.

CAGLIARI - Era nell'aria: i 4500 posti dell'Anfiteatro romano di Cagliari, una sola sera, non bastano. Il concerto di Claudio Baglioni del 9 agosto, dopo una prevendita straordinaria, ha registrato il tutto esaurito. Talmente tante le richieste disattese, che gli organizzatori di Sardegna Concerti si sono prodigati per trattenere il cantautore romano un'altra sera a Cagliari, prima della tappa dell'11 agosto al FestivAlguer. Baglioni, trentacinque anni di canzoni amate da generazioni di padri e figli, sarà per la seconda volta all'Anfiteatro romano, martedì 10 agosto.

 

Il Messaggero 23 Luglio
Macerata/Baglioni anticipa di un giorno 
 
 Macerata
Claudio Baglioni allo Sferisrio. Non è una novità, visto che il concerto del popolarissimo cantante era già stato annunciato. La novità è che invece del 31 agosto, lo show avrà luogo il 30. Sempre allo Sferisterio, luogo scelto da Baglioni che fresco di una laurea in architettura predilige da un po' location dal forte appeal artistico-strutturale. E l'arena maceratese di fascino ne ha da vendere. Biglietti in vendita al botteghino di piazza Mazzini.
 

nove.firenze.it 21 Luglio

Ieri sera Claudio Baglioni a Pratolino

A Siena il concerto avrà luogo martedì 31 agosto alla Fortezza Medicea
(21 luglio 2004) - Da ‘Strada Facendo’ a ‘Vai’, quasi tre ore incontenibili di emozioni tra la musica di Claudio Baglioni e il cielo stellato di Pratolino. Il Parco delle Meraviglie non solo ha retto benissimo e in condizioni verificate di sicurezza il concerto del grande cantautore romano – un tutto esaurito da 4500 posti – ma ne ha impreziosito la formula generosa – tre ore di canzoni per un vasto repertorio - che ha appassionato gli ascoltatori. Bene anche i trasporti, nonostante qualche coda sulla Bolognese dovuta ai lavori del Comune di Firenze, con semaforo, su un tratto della strada. L’arte del pentagramma e della voce si è quindi perfettamente coniugata con l’arte del Parco, il disegno del paesaggio e lo sguardo del Colosso dell’Appennino creato dal Giambologna: sua anche la cappellina recentemente restaurata e che è stata visitata ieri sera nel corso di un ricevimento a Villa Demidoff, al quale si è affacciato Claudio Baglioni, per salutare il Presidente della Provincia Matteo Renzi, i Sindaci, il Prefetto Gian Valerio Lombardi, il Questore Vincenzo Indolfi, il Presidente della Camera di Commercio Luca Mantellassi e le altre Autorità che hanno preso parte all’evento.
Claudio Baglioni, neo laureato in Architettura, specializzazione in Archeologia industriale, sta tenendo in giro per l’Italia una serie di concerti in luoghi d’importanza artistica e architettonica, oltrechè produttiva, che o sono già famosi oppure necessitano di una riscoperta, di un aiuto, di un restauro che possa renderli nuovamente vivi e fruibili al pubblico.
Presente all'incontro di palazzo Medici Riccardi anche il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, che ha informato il cantautore che sul territorio ripolese esiste una struttura che risponde perfettamente alle finalità per cui Baglioni si sta impegnando, vale a dire il complesso delle Gualchiere di Remole. Tale struttura, sebbene su territorio ripolese, è di proprietà del Comune di Firenze e risale alla seconda metà del XIV secolo. Situato sulle sponde dell’Arno, nel 1541 l'edificio fu acquistato dall'Arte della Lana, che gestì l'attività della gualchiera, dove si realizzava la follatura o gualcatura dei panni di lana, processo che conferiva a questi ultimi particolari qualità di compattezza, morbidezza, resistenza e impermeabilità. “Il recupero delle Gualchiere”, precisa il presidente della Provincia Matteo Renzi, “acquista un suo innegabile valore nell’ottica vasta, di area fiorentina, perché si tratta di dare nuova vita ad un gioiello non solo dell’architettura, ma anche della storia produttiva sia a livello regionale che nazionale, e ben s’inserisce il recupero della struttura nel più ampio progetto di rivitalizzazione del fiume Arno, che vede coinvolti i Comuni attraversati dal fiume, dal Valdarno a Signa”. “Attualmente”, osserva il sindaco Bartolini, “il complesso versa in stato precario e necessita di un intervento completo di ristrutturazione. Per questo le due amministrazioni, fiorentina e ripolese, già da tempo cercano di realizzare un progetto comune che possa restituire la struttura al territorio. Ma non solo, tale progetto suscita certamente l’interesse di tutti quei Comuni che si affacciano sul corso dell’Arno e che, già nell’ambito del Piano Strategico, si stanno muovendo per la realizzazione di un Parco Fluviale che rivitalizzi in maniera radicale le sponde del fiume. A questo punto mi sono sentito spinto da un’urgenza “civica” e, cogliendo l’occasione, mi sono rivolto ad un personaggio come Claudio Baglioni, animato da uno spirito, oltreché artistico, innegabilmente civile e sensibile a tali problematiche. Tanto che, insieme al presidente della Provincia Renzi, al Direttore dell’APT Bonomi e in accordo con il sindaco Domenici, gli abbiamo prospettato per il prossimo futuro la realizzazione di un evento culturale proprio nella località delle Gualchiere, davanti a quella struttura che tanto può dare non solo al nostro territorio, ma a tutta quanta l’area fiorentina. Baglioni ci ha promesso di interessarsi alla cosa e ci siamo lasciati con un arrivederci, chissà, forse proprio alle Gualchiere”.

Da patapan
Gazometro-"Spazi nuovi per uomini nuovi" ( merita una visita...ci sono delle belle foto...)

Roma. Un pomeriggio di quelli che solo la Città Eterna sa confezionare. Cielo terso. Vento da Sud. L'aria frizzante di ogni vigilia. Lo sguardo spazia a 360 gradi nel cuore di Ostiense, dove Piramide si cuce a S. Paolo, tra edilizia popolare, mercati e magazzini generali e gli oltre centomila metri quadri di quella che una volta era la "fabbrica del gas". Immergersi negli stabilimenti Italgas è come entrare in un'icona neo-realista. La magia è quella di una delle tante sequenze che, da Rossellini a Pasolini a Ozpetek, si sono impresse in noi, fino a far diventare la misteriosa topografia di quest'area uno dei tratti essenziali del profilo della Capitale. Passeggiando su questi sampietrini, tra prospettive di mattoni rossi ed esoterici cilindri di acciaio e calcestruzzo si ha l'impressione di trovarsi, alternativamente, in un serial di fantascienza o in una stampa di metà ottocento, all'epoca in cui Pio IX diede, finalmente, il via libera all'uso del gas per illuminare le strade di Roma e i lavori di edificazione della fabbrica ebbero inizio. La cosa che colpisce di più è la possibilità di abitare, contemporaneamente, passato e futuro. Le distanze temporali sembrano annullate e saltare, avanti o indietro, di cento o duecento anni dipende, semplicemente, da una disposizione d'animo, da un improvviso sussulto della fantasia. Archeologia industriale, la chiamano, ma la le voci e i rumori che riecheggiano in questi spazi non sono solo l'eredità di un passato ormai estinto, ma il richiamo di un futuro che attende che questo universo affascinante si apra a nuove idee, per poter invadere questi luoghi con il carico di promesse che solo il futuro può contenere. L'idea di "Cercando" è proprio qui: riqualificare gli spazi, per riqualificare le aree urbane in cui questi spazi si trovano, creando nuove "piazze", nuovi punti di incontro, nuovi spazi per l'intrattenimento, l'arte, la cultura. Spazi nuovi, per uomini nuovi, appunto. Perché se è vero che lo spazio parla di noi è altrettanto vero che parla a noi e -proprio come quest'area che, per la prima volta, ospita la musica- suggerisce nuovi percorsi, nuove storie, nuove idee, nuove possibilità. Non sembra, ma c'è molto in comune tra gas e canzoni. Innanzitutto, la materia. La stessa: impalpabile e leggera. E -come il gas- le canzoni non hanno forma propria, ma assumono quella del contenitore che le ospita: la mente, l'anima, il cuore di ciascuno di noi. E, proprio come il gas, che per tanto tempo ha illuminato le strade dell'uomo, anche le canzoni, a volte, riescono a fare luce fuori e dentro di noi, aiutandoci a trovare risposte non sempre facili e a capire se la direzione di marcia è quella giusta o se è giunto il momento di un colpo di timone e un cambio di rotta. Sono da poco passate le 17, quando Claudio sale sul palco, allestito -in questa immensa voliera scoperchiata- a più di venti metri d'altezza, nel cuore di un magico cilindro dal quale, per una volta, usciranno emozioni. L'incontro del pomeriggio è di quelli che lasciano il segno. Un pomeriggio "dedicato "alle tante storie, professionali e personali, che hanno reso vivo questo posto, che -dice Claudio- mi ha sempre affascinato. Sin da quando ero piccolo - ricorda- ogni volta che passavo di qui, mi chiedevo a cosa servissero queste incredibili gabbie d'acciaio. E, mio padre, che aveva la straordinaria capacità di costruire e regalare piccoli sogni, mi diceva che era un cilindro magico dal quale un giorno sarebbe uscito qualcosa di sorprendente. Mi piacerebbe poter pensare che questo giorno è arrivato". Non un concerto vero e proprio, nè una prova generale di quello che accadrà sul palco di "Cercando", ma un incontro di anime e storie, per scambiarsi emozioni e pensieri e augurarsi -gli uni gli altri- buon viaggio nella vita. Molto di più di una prima. Un evento unico e, davvero, irripetibile. E non solo per Claudio. Tutti siamo contagiati dalla magia del posto e dalla sensazione che questo momento, in qualche modo, possa rappresentare un piccolo punto di contatto tra il passato e il futuro e che le canzoni -con la forza incontenibile della poesia- possano emozionare e far riflettere su quanto il futuro può dare a uno spazio così e, ancora di più, su quanto un posto così può dare al futuro. Una magia che ha contagiato Pepi Morgia -"Il principe"- l'anima del progetto "aree dismesse"; il maestro Enzo Catellani, creatore degli "Uomini della luce", le figure simbolo di "Cercando"; Guido "JM" Tognetti, arteficie, insieme a Claudio e Pepi, delle due anime di "Cercando"; Maurizio "Magic" Maggi, sublime architetto di suoni; Mariano de Tassis, grande disegnatore di spazi di luce; Daniele Savaiano e Alice Bettolo, che, per il terzo tour consecutivo, sono gli occhi di Claudio; e tutto il gruppo di Claudio, dalla poderosa sezione ritmica (Gavin Harrison e John Ghiblin) a due giovani ma sorprendenti polistrumentisti come Pio Spiriti e (...), fino al timoniere della "NewMen Band" (la band degli "Uomini Nuovi"), il grande Paolo Gianolio. Alle 21, quando comincia il secondo incontro ravvicinato della giornata (poco più di trecento gli invitati) l'atmosfera è incandescente. Anche il vento presagisce il momento e si abbassa per non disturbare. La scaletta: due ore di emozione allo stato puro. "Io sono qui", "Strada facendo", "Tutto in un abbraccio", "Signora delle ore scure" -uno dei testi più sensuali e seducenti di Claudio- "Quante volte" ("una canzone che amo molto"), la trascinante "Notti", "Mai più come te", "Un mondo a forma di te", "Ancora la pioggia cadrà" -ruvida e tagliente come mai- "Adesso la pubblicità", "Avrai", "Cuore d'aliante", in una nuova, affascinante, versione "unplugged", "Sono io", "Grand'uomo", "Gagarin" ("il primo a vedere la terra da lontano"), "Tienimi con te", uno straordinario "Medley" di supersuccessi anni '70 e quattro, devastanti, bis: "Noi no", "Mille giorni di te e di me", "La vita è adesso" e "Via". Non è ancora mezzanotte. Le ultime note lasciano la gabbia d'acciaio. Noi, la città e la notte, lentamente torniamo verso quelli che eravamo. Forse. Un ultimo sguardo al Gasometro. Forse era davvero una voliera scoperchiata, penso. Ma i suoi vecchi ospiti -volati via, come le note che lo hanno appena abbandonato- non sembra si siano allontanati molto. Decine di gabbiani, infatti, si affollano su gru, montanti e anelli d'acciaio. Ci allontaniamo in ordine sparso. Ad ogni passo, la nostalgia per ciò che ci lasciamo alle spalle cresce. Ma va così. Sempre. E' la legge del desiderio. Una legge importante. Serve a non farci mai perdere la cosa più preziosa di tutte: la voglia di desiderare ancora. Un'ultima cosa. Se vi capita di passare da queste parti, non limitatevi a lasciare che il vostro sguardo si perda tra queste ammalianti geometrie d'acciaio. Tendete l'orecchio. Nei pomeriggi di aria tersa, quando il vento sale da Sud, non è raro che -tra le voci e i rumori di quella che è stata la fabbrica del gas- capiti di ascoltare alcune tra le note e le parole più ispirate di un... cantastorie dei nostri giorni. Del resto, si sa: la città, come la casa, nasconde, ma non ruba.
Giuseppe Cesaro
 

21 Luglio
Quasi cinquemila persone a Villa Demidoff per il concerto del grande cantautore: pubblico entusiasta
BAGLIONI INCANTA NEL PARCO
di Leonardo Bartoletti

Non saranno gli "abeti di risonanza" del parco di Paneveggio, in Trentino. Ma gli alberi del parco di Villa Demidoff sono stati comunque in grado di trasportare la musica di Claudio Baglioni, facendola volare e regalando alle migliaia di persone una "Notte di note" e di emozioni forti, mai vissute in precedenza. Non solo perchè il parco per la prima volta si è aperto alla musica. Ma anche perchè il tour di Baglioni, volutamente semplice, si è trovato improvvisamente in uno scenario da mille e una notte. Così, appena dietro il palco, il grande albero secolare si è illuminato di mille colori, mentre dall'altra parte perfino l'Appennino del Giambologna sembrava un po'meno "imbronciato".
Merito del Claudio nazionale, che ha regalato tre ore di interpretazioni come soltanto un grande artista riesce a fare. Ha l'energia di un ventenne, il buon Baglioni, insieme alla professionalità di chi occupa una parte indelebile della storia musicale italiana. Lui, puntiglioso come non mai, ha curato il soundcheck del concerto dedicando due ore pomeridiane a prove minuziose e scendendo, alla fine, dal palco per salutare il Presidente della Provincia Matteo Renzi e i sindaci del territorio ospiti della serata. Alla fine Baglioni ha vinto la sfida, integrando la musica con la natura, facendo volare la propria voce fino alla sommità dell'arte e della storia del parco, muovendosi sul palco con l'energia di un ragazzino ma, allo stesso tempo, con la sapienza di chi lascia spazio anche agli altri protagonisti: cinque ottimi musicisti, "sei figure senza parole" dalla presenza imponente, lo scenario unico ed un pubblico protagonista fino dalla prima nota. Da "Strada facendo" in poi, è stata una passeggiata nel tempo per palati di ogni età, in cui ciascuno ha potuto ritrovare la propria nota, chiudere gli occhi e tornare indietro negli anni.
Arrangiamenti moderni, comunqua delicati e non "invadenti", hanno infatti lasciato intatto il sapore dei ricordi, offrendo nuovo colore a vere e proprie pietre miliari della musica.
Curioso, poi, vedere come molti siano arrivati al parco ben prima dell'orario d'inizio del concerto. Per tanti, seppur fiorentini, è stata la prima volta nel verde che fu dei Demidoff.
Certo, non sarà uno spazio per concerti heavy-metal, "ma - dicono dalla Prg, società che ha curato l'evento - con posti numerati ed artisti dal pubblico educato si può fare". Magari con qualche sacrificio, visto che quel tratto della via Bolognese non è certo da eventi del genere, e con la pazienza dei pendolari che, al ritorno dal lavoro, si sono trovati a sopportare la fila di auto del concerto.

20 Luglio
BAGLIONI, DAGLI IL VIA
Spettacolare concerto nel parco di Villa Demidoff
PRATOLINO (Firenze) - Pochissimi biglietti disponibili (un centinaio in tutto).Obbligatorio provarci per i fan che troveranno un posto da sogno per un concerto indimenticabile.
Tutti in carrozza fin sotto il palco a vedere il concerto di Claudio Baglioni. L'appuntamento è fissato per questa sera a Villa Demidoff di Pratolino, in occasione dell'unica tappa toscana del tour Cercando del cantautore romano partito dal gazometro di Roma martedì della settimana scorsa che toccherà alcuni fra i luoghi più belli d'Italia come i Sassi di Matera e i Templi di Paestum.
Per il concerto fiorentino, lo scenario scelto dal neoarchitetto Claudio Baglioni è quello del parco mediceo di Pratolino, tenuta rinascimentale in cui Francesco I fece lavorare il Buontalenti e oggi di proprietà della Provincia.
Ad attendere i fan all'ingresso della tenuta ci sarà una carrozza che farà la spola tra l'ingresso e il teatro all'aperto allestito per l'occasione che potrà ospitare 4500 persone. A godere del servizio carrozza, però, non potranno essere tutti gli spettatori, ma solo i più fortunati che la troveranno libera quando si presenteranno all'ingresso del parco. Le ricchezze artistiche ed architettoniche del parco, quindi, saranno la scenografia di un concerto in cui Baglioni canterà i brani più recenti e quelli storici. Nei dintorni della platea, gli spettatori potranno ammirare quella che fu la paggeria del complesso mediceo, che nel 1872 venne trasformata in villa dagli ultimi proprietari, i principi russi Demidoff, le grotte artificiali con i loro giochi d'acqua e il giardino all'inglese. Come "oggetto di scena" gli organizzatori hanno scelto un platano centenario, che dominerà alle spalle del palco.
"Recuperare e riqualificare questi spazi - ha sottolineato il musicista romano - significa anche recuperare e riqualificare la comunità che vive quegli spazi. Perchè lo spazio non si limita a parlare di noi, ma parla anche a noi. A quanti ogni giorno lo guardano, lo vivono, lo usano, lo attraversano. Lo spazio è capace di raccontare il passato, ma è anche capace di suggerire un modo nuovo di guardare le cose: una nuova prospettiva". Per raggiungere il parco di Pratolino (nella giornata sono previste anche visite guidate:una alle 18.30), che dista una decina di chilometri da Firenze, Trenitalia e Ataf hanno organizzato treni e autobus speciali. Tutte le informazioni su www.baglioniapratolino.it


Il Gazzettino 20 Luglio
Este

Sotto le mura del castello di Este, nel cortile fra le torri trasformato in teatro, passano le note della "Signora delle ore scure" una delle canzoni che Claudio Baglioni ha ritrovato dal suo repertorio meno abusato, in questa terza data di un tour estivo fatto per andar "cercando" luoghi e suoni diversi dal consueto.

Tremila sono i posti disponibili, in gran parte a sedere, il resto a difficile visuale perchè non solo la pedana si ferma al limitare delle poltroncine, ma anche i "seduti" decidono che il cantante romano va ascoltato in piedi in rumorosa partecipazione.

I fan sono fan. E quelli (quelle) di Claudio sono molto partecipativi. Se si esimono per una volta dal cantare tutto a memoria partecipano alla scenografia ridotta all'essenziale (tre pedane e sei figure nere che reggono dischi argentati, aggiungendo di propria iniziativa le bolle sparate da due pistole a sapone e i palloncini colorati distribuiti capillarmente prima delo show.

E mentre il servizio d'ordine ha il suo daffare a respingere l'assalto delle fanciulle (chi più chi meno) in amore fin sotto al palco - ma chi è spinto a destra risorge subito a sinistra, sul palco Claudio in camicia bianca si diverte a rispolverare il repertorio dimenticanto gran parte del sostegno tecnologico dell'ultimo tour per una versione "combo" della sua band guidata da Gianolio che recupera Gavin Harrison alla batteria, John Giblin al basso, e aggiunge Pio Spiriti al violino, tastiere e fisarmonica, Roberto Pagani el resto inteso come vibrafono, fisarmonica, Hammond, clarinetto e tastiere.

Il Baglioni "delle ore scure" in realtà non aspetta il calar del sole per offrire un nuovo assemblaggio di canzoni diverso dal solito e comunque ripresentato in nuova veste. Parte da una versione a sei chitarre di "Strada facendo" per poi riscoprire canzoni come "Male di me", "Ancora la pioggia cadrà", "Mal d'universo", "Un mondo a forma di te", "Con tutto l'amore che posso" e perfino "Gagarin" che affiancano alcuni dei suoi classici, giocati tra piano e chitarra, con l'inserimento di fisarmoniche e violini, e qualche gioco musicale che veste di country e reggae "Adesso la pubblicità", o svela le inflkuenze di Peter gabriel nell'intro di "Chi c'è in ascolto", lasciando al "canzoniere finale" il gusto della cantata corale che i fan attendono, mentre le pietre delle mura diventano fondale per proiezione di disegni luminosi.

Stasera il tour tocca Firenze, dove Baglioni è arrivato ieri dopo essere andato a far visita a Padova a Alessandro Manzella, il ragazzo colpito da una grave inarrestabile malattia, che gli ha disegnato il papiro di laurea.

Il tour durerà almeno fino a settembre, quando si chiuderà di nuovo a Nordest con due concerti al Castello di Udine (2) e al piazzale Monteberico di Vicenza (3).

Il castello di Este continua invece il suo programma con il concerto di Franco Battiato sabato e l'esibizione dei Momix, la straordinaria compagnia di balletto contemporaneo di Moses Pendleton il 27 e 28.
Giò Alajmo

Il Gazzettino 20 Luglio

Traffico e parcheggi sotto controllo domenica sera ad Este, pronta ad accogliere migliaia di fans In cinquemila per Claudio

Niente caos, poca l'attesa i cancelli d'ingresso, nessuna ansia se non quella di vedere lui, Claudio Baglioni. Este ha accolto così, con il buon ton di una signora dai modi garbati ma decisi, il fiume di quasi cinquemila persone che l'altra sera ha affollato il castello di Este per assistere allo spettacolo di quasi tre ore, offerto dal cantautore neo laureato in architettura. Tutto è filato nel migliore dei modi. I parcheggi individuati per ospitare le auto dei fans hanno retto bene l'urto. Niente caos nelle vie del centro. Attenta e discreta la vigilanza delle forze dell'ordine che non hanno mai dovuto intervenire. «Abbiamo trasformato un sogno in realtà - ha detto l'assessore alla Cultura di Este, Sergio Gobbo, prima che Baglioni entrasse in scena toccando tutti i tasti delle emozioni con i suoi motivi più o meno celebri - e ciò ci induce a guardare verso nuovi ambiziosi appuntamenti a cominciare da Franco Battiato ed i Momix. Con Baglioni abbiamo aperto una stagione fatta di grandi artisti, di cultura e di tante emozioni da vivere insieme». Freme il pubblico, in particolare la componente femminile che è decisamente in maggioranza, che smania e vuole il suoi idolo. Ma non può tacere il suoi ringraziamenti a quanti hanno collaborato alla buona riuscita del concerto Marco Spanò, l'anima della grande musica che da qualche anno si tiene a Este, e presidente dell'associazione musicale "Giacomo Spanò". «E' una serata bellissima, godiamocela pensando all'impegno di tante persone che hanno lavorato e continuano a lavorare perchè l'evento sia grande fino in fondo anche in termini in tutta tranquillità».
Poi è toccato a Baglioni calcare la scena per quasi tre ore: una performance notevole, apprezzatissima dai cinquemila di Este, dai quali Baglioni s'è congedato così: «Non perdiamoci di vista. Buon viaggio nella vita».Il servizio a pagina 13 del fascicolo nazionale. Orfeo Meneghetti

La provincia di Como 18 Luglio
Pop Sobrio ed elegante: Claudio Baglioni sbanca a Villa Erba

Enrico Romanò Il discorso è sempre quello: Claudio Baglioni piace o non piace. Divide in due la platea: c'è chi lo ama visceralmente, e chi altrettanto visceralmente lo detesta. E non c'è niente che si possa dire o fare per convincere l'uno a passare dalla parte dell'altro. Ma se esiste un concerto capace di scalfire le granitiche convinzioni dei «No, per favore, Baglioni no», ebbene, questo era quello di giovedì sera. È stato uno spettacolo sobrio ed elegante, quello di Villa Erba. Depurato dagli orpelli barocchi (una "debolezza" dell'artista) che più sì che no appesantiscono inutilmente le performance di Baglioni, la prima tappa (esclusa l'anteprima al gazometro dell'Ostiense, a due passi da Roma) del tour Crescendo è stata all'insegna dell'essenzialità: pane al pane, e musica alla musica, per intendersi. Poca l'elettronica, pochi gli effetti scenici: giusto qualche (azzeccato) gioco di luce sulla facciata della villa, e non molto di più. E i "puristi" hanno apprezzato. Il merito di Baglioni è stato sicuramente quello di essersi presentato in quel di Cernobbio senza trucco e senza inganni. Ma anche quello di essersi apprestato alla tenzone scortato da cinque baldi scudieri, tutti musicisti di primo livello: a cominciare dal bassista (ma anche violoncellista) John Giblin, ex Simple Minds dei tempi d'oro, abituato a lavorare con gente tipo Peterl Gabriel, Annie Lennox, Phil Collins, tanto per gradire. O come quel Gavin Harrison dal batterista (ma anche percussionista, bassista e tastierista), ex Level 42, abituato a lavorare con star internazionali come Iggy Pop, Tom Robinson, Lisa Stanfield e, per rimanere in Italia, Eros Ramazzotti. Senza dimenticare il violinista Pio Spiriti, il tastierista Roberto Pagani, e il chitarrista Paolo Gianolio, ormai presenza fisso delle scorribande baglioniane, che ha in cura anche gli arrangiamenti e la direzione musicale. Il repertorio ha spaziato lungo trentadue anni di carriera, con i pezzi "storici" affidati, come vuole tradizione, a un medley a fine concerto. Tra le "chicche" da ricordare, oltre agli evergreen, anche brani meno frequenti dal vivo: come la post-modernista Chi c'è in ascolto. Oppure l'eterea (nell'originale) Gagarin, riproposta con un arrangiamento vagamente ska: un esperimento tutto sommato riuscito, nulla a che vedere con l'atroce violenza subita, qualche anno fa, da Poster in versione rap (e cantata pure da Jovanotti). O , per continuare tra le felici intuizioni, E ancora la pioggia cadrà, cantata e suonata a ritmo sostenuto. Dal canto suo, Baglioni non s'è affatto risparmiato. E che ce la stesse mettendo tutta (in quasi tre ore di concerto filate, senza nemmeno uno straccio di pausa per bersi un bicchier d'acqua) lo si è capito nelle ultime battute: quando le corde vocali, allo stremo dopo una maratona corsa con passo da mezzofondista, qualche volta si son rifiutate di arrivare fin dove Claudio avrebbe voluto. Ma ad ogni "mancamento", un boato e un applauso dal pubblico: anche questo è amore.

La provincia di Como 18 Luglio

L'idea Il cantante romano, da poco laureatosi in architettura, in città per salvare l'ex tintostamperia E Baglioni canterà nel rudere A settembre in tour nelle aree dismesse. Ticosa compresa

Il sopralluogo Da sin. il sindaco Stefano Bruni, Claudio Baglioni, l'assessore Sergio Gaddi e il professor Giorgio Luraschi

«Strada facendo» Claudio Baglioni è arrivato fino ai ruderi della Ticosa. Fino a quello scheletro ridotto a brandelli che un tempo era il simbolo della Como regina della seta, oggi dell'incapacità di intervenire. E per quegli edifici che dando il benvenuto in città ricordano l'immobilismo ventennale la strada sarà ancora lunga. Non sono bastati vent'anni di polemiche, dibattiti e promesse e per riportare l'attenzione su angolo di città dimenticata ci vuole addirittura un cantante. A settembre inizierà un tour in dieci città italiane che avrà come location altrettante aree dismesse e ci sono buone probabilità che il cantante romano faccia tappa anche a Como. Baglioni si è infatti da poco laureato - il 24 giugno scorso - in architettura nella capitale discutendo una testi dal titolo «Riqualificazione urbana del gasometro di Roma», che gli ha fruttato un bel 108 su 110. Il suo interesse per le aree dismesse lo ha portato, giovedì pomeriggio - si trovava in città per il concerto di Villa Erba dell'altra sera - a fare un sopralluogo in forma strettamente privata nell'area Ticosa accompagnato dal sindaco Stefano Bruni, dall'assessore alla cultura Sergio Gaddie dal professor Giorgio Luraschi. Il giro tra i resti della fabbrica dismessa, che ospita oggi soltanto senzatetto e clandestini in cerca di un riparo per la notte, è durato oltre un'ora. «Baglioni - commenta Gaddi - si è dimostrato molto interessato alla storia della Ticosa: ha chiesto dettagli e particolari». Della possibilità che l'idolo di un buon numero di signore italiane torni a Como a cantare tra le macerie dell'ex tintostamperia, magari dando qualche consiglio nella sua nuova veste di architetto, se ne stanno occupando da un lato gli uffici di Palazzo Cernezzi e, dall'altro, lo staff del cantante romano. Con tutta probabilità l'evento dovrebbe svolgersi a settembre e sarà in ogni caso riservato a un numero ben definito di persone, si parla di un centinaio. «Stiamo seriamente verificando l'ipotesi di portarlo di nuovo a Como. L'obiettivo vuole essere quello di sollevare l'attenzione su uno dei simboli del degrado comasco, ma, più in generale, sul problema delle aree dismesse che interessa tutta Italia». Intanto, però, l'iter per la riqualificazione dell'area Ticosa va avanti: nel mese di agosto la maggioranza predisporrà la delibera con le prescrizioni urbanistiche che verrà vagliata dal consiglio comunale a settembre. Elementi essenziali per il recupero dell'area sono l'interramento di via Grandi, la realizzazione di almeno 700 parcheggi ad uso pubblico oltre a quelli necessari per le attività che vi sorgeranno e, infine, la previsione di un centro di produzione privato d'eccellenza ad alta specializzazione tecnologica anche in stretto collegamento con l'università. Gi. Ro.


Il Corriere di Como 17 Luglio
A Villa Erba quattromila 'illuminati' da Baglioni

Caccia al biglietto fino all'ultimo minuto per i quattromila spettatori che ieri sera hanno assistito al nuovo show di Claudio Baglioni. Niente palchi faraonici, questa volta. A far da cornice al concerto è stato lo splendido contesto di Villa Erba a Cernobbio.
Cercando, il nuovo tour del popolare cantautore romano, partito la scorsa settimana dal Gasometro di Roma, il cui recupero urbanistico è stato oggetto della sua recente tesi di laurea in Architettuta, ha infatti abbandonato gli stadi per attraversare alcuni dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia del Paese, senza dimenticare la riqualificazione delle aree dismesse.
Insomma Baglioni, come ha dimostrato la sua visita di giovedì in Ticosa a Como, sembra intenzionato a far capire che il suo titolo non è solo lo sfizio di un 50enne in cerca di nuovi stimoli, ma il passo indispensabile per esercitare una professione che già in passato aveva affascinato il collega Edoardo Bennato, da sempre innamorato - vedi Campi Flegrei - di aree degradate.
Per fortuna delle sue accanite fan, che ieri si sono divise tra nostalgiche e fautrici del Claudio di oggi con i capelli argentei, ieri sera Baglioni si è occupato solo di musica. Nel nuovo spettacolo ha cercato strade diverse negli arrangiamenti e nelle atmosfere contaminate da ricche incursioni nei linguaggi musicali non più rigidamente legati solo al pop. Insomma un sound variegato, meno tradizionale, nel quale non sono mancati i momenti più intimi per solo voce, pianoforte e chitarra.
Il progetto, diretto dal chitarrista Paolo Gianolio, si è avvalso per questo live di una band internazionale - composta da John Giblin basso, contrabbasso e violoncello, Gavin Harrison batteria e percussioni, Roberto Pagani pianoforte, organo e fiati, Pio Spiriti, violino, tastiere e fisarmonica - e ricalca l'idea del tour estivo del 2000 che diede poi vita al doppio cd live acustico Sogno di una notte di note.
Sul palco campeggiavano anche cinque soli che hanno voluto, nei pensieri sempre più 'illuminati' di Baglioni, riaffermare simbolicamente il valore della luce, fonte di energia e strumento attraverso il quale provare ad esplorare nuove strade.
Se è lui, come afferma nel suo ultimo disco, 'l'uomo della porta accanto', non c'è da annoiarsi. Ed infatti il pubblico, superata la sorpresa di questa sorta di conversione mistica, si è divertito come sempre a cantare vecchi e nuovi successi del dottor Baglioni.
La scaletta ha presentato qualche sorpresa cercando, nel vasto repertorio del musicista, anche brani meno noti ma adatti allo spirito del tour. Così, accanto a Strada Facendo, che ha aperto lo show con sei chitarre acustiche sul palco, Io Sono qui, Amori in corso, titoli che la dicono lunga sul percorso artistico e umano di Baglioni, hanno trovato posto Male di me, Mal universo e Cuore di aliante. Dall'ultimo disco sono state estratte invece Tutto in un abbraccio, Mai più come te, Quei due e Grand'uomo. L'immancabile medley con Amore bello, E tu e Sabato pomeriggio ha preceduto i sei bis dello spettacolo: Noi no, Mille giorni di me e di te, La vita è adesso, Via, Fianco a fianco e Arrivederci o addio.
Intanto è ufficiale: il concerto di Robben Ford previsto nell'ambito del Lario Jazz&R'n'b Festival promosso da Villa Saporiti per lunedì 19 luglio a Erba è stato spostato a domenica 18 luglio alle 21.30 in piazza Garibaldi a Menaggio, con ingresso gratuito. Sarà aperto dalla Ingala Band, la cui esibizione era già prevista nella stessa data e nella stessa sede. Non ci sarà invece l'avant-concert jazz. Inoltre il concerto di Solomon Burke a Erba previsto per il 20 luglio nella medesima kermesse è stato spostato alle 21.30 al Parco Mainoni, a Erba. Chi avesse già acquistato i biglietti potrà essere rimborsato dal rivenditore che li ha rilasciati.
 

La provincia di Como 17 Luglio

In quattromila a villa erba
cernobbio Una lunga attesa resa trepidante dal timore della pioggia poi, finalmente, le prime note come a scacciare un incubo. Il numeroso pubblico - circa quattromila persone - accorso ieri sera a Villa Erba per il concerto di Claudio Baglioni - inserito nel programma del festival «The Rhythm of the Lake» - ha accolto il cantautore romano, come sempre, con la più calorosa delle ovazioni. Il Claudio nazionale è salito sul palco indossando una camicia bianca e pantaloni neri. Il concerto si è aperto con il brano «Strada facendo» e forse la scelta del brano d'esordio non è stata casuale, visto che il brano fu composto proprio sul lago di Como, a Moltrasio. La musica proposta ieri sera è stata quasi sempre acustica. La prima parte del concerto è stata una cavalcata di brani vecchi e nuovi tra cui «Tutto in un abbraccio» tratta dall'ultimo lp «Sono io». È un inno all'affetto, quello che Baglioni, parole sue, ha voluto restituire a chi gli stava di fronte e ha pagato un biglietto, nemmeno troppo a buon mercato. Poi, un volo sopra canzoni distribuite in un lasso di trenta e più anni. Romanò

nove.firenze.it/Martedì 20 luglio il Parco Mediceo di Pratolino ospiterà un concerto di Claudio Baglioni
L’Inizio del concerto è alle 21.15, l’apertura dei cancelli alle 18.30.
Il primo consiglio è di arrivare presto al Parco. Oltre ad evitare le punte di traffico si potrà visitare questo bellissimo complesso naturale ed architettonico. A chi vorrà seguire questo consiglio segnaliamo che alle 18,30 la Direzione del Parco ha previsto una visita guidata con partenza dalla Locanda.
All'interno del Parco saranno in funzione tre punti di ristoro: nell’edificio della Locanda, all’area cinematografica e all’interno dell'area di spettacolo.
Non è ammesso l'uso e l'introduzione nello spazio adibito al concerto di apparecchi per la registrazione audio e video, comprese cineprese e macchine fotografiche anche digitali. Non sarà consentito introdurre bottiglie, alcolici, ombrelli o ogni altro oggetto contundente o pericoloso. Il nuovo tour estivo di Baglioni toccherà, insieme a Pratolino, i luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese (anfiteatri greci e romani, antiche ville, piazze storiche, parchi.

Note sul Parco di Villa Demidoff
La tenuta di Pratolino fu acquistata nel 1568 da Francesco I de' Medici, che dette incarico al Buontalenti di trasformarla in un soggiorno fiabesco per Bianca Cappello. I lavori furono eseguiti dal 1569 al 1581.
La villa, ora perduta, circondata da un parco di abetine, aveva al piano terreno un complesso di grotte artificiali, con giochi d'acqua e automi. Anche il parco era pieno di fantasiose trovate e tutto il complesso aveva un'anima omogenea.
Lasciati in abbandono, la villa ed il suo parco furono rispettivamente demolita e ristrutturato dal Granduca Ferdinando III di Lorena.
Successivamente il complesso venne venduto al Principe Paolo Demidoff che nel 1872 fece trasformare il superstite edificio della Paggeria nell'attuale villa, restaurare le altre strutture rinascimentali e ripristinare il parco.
Il 4 agosto 1981 il complesso viene acquistato dalla Amministrazione Provinciale di Firenze per essere destinato ad uso pubblico.
Dell'impianto rinascimentale sono giunte a noi la colossale statua dell'Appennino, del Giambologna e aiuti, con il laghetto prospiciente, la scalea del dio Pan, la cappella a pianta centrale con cupola, progettata dal Buontalenti.
Come comportarsi nel parco
- camminare solo sui sentieri segnalati
- rispettare alberi e animali
- fare attenzione a dove si lasciano i mozziconi di sigarette
- non accendere mai fuochi
- non bere l'acqua delle fonti perché non è potabile
- gettare i rifiuti negli appositi cestini

Informazioni utili per il concerto di Firenze
Come si arriva
- Per arrivare al concerto è vivamente consigliato l'uso del mezzo pubblico. I tre parcheggi esistenti (due in prossimità del parco e uno subito dietro denominato dell'Uccellatoio) potrebbero riempirsi con grande velocità rendendo difficile trovare una sistemazione per le macchine in eccesso. Il potenziamento dei servizi pubblici (bus e treno) rende la scelta più semplice come evidenziato nel testo qua sotto.
- Auto e moto: il Parco di Villa Demidoff si trova circa dieci chilometri a nord di Firenze (partendo da Piazza della Libertà). In particolare dal Ponte Rosso si prende la Strada Regionale 65 della Futa (via Bolognese) verso Borgo San Lorenzo (sui cartelli è segnata ancora come SS, su alcune carte stradali è indicata come SP, ma è comunque la 65). Seguendo sempre la strada principale si incontrano nell'ordine le località La Lastra, Trespiano e Montorsoli. Poco dopo Montorsoli si trova il bivio per Monte Morello (la SP 130 è a sinistra). Tenendo la destra basta percorrere alcune centinaia di metri e si incontra un semaforo: è quello il primo ingresso al parco per chi viene da Firenze (ingresso B). Qui dentro c'è un parcheggio da 700 posti circa. Quando questo sarà esaurito si potrà proseguire per la SR 65 verso Pratolino-Vaglia dove si trova l'altro ingresso (è indicato in pianta come A) ed un'altra zona parcheggio da 300 posti circa. Quando anche questo parcheggio sarà completato, si potrà parcheggiare solo in zona "Uccellatoio". Questo parcheggio si trova vicino al Parco, a circa duecento metri a piedi dall'ingresso A, ma vi si accede (venendo da Firenze) prendendo a sinistra il bivio per la SP 130 verso Monte Morello. E' consigliabile consultare la pianta che potete scaricare da questo sito. I tre parcheggi sono gestiti da personale della protezione civile e sono gratuiti.
- Mezzi pubblici
- Al Parco di Pratolino si arriva normalmente anche con i mezzi pubblici ed in particolare con
- - l'autobus ATAF 25/A con partenza da Piazza Stazione, lato arrivi.
- SITA con partenza da Piazza Stazione
- - CAP con partenza da Via Nazionale
- In occasione del concerto di Baglioni sono state organizzate iniziative speciali che intendono integrare i grandi parcheggi cittadini con bus e treno. In particolare:
- - ATAF: l'azienda di trasporto pubblico fiorentina realizzerà per l'andata oltre alle corse normali, quattro corse straordinarie con partenza da Piazza Stazione e fermata eccezionale al parcheggio del Parterre. Arrivando da altre zone della città si potrà dunque parcheggiare qui l'auto (tariffa speciale oraria di 0,90 euro (sconto del 40%) a chi si presenta con il biglietto o il voucher del concerto) e poi prendere il bus verso Villa Demidoff. Per il ritorno l'Ataf garantirà un numero adeguato di mezzi verso Firenze (Piazza Stazione) con fermata eccezionale al Parterre.
- - TRENO: il Parco di Villa Demidoff dista meno di tre chilometri dalla stazione di Fontebuona. Il giorno del concerto un servizio di bus navetta realizzato da Li-nea garantirà dalle 17,00 il passaggio da e per il Parco. Il treno è dunque un mezzo fortemente consigliato per arrivare e tornare dal concerto. Oltre ai normali treni che percorrono durante la giornata la linea Faentina, Trenitalia ha disposto una treno straordinario con partenza da Santa Maria Novella.

Il giornale di Brescia 16 Luglio

Al via stasera da Cernobbio il nuovo tour estivo «Cercando», per il cantautore che ha appena conseguito la laurea in Architettura
Baglioni, un tour di musica e bellezza

«La tv è l’ultimo dei miei pensieri» - «Torno volentieri a Brescia e amo la Franciacorta»
Emanuela Castellini


Claudio Baglioni, neo architetto, inaugura questa sera a Villa Erba di Cernobbio il nuovo tour estivo denominato «Cercando», che farà tappa in alcuni dei luoghi d’arte italiani ricchi di storia e di fascino. - Baglioni, perché «Cercando»? Cercando cosa? «Di cogliere, ma anche di dare un senso al viaggio della vita; di lasciare una traccia, il più possibile significativa, del proprio passaggio, di essere un punto di congiunzione tra i valori del passato e quelli del futuro». E ancora: «Di riportare sotto i riflettori alcuni tra i luoghi più suggestivi del nostro Paese; provare ad essere portatori di una nuova bellezza in quei luoghi nascosti, dimenticati o feriti dove la vita non abita più». Gli scenari scelti, in questa ottica, per le varie tappe della tournée vanno dal Parco Mediceo di Firenze il 20 luglio, ai Templi di Paestum il 28, al Teatro Greco di Taormina il 22 agosto, dalla valle dei Templi di Agrigento il 26, allo Sferisterio di Macerata il 31 agosto. Claudio Baglioni, in ottima forma, ha tagliato, a 53 anni, il traguardo della laurea con 108/110, pagando per 25 anni le tasse universitarie, discutendo una tesi di laurea sul restauro architettonico e la riqualificazione urbana del gazometro di Roma. - Parlando di riqualificazione delle aree dimesse qual è la sua tesi? «In un momento in cui la tendenza modaiola è quella di recuperare l’archeologia industriale per farne strane mediateche o librerie, mi piacerebbe che diventassero le nuove piazze dove le persone possano tornare a socializzare. Ad esempio, l’area del Gazometro, dove ho festeggiato con un piccolo concerto, la mia festa di laurea, era un mondo a sé stante, come quello delle miniere, lì si celebravano battesimi, cresime e comunioni. Per me che venivo dalla borgata di Centocelle vederlo provocava sempre un’enorme emozione». - La sua ha tutta l’aria di essere una laurea fortemente voluta... Sorride. «Sì. Mia madre mi spinse verso la musica, lo studio - diceva - ti rovina gli occhi, che poi si sono rovinati lo stesso. E pensare che mio figlio Giovanni, che studia Giurisprudenza, quando alla mia tesi gli hanno chiesto quale sarebbe stata la sua ha risposto: «Nuovi capi di imputazione per quelli che riqualificano le aree», pensate un po’...». - Lei in televisione ha trionfato in molti programmi. A quando un suo ritorno in televisione? «Qualsiasi artista è ammaliato dalla grande platea televisiva - risponde Claudio Baglioni -, ma in questo momento è l’ultimo dei miei pensieri perché la tv vive un momento pericoloso: scotenna chiunque. E anche noi cantanti, andando in tivù, diamo il peggio di noi stessi». - In cantiere c’è un nuovo disco? «Per quanto abbia fiducia nei miei mezzi (quando dovevo laurearmi, terminati i concerti andavo a casa a studiare, e il mattino dopo, spesso, davo gli esami), non riesco a fare molte cose insieme. Dai concerti, spesso, nascono le idee per fare i dischi. Vedremo alla fine della tournée». - Lei ha tenuto concerti a Brescia. Qual è il suo rapporto con la nostra città? «Buono. Vengo sempre con piacere perché le persone mi dimostrano affetto e simpatia. E poi, il vostro centro storico è ricco di fascino, come i dintorni. Trovo la Franciacorta - conclude simpaticamente il cantautore di "Strada facendo" - un luogo davvero speciale»

La provincia di Como 16 Luglio

Discografia Nel 1972 la registrazione di «Questo piccolo grande amore» lo consacra ufficialmente come stella della musica leggera Il decollo comincia da San Francesco Stroncato dal direttore artistico della Rca, ebbe successo «cantando» Zeffirelli

Tanto questo non farà mai niente». Il giudizio, lapidario, è attribuito a tal Ettore Zeppagno, direttore artistico della Rca alla fine degli anni '60. Oggetto della stroncatura, un sedicenne di poche speranze: un tipo allampanato, tristarello, col naso lungo e vestito di nero. Sulla carta d'identità, sopra la riga "nome", c'era scritto Claudio; e su quella "cognome", Baglioni. Facile, col senno di poi, farsi beffe della scarsa lungimiranza del Zeppegno. Ma nel 1967, anno della stroncatura, era difficile prevedere l'oceanico successo del futuro "Claudio nazionale". I primi vinile sono del 1969: tra quelli spicca Notte di Natale, brano strappalacrime su un amore finito. Il 1970 vede il debutto su 45 giri: da una parte c'è la lieve Una favola blu (alla quale Baglioni presta solo la voce), dall'altra Signora Lia, storia di tradimento e di rimorso. Segue dopo poco un altro 45 giri, dove Baglioni ripropone Notte di Natale e la campagnola Isolina. Il successo è ancora una chimera, e per non scomparire Baglioni s'adatta a comporre brani per voci altrui. Di pari passo, ripropone canzoni di gusto sanremese (edite solo di recente come Rarità) firmate da personaggi come Albano (13 Storia d'oggi), Don Backy (Bianchi cristalli sereni), Giancarlo Bigazzi (Non voglio innamorarmi mai). C'è pure il tempo per il primo album intitolato, con somma fantasia, Claudio Baglioni: vende uno striminzito migliaio di copie, e finisce presto al macero. Il successo, però, è dietro l'angolo. Non certo grazie al suo secondo lp Un cantastorie dei nostri giorni, una raccolta di brani vecchi e nuovi che passa quasi inosservata. Ci vuole un miracolo per sfondare. E il miracolo arriva. Ci pensa San Francesco: Baglioni interpreta tre brani della colonna sonora del film Fratello Sole, sorella Luna di Franco Zeffirelli. Caso sì, caso no, da lì in avanti Baglioni decolla. Il 27 agosto iniziano le registrazioni di Questo piccolo grande amore, album anticipato da un 45 giri che, inizialmente, contiene il brano omonimo e il "sovversivo" Caro padrone, prontamente sostituito dalla più rassicurante Porta Portese. È l'apoteosi. Baglioni si vede trasformato in un amen da volenteroso sconosciuto, in stella di prima grandezza. Funziona la formula del concept album, canzoni legate l'una all'altra da un unico filo conduttore: nella fattispecie, una storia d'amore post adolescenziale. Nel 1973 Baglioni ci riprova con Gira che ti rigira amore bello, racconto di un avventuroso (e infine tragico) viaggio su una Due Cavalli. Gli arrangiamenti sono ancora di Tony Mimms. Ma, nonostante la maggior cura dei particolari e la presenza di canzoni del calibro di Amore bello, il lavoro vende bene, ma non sfonda. L'inerzia è però tutta a favore di Claudio, che appena un anno dopo sforna il "rivoluzionario" E tu registrato a Parigi, con la visionaria impronta di Vangelis Papathanassiou. Il brano eponimo ripete il boom di Questo piccolo grande amore, e il nome di Baglioni entra definitivamente nell'Olimpo della musica italiana. Da lì in avanti è una cavalcata inarrestabile. Il clamoroso trionfo del malinconico-leopardiano Sabato Pomeriggio, arrangiato da Luis Enrique Bacalov e uscito nel 1975, fa capire a Baglioni di essere pronto per l'"autarchia". Nel gennaio 1977 esce Solo (titolo emblematico), dove rinuncia alla storica collaborazione di Tonino Coggio e si propone come unico autore, produttore e arrangiatore. Del 1978 è E tu come stai? e, dopo tre anni di trepida attesa, Strada facendo. Poi, nel 1982, la "chicca" di Avrai, incisa in soli due giorni a Londra per celebrare la nascita del figlio Giovanni. Comincia l'epoca dei grandi tour, fedelmente seguiti da album live arricchiti da qualche inedito. E per Baglioni, placati i furori giovanili, arriva la maturità. Scaglionati nel tempo si susseguono La vita è adesso (1985, considerato da molti come il capolavoro di Baglioni), il doppio Oltre (1990, con duetti insieme a Pino Daniele, Mia Martini, Youssou N'Dour), Io sono qui (1995, di accattivante taglio cinematografico), Viaggiatore sulla coda del tempo (2000, un fenomeno più mediatico che artistico) e l'ultimo Sono io (2003), sintesi originale di trent'anni e più di carriera. In mezzo anche alcuni divertissement: come Anime in Gioco, scanzonata rielaborazione di sigle Tv e hit degli anni '70, o come il singolo Da me a te, inno della Nazionale di calcio. E. R.
 

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Non so se posso definirmi una vera e propria fan di Claudio Baglioni. Nel tempo, si sa, i gusti musicali possono modificarsi e nella mia vita mi sono presto innamorata del jazz che vivo in prima persona sul palco. Baglioni però con la sua musica davvero inconfondibile, resta un personaggio notevole del nostro panorama nazionale. Lo apprezzo molto per alcune sue scelte coerenti e per la capacità di restare fedele a se stesso nonostante le trasformazioni». A parlare è Elisabetta De Palo, che il grande pubblico conosce per la sua interpretazione, nei panni di Mirella Bonelli, sul set di Vivere, la soap lariana. Invece lei è anche un'apprezzata cantante jazz e proprio come addetta ai lavori, oltre che come estimatrice di Baglioni, accetta questa chiacchierata sul cantante che suonerà stasera sul Lario. Signora De Palo, c'è un ricordo che la lega particolarmente a questo artista e alle sue più celebri canzoni? Sicuramente molti ma in particolare, il ricordo più bello è quello legato al mio amore. Ricordo che quando ero fidanzata con quello che sarebbe diventato poi il padre di mia figlia, lui suonava per me alla chitarra Questo piccolo grande amore, la più famosa e intensa, sicuramente, tra le sue canzoni (contenuta nell'omonimo album datato 1972, ndr). Ricordo che quando attaccava con il celebre «Quella sua maglietta fina…», era per me un'emozione grandissima. Mi emozionavo perché per il mio innamorato, la “maglietta fina” della canzone ero io. Credo che questa capacità di scrivere testi in cui ci si possa identificare sia davvero importantissima, capace di giustificare la fama del personaggio. Durante la sua lunga avventura artistica, Baglioni ha attraversato varie fasi. Quale apprezza maggiormente? A dire la verità, non posso affermare di preferire un periodo piuttosto che un altro di questo autore. Anzi, proprio la sua longevità artistica è un elemento che gioca a suo favore. Mi piacciono ovviamente i successi del passato come E tu (altra hit contenuta nell'omonimo album del '74) ma anche i brani bellissimi degli anni 80, tra cui Strada facendo (il brano risale all'81 e anche in questo caso l'album porta lo stesso nome ndr). Tra le più “recenti” non i può dimenticare un brano davvero bello, con un testo struggente come Mille giorni di te e di me (successo appartenente al cd Oltre del '91, ndr). Dunque la musica di Baglioni ci accompagna con immutata fortuna da trent'anni? Sì e non per tutti accade lo stesso. Pensi all'ultimo Battisti, con i testi di Panella. A mio modo di vedere, aveva purtroppo perso quella linea melodica che ce lo aveva fatto tanto apprezzare negli anni migliori. Il “divo” Claudio invece non subisce il tempo che passa? Direi di no. La sua evoluzione alla ricerca di un linguaggio meno scontato è importante e da sottolineare positivamente. In più non ha perso il fascino di una vocalità che va a colpire le corde dell'anima. Lo sa bene il suo pubblico che è composto da gente che lo ha amato in passato e continua ad amarlo ma anche da tanti giovani. Quando ero ragazza non avrei mai pensato di essere fan di cantanti apprezzati da mia madre. Per Baglioni succede anche questo ed è bello perché significa che la musica può unire le generazioni. Che dire inoltre del fascino che Baglioni esercita da sempre sulle platee femminili? Insomma, è vero anche questo. Lo vediamo in scena da una vita ma sembra sempre un ragazzo. E' bello e ha fascino. Per questo piace alle signore e alle ragazze. Sara Cerrato

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l'opinione La giornalista Silvana Giacobini: «Le sue canzoni, la mia memoria»

(sa.ce. ) - Anche Silvana Giacobini, il direttore del settimanale di costume e spettacolo «Chi», edito da Mondadori, mostra di apprezzare molto le canzoni di Claudio Baglioni, il cantante romano che si esibirà questa sera davanti alla platea comasca. Come tanti dei fans del “divo” Claudio, diversi forse dal punto di vista anagrafico ma accomunati dalla passione per le melodie coinvolgenti e i testi romantici, anche la giornalista sottolinea l'importanza di alcuni particolari grandi successi del musicista come colonna sonora dei propri ricordi. Basta riascoltare anche poche note per evocare alla mente i momenti del passato. «Le canzoni di Baglioni sono per me il filo della memoria della vita - afferma Silvana Giacobini - Potrei citare brani notissimi che tutti conoscono come “Piccolo grande amore”, “Tu come stai”, ma anche “Io sono qui” oppure “La vita è adesso”. Non so dire quale sia la più bella o la più importante, ognuna di loro mi è rimasta sotto la pelle e riaffora come una emozione profonda ogni volta, ad ogni ascolto».

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il programma Biglietti disponibili cancelli aperti a partire dalle 18

Lo spettacolo di questa sera che vedrà protagonista Claudio Baglioni è previsto per le 21 a villa Erba di Cernobbio, Como. Per accedere al concerto c'è ancora la disponibilità di qualche biglietto di platea. I costi degli ingressi variano: primo settore, 40,30 euro (platea numerata), secondo settore 34,50 euro (platea numerata), terzo settore 23 euro (posto unico in piedi). Le casse verranno aperte oggi pomeriggio alle 15, mentre i cancelli alle 18.30. Giunto alla sua quinta edizione, «The Rhythm of the Lake», il festival di musica internazionale, organizzato dalla Four One Music, in programma fino al 24 luglio, dopo Bob Dylan, Pino Daniele e Deep Purple, ospita il nazionale Claudio Baglioni. Anche per lui sarà l'unica data lombarda e il cantautore romano si esibirà sul grande palco situato nel parco di villa Erba di fronte all'ingresso della villa Antica (la stessa esclusiva location utilizzata anche per il concerto di Pino Daniele). Baglioni presenterà il suo «Cercando Tour 2004». Il tour proseguirà attraverso luoghi ricchi di storia e fascino andando alla ricerca anche di altri luoghi che potrebbero essere riutilizzati e rivissuti in futuro. Il tutto con il linguaggio della musica popolare, «Cercando» nuove forme di spettacolo. Infoline Four One Music, tel. 031/242176, www.fourone.it


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Rieccolo qua, Claudio Baglioni. Lo avevamo lasciato al Pianella di Cucciago, giusto lo scorso gennaio, ad affabulare il palasport con il suo Crescendo di note. Prima ancora, ma nemmeno poi tanto, lo avevamo invece visto protagonista di una serata da Incanto al teatro Sociale di Como: era il giugno 2001. Adesso il "Claudio nazionale" è tornato. Nella sontuosa cornice di Villa Erba a Cernobbio - stasera alle 21 - per ribadire il legame speciale con il Lario, i lariani, e tutto quel che ci sta attorno. Un affetto contraccambiato, tra l'altro: ci fosse bisogno di conferme, ecco l'immancabile sold-out che accompagna ogni sua apparizione. Non poteva essere altrimenti, visto che proprio le acque del lago hanno battezzato uno degli album che gli sono più cari: quello Strada facendo che ha preso le mosse da Moltrasio, molto prima che questo divenisse tappa obbligata per i Vip di mezzo mondo. Con la laurea di architetto in tasca (conquistata appena lo scorso 24 giugno con 108 punti su 110) e con tanta voglia di rimettersi in gioco, Baglioni promette uno spettacolo nuovo, stasera: più solare di Incanto, più intimo di Crescendo. Si chiama, il suo nuovo tour, Cercando ed è, come ama dire lui stesso, un viaggio attraverso «spazi nuovi per uomini nuovi»: un percorso reale e virtuale insieme, rischiarato dalla luce interiore della musica popolare. A poche ore dal concerto, Baglioni affida le sue emozioni e i suoi progetti a La Provincia. E quel che esce dalla sua confessione è il ritratto di un artista al quale i milioni di dischi venduti non hanno rubato la voglia di sognare. Baglioni, allora: com'è il mondo visto attraverso gli occhi di un architetto? «Direi che non cambia molto, anche se adesso, quando entro in un edificio, ho il "vizio" di guardare con un po' più di attenzione quello che mi sta attorno. Ormai è una specie di riflesso condizionato. Per il resto, il mondo va avanti allo stesso modo, caotico come sempre: dal punto di vista generale, ma anche da quello squisitamente architettonico». In che senso? «Nel senso che il nostro è un Paese che negli ultimi cinquant'anni ha prodotto poca vera architettura: e non parlo solo di quella monumentale. Abbiamo assistito al progressivo degrado, anche urbanistico, del nostro territorio. Di contro, possediamo edifici di notevole importanza che sono stati abbandonati a loro stessi, e ora sono lì in piedi ad accusare la nostra negligenza». Come la Ticosa di Como, che Claudio Baglioni ha visitato ieri pomeriggio. «Baglioni è rimasto affascinato dagli spazi abbandonati e decadenti - si legge in una nota diffusa dal Comune - dall'imponenza dell'interno dell'edificio della Santarella e si è fatto raccontare dal sindaco e dall'assessore alla Cultura l'intera storia dell'ex tintostamperia». «Questo mio ultimo tour - spiega l'artista a La Provincia - si sviluppa su due linee. Una è quella della memoria storica, della bellezza che rivive nelle ville, nei teatri e negli anfiteatri: sono beni che vanno tenuti vivi e vitali, anche grazie all'intrattenimento musicale. L'altra è quella della riscoperta di tutto quel patrimonio dimenticato, fatto soprattutto di architettura industriale, che cade sotto la terminologia di aree dismesse; cercando, se non altro, di segnalare almeno i casi più notevoli. E il mezzo di questa riscoperta è la musica, anche se magari dentro questi stabili sarà possibile organizzare solo piccoli concerti per un pubblico ristretto, visto che molte di queste strutture sono in precarie condizioni di sicurezza. Lo scopo è di riportare questi edifici in attività: senza tradire le funzioni per le quali sono stati pensati, ma tentando di attribuire loro anche nuovi significati. E quello di Villa Erba, che concerto sarà? «Sarà ridotto all'essenza musicale. Mi muoverò su un palco di piccole dimensioni, che anche questa volta ho disegnato io. Ci saranno cinque musicisti più il sottoscritto: a differenza di altre volte, mi troverò a dover suonare parecchio. La struttura portante è costituita da tre linee che si intersecano tra di loro: una acustica, una elettrica, e una anche elettronica, diciamo di atmosfera». Che cosa ascolteremo? «Sarà un concerto piuttosto corposo. Durerà due ore e quarantacinque, due ore e cinquanta. Percorreremo un po' tutto il repertorio della mia carriera. Però con una sostanziosa presenza di canzoni che da parecchio non eseguivo dal vivo. Sono andato a riprendere diversi brani di atmosfera degli anni Settanta, come Gagarin, oppure come E ancora la pioggia cadrà. Sono brani intensi e forse meno noti, che alternerò a quelli più popolari. Al contrario dei precedenti, questo sarà un concerto che concede meno allo spettacolo, per concentrarsi di più sulla musica. C'è un unico elemento scenico importante: cinque grandi "uomini della luce", che portano tra le braccia dischi luminosi che prendono la luce, e la riflettono sul pubblico. E' un po' il leit-motiv di Cercando: la ricerca, simboleggiata proprio dalla luce, della verità, della conoscenza, dell'innocenza, della speranza». Intanto già monta l'attesa per il prossimo album... «Beh, diciamo che ogni tanto ci penso, e anche con un poco di terrore, perché non c'è mai tempo per fermarsi un attimo, e per metterci mano con un po' di calma: sono quattro anni di fila che sono in tour. Ma questi giri mi servono anche per raccogliere nuove suggestioni, nuova "benzina". Credo che non appena avrò terminato quest'ultima esperienza, quindi nel mese di settembre, sarà il momento di fare una pausa, e di lavorare all'album». Quale sarà il filo conduttore? «Ci sono alcuni temi che mi stanno intrigando. Dal punto di vista sonoro, sarà un lavoro dove prevarrà il musicista vero, lo strumento reale, dove le campionature e l'elettronica avranno un ruolo minimo. Dal punto di vista dei testi, secondo me c'è ancora un tema molto importante che può essere sviluppato, antico eppure sempre ricco di nuovi spunti: quello del futuro, con le eterne domande "Chi siamo?" e "Dove stiamo andando?". Cercherò di raccontare il mondo che stiamo vivendo: un mondo molto complicato, fatto di storie grandi e di storie piccole, ma tutte egualmente importanti». Intanto torna a respirare l'aria del lago. Come ci si trova? «Beh, io sul lago ci ho abitato. Stavo in una casa di Moltrasio, ci sono rimasto per tre mesi, era forse il 1980, mentre componevo Strada facendo, un album che per me è stato di grande cambiamento. Credo che Moltrasio sia l'unico posto dove posso dire di aver abitato per davvero, a parte Roma. Ricordo questo panorama, questo mondo particolare che è diventato anche un po' mio. Ci sono immagini che probabilmente porterò dentro di me per sempre: il cielo, i colori... Ricordo tra l'altro che era un inverno piuttosto freddo e piovoso, e io un po' dovevo fare forza su me stesso per scrivere canzoni felici in un clima di così struggente malinconia. È inevitabile che tra me e il lago si sia creato un legame particolare. È difficile staccarsi da un luogo che ha ispirato». E adesso è meta di vip... «Di "vippissimi", direi. Ricordo il lago come un luogo tranquillo, abitato da gente riservata e per bene. E penso che, a dispetto dei divi, lo spirito delle persone non sia cambiato affatto».

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editoria Soltanto tre libri, tante fotografie e altrettanti dvd

Tre-titoli-tre. Tanto prolifico quando c'è da mettere pensieri ed emozioni in note, quanto restio davanti alla sfida della pagina bianca. Non a caso, protagoniste del primo volume con il placet di Baglioni non sono le parole, ma le immagini. E' il 1986 quando per i tipi di Rusconi esce "Notti di note", racconto partorito insieme al fotografo Guido Harari giusto un anno dopo l'uscita dell'album "La vita è adesso". Per il raddoppio bisogna aspettare solo pochi mesi: sempre per Rusconi, nel 1987 è uscito "Assolo. Non solo", documento visivo dell'omonimo tour. Del 1998, invece, il terzo libro, edito da Mondadori: una sorta di diario per immagini e testo, in cui Baglioni rivive le tappe del Tour giallo e del Tour rosso. Recentissima l'avventura dei Dvd. L'ultimo in ordine di tempo è "Tutto in un abbraccio", testimonianza del concerto del 1° luglio 2003 allo stadio Olimpico di Roma. L'avventura in Vhs parte invece nel 1991 con "Oltre una bellissima notte", video del concerto del luglio 1991 "Oltre", mentre nel novembre 1996 vede la luce "Baglioni nel rosso", testimone del "Tour Rosso". Segue nel 1997 "Il meglio di Anima mia" tratto dalla trasmissione Tv di Fabio Fazio. Quindi, nel dicembre 2000 "Acustico - Sogno di una notte di note" dedicato alla performance del settembre 2000 al Teatro Romano di Benevento.

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Curiosita' L'artista-architetto «affascinato dall'ambiente». Con il cantante Bruni e Gaddi Baglioni in Ticosa, un blitz in gran segreto

Stasera sul palco Claudio Baglioni si esibisce alle 21 a Villa Erba

Sopralluogo in gran segreto alla Ticosa per il neo-architetto Claudio Baglioni. Ieri pomeriggio il cantante ha visitato la struttura insieme al sindaco Stefano Bruni e all'assessore alla cultura Sergio Gaddi. Proprio quest'ultimo racconta: «Baglioni si è dimostrato molto interessato ed ha apprezzato il fascino di un'area comunque nodale della città di Como. Una persona come lui è in grado di rendere nota la Ticosa anche a livello nazionale». Un'ora di visita prima tra le macerie degli shed, quindi al primo piano del copro «c», poi nella parte ristrutturata dal Comune, dove gli studenti della fondazione Ratti stavano lavorando per allestire la mostra. Sembra che l'attenzione del cantante si sia concentrata in particolare sull'edificio Santarella: Baglioni sarebbe rimasto affascinato dagli spazi abbandonati e decadenti, facendosi raccontare da sindaco e dall' assessore l'intera storia dell'ex tintostamperia, comprese le ultime vicissitudini. Domani il cantante è atteso da migliaia di fans a Villa Erba, ma visto il particolare interesse in qualità di architetto per le aree dismesse, il fascino della Ticosa potrebbe convincerlo a organizzare un evento artistico tra i ruderi. Baglioni sta infatti programmando un tour tra le aree italiane dismesse che potrebbe coinvolgere e mettere sotto le luci dei riflettori anche Como

Claudio Baglioni in Sicilia
"Cercando" Tour

Taormina (22 agosto),
Palermo (25 agosto), Agrigento (26 agosto)

comunicato stampa Grazie a ( Davide Campione per l'invio di questo documento )

Un grande ritorno in Sicilia con un nuovo tour, completamente diverso rispetto a quello della precedente stagione ed un 'poker' di appuntamenti con il suo pubblico per Claudio Baglioni che in agosto sarà impegnato in un vero mini-tour 'isolano'. Quattro concerti 'sotto le stelle', in altrettante straordinarie location; due siti archeologici, 'un'area dismessa' ed il Velodromo di Palermo che su indicazione dello stesso Baglioni, che lo aveva visitato in un inatteso blitz alla vigilia del concerto di Elton John, sarà riallestito - come già fu per la popstar inglese - nella veste di "Gran Teatro all'aperto".
Dopo il successo del Crescendo Tour nei palasport, Giuseppe Rapisarda - che ha organizzato nell'estate scorsa anche il memorabile concerto di chiusura del Tour 2003, allo Stadio Angelo Massimino di Catania - organizza ora le quattro date siciliane del nuovo tour "Cercando" (un'esclusiva Friends & Partners); quaranta date in tutt'Italia, che si snoderanno tra siti d'arte - come quelli scelti per la Sicilia - ed aree dismesse, con tre ore di spettacolo live su tre palchi (ed alcuni 'concerti speciali' per un ristretto numero di invitati) che ospiteranno le "tre anime musicali" del nuovo show.
Il calendario degli appuntamenti siciliani partirà dal 'debutto' di Taormina (Teatro Antico, 22 agosto), per proseguire a Palermo (Velodromo "Paolo Borsellino", 25 agosto) ed Agrigento (Teatro Valle dei Templi, 26 agosto). Non è, invece, ancora stata individuata la location siciliana dell'area dismessa. "Un nuovo, grande sforzo organizzativo - spiega Giuseppe Rapisarda - che segnerà come debutto siciliano, al Teatro Antico di Taormina, la chiusura del cartellone di spettacoli organizzati per l'estate 2004 da Taormina Arte e per la data al Velodromo di Palermo, la sinergia tra l' Assessorato Regionale al Turismo e la Città di Palermo".
Il nuovo show di Claudio Baglioni sarà scandito da tre differenti "anime musicali": l'acustica, l'elettrica e l'elettronica, con una scaletta che rappresenterà un vero viaggio alla ricerca di nuovi linguaggi e di nuove forme espressive. Tutto questo attraverso arrangiamenti innovativi, sonorità che privilegiano l'intensità e l'emozione, ma anche un repertorio nel quale si fondono sapientemente 'classici', grandi successi e brani dell'artista romano che raramente capita di potere ascoltare dal vivo.
Il "Cercando" Tour, oltre a snodarsi tra una serie di suggestivi siti archeologici italiani, sarà ospitato anche in alcune 'aree dismesse' (come il gasometro di Roma) ed il calendario della tournée prevede anche delle inedite esibizioni live e dei concerti eseguiti di fronte ad un ristretto numero di invitati. Altra novità sarà la nuova scena dello show: un concetto nuovo di palco, costruito sull'interazione di tre pedane (una per ognuna delle "anime"), realizzate e rivestite di materiali diversi (legno antico, alluminio, stoffa, a seconda dell'ambientazione musicale), poste ad altezze diverse e con orientamenti divergenti, per creare una mega-struttura di grande intensità spettacolare.
Claudio Baglioni nel suo "Cercando" Tour sarà accompagnato in molte date italiane da cinque musicisti 'polistrumentisti' di livello internazionale, coordinati e diretti da Paolo Gianolio; un 'supergruppo' composto dallo stesso Gianolio (chitarre elettriche, acustiche, classiche, chitarra midi, basso, tastiera, banjo, cori), John Giblin (basso, contrabbasso elettrico, contrabbasso acustico, violoncello), Gavin Harrison (batteria, batteria elettronica d-drum, percussioni, basso, tastiere), Roberto Pagani (pianoforte, organo Hammond, tastiere, vibrafono, clarinetto, sax contralto, fisarmonica, cori) e Pio Spiriti (violino, tastiere, chitarra acustica, fisarmonica, mandolino, cori).
Per le date in Sicilia sono previsti prezzi e biglietti differenziati: a Taormina (Teatro Antico, 22 agosto) la platea numerata costerà 38 euro e la gradinata (non numerata) 25 euro. Per Palermo (Velodromo "Paolo Borsellino", 25 agosto) sono previsti tre ordini di posto: 1° settore (35 euro), 2° settore (25 euro) e 3° settore (18 euro); stessa cosa ad Agrigento (Teatro Valle dei Templi, 26 agosto) 1° settore (35 euro), 2° settore (25 euro) e 3° settore (20 euro). Tutti i prezzi indicati non sono comprensivi del diritto di prevendita. Per tutte le informazioni sul "Cercando" Tour in Sicilia, le prevendite e la disponibilità dei biglietti, si può contattare telefonicamente l'infoline di Giuseppe Rapisarda Management che risponde allo 899.600.097.

www.nove.firenze.it
Baglioni a Pratolino (FI) il prossimo 20 luglio, e a Siena lunedì 30 agosto alla Festa dell'Unità in Fortezza
Canzone d’autore e, soprattutto, un personaggio che ha fatto la storia della melodia made in Italy, da molti anni protagonista delle scene musicali. Un concetto radicalmente nuovo di palco, costruito sull'interazione di tre pedane realizzate e rivestite di materiali diversi, poste a varie altezze e con orientamenti divergenti, un allestimento decisamente insolito rispetto agli standard comunemente adottati nei concerti dal vivo. Un supergruppo di cinque polistrumentisti di livello internazionale arricchiranno con la propria personalità uno dei progetti musicali più innovativi di sempre.
Il tour di Baglioni, “Cercando”, parte dal Gazometro di Roma, farà tappa nello splendido Parco di Villa Demidoff a Pratolino il prossimo 20 luglio. Il Parco, che era già stato aperto lo scorso anno al pop con una due giorni di musica dal vivo, si appresta ad ospitare una delle produzioni più importanti della prossima stagione.

Il nuovo tour estivo di Claudio Baglioni farà tappa anche a Siena lunedì 30 agosto. Per l’occasione, è previsto in Fortezza un allestimento particolare.
“L’ho amato da bambino e studiato da adulto. Mi piaceva per quella sua forma strana e un po’ magica (che ricorda il cilindro di un prestigiatore) e mi ha appassionato l’idea di recuperarlo alla vita della città, trasformandolo in un’area dedicata alla cultura e all’intrattenimento. Alla fine, il progetto mi ha preso così tanto che ho deciso di suonarci dentro”.

Così Claudio Baglioni, a proposito del gazometro di Roma, dal quale martedì 13 luglio prossimo partirà “Cercando”, il tour 2004 del musicista romano.
Un tour che, spiega Baglioni, “punta a raccogliere la bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro paese (anfiteatri greci e romani, antiche ville, piazze storiche, parchi, ecc.), per provare a "piantarne i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dismesse che, come ferite ancora aperte, segnano la pelle delle nostre città”.

“Recuperare e riqualificare questi spazi - ha sottolineato il musicista romano - significa anche recuperare e riqualificare la comunità che vive quegli spazi. Perché lo spazio non si limita a parlare di noi, ma parla anche a noi. A quanti, ogni giorno, lo guardano, lo vivono, lo usano, lo attraversano. Lo spazio è capace di raccontare il passato, ma è anche capace di suggerire un modo nuovo di guardare le cose: una nuova prospettiva”.

Il tutto, attraverso il linguaggio universale e immediato della musica popolare, "Cercando" nuovi linguaggi e nuove forme-spettacolo. A concerti più “tradizionali”, con momenti acustici, atmosfere elettroniche e l'energia del miglior pop-rock italiano, si alterneranno momenti live assolutamente inediti, all'alba o al tramonto, con brani scelti tra i più ricercati ed intensi del vasto repertorio di Baglioni, eseguiti con il solo accompagnamento del pianoforte o della chitarra.

Baglioni sarà accompagnato da un supergruppo di cinque polistrumentisti di livello internazionale - coordinati e diretti da Paolo Gianolio - per uno dei progetti musicali più innovativi e affascinanti di sempre, in una formazione che supererà la tradizionale rigidità del gruppo pop, per dar vita ad una ensemble che vivrà delle contaminazioni e delle incursioni nei diversi linguaggi musicali e farà dello scambio dei ruoli uno dei punti di forza del proprio fare musica.Infoline: 0577.220000

Corriere di Como 8 luglio
L'architetto Baglioni per la nuova Ticosa
Il noto cantautore invitato dall'assessore Gaddi nella tintostamperia La visita dovrebbe coincidere con il concerto del 16 a Villa Erba

(g.m.) Claudio Baglioni, il noto cantautore romano, fresco di laurea in Architettura, potrebbe occuparsi della Ticosa. Il prossimo 16 luglio il cantante si esibirà a Villa Erba, e l'argomento della sua tesi è stato il futuro delle aree dismesse. Baglioni diventa quindi un ottimo testimonial per il rilancio di una zona ritenuta strategica della città.
L'idea di coinvolgere Baglioni nel dibattito sul riutilizzo dell'ex Ticosa è dell'assessore alla Cultura, al Bilancio e al Turismo del Comune di Como, Sergio Gaddi. I primi contatti risalgono a due settimane orsono.
«La prima ipotesi su cui stiamo lavorando - spiega l'assessore Gaddi - è proprio invitare Baglioni all'interno dell'ex tintostamperia, nell'ambito di un evento piccolo, senza la presenza di pubblico, prima del concerto in programma a Cernobbio».
«Sarebbe un modo per far toccare direttamente al cantautore la nostra situazione - prosegue Gaddi - Potrebbe anche accadere che, una volta resosi conto personalmente della situazione, lo stesso Baglioni, potrebbe fornire qualche spunto in particolare sul piano culturale, magari sfruttando le conoscenze che ha acquisito personalmente nel corsi dei suoi studi. Si tratta naturalmente di un primo contatto, ma che potrebbe favorire l'avvio di un rapporto culturale più proficuo nell'immediato futuro».
Lo staff di Baglioni è tra l'altro già venuto a Como. Grazie alla mediazione del promoter lariano Vittorio Quattrone, l'équipe che lavora con il cantautore, ha già effettuato la scorsa settimana un sopralluogo nell'area dell'ex Ticosa.
Il gruppo che lavora a stretto contatto con il cantante romano ha già trovato l'area stessa «interessante» dal punto di vista della possibilità di realizzare eventi artistici.
Allo stato attuale è ancora prematura ogni previsione su che cosa potrebbe realizzare nella ex Ticosa Claudio Baglioni.
Secondo l'assessore alla Cultura «la trattativa è molto aperta. Qualsiasi progetto potrà essere concretizzato soltanto nei prossimi giorni. Possiamo soltanto dire che stiamo cercando di sensibilizzare un artista poliedrico, che pochi sapevano avesse coltivato anche notevoli interessi nel campo della progettazione architettonica. Certi interessi solitamente si coltivano per l'intera vita, anche al di fuori dei rispettivi impegni professionali».

Quotidiano Calabria 2 Luglio
Il prossimo 27 luglio tappa lucana. Ad agosto a Diamante e Catanzaro
Alla Grancia "Cercando" Baglioni

POTENZA - "Cercando". Due diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente nuovi di interpretare la forma-concerto, 3 palchi per altrettante "anime musicali", 40 date, 3 ore di spettacolo live, 1 supergruppo di 5 musicisti polistrumentisti.
Sono questi i numeri essenziali di "Cercando", il nuovo percorso musicale estivo di Claudio Baglioni, che si snoderà tra siti d'arte e aree dimesse d'Italia.
E sarà proprio Claudio Baglioni ad incantare con le sue note il Parco della Grancia di Brindisi di Montagna, il prossimo 27 luglio.
Il cantautore romano sarà poi di scena il 18 agosto nell'anfiteatro romano di Diamante, mentre il 20 toccherà l'Arena Magna Grecia di Catanzaro Lido.
Un viaggio musicale per "raccogliere" la bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro paese (anfiteatri greci e teatri romani, antiche ville, piazze storiche, parchi,) per provare a "piantare i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dimesse che, come ferite aperte, ne segnano ancora la pelle.
E' questo il senso del un progetto, portato avanti dall'autore di "Questo piccolo grande amore" che si animerà delle suggestioni e provocazioni che il "Belpaese" offrirà alle note e alle parole di uno degli artisti italiani più amati.Un concetto radicalmente nuovo di tour che, per originalità e forza espressiva, rappresenterà il momento più emozionante ed intenso dell'estate 2004. Il tour estivo di Baglioni prenderà il via, il prossimo 16 luglio da Villa Erba di Cernobio
"Un evento eccezionale", ha dichiarato in una recente intervista il cantautore romano- che mettendo insieme episodi della sua vita da uomo e da musicista, ha dato vita fino a pochi mesi fa al "Crescendo tour". I concerti hanno registrato il tutto esaurito, e susseguendosi secondo una programmazione quasi teatrale, hanno rappresentato un'ulteriore evoluzione per l'ex ragazzo di Centocelle, che sulle notte di "Questo piccolo grande amore", infiamma ancora i cuori di chi ama lui e la sua arte.
Una festa. Questo, anche il senso del tour estivo di Claudio Baglioni, che in ogni tappa cambierà la scaletta del suo concercto, invitando ospiti a sorpresa e non facendo la solita promozione del nuovo disco, di cui, a quanto pare, verranno eseguiti soltanto cinque brani su tredici.
E' chiaro che il concetto di festa da un lato fa sì che lo spettacolo sia come un'antologia dal vivo del meglio di Baglioni, da Avrai a Io sono qui passando per un'Acqua dalla luna sempre emozionante, una Fammi andar via struggente, una vigorosa Dagli il via, una caricatissima La vita è adesso. D'altro canto, però, non si può parlare di un concerto vero e proprio, pensato e studiato con attenzione, perché molto si basa appunto sull'automatico effetto-karaoke dell'impatto dei brani noti, e l'uso di comparse reclutate di città in città produce coreografie molto "vissute" dagli interpreti.
Baglioni però lo dice subito, che lo fa sostanzialmente perché ci teneva a tornare a suonare dal vivo; e fa capire, ad un certo punto, che il senso del suo mestiere sta proprio in quello scambio fortissimo e reciproco di emozioni che solo lui e pochi altri in Italia sanno stabilire, su di un palco, con oltre sessantamila persone.
Anche perché emozionano i pezzi nuovi (specie Tutto in un abbraccio e Mai più come te), colpisce una Buona fortuna solo voce solista e coro (dei sei musicisti della band), hanno ben altra tessitura -con l'uso dell'orchestra- Avrai e la stessa La vita è adesso. E poi Baglioni, fra repertorio, voce e sensibilità da palcoscenico, è comunque sempre un bel vedere (e sentire), in un Paese dove troppo spesso ci si accontenta del cantautore chitarrina e voce, senza luci e senza idee. ( Grazie a giospecial.splinder.com/ )

Il Gazzettino 1 Luglio
Claudio Baglioni a UdinEstate.
Dopo il grande successo riscosso nei mesi scorsi al PalaTrieste, Claudio Baglioni approderà anche nel capoluogo friulano nell'ambito di UdinEstate.
L'appuntamento con "Cercando Tour Estate 2004" è per il 2 settembre, sul piazzale del Castello. Claudio Baglioni sarà accompagnato dalla affiatatissima band di polistrumentisti composta da Paolo Gianolio alle chitarre elettriche, acustiche, classiche, chitarra midi, basso, tastiera, banjo e cori; John Giblin al basso, contrabbasso elettrico, contrabbasso acustico e violoncello; Gavin Harrison alla batteria, batteria elettronica d-drum, percussioni, basso e tastiere; Roberto Pagani al pianoforte, organo Hammond, tastiere, vibrafono, clarinetto, sax contralto, fisarmonica e cori; Pio Spiriti al violino, tastiere, chitarra acustica, fisarmonica, mandolino e cori.

È un tour concepito con una formula inedita questo "Cercando" estivo di Claudio Baglioni, con due diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente nuovi di interpretare la forma-concerto, tre piattaforme sullo stesso megapalco per altrettante "anime" musicali, tre ore di concerto dal vivo.

In pratica, "Cercando" vuole essere un inno alla bellezza, tra siti d'arte e aree dismesse. Il cantautore intende, in pratica, "raccogliere" la bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese per provare a "piantarne i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dismesse che, come ferite aperte, ne segnano ancora la pelle. È questo il senso di un
progetto che si animerà delle suggestioni e provocazioni che il "Belpaese" offrirà alle note e alle parole di uno degli artisti più amati. Inedite esibizioni live, con brani scelti tra i più ricercati e intensi del vasto repertorio del musicista romano, eseguiti con il solo accompagnamento del
pianoforte o della chitarra, si alterneranno a rarefatte atmosfere elettroniche e tutta l'energia che solo la migliore musica popolare sa dare.
Tre anime musicali - acustica, elettrica ed elettronica - per un viaggio alla ricerca di nuovi linguaggi e nuove forme espressive, attraverso arrangiamenti innovativi, sonorità che privilegiano l'intensità e l'emozione, ma anche un repertorio nel quale si fondono, sapientemente, classici, grandi successi e brani che raramente capita di poter ascoltare
dal vivo e qui presentati in una veste frutto di una lunga e accurata ricerca sonora.Il concerto di Claudio Baglioni è proposto da Azalea Promotion, che per UdinEstate porterà sul piazzale del Castello anche The Blues Brothers Band (martedì 27 luglio) e il musical "New York to Broadway" (sabato 7 agosto).