Claudio Baglioni Unaparolaperte.net
Cercando ... in tour
01 Luglio- 27 Agosto
Per la realizzazione di questa sezione un grazie a Claudina (Firenze) per i file di impaginazione, a Maria Grazia (Trieste) e Gio di " Io... e Claudio Baglioni" per l'aiuto nel recupero degli articoli....e a coloro che ne segnaleranno altri....
La Sicilia 27 Agosto
Agrigento - Baglioni sul palco, caos
in platea
AGRIGENTO - Tre ore di grandi emozioni, turbate da gravi problemi
organizzativi, al concerto che Claudio Baglioni ha tenuto ieri sera nel teatro
di Piana San Gregorio nella Valle dei Templi di Agrigento.
Centinaia di persone che pur avendo pagato 40 euro per una poltrona si sono
ritrovati senza posto, con file di poltroncine fantasma, con biglietti che
presentavano la stessa numerazione e che quindi venivano rivendicati da più
persone. Tante le proteste, con decine di spettatori che sino rivolti alle forze
dell'ordine. Ad un certo punto anche le hostess addette all'assegnazione dei
posti hanno dato forfait, lasciando nel caos decine e decine di persone.
Che qualcosa stava andando per il verso sbagliato se ne è reso conto lo stesso
Baglioni che dopo il primo brano non ha esitato, pur con il sorriso sulle
labbra, a lanciare un appello: "Grazie, grazie, quando tutti avranno la bontà di
mettersi al loro posto, vogliamo continuare questo concerto nella speranza
tornando dopo quattro anni in questo posto così suggestivo che ci sia la
possibilità di portare via un bel ricordo".
Il Tempo 27 Agosto
Baglioni, no al concerto alle Terme
L'assessore alla Cultura Tedesco non si arrende: "Lo faremo altrove"
È UFFICIALE. Il tanto atteso concerto di Claudio Baglioni, previsto per l'8
settembre, non si farà nella suggestiva cornice delle Terme Taurine. A darne
comunicazione nel primo pomeriggio di ieri è stato lo stesso assessore alla
Cultura, Ernesto Tedesco, il quale ha reso noto il parere definitivo della
Sovrintendenza all'Etruria Meridionale. "Rispondendo alla richiesta avanzata
dall'assessorato alla Cultura - ha spiegato Tedesco - la Sovrintendenza ha
ufficializzato il suo parere negativo in merito allo svolgimento del concerto di
Claudio Baglioni alle Terme Taurine. L'ente, infatti, ha considerato eccessivo
il numero dei posti a sedere previsti dalla manifestazione e, soprattutto,
troppo oneroso l'impatto che il sito archeologico avrebbe dovuto sopportare, con
un palco di 14 metri per 10". Tuttavia l'amministrazione comunale non ha ancora
abbandonato l'idea di assicurare alla città un concerto di così grande richiamo
e che chiuderebbe davvero nel migliore dei modi l'intera programmazione estiva
di questa stagione per quanto, e vale la pena ribadirlo, l'ipotesi del concerto
di Baglioni fosse nata proprio a seguito di un interessamento nei confronti
delle Terme da parte del cantautore, che quest'anno ha prediletto per il suo
tour siti archeologici o aree dismesse. L'assessorato alla Cultura, comunque,
dopo avere comunicato la decisione della Sovrintendenza a Baglioni, resta in
attesa che il cantautore si esprima sulla possibilità di tenere il concerto in
un sito alternativo. "La nostra proposta - ha aggiunto Tedesco - è quella che
abbiamo attuato anche per i Pooh: un placo alla Marina, rivolto al Forte
Michelangelo illuminato. Detto questo credo, comunque, che la decisione della
Sovrintendenza vada rispettata perchè, come del resto avevo affermato sin da
subito, la conservazione del sito archeologico deve avere la precedenza su
tutto". Intanto Claudio Baglioni comunicherà entro oggi la sua decisione
all'assessorato alla Cultura.
Il Giornale di Vicenza 28 Agosto
Da oggi tre settimane di divieto di transito nell’arteria del centro storico,
dalla rotatoria della stazione all’incrocio con viale Verdi
Viale Roma chiude causa giostre
Traffico rivoluzionato anche per i concerti di Baglioni a Monte Berico
(g. m. m.) Ben tre settimane di stop al traffico in viale Roma causa giostre. La
tradizionale "Festa dei oto" porta quest’anno una rivoluzione viabilistica
importante, destinata a cambiare le abitudini di molti vicentini fino a metà
settembre. Da oggi, infatti, scatta la chiusura temporanea di viale Roma, nel
tratto che va dalla rotatoria della stazione dei treni all’incrocio con viale
Verdi. Il periodo di validità dell’ordinanza firmata ieri si articolerà dal 28
agosto al 19 settembre.
Le ragioni sono essenzialmente logistiche, legate cioè allo svolgimento del
lunapark in Campo Marzo. «Vista l’ordinanza del 3 agosto dell’assessorato allo
Sviluppo economico - si legge in una nota del Comune - inerente le disposizioni
in occasione del parco divertimenti cittadino, viene disposta la chiusura
temporanea alla circolazione veicolare eccetto bus urbani, extraurbani,
turistici, taxi, veicoli a noleggio con conducente, biciclette».
«Ogni anno notiamo un grande flusso di pedoni che si trasferisce da un lato
all’altro di Campo marzo, attraversando viale Roma di continuo - spiega
l’assessore alla mobilità Claudio Cicero -. In più, questa è la prima edizione
del luna park dall’inaugurazione del parking Verdi. Si prevede, quindi, un
ulteriore aumento dei flussi pedonali nelle tre settimane in cui sarà attivo il
parco divertimenti».
In base alle deviazioni che verranno predisposte per l’occasione,
l’Amministrazione comunale spera inoltre di infilare un tutto esaurito dietro
l’altro nei giorni clou della fiera.
Il traffico, infatti, verrà incanalato lungo viale Venezia da un lato, e
dall’altro lungo viale dell’Ippodromo, che guarda caso sbuca proprio
all’ingresso del maxiparcheggio interrato: un assist per tutti i visitatori in
cerca di un parcheggio per la propria auto.
Motton San Lorenzo. Nei giorni di lunedì 30 e martedì 31 agosto, infine, rimane
chiusa alla circolazione stradale la sede stradale di contrà Motton San Lorenzo,
per lavori di fresatura e asfaltatura della strada. Gli autobus delle linee 1,
5, 7 provenienti da contrà Pedemuro S. Biagio subiranno delle deviazioni di
percorso.
Casello di Vi-ovest.
Oggi e domani, fino alle 18, a causa di lavori per l’apertura al traffico del
nuovo casello di Vicenza ovest, l’autostazione rimarrà chiusa sia in entrata che
in uscita.
Il Mattino 27 Agosto
BAGLIONI E DANIELE
I big saltano Casamicciola è
polemica
Ischia. Dovevano essere i due eventi clou dell’estate ischitana. E
invece si sono trasformati in due appuntamenti mancati, con seguito di polemiche
e proteste da parte di centinaia di fan che avevano prenotato i biglietti. Prima
Claudio Baglioni e poi Pino Daniele hanno infatti annullato «per esigenze
tecnico-logistiche» i loro concerti nel piazzale delle antiche terme di
Casamicciola, al Pio Monte della Misericordia. Lo show del cantautore romano era
previsto per il 16 di agosto, quello del bluesman napoletano l’11 settembre
prossimo.
«Abbiamo avuto un notevole danno d’immagine, sulla questione c’è stata molta
confusione», sbotta Gianni Esposito che domani sera chiude la stagione al
Negombo con un concerto di Gigi Finizio. Tutto è iniziato, racconta
l’organizzatore, con un contratto per i due eventi firmato il 19 luglio scorso
con la Friends and Partners, agenzia che cura le uscite sia di Baglioni che di
Daniele. «Avevo proposto tre diverse location, furono loro a scegliere il
piazzale del Pio Monte, una struttura al centro di un progetto di recupero che
mi piaceva rilanciare. La produzione di Baglioni venne a fare dei sopralluoghi e
propose alcune modifiche, ci accordammo per un’altra sede, trovai il campo
sportivo, solo che la data sarebbe stata spostata al 18 settembre, non è la
stessa cosa del 16 agosto». E con Daniele? «Il figlio di Pino è stato qui
qualche giorno fa, obiettò che c’erano dei palazzi affacciati sul piazzale, io
avevo trovato anche dei maxiteloni per coprirli. Nulla. Alla fine mi è arrivato
un fax di disdetta “per esigenze tecnico-logistiche”. Peccato».
Dalla Friends and Partners, Ferdinando Salzano spiega: «Non porto i miei
cantanti ad esibirsi in spazi non idonei, se Esposito li ha siamo felicissimi di
venire a Ischia. In questa situazione io ci perdo, perché mi saltano due date,
ma il contratto, stipulato con la Vera Agency di Napoli che cura le mie cose in
Campania, prevedeva un preventivo sopralluogo tecnico, il sopralluogo c’è stato
e il luogo non era idoneo». Sul sito di Pino Daniele figura ancora la data
dell’11 settembre tra i prossimi concerti. Si parla di Ischia, ma manca la
location. Che ci sia ancora tempo e modo per recuperare? Subito dopo il
concertone in Piazza del Plebiscito, a luglio, lo stesso Pino aveva parlato
della possibile idea di realizzare proprio a Ischia una scuola di musica.
Corriere di Romagna 17 Agosto
La Festa dell’Unità come Sanremo
RAVENNA - Anche quest’anno la Festa provinciale dell’Unità di Ravenna, in
svolgimento da oggi al 14 settembre al Pala De Andrè, offre un ricco cartellone
di spettacoli, divisi su tre palchi. Quelli più importanti si tengono nell’Arena
Tribune, e sono i seguenti: domani e il 3 settembre tornano i Match di
improvvisazione teatrale, che hanno ottenuto buon successo lo scorso anno,
mentre del tutto nuovo è Arlecchino e Gengis Khan, in programma il 31 agosto ed
il 1° settembre. Si tratta uno spettacolo che coniuga la poesia del circo con la
forza comica delle maschere, interpretato dagli artisti mongoli del Mongolian
National Circus e del Mongolian Music And Dance College, realizzato con il
patrocinio dell’Ambasciata di Mongolia in Italia. Il 10 settembre si celebra il
cinquantesimo compleanno della canzone Romagna mia, inno della nostra regione
nel mondo, con Mauro Ferrara, Moreno il biondo e Fiorenzo Tassinari. Il 12
ancora protagonista la canzone melodica con Omar, la voce del cuore. Gli unici
concerti a pagamento della Festa riguardano due grandi nomi della musica
d’autore italiana: Fiorella Mannoia, che canterà l’11 settembre, e Claudio
Baglioni, previsto il 14, per ospitare il quale è stato allungato di un giorno
il programma della Festa. [.........] di Gianni Arfelli
La Sicilia 27 Agosto
Enrico Di luciano
«Il coraggio di dire no a Baglioni»
L'esibizione di Baglioni al teatro greco ripropone il problema sull'utilizzo del
monumento che, secondo l'intelligente politica dello studioso Giuseppe Voza,
deve essere preservato per le generazioni future. Un giorno il teatro antico non
va bene per la lirica né tantomeno per la musica leggera. Il giorno dopo si può
cambiare idea e decidere di ospitare anche concerti di musica leggera con
artisti di fama nazionale. Se la posta in gioco è la tutela di uno dei monumenti
più importanti del mondo, occorrerebbe più coerenza. La stessa che invoca Enrico
Di Luciano presidente dell'associazione «Amici dell'Inda», il quale interviene
sulle polemiche relative all'uso (Di Luciano parla di abuso) del teatro antico
che l'esibizione di Baglioni ha suscitato. «Sono pienamente d'accordo con il
sindaco Bufardeci, allorquando dichiara che il teatro può essere usato
esclusivamente per grandi eventi culturali. Va ricordato infatti – sostiene Di
Luciano – che il teatro greco rappresenta un unicum che non consente raffronti,
e che il monumento rischia un pericoloso degrado laddove vanga sovrautilizzato.
Ritengo quindi, che al teatro greco possano essere rappresentati spettacoli non
solo di altissimo valore artistico, ma che gli stessi debbano essere
necessariamente intimamente collegati al sito». Secondo Di Luciano bisogna avere
il coraggio di saper dire di no non solo a Fiorello o a Dalla e Moranti ieri e a
Baglioni oggi, i cui concerti possono essere tenuti più opportunamente negli
stadi o nei teatri tenda, ma anche, e soprattutto, a scadenti compagnie di
balletti. «In ogni caso – aggiunge Di Luciano – come ha detto Bufardeci, degli
spettacoli devono poter godere tutti i siracusani e non solo il potente di turno
e “suoi” come diceva Andreotti di Craxi. Sono certo che il sovrintendente Muti
saprà, con la conclamata autonomia di giudizio, tutelare il monumento anche per
quello che rappresenta per la città». laura valvo
Il Messaggero Marche 27 Agosto
Tutto esaurito per il concerto di
Baglioni
Allo Sferisterio lunedì (ore 21) torna un artista che non ha bisogno di
presentazioni: Claudio Baglioni. Tutto esaurito al botteghino per il concerto
del cantautore romano, neo laureato in architettura, specializzazione in
archeologia industriale. Baglioni presenterà i successi della sua carriera
trentennale rivisitati con arrangiamenti inediti. Sul palco con lui un gruppo di
polistrumentisti di fama internazionale direttti da Paolo Gianolio, per una
scaletta che ripercorrerà i vecchi successi passando poi a brani più recenti,
con molto spazio dedicato alle canzoni dell'album Sono io l'uomo della porta (ndr!)
accanto .
Il Messaggero Viterbo 27 Agosto
LA SOPRINTENDENZA DICE NO
Baglioni non può cantare alle
Terme
Troppe vibrazioni potrebbero nuocere al sito. E il Comune ripropone il lungomare
Claudio Baglioni non canterà alle Terme romane. La sentenza è ufficiale ed è
arrivata ieri dalla Soprintendenza. Dopo aver visionato il progetto presentato
dall’assessore alla Cultura Ernesto Tedesco, l’ente che salvaguarda i beni
archeologici, ha deciso di non concedere l’atteso nulla osta, perchè manca la
compatibilità con le “superiori esigenze di tutela del sito”. In sostanza a
preoccupare la Sovrintendenza sono l’alto numero di spettatori che si
affollerebbero sia all’interno che all’esterno delle Terme, ma anche le forti
vibrazioni che verrebbero prodotte dal un potente impianto audio e che
potrebbero arrecare danni alla stabilità dei reperti romani.
«Come prevedevo - afferma l’assessore Tedesco - la risposta è arrivata puntuale
a metà settimana. Non è stato concesso l’ok per realizzare il concerto alle
Terme. Del resto, abbiamo sempre rappresentato all’organizzazione le difficoltà
per poter tenere un simile avento all’interno del sito, tenuto conto della
necessità di montare un palco enorme, di posizionare duemila sedie, dei vari
problemi logistici e di ordine pubblico. Per questo non era stato firmato ancora
alcun contratto. Tutte cose sulla carta superabili, ma che in realtà consigliano
un altro sito, ed ancora una volta quello della Marina sarebbe l’ideale». Subito
dopo il veto della Soprintendenza c’è stato ieri un nuovo contatto tra Comune e
organizzazione del tour per vagliare la possibilità di svolgere il concerto, a
pagamento, così come richiesto dallo stesso Baglioni, alla Marina. «Il palco
verrebbe montato rivolto verso il Forte, così come richiesto dal cantante, che
effettua concerti solo in aree storiche, - aggiunge Tedesco - ed è stato
predisposto l’allestimento di sedie e tribune per il pubblico. L’organizzazione
mi è sembrata ben disposta, ora però la parola spetta a Baglioni». Cri.Ga.
La Sicilia.it 26 Agosto
Assicurato il tutto esaurito
Baglioni al teatro della Valle
E' uno degli appuntamenti più attesi dei concerti musicali di questa stagione
estiva. Ci riferiamo all'artista romano Claudio Baglioni che si esibirà stasera
alle 21,30 al teatro di piano San Gregorio. Praticamente il pienone è assicurato
e gli organizzatori hanno perfino piazzato un'altra gradinata per complessivi
mille posti proprio per soddisfare tutte le richieste. La gente arriverà da un
pò tutte le zone dell'Agrigentino, le richieste però sono giunte agli
organizzatori anche da altre province siciliane e dal Milanese. Claudio Baglioni
all'ombra della Valle dei Templi è sicuramente uno spettacolo che merita.
L'artista come al solito offrirà almeno due ore di concerto dove proporrà tutte
le canzoni più conosciute del suo vastissimo repertorio a cominciare
dall'intramontabile «E tu» per proseguire con «Mille giorni di te e di me» ed
ancora «Solo», «Strada Facendo», «E adesso la pubblicità». Sarà sicuramente il
concerto più seguito, difficilmente potrà stabilire un nuovo record di presenze
e quindi di incasso l'esibizione di Fiorella Mannoia che è in programma il
prossimo 2 settembre sempre nello stesso sito. Baglioni è un cantante che ormai
ha una fama mondiale e riesce ad abbracciare ben tre generazioni. I suoi lavori
sono stati sempre un grande successo. ***Baglioni inoltre a settembre effettuerà
a Lampedusa la seconda edizione di «O' cià» che vuole essere un suo omaggio nei
confronti della popolazione isolana. Ricordiamo che nella più grande delle
Pelagie, Baglioni è ormai di casa visto che vi trascorre la stagione estiva.
Il Messaggero 26 Agosto
Baglioni
Il Comune insiste per il concerto
alla Marina
Proseguono a ritmo serrato le “grandi manovre” di Palazzo del Pincio per poter
ospitare in città una tappa del tour “Cercando” di Claudio Baglioni.
Dopo la polemica dei giorni scorsi per la vendita on-line dei biglietti per il
concerto che dovrebbe tenersi il prossimo 8 settembre, ieri c’è stato un nuovo
incontro con gli organizzatori del tour del cantante romano.
«Abbiamo chiarito il disguido nato con la vendita telematica dei biglietti -
spiega l’assessore Tedesco - una scelta della quale, nel caso di annullamento
della data, si assumerà il problema direttamente l’organizzazione».
Intanto il Comune sta ancora aspettando una risposta dalla Sovrintendenza sulla
possibilità di ospitare l’evento all’interno del parco archeologico delle Terme
romane.
«Ieri ho avuto un nuovo contatto - continua Tedesco - con la responsabile Ida
Caruso, con la quale avevo avuto i primi contatti per Baglioni già a metà
luglio. Si è riservata di darmi una risposta, dopo aver attentamente valutato il
progetto, entro un paio di giorni».
Indipendentemente però dal sito, la volontà degli amministratori di chiudere con
l’apprezzato cantautore di “Piccolo grande amore” l’estate civitavecchiese è
tanta. E in vista di un parere negativo per le Terme dalla Sovrintendenza, ieri
con gli organizzatori del tour è stata rilanciata l’alternativa Marina. Una
valida alternativa, che oltretutto se venisse accettata da Baglioni,
consentirebbe ad un numero maggiore di fans cittadini di poter assistere al
concerto. Cri.Ga.
civonline.it 26 Agosto ore 11:07
Scaricabarile per Baglioni
L'assessore Tedesco replica alla Sovraintendenza: "Richiesta inviata per
tempo". Concerto a rischio, sospesa la prevendita on-line
Scaricabarile del Comune per il concerto di Claudio Baglioni, in programma alla
Terme e che molto probabilmente dovrà essere annullato, con grande delusione per
i fans, che da giorni, da quando è apparsa la data dell’8 settembre, con la
tappa di Civitavecchia, nel calendario del tour del noto artista, sono in
febbrile attesa di poter acquistare i biglietti. Come riportato ieri dal nostro
giornale, la Sovrintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale,
che ha l’obbligo di tutelare sul sito, non ha ancora dato l’ok definitivo
sull’uso dell’area, in quanto, come dichiarato dalla dottoressa Ida Caruso, gli
uffici non hanno ancora avuto modo di esaminare le informazioni di carattere
tecnico inviate dal Pincio, in cui sono contenute le informazioni sullo
svolgimento del concerto, ma soprattutto sulla logistica delle attrezzature che
verranno utilizzate all’interno dell’area archeologica. Proprio sull’invio di
tale documentazione, le versioni dei due enti non collimano. Da una parte,
l’Assessorato alla Cultura assicura di «aver inviato a Villa Giulia tutto il
materiale richiesto già dal 18 agosto, segnalando anche la data dello
spettacolo», mentre dall’altra la dottoressa Caruso riferisce come la relazione
sia pervenuta solo l’altro ieri, creando ovvi problemi nel rilascio
dell’autorizzazione nei tempi stabiliti per l’esibizione del cantautore romano.
E in ogni caso, anche il 18, visto il periodo di ferie, sarebbe stato
probabilmente tardi. A questo bisogna aggiungere che il responsabile delle
comunicazioni esterne della Sovrintendenza Marco Sala, avrebbe riferito, di non
avere mai neppure sentito parlare di un possibile concerto di Baglioni alle
Terme di Traiano.
Sulla vicenda, è intervenuto l’Assessore alla Cultura Ernesto Tedesco, che non
riesce a spiegarsi cosa possa essere accaduto. «Fin dalla fine di luglio,
abbiamo seguito la prassi segnalataci dalla Sovrintendenza - spiega Tedesco -
con cui abbiamo avuto sempre ottimi rapporti di collaborazione. In merito, ho
parlato con la dottoressa Caruso la quale non ha comunque ancora escluso la
possibilità che il concerto possa svolgersi alle Terme». Al momento, non vi è
dunque un ‘‘no’’ categorico da parte della sovrintendente, che comunicherà la
sua decisione al Pincio entro un paio di giorni.
Nell’attesa, l’assessore Tedesco sembra non fare drammi di fronte a una sempre
più probabile impossibilità di utilizzo delle Terme. «Se la Sovrintendenza
dovesse confermare il parere negativo sull’uso del sito, - afferma - il concerto
sarà probabilmente spostato in un altro luogo, oppure cancellato». Come location
alternativa all’attesa esibizione di Baglioni, viene segnalata la Marina, ma c’è
da considerare come il cantante abbia scelto siti storici o archeologici per il
suo tour, di cui finora ha già annullato due date.
«Ci siamo impegnati per organizzare a Civitavecchia un concerto di grande
livello - conclude Tedesco - e dare la possibilità ai cittadini di ascoltare un
grande interprete della musica italiana. Mi auguro che la decisione sia
positiva».di FRANCESCA MORETTI
Il Gazzettino 26 agosto
IL SETTEMBRE DI VICENZA
Musica, teatro, mostre e immancabile "cena dei Oto". Dal 3 al 26, un programma
fitto di eventi
Una lunga festa al rientro dalle ferie
Musica leggera, classici del teatro, rassegne espositive, manifestazioni
all'aperto. E poi cena "dei Oto" in corso Palladio, letteratura internazionale,
il Concorso ippico internazionale di salto a ostacoli al Parco Querini, la
consegna della "Penna d'oro" a Claudio Baglioni. E' un piatto ricco di
avvenimenti quello che la città propone per il prossimo settembre. Con le
vacanze estive ormai agli sgoccioli, il progressivo ritorno all'attività sarà
meno duro per i vicentini. Oltre una ventina le iniziative in cartellone, tra
cui spiccano eventi come l'allestimento di Ecuba, tragedia di Euripide, al
teatro Olimpico (primo settembre, protagonista Paola Gassman), i due concerti di
Claudio Baglioni nel piazzale della Vittoria a Monte Berico (3-4 settembre), la
notte di musica sempre in piazzale della Vittoria il 6 settembre (con concerto
del gruppo "Le vibrazioni"), il ristorante "Palladio" in corso Palladio l'8
settembre e il ciclo di spettacoli classici dall'11 settembre al 15 ottobre
all'Olimpico.
Venerdì 3 settembre prenderà il via come detto il Concorso ippico internazionale
al Querini (fino 5 settembre). ****Sabato 4 settembre
Baglioni riceverà dalle mani del sindaco Enrico Hullweck, a Palazzo Trissino, la
"Penna d'oro del Palladio", prestigioso riconoscimento conferito in passato a
importanti personalità della cultura e ora assegnato all'interprete di "Questo
piccolo grande amore" come autorevole rappresentante della canzone italiana
d'autore. [......]
civonline.it 25 Agosto ore
20:25
Baglioni, un concerto impossibile
Il progetto è arrivato ieri alla Sovrintendenza, per la dottoressa Caruso
ci sono grossi problemi
"Credo che sia praticamente impossibile che il nulla osta per il concerto di
Claudio Baglioni possa arrivare in tempo per effettuare lo spettacolo l'8
settembre".
Da piazzale di Villa Giulia, sede della Sovrintendenza per i Beni Archeologici
per l'Etruria Meridionale la dottoressa Ida Caruso, responsabile anche per la
nostra zona, appare decisamente scettica.
"Il prospetto tecnico dell'evento che si vorrebbe realizzare nel sito delle
Antiche Terme Taurine - spiega - è arrivato nei nostri uffici soltanto questa
mattina (ieri ndr) e pertanto è palese la presenza di difficoltà di natura
oggettiva per predisporre gli atti necessari allo svolgimento della
manifestazione.
Innanzitutto i tempi, strettissimi, poi la capienza eccessiva che si vorrebbe
riservare alla platea, quindi la difficoltà di conciliare la strumentazione
tecnica con le strutture archeologiche, alla cui tutela è rivolta
prioritariamente la nostra attenzione. Occorre poi dire - sottolinea la
dottoressa Caruso - che noi procederemo comunque alla verifica della realtà che
ci viene presentata con questo progetto ma che un procedimento simile ha i suoi
tempi. L'evento non era assolutamente in programma e pertanto i nostri settori
designati non hanno potuto occuparsene preventivamente. L'ufficio legale
deputato alla redazione del ''disciplinare'' poi - conclude la dottoressa Caruso
- riaprirà il 6 settembre e quindi mi sembra praticamente impossibile che possa
essere rilasciato un nulla osta per un evento che dovrebbe tenersi due giorni
dopo".
Prima della dottoressa Ida Caruso anche il responsabile delle comunicazioni
esterne della Sovrintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria Meridionale,
Marco Sala, era caduto dalle nuvole alla notizia di un possibile concerto di
Claudio Baglioni alle Antiche Terme Taurine.
"Da prassi - spiega - la Direzione Generale per i Beni Archeologici,
direttamente dipendente dal Dipartimento per i Beni ambientali e paesaggistici
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, invia ad ogni singola
Sovrintendenza per i Beni Archeologici il programma completo delle iniziative ad
esso pervenute e previste per ciascun sito, permettendo così ad ogni Ente
interessato di organizzarsi per tempo.
Il calendario del tour di Claudio Baglioni, che tra l'altro quest'anno ha scelto
solo location d'interesse storico - archeologico e la cui produzione ha inviato
uno schema molto dettagliato - conclude Sala - non prevedeva in alcun modo il
sito di Civitavecchia".
Adesso quindi, a meno di straordinari colpi di scena, il nulla osta della
Sovrintendenza si allontana e, con esso, la possibilità, per gli ammiratori del
cantautore capitolino, di ascoltare Claudio Baglioni dal vivo nel suggestivo
scenario delle Terme Taurine.di STEFANIA ACCARDI
La Sicilia 25 Agosto
Baglioni al teatro greco.
Il cantautore romano promette: "Tornerò
a settembre""Speravo in una notte di note diversa"
"L'emozione è grande ma purtroppo è grande anche il rammarico per una notte di
note che avevo immaginato diversa. Una notte da passare insieme, "Cercando" di
portare, ciascuno, il proprio spicchio di sogno, unirlo a quello degli altri e
affidare al mare un sogno, se possibile ancora più grande. Così invece non
sarà". Claudio Baglioni ma non ha nascosto il proprio rammarico per il mancato
concerto al teatro greco. Toni garbati che non hanno lasciato spazio alla
polemica per un evento che è saltato per ragioni organizzative.
L'architetto-cantautore anzi ha voluto ringraziare per un "piccolo regalo
richiesto e concesso: poter visitare e cantare in questo teatro".
"Quello che posso dire - ha aggiunto Baglioni -, in questa vigilia carica di
attese, è che lavoreremo per tornare, nella speranza che - come accadde da
queste parti alla ninfa Aretusa e al giovane Alfeo - la magia si compia di nuovo
e le nostre acque possano incontrarsi e fondersi insieme". Baglioni tornerà a
Siracusa a settembre e ripartire, dal teatro antico, "Cercando" insieme la via
del mare. Nella conferenza stampa che ha preceduto il breve live che Baglioni ha
offerto a giornalisti e addetti ai lavori, l'assessore regionale al Turismo
Granata ha parlato di una esibizione che promuove il teatro greco. "Un ulteriore
tassello sulla valorizzazione del nostro patrimonio archeologico. Oggi non era
possibile ospitare alcun concerto per il semplice fatto che non si poteva
circoscrivere l'evento ad un pubblico ridotto. Probabilmente tra un mese sarà
possibile realizzare il concerto". Anche il sovrintendente Mariella Muti ha
sottolineato l'importanza della presenza di Baglioni che rappresenta
un'occasione per promuovere ulteriormente il teatro greco, "il gioiello più
prezioso della nostra città che sta per entrare nell'Unesco". Baglioni si è
quindi esibito, accompagnato dalla sua chitarra, seduto su una pietra con dietro
la cavea dell'antico teatro. Immagini e musiche saranno inserite nel suo nuovo
dvd. Il cantautore rimane convinto, questa volta polemicamente, che altre forme
di espressione, come la musica leggera, hanno diritto di cittadinanza nei teatri
antichi. Secondo il sindaco Bufardeci (assente ieri al teatro) il Temenite deve
invece essere utilizzato solo per grandi avvenimenti culturali dei quali devono
poter godere i siracusani e i visitatori richiamati dal fascino del luogo e
degli stessi eventi culturali. laura valvo
La Sicilia Sirausa
Teatro Greco. Piccolo
live a porte chiuse per espresso desiderio del cantautore
L'esibizione di Baglioni per pochi eletti
Solo un pubblico ristrettissimo, selezionato fra
autorità, politici e giornalisti potrà assistere stasera all'esibizione di C.
Baglioni al teatro greco. Sarà una esibizione per "pochi eletti".Una scelta
obbligata, dal momento che non è stato possibile organizzare un concerto vero e
proprio così come avrebbe desiderato l'artista architetto. Gli organizzatori
smentiscono l'assessore regionale al turismo Granata che aveva parlato sì di
"esibizione chiusa al pubblico" ma solo perché Baglioni doveva realizzare il suo
nuovo dvd utilizzando come sfondo il teatro antico siracusano. L'assessore
Granata aveva insomma sostenuto l'esibizione di Baglioni perché strettamente
legata alla "promozione di Siracusa", affermando nel contempo che la musica
leggera non può essere ospitata la teatro greco. NESSUN DVD INVECE PER GLI
ORGANIZZOTORI secondo i quali l'artista si esibirà in un "piccolo live a porte
chiuse per suo espresso desiderio, in una zona riservata per problemi di
agibilità" Il teatro antico quindi non ospita alcun spettacolo, ma una
esibizione speciale in cui, per ovvi motivi non saranno staccati biglietti né
sarà consentito l'ingresso al pubblico, ad eccezione delle autorità, dei politi
e degli addetti ai lavori che potranno entrare solo con l'invito. Il
sovrintendente ai Beni Culturali Mariella Muti conferma che l'esibizione di
Baglioni sarà a "porte chiuse". "Non potrà entrare nessuno ad eccezione dei
giornalisti e di un ristretto gruppo di addetti ai lavori. L'esibizione di C.
Baglioni -dice Mariella Muti- è fissata per le ore 19.Per questa ragione, con la
questura, abbiamo anticipato di un'ora l'ora di uscita dei turisti dal teatro
antico in modo da evitare problemi di ordine pubblico. E' bene ribadire che non
si tratta di uno spettacolo né di un concerto, ma di una breve registrazione a
cui non sarà possibile assistere" Oggi pomeriggio C. Baglioni alle 18, prima
dell'esibizione, terrà una confernza stampa. E' probabile che il cantautore
spieghi le ragioni che hanno impedito di realizzare al teatro greco il concerto
a cui teneva particolarmente. Non è escluso tuttavia che Baglioni possa tornare
a Siracusa nel mese di settembre. Laura Valvo
civonline.it 24 agosto ore 15:06
Baglioni, si studiano le alternative
alle Terme
Il concerto dell'8 settembre è però già in calendario
Nel calendario ufficiale del tour di Claudio Baglioni Civitavecchia c'è, e
proprio l'8 settembre, tra la data di Vicenza, del 4, e quella di Terracina, del
10. A far restare i tantissimi fan locali del cantautore romano col fiato
sospeso è, quindi, ormai, solo il ''nulla osta'' della Sovrintendenza ai Beni
Archeologici dell'Etruria Meridionale. Sarà infatti l'ente del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali a dire una parola praticamente vincolante, sulla
possibilità che, l'8 settembre, Claudio Baglioni possa svolgere una tappa del
suo tour estivo 2004, denominato ''Cercando'', presso il sito delle Antiche
Terme Romane. "Dopo un assenso di massima - spiega l'Assessore alla Cultura
Ernesto Tedesco, che da mesi opera per la realizzazione dell'evento - abbiamo
inviato un progetto tecnico alla Sovrintendenza, con tutte le informazioni
necessarie a comprendere ed a valutare l'impatto del concerto sul sito. Si
tratta di un prospetto, messo a punto con lo staff organizzativo del cantautore
capitolino, che comprende le misure del palcoscenico, la portata dell'impianto
fonico, lo spazio da riservare alle strumentazioni ed alla platea. Siamo
pertanto in attesa del ''nulla osta'' della Sovrintendenza, senza il quale non
possiamo firmare il contratto per lo svolgimento dell'evento". I telefoni
dell'Assessorato alla Cultura continuano ad essere tempestati di richieste,
soprattutto per quanto concerne la prevendita, ed il personale è costretto a
rispondere che la matematica certezza della manifestazione ancora non c'è. "Tra
oggi e domani - aggiunge l'assessore Tedesco - avremo il responso della
Sovrintendenza e, se tutto sarà in regola, inizieremo ad organizzarci per lo
sbigliettamento, pretendendo che i ticket siano venduti a Civitavecchia". Il
numero dei posti disponibili, circa 2000, fa prevedere che ci sarà una vera e
propria ''caccia al biglietto''. A confermarlo, se ce ne fosse bisogno, il tutto
esaurito registrato, con largo anticipo, a Viterbo, dove Baglioni chiuderà il
tour il 12 settembre. Cinquemila i fan attesi dal giorno prima e già prenotati
quasi tutti i posti liberi negli alberghi del capoluogo della Tuscia per la
notte tra l'11 ed il 12 settembre. Per non far sfuggire un'occasione simile
anche a Civitavecchia l'Assessorato alla Cultura ha proposto due location ''di
riserva'' all'organizzazione del cantautore: parte della Marina, dal lato che
avrebbe come sfondo il Forte Michelangelo o Fiumaretta. Questo perché, Baglioni,
per questo tour vuole solo "siti d'arte o aree dismesse delle città, per dare
loro un nuovo splendore".di STEFANIA ACCARDI
Musica: Per Baglioni Velodromo Di
Palermo Diventa Un Teatro
Palermo, 24 ago. - (Adnkronos) - Il velodromo 'Paolo Borsellino' di
Palermo e' stato interamente riallestito come un teatro, con un grandissimo
parterre di posti a sedere, per il live show di Claudio Baglioni che si terrà
domani sera nel capoluogo siciliano dopo il trionfale 'doppio debutto' al Teatro
Antico di Taormina. In pochi giorni nel velodromo palermitano e' stata
realizzata una grande 'gabbia acustica' che avvolgerà uniformemente tutto il
pubblico. Il grande palco, formato da pedane su più livelli, sarà illuminato da
una selva di luci, tra cui 72 fari robotizzati. Ai bordi dell'anello verranno
posizionati due maxischermi per permettere a tutti una visione ideale.
magazine.enel.it/pt/Catania 24
Agosto
Il neo architetto percorre l'Italia alla ricerca di cogliere il senso affidato
ai luoghi. Non è un caso che il nuovo tour si intitoli proprio Cercando: di
trovare e di lasciare una traccia significativa del proprio passaggio.
Le due tappe a Taormina saranno immortalate in un dvd ricordo
taormina-arte.com24 Agosto
Claudio Baglioni in concerto 22 e 23
Agosto
Claudio Baglioni fa il "bis". Andati completamente a ruba i biglietti
del concerto di domenica 22 agosto al Teatro antico, il cantautore romano si
esibirà nello splendido scenario del teatro greco-romano, anche lunedì 23
agosto, per la gioia dei suoi tantissimi fans che in questi ultimi giorni hanno
letteralmente preso d'assalto tutti i punti vendita dei biglietti. Un tributo
speciale per un evento speciale con due serate di grande musica per soddisfare
le numerose e continue richieste del pubblico. Claudio Baglioni chiuderà, con il
suo concerto, la lunga stagione di Taormina Arte, con uno spettacolo pensato e
ideato appositamente, considerate l'unicità e la bellezza del luogo, per il
Teatro antico. Baglioni, il teatro e il suo pubblico: un incontro irripetibile e
da non perdere che potrebbe concretizzarsi anche con la realizzazione di un Dvd;
il cantautore infatti vorrebbe realizzare un speciale "ricordo" dell'evento
molto atteso che lo vedrà sul palcoscenico del Teatro antico assoluto
protagonista il 22 e il 23 agosto. Per l' acquisto dei biglietti del concerto,
in collaborazione con J.G. Angels, (43,70 euro, platea; 28,80 euro, gradinata)
si può consultare il sito www.ticketone.it o telefonare all' 89.24.24 (Pronto
Pagine Gialle) o l' 899.500.022 (Call Center TicketOne) oppure è possibile
rivolgersi alla biglietteria del Palazzo dei Congressi dalle 10 alle 13 e dalle
17 fino alle 20.30 (fino alle 22, nelle serate degli spettacoli di "Taoarte").
dal blog di giospecial
viterbonews.com
Il 12 settembre raduno fans club
Baglioni a Viterbo
Almeno cinquemila appassionati di Claudio Baglioni provenienti da
tutta Italia sono attesi a Viterbo il 12 settembre prossimo, in occasione del
raduno nazionale dei fan club. Già in tremila saranno in città il giorno prima
per assistere al concerto che il cantautore romano terrà a Prato Giardino.
Proprio questo concerto, che chiude il tour estivo di Baglioni, ed il raduno
nazionale dei fan club saranno l'appuntamento piùimportante del "Settembre
Viterbese", il cartellone collegato alla festa di Santa Rosa. In occasione del
raduno dei suoi fan, Baglioni, dalle 15 alle 17,30 del 12 settembre, sempre a
Prato Giardino, terrà uno spettacolo definito "speciale", una via di mezzo tra
un concerto e una rievocazione delle tappe più significative della sua carriera.
Alle 12 di oggi, l'assessore provinciale alla cultura, Gianmaria Santucci, e
l'assessore comunale alle politiche giovanili, Mauro Rotelli, nel corso di una
conferenza stampa, hanno presentato nei dettagli l'evento ed illustrato le
iniziative intraprese per accogliere i fan. Intanto, un primo riscontro positivo
sulla due giorni viterbese di Baglioni arriva dalle prenotazioni negli alberghi
cittadini, praticamente già quasi tutti al completo per la notte tra l'11 e il
12 settembre.
Messaggero - Civitavecchia e Viterbo 24 Agosto 2004
Passerella per il concerto di
Baglioni
Un nuovo teatro tenda a Viterbo per garantire un adeguato numero di posti in
occasione di eventuali iniziative nel periodo invernale. E' l'unica notizia
degna di nota emersa in quella che avrebbe dovuto essere la conferenza stampa
(organizzata da Comune e Provincia) di presentazione, in quel di Schenardi, del
concerto di Claudio Baglioni. L'11 settembre a Prato Giardino, poi di nuovo il
12 appannaggio esclusivo dei fans club di tutta Italia, il cui raduno nazionale
si svolge proprio nel capoluogo dalle 15 alle 22. Prezzi del biglietto: 20 e 38
euro, per 5.000 posti a sedere. Ma al di là di questo - che non rappresenta
certo notizia inedita - sulle due serate altro non è stato detto dallo stuolo di
politici per i quali ogni occasione è buona per fare un po' di passerella.
Romagna Corriere 20 Agosto
Baglioni a Ravenna il 14 settembre
RAVENNA - Claudio Baglioni, uno dei cantautori italiani più amati dal pubblico
torna a Ravenna. Dopo la fortunata tournée invernale si ripresenta in questa
nuova veste di fine estate con una data davvero interessante. L’appuntamento è
per il 14 settembre al Pala De Andrè. I biglietti per assistere allo spettacolo
sono in vendita già da lunedì 23 agosto e per informazioni è possibile
rivolgersi a Romagna Concerti, in via Campo di Marte a Forlì o telefonando al
numero 0543/60738.
La Sicilia 18 Agosto
Il 24 la registrazione del nuovo dvd
L'architetto Baglioni «sceglie» il teatro greco
Non è un concerto per «pochi intimi». Anzi non è neanche un concerto. Il neo
architetto Claudio Baglioni alla fine è riuscito ad avere la concessione del
teatro greco, ma solo per registrare il suo nuovo dvd. Il concerto, caldeggiato
o meglio suggerito dallo stesso Baglioni all'assessore Granata, era troppo
impegnativo e costoso, e allora niente musica per il grande pubblico ma solo una
registrazione «chiusa» con lo sfondo di uno dei teatri più suggestivi del mondo.
Il pubblico sarà costituito da giornalisti. Lo conferma Fabio Granata, assessore
regionale al Turismo.
«Non si tratta di un concerto. Abbiamo concesso il teatro greco perché Claudio
Baglioni, dovendo registrare il nuovo dvd, promuoverà Siracusa. Per questa
ragione al teatro saranno invitati solo giornalisti. Un appuntamento
necessariamente a porte chiuse. E' stata una scelta precisa».
Fabio Granata, da assessore regionale ai Beni culturali ha avuto più di una
occasione per dimostrare di saper valorizzare l'immenso patrimonio della Sicilia
e non cambia idea, da assessore al Turismo, sull'utilizzo dei teatri antici.
«Il teatro greco è il tempio della tragedia greca. Per l'esibizione di Baglioni
avevo dato un'autorizzazione perché l'organizzazione utilizzasse il teatro come
quinta senza occupare la cavea. Un'autorizzazione concessa nel momento in cui ho
pensato che dovevano essere gli organizzatori del concerto di Claudio Baglioni a
pensare alle spese dell'allestimento. Ma per gli organizzatori si trattava di
una spesa eccessiva. In ogni caso il teatro greco di Siracusa non è un teatro
dove fare musica leggera. Ci possono essere casi straordinari, come per
Fiorello, che è pure siracusano. Ma è stato un caso eccezionale. Cosa diversa la
musica leggera. La magia di questo teatro consiste nel fatto che lo abbiamo
preservato in modo quasi religioso. Credo in questa forte specificità. Ci sono
gli dei che ci guardano. Anche per la lirica, non c'è bisogno del teatro greco.
Va benissimo l'Anfiteatro». Eppure il sindaco Bufardeci aveva proposto il grande
Zeffirelli al teatro greco. «Un progetto che ho bloccato – aggiunge Granata»,
che ha però concesso lo stesso teatro antico per la festa della polizia. laura
valvo
La Sicilia 17 Agosto
Grande attesa per il concerto di
Baglioni
L'autore di «Questo piccolo grande amore» si esibirà mercoledì 25
agosto al velodromo «Paolo Borsellino»
Aspettando Claudio Baglioni. Grande attesa tra i moltissimi fans palermitani per
il concerto di Claudio Baglioni del 25 prossimo al Velodromo, che per
l'occasione potrà ospitare fino a 13 mila posti, con una sistemazione di posti a
sedere uguale a quella realizzata per il concerto di Elton John. Il cantautore
romano prima di Palermo sarà al teatro greco di Taormina il 22 e 23 agosto, dove
già i biglietti sono andati a ruba perchè i suoi tantissimi fans hanno preso
d'assalto tutti i punti di vendita dei biglietti. Altrettanto sta succedendo a
Palermo. Baglioni non ha il fascino poetico di un De Gregori, non ha la
creatività letteraria che aveva Fabrizio De Andrè, e neanche possiede la
musicalità e l'istrionismo di Lucio Dalla. Non dovrebbe, sostanzialmente, essere
una star, un «divo». Eppure riesce sempre a riempire gli stadi e vendere milioni
di dischi. «Strada facendo» - come recita il titolo di una delle sue canzoni più
celebri - lui ha vinto, come non è invece capitato a molti suoi colleghi
cantautori, perchè tra questi alcuni si sono fermati, altri hanno conosciuto
alti e bassi. Lui invece è andato - e va - avanti sempre tranquillo,
riaffermandosi sempre più come «cantante per tutte le stagioni». Ogni
generazione ha il suo trovatore, ma Baglioni, ormai ultracinquantenne (è nato
nel quartiere Centocelle, a Roma, il 16 maggio 1951 da famiglia borghese),
riesce sempre con le sue canzoni a prendere tutti per mano e condurre in una
zona di fantasia o di malinconia o di sentimento dove ciascuno ama sentirsi
giovane. C'è dolcezza e c'é angoscia, c'é voglia d'amore nei suoi versi non
eccelsi ma neppure banali, c'é una certa misura nella retorica e c'é una certa
sapienza nell'uso degli ingredienti di massa. C'é anche coerenza nella sua vita,
come dimostra anche il recente conseguimento della laurea in Architettura a
completamento dei suoi studi iniziati in gioventù alla Facoltà di Architettura
della capitale. Claudio Baglioni ha sempre avuto, fin dagli esordi, la capacità
di dare voce al linguaggio di tutti i giorni. Quando scrive le musiche ed i
testi del suo secondo album, «Questo piccolo grande amore», love-story di due
ragazzi simili a tanti altri, tutti possono facilmente identificarsi.
Nel brano che dà il titolo all'album ("Lei era un piccolo grande amore/ solo un
piccolo grande amore..") Baglioni si rivela quel poeta della natura, dell'amore,
del quotidiano, che farà di lui l'idolo dei giovani, di quelli di almeno due-tre
generazioni. Sì, perchè non esiste adolescente che, 30 anni dopo, così come
quelli di allora, non conosca l'esito della tenera vicenda che gioca
sull'immediatezza dei sentimenti e delle immagini. Quella storia comune, quelle
parole semplici ed immediate conquistano i giovani e decretano per Claudio
Baglioni un successo che non lo abbandonerà più. Un inno d'amore generazionale
che ha segnato un'epoca. Ricordiamo ancora quella sua lontana tappa del 1982 (ma
ne sono seguite delle altre) a Palermo con le gradinate e il prato dello stadio
della Favorita (oggi Renzo Barbera) che sembravano da finale di mundial di
calcio. Quell'attimo della sua apparizione sul palco con migliaia di voci che si
fondevano in un solo grido per ritmare «Claudio! Claudio!», migliaia di
ragazzini e ragazzine che si sbracciano e tentano di avvicinarsi sempre più al
mastodontico palcoscenico allestito sul verde prato, e ogni brano, che i
presenti conoscono a memoria, salutato da un boato, applausi fragorosi, urla
frastornanti, e i carabinieri a prodigarsi per colmare le ragazzine più agitate.
Eppoi, alla fine, il trionfo con il giro di pista e le mani levate al cielo. Da
dove viene un entusiasmo così travolgente per un cantautore che non urla, non si
scalmana sul palcoscenico, canta da oltre 30 anni ballate lunghe (e, per la
verità, un po' monotone), che parlano d'amore e di malinconia, violenza e
dolcezza, cose piccole di tutti i giorni ? La risposta allo stesso Baglioni. «
Io non so dare risposte definitive - spiega con una modestia che non suona falsa
- Semmai sono più bravo a farmi domande, ad avere dei dubbi. Non ho mai fatto
parte di una scuola, né ho preteso di lanciare messaggi. Ho sempre cantato le
mie storielle nell'unico modo che conosco, con semplicità ». Saranno le stesse
storielle che il 25 agosto, al Velodromo di Palermo, rinnoveranno il rito e l'entusiamo
tra fans vecchi e nuovi. Di fronte a tanta musicaccia rumorosa e squassante i
timpani oggi in circolazione, certamente le canzoni di Claudio Baglioni saranno
un toccasana. Pippo Ardini
16/AGO/04 - 16:08
MUSICA: ALLESTIMENTO SPECIALE PER CONCERTO BAGLIONI A PALERMO
Catania, 16 ago. (Adnkronos) - Riallestire interamente il velodromo 'Paolo
Borsellino' come un 'gran teatro', con un grandissimo parterre di posti a
sedere, un palco coperto, ed una grande 'gabbia acustica', che avvolga
uniformemente tutto il pubblico. Queste le richieste della produzione di Claudio
Baglioni al promoter siciliano Giuseppe Rapisarda, che sta organizzando le 4
date del 'Cercando tour' in Sicilia. Il calendario degli appuntamenti partira'
dal 'doppio debutto' di Taormina, teatro Antico 22 e 23 agosto, per proseguire
proprio a Palermo al velodromo 'Paolo Borsellino' il 25 agosto, e infine ad
Agrigento, al teatro 'Valle dei Templi', il 26 agosto.
www.unionesarda.it
Anfiteatro da aprire ai disabili
«Ho sempre pensato che la civiltà di un paese si misura anche dalla
sensibilità mostrata contro le discriminazioni di qualsiasi genere: attendo un
suo atto che dimostri che Lei è all’altezza di guidare una città civile». Si
chiude così la lettera inviata al sindaco Emilio Floris da Onorio Petrini,
consigliere regionale e comunale di Forza Italia, per sollecitare l’apertura ai
disabili delle strutture destinate agli spettacoli e alla cultura e
dell’Anfiteatro in particolare. «Su una popolazione di 150.000 abitanti, a
Cagliari almeno il 5%, cioè oltre 7000 cittadini, è rappresentato da disabili»
ragiona Petrini, «L’Anfiteatro Romano dispone di 4200 posti. Le chiedo di
destinare 250 di questi posti, cioè il 5%, ai disabili cagliaritani. Non solo
l’Anfiteatro, ma anche tutti i locali dove si svolgono spettacoli pubblici
devono avere la medesima percentuale di posti riservati».
Il consigliere spiega che la sua richiesta nasce da «uno spiacevole episodio del
9 agosto, quando, al concerto di Claudio Baglioni, dei circa 30 disabili che
volevano assistere allo spettacolo, solo meno della metà è potuto entrare, e
solo grazie all’interessamento fattivo degli organizzatori». Petrini ricorda poi
a Floris che «i disabili non sono “diversi”. Semmai lo siamo noi che, colpiti da
cecità sociale,
rifiutiamo di capire i problemi che li assillano. Eppure sono cittadini che
pagano le tasse e che, se hanno gli stessi doveri degli altri, devono poter
godere degli stessi diritti. Anni fa, per la sistemazione dell’Anfiteatro, sono
stati spesi miliardi, ma, come succede in tanti altri casi - vedi barriere
architettoniche - le necessità dei disabili sono state ignorate, creando così
cittadini di serie A e di serie B. Signor Sindaco, queste discriminazioni non
sono più accettabili, e devono finire»
L'Eco del sud 14 Agosto
Conclusa l'esaltante stagione
teatrale di taoarte
L’esaltante stagione teatrale di Taoarte, prestigiosamente diretta da Melo Freni
che ha confermato l’eccellente valenza professionale, si è conclusa con l’ultimo
spettacolo “Corale dell’Attesa”. Uno spettacolo originale, impegnato, scritto da
Giuseppe Manfridi per la regia di Francesco Branchetti, con una riproposta laica
dell’episodio evangelico in cui si racconta il terrore degli apostoli alla
scomparsa del Cristo e la loro attesa della Resurrezione. Stremati dalle forze
fisiche e morali, si rifugiano in un luogo buio e misterioso, una dimora cupa
nella quale si dibattono fra il desiderio della Resurrezione e paradossalmente
l’auspicio che ciò che non avvenga, in modo da essere liberi di fuggire dalla
tensione del combattimento. Il testo è scritto in versi come un sontuoso
materiale polifonico e si compone di una doppia anima: una squisitamente
classica, l’altra sperimentale. La disputa dialettica e il dialogo serrato sono
stati gli assi portanti dello spettacolo diretto da Branchetti che ha inteso
restituire al testo la sontuosità del materiale polifonico facendo l’arduo
tentativo di far dialogare il verso con la musica sino a creare una partitura
poetica e una musicale. Interpretato da un bravo Fabio Traversa nelle vesti del
“ritornante” e da Giorgio Gobbi, Isabella Giannone, Maria Teresa Pintus, Paolino
Blindano, Paola Surace, Federica Celidonio, Enrico Di Fabio, Alessandro
Waldergan, “Corale dell’Attesa” ha costretto tutti laici e non, in un territorio
poco esplorato dove le tensioni più forti, elevate, spirituali, si trovano
accanto alla più meschina, bassa natura umana dando luogo all’altalenante
rapporto tra ragione, dubbio, natura, fede e morale “specchi” di un’epoca come
quella attuale dove dubbio, fede, scontri morali ed etici, scismi, tensioni
spirituali ed interiori fortissime sono i protagonisti assoluti. Taoarte si
prepara, ora a concludere la stagione 2004, che ha registrato la perdita dei
Nastri d’Argento nella sezione cinematografica, una perdita dolorosa dopo quella
dei David di Donatello, e che la stampa ha il dovere, come faremo noi, di
rilevarne la responsabilità. E il sipario calerà con Claudio Baglioni che fa il
“bis”. Andati completamente a ruba i biglietti del concerto di domenica 22
agosto al Teatro antico, il cantautore romano si esibirà nello splendido
scenario del teatro greco-romano, anche lunedì 23 agosto, per la gioia dei suoi
tantissimi fans che in questi ultimi giorni hanno letteralmente preso d’assalto
tutti i punti vendita dei biglietti.
Un tributo speciale per un evento speciale con due serate di grande musica per
soddisfare le numerose e continue richieste del pubblico.
Claudio Baglioni chiuderà con il suo concerto la lunga stagione di Taormina
Arte, con uno spettacolo pensato e ideato appositamente, considerate l’unicità e
la bellezza del luogo, per il Teatro antico.
Baglioni, il teatro e il suo pubblico: un incontro irripetibile e da non perdere
che potrebbe concretizzarsi anche con la realizzazione di un Dvd, di indubbio
fascino: il cantautore infatti vorrebbe realizzare uno speciale “ricordo”
dell’evento molto atteso, che lo vedrà sul palcoscenico del Teatro antico a
ssoluto protagonista il 22 e il 23 agosto.
Per l’acquisto dei biglietti del concerto, in collaborazione con J.G.Angels,
(43,70 euro, platea; 28,20 euro, gradinata) si può consultare il sito
www.ticketone.it o telefonare all’89.24.24 (Pronto Pagine Gialle) o
l’899.500.022 (Calla Center TicketOne) oppure è possibile rivolgersi alla
biglietteria del Palazzo dei Congressi dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 fino alle
20.30 (fino alle 22, nelle serate degli spettacoli di “Taoarte”).
Il Tempo 11 agosto
«Cercando», l'attesa tournée estiva
di Claudio Baglioni farà tappa a Terracina. La data - inizialmente
fissata per sabato 7 agosto - è stata spostata (per motivi non legati alla
volontà della Ventidieci) a venerdì 10 settembre, sempre presso l'Arena «Il
Molo». Per quanto riguarda i biglietti già venduti, l'agenzia comunica che si
potrà richiedere il relativo rimborso entro sei giorni dalla data inizialmente
prevista per l'evento, quindi entro e non oltre venerdì 13 agosto. Il rimborso
verrà effettuato presso i punti prevendita ufficiali dove i biglietti sono stati
acquistati. A riguardo, la Ventidieci garantisce la massima disponibilità per
chiarimenti ed ulteriori informazioni. Infoline: 0773/472501 ; 0773/414521
La Nuova Sardegna 9 Agosto (
Grazie a Martina)
C’È CLAUDIO BAGLIONI, TRE CONCERTI
NELL’ISOLA PER CANTARE L’AMORE
Il cantautore romano si esibirà questa sera e domani a Cagliari nell’anfiteatro
romano, mercoledì ad Alghero
CAGLIARI. Tre concerti per Claudio Baglioni che in questo modo promette di
essere il cantautore più gettonato di questa estate sarda. Due appuntamenti a
Cagliari, il primo dei quali è previsto per questa sera alle ore 21,30
all’anfiteatro romano. Già “Sold out”, cioè tutto venduto sin dalle prime
giornate di prevendita, tanto che a quell’appuntamento gli organizzatori di
Sardegna concerti hanno voluto aggiungerne un secondo, per domani. E precisano:
posti se ne possono trovare ancora e se qualora qualche spettatore in possesso
di biglietto per il terzo anello (per il concerto di stasera), lo desiderasse
potrebbe effettuare il cambio per domani, martedì, anche nel primo e nel secondo
anello (per informazioni comunque telefonare allo 070/684275). Terza e ultima
tappa del tour sardo di Baglioni mercoledì, sempre alle ore 21,30 all’anfiteatro
«Maria Pia» di Alghero, ospite di punta all’interno del cartellone «FestivAlguer».
Tappe di un tour partito quasi in sordina a metà luglio con un concerto per
pochi intimi, qualche centinaio di invitati, al Gazometro di Roma. Un luogo
insolito scelto dal cantautore romano per festeggiare la sua recente laurea di
architetto. E l’idea di dare il via al nuovo tour intitolato «Cercando» è nato
proprio da questa vecchia struttura che nel secolo scorso serviva a fornire il
gas per tutta la capitale. L’obiettivo, quello di cercare di sensibilizzare
l’opinione pubblica e i mass media sul tema delle aree dismesse, luoghi cioè di
archeologia industriale, sedi di antichi opifici o industrie manifatturiere che
secondo il neo architetto Baglioni (questo era infatti il tema della sua tesi di
laurea) potrebbero essere riutilizzate e recuperate. Trasformate magari in
luoghi di incontro e di cultura a beneficio di tutti i cittadini.
Dall’architettura alla canzone. Baglioni è ripartito per tutta la Penisola per
presentare dal vivo il suo ultimo album «Sono io, l’uomo della storia accanto»
pubblicato lo scorso anno dalla Sony. Manco a dirlo, il filo conduttore di
questo disco del (forse) più amato cantautore italiano è quello dei sentimenti e
dell’amore che da oltre trenta anni è il tema ricorrente della sua opera. Sin da
quel brano ormai entrato nella storia della musica leggera italiana, «Questo
piccolo grande amore», che puntualmente ad ogni show dal vivo viene richiesto
ancora a gran voce da giovanissimi e fans maturi.
Ecco così che ogni concerto di Baglioni diventa la bella occasione di un rito
collettivo di autocoscienza dove le canzoni del cinquantenne di Centocelle, che
spesso hanno segnato in un modo o nell’altro più di un flirt, sono cantate in
coro da migliaia e migliaia di fans. Come sicuramente accadrà anche qui in
Sardegna dove l’artista romano ha sempre ricevuto un enorme e caloroso benvenuto
da tantissimi suoi supporters. Davvero gente di ogni età e di ogni ceto sociale
che le canzoni di Baglioni le conosce a memoria. E correrà a sentirle dal vivo.
«Sono io, l’uomo della storia accanto». Ma non solo dunque. Accanto ai nuovi
brani, Claudio Baglioni, da artista consumato non mancherà di far ascoltare
anche quelli amatissimi del passato. Da «Avrai» a «Io sono quidi Walter Porcedda
10 agosto
Baglioni: «Si attende un accordo tra
le organizzazioni dell'evento»
UNA cosa sia subito chiara: Claudio Baglioni, con quanto accaduto nel corso
del suo concerto di sabato sera e col conseguente strascico polemico, non
c'entra nulla. Il cantautore romano, capace di riempire stadi e di rimanere per
decenni sulla cresta dell'onda, ha fatto il suo dovere. Ha cantato, ha promosso
la sua arte, catalizzando l'attenzione del pubblico e riuscendo in ciò che gli è
sempre riuscito: farsi apprezzare da gente entusiasta
nonostante i contrattempi. I disagi accaduti nel prologo dell'esibizione non
sono imputabili a Baglioni. Quel che è poi avvenuto a margine del concerto è
tutt'un altro discorso. A farla da padrona è stata la pioggia. Senza di essa,
non si sarebbero avuti «biglietti-doppioni», gente in piedi, caos.
Giove Pluvio s'è proprio divertito: ha fatto saltare il concerto di venerdì, ha
messo un po' di pepe su quello di sabato. E adesso c'è un certo disagio tra
'Amministrazione e la Friends&Partners di Salsano, la società organizzatrice del
tour estivo di Baglioni. Il Comune dovrà rimborsare i biglietti a coloro i quali
non hanno potuto sedersi per via della doppia emissione di circa 400 tagliandi,
sebbene questi abbiano assistito al concerto. Dice Salsano: «Abbiamo fatto una
dichiarazione alle 21.55, nella quale si affermava che i biglietti sarebbero
stati rimborsati. Tale dichiarazione è stata resa dopo aver sentito gli
organizzatori, cioè l'assessore Armocida, che ha confermato l'esistenza di 400
biglietti venduti due volte. Da parte nostra, non ci è imputabile alcuna
responsabilità, poiché della biglietteria è responsabile è l'organizzazione
locale». Dal Comune non fanno una piega: «È giusto rimborsare il costo dei
biglietti venduti due volte, ma non vorremmo che per cattiva fede di qualcuno
degli spettatori, fossimo costretti a dover restituire i soldi anche a chi non
ha subito disagi». Dalla Friends&Partners fanno comunque sapere: «Claudio >
Baglioni non c'entra. L'errore è stato fatto dagli organizzatori locali.
Spettatori in malafede? Qualcuno c'è sempre, non è colpa di nessuno. Ma l'errore
inziale è stato fatto da chi ha emesso doppi biglietti. Senza quel fatto, non ci
sarebbero stati disagi conseguenziali». Armocida smorza i toni: «Noi non diamo
colpe a nessuno. Godiamoci il secondo concerto in programma il 16. Stiamo
ottemperando alla dichiarazione relativa al rimoborso. Baglioni è un grande
artista, ci farà godere grande musica all'interno di una Villa Borghese, a poco
bonificata per lui». Baglioni > intanto attende: «Spero si faccia presto
chiarezza tra le organizzazioni coinvolte». Intanto, però, il concerto del 16
agosto deve ancora essere confermato ed attualmente è in forse. di DANIELE DI
MARIO
9 agosto
L'ATTESO concerto di Claudio Baglioni,
sabato sera ...
... nello splendido parco di Villa Borghese, a Nettuno, si è
trasformato, per molti dei suoi fans, in una serata storta. I primi disagi, al
cancello d'ingresso, dove le migliaia di persone in fila per conquistare un
posto tra le prime file, hanno iniziato a «dare i numeri», complice il caldo e
la voglia di entrare il più in fretta possibile. Poi, verso le 21, orario in cui
sarebbe dovuto iniziare il concerto, l'amara sorpresa: nessun posto a
sedere per i ritardatari, nessuna possibilità di recuperare la propria poltrona
numerata. A quel punto, visti i primi malumori tra la folla, la comunicazione
ufficiale attraverso gli altoparlanti. «Un'agenzia romana ha venduto circa
quattrocento biglietti senza darcene avviso. Chiunque lo desiderasse, può
occupare gli spazi vuoti, gli altri, se non se la sentono di assistere al
concerto in queste condizioni, verranno rimborsati del biglietto restituendolo
al box office». Il putiferio. I più preoccupati a quel punto abbandonavano Villa
Borghese esigendo il rimborso dei soldi, gli altri quattrocento si accalcavano
sotto al palco urlando la loro rabbia
per i disagi ai quali stavano andando incontro. Così, mentre le forze
dell'ordine presenti cercavano di ristabilire l'equilibrio, tra i supporters del
cantante romano iniziavano i primi battibecchi, le prime tensioni dovute a una
situazione divenuta difficile. Ancora una comunicazione dagli altoparlanti. «I
400 possessori dei ticket venduti a nostra insaputa potranno assistere al
concerto ed essere comunque rimborsati per i disagi avuti». Un chiaro tentativo
di calmare le acque, ma ormai il malcontento serpeggiava. Da dietro qualcuno
iniziava a urlare. «Sedetevi per terra altrimenti Claudio non suona», scatenando
l'inferno. «Abbiamo pagato 44 euro
per vedere il concerto dalle prime file, e non per stare seduti per terra». Il
panico, con insulti e spintoni tra fans sempre più delusi per l'epilogo di una
serata che aspettavano da troppo tempo, tra rinvii dovuti al maltempo e caccia
ai biglietti. Nel frattempo, a rendere ancor più complicata una situazione già
di per sé difficile, l'arrivo di alcuni supporters di Baglioni con i biglietti
per il concerto di Terracina, previsto proprio per sabato e poi rinviato per
consentire un bis a Nettuno. «Ci hanno detto che potevamo venire a veder il
concerto di Nettuno, ma chi immaginava una situazione del genere? Vengo da
Verona per vedere Baglioni, e ho preso dei giorni di ferie per essere qui.
Speriamo almeno di essere rimborsati». A calmare le acque, a quel punto,
l'uscita sul palco del cantante romano con la sua «Strada facendo». di COSIMO
BOVE
La Repubblica 8 Agosto
Più persone avevano lo stesso biglietto con la poltrona numerata La sera
prima lo spettacolo era saltato a causa della pioggia Nettuno, lite tra gli
spettatori al concerto di Claudio Baglioni
Il Comune: "Il posto c'era, serviva un
po' di buon senso"
NETTUNO (ROMA) - E' iniziato con una lite tra gli spettatori il concerto di
Claudio Baglioni, ieri sera a Nettuno, località turistica della costa laziale.
Un'ora di bagarre che ha fatto ritardare il concerto. Il punto del contendere
erano i posti a sedere, numerati. Più spettatori si sono ritrovati in mano un
biglietto con il medesimo posto e nello stesso settore, un vero e proprio
doppione, insomma. A quel punto decidere a chi fosse destinata la poltrona era
impossibile. Particolare che ha innescato una vera e propria lite tra alcuni dei
6mila spettatori.
Il problema era nato dal fatto che la data del 6 era stata accorpata a quella di
ieri a causa del nubifragio sul litorale. Così coloro che avevano acquistato il
biglietto per due giorni diversi hanno preteso di sedersi nello stesso posto. Il
concerto, che era inserito nella rassegna "Musica blu" organizzata insieme dai
comuni di Anzio e Nettuno, proprio per la bagarre a ridosso del palco è iniziato
con un'ora di ritardo e lo stesso Baglioni è stato costretto a scusarsi per
l'accaduto, spiegando però che la sua organizzazione non era responsabile
dell'accaduto.
Il comune di Anzio, che malgrado firmi il cartellone della manifestazione
insieme a quello di Nettuno, si è tirato fuori perché ogni città cura solo gli
spettacoli nel proprio territorio. "I posti a sedere c'erano - spiega
l'assessore Marcello Armocida, delegato dal comune di Nettuno a seguire
l'organizzazioni - ma tutti volevano lo specifico posto scritto sul biglietto.
Contavamo su un po' di buon senso, visto che si sapeva che le due serate si
erano sovrapposte, ma non è stato così. Tanto che abbiamo subito annunciato che
chi voleva andare via poteva farlo chiedendo il rimborso".
Circa 250 spettatori sono usciti subito, ottenendo il rimborso del biglietto ma
molti altri si sono presentati oggi al botteghino dicendo di aver dovuto vedere
il concerto in piedi, malgrado avessero pagato per i posti numerati. "Ora stiamo
facendo le opportune verifiche - spiega Armocida - ma oggi è domenica e non è
possibile rintracciare i titolare delle agenzie di vendita".
La Repubblica 8 Agosto
Lo spettacolo "Cercando" parte da Taormina per attraversare tutta l´Isola.
Ancora alcune date da definire nel Palermitano
"LA MIA MUSICA E I TESORI DI SICILIA"
IL TOUR DI BAGLIONI NEI SITI D´ARTE E NEI LUOGHI DIMENTICATI
"Ho iniziato una fase di ricerca dove l´emozione prevale sul mestiere e sullo
stile L´obiettivo è trovare nuova luce, risposte"
"Unisco le canzoni alla passione per l´architettura. Mi sono appena laureato con
una tesi sul recupero di aree dismesse"
In tour "Cercando" nuovi linguaggi e nuove forme di spettacolo, nei luoghi
d´arte e in quei posti, dimenticati, mai valorizzati o addirittura bistrattati.
Il cantautore neo-architetto Claudio Baglioni è pronto a girare in lungo e in
largo la Sicilia e sarà il 22 e 23 al Teatro antico di Taormina, il 25 al
velodromo di Palermo e la sera seguente alla Valle dei templi (per informazioni
sulla disponibilità di biglietti contattare l´899600097). Affiancheranno il
cantante romano cinque musicisti: Paolo Gianolio (direzione musicale, chitarre
elettriche, acustiche, classiche, chitarra midi basso, tastiera, banjo e cori),
John Giblin (basso, contrabbasso elettrico, contrabbasso acustico e
violoncello), Gavin Harrison (batteria, batteria elettronica, percussioni,
basso, tastiere) Roberto Pagani (pianoforte, organo hammond, tastiere,
vibrafono, clarinetto, fisarmonica e cori) e Pio Spiriti (violino, tastiere,
chitarra acustica, fisarmonica e cori).
È stato definito il cantautore più apolitico della scena musicale italiana, non
ha lasciato che la sua musica prendesse parte a lotte, polemiche e ideologie.
Come mai?
"Perché non amo gli schieramenti, in Italia andiamo avanti per etichette: il
guelfo e il ghibellino, il bianco e il nero, il fascista e il comunista. Ritengo
sbagliato appiattirsi su una posizione. La musica non deve essere al servizio di
nessuno e non userò mai la notorietà per far prevalere il mio punto di vista.
Preferisco stare in disparte. Sono un musicista e alla musica voglio dedicarmi".
È sulla cresta dell´onda da quasi quarant´anni: come li riassumerebbe?
"Mi piace dividere la carriera per decenni: gli anni Settanta erano quelli del
conflitto, che mi hanno visto affrontare tematiche adolescenziali; gli Ottanta
erano quelli dell´osservazione dall´esterno, ho realizzato dischi per certi
aspetti più magri, più scarni ma che ancora amo. Negli anni Novanta mi sono
concentrato su me stesso, i brani erano autoreferenziali e piuttosto articolati.
Dal 2000 ho iniziato una fase di ricerca dove l´emozione prevale su mestiere e
stile".
In questo tour unisce la passione per l´architettura a quella per la musica.
"L´idea è nata durante la preparazione della tesi di laurea incentrata sulla
riqualificazione di particolari aree dimesse. Così nel tour ho deciso di toccare
i luoghi ricchi di storia e fascino, come gli antichi anfiteatri, e i posti
dimenticati, trascurati".
Si dice che il suo staff abbia individuato fra i luoghi dismessi dove suonare
anche qualche zona nel Palermitano e nel Siracusano. È vero?
"In realtà a Palermo molte zone sono state riqualificate, è una città splendida.
Stiamo effettuando sopralluoghi a Palermo e a Siracusa, è vero, ma non c´è
ancora nulla di definitivo. È necessario aspettare ancora qualche giorno per una
conferma su luogo e data".
Sul palco ci saranno statue in ferro che sorreggono un grande disco rivestito
d´argento e illuminato. Vuol dire che la musica è portatrice di luce?
"Sì, la musica è un ottimo veicolo per raggiungere soluzioni innovative, nuove
strade. La musica è come una fiaccola che illustra i sentimenti, un modo per
raccontarsi e afferrare le emozioni. Per questo il tour s´intitola "Cercando",
perché attraverso le canzoni sono alla ricerca di nuova luce, di risposte".
Accetterebbe la direzione artistica del Festival di Sanremo?
"No, perché ci sono troppi interessi in ballo e non puoi lavorare in libertà. Il
Festival si sta impoverendo, la musica non la fa più da padrona. È solo fenomeno
mediatico"
E dopo il tour?
"Mi riposerò, probabilmente a Lampedusa".
MUSICA: ANNULLATO PER
MALTEMPO CONCERTO BAGLIONI A NETTUNO
Roma, 6 ago. (Adnkronos) - Il concerto di Claudio
Baglioni in programma per questa sera presso Villa Borghese a Nettuno e'
stato sospeso per il maltempo. I biglietti acquistati possono comunque essere
utilizzati per lo spettacolo che si terra'
domani sera nello stesso luogo e alla medesima ora (21.30).
Il giornale di Calabria
Baglioni per valorizzare i Bronzi
SATRIANO. Claudio Baglioni potrebbe tenere un concerto sul lungomare
di Reggio Calabria per promuovere la valorizzazione dei Bronzi di Riace: la
proposta h stata avanzata da Anna La Rosa, direttore dei servizi parlamentari
della Rai, nel corso di un confronto svoltosi a Satriano con il presidente della
Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. L'iniziativa potrebbe
rientrare nella serie di concerti che Baglioni, neoarchitetto, sta tenendo in
varie localit` in favore del rilancio dei beni artistici e architettonici
nazionali. Per la valorizzazione dei Bronzi di Riace - fa sapere una nota del
portavoce della Presidenza della Giunta regionale - "c'h gi` l'impegno manifesto
dello stesso presidente Chiaravalloti e dell'assessore regionale alla Cultura,
Saverio Zavettieri". Nel corso del confronto con Anna La Rosa il presidente
Chiaravalloti ha evidenziato "l'impegno della Giunta regionale della Calabria
rivolto al raggiungimento di alcuni obiettivi ritenuti fondamentali p
er lo sviluppo reale del territorio. La Calabria - ha osservato Chiaravalloti -
sta recuperando in questi ultimi anni soprattutto in termini di credibilit`
dinanzi al resto del Paese e nel mondo. Tanto h ancora possibile fare - ha
aggiunto Chiaravalloti - ma non dimentichiamo che i problemi sinora affrontati
devono farsi risalire a secoli di negligenza e abbandono di questa Terra. Oggi
si parla di sviluppo reale, quando fino a qualche anno fa cir era una chimera
solo promessa".
Il giornale di Vicenza 4 Agosto
Esaurita la prima data Baglioni
raddoppia sabato 4 settembre
Vicenza. Claudio Baglioni raddoppia: giunto ormai verso il tutto
esaurito il concerto in programma venerdì 3 settembre a Piazzale della Vittoria,
gli organizzatori (Comune di Vicenza, Azalea Promotion e "Zed!", in
collaborazione con Aim e la partecipazione di Amcps) hanno deciso di riproporre
l'evento nella serata successiva (quella di sabato 4, sempre alle 21.30) per
placare gli appetiti dei numerosi appassionati che rischiano di non trovare più
un biglietto per la prima data. Le due esibizioni vicentine concludono infatti
il "Cercando Tour" 2004 dell'autore di Questo piccolo grande amore. È la
conferma che Vicenza ha fame di grandi eventi musicali, di artisti che esprimano
il variegato mondo del pop e del rock, solitamente poco rappresentato in città
per ragioni diverse, tra cui la difficoltà di individuare luoghi adatti. Del
programma proposto dal Comune fino ad oggi l'unico evento che ha fatto
registrare grandi folle è stato il concerto (gratuito) di Paola & Chiara sotto
le mura di viale Mazzini, a riprova del gradimento per la musica leggera. In
scaletta poi il doppio concerto di Baglioni e quindi la performance de "Le
Vibrazioni", in programma lunedì 6 settembre, sempre a Monte Berico, con
ingresso gratuito.
Da domani 6 agosto, così come avvenuto per la data di venerdì 3, i tagliandi
saranno disponibili oltre che al Saxophone di Viale Roma, a Vicenza, nei negozi
L' Opera al Nero di Castelfranco Veneto, Il Discolo di Thiene, Discovery di
Schio, Discoteca Pick Up di Bassano del Grappa, Lora Dischi di Valdagno e
Musicando di Montecchio Maggiore. I prezzi, cui va aggiunto il diritto di
prevendita, sono di 40 euro (poltronissime numerate), 35 euro (poltrone
numerate) e 18 euro (posti in piedi).
Sul palco di Monte Berico l'artista romano sarà affiancato da una band di
polistrumentisti di caratura internazionale composta da Paolo Gianolio
(chitarre), John Giblin (basso e violoncello), Gavin Harrison (batteria e
percussioni), Roberto Pagani (pianoforte, tastiere e fiati), Pio Spiriti
(violino, fisarmonica, mandolino, tastiere).
Ambasciatore della musica italiana e neo-architetto (si è laureato di recente
con una specializzazione in archeologia industriale), durante la tappa vicentina
Baglioni riceverà dalle mani del sindaco, con una cerimonia in programma in
municipio, a palazzo Trissino, la "Penna d'oro del Palladio", il prestigioso
riconoscimento conferito nel passato a personalità della cultura quali il premio
Nobel per la fisica Carlo Rubbia, il pianista Andràs Schiff e l'attore Giorgio
Albertazzi
04/08/04 Adn Kronos
Musica: Claudio Baglioni a Taormina,
Due Serate Da Tutto Esaurito
Il tour di Claudio Baglioni con tappa a Taormina fa il tutto
esaurito. I biglietti per il concerto dell'artista romano in calendario domenica
22 agosto sono andati a ruba; botteghini presi d'assalto anche per la seconda
serata di lunedì 23 agosto. Un tributo
speciale, con due serate, quello offerto per soddisfare le numerose richieste
del pubblico di Taormina. Claudio Baglioni chiuderà, con il suo spettacolo, la
lunga stagione di "Taormina Arte", con uno spettacolo nel teatro antico. Durante
la serata musicale siciliana, Baglioni vorrebbe realizzare un Dvd, un ricordo
speciale della sua ultima tournee estiva.
La gazzetta del mezzogiorno
03/08/04
Stasera tappa a Trani, davanti alla Cattedrale, poi domani a Lucera
Inarrestabile Claudio
Gran festa in piazza a Lecce con
Baglioni
dal nostro inviato
LECCE Instancabile, insaziabile, inarrestabile, Claudio Baglioni non si ferma
piy. Dopo gli anni della "clandestinit`", quelli dell'introversione e della
paura di se stesso, che precedettero l'uscita di Oltre, l'album della rinascita
e della svolta, il musicista romano ha segnato l'ultimo decennio della scena
italiana con una serie ininterrotta di tour che sono serviti a sancirne
l'entrata di diritto nel novero dei grandi performer. Non semplici concerti,
quanto esibizioni complesse e articolate, seguendo un tema, un filo, un sogno,
come nel caso di questo Cercando 2004, progettato insieme alle ultime rifiniture
alla tesi che ha laureato Claudio dottore in architettura poco piy di un mese
fa. Cosl, eccolo esplorare spazi inesplorati, nelle grandi periferie urbane come
nei centri di provincia, ma anche posti semplicemente inusuali per la musica,
cercando una sorta di fil-rouge col mestiere che sognava di fare e quello che
poi ha finito realmente per fare, per la gioia inesausta di mi
lioni di fans. In questi giorni nuovamente in Puglia, un mese dopo la magica
notte di Tremiti ospite di Lucio Dalla, Baglioni h gièàpassato da Manduria e
Lecce, per sbarcare stasera a Trani, nella piazza della cattedrale e domani a
Lucera, al castello, con i biglietti sempre a ruba come tutte le volte che il
"Divo" solca l'Italia da Nord a Sud.
Non c'è il palco-monstre di altre circostanze, chi la necessità di montare e
smontare tutte le sere impone pesi leggeri e massima trasportabilità, e
l'allestimento - che il neoarchitetto cura sempre personalmente - h
minimal-etnico, due torri laterali per sospendere luci e amplificazione, un
sipario nero e alcuni totem che richiamano la luna, il sole, la terra. E assai
sorprendente h anche la scaletta, lunghissima come al solito, nella quale
trovano posto pezzi antichissimi ed altri eseguiti pochissimo in questi anni,
con i grandi successi della prima met` della carriera, quelli epici da mesi e
mesi di primo posto in hit-parade, quelli che sarebbero capaci di cantare a
memoria anche i meno accaniti tra i baglioniani, relegati in fondo in una sorta
di "canzoniere" (lo chiama proprio cosl) a bruciapelo. Ad aprire, in una sorta
di invocazione laica e propiziatoria del destino di ognuno di noi, Strada
facendo, capofila di una sequenza di trenta-trentacinque canzoni, sciorinate in
tre or
e abbondanti di set, che si snoda subito con Io sono qui, Tutto in un abbraccio,
Amori in corso, Mai piy come te, Signora delle ore scure e persino la remota Con
tutto l'amore che posso, segnale di un percorso molto intimo e irrituale
rispetto agli ultimi tour. Baglioni sembra scegliere le tracce che mettono a
nudo il desiderio di intimit` degli uomini e il valore assoluto dei piccoli
sentimenti. Si spiegano cosl brani come Male di me, Ancora la pioggia cadr`, Mal
d'universo, Un mondo a forma di te, Quei due, Chi c'h in ascolto, Gagarin. Brani
che sono sempre rimasti defilati nelle scalette dei concerti, schiacciati
dall'impatto emotivo di classici come Avrai, Quante volte, Adesso la pubblicit`,
Notti, Tienimi con te, Sono io, ma qui riletti con una luce nuova, attraverso
arrangiamenti sempre pronti a saltare dall'acustico all'elettrico (anche il
palco h diviso a met`, con i musicisti, superbi, pronti a passare da un lato
all'altro a segnalare il cambio di clima, di impatto). Per ch
iudere, la sequenza cui accennavamo in apertura (Qpga, Amore bello, E tu, Sabato
pomeriggio, Solo, E tu come stai), col coro oceanico di tutta piazza Palio
("questo piccolo Circo Massimo" lo definisce lui). Quando c'h di mezzo l'uomo
della storia accanto, non andate via ai primi titoli di coda. Ce n'h ancora
d'avanzo, da Noi no a Mille giorni, da La vita h adesso a Via. Sino ad
Arrivederci o addio. Baci nella notte, mentre Claudio ieri sera se n'h andato a
respirare aria di vecchi treni a vapore che portano lontano. Francesco
Costantini
LECCE
- museo dei treni Lavoravo alla scaletta per questo
appuntamento di Lecce -la cui natura così insolita me lo fa vivere in modo
particolare- ma i pensieri se ne andavano per conto loro.
Non riuscivo a imbrigliarli.
In sottofondo, cercavano le ragioni per le quali io, che ho sempre amato così
intensamente il mare, subissi ancora più forte il mistero e il fascino del
treno. Mi sembrava una contraddizione e non riuscivo a venirne a capo.
Poi, senza un motivo particolare, mi è venuta in mente la scena di un vecchio
film nel quale, alla nipotina che gli chiedeva se fosse più importante il sole o
la luna, Einstein rispondeva che era più importante la luna: "Perché fa luce di
notte, mentre il sole la fa di giorno: cosa certamente più facile". Né la scena,
né il tema avevano, evidentemente, alcun punto di contatto con il mio rovello
del momento, ma l'invenzione alla base di quella risposta mi ha aiutato a
sciogliere il nodo. In fondo non era così difficile.
Quello del treno è un fascino inesauribile e ancora più forte della nave, perché
è una nave di terra e navigare la terraferma è certamente più difficile che
farlo per mare, come dimostra il fatto che -mentre l'uomo va per mare da
migliaia di anni- rotaie, macchine a vapore e vagoni sono un'invenzione
decisamente più recente. E' la storia di questa fatica, di questa lunga lotta
per soddisfare il bisogno di navigare anche la terraferma che mi ha sempre
affascinato e che non smetterà mai di affascinarmi.
L'ingegno, il lavoro, la volontà e la determinazione che ci sono voluti per
addomesticare la terra, per tracciare su (e, talvolta, anche sotto) una pelle
molto più dura di quella del mare queste rotte ferrate e cucire, con l'ago e il
filo di binari e traversine, un punto all'altro del pianeta, non hanno paragoni
nella storia dell'uomo e nel suo sogno di annullare le distanze e conquistare
anche la frontiera impossibile: l'orizzonte. Di questo sogno, il treno è, allo
stesso tempo, la rappresentazione più efficace e quella più universale.
Tutti -almeno una volta- grazie a lui, infatti, siamo stati naviganti di terra e
tutti abbiamo lasciato che pensieri ed emozioni venissero cullati dal suo
indimenticabile "tu-tùn tu-tùn", al quale nessuno di noi saprebbe più
rinunciare. E, ogni volta che vedo passare una di queste comete luminose che
accarezzano il ventre della terra, solcando un mare di campi, boschi, colline,
case e strade -con le luci, piccole e lontane a far da costellazioni- penso che,
in fondo, le canzoni (quando riescono) sono un po' così: ci prendono e ci fanno
navigare il mare talvolta burrascoso, ma sempre affascinante, dell'esistere e ci
accompagnano a scoprire qualche angolo ancora inesplorato di noi, degli altri,
del tempo che abitiamo.
Per questo, è bene lasciare sgombri i binari del cuore, per lasciarle passare e
farci cullare dal loro avvolgente e, talvolta, irrinunciabile "tu-tùn tu-tùn".
Claudio
Baglioni a Lecce canta
tra vecchie locomotive
ANSA: (ANSA) - LECCE, 2 AGO - Tra vecchie
locomotive, antiche carrozze e bagagliai, Claudio Baglioni ha concluso con un
concerto la sua giornata a Lecce. Nell'ambito del suo progetto 'spazi nuovi per
uomini nuovi', ha sostenuto la proposta la realizzazione di un museo di
archeologia ferroviaria da realizzare in un deposito delle ferrovie. L'ultima
canzone cantata e' intitolata 'Cercando', perché - spiega - 'stiamo cercando qua
e la' dei luoghi meno ortodossi per l'intrattenimento'.
Il Messaggero 1 Agosto
Baglioni raddoppia: sabato farà una
seconda data
Ancora mille biglietti circa disponibili per il concerto di venerdì 6 agosto di
Claudio Baglioni a Villa Borghese. E poi una novità: un bis per il 7, con prezzi
più “popolari”. «Avavamo l’esclusiva di Baglioni nel Lazio - dice l’assessore
Marcello Armocida - ma la sua organizzazione aveva organizzato un altro concerto
il 7 a Terracina. C’è stato un chiarimento e la data è stata spostata a
Nettuno». Per il 7 saranno venduto solo 1.200 biglietti numerati di platea al
prezzo di 44 euro, compresa prevendita, tutti gli altri posti saranno non
numerati al costo di 20 euro. L’acquisto è possibile anche via Internet. Posti
riservati per i disabili, che saranno accompagnati con apposite macchine
elettriche.
La gazzetta del mezzogiorno 31
Luglio
Sempre stasera al Parco Arheologico di Manduria
Piccolo grande amore tutti fans per
Baglioni
Musica e Belpaese. Per «ParcoScenico», stasera, alle 21, al Parco Archeologico
di Manduria, concerto di Claudio Baglioni, accompagnato da Paolo Gianolio
(chitarre e cori), Mario Guarini (basso e contrabbasso), Stefano Melone (piano,
tastiere e cori), Adriano Molinari (batteria e percussioni), Pio Spiriti
(violino, tastiere, fisarmonica e cori). Biglietti 40/30/18 euro. Info: 347
9160073 - 347 7997432.
Due diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente nuovi di interpretare
la forma-concerto, tre palchi per altrettante "anime musicali", quaranta date,
tre ore di spettacolo live, un supergruppo di cinque musicisti polistrumentisti.
Sono i numeri essenziali di "Cercando Tour Estate 2004", il nuovo percorso che
si snoda tra siti d'arte e aree dimesse d'Italia. "Raccogliere" la bellezza in
alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese (anfiteatri
greci e teatri romani, antiche ville, piazze storiche, parchi archeologici) per
provare a "piantare i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dimesse (si
parte dal gasometro di Roma, per finire in quello di Venezia) che, come ferite
aperte, ne segnano ancora la pelle. E' questo il senso di un progetto che si
anima delle suggestioni e provocazioni che il Belpaese offre alle note e alle
parole di uno degli artisti più amati.
Claudio Baglioni, 53enne romano, inizia la carriera come autore di canzoni per
Rita Pavone, Gigi Proietti e Mia Martini. Nel '69 ottiene il primo contratto
come interprete con la RCA e l'anno successivo esce il disco d'esordio omonimo:
il singolo estratto "Signora mia" lo fa conoscere al grande pubblico ("Festivalbar"
e "Un disco per l'estate"). Nel '72 esce «Questo piccolo grande amore»: la
canzone più bella del secolo. A ruota «E tu…», «Sabato pomeriggio», «Poster»,
«Solo» e tantissimi altri successi. Oltre al 45 giri "Avrai" e all'album «La
vita è adesso», nell'82 incide la raccolta «Alè-oo»: oltre un milione di copie
vendute. Nell'85 è il primo superospite italiano al Festival di Sanremo. Alla
fine del '90 esce «Oltre», album che vanta le collaborazioni di Paco De Lucia,
Pino Daniele, Mia Martini, Youssu N'Dour, Phil Palmer e Tony Levin. Segue un
tour (e, sempre nel '91, due album live, «Assieme oltre il concerto» e «Ancorassieme»).
Nel '95 esce «Io sono qui» e arrivano le collaborazioni con Fabio Fazio («Anima
mia» e «L'ultimo valzer», per la Rai). Nel '99 pubblica «Viaggiatore sulla coda
del tempo», nel 2000 il live «Acustico - Sogno di una notte di note», nel 2002
il triplo cofanetto «Incanto tra pianoforte e voce» e nel 2003 l'album di
inediti «Sono io - L'uomo della storia accanto». T.Sc.
La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio
Il cantautore romano parla delle ultime scelte musicali a pochi minuti
dall'inizio
«Cercando» tra le cose e la memoria
Il nuovo tour musicale del famoso musicista valorizza i tesori del
Sud
Da Paestum, dove ha suonato la sera prima, alla Grancia per una nuova tappa del
suo nuovo tour «Cercando». Claudio Baglioni si presenta semplicemente, da
persona seria e affabile qual'è, sia al di fuori che sul palco. Appena terminate
le prove c'è il tempo di scambiare due parole con uno dei protagonisti più
significativi della musica italiana negli ultimi trent'anni. «Cercando» è il
titolo del suo tour che si lascia alle spalle le grandi città per approdare in
posti più a misura d'uomo. «Questo nuovo tour - dice Baglioni - ci sta facendo
scoprire nuovi luoghi di eccezionale bellezza. "Cercando" è soprattutto un
viaggio alla ricerca della memoria, delle cose che abbiamo dimenticato. Quando
ci troviamo in posti del genere, ricchi di storia e con una natura fantastica,
capiamo come in città non ci sia più vita, mentre la musica è vita».
Sono molte le date dell'ultimo tour di Baglioni, di cui una buona parte al Sud.
«Lungo la nostra strada incontriamo tanti altri viaggiatori - sottolinea - e
oggi, con le nuove tecnologie, la gente viaggia sempre di meno. Abbiamo scelto
di girare di più al Sud perchè è un territorio meno conosciuto ma molto
accogliente e con tante potenzialità. E abbiamo scelto di lasciare gli stadi per
suonare in posti naturali come ad esempio questo della Grancia. D'altronde,
anche se sono nato a Roma, i miei genitori erano umbri e da piccolo molte delle
cose che avevo dentro venivano dalla campagna, dove la notte non capivi se in
lontananza vedevi delle luci o delle stelle. E' il significato di "Patapan",
dedicato alla figura di un padre». Il nome del pezzo di Baglioni ci introduce
oggi alle frontiere tecnologiche che l'artista romano esplora nel suo nuovissimo
sito web in internet, dove è possibile addentrarsi in una originale città
virtuale. Fantasia, disegni, note, testi e tantissime informazioni si susseguono
tra mille sorprese e una grafica accattivante. «Con questo progetto - speiga
Baglioni - ho rispolverato la mia vecchia passione per i fumetti, ma per il
momento questo sito non sostituirà quello ufficiale e conosciuto ormai da tutti
gli appassionati».
Claudio Baglioni è molto legato al Sud, dove torna periodicamente. Era già stato
in Basilicata negli anni ottanta. «Precisamente nel 1982 - conferma il
cantautore - e ricordo che facemmo un bel concerto a Matera. Vengo sempre con
molto piacere da queste parti».
L'inizio del concerto si avvicina e Claudio Baglioni è pronto per una nuova
avventura. «Spero per tutti -conclude con un sorriso - che questa sia una
bellissima serata». a.l.c.
La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio
Sono arrivati da tutta la regione per assistere ad uno spettacolo eccezionale
Fan in delirio in una notte da sogno
Una spettatrice: «Non avrei voluto mancare per nulla al mondo»
«Non avrei perso questo concerto per nulla al mondo». Quante volte è stata
ripetuta questa dichiarazione d'amore prima e dopo il concerto di Claudio
Baglioni, giovedì notte alla Grancia? Un vero e proprio atto di fede dei fan
lucani nei confronti del cantautore romano, per la prima volta a Potenza. Oltre
4 mila persone, giunte da ogni angolo della regione, e oltre, si sono date
appuntamento nel magnifico scenario della Grancia. Lui, il grande Baglioni,
amato, osannato, non ha deluso le attese dando il meglio di sé e del suo
repertorio, con un misto di vecchi successi e di nuovi brani che hanno scatenato
la platea in canti, balli e romantiche luminarie. «Un appuntamento al quale non
si poteva mancare – ha commentato Leonardo Di Taranto con la moglie Maria -.
Siamo di Terranova del Pollino e abbiamo deciso di perdere una giornata di mare
per poter “sognare" insieme ad un mito della musica italiana». Più emozionata la
signora Maria che difficilmente dimenticherà questa serata. «Davvero un “grande”
– ha commentato entusiasta -. Siamo cresciuti con la sua musica, con le sue
canzoni. Fa parte della nostra vita. Poterlo ascoltare dal vivo regala emozioni
incredibili». «Baglioni – hanno spiegato Carlo Pastore e sua moglie Pacifica –
ha rappresentato la colonna sonora della nostra storia d'amore. Le sue canzoni
ci hanno accompagnato da fidanzati e ci seguono ancora adesso che siamo
felicemente sposati con una bambina. Ora anche lei, nonostante sia ancora
piccola, conosce le sue canzoni ed è diventata una sua fan». Da Marconia di
Pisticci fino alla Grancia per qualcosa che è più di un semplice concerto: «un
pezzetto della nostra vita». Anche Fabrizio Cerverizzo e la sua fidanzata
Rossella non hanno saltato questo appuntamento. «Mi hanno trascinato lei ed il
suo entusiasmo – ha spiegato Fabrizio – ma sono sicuro che non me ne pentirò».
Rossella annuisce e va a caccia del posto migliore. Tra mille emozioni è stato
impossibile non notare la presenza di un nutrito numero di politici «nostrani»
che hanno applaudito il cantautore romano. Dal sindaco di Potenza, Vito
Santarsiero al suo predecessore, Gaetano Fierro, dal presidente della
Commissione per lo Statuto, Agatino Mancusi (fine intenditore di musica leggera)
all'ex presidente del Consiglio Regionale Aldo Michele Radice, dal consigliere
Pinuccio Maggio al segretario regionale dello Sdi, Salvatore Blasi. Tutti uniti
almeno una volta all'insegna del romanticismo che solo Baglioni può regalare.
Sandro Maiorella
La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio
Annunciato l'arrivo di fans anche da
Parma
Concerto di Baglioni venduti 4mila biglietti
Lucera Arriveranno anche da Parma le fans di Claudio Baglioni per assistere al
concerto del cantautore romano in programma mercoledì prossimo a Lucera
all'interno del castello svevo-angioino, terza e ultima tappa del suo tour in
terra pugliese, dopo Manduria e Trani.
Ma a quegli «aficionados» che seguono tutti i concerti di Baglioni sin dagli
albori della sua carriera (e che hanno già prenotato i primi settori), se ne
aggiungeranno altri che raggiungeranno Lucera dalle province limitrofe. Si va
dunque verso il tutto esaurito.
Le richieste di biglietti che giungono alla tabaccheria Terlizzi sono in
crescendo, il telefono trilla senza soste. E il recapito che Lottomatica ha
introdotto sul sito internet, è praticamente in chiamata continua. «Si è già
toccata la quota di oltre 4 mila biglietti venduti», rilevano i responsabili del
sito.
«Al momento, tuttavia, ci sono ancora posti disponibili», informa il giovane
titolare della tabaccheria, alle prese con la sua prima partecipazione
all'organizzazione di un tour. Un evento che la città, si spera, possa ospitare
al meglio. E che coincide con l'inaugurazione al pomeriggio di un altro evento:
il distaccamento dei vigili del fuoco. E meno male: per eventi di massa la
presenza dei pompieri non è mai superflua. Comunque l'esperienza per spettacoli
del genere alla città non manca. L'ultimo grande concerto organizzato
all'interno del castello risale a un paio di anni fa con «i magnifici 4», Pino
Daniele, Fiorella Mannoia, Ron e Francesco De Gregori. A.G.
La gazzetta del mezzogiorno 31 Luglio
IL 2 AGOSTO.
Dopo il concerto di domani sera
Baglioni extra a Lecce per il
recupero del Museo Ferroviario
Dopo il Petruzzelli, il museo ferroviario di Lecce. Sono i luoghi, le città, le
periferie ad affascinare il neo architetto Claudio Baglioni, fresco di laurea e
creativo come se fosse al principio di una rinnovata giovinezza artistica.
Ripensare, ricostruire ed offrire alla gente posti nuovi dove poter vivere e
scambiare emozioni. Destino che vorrebbe riservare all'enorme gasdotto romano
che si può «ammirare» dalla Garbatella. Destino che l'architetto Baglioni
vorrebbe riservare anche al museo ferroviario di Lecce, luogo misterioso di cui
finanche tantissimi leccesi ignoravano l'esistenza.
Baglioni, invece, zelante e curioso come ogni nuovo dottore, ha raccolto una
grande messe di informazioni, dati, materiale. Ha scoperto questo luogo e la sua
ricchezza fatta di locomotive a vapore dei primi del 900, carrozze, materiale
d'epoca, tutto impolverato ed abbandonato. Davanti a tanta ferraglia pregiata,
il suo istinto di nuovo salvatore delle periferie si è scatenato. Dopo il
concerto leccese di domnai (che seguirà quello di stasera a Manduria e precederà
quelli del 3 agosto a Trani e del 4 a Lucera) lunedì 2 agosto Baglioni terrà un
evento-concerto acustico rigorosamente a porte chiuse, per attirare l'attenzione
sul museo, così come proprio il cantautore romano fece a Bari qualche tempo fa
per il teatro Petruzzelli.
«Dal materiale che mi sono procurato – ci spiega Baglioni – il museo ferroviario
di Lecce mi è sembrato un posto interessantissimo, una specie di gioiello raro
di archeologia industriale che va recuperato».
Come è nato l'interesse per questo luogo «addormentato» pieno di locomotive a
vapore e vagoni dismessi?
«Ho ricevuto una segnalazione da conoscenti che poi hanno iniziato a mandarmi
materiale di ogni tipo».
Un tour dopo la laurea in architettura, dedicato alla scoperta, alla curiosità,
alla ricerca di luoghi urbani da ripensare. Perché?
«La tesi sul gasometro di Roma mi ha dato il la. Mi è venuta voglia di fare luce
sulle tante ferite di cui sono colmi i nostri tessuti urbani. I luoghi in cui la
gente vive ogni giorno possono nascondere innumerevoli storie che vale la pena
di raccontare».
La bellezza come cura ad alcuni mali della socializzazione.
«Un luogo che viene abbandonato diventa anche un posto dove possono annidarsi i
vizi della società. Oltre al dispiacere per una ricchezza persa c'è l'obiettivo
pericolo che determinati luoghi diventino ricettacolo di vandali. Spesso ci
concentriamo sui centri storici e abbandoniamo completamente le periferie».
Ha già un progetto per il museo ferroviario leccese?
«Il museo non l'ho ancora visto dal vivo quindi non posso esprimermi. Per ora è
importante accendere i riflettori. Noi cantanti abbiamo al possibilità di creare
attenzione da parte dell'opinione pubblica e dei mass media. Io voglio fare
questo per Lecce e per il museo. Poi vedremo che accade».
A Lecce, il concerto vero e proprio, quello di domani, si svolgerà in piazza
Palio. Una zona periferica che l'amministrazione vuole rivalutare.
«Sono contento di questa scelta. È bene che si sposti l'attenzione su tutte le
zone di una città. Le amministrazioni devono imparare a curare tutti i quartieri
ed i luoghi dove si svolge la socializzazione, soprattutto fuori dal centro».
La sua esibizione nel museo ferroviario leccese ricorda quella di qualche tempo
fa al teatro Petruzzelli di Bari.
«Alla fine di una tournée teatrale mancava il teatro Petruzzelli, uno fra i più
prestigiosi al mondo. Decisi di suonarci dentro comunque: non poteva mancare
anche se distrutto. Mi dicono che grossomodo siamo ancora al punto di partenza.
Confidiamo in buone notizie. Del resto una città vive dei luoghi di cultura».
Una verità che però passa in secondo piano.
«Un ospedale è un luogo indispensabile per una comunità, siamo tutti d'accordo.
Altrettanto importanti sono i luoghi di cultura, i teatri, gli spazi dove la
gente condivide la vita di tutti i giorni. Se così non fosse dovremmo vivere
tutti come se avessimo una tutta da palombaro, soli ed isolati dal mondo». Lucio
Palazzo
Il Mattino 30 Luglio
CAPACCIO
Il racconto di Angela Gorrasio, rappresentante dell’associazione Addis
«Aggrediti perchè disabili» Denuncia
dopo il concerto di Baglioni a Paestum
PAOLO GIOVANNI PANARO
Battipaglia. Volevano trascorrere una serata spensierata assistendo al concerto
del loro artista preferito Claudio Baglioni e, invece, mercoledì sera a Paestum,
trenta disabili durante lo spettacolo con le loro carrozzelle sono stati
travolti più volte dal pubblico ed un disabile è stato strattonato da un addetto
al servizio di sicurezza. «Antonio Rainone, uno dei ragazzi disabili - dice
Angela Gorrasio, portatrice di handicap di Battipaglia - è stato strattonato,
malmenato ed offeso verbalmente da un uomo della sicurezza che lo apostrofava
anche con paralocce».
Amaro lo sfogo di Angela Gorrasio, disabile battipagliese e socia
dell'associazione Addis, che ha inviato una lettara di protesta alla Presidenza
della Provincia di Salerno per raccontare cosa è accaduto mercoledì sera a
Paestum mentre sul palco si esibiva il noto cantautore Claudio Baglioni. «Ci
hanno ghettizzati - continua Angela Gorrasio - su una indecente pedana
piccolissima e posta dietro al pubblico impedendo del tutto la visione dello
spettacolo. Non erano presenti spazi di sicurezza e i ragazzi disabili costretti
sulle carrozzelle sono stati travolti più di una volta». Insomma, una serata
proprio da dimenticare per i trenta disabili del salernitano che anzichè
assistere tranquillamente al concerto come tutti gli altri addirittura sono
stati costretti dagli organizzatori della manifestazione a separarsi dai propri
accompagnatori. «I nostri accompagnatori sono stati obbligati a pagare un
biglietto di 46 euro - ribadisce Anna Gorrasio - per assisterci e, poi, sono
stati allontanati. Noi siamo rimasti senza assistenza e con mille difficoltà da
superare ma nessuno ha tenuto conto delle nostre esigenze, problemi psichici,
corporali e crisi epilettiche». Pone l'accento anche sull'aspetto economico Anna
Gorrasio sottolinenando che è davvero eccessivo far pagare un biglietto di
partecipazione ad un concerto di 46 euro ad un accompagnatore di un disabile che
beneficia di un assegno statale mesnile di appena 240 euro. E' anche per questo
che Anna Gorrasio e molti altri svantaggiati della provincia di Salerno chiedono
che per il futuro venga eliminato ai concerti e per assistere ad altre
manifestazioni il pagamento dei biglietti per gli accompagnatori degli
handicappati. «A Battipaglia - continua Anna Gorrasio - per assistere al
concerto dei Pooh, grazie all'amministrazione comunale, i nostri accompagnatori
non hanno pagato il biglietto. Bisognerebbe essere più sensibili e venire
incontro alle nostre esigenze e non maltrattarci». L'istituzione di un tesserino
da adottare a Salerno sul modello di quello della Regione Campania, che per i
disabili prevede a Napoli l'ingresso gratuito nei cinema, è la richiesta che
Angela Gorrasi avanza alle istituzioni locali. «Chiediamo una volta per tutte -
conclude Angela Gorrasio - il rispetto per chi è già stato così duramente
provato dalla vita ed è spesso costretto a sentirsi un intruso capace solo di
suscitare fastidio dei cosiddetti normali. Scusateci se chiediamo troppo».
Da Patapan
Vogliamo ringraziare caldamente tutti gli spettatori - coloro che
gia’ hanno avuto modo di assistere ai concerti e quelli che si preparano a farlo
– per aver accolto il tour “Cercando”con l’ennesima dimostrazione di entusiasmo,
interesse e affetto.
Questa grandissima attenzione, ci premia e ci incoraggia nel proseguimento del
percorso giornaliero del giro nei luoghi della bellezza storica e paesaggistica
e in quelli della memoria civile e industriale.
Grazie veramente.
Desideriamo anche scusarci per le rare volte in cui l’organizzazione locale non
cura al meglio la vendita dei biglietti o l’entrata e la sistemazione dei posti.
Sono gestioni non dipendenti dalla nostra giurisdizione ed estranee alla nostra
volonta’.
Vi promettiamo ,in ogni caso, la vigilanza piu’ stretta e la massima
collaborazione alle vostre segnalazioni.
Buon viaggio e che tutto vada nel migliore dei modi.
MUSICA: BAGLIONI FA TAPPA A LECCE
SI ESIBIRA' IN PERIFERIA
Lecce, 29 lug. - (Adnkronos) - Ultimi biglietti disponibili per l'evento di
''Mediterranea estate 2004'', la rassegna organizzata e promossa
dall'assessorato alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Lecce. Per la
prima volta, domenica 1 agosto alle 21.30, concerto live nell'arena di piazza
Palio con la tappa di ''Cercando'' il tour di Claudio Baglioni.
L'iniziativa di far esibire il grande cantautore romano in un luogo inusuale
rispetto a quelli tradizionali e cioe' l'arena di Piazza Palio alla periferia
della citta' e' stata del sindaco Adriana Poli Bortone. Idea accolta con favore
da Baglioni che si e' detto disponibile ad accogliere l'invito del primo
cittadino. L'intento e' quello di trasmettere un messaggio di aggregazione
sociale nell'ambito dei progetti di valorizzazione delle periferie. Lo stesso
progetto del tour del cantautore, partito da Roma dall'area dismessa del
Gazometro oggetto peraltro della tesi di laurea del neo architetto Baglioni sul
riutilizzo di aree a fini di cultura, spettacolo e intrattenimento, si incentra
sulla valorizzazione di luoghi d'arte e aree non piu' utilizzate. Il tour fara'
tappa stasera a Potenza al Parco della Grancia, sabato a Manduria (Taranto) al
Parco Archeologico, martedi' a Trani (Bari) in piazza della Cattedrale e
mercoledi' a Lucera (Foggia) al Castello.
(Pas/Pn/Adnkronos)
La gazzetta del mezzogiorno 30 Luglio
Alla riscoperta di aree dismesse con il grande cantautore romano dopo
l'esibizione di domenica in piazza Palio
Baglioni nel Museo ferroviario
Un concerto per riqualificare luoghi ricchi di polvere e di storia
«Cercando.... cercando» con Baglioni rispuntò uno spazio negletto dal tempo e
dagli uomini: il Museo ferroviario di via Codacci Pisanelli. Polvere e ragnatele
su vecchie locomotive e carrozze e che il linguaggio universale della musica
contribuirà a ripulire per poi... chissà. Baglioni, al momento, conosce il Museo
solo attraverso carte e immagini che gli sono state inviate da esperti di
archeologia industriale su sua richiesta. Ma è lì che lunedì, alle ore 19, terrà
un concerto bis, riservato a non più di cento persone per far sì che questo
luogo ricco di storia e memoria torni a far parte del patrimonio culturale di
Lecce. Un «live» inconsueto, sulla stessa linea di quello attesissimo in piazza
Palio, fissato per domenica sera, nell'ambito del cartellone di «Mediterranea»,
la rassegna estiva promossa dall'assessorato alla Cultura di Palazzo Carafa.
Sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul riuso delle aree abbandonate
è la parola d'ordine del suo impegno di artista tout court e, perché no, di
dottore in architettura. È noto quanto Baglioni si senta orgoglioso della laurea
conseguita di recente alla Sapienza di Roma con una tesi sulla riqualificazione
di particolari aree dismesse - ai fini di cultura, spettacolo e intrattenimento
- che spesso provocano discontinuità nel tessuto urbano e disordine insediativo
nei quartieri. E Lecce è stata scelta dal cantautore assieme ad altre sette
città italiane per analoghe iniziative da svolgersi sempre in luoghi da
recuperare. Si tratta del gazometro di Roma (oggetto di studio della sua tesi di
laurea); della fabbrica di vapore a Milano; di Marghera a Venezia; dell'ex
manifattura tabacchi a Cagliari; dell'area Calamai, ex fabbrica di Fiesole
(Firenze); dell'area ex Ticosa-seterie di Como e dell'ex area industriale di
Crotone. Titolo dato al progetto: «Spazi nuovi, per uomini nuovi».
Un doppio concerto-evento, insomma, e un chiaro messaggio di aggregazione
sociale all'interno del tessuto urbano già accolto da Baglioni quando ha
accettato l'arena di piazza Palio per il suo «Cercando tour» al posto dell'arena
delle cave del duca di Torrevecchia. «Non tutti gli artisti che interpelliamo
sono così disponibili - commenta il sindaco Adriana Poli Bortone - ad esibirsi
in questa zona di Lecce. Il centro storico, abbiamo visto in questi anni, è
particolarmente "affollato", ma non sempre dalla periferia riescono a
partecipare alla vita della città». È probabile anche che l'artista romano si
conceda una breve passeggiata fra le vie del capoluogo salentino, che ha sempre
salutato con entusiasmo i suoi concerti, innamorato - e come non si potrebbe -
di tanti brani conosciuti da intere generazioni. Che sia nato nell'artista anche
«Un piccolo, grande amore» per Lecce? «Lo vedremo successivamente - risponde il
sindaco - Baglioni è certamente una persona molto interessante e interessata a
riscoprire "l'Italia nascosta", quella dimenticata ma che vale la pena riportare
alla luce». Gloria Indennitate
Il Mattino 28 Luglio
DURANTE IL CONCERTO AL LEUCIANA FESTIVAL
La denuncia di Baglioni: « I miei fan esclusi dalle prime file»
ANTONIO PASTORE
Meraviglioso, unico, coinvolgente. Le canzoni e la poesia di Baglioni nel
cortile monumentale del Belvedere di Ferdinando IV, emozioni di un tutto
esaurito da ricordare nella storia del Leuciana Festiva anno sesto. Con un paio
di piccoli nei, anch'essi destinati a lasciare il segno. Il primo, nella fase
iniziale del concerto, è un black out del sistema elettrico, e proprio mentre il
cantautore stava eseguendo «Male di me», uno dei pezzi che hanno una storia
particolare, e che non si sentono spesso nei Baglioni tour. Soltanto qualche
minuto di imbarazzo, che però ha spinto il cantante a riprendere dal pezzo
successivo in scaletta. E poi, verso la fine, quel passaggio polemico che ha
scatenato l'applauso dei fan e gelato gli organizzatori. «Mi dispiace per chi
voleva stare nelle prime fila e non ha potuto...», ha gridato Baglioni,
alludendo al pubblico compassato di autorità e vip che, a ridosso del palco,
faceva da schermo agli scatenatissimi costretti alla distanza. Immediato
effetto: una partecipazione più calorosa del settore dei rispettabili, e
mormorii e commenti. L'ufficio stampa delle Leuciane getta acqua sul fuoco:
«L'interruzione dell'elettricità è stato un problema dei tecnici del tour, e la
battuta finale - è il commento ufficiale - forse si riferiva ai tanti che non
sono potuti entrare...». Opposta, ovviamente, la spiegazione che viene dalle fan
del «Clab», che ieri pomeriggio sono andate a salutare il cantante al Gran Hotel
Vanvitelli. «Abbiamo tentato di acquistare, fin dal primo giorno delle
prevendite, i primi posti utili, ma soltanto qualche laterale delle prime
quattro fila - attacca Manuela, una casertana che segue Baglioni da sempre -
risultava disponibile, e per chi come noi paga 46 euro nella speranza di essere
quanto più vicini al palco, è proprio una beffa. E lo abbiamo fatto sapere a
Baglioni durante il concerto».
Caserta sette
SPETTACOLI: CLAUDIO BAGLIONI A CASERTA AL LEUCIANA FESTIVAL
"Cercando" approda al Leuciana Festival 2004. Il nuovo tour ideato da Claudio
Baglioni, tra luoghi d'arte e aree dimesse, farà tappa nella splendida cornice
del Belvedere di San Leucio (Caserta), lunedì 26 luglio 2004 (ore 21.30), per la
sezione "grandi eventi musicali" della kermesse diretta da Nunzio Areni. "Un
tour che - spiega Baglioni - punta a raccogliere la bellezza in alcuni dei
luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese (anfiteatri greci e
romani, antiche ville, piazze storiche, parchi, ecc.), per provare a "piantarne
i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dismesse che, come ferite ancora
aperte, segnano la pelle delle nostre città". "Recuperare e riqualificare questi
spazi - sottolinea il musicista romano - significa anche recuperare e
riqualificare la comunità che vive quegli spazi. Perché lo spazio non si limita
a parlare di noi, ma parla anche a noi. A quanti -ogni giorno- lo guardano, lo
vivono, lo usano, lo attraversano. Lo spazio è capace di raccontare il passato,
ma è anche capace di suggerire un modo nuovo di guardare le cose: una nuova
prospettiva". Il tutto, attraverso il linguaggio universale e immediato della
musica popolare, "Cercando" nuovi linguaggi e nuove forme-spettacolo. A concerti
più "tradizionali" - con momenti acustici, atmosfere elettroniche e l'energia
del miglior pop-rock italiano - si alterneranno momenti live assolutamente
inediti, all'alba o al tramonto, con brani scelti tra i più ricercati ed intensi
del vasto repertorio di Baglioni, eseguiti con il solo accompagnamento del
pianoforte o della chitarra. Baglioni sarà accompagnato da un supergruppo di
cinque polistrumentisti di livello internazionale -coordinati e diretti da Paolo
Gianolio - per uno dei progetti musicali più innovativi e affascinanti di
sempre, in una formazione che supererà la tradizionale rigidità del gruppo pop,
per dar vita ad una ensemble che vivrà delle contaminazioni e delle incursioni
nei diversi linguaggi musicali e farà dello scambio dei ruoli uno dei punti di
forza del proprio fare musica.
(Viareggio Festival Gaber)
Corriere della sera 24 Luglio
Claudio Baglioni ha scelto di ricordare Gaber accompagnandosi da solo alla
chitarra o al pianoforte, con un repertorio assai lontano da quello abituale. Il
suo passato televisivo con Fazio dimostra che l’artista ha grande familiarità
con formule espressive che alternino canzoni e monologhi. I momenti più
struggenti della sua esibizione sono stati la rilettura del classico gaberiano
«Le strade di notte» (con quello strano e commovente finale «spero che tu non
dorma. Mi spiacerebbe svegliarti») e una canzone dell’ultimo album, dedicata al
proprio padre (ma l’altra sera suonata espressamente per la figlia di Gaber,
Dalia) e intitolata «Patapam». Perché non la esegue mai? Per il semplice fatto
che, evocando essa in un crescendo di emozioni episodi dell’infanzia felice col
genitore, Baglioni prevedeva di non riuscire ad arrivare alla fine senza
piangere. Come è accaduto appunto l’altra sera. E il pubblico lo ha consolato
con una standing ovation. Nell’esibizione alla Cittadella del Carnevale altre
rarità, molto vicine al teatro canzone, fra cui «Mia cara Esmeralda» (canzone
breve e comica scritta all’età di 16 anni), «Cincinnato», «Nel sole nel sale nel
Sud» (1976) e «Tamburi lontani». ( m. l. f .) AdnKronos 22
luglio Roma. ''Vorrei cantare 'Le strade di notte', un brano che mi fa
venire in mente l'idea della magia intorno, un testo breve... ma di quelli che
trasmettono la musica vera''. Sara' l'omaggio di Claudio Baglioni a Giorgio
Gaber durante la seconda serata del Festival Teatro Canzone in corso alla
Cittadella di Viareggio. ''La musica e' una specie di macchina del tempo -ha
detto l'artista romano- e la canzone e' un odore. Le canzoni brevi e semplici
sono quelle che trasmettono un odore immediato''. Solo, con la sua immancabile
chitarra, questa sera Claudio Baglioni ricordera' ''uno dei padri della musica
italiana'' con due canzoni simbolo: oltre al brano di Gaber, Baglioni cantera'
infatti la canzone scritta in memoria di suo padre, scomparso tre anni fa, 'Patatan',
''un testo -dice- che ho scritto proprio in memoria dei 'padri'...
(ANSA)-Lucca 22 Luglio 'Quando Giorgio e' mancato ha lasciato un grande
vuoto: a sostenerlo e' Claudio Baglioni, che stasera a Viareggio ha reso omaggio
a Gaber. Baglioni ha interpretato la sua 'Le strade di notte'. 'La mia
partecipazione al festival Teatro Canzone - ha detto- e' anche un omaggio al
concetto di memoria, a tutto cio' che non va dimenticato perche' e' lo stesso
ancora produttivo e vitale'.
Viareggio Teatro Canzone: Qui alcune foto della serata in attesa di inserire
le immagini che Fabrizio e Claudia hanno " catturato "per noi....
http://www.viareggino.it/festivaldellacanzone/2serata.html
Traniweb 22Luglio
Il 3 Agosto Claudio Baglioni in
concerto
Cercando". una nuova strada. Quattro imperdibili appuntamenti con Claudio
Baglioni in Puglia che sarà a Trani martedì 3 agosto in Piazza Duomo. Due
diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente nuovi di interpretare la
forma-concerto, 3 palchi per altrettante "anime musicali", 40 date (spettacolo
notte e aree dismesse), 3 ore di spettacolo live, 1 supergruppo di 5 musicisti
polistrumentisti. Sono i numeri essenziali di "Cercando", il nuovo percorso
musicale di Claudio Baglioni, che si snoderà tra siti d'arte e aree dimesse
d'Italia.
"Cercando". la bellezza, tra siti d'arte e aree dimesse: "Raccogliere" la
bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro paese
(anfiteatri greci e teatri romani, antiche ville, piazze storiche, parchi, ecc)
per provare a "piantare i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dimesse
(si parte dal gasometro di Roma, per finire in quello di Venezia) che, come
ferite aperte, ne segnano ancora la pelle. E' questo il senso di un progetto che
si animerà delle suggestioni e provocazioni che il "Belpaese" offrirà alle note
e alle parole di uno degli artisti più amati. Un concetto radicalmente nuovo di
tour che, per originalità e forza espressiva, rappresenterà il momento più
emozionante ed intenso dell'estate 2004.
"Cercando". nuove forme-spettacolo: Inedite esibizioni live, all'alba o al
tramonto, con brani scelti tra i più ricercati ed intensi del vasto repertorio
del musicista romano, eseguiti, di fronte ad un ristretto numero di invitati,
con il solo accompagnamento del pianoforte o della chitarra, si alterneranno a
indimenticabili serate di musica e magia, tra raccolti momenti artistici,
rarefatte atmosfere elettroniche e tutta l'energia che solo la migliore musica
popolare sa dare.
"Cercando". nuovi linguaggi e nuove forme espressive: Tre anime
musicali-acustica, elettrica ed elettronica- per un viaggio alla ricerca di
nuovi linguaggi e nuove forme espressive, attraverso arrangiamenti innovativi,
sonorità che privilegiano l'intensità e l'emozione, ma anche un repertorio nel
quale si fondono, sapientemente, classici, grandi successi e brani che raramente
capita di poter ascoltare dal vivo e qui presentati in una veste frutto di una
lunga e accurata ricerca sonora.
"Cercando". una nuova scena: Un concetto radicalmente nuovo di palco, costruito
sull'interazione di tre persone, (una per ognuna delle "anime" sonore di
"Cercando), realizzate e rivestite di materiali diversi (legno antico,
alluminio, stoffa, ecc., a seconda dell'ambientazione musicale), poste a varie
altezze e con orientamenti divergenti, per una struttura-palco d grande
intensità spettacolare e dal posizionamento decisamente insolito rispetto agli
standard comunemente adottati nei concerti dal vivo.
"Cercando". nuovi compagni di viaggio: Un supergruppo di cinque polistrumentisti
di livello internazionale , coordinati e diretti da Paolo Gianolio, che
arricchiranno, con l'apporto della propria personalità, professionalità e
musicalità, uno dei progetti musicali più innovativi e affascinanti di sempre,
in una formazione dinamica, che supererà la tradizionale rigidità della
forma-gruppo, per dar vita ad un insieme che vivrà delle contaminazioni e delle
incursioni nei diversi linguaggi musicali e farà dello scambio dei ruoli uno
dei punti di forza del suo fare musica.
Paolo Gianolio : Chitarre elettriche, acustiche, chitarra midi, basso, tastiera,
banjo, cori
John Giblin : basso, contrabbasso elettrico, contrabbasso acustico, violoncello.
Gavin Harrison :Batteria, batteria elettronica d-drum, percussioni, basso,
tastiere.
Roberto Pagani : Pianoforte, organo hammond, tastiere, vibrafono, clarinetto,
sax contralto, fisarmonica, cori.
Pio Spiriti : Violino, tastiere, chitarra acustica, fisarmonica, mandolino,
cori.
I Biglietti sono disponibili nelle prevendite Lottomatica. Per la data di Trani
questi i prezzi compresi diritti di prevendita:1° Settore Numerato 46,00 euro;
2° Settore Numerato 34,50 euro; 3° Settore Numerato 20,50 euro. Info: Call
center Lottomatica 199109783 -
www.deltaconcerti.it
Sardegna oggi 22 Luglio
Baglioni bis: due i concerti a
Cagliari
Tutto esaurito in tempo record. I 4.500 biglietti dell'anfiteatro romano non
bastano. Sono troppi i fans di Claudio Baglioni e troppe dunque le richieste
disattese. Per questo si raddoppia. Il cantautore sarà a Cagliari non solo il 9
ma anche il 10 agosto. I biglietti sono disponibili già da oggi in tutti i punti
vendita.
CAGLIARI - Era nell'aria: i 4500 posti dell'Anfiteatro romano di Cagliari, una
sola sera, non bastano. Il concerto di Claudio Baglioni del 9 agosto, dopo una
prevendita straordinaria, ha registrato il tutto esaurito. Talmente tante le
richieste disattese, che gli organizzatori di Sardegna Concerti si sono
prodigati per trattenere il cantautore romano un'altra sera a Cagliari, prima
della tappa dell'11 agosto al FestivAlguer. Baglioni, trentacinque anni di
canzoni amate da generazioni di padri e figli, sarà per la seconda volta
all'Anfiteatro romano, martedì 10 agosto.
Il Messaggero 23 Luglio
Macerata/Baglioni anticipa di un
giorno
Macerata
Claudio Baglioni allo Sferisrio. Non è una novità, visto che il concerto del
popolarissimo cantante era già stato annunciato.
La novità è che invece del 31 agosto, lo
show avrà luogo il 30. Sempre allo Sferisterio, luogo scelto da
Baglioni che fresco di una laurea in architettura predilige da un po' location
dal forte appeal artistico-strutturale. E l'arena maceratese di fascino ne ha da
vendere. Biglietti in vendita al botteghino di piazza Mazzini.
nove.firenze.it
21 Luglio
Ieri sera Claudio Baglioni a Pratolino
A Siena il concerto avrà luogo
martedì 31 agosto alla Fortezza Medicea
(21 luglio 2004) - Da ‘Strada Facendo’ a ‘Vai’, quasi tre ore
incontenibili di emozioni tra la musica di Claudio Baglioni e il cielo stellato
di Pratolino. Il Parco delle Meraviglie non solo ha retto benissimo e in
condizioni verificate di sicurezza il concerto del grande cantautore romano – un
tutto esaurito da 4500 posti – ma ne ha impreziosito la formula generosa – tre
ore di canzoni per un vasto repertorio - che ha appassionato gli ascoltatori.
Bene anche i trasporti, nonostante qualche coda sulla Bolognese dovuta ai lavori
del Comune di Firenze, con semaforo, su un tratto della strada. L’arte del
pentagramma e della voce si è quindi perfettamente coniugata con l’arte del
Parco, il disegno del paesaggio e lo sguardo del Colosso dell’Appennino creato
dal Giambologna: sua anche la cappellina recentemente restaurata e che è stata
visitata ieri sera nel corso di un ricevimento a Villa Demidoff, al quale si è
affacciato Claudio Baglioni, per salutare il Presidente della Provincia Matteo
Renzi, i Sindaci, il Prefetto Gian Valerio Lombardi, il Questore Vincenzo
Indolfi, il Presidente della Camera di Commercio Luca Mantellassi e le altre
Autorità che hanno preso parte all’evento.
Claudio Baglioni, neo laureato in Architettura, specializzazione in Archeologia
industriale, sta tenendo in giro per l’Italia una serie di concerti in luoghi
d’importanza artistica e architettonica, oltrechè produttiva, che o sono già
famosi oppure necessitano di una riscoperta, di un aiuto, di un restauro che
possa renderli nuovamente vivi e fruibili al pubblico.
Presente all'incontro di palazzo Medici Riccardi anche il sindaco di Bagno a
Ripoli Luciano Bartolini, che ha informato il cantautore che sul territorio
ripolese esiste una struttura che risponde perfettamente alle finalità per cui
Baglioni si sta impegnando, vale a dire il complesso delle Gualchiere di Remole.
Tale struttura, sebbene su territorio ripolese, è di proprietà del Comune di
Firenze e risale alla seconda metà del XIV secolo. Situato sulle sponde
dell’Arno, nel 1541 l'edificio fu acquistato dall'Arte della Lana, che gestì
l'attività della gualchiera, dove si realizzava la follatura o gualcatura dei
panni di lana, processo che conferiva a questi ultimi particolari qualità di
compattezza, morbidezza, resistenza e impermeabilità. “Il recupero delle
Gualchiere”, precisa il presidente della Provincia Matteo Renzi, “acquista un
suo innegabile valore nell’ottica vasta, di area fiorentina, perché si tratta di
dare nuova vita ad un gioiello non solo dell’architettura, ma anche della storia
produttiva sia a livello regionale che nazionale, e ben s’inserisce il recupero
della struttura nel più ampio progetto di rivitalizzazione del fiume Arno, che
vede coinvolti i Comuni attraversati dal fiume, dal Valdarno a Signa”.
“Attualmente”, osserva il sindaco Bartolini, “il complesso versa in stato
precario e necessita di un intervento completo di ristrutturazione. Per questo
le due amministrazioni, fiorentina e ripolese, già da tempo cercano di
realizzare un progetto comune che possa restituire la struttura al territorio.
Ma non solo, tale progetto suscita certamente l’interesse di tutti quei Comuni
che si affacciano sul corso dell’Arno e che, già nell’ambito del Piano
Strategico, si stanno muovendo per la realizzazione di un Parco Fluviale che
rivitalizzi in maniera radicale le sponde del fiume. A questo punto mi sono
sentito spinto da un’urgenza “civica” e, cogliendo l’occasione, mi sono rivolto
ad un personaggio come Claudio Baglioni, animato da uno spirito, oltreché
artistico, innegabilmente civile e sensibile a tali problematiche. Tanto che,
insieme al presidente della Provincia Renzi, al Direttore dell’APT Bonomi e in
accordo con il sindaco Domenici, gli abbiamo prospettato per il prossimo futuro
la realizzazione di un evento culturale proprio nella località delle Gualchiere,
davanti a quella struttura che tanto può dare non solo al nostro territorio, ma
a tutta quanta l’area fiorentina. Baglioni ci ha promesso di interessarsi alla
cosa e ci siamo lasciati con un arrivederci, chissà, forse proprio alle
Gualchiere”.
Da patapan
Gazometro-"Spazi nuovi per uomini
nuovi" ( merita una visita...ci sono delle belle foto...)
Roma. Un pomeriggio di quelli che solo la Città Eterna sa confezionare. Cielo
terso. Vento da Sud. L'aria frizzante di ogni vigilia. Lo sguardo spazia a 360
gradi nel cuore di Ostiense, dove Piramide si cuce a S. Paolo, tra edilizia
popolare, mercati e magazzini generali e gli oltre centomila metri quadri di
quella che una volta era la "fabbrica del gas". Immergersi negli stabilimenti
Italgas è come entrare in un'icona neo-realista. La magia è quella di una delle
tante sequenze che, da Rossellini a Pasolini a Ozpetek, si sono impresse in noi,
fino a far diventare la misteriosa topografia di quest'area uno dei tratti
essenziali del profilo della Capitale. Passeggiando su questi sampietrini, tra
prospettive di mattoni rossi ed esoterici cilindri di acciaio e calcestruzzo si
ha l'impressione di trovarsi, alternativamente, in un serial di fantascienza o
in una stampa di metà ottocento, all'epoca in cui Pio IX diede, finalmente, il
via libera all'uso del gas per illuminare le strade di Roma e i lavori di
edificazione della fabbrica ebbero inizio. La cosa che colpisce di più è la
possibilità di abitare, contemporaneamente, passato e futuro. Le distanze
temporali sembrano annullate e saltare, avanti o indietro, di cento o duecento
anni dipende, semplicemente, da una disposizione d'animo, da un improvviso
sussulto della fantasia. Archeologia industriale, la chiamano, ma la le voci e i
rumori che riecheggiano in questi spazi non sono solo l'eredità di un passato
ormai estinto, ma il richiamo di un futuro che attende che questo universo
affascinante si apra a nuove idee, per poter invadere questi luoghi con il
carico di promesse che solo il futuro può contenere. L'idea di "Cercando" è
proprio qui: riqualificare gli spazi, per riqualificare le aree urbane in cui
questi spazi si trovano, creando nuove "piazze", nuovi punti di incontro, nuovi
spazi per l'intrattenimento, l'arte, la cultura. Spazi nuovi, per uomini nuovi,
appunto. Perché se è vero che lo spazio parla di noi è altrettanto vero che
parla a noi e -proprio come quest'area che, per la prima volta, ospita la
musica- suggerisce nuovi percorsi, nuove storie, nuove idee, nuove possibilità.
Non sembra, ma c'è molto in comune tra gas e canzoni. Innanzitutto, la materia.
La stessa: impalpabile e leggera. E -come il gas- le canzoni non hanno forma
propria, ma assumono quella del contenitore che le ospita: la mente, l'anima, il
cuore di ciascuno di noi. E, proprio come il gas, che per tanto tempo ha
illuminato le strade dell'uomo, anche le canzoni, a volte, riescono a fare luce
fuori e dentro di noi, aiutandoci a trovare risposte non sempre facili e a
capire se la direzione di marcia è quella giusta o se è giunto il momento di un
colpo di timone e un cambio di rotta. Sono da poco passate le 17, quando Claudio
sale sul palco, allestito -in questa immensa voliera scoperchiata- a più di
venti metri d'altezza, nel cuore di un magico cilindro dal quale, per una volta,
usciranno emozioni. L'incontro del pomeriggio è di quelli che lasciano il segno.
Un pomeriggio "dedicato "alle tante storie, professionali e personali, che hanno
reso vivo questo posto, che -dice Claudio- mi ha sempre affascinato. Sin da
quando ero piccolo - ricorda- ogni volta che passavo di qui, mi chiedevo a cosa
servissero queste incredibili gabbie d'acciaio. E, mio padre, che aveva la
straordinaria capacità di costruire e regalare piccoli sogni, mi diceva che era
un cilindro magico dal quale un giorno sarebbe uscito qualcosa di sorprendente.
Mi piacerebbe poter pensare che questo giorno è arrivato". Non un concerto vero
e proprio, nè una prova generale di quello che accadrà sul palco di "Cercando",
ma un incontro di anime e storie, per scambiarsi emozioni e pensieri e augurarsi
-gli uni gli altri- buon viaggio nella vita. Molto di più di una prima. Un
evento unico e, davvero, irripetibile. E non solo per Claudio. Tutti siamo
contagiati dalla magia del posto e dalla sensazione che questo momento, in
qualche modo, possa rappresentare un piccolo punto di contatto tra il passato e
il futuro e che le canzoni -con la forza incontenibile della poesia- possano
emozionare e far riflettere su quanto il futuro può dare a uno spazio così e,
ancora di più, su quanto un posto così può dare al futuro. Una magia che ha
contagiato Pepi Morgia -"Il principe"- l'anima del progetto "aree dismesse"; il
maestro Enzo Catellani, creatore degli "Uomini della luce", le figure simbolo di
"Cercando"; Guido "JM" Tognetti, arteficie, insieme a Claudio e Pepi, delle due
anime di "Cercando"; Maurizio "Magic" Maggi, sublime architetto di suoni;
Mariano de Tassis, grande disegnatore di spazi di luce; Daniele Savaiano e Alice
Bettolo, che, per il terzo tour consecutivo, sono gli occhi di Claudio; e tutto
il gruppo di Claudio, dalla poderosa sezione ritmica (Gavin Harrison e John
Ghiblin) a due giovani ma sorprendenti polistrumentisti come Pio Spiriti e
(...), fino al timoniere della "NewMen Band" (la band degli "Uomini Nuovi"), il
grande Paolo Gianolio. Alle 21, quando comincia il secondo incontro ravvicinato
della giornata (poco più di trecento gli invitati) l'atmosfera è incandescente.
Anche il vento presagisce il momento e si abbassa per non disturbare. La
scaletta: due ore di emozione allo stato puro. "Io sono qui", "Strada facendo",
"Tutto in un abbraccio", "Signora delle ore scure" -uno dei testi più sensuali e
seducenti di Claudio- "Quante volte" ("una canzone che amo molto"), la
trascinante "Notti", "Mai più come te", "Un mondo a forma di te", "Ancora la
pioggia cadrà" -ruvida e tagliente come mai- "Adesso la pubblicità", "Avrai",
"Cuore d'aliante", in una nuova, affascinante, versione "unplugged", "Sono io",
"Grand'uomo", "Gagarin" ("il primo a vedere la terra da lontano"), "Tienimi con
te", uno straordinario "Medley" di supersuccessi anni '70 e quattro, devastanti,
bis: "Noi no", "Mille giorni di te e di me", "La vita è adesso" e "Via". Non è
ancora mezzanotte. Le ultime note lasciano la gabbia d'acciaio. Noi, la città e
la notte, lentamente torniamo verso quelli che eravamo. Forse. Un ultimo sguardo
al Gasometro. Forse era davvero una voliera scoperchiata, penso. Ma i suoi
vecchi ospiti -volati via, come le note che lo hanno appena abbandonato- non
sembra si siano allontanati molto. Decine di gabbiani, infatti, si affollano su
gru, montanti e anelli d'acciaio. Ci allontaniamo in ordine sparso. Ad ogni
passo, la nostalgia per ciò che ci lasciamo alle spalle cresce. Ma va così.
Sempre. E' la legge del desiderio. Una legge importante. Serve a non farci mai
perdere la cosa più preziosa di tutte: la voglia di desiderare ancora. Un'ultima
cosa. Se vi capita di passare da queste parti, non limitatevi a lasciare che il
vostro sguardo si perda tra queste ammalianti geometrie d'acciaio. Tendete
l'orecchio. Nei pomeriggi di aria tersa, quando il vento sale da Sud, non è raro
che -tra le voci e i rumori di quella che è stata la fabbrica del gas- capiti di
ascoltare alcune tra le note e le parole più ispirate di un... cantastorie dei
nostri giorni. Del resto, si sa: la città, come la casa, nasconde, ma non ruba.
Giuseppe Cesaro
21 Luglio
Quasi cinquemila persone a Villa Demidoff per il concerto del grande cantautore:
pubblico entusiasta
BAGLIONI INCANTA NEL PARCO
di Leonardo Bartoletti
Non saranno gli "abeti di risonanza" del parco di Paneveggio, in Trentino. Ma
gli alberi del parco di Villa Demidoff sono stati comunque in grado di
trasportare la musica di Claudio Baglioni, facendola volare e regalando alle
migliaia di persone una "Notte di note" e di emozioni forti, mai vissute in
precedenza. Non solo perchè il parco per la prima volta si è aperto alla musica.
Ma anche perchè il tour di Baglioni, volutamente semplice, si è trovato
improvvisamente in uno scenario da mille e una notte. Così, appena dietro il
palco, il grande albero secolare si è illuminato di mille colori, mentre
dall'altra parte perfino l'Appennino del Giambologna sembrava un po'meno
"imbronciato".
Merito del Claudio nazionale, che ha regalato tre ore di interpretazioni come
soltanto un grande artista riesce a fare. Ha l'energia di un ventenne, il buon
Baglioni, insieme alla professionalità di chi occupa una parte indelebile della
storia musicale italiana. Lui, puntiglioso come non mai, ha curato il soundcheck
del concerto dedicando due ore pomeridiane a prove minuziose e scendendo, alla
fine, dal palco per salutare il Presidente della Provincia Matteo Renzi e i
sindaci del territorio ospiti della serata. Alla fine Baglioni ha vinto la
sfida, integrando la musica con la natura, facendo volare la propria voce fino
alla sommità dell'arte e della storia del parco, muovendosi sul palco con
l'energia di un ragazzino ma, allo stesso tempo, con la sapienza di chi lascia
spazio anche agli altri protagonisti: cinque ottimi musicisti, "sei figure senza
parole" dalla presenza imponente, lo scenario unico ed un pubblico protagonista
fino dalla prima nota. Da "Strada facendo" in poi, è stata una passeggiata nel
tempo per palati di ogni età, in cui ciascuno ha potuto ritrovare la propria
nota, chiudere gli occhi e tornare indietro negli anni.
Arrangiamenti moderni, comunqua delicati e non "invadenti", hanno infatti
lasciato intatto il sapore dei ricordi, offrendo nuovo colore a vere e proprie
pietre miliari della musica.
Curioso, poi, vedere come molti siano arrivati al parco ben prima dell'orario
d'inizio del concerto. Per tanti, seppur fiorentini, è stata la prima volta nel
verde che fu dei Demidoff.
Certo, non sarà uno spazio per concerti heavy-metal, "ma - dicono dalla Prg,
società che ha curato l'evento - con posti numerati ed artisti dal pubblico
educato si può fare". Magari con qualche sacrificio, visto che quel tratto della
via Bolognese non è certo da eventi del genere, e con la pazienza dei pendolari
che, al ritorno dal lavoro, si sono trovati a sopportare la fila di auto del
concerto.
20 Luglio
BAGLIONI, DAGLI IL VIA
Spettacolare concerto nel parco di Villa Demidoff
PRATOLINO (Firenze) - Pochissimi biglietti disponibili (un centinaio in tutto).Obbligatorio
provarci per i fan che troveranno un posto da sogno per un concerto
indimenticabile.
Tutti in carrozza fin sotto il palco a vedere il concerto di Claudio Baglioni.
L'appuntamento è fissato per questa sera a Villa Demidoff di Pratolino, in
occasione dell'unica tappa toscana del tour Cercando del cantautore romano
partito dal gazometro di Roma martedì della settimana scorsa che toccherà alcuni
fra i luoghi più belli d'Italia come i Sassi di Matera e i Templi di Paestum.
Per il concerto fiorentino, lo scenario scelto dal neoarchitetto Claudio
Baglioni è quello del parco mediceo di Pratolino, tenuta rinascimentale in cui
Francesco I fece lavorare il Buontalenti e oggi di proprietà della Provincia.
Ad attendere i fan all'ingresso della tenuta ci sarà una carrozza che farà la
spola tra l'ingresso e il teatro all'aperto allestito per l'occasione che potrà
ospitare 4500 persone. A godere del servizio carrozza, però, non potranno essere
tutti gli spettatori, ma solo i più fortunati che la troveranno libera quando si
presenteranno all'ingresso del parco. Le ricchezze artistiche ed architettoniche
del parco, quindi, saranno la scenografia di un concerto in cui Baglioni canterà
i brani più recenti e quelli storici. Nei dintorni della platea, gli spettatori
potranno ammirare quella che fu la paggeria del complesso mediceo, che nel 1872
venne trasformata in villa dagli ultimi proprietari, i principi russi Demidoff,
le grotte artificiali con i loro giochi d'acqua e il giardino all'inglese. Come
"oggetto di scena" gli organizzatori hanno scelto un platano centenario, che
dominerà alle spalle del palco.
"Recuperare e riqualificare questi spazi - ha sottolineato il musicista romano -
significa anche recuperare e riqualificare la comunità che vive quegli spazi.
Perchè lo spazio non si limita a parlare di noi, ma parla anche a noi. A quanti
ogni giorno lo guardano, lo vivono, lo usano, lo attraversano. Lo spazio è
capace di raccontare il passato, ma è anche capace di suggerire un modo nuovo di
guardare le cose: una nuova prospettiva". Per raggiungere il parco di Pratolino
(nella giornata sono previste anche visite guidate:una alle 18.30), che dista
una decina di chilometri da Firenze, Trenitalia e Ataf hanno organizzato treni e
autobus speciali. Tutte le informazioni su www.baglioniapratolino.it
Il Gazzettino 20 Luglio
Este
Sotto le mura del castello di Este, nel cortile fra le torri trasformato in
teatro, passano le note della "Signora delle ore scure" una delle canzoni che
Claudio Baglioni ha ritrovato dal suo repertorio meno abusato, in questa terza
data di un tour estivo fatto per andar "cercando" luoghi e suoni diversi dal
consueto.
Tremila sono i posti disponibili, in gran parte a sedere, il resto a difficile
visuale perchè non solo la pedana si ferma al limitare delle poltroncine, ma
anche i "seduti" decidono che il cantante romano va ascoltato in piedi in
rumorosa partecipazione.
I fan sono fan. E quelli (quelle) di Claudio sono molto partecipativi. Se si
esimono per una volta dal cantare tutto a memoria partecipano alla scenografia
ridotta all'essenziale (tre pedane e sei figure nere che reggono dischi
argentati, aggiungendo di propria iniziativa le bolle sparate da due pistole a
sapone e i palloncini colorati distribuiti capillarmente prima delo show.
E mentre il servizio d'ordine ha il suo daffare a respingere l'assalto delle
fanciulle (chi più chi meno) in amore fin sotto al palco - ma chi è spinto a
destra risorge subito a sinistra, sul palco Claudio in camicia bianca si diverte
a rispolverare il repertorio dimenticanto gran parte del sostegno tecnologico
dell'ultimo tour per una versione "combo" della sua band guidata da Gianolio che
recupera Gavin Harrison alla batteria, John Giblin al basso, e aggiunge Pio
Spiriti al violino, tastiere e fisarmonica, Roberto Pagani el resto inteso come
vibrafono, fisarmonica, Hammond, clarinetto e tastiere.
Il Baglioni "delle ore scure" in realtà non aspetta il calar del sole per
offrire un nuovo assemblaggio di canzoni diverso dal solito e comunque
ripresentato in nuova veste. Parte da una versione a sei chitarre di "Strada
facendo" per poi riscoprire canzoni come "Male di me", "Ancora la pioggia
cadrà", "Mal d'universo", "Un mondo a forma di te", "Con tutto l'amore che
posso" e perfino "Gagarin" che affiancano alcuni dei suoi classici, giocati tra
piano e chitarra, con l'inserimento di fisarmoniche e violini, e qualche gioco
musicale che veste di country e reggae "Adesso la pubblicità", o svela le
inflkuenze di Peter gabriel nell'intro di "Chi c'è in ascolto", lasciando al
"canzoniere finale" il gusto della cantata corale che i fan attendono, mentre le
pietre delle mura diventano fondale per proiezione di disegni luminosi.
Stasera il tour tocca Firenze, dove Baglioni è arrivato ieri dopo essere andato
a far visita a Padova a Alessandro Manzella, il ragazzo colpito da una grave
inarrestabile malattia, che gli ha disegnato il papiro di laurea.
Il tour durerà almeno fino a settembre, quando si chiuderà di nuovo a Nordest
con due concerti al Castello di Udine (2) e al piazzale Monteberico di Vicenza
(3).
Il castello di Este continua invece il suo programma con il concerto di Franco
Battiato sabato e l'esibizione dei Momix, la straordinaria compagnia di balletto
contemporaneo di Moses Pendleton il 27 e 28.
Giò Alajmo
Il Gazzettino 20 Luglio
Traffico e parcheggi sotto controllo
domenica sera ad Este, pronta ad accogliere migliaia di fans In cinquemila per
Claudio
Niente caos, poca l'attesa i cancelli d'ingresso, nessuna ansia se non quella di
vedere lui, Claudio Baglioni. Este ha accolto così, con il buon ton di una
signora dai modi garbati ma decisi, il fiume di quasi cinquemila persone che
l'altra sera ha affollato il castello di Este per assistere allo spettacolo di
quasi tre ore, offerto dal cantautore neo laureato in architettura. Tutto è
filato nel migliore dei modi. I parcheggi individuati per ospitare le auto dei
fans hanno retto bene l'urto. Niente caos nelle vie del centro. Attenta e
discreta la vigilanza delle forze dell'ordine che non hanno mai dovuto
intervenire. «Abbiamo trasformato un sogno in realtà - ha detto l'assessore alla
Cultura di Este, Sergio Gobbo, prima che Baglioni entrasse in scena toccando
tutti i tasti delle emozioni con i suoi motivi più o meno celebri - e ciò ci
induce a guardare verso nuovi ambiziosi appuntamenti a cominciare da Franco
Battiato ed i Momix. Con Baglioni abbiamo aperto una stagione fatta di grandi
artisti, di cultura e di tante emozioni da vivere insieme». Freme il pubblico,
in particolare la componente femminile che è decisamente in maggioranza, che
smania e vuole il suoi idolo. Ma non può tacere il suoi ringraziamenti a quanti
hanno collaborato alla buona riuscita del concerto Marco Spanò, l'anima della
grande musica che da qualche anno si tiene a Este, e presidente
dell'associazione musicale "Giacomo Spanò". «E' una serata bellissima,
godiamocela pensando all'impegno di tante persone che hanno lavorato e
continuano a lavorare perchè l'evento sia grande fino in fondo anche in termini
in tutta tranquillità».
Poi è toccato a Baglioni calcare la scena per quasi tre ore: una performance
notevole, apprezzatissima dai cinquemila di Este, dai quali Baglioni s'è
congedato così: «Non perdiamoci di vista. Buon viaggio nella vita».Il servizio a
pagina 13 del fascicolo nazionale. Orfeo Meneghetti
La provincia di Como 18 Luglio
Pop Sobrio ed elegante: Claudio
Baglioni sbanca a Villa Erba
Enrico Romanò Il discorso è sempre quello: Claudio Baglioni piace o non piace.
Divide in due la platea: c'è chi lo ama visceralmente, e chi altrettanto
visceralmente lo detesta. E non c'è niente che si possa dire o fare per
convincere l'uno a passare dalla parte dell'altro. Ma se esiste un concerto
capace di scalfire le granitiche convinzioni dei «No, per favore, Baglioni no»,
ebbene, questo era quello di giovedì sera. È stato uno spettacolo sobrio ed
elegante, quello di Villa Erba. Depurato dagli orpelli barocchi (una "debolezza"
dell'artista) che più sì che no appesantiscono inutilmente le performance di
Baglioni, la prima tappa (esclusa l'anteprima al gazometro dell'Ostiense, a due
passi da Roma) del tour Crescendo è stata all'insegna dell'essenzialità: pane al
pane, e musica alla musica, per intendersi. Poca l'elettronica, pochi gli
effetti scenici: giusto qualche (azzeccato) gioco di luce sulla facciata della
villa, e non molto di più. E i "puristi" hanno apprezzato. Il merito di Baglioni
è stato sicuramente quello di essersi presentato in quel di Cernobbio senza
trucco e senza inganni. Ma anche quello di essersi apprestato alla tenzone
scortato da cinque baldi scudieri, tutti musicisti di primo livello: a
cominciare dal bassista (ma anche violoncellista) John Giblin, ex Simple Minds
dei tempi d'oro, abituato a lavorare con gente tipo Peterl Gabriel, Annie Lennox,
Phil Collins, tanto per gradire. O come quel Gavin Harrison dal batterista (ma
anche percussionista, bassista e tastierista), ex Level 42, abituato a lavorare
con star internazionali come Iggy Pop, Tom Robinson, Lisa Stanfield e, per
rimanere in Italia, Eros Ramazzotti. Senza dimenticare il violinista Pio
Spiriti, il tastierista Roberto Pagani, e il chitarrista Paolo Gianolio, ormai
presenza fisso delle scorribande baglioniane, che ha in cura anche gli
arrangiamenti e la direzione musicale. Il repertorio ha spaziato lungo trentadue
anni di carriera, con i pezzi "storici" affidati, come vuole tradizione, a un
medley a fine concerto. Tra le "chicche" da ricordare, oltre agli evergreen,
anche brani meno frequenti dal vivo: come la post-modernista Chi c'è in ascolto.
Oppure l'eterea (nell'originale) Gagarin, riproposta con un arrangiamento
vagamente ska: un esperimento tutto sommato riuscito, nulla a che vedere con
l'atroce violenza subita, qualche anno fa, da Poster in versione rap (e cantata
pure da Jovanotti). O , per continuare tra le felici intuizioni, E ancora la
pioggia cadrà, cantata e suonata a ritmo sostenuto. Dal canto suo, Baglioni non
s'è affatto risparmiato. E che ce la stesse mettendo tutta (in quasi tre ore di
concerto filate, senza nemmeno uno straccio di pausa per bersi un bicchier
d'acqua) lo si è capito nelle ultime battute: quando le corde vocali, allo
stremo dopo una maratona corsa con passo da mezzofondista, qualche volta si son
rifiutate di arrivare fin dove Claudio avrebbe voluto. Ma ad ogni "mancamento",
un boato e un applauso dal pubblico: anche questo è amore.
La provincia di Como 18 Luglio
L'idea Il cantante romano, da poco
laureatosi in architettura, in città per salvare l'ex tintostamperia E Baglioni
canterà nel rudere A settembre in tour nelle aree dismesse. Ticosa compresa
Il sopralluogo Da sin. il sindaco Stefano Bruni, Claudio Baglioni, l'assessore
Sergio Gaddi e il professor Giorgio Luraschi
«Strada facendo» Claudio Baglioni è arrivato fino ai ruderi della Ticosa. Fino a
quello scheletro ridotto a brandelli che un tempo era il simbolo della Como
regina della seta, oggi dell'incapacità di intervenire. E per quegli edifici che
dando il benvenuto in città ricordano l'immobilismo ventennale la strada sarà
ancora lunga. Non sono bastati vent'anni di polemiche, dibattiti e promesse e
per riportare l'attenzione su angolo di città dimenticata ci vuole addirittura
un cantante. A settembre inizierà un tour in dieci città italiane che avrà come
location altrettante aree dismesse e ci sono buone probabilità che il cantante
romano faccia tappa anche a Como. Baglioni si è infatti da poco laureato - il 24
giugno scorso - in architettura nella capitale discutendo una testi dal titolo
«Riqualificazione urbana del gasometro di Roma», che gli ha fruttato un bel 108
su 110. Il suo interesse per le aree dismesse lo ha portato, giovedì pomeriggio
- si trovava in città per il concerto di Villa Erba dell'altra sera - a fare un
sopralluogo in forma strettamente privata nell'area Ticosa accompagnato dal
sindaco Stefano Bruni, dall'assessore alla cultura Sergio Gaddie dal professor
Giorgio Luraschi. Il giro tra i resti della fabbrica dismessa, che ospita oggi
soltanto senzatetto e clandestini in cerca di un riparo per la notte, è durato
oltre un'ora. «Baglioni - commenta Gaddi - si è dimostrato molto interessato
alla storia della Ticosa: ha chiesto dettagli e particolari». Della possibilità
che l'idolo di un buon numero di signore italiane torni a Como a cantare tra le
macerie dell'ex tintostamperia, magari dando qualche consiglio nella sua nuova
veste di architetto, se ne stanno occupando da un lato gli uffici di Palazzo
Cernezzi e, dall'altro, lo staff del cantante romano. Con tutta probabilità
l'evento dovrebbe svolgersi a settembre e sarà in ogni caso riservato a un
numero ben definito di persone, si parla di un centinaio. «Stiamo seriamente
verificando l'ipotesi di portarlo di nuovo a Como. L'obiettivo vuole essere
quello di sollevare l'attenzione su uno dei simboli del degrado comasco, ma, più
in generale, sul problema delle aree dismesse che interessa tutta Italia».
Intanto, però, l'iter per la riqualificazione dell'area Ticosa va avanti: nel
mese di agosto la maggioranza predisporrà la delibera con le prescrizioni
urbanistiche che verrà vagliata dal consiglio comunale a settembre. Elementi
essenziali per il recupero dell'area sono l'interramento di via Grandi, la
realizzazione di almeno 700 parcheggi ad uso pubblico oltre a quelli necessari
per le attività che vi sorgeranno e, infine, la previsione di un centro di
produzione privato d'eccellenza ad alta specializzazione tecnologica anche in
stretto collegamento con l'università. Gi. Ro.
Il Corriere di Como 17 Luglio
A Villa Erba quattromila 'illuminati'
da Baglioni
Caccia al biglietto fino all'ultimo minuto per i quattromila spettatori che ieri
sera hanno assistito al nuovo show di Claudio Baglioni. Niente palchi faraonici,
questa volta. A far da cornice al concerto è stato lo splendido contesto di
Villa Erba a Cernobbio.
Cercando, il nuovo tour del popolare cantautore romano, partito la scorsa
settimana dal Gasometro di Roma, il cui recupero urbanistico è stato oggetto
della sua recente tesi di laurea in Architettuta, ha infatti abbandonato gli
stadi per attraversare alcuni dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia del
Paese, senza dimenticare la riqualificazione delle aree dismesse.
Insomma Baglioni, come ha dimostrato la sua visita di giovedì in Ticosa a Como,
sembra intenzionato a far capire che il suo titolo non è solo lo sfizio di un
50enne in cerca di nuovi stimoli, ma il passo indispensabile per esercitare una
professione che già in passato aveva affascinato il collega Edoardo Bennato, da
sempre innamorato - vedi Campi Flegrei - di aree degradate.
Per fortuna delle sue accanite fan, che ieri si sono divise tra nostalgiche e
fautrici del Claudio di oggi con i capelli argentei, ieri sera Baglioni si è
occupato solo di musica. Nel nuovo spettacolo ha cercato strade diverse negli
arrangiamenti e nelle atmosfere contaminate da ricche incursioni nei linguaggi
musicali non più rigidamente legati solo al pop. Insomma un sound variegato,
meno tradizionale, nel quale non sono mancati i momenti più intimi per solo
voce, pianoforte e chitarra.
Il progetto, diretto dal chitarrista Paolo Gianolio, si è avvalso per questo
live di una band internazionale - composta da John Giblin basso, contrabbasso e
violoncello, Gavin Harrison batteria e percussioni, Roberto Pagani pianoforte,
organo e fiati, Pio Spiriti, violino, tastiere e fisarmonica - e ricalca l'idea
del tour estivo del 2000 che diede poi vita al doppio cd live acustico Sogno di
una notte di note.
Sul palco campeggiavano anche cinque soli che hanno voluto, nei pensieri sempre
più 'illuminati' di Baglioni, riaffermare simbolicamente il valore della luce,
fonte di energia e strumento attraverso il quale provare ad esplorare nuove
strade.
Se è lui, come afferma nel suo ultimo disco, 'l'uomo della porta accanto', non
c'è da annoiarsi. Ed infatti il pubblico, superata la sorpresa di questa sorta
di conversione mistica, si è divertito come sempre a cantare vecchi e nuovi
successi del dottor Baglioni.
La scaletta ha presentato qualche sorpresa cercando, nel vasto repertorio del
musicista, anche brani meno noti ma adatti allo spirito del tour. Così, accanto
a Strada Facendo, che ha aperto lo show con sei chitarre acustiche sul palco, Io
Sono qui, Amori in corso, titoli che la dicono lunga sul percorso artistico e
umano di Baglioni, hanno trovato posto Male di me, Mal universo e Cuore di
aliante. Dall'ultimo disco sono state estratte invece Tutto in un abbraccio, Mai
più come te, Quei due e Grand'uomo. L'immancabile medley con Amore bello, E tu e
Sabato pomeriggio ha preceduto i sei bis dello spettacolo: Noi no, Mille giorni
di me e di te, La vita è adesso, Via, Fianco a fianco e Arrivederci o addio.
Intanto è ufficiale: il concerto di Robben Ford previsto nell'ambito del Lario
Jazz&R'n'b Festival promosso da Villa Saporiti per lunedì 19 luglio a Erba è
stato spostato a domenica 18 luglio alle 21.30 in piazza Garibaldi a Menaggio,
con ingresso gratuito. Sarà aperto dalla Ingala Band, la cui esibizione era già
prevista nella stessa data e nella stessa sede. Non ci sarà invece l'avant-concert
jazz. Inoltre il concerto di Solomon Burke a Erba previsto per il 20 luglio
nella medesima kermesse è stato spostato alle 21.30 al Parco Mainoni, a Erba.
Chi avesse già acquistato i biglietti potrà essere rimborsato dal rivenditore
che li ha rilasciati.
La provincia di Como 17 Luglio
In quattromila a villa erba
cernobbio Una lunga attesa resa trepidante dal timore della pioggia
poi, finalmente, le prime note come a scacciare un incubo. Il numeroso pubblico
- circa quattromila persone - accorso ieri sera a Villa Erba per il concerto di
Claudio Baglioni - inserito nel programma del festival «The Rhythm of the Lake»
- ha accolto il cantautore romano, come sempre, con la più calorosa delle
ovazioni. Il Claudio nazionale è salito sul palco indossando una camicia bianca
e pantaloni neri. Il concerto si è aperto con il brano «Strada facendo» e forse
la scelta del brano d'esordio non è stata casuale, visto che il brano fu
composto proprio sul lago di Como, a Moltrasio. La musica proposta ieri sera è
stata quasi sempre acustica. La prima parte del concerto è stata una cavalcata
di brani vecchi e nuovi tra cui «Tutto in un abbraccio» tratta dall'ultimo lp
«Sono io». È un inno all'affetto, quello che Baglioni, parole sue, ha voluto
restituire a chi gli stava di fronte e ha pagato un biglietto, nemmeno troppo a
buon mercato. Poi, un volo sopra canzoni distribuite in un lasso di trenta e più
anni. Romanò
nove.firenze.it/Martedì
20 luglio il Parco Mediceo di Pratolino ospiterà un concerto di Claudio Baglioni
L’Inizio del concerto è alle 21.15, l’apertura dei cancelli alle
18.30.
Il primo consiglio è di arrivare presto al Parco. Oltre ad evitare le punte di
traffico si potrà visitare questo bellissimo complesso naturale ed
architettonico. A chi vorrà seguire questo consiglio segnaliamo che alle 18,30
la Direzione del Parco ha previsto una visita guidata con partenza dalla
Locanda.
All'interno del Parco saranno in funzione tre punti di ristoro: nell’edificio
della Locanda, all’area cinematografica e all’interno dell'area di spettacolo.
Non è ammesso l'uso e l'introduzione nello spazio adibito al concerto di
apparecchi per la registrazione audio e video, comprese cineprese e macchine
fotografiche anche digitali. Non sarà consentito introdurre bottiglie, alcolici,
ombrelli o ogni altro oggetto contundente o pericoloso. Il nuovo tour estivo di
Baglioni toccherà, insieme a Pratolino, i luoghi più ricchi di storia e fascino
del nostro Paese (anfiteatri greci e romani, antiche ville, piazze storiche,
parchi.
Note sul Parco di Villa Demidoff
La tenuta di Pratolino fu acquistata nel 1568 da Francesco I de' Medici, che
dette incarico al Buontalenti di trasformarla in un soggiorno fiabesco per
Bianca Cappello. I lavori furono eseguiti dal 1569 al 1581.
La villa, ora perduta, circondata da un parco di abetine, aveva al piano terreno
un complesso di grotte artificiali, con giochi d'acqua e automi. Anche il parco
era pieno di fantasiose trovate e tutto il complesso aveva un'anima omogenea.
Lasciati in abbandono, la villa ed il suo parco furono rispettivamente demolita
e ristrutturato dal Granduca Ferdinando III di Lorena.
Successivamente il complesso venne venduto al Principe Paolo Demidoff che nel
1872 fece trasformare il superstite edificio della Paggeria nell'attuale villa,
restaurare le altre strutture rinascimentali e ripristinare il parco.
Il 4 agosto 1981 il complesso viene acquistato dalla Amministrazione Provinciale
di Firenze per essere destinato ad uso pubblico.
Dell'impianto rinascimentale sono giunte a noi la colossale statua
dell'Appennino, del Giambologna e aiuti, con il laghetto prospiciente, la scalea
del dio Pan, la cappella a pianta centrale con cupola, progettata dal
Buontalenti.
Come comportarsi nel parco
- camminare solo sui sentieri segnalati
- rispettare alberi e animali
- fare attenzione a dove si lasciano i mozziconi di sigarette
- non accendere mai fuochi
- non bere l'acqua delle fonti perché non è potabile
- gettare i rifiuti negli appositi cestini
Informazioni utili per il concerto di Firenze
Come si arriva
- Per arrivare al concerto è vivamente consigliato l'uso del mezzo pubblico. I
tre parcheggi esistenti (due in prossimità del parco e uno subito dietro
denominato dell'Uccellatoio) potrebbero riempirsi con grande velocità rendendo
difficile trovare una sistemazione per le macchine in eccesso. Il potenziamento
dei servizi pubblici (bus e treno) rende la scelta più semplice come evidenziato
nel testo qua sotto.
- Auto e moto: il Parco di Villa Demidoff si trova circa dieci chilometri a nord
di Firenze (partendo da Piazza della Libertà). In particolare dal Ponte Rosso si
prende la Strada Regionale 65 della Futa (via Bolognese) verso Borgo San Lorenzo
(sui cartelli è segnata ancora come SS, su alcune carte stradali è indicata come
SP, ma è comunque la 65). Seguendo sempre la strada principale si incontrano
nell'ordine le località La Lastra, Trespiano e Montorsoli. Poco dopo Montorsoli
si trova il bivio per Monte Morello (la SP 130 è a sinistra). Tenendo la destra
basta percorrere alcune centinaia di metri e si incontra un semaforo: è quello
il primo ingresso al parco per chi viene da Firenze (ingresso B). Qui dentro c'è
un parcheggio da 700 posti circa. Quando questo sarà esaurito si potrà
proseguire per la SR 65 verso Pratolino-Vaglia dove si trova l'altro ingresso (è
indicato in pianta come A) ed un'altra zona parcheggio da 300 posti circa.
Quando anche questo parcheggio sarà completato, si potrà parcheggiare solo in
zona "Uccellatoio". Questo parcheggio si trova vicino al Parco, a circa duecento
metri a piedi dall'ingresso A, ma vi si accede (venendo da Firenze) prendendo a
sinistra il bivio per la SP 130 verso Monte Morello. E' consigliabile consultare
la pianta che potete scaricare da questo sito. I tre parcheggi sono gestiti da
personale della protezione civile e sono gratuiti.
- Mezzi pubblici
- Al Parco di Pratolino si arriva normalmente anche con i mezzi pubblici ed in
particolare con
- - l'autobus ATAF 25/A con partenza da Piazza Stazione, lato arrivi.
- SITA con partenza da Piazza Stazione
- - CAP con partenza da Via Nazionale
- In occasione del concerto di Baglioni sono state organizzate iniziative
speciali che intendono integrare i grandi parcheggi cittadini con bus e treno.
In particolare:
- - ATAF: l'azienda di trasporto pubblico fiorentina realizzerà per l'andata
oltre alle corse normali, quattro corse straordinarie con partenza da Piazza
Stazione e fermata eccezionale al parcheggio del Parterre. Arrivando da altre
zone della città si potrà dunque parcheggiare qui l'auto (tariffa speciale
oraria di 0,90 euro (sconto del 40%) a chi si presenta con il biglietto o il
voucher del concerto) e poi prendere il bus verso Villa Demidoff. Per il ritorno
l'Ataf garantirà un numero adeguato di mezzi verso Firenze (Piazza Stazione) con
fermata eccezionale al Parterre.
- - TRENO: il Parco di Villa Demidoff dista meno di tre chilometri dalla
stazione di Fontebuona. Il giorno del concerto un servizio di bus navetta
realizzato da Li-nea garantirà dalle 17,00 il passaggio da e per il Parco. Il
treno è dunque un mezzo fortemente consigliato per arrivare e tornare dal
concerto. Oltre ai normali treni che percorrono durante la giornata la linea
Faentina, Trenitalia ha disposto una treno straordinario con partenza da Santa
Maria Novella.
Il giornale di Brescia 16 Luglio
Al via stasera da Cernobbio il nuovo
tour estivo «Cercando», per il cantautore che ha appena conseguito la laurea in
Architettura
Baglioni, un tour di musica e bellezza
«La tv è l’ultimo dei miei pensieri» - «Torno volentieri a Brescia e amo la
Franciacorta»
Emanuela Castellini
Claudio Baglioni, neo architetto, inaugura questa sera a Villa Erba di Cernobbio
il nuovo tour estivo denominato «Cercando», che farà tappa in alcuni dei luoghi
d’arte italiani ricchi di storia e di fascino. - Baglioni, perché «Cercando»?
Cercando cosa? «Di cogliere, ma anche di dare un senso al viaggio della vita; di
lasciare una traccia, il più possibile significativa, del proprio passaggio, di
essere un punto di congiunzione tra i valori del passato e quelli del futuro». E
ancora: «Di riportare sotto i riflettori alcuni tra i luoghi più suggestivi del
nostro Paese; provare ad essere portatori di una nuova bellezza in quei luoghi
nascosti, dimenticati o feriti dove la vita non abita più». Gli scenari scelti,
in questa ottica, per le varie tappe della tournée vanno dal Parco Mediceo di
Firenze il 20 luglio, ai Templi di Paestum il 28, al Teatro Greco di Taormina il
22 agosto, dalla valle dei Templi di Agrigento il 26, allo Sferisterio di
Macerata il 31 agosto. Claudio Baglioni, in ottima forma, ha tagliato, a 53
anni, il traguardo della laurea con 108/110, pagando per 25 anni le tasse
universitarie, discutendo una tesi di laurea sul restauro architettonico e la
riqualificazione urbana del gazometro di Roma. - Parlando di riqualificazione
delle aree dimesse qual è la sua tesi? «In un momento in cui la tendenza
modaiola è quella di recuperare l’archeologia industriale per farne strane
mediateche o librerie, mi piacerebbe che diventassero le nuove piazze dove le
persone possano tornare a socializzare. Ad esempio, l’area del Gazometro, dove
ho festeggiato con un piccolo concerto, la mia festa di laurea, era un mondo a
sé stante, come quello delle miniere, lì si celebravano battesimi, cresime e
comunioni. Per me che venivo dalla borgata di Centocelle vederlo provocava
sempre un’enorme emozione». - La sua ha tutta l’aria di essere una laurea
fortemente voluta... Sorride. «Sì. Mia madre mi spinse verso la musica, lo
studio - diceva - ti rovina gli occhi, che poi si sono rovinati lo stesso. E
pensare che mio figlio Giovanni, che studia Giurisprudenza, quando alla mia tesi
gli hanno chiesto quale sarebbe stata la sua ha risposto: «Nuovi capi di
imputazione per quelli che riqualificano le aree», pensate un po’...». - Lei in
televisione ha trionfato in molti programmi. A quando un suo ritorno in
televisione? «Qualsiasi artista è ammaliato dalla grande platea televisiva -
risponde Claudio Baglioni -, ma in questo momento è l’ultimo dei miei pensieri
perché la tv vive un momento pericoloso: scotenna chiunque. E anche noi
cantanti, andando in tivù, diamo il peggio di noi stessi». - In cantiere c’è un
nuovo disco? «Per quanto abbia fiducia nei miei mezzi (quando dovevo laurearmi,
terminati i concerti andavo a casa a studiare, e il mattino dopo, spesso, davo
gli esami), non riesco a fare molte cose insieme. Dai concerti, spesso, nascono
le idee per fare i dischi. Vedremo alla fine della tournée». - Lei ha tenuto
concerti a Brescia. Qual è il suo rapporto con la nostra città? «Buono. Vengo
sempre con piacere perché le persone mi dimostrano affetto e simpatia. E poi, il
vostro centro storico è ricco di fascino, come i dintorni. Trovo la Franciacorta
- conclude simpaticamente il cantautore di "Strada facendo" - un luogo davvero
speciale»
La provincia di Como 16 Luglio
Discografia Nel 1972 la registrazione di «Questo piccolo grande amore» lo
consacra ufficialmente come stella della musica leggera Il decollo comincia da
San Francesco Stroncato dal direttore artistico della Rca, ebbe successo
«cantando» Zeffirelli
Tanto questo non farà
mai niente». Il giudizio, lapidario, è attribuito a tal Ettore Zeppagno,
direttore artistico della Rca alla fine degli anni '60. Oggetto della
stroncatura, un sedicenne di poche speranze: un tipo allampanato, tristarello,
col naso lungo e vestito di nero. Sulla carta d'identità, sopra la riga "nome",
c'era scritto Claudio; e su quella "cognome", Baglioni. Facile, col senno di
poi, farsi beffe della scarsa lungimiranza del Zeppegno. Ma nel 1967, anno della
stroncatura, era difficile prevedere l'oceanico successo del futuro "Claudio
nazionale". I primi vinile sono del 1969: tra quelli spicca Notte di Natale,
brano strappalacrime su un amore finito. Il 1970 vede il debutto su 45 giri: da
una parte c'è la lieve Una favola blu (alla quale Baglioni presta solo la voce),
dall'altra Signora Lia, storia di tradimento e di rimorso. Segue dopo poco un
altro 45 giri, dove Baglioni ripropone Notte di Natale e la campagnola Isolina.
Il successo è ancora una chimera, e per non scomparire Baglioni s'adatta a
comporre brani per voci altrui. Di pari passo, ripropone canzoni di gusto
sanremese (edite solo di recente come Rarità) firmate da personaggi come Albano
(13 Storia d'oggi), Don Backy (Bianchi cristalli sereni), Giancarlo Bigazzi (Non
voglio innamorarmi mai). C'è pure il tempo per il primo album intitolato, con
somma fantasia, Claudio Baglioni: vende uno striminzito migliaio di copie, e
finisce presto al macero. Il successo, però, è dietro l'angolo. Non certo grazie
al suo secondo lp Un cantastorie dei nostri giorni, una raccolta di brani vecchi
e nuovi che passa quasi inosservata. Ci vuole un miracolo per sfondare. E il
miracolo arriva. Ci pensa San Francesco: Baglioni interpreta tre brani della
colonna sonora del film Fratello Sole, sorella Luna di Franco Zeffirelli. Caso
sì, caso no, da lì in avanti Baglioni decolla. Il 27 agosto iniziano le
registrazioni di Questo piccolo grande amore, album anticipato da un 45 giri
che, inizialmente, contiene il brano omonimo e il "sovversivo" Caro padrone,
prontamente sostituito dalla più rassicurante Porta Portese. È l'apoteosi.
Baglioni si vede trasformato in un amen da volenteroso sconosciuto, in stella di
prima grandezza. Funziona la formula del concept album, canzoni legate l'una
all'altra da un unico filo conduttore: nella fattispecie, una storia d'amore
post adolescenziale. Nel 1973 Baglioni ci riprova con Gira che ti rigira amore
bello, racconto di un avventuroso (e infine tragico) viaggio su una Due Cavalli.
Gli arrangiamenti sono ancora di Tony Mimms. Ma, nonostante la maggior cura dei
particolari e la presenza di canzoni del calibro di Amore bello, il lavoro vende
bene, ma non sfonda. L'inerzia è però tutta a favore di Claudio, che appena un
anno dopo sforna il "rivoluzionario" E tu registrato a Parigi, con la visionaria
impronta di Vangelis Papathanassiou. Il brano eponimo ripete il boom di Questo
piccolo grande amore, e il nome di Baglioni entra definitivamente nell'Olimpo
della musica italiana. Da lì in avanti è una cavalcata inarrestabile. Il
clamoroso trionfo del malinconico-leopardiano Sabato Pomeriggio, arrangiato da
Luis Enrique Bacalov e uscito nel 1975, fa capire a Baglioni di essere pronto
per l'"autarchia". Nel gennaio 1977 esce Solo (titolo emblematico), dove
rinuncia alla storica collaborazione di Tonino Coggio e si propone come unico
autore, produttore e arrangiatore. Del 1978 è E tu come stai? e, dopo tre anni
di trepida attesa, Strada facendo. Poi, nel 1982, la "chicca" di Avrai, incisa
in soli due giorni a Londra per celebrare la nascita del figlio Giovanni.
Comincia l'epoca dei grandi tour, fedelmente seguiti da album live arricchiti da
qualche inedito. E per Baglioni, placati i furori giovanili, arriva la maturità.
Scaglionati nel tempo si susseguono La vita è adesso (1985, considerato da molti
come il capolavoro di Baglioni), il doppio Oltre (1990, con duetti insieme a
Pino Daniele, Mia Martini, Youssou N'Dour), Io sono qui (1995, di accattivante
taglio cinematografico), Viaggiatore sulla coda del tempo (2000, un fenomeno più
mediatico che artistico) e l'ultimo Sono io (2003), sintesi originale di trent'anni
e più di carriera. In mezzo anche alcuni divertissement: come Anime in Gioco,
scanzonata rielaborazione di sigle Tv e hit degli anni '70, o come il singolo Da
me a te, inno della Nazionale di calcio. E. R.
La provincia di Como 16 Luglio
Non so se posso definirmi una vera e
propria fan di Claudio Baglioni. Nel tempo, si sa, i gusti musicali
possono modificarsi e nella mia vita mi sono presto innamorata del jazz che vivo
in prima persona sul palco. Baglioni però con la sua musica davvero
inconfondibile, resta un personaggio notevole del nostro panorama nazionale. Lo
apprezzo molto per alcune sue scelte coerenti e per la capacità di restare
fedele a se stesso nonostante le trasformazioni». A parlare è Elisabetta De
Palo, che il grande pubblico conosce per la sua interpretazione, nei panni di
Mirella Bonelli, sul set di Vivere, la soap lariana. Invece lei è anche
un'apprezzata cantante jazz e proprio come addetta ai lavori, oltre che come
estimatrice di Baglioni, accetta questa chiacchierata sul cantante che suonerà
stasera sul Lario. Signora De Palo, c'è un ricordo che la lega particolarmente a
questo artista e alle sue più celebri canzoni? Sicuramente molti ma in
particolare, il ricordo più bello è quello legato al mio amore. Ricordo che
quando ero fidanzata con quello che sarebbe diventato poi il padre di mia
figlia, lui suonava per me alla chitarra Questo piccolo grande amore, la più
famosa e intensa, sicuramente, tra le sue canzoni (contenuta nell'omonimo album
datato 1972, ndr). Ricordo che quando attaccava con il celebre «Quella sua
maglietta fina…», era per me un'emozione grandissima. Mi emozionavo perché per
il mio innamorato, la “maglietta fina” della canzone ero io. Credo che questa
capacità di scrivere testi in cui ci si possa identificare sia davvero
importantissima, capace di giustificare la fama del personaggio. Durante la sua
lunga avventura artistica, Baglioni ha attraversato varie fasi. Quale apprezza
maggiormente? A dire la verità, non posso affermare di preferire un periodo
piuttosto che un altro di questo autore. Anzi, proprio la sua longevità
artistica è un elemento che gioca a suo favore. Mi piacciono ovviamente i
successi del passato come E tu (altra hit contenuta nell'omonimo album del '74)
ma anche i brani bellissimi degli anni 80, tra cui Strada facendo (il brano
risale all'81 e anche in questo caso l'album porta lo stesso nome ndr). Tra le
più “recenti” non i può dimenticare un brano davvero bello, con un testo
struggente come Mille giorni di te e di me (successo appartenente al cd Oltre
del '91, ndr). Dunque la musica di Baglioni ci accompagna con immutata fortuna
da trent'anni? Sì e non per tutti accade lo stesso. Pensi all'ultimo Battisti,
con i testi di Panella. A mio modo di vedere, aveva purtroppo perso quella linea
melodica che ce lo aveva fatto tanto apprezzare negli anni migliori. Il “divo”
Claudio invece non subisce il tempo che passa? Direi di no. La sua evoluzione
alla ricerca di un linguaggio meno scontato è importante e da sottolineare
positivamente. In più non ha perso il fascino di una vocalità che va a colpire
le corde dell'anima. Lo sa bene il suo pubblico che è composto da gente che lo
ha amato in passato e continua ad amarlo ma anche da tanti giovani. Quando ero
ragazza non avrei mai pensato di essere fan di cantanti apprezzati da mia madre.
Per Baglioni succede anche questo ed è bello perché significa che la musica può
unire le generazioni. Che dire inoltre del fascino che Baglioni esercita da
sempre sulle platee femminili? Insomma, è vero anche questo. Lo vediamo in scena
da una vita ma sembra sempre un ragazzo. E' bello e ha fascino. Per questo piace
alle signore e alle ragazze. Sara Cerrato
La provincia di Como 16 Luglio
l'opinione La giornalista Silvana
Giacobini: «Le sue canzoni, la mia memoria»
(sa.ce. ) - Anche Silvana Giacobini, il direttore del settimanale di costume e
spettacolo «Chi», edito da Mondadori, mostra di apprezzare molto le canzoni di
Claudio Baglioni, il cantante romano che si esibirà questa sera davanti alla
platea comasca. Come tanti dei fans del “divo” Claudio, diversi forse dal punto
di vista anagrafico ma accomunati dalla passione per le melodie coinvolgenti e i
testi romantici, anche la giornalista sottolinea l'importanza di alcuni
particolari grandi successi del musicista come colonna sonora dei propri
ricordi. Basta riascoltare anche poche note per evocare alla mente i momenti del
passato. «Le canzoni di Baglioni sono per me il filo della memoria della vita -
afferma Silvana Giacobini - Potrei citare brani notissimi che tutti conoscono
come “Piccolo grande amore”, “Tu come stai”, ma anche “Io sono qui” oppure “La
vita è adesso”. Non so dire quale sia la più bella o la più importante, ognuna
di loro mi è rimasta sotto la pelle e riaffora come una emozione profonda ogni
volta, ad ogni ascolto».
La provincia di Como 16 Luglio
il programma Biglietti
disponibili cancelli aperti a partire dalle 18
Lo spettacolo di questa sera che vedrà protagonista Claudio Baglioni è previsto
per le 21 a villa Erba di Cernobbio, Como. Per accedere al concerto c'è ancora
la disponibilità di qualche biglietto di platea. I costi degli ingressi variano:
primo settore, 40,30 euro (platea numerata), secondo settore 34,50 euro (platea
numerata), terzo settore 23 euro (posto unico in piedi). Le casse verranno
aperte oggi pomeriggio alle 15, mentre i cancelli alle 18.30. Giunto alla sua
quinta edizione, «The Rhythm of the Lake», il festival di musica internazionale,
organizzato dalla Four One Music, in programma fino al 24 luglio, dopo Bob Dylan,
Pino Daniele e Deep Purple, ospita il nazionale Claudio Baglioni. Anche per lui
sarà l'unica data lombarda e il cantautore romano si esibirà sul grande palco
situato nel parco di villa Erba di fronte all'ingresso della villa Antica (la
stessa esclusiva location utilizzata anche per il concerto di Pino Daniele).
Baglioni presenterà il suo «Cercando Tour 2004». Il tour proseguirà attraverso
luoghi ricchi di storia e fascino andando alla ricerca anche di altri luoghi che
potrebbero essere riutilizzati e rivissuti in futuro. Il tutto con il linguaggio
della musica popolare, «Cercando» nuove forme di spettacolo. Infoline Four One
Music, tel. 031/242176, www.fourone.it
La provincia di Como 16 Luglio
Rieccolo qua, Claudio Baglioni.
Lo avevamo lasciato al Pianella di Cucciago, giusto lo scorso gennaio, ad
affabulare il palasport con il suo Crescendo di note. Prima ancora, ma nemmeno
poi tanto, lo avevamo invece visto protagonista di una serata da Incanto al
teatro Sociale di Como: era il giugno 2001. Adesso il "Claudio nazionale" è
tornato. Nella sontuosa cornice di Villa Erba a Cernobbio - stasera alle 21 -
per ribadire il legame speciale con il Lario, i lariani, e tutto quel che ci sta
attorno. Un affetto contraccambiato, tra l'altro: ci fosse bisogno di conferme,
ecco l'immancabile sold-out che accompagna ogni sua apparizione. Non poteva
essere altrimenti, visto che proprio le acque del lago hanno battezzato uno
degli album che gli sono più cari: quello Strada facendo che ha preso le mosse
da Moltrasio, molto prima che questo divenisse tappa obbligata per i Vip di
mezzo mondo. Con la laurea di architetto in tasca (conquistata appena lo scorso
24 giugno con 108 punti su 110) e con tanta voglia di rimettersi in gioco,
Baglioni promette uno spettacolo nuovo, stasera: più solare di Incanto, più
intimo di Crescendo. Si chiama, il suo nuovo tour, Cercando ed è, come ama dire
lui stesso, un viaggio attraverso «spazi nuovi per uomini nuovi»: un percorso
reale e virtuale insieme, rischiarato dalla luce interiore della musica
popolare. A poche ore dal concerto, Baglioni affida le sue emozioni e i suoi
progetti a La Provincia. E quel che esce dalla sua confessione è il ritratto di
un artista al quale i milioni di dischi venduti non hanno rubato la voglia di
sognare. Baglioni, allora: com'è il mondo visto attraverso gli occhi di un
architetto? «Direi che non cambia molto, anche se adesso, quando entro in un
edificio, ho il "vizio" di guardare con un po' più di attenzione quello che mi
sta attorno. Ormai è una specie di riflesso condizionato. Per il resto, il mondo
va avanti allo stesso modo, caotico come sempre: dal punto di vista generale, ma
anche da quello squisitamente architettonico». In che senso? «Nel senso che il
nostro è un Paese che negli ultimi cinquant'anni ha prodotto poca vera
architettura: e non parlo solo di quella monumentale. Abbiamo assistito al
progressivo degrado, anche urbanistico, del nostro territorio. Di contro,
possediamo edifici di notevole importanza che sono stati abbandonati a loro
stessi, e ora sono lì in piedi ad accusare la nostra negligenza». Come la Ticosa
di Como, che Claudio Baglioni ha visitato ieri pomeriggio. «Baglioni è rimasto
affascinato dagli spazi abbandonati e decadenti - si legge in una nota diffusa
dal Comune - dall'imponenza dell'interno dell'edificio della Santarella e si è
fatto raccontare dal sindaco e dall'assessore alla Cultura l'intera storia
dell'ex tintostamperia». «Questo mio ultimo tour - spiega l'artista a La
Provincia - si sviluppa su due linee. Una è quella della memoria storica, della
bellezza che rivive nelle ville, nei teatri e negli anfiteatri: sono beni che
vanno tenuti vivi e vitali, anche grazie all'intrattenimento musicale. L'altra è
quella della riscoperta di tutto quel patrimonio dimenticato, fatto soprattutto
di architettura industriale, che cade sotto la terminologia di aree dismesse;
cercando, se non altro, di segnalare almeno i casi più notevoli. E il mezzo di
questa riscoperta è la musica, anche se magari dentro questi stabili sarà
possibile organizzare solo piccoli concerti per un pubblico ristretto, visto che
molte di queste strutture sono in precarie condizioni di sicurezza. Lo scopo è
di riportare questi edifici in attività: senza tradire le funzioni per le quali
sono stati pensati, ma tentando di attribuire loro anche nuovi significati. E
quello di Villa Erba, che concerto sarà? «Sarà ridotto all'essenza musicale. Mi
muoverò su un palco di piccole dimensioni, che anche questa volta ho disegnato
io. Ci saranno cinque musicisti più il sottoscritto: a differenza di altre
volte, mi troverò a dover suonare parecchio. La struttura portante è costituita
da tre linee che si intersecano tra di loro: una acustica, una elettrica, e una
anche elettronica, diciamo di atmosfera». Che cosa ascolteremo? «Sarà un
concerto piuttosto corposo. Durerà due ore e quarantacinque, due ore e
cinquanta. Percorreremo un po' tutto il repertorio della mia carriera. Però con
una sostanziosa presenza di canzoni che da parecchio non eseguivo dal vivo. Sono
andato a riprendere diversi brani di atmosfera degli anni Settanta, come Gagarin,
oppure come E ancora la pioggia cadrà. Sono brani intensi e forse meno noti, che
alternerò a quelli più popolari. Al contrario dei precedenti, questo sarà un
concerto che concede meno allo spettacolo, per concentrarsi di più sulla musica.
C'è un unico elemento scenico importante: cinque grandi "uomini della luce", che
portano tra le braccia dischi luminosi che prendono la luce, e la riflettono sul
pubblico. E' un po' il leit-motiv di Cercando: la ricerca, simboleggiata proprio
dalla luce, della verità, della conoscenza, dell'innocenza, della speranza».
Intanto già monta l'attesa per il prossimo album... «Beh, diciamo che ogni tanto
ci penso, e anche con un poco di terrore, perché non c'è mai tempo per fermarsi
un attimo, e per metterci mano con un po' di calma: sono quattro anni di fila
che sono in tour. Ma questi giri mi servono anche per raccogliere nuove
suggestioni, nuova "benzina". Credo che non appena avrò terminato quest'ultima
esperienza, quindi nel mese di settembre, sarà il momento di fare una pausa, e
di lavorare all'album». Quale sarà il filo conduttore? «Ci sono alcuni temi che
mi stanno intrigando. Dal punto di vista sonoro, sarà un lavoro dove prevarrà il
musicista vero, lo strumento reale, dove le campionature e l'elettronica avranno
un ruolo minimo. Dal punto di vista dei testi, secondo me c'è ancora un tema
molto importante che può essere sviluppato, antico eppure sempre ricco di nuovi
spunti: quello del futuro, con le eterne domande "Chi siamo?" e "Dove stiamo
andando?". Cercherò di raccontare il mondo che stiamo vivendo: un mondo molto
complicato, fatto di storie grandi e di storie piccole, ma tutte egualmente
importanti». Intanto torna a respirare l'aria del lago. Come ci si trova? «Beh,
io sul lago ci ho abitato. Stavo in una casa di Moltrasio, ci sono rimasto per
tre mesi, era forse il 1980, mentre componevo Strada facendo, un album che per
me è stato di grande cambiamento. Credo che Moltrasio sia l'unico posto dove
posso dire di aver abitato per davvero, a parte Roma. Ricordo questo panorama,
questo mondo particolare che è diventato anche un po' mio. Ci sono immagini che
probabilmente porterò dentro di me per sempre: il cielo, i colori... Ricordo tra
l'altro che era un inverno piuttosto freddo e piovoso, e io un po' dovevo fare
forza su me stesso per scrivere canzoni felici in un clima di così struggente
malinconia. È inevitabile che tra me e il lago si sia creato un legame
particolare. È difficile staccarsi da un luogo che ha ispirato». E adesso è meta
di vip... «Di "vippissimi", direi. Ricordo il lago come un luogo tranquillo,
abitato da gente riservata e per bene. E penso che, a dispetto dei divi, lo
spirito delle persone non sia cambiato affatto».
La provincia di Como 16 Luglio
editoria Soltanto tre libri, tante
fotografie e altrettanti dvd
Tre-titoli-tre. Tanto prolifico quando c'è da mettere pensieri ed emozioni in
note, quanto restio davanti alla sfida della pagina bianca. Non a caso,
protagoniste del primo volume con il placet di Baglioni non sono le parole, ma
le immagini. E' il 1986 quando per i tipi di Rusconi esce "Notti di note",
racconto partorito insieme al fotografo Guido Harari giusto un anno dopo
l'uscita dell'album "La vita è adesso". Per il raddoppio bisogna aspettare solo
pochi mesi: sempre per Rusconi, nel 1987 è uscito "Assolo. Non solo", documento
visivo dell'omonimo tour. Del 1998, invece, il terzo libro, edito da Mondadori:
una sorta di diario per immagini e testo, in cui Baglioni rivive le tappe del
Tour giallo e del Tour rosso. Recentissima l'avventura dei Dvd. L'ultimo in
ordine di tempo è "Tutto in un abbraccio", testimonianza del concerto del 1°
luglio 2003 allo stadio Olimpico di Roma. L'avventura in Vhs parte invece nel
1991 con "Oltre una bellissima notte", video del concerto del luglio 1991
"Oltre", mentre nel novembre 1996 vede la luce "Baglioni nel rosso", testimone
del "Tour Rosso". Segue nel 1997 "Il meglio di Anima mia" tratto dalla
trasmissione Tv di Fabio Fazio. Quindi, nel dicembre 2000 "Acustico - Sogno di
una notte di note" dedicato alla performance del settembre 2000 al Teatro Romano
di Benevento.
La provincia di Como 16 Luglio
Curiosita' L'artista-architetto
«affascinato dall'ambiente». Con il cantante Bruni e Gaddi Baglioni in Ticosa,
un blitz in gran segreto
Stasera sul palco Claudio Baglioni si esibisce alle 21 a Villa Erba
Sopralluogo in gran segreto alla Ticosa per il neo-architetto Claudio Baglioni.
Ieri pomeriggio il cantante ha visitato la struttura insieme al sindaco Stefano
Bruni e all'assessore alla cultura Sergio Gaddi. Proprio quest'ultimo racconta:
«Baglioni si è dimostrato molto interessato ed ha apprezzato il fascino di
un'area comunque nodale della città di Como. Una persona come lui è in grado di
rendere nota la Ticosa anche a livello nazionale». Un'ora di visita prima tra le
macerie degli shed, quindi al primo piano del copro «c», poi nella parte
ristrutturata dal Comune, dove gli studenti della fondazione Ratti stavano
lavorando per allestire la mostra. Sembra che l'attenzione del cantante si sia
concentrata in particolare sull'edificio Santarella: Baglioni sarebbe rimasto
affascinato dagli spazi abbandonati e decadenti, facendosi raccontare da sindaco
e dall' assessore l'intera storia dell'ex tintostamperia, comprese le ultime
vicissitudini. Domani il cantante è atteso da migliaia di fans a Villa Erba, ma
visto il particolare interesse in qualità di architetto per le aree dismesse, il
fascino della Ticosa potrebbe convincerlo a organizzare un evento artistico tra
i ruderi. Baglioni sta infatti programmando un tour tra le aree italiane
dismesse che potrebbe coinvolgere e mettere sotto le luci dei riflettori anche
Como
Claudio Baglioni in Sicilia
"Cercando" Tour
Taormina (22 agosto),
Palermo (25 agosto), Agrigento (26 agosto)
comunicato stampa Grazie a ( Davide Campione per l'invio di questo documento )
Un grande ritorno in Sicilia con un nuovo tour, completamente diverso rispetto a
quello della precedente stagione ed un 'poker' di appuntamenti con il suo
pubblico per Claudio Baglioni che in agosto sarà impegnato in un vero mini-tour
'isolano'. Quattro concerti 'sotto le stelle', in altrettante straordinarie
location; due siti archeologici, 'un'area dismessa' ed il Velodromo di Palermo
che su indicazione dello stesso Baglioni, che lo aveva visitato in un inatteso
blitz alla vigilia del concerto di Elton John, sarà riallestito - come già fu
per la popstar inglese - nella veste di "Gran Teatro all'aperto".
Dopo il successo del Crescendo Tour nei palasport, Giuseppe Rapisarda - che ha
organizzato nell'estate scorsa anche il memorabile concerto di chiusura del Tour
2003, allo Stadio Angelo Massimino di Catania - organizza ora le quattro date
siciliane del nuovo tour "Cercando" (un'esclusiva Friends & Partners); quaranta
date in tutt'Italia, che si snoderanno tra siti d'arte - come quelli scelti per
la Sicilia - ed aree dismesse, con tre ore di spettacolo live su tre palchi (ed
alcuni 'concerti speciali' per un ristretto numero di invitati) che ospiteranno
le "tre anime musicali" del nuovo show.
Il calendario degli appuntamenti siciliani partirà dal 'debutto' di Taormina
(Teatro Antico, 22 agosto), per proseguire a Palermo (Velodromo "Paolo
Borsellino", 25 agosto) ed Agrigento (Teatro Valle dei Templi, 26 agosto). Non
è, invece, ancora stata individuata la location siciliana dell'area dismessa.
"Un nuovo, grande sforzo organizzativo - spiega Giuseppe Rapisarda - che segnerà
come debutto siciliano, al Teatro Antico di Taormina, la chiusura del cartellone
di spettacoli organizzati per l'estate 2004 da Taormina Arte e per la data al
Velodromo di Palermo, la sinergia tra l' Assessorato Regionale al Turismo e la
Città di Palermo".
Il nuovo show di Claudio Baglioni sarà scandito da tre differenti "anime
musicali": l'acustica, l'elettrica e l'elettronica, con una scaletta che
rappresenterà un vero viaggio alla ricerca di nuovi linguaggi e di nuove forme
espressive. Tutto questo attraverso arrangiamenti innovativi, sonorità che
privilegiano l'intensità e l'emozione, ma anche un repertorio nel quale si
fondono sapientemente 'classici', grandi successi e brani dell'artista romano
che raramente capita di potere ascoltare dal vivo.
Il "Cercando" Tour, oltre a snodarsi tra una serie di suggestivi siti
archeologici italiani, sarà ospitato anche in alcune 'aree dismesse' (come il
gasometro di Roma) ed il calendario della tournée prevede anche delle inedite
esibizioni live e dei concerti eseguiti di fronte ad un ristretto numero di
invitati. Altra novità sarà la nuova scena dello show: un concetto nuovo di
palco, costruito sull'interazione di tre pedane (una per ognuna delle "anime"),
realizzate e rivestite di materiali diversi (legno antico, alluminio, stoffa, a
seconda dell'ambientazione musicale), poste ad altezze diverse e con
orientamenti divergenti, per creare una mega-struttura di grande intensità
spettacolare.
Claudio Baglioni nel suo "Cercando" Tour sarà accompagnato in molte date
italiane da cinque musicisti 'polistrumentisti' di livello internazionale,
coordinati e diretti da Paolo Gianolio; un 'supergruppo' composto dallo stesso
Gianolio (chitarre elettriche, acustiche, classiche, chitarra midi, basso,
tastiera, banjo, cori), John Giblin (basso, contrabbasso elettrico, contrabbasso
acustico, violoncello), Gavin Harrison (batteria, batteria elettronica d-drum,
percussioni, basso, tastiere), Roberto Pagani (pianoforte, organo Hammond,
tastiere, vibrafono, clarinetto, sax contralto, fisarmonica, cori) e Pio Spiriti
(violino, tastiere, chitarra acustica, fisarmonica, mandolino, cori).
Per le date in Sicilia sono previsti prezzi e biglietti differenziati: a
Taormina (Teatro Antico, 22 agosto) la platea numerata costerà 38 euro e la
gradinata (non numerata) 25 euro. Per Palermo (Velodromo "Paolo Borsellino", 25
agosto) sono previsti tre ordini di posto: 1° settore (35 euro), 2° settore (25
euro) e 3° settore (18 euro); stessa cosa ad Agrigento (Teatro Valle dei Templi,
26 agosto) 1° settore (35 euro), 2° settore (25 euro) e 3° settore (20 euro).
Tutti i prezzi indicati non sono comprensivi del diritto di prevendita. Per
tutte le informazioni sul "Cercando" Tour in Sicilia, le prevendite e la
disponibilità dei biglietti, si può contattare telefonicamente l'infoline di
Giuseppe Rapisarda Management che risponde allo 899.600.097.
www.nove.firenze.it
Baglioni a Pratolino
(FI) il prossimo 20 luglio, e a Siena lunedì 30 agosto alla Festa dell'Unità in
Fortezza
Canzone d’autore e, soprattutto, un personaggio che ha fatto la storia della
melodia made in Italy, da molti anni protagonista delle scene musicali. Un
concetto radicalmente nuovo di palco, costruito sull'interazione di tre pedane
realizzate e rivestite di materiali diversi, poste a varie altezze e con
orientamenti divergenti, un allestimento decisamente insolito rispetto agli
standard comunemente adottati nei concerti dal vivo. Un supergruppo di cinque
polistrumentisti di livello internazionale arricchiranno con la propria
personalità uno dei progetti musicali più innovativi di sempre.
Il tour di Baglioni, “Cercando”, parte dal Gazometro di Roma, farà tappa nello
splendido Parco di Villa Demidoff a Pratolino il prossimo 20 luglio. Il Parco,
che era già stato aperto lo scorso anno al pop con una due giorni di musica dal
vivo, si appresta ad ospitare una delle produzioni più importanti della prossima
stagione.
Il nuovo tour estivo di Claudio Baglioni farà tappa anche a Siena lunedì 30
agosto. Per l’occasione, è previsto in Fortezza un allestimento particolare.
“L’ho amato da bambino e studiato da adulto. Mi piaceva per quella sua forma
strana e un po’ magica (che ricorda il cilindro di un prestigiatore) e mi ha
appassionato l’idea di recuperarlo alla vita della città, trasformandolo in
un’area dedicata alla cultura e all’intrattenimento. Alla fine, il progetto mi
ha preso così tanto che ho deciso di suonarci dentro”.
Così Claudio Baglioni, a proposito del gazometro di Roma, dal quale martedì 13
luglio prossimo partirà “Cercando”, il tour 2004 del musicista romano.
Un tour che, spiega Baglioni, “punta a raccogliere la bellezza in alcuni dei
luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro paese (anfiteatri greci e
romani, antiche ville, piazze storiche, parchi, ecc.), per provare a "piantarne
i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dismesse che, come ferite ancora
aperte, segnano la pelle delle nostre città”.
“Recuperare e riqualificare questi spazi - ha sottolineato il musicista romano -
significa anche recuperare e riqualificare la comunità che vive quegli spazi.
Perché lo spazio non si limita a parlare di noi, ma parla anche a noi. A quanti,
ogni giorno, lo guardano, lo vivono, lo usano, lo attraversano. Lo spazio è
capace di raccontare il passato, ma è anche capace di suggerire un modo nuovo di
guardare le cose: una nuova prospettiva”.
Il tutto, attraverso il linguaggio universale e immediato della musica popolare,
"Cercando" nuovi linguaggi e nuove forme-spettacolo. A concerti più
“tradizionali”, con momenti acustici, atmosfere elettroniche e l'energia del
miglior pop-rock italiano, si alterneranno momenti live assolutamente inediti,
all'alba o al tramonto, con brani scelti tra i più ricercati ed intensi del
vasto repertorio di Baglioni, eseguiti con il solo accompagnamento del
pianoforte o della chitarra.
Baglioni sarà accompagnato da un supergruppo di cinque polistrumentisti di
livello internazionale - coordinati e diretti da Paolo Gianolio - per uno dei
progetti musicali più innovativi e affascinanti di sempre, in una formazione che
supererà la tradizionale rigidità del gruppo pop, per dar vita ad una ensemble
che vivrà delle contaminazioni e delle incursioni nei diversi linguaggi musicali
e farà dello scambio dei ruoli uno dei punti di forza del proprio fare
musica.Infoline: 0577.220000
Corriere di Como 8 luglio
L'architetto Baglioni
per la nuova Ticosa
Il noto cantautore invitato dall'assessore Gaddi nella tintostamperia La
visita dovrebbe coincidere con il concerto del 16 a Villa Erba
(g.m.) Claudio Baglioni, il noto cantautore romano, fresco di laurea in
Architettura, potrebbe occuparsi della Ticosa. Il prossimo 16 luglio il cantante
si esibirà a Villa Erba, e l'argomento della sua tesi è stato il futuro delle
aree dismesse. Baglioni diventa quindi un ottimo testimonial per il rilancio di
una zona ritenuta strategica della città.
L'idea di coinvolgere Baglioni nel dibattito sul riutilizzo dell'ex Ticosa è
dell'assessore alla Cultura, al Bilancio e al Turismo del Comune di Como, Sergio
Gaddi. I primi contatti risalgono a due settimane orsono.
«La prima ipotesi su cui stiamo lavorando - spiega l'assessore Gaddi - è proprio
invitare Baglioni all'interno dell'ex tintostamperia, nell'ambito di un evento
piccolo, senza la presenza di pubblico, prima del concerto in programma a
Cernobbio».
«Sarebbe un modo per far toccare direttamente al cantautore la nostra situazione
- prosegue Gaddi - Potrebbe anche accadere che, una volta resosi conto
personalmente della situazione, lo stesso Baglioni, potrebbe fornire qualche
spunto in particolare sul piano culturale, magari sfruttando le conoscenze che
ha acquisito personalmente nel corsi dei suoi studi. Si tratta naturalmente di
un primo contatto, ma che potrebbe favorire l'avvio di un rapporto culturale più
proficuo nell'immediato futuro».
Lo staff di Baglioni è tra l'altro già venuto a Como. Grazie alla mediazione del
promoter lariano Vittorio Quattrone, l'équipe che lavora con il cantautore, ha
già effettuato la scorsa settimana un sopralluogo nell'area dell'ex Ticosa.
Il gruppo che lavora a stretto contatto con il cantante romano ha già trovato
l'area stessa «interessante» dal punto di vista della possibilità di realizzare
eventi artistici.
Allo stato attuale è ancora prematura ogni previsione su che cosa potrebbe
realizzare nella ex Ticosa Claudio Baglioni.
Secondo l'assessore alla Cultura «la trattativa è molto aperta. Qualsiasi
progetto potrà essere concretizzato soltanto nei prossimi giorni. Possiamo
soltanto dire che stiamo cercando di sensibilizzare un artista poliedrico, che
pochi sapevano avesse coltivato anche notevoli interessi nel campo della
progettazione architettonica. Certi interessi solitamente si coltivano per
l'intera vita, anche al di fuori dei rispettivi impegni professionali».
Quotidiano Calabria 2 Luglio
Il prossimo 27 luglio
tappa lucana. Ad agosto a Diamante e Catanzaro
Alla Grancia "Cercando" Baglioni
POTENZA - "Cercando". Due diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente
nuovi di interpretare la forma-concerto, 3 palchi per altrettante "anime
musicali", 40 date, 3 ore di spettacolo live, 1 supergruppo di 5 musicisti
polistrumentisti.
Sono questi i numeri essenziali di "Cercando", il nuovo percorso musicale estivo
di Claudio Baglioni, che si snoderà tra siti d'arte e aree dimesse d'Italia.
E sarà proprio Claudio Baglioni ad incantare con le sue note il Parco della
Grancia di Brindisi di Montagna, il prossimo 27 luglio.
Il cantautore romano sarà poi di scena il 18 agosto nell'anfiteatro romano di
Diamante, mentre il 20 toccherà l'Arena Magna Grecia di Catanzaro Lido.
Un viaggio musicale per "raccogliere" la bellezza in alcuni dei luoghi più
ricchi di storia e fascino del nostro paese (anfiteatri greci e teatri romani,
antiche ville, piazze storiche, parchi,) per provare a "piantare i semi" nei
terreni abbandonati di quelle aree dimesse che, come ferite aperte, ne segnano
ancora la pelle.
E' questo il senso del un progetto, portato avanti dall'autore di "Questo
piccolo grande amore" che si animerà delle suggestioni e provocazioni che il "Belpaese"
offrirà alle note e alle parole di uno degli artisti italiani più amati.Un
concetto radicalmente nuovo di tour che, per originalità e forza espressiva,
rappresenterà il momento più emozionante ed intenso dell'estate 2004. Il tour
estivo di Baglioni prenderà il via, il prossimo 16 luglio da Villa Erba di
Cernobio
"Un evento eccezionale", ha dichiarato in una recente intervista il cantautore
romano- che mettendo insieme episodi della sua vita da uomo e da musicista, ha
dato vita fino a pochi mesi fa al "Crescendo tour". I concerti hanno registrato
il tutto esaurito, e susseguendosi secondo una programmazione quasi teatrale,
hanno rappresentato un'ulteriore evoluzione per l'ex ragazzo di Centocelle, che
sulle notte di "Questo piccolo grande amore", infiamma ancora i cuori di chi ama
lui e la sua arte.
Una festa. Questo, anche il senso del tour estivo di Claudio Baglioni, che in
ogni tappa cambierà la scaletta del suo concercto, invitando ospiti a sorpresa e
non facendo la solita promozione del nuovo disco, di cui, a quanto pare,
verranno eseguiti soltanto cinque brani su tredici.
E' chiaro che il concetto di festa da un lato fa sì che lo spettacolo sia come
un'antologia dal vivo del meglio di Baglioni, da Avrai a Io sono qui passando
per un'Acqua dalla luna sempre emozionante, una Fammi andar via struggente, una
vigorosa Dagli il via, una caricatissima La vita è adesso. D'altro canto, però,
non si può parlare di un concerto vero e proprio, pensato e studiato con
attenzione, perché molto si basa appunto sull'automatico effetto-karaoke
dell'impatto dei brani noti, e l'uso di comparse reclutate di città in città
produce coreografie molto "vissute" dagli interpreti.
Baglioni però lo dice subito, che lo fa sostanzialmente perché ci teneva a
tornare a suonare dal vivo; e fa capire, ad un certo punto, che il senso del suo
mestiere sta proprio in quello scambio fortissimo e reciproco di emozioni che
solo lui e pochi altri in Italia sanno stabilire, su di un palco, con oltre
sessantamila persone.
Anche perché emozionano i pezzi nuovi (specie Tutto in un abbraccio e Mai più
come te), colpisce una Buona fortuna solo voce solista e coro (dei sei musicisti
della band), hanno ben altra tessitura -con l'uso dell'orchestra- Avrai e la
stessa La vita è adesso. E poi Baglioni, fra repertorio, voce e sensibilità da
palcoscenico, è comunque sempre un bel vedere (e sentire), in un Paese dove
troppo spesso ci si accontenta del cantautore chitarrina e voce, senza luci e
senza idee. ( Grazie a giospecial.splinder.com/ )
Il Gazzettino 1 Luglio
Claudio Baglioni a UdinEstate.
Dopo il grande successo riscosso nei mesi scorsi al PalaTrieste,
Claudio Baglioni approderà anche nel capoluogo friulano nell'ambito di
UdinEstate.
L'appuntamento con "Cercando Tour Estate 2004" è per il 2 settembre, sul
piazzale del Castello. Claudio Baglioni sarà accompagnato dalla affiatatissima
band di polistrumentisti composta da Paolo Gianolio alle chitarre elettriche,
acustiche, classiche, chitarra midi, basso, tastiera, banjo e cori; John Giblin
al basso, contrabbasso elettrico, contrabbasso acustico e violoncello; Gavin
Harrison alla batteria, batteria elettronica d-drum, percussioni, basso e
tastiere; Roberto Pagani al pianoforte, organo Hammond, tastiere, vibrafono,
clarinetto, sax contralto, fisarmonica e cori; Pio Spiriti al violino, tastiere,
chitarra acustica, fisarmonica, mandolino e cori.
È un tour concepito con una formula inedita questo "Cercando" estivo di Claudio
Baglioni, con due diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente nuovi
di interpretare la forma-concerto, tre piattaforme sullo stesso megapalco per
altrettante "anime" musicali, tre ore di concerto dal vivo.
In pratica, "Cercando" vuole essere un inno alla bellezza, tra siti d'arte e
aree dismesse. Il cantautore intende, in pratica, "raccogliere" la bellezza in
alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese per provare a
"piantarne i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dismesse che, come
ferite aperte, ne segnano ancora la pelle. È questo il senso di un
progetto che si animerà delle suggestioni e provocazioni che il "Belpaese"
offrirà alle note e alle parole di uno degli artisti più amati. Inedite
esibizioni live, con brani scelti tra i più ricercati e intensi del vasto
repertorio del musicista romano, eseguiti con il solo accompagnamento del
pianoforte o della chitarra, si alterneranno a rarefatte atmosfere elettroniche
e tutta l'energia che solo la migliore musica popolare sa dare.
Tre anime musicali - acustica, elettrica ed elettronica - per un viaggio alla
ricerca di nuovi linguaggi e nuove forme espressive, attraverso arrangiamenti
innovativi, sonorità che privilegiano l'intensità e l'emozione, ma anche un
repertorio nel quale si fondono, sapientemente, classici, grandi successi e
brani che raramente capita di poter ascoltare
dal vivo e qui presentati in una veste frutto di una lunga e accurata ricerca
sonora.Il concerto di Claudio Baglioni è proposto da Azalea Promotion, che per
UdinEstate porterà sul piazzale del Castello anche The Blues Brothers Band
(martedì 27 luglio) e il musical "New York to Broadway" (sabato 7 agosto).