Claudio Baglioni Unaparolaperte.net
Claudio Baglioni, sarà di scena l'8 gennaio al teatro delle Muse di Ancona con uno spettacolo dal titolo *Il pianoforte la chitarra e la voce* per inaugurare l'apertura dello storico teatro che riaccende le luci del palco dopo oltre 60 anni di silenzio
Baglioni Emoziona
ANCONA (09 genn 03) – Il Teatro delle Muse, finora tempio incontaminato della musica considerata "alta", martedì 8 ha aperto i suoi battenti anche alla cosiddetta musica leggera. E lo ha fatto in grande stile, sotto il segno di Claudio Baglioni, “costretto – così almeno ha dichiarato il cantautore – dal compagno di viaggio Pepi Morgia (direttore artistico della rassegna musicale delle Muse, ndr) ad inaugurare la nuova stagione”. Un concerto raffinato, emozionante, intimo e familiare, durato ben tre ore, quello che Baglioni ha regalato al pubblico anconetano e non, accorso numerosissimo alle Muse. Tra pianoforte, chitarra e tastiera, l’artista si è esibito nei più grandi successi della sua trentennale carriera, percorrendo un viaggio attraverso le sue “Muse” ispiratrici. Il mare, l’addio amoroso, il viaggio, i mondi diversi, il tempo, la lontananza, la nascita del figlio, queste sono state nel tempo le maggiori fonti d'ispirazione delle sue canzoni.
Alle ore 21.15 circa lo splendido sipario tagliafuoco, opera del maestro Valeriano Trubbiani, si è alzato, lasciando il posto ad una cortina di nebbia, da cui lentamente, come in una scena di altri tempi, sono emersi, sullo sfondo di una scatola nera, prima il pianoforte, le chitarre, la tastiera, poi il suono, e solo in un secondo momento il protagonista della serata, intento a suonare il piano. Il concerto è cominciato sulle note di “E tu come stai”, per proseguire su quelle di “Solo”, “Poster”, “I vecchi”, “Amori in corso”, “Ti amo ancora”, “Io sono qui”, “Cuore di aliante”, “Tamburi lontani”, “Avrai”, “Mille giorni di te e di me”, “Strada Facendo” e tanti altri.Con la sua voce profonda, la sua solita autoironia e con la maestria dimostrata nel suonare i diversi strumenti, Baglioni ha accompagnato il pubblico in un viaggio tra presente, passato e futuro, cantando ma anche raccontando di sé, in un dialogo amichevole con gli spettatori.
L’artista si è dimostrato l’incantatore di platee di sempre, questa volta un po’ meno perfezionista e più umano. Non è mancata, infatti, qualche défaillance, come quella di non ricordare le parole iniziali di una canzone, ma l’uditorio, ammaliato dalla sua performance e legato a lui da un grande affetto, lo ha saputo “perdonare” e gli ha offerto un incredibile tributo finale, costringendolo a innumerevoli bis.
Sul finire, quando Baglioni si è accomodato su una sedia situata all’estremità anteriore del palco (che nel frattempo era stato completamente circondato dal pubblico, in piedi), e con la chitarra in mano ha intonato le strofe di “Strada facendo”, mentre gli spettatori cantavano il ritornello, l’atmosfera era così familiare che non sembrava nemmeno più di essere ad un concerto di un cantante famoso, ma ad una serata intorno al fuoco tra tanti amici. (Vanessa Postacchini)
La vita è adesso, e
Claudio trionfa (I l
messaggero online 10/01/03
Claudia Gentili)
ANCONA - Una vertigine il passaggio di Claudio Baglioni alle Muse. Una vertigine
contagiosa che ha preso tutti, ma proprio tutti. Anche chi mercoledi sera era lì
magari soltanto per accompagnare amici e famigliari, o per lavoro, addetti alla
sala, vigili del fuoco, forze armate. Non è stato soltanto un concerto. Un vero
istrione, Baglioni apre con “Tu come stai". Tre ore di intenso crescendo
musicale ed emozionale fatte di canzoni e aneddoti, racconti e battute. Il
pubblico canta, il pubblico ride divertito. Sta tutto in punta di sedia. Rapito
da un Baglioni altrettanto emozionato. A volte gli si spezza la voce, dimentica
un testo. Che importa? «Sei meraviglioso!» esulta la platea a vederselo lì
davanti, un pezzo di storia italiana, ancora capace di essere umano, fragile e
imbarazzato da tanto affetto, a vederselo lì che canta quello che gli va dando
il cuore. Finisce una canzone, si alza dal pianoforte, ringrazia, ci pensa su un
momento, afferra una delle quattro chitarre a disposizione e ricomincia. Quello
alle Muse è stato un fuori programma del tour “Incanti" (2001), rispolverato per
Ancona. «Non seguirò la scaletta di quel tour - spiega - ho dovuto trovare
un'altra motivazione. Ancona e il mare. È da lì che veniamo tutti?». Trent'anni
di musica. Poster, Io sono qui, I vecchi, Tamburi lontani, Oceano a metà, Avrai.
La voce va su, più su, non finisce mai. Ma dove lo prende tutto quel fiato? Il
pubblico applaude, fa il controcanto. Mille giorni di te e di me. Poi i bis.
Tutti sotto al palco, lungo il corridoio centrale e quelli laterali, in un
teatro finalmente libero da etichette e bon ton, finalmente con la sua parte di
leggera “adolescenza", con il primo amore per questo Baglioni davvero splendido.
Sposta la sedia sul proscenio, si avvicina un po' di più al suo pubblico. Niente
amplificazione. Prime battute inconfondibili: “Strada facendo". Solo chitarra e...
voci. La sua, quella del pubblico. Una strofa per uno. Come ad una festa in cui
c'è sempre quello che con una chitarra sotto braccio dà la svolta alla serata.
Tornando a casa si può anche dire: Caspita, stasera ho cantato con Baglioni...Va
beh, è finito. Bello... Aspetta un attimo. Il pubblico si risiede di corsa.
Signora Lia, Viva l'Inghilterra, Porta Portese una dietro l'altra attraversano
le corde senza interruzioni. Questo piccolo grande amore, Amore bello “un lento,
l'ultimo oramai". Finito. Aspetta...Si inchina, ringrazia, si rimette al piano!
Entusiasmo. Pelle d'oca. Passerotto. La vita è adesso. Tutti in piedi! Braccia
tese. Lui si inchina mimando le movenze di un cigno. È la buonanotte. Che
serata...L'appetito tornerà il 21 febbraio per Ligabue.
(Il resto del
carlino 10/01/03)
Baglioni e le Muse: un
«Incanto»
ANCONA — E' riuscito ancora una volta a stupire. Parole d'amore come solo lui sa
cantare. Claudio Baglioni nel concerto acustico al teatro delle Muse ha fatto
battere i cuori di centinaia di fans venuti da tutto il centro Italia. Vecchi e
nuovi brani seguiti passo passo dalle voci del pubblico.
Le parole, con l'assenza della maggior parte delle strumentazioni usate nei
concerti, avevano un significato ancora più intenso e sono riuscite a
trasmettere emozioni forti come se il tempo non fosse mai trascorso. Pianoforte,
chitarra e tastiere questi gli unici elementi che hanno arricchito l'intensità
della voce del cantautore romano. Spigliato e scherzoso nel palco ha
intervallato la musica e le canzoni con aneddoti di vita particolarmente curiosi
o imbarazzanti.
Ha ricordato piccoli momenti del suo percorso personale e artistico, dalle prime
uscite con le ragazze fino al momento in cui ha provato imbarazzo nel rilasciare
un autografo. Momenti che hanno fatto sorridere il pubblico, prevalentemente
composto da donne. Baglioni, dopo le prime note ha ringraziato l'amico di
sempre, Pepi Morgia che come un «aguzzino» lo ha 'costretto' ad esibirsi al
teatro delle Muse, nonostante non fosse prevista nessuna altra data del tour. Un
evento quello dell'altra sera esclusivo così come il suo concerto, inventato,
improvvisato, dettato solo dalle emozioni. Ogni tanto qualche fiamma di
accendino compariva tra una poltrona e l'altra. I primi fan di Baglioni hanno
fatto il loro ingresso al teatro almeno un'ora prima dell'inizio del concerto e
in pochi minuti hanno invaso completamente lo spazio fino ad occupare i posti in
piedi ai lati del palcoscenico. Difficile contare i bis richiesti dopo oltre due
ore di concerto, tutti rigorosamente sulle note più conosciute quelle di
'Piccolo grande amore', 'Avrai', 'E tu'. Questa volta le parole erano ancora più
nude: Claudio Baglioni si è infatti spogliatodel pianoforte, delle tastiere e
dei microfoni e invitando al silenzio ha ripercorso tutti i successi più
conosciuti seduto in una sedia rivolto al pubblico di quella che fin dall'inizio
è stata concepita come una grande piazza. di Maria Gloria Frattagli
Baglioni: un omaggio alla città
Baglioni incanta le Muse. Un pubblico in delirio per il cantautore romano che in
un concerto acustico ha proposto oltre due ore di spettacolo. Spigliato mentre
raccontava aneddoti di vita ed emozionante nell'interpretazione dei suoi
maggiori successi. E' stato richiamato in scena più volte dopo la chiusura del
concerto e ogni volta ha stupito regalando attimi indimenticabili con quelle che
sono state spesso definite le più belle canzoni d'amore. Prima del termine del
concerto Baglioni, ha abbandonato il pianoforte e le tastiere e con una chitarra
si è seduto al bordo del palcoscenico privo del microfono. Si è rivolto al
pubblico, quello seduto e in piedi in quella grande piazza che è il Teatro delle
Muse.
Mascitti:
«Un'esperienza indimenticabile»
ANCONA — Prima esperienza all'interno del rinato teatro per gli organizzatori
della rassegna «Incanto alle Muse». Un'organizzazione che è stata rapportata a
quella più volte applicata all'interno degli stadi e dei palasport.
«Abbiamo preso possesso del teatro — ha detto Domenico Mascitti 'Anno Zero'
(nella foto) non conoscendo a fondo la nuova la struttra. Al momento del nostro
ingresso le difficoltà sono state quelle legate ai vari livelli del teatro e
quindi ad una diversa disposizione degli spazi rispetto a sport e palasport. C'è
stato entusiamo nel veder crescere questo spettacolo e devo dire che il pubblico
anconetano e non, l'altra sera, ci ha dato veramente soddisfazione».
Sono 969 i biglietti venduti compresi quelli in piedi. Tanta era la voglia di
cantare e ballare che durante lo spettacolo coloro che avevano 'conquistato',
facendo la fila al botteghino, il biglietto per i posti a sedere si sono alzati
per cantare e vedere ancor più da vicino Claudio Baglioni.
«Sono soddisfatto — aggiunge Mascitti — della collaborazione con Pepi Morgia, un
grande personaggio del panorama musicale. Qualche disguido si è verificato solo
con sei biglietti. Il pubblico si è dimostrato molto caloroso e la città di
Ancona si è ormai dimostrata una piazza collaudata che darà grandi risultati. Un
ringraziamento è doversoso nei confronti della Fondazione delle Muse che ci ha
dato, assieme al sindaco Sturani, la possibilità di fare questa mini rassegna».
Adesso tutto è pronto per il prossimo appuntamento del cartellone di musica
leggera: il 21 febbraio il palcoscenico delle Muse sarà tutto di Ligabue.
m. g. f.
(Il messaggero online 10/01/03
Pienone Muse, sicurezza a rischio
Cosa funziona e
cosa non va a 3 mesi dall’apertura. Teatro sempre esaurito, gestione con pecche
Baglioni-trionfo. Ma il caso dei posti in piedi finisce in prefettura
Che le Muse fossero una cosa grossa si era capito subito, da quella favolosa
domenica mattina di tre mesi fa. L’autunno si faceva attendere, l’aria era
tiepida e dalle rare aiuole di questa nostra città potevi immmaginare che
spuntassero le ultime margherite. Ma che per le Muse non sarebbero state tutte
rose e fiori, sotto sotto, si poteva intuire. Sì le Muse sono sul serio una cosa
grossa, troppo grossa per essere gestita in modo superficiale, improvvisato,
imprevidente.
Il concerto di Baglioni ha messo a nudo difetti che forse sarà il caso di
correggere, e alla svelta. Gente col biglietto in mano ma senza poltrona. Gente
seduta alla meno peggio sui gradini di passaggio: spettatori precari, confinati
in questa specie di loggione post litteram per il quale è stato chiesto il
corrispettivo di un biglietto a prezzo ridotto. Spettatori di complemento eppure
felici di esserci in questa serata memorabile, e se di una poltrona si può fare
a meno in un palas o in uno stadio ci si può anche rinunciare alle Muse.
Atmosfera retrò e non solo per la suggestione anni 70 della musica baglioniana
che a molti ricordava amori più o meno piccoli: era dai tempi del cinema
Fiammetta o dello Splendor, quando ci si accalcava per vedere Jesus Christ
Superstar, che non si aveva un colpo d’occhio del genere. Ginocchia
scricchiolanti, contorsionismi da assestamento articolare. Ci mancancavano le
“becche", le noccioline americane e i cremini.
Si apprende che il sindaco ha autorizzato gli 80 posti in piedi: perché si è
preso questa responsabilità? E perché 80 e non 60 oppure 100? Con quale criterio
è stata fissata la cifra? E perché dei posti diciamo così “strapuntino" non è
stata data informazione preventiva? Da quel che si sa dovrebbe accadere lo
stesso per il concerto di Ligabue, previsto per febbraio: che cos’è,
un’eccezione destinata a diventare regola?
Il pubblico sistemato alla bell’e meglio davanti alle uscite di sicurezza non è
un biglietto da visita all’altezza di un teatro con ambizioni internazionali. Ai
tempi del Fiammetta e dello Splendor, almeno, la sicurezza era poco più di una
parola: oggi invece le norme in materia sono serie e tassative e sul tema si
organizzano persino convegni ad alcuni dei quali avrà certamente partecipato
anche il sindaco.
C’erano stati campanelli d’allarme. La situazione talvolta era sfuggita al
controllo degli organizzatori, tra gaffe e licenze particolari: il concerto di
Accardo, ad esempio, e la serata del Gospel. Non tutto era andato come sarebbe
dovuto andare. La Fondazione Muse - che aveva registrato questi scricchiolii -
dovrà impegnarsi, noi crediamo, per puntellare tutto il baraccone. Sarebbe un
peccato rovinare quel che di buono è stato fatto finora con la brillante
stagione della lirica e il valido cartellone della prosa. Ed è sempre più
urgente, a questo punto, fare chiarezza sulle figure che devono governare il
futuro delle Muse.
Il caso finisce in
Prefettura
Debutto stonato. L’ingresso della musica leggera alle Muse inciampa
sull’organizzazione. Se Baglioni ha regalato una serata indimenticabile, non
altrettanto si può dire di come è stata portata avanti la vendita dei tagliandi.
Con il risultato finale di poltrone assegnate due volte, posti in piedi venduti
a 30 euro ma con spettatori che si sono accomodati lungo le scalinate a fianco
della platea e a ridosso delle uscite di sicurezza. Tanto che il Comando dei
vigili del fuoco sulla serata di mercoledì ha inoltrato alla Prefettura una
segnalazione sulla carenza di sicurezza. Mentre gli organizzatori del concerto (Annozero
di Domenico Mascitti e Giulio Spadoni e Capitanicoraggiosi di Marco Simonazzi e
Pepimorgia) ribattono che è «tutto regolare. Il pubblico in piedi? E’ stato il
sindaco ad autorizzare l'aumento di 80 posti della capienza del teatro per il
concerto di Baglioni».
Il caos - Molti fans erano disposti a tutto pur assistere al concerto di
Baglioni alle Muse. E sono stati accontentati con i posti in piedi. Che ben
presto si sono però rivelati un boomerang. Dal punto di vista della sicurezza.
Perché chi aveva acquistato il posto in piedi si è seduto tranquillamente sulle
scalinate che dalla platea portano verso uscite di sicurezza di vi Gramsci e via
della Loggia. Sistemazione che ha allarmato i vigili del fuoco i quali hanno
avuto il loro bel daffare per cercare di far quadrare le esigenze degli
spettatori con le norme di sicurezza. Fattore sicurezza la cui carenza ieri
mattina è stata segnalata dal Comando provinciale dei vigili del fuoco alla
Prefettura. «Provvedimenti? Decideremo quando avremo ricevuto il verbale che
sarà sottoposto al prefetto Maninchedda» affermano i responsabili dell’ente.
La difesa - Ha la coscienza a posto Domenico Mascitti (Annozero). «E' stato lo
stesso sindaco - afferma - ad aver concesso che per Baglioni fossero venduti più
biglietti rispetto ai 1.057 previsti. Anzi, Sturani aveva autorizzato la
presenza di 80 persone in più, mentre noi ne abbiamo avute solamente 60. Gli
stessi vigili del fuoco erano a conoscenza del numero di biglietti venduti».
Posti in piedi autorizzati, dunque. Ma di cui non era stata data alcuna
comunicazione nei giorni scorsi da parte degli organizzatori. Spettatori “last
minute" che si sono ritrovati praticamente al fianco di chi, settimane prima,
sin dall’alba si era messo in coda al T-box del Palarossini per assicurarsi un
posto in prima fila sborsando 57 euro (50 per il biglietto più 7 per la
prevendita). «Ma chi ha pagato 57 euro - dice Mascitti - ha avuto il privilegio
di avere biglietti numerati e quindi la poltrona riservata». Poltrona riservata
che si è rivelata una poltrona per due per 12 spettatori che mercoledì sera
hanno avuto la brutta sorpresa di trovare la propria poltrona occupata da
un'altra persona. Com’è potuto accadere? «Purtroppo il concerto è stato
organizzato in due sole settimane, con i relativi problemi. Tra le altre cose, i
numeri delle poltrone sui biglietti sono stati scritti a penna ed è quindi
capitato che sei posti siano stati assegnati due volte. Ce ne dispiace e gli
spettatori loro malgrado coinvolti saranno risarciti del 50% del prezzo pagato».
Posti in più alle Muse che, assicurano gli organizzatori, sono previsti anche
per il concerto di Ligabue previsto per il 21 febbraio.
La Fondazione - «Quanto successo ha rafforzato in me la convinzione che le Muse
hanno bisogno di un direttore che coordini la gestione. E che la biglietteria
sia seguita direttamente dal teatro e non al di fuori della struttura» afferma
Michele Brunetti, vicepresidente della Fondazione, che l’altra sera ha assistito
al concerto in platea. «Per Baglioni qualcuno ha sbagliato e venduto posti in
più e sbagliato segnando lo stesso numero di poltrona per più biglietti: spero
che non si ripeta più». Aspetti negativi che, per Brunetti, alla fine «sono
stati ampiamente compensati dall’ottima serata che per molti costituirà un
bellissimo ricordo delle Muse». di Claudia Grandi e Massimiliano Petrili
(Il resto del carlino 09/01/03)
Baglioni illumina il grande teatro
ANCONA — Ieri sera le Muse hanno tagliato l'ennesimo nastro con l'inaugurazione
della stagione dei concerti di musica d'autore italiana.
L'ennesimo evento realizzato grazie all'arrivo in città di Claudio Baglioni che
ha regalato ad Ancona un concerto esclusivo e irripetibile. Un appuntamento
acustico con il cantautore romano che si è fatto accompagnare alternativamente
prima da un pianoforte, poi dalla chitarra e dalle tastiere. Lui unico
protagonista del palcoscenico insieme alle parole e alla musica delle sue
innumerevoli canzoni d successo.
I primi fedeli ammiratori di Claudio Baglioni sono entrati alle Muse già un'ora
prima dell'inizio del concerto. Come sempre almeno tre generazioni di fans hanno
gremito il grande teatro.
Baglioni si è presentato nel capoluogo con un concerto tutto da «inventare»:
nessuna scaletta, ma tutto lasciato alla più sana improvvisazione. Un modulo
accattivante, senza nulla di preconfezionato che propone l'artista libero di
parlare con il suo pubblico e di proporre quello che sente maggiormente in cuor
suo.
Il prossimo appuntamento con la musica italiana alle Muse è fissato per il 21
febbraio quando sarà di scena Luciano Ligabue.
(Il Messaggero on-line Giovedì 9 Gennaio
2003)
Posti in piedi
Arriva Baglioni, caos alle Muse. Non bastano le mille poltroncine del teatro a
contenere la folla: biglietti venduti due volte per errore, gente che si
intrufola di straforo? Chissà. Fatto sta che sono numerosi coloro che hanno
asisistito al concerto del cantautore in piedi o comunque seduti alla meno
peggio dove capitava. E Baglioni forsse neppure si aspettava un'accoglienza così
arembante. Un Baglioni in stato di grazia che comincia con "Tu come sstai" ma
interrompe già dopo due brani per colloquiare col pubblico: ed eccolo a spiegare
perché Ancona. E il perché si chiama soprattutto Pepi Morgia. «E' stato lui a
trainarmi fino a qui» dice Baglioni». La scaletta, quella già più volte
collaudata, salta in men che non ti aspetti. Baglioni decide di seguire un filo
conduttore che porta dritto al cuore di questa città. Che oggi come oggi si
chiama Muse, il teatro che ogggi scoppia, anche troppo, per rendergli omaggio.
E' il mare la musa ispiratrice di Baglioni, la suggestione di chiissà quali
estati della vita. Che brividi ieri sera alle Muse. Brividi di note, luci e
poesia dalla voce di uno dei più amati cantautori italiani, Claudio Baglioni. Ha
addirittura interrotto la lavorazione al suo nuovo disco per riaccendere i
battiti "leggeri" del teatro dorico, dopo la lirica e la prosa. Due ore di
musica, due ore per un trionfo
(Il Messaggero on.line Mercoledì 8 Gennaio
2003 di Claudia Gentili)
Baglioni, il mito
entra nelle Muse
Stasera il concerto del cantautore romano in un teatro da tempo esaurito
ANCONA - È l'autore di quella che nel 1985 è stata definita la canzone del
secolo "Questo piccolo grande amore" e il cantante che nel 1984 ha riempito da
solo l'Arena di Verona per un concerto acustico straordinario. Sarà lui, Claudio
Baglioni, a tenere a battesimo il teatro delle Muse stasera, insieme al suo
pianoforte a coda, per il primo dei grandi eventi acustici e di musica
cosiddetta leggera che qui verranno ospitati. La ormai collaudata "scatola nera"
che Baglioni accende di musica e luci (curate da Pepi Morgia) nelle sue ultime
tournée teatrali è già pronta sul palco. Pronta a ricevere l'abbraccio del
pubblico che non si è fatto ripetere due volte la data del concerto. Biglietti
esauriti dopo pochissimi giorni. Di lui parlano le sue canzoni, la sua
riservatezza semplice e autentica. Testi, frasi, parole e manciate di note che
anche chi non predilige questo genere musicale, conosce e ha canticchiato almeno
una volta da solo o con gli amici. Perché Baglioni canta la quotidianità e per
di più con una straordinaria voce capace di arrampicarsi in alto, dipingendo
"Poster" di esistenza con un tocco di timida poesia. "Strada facendo", "Avrai"
(scritta nel 1982 per il figlio), "Naso di falco", "Lampada Osram", la splendida
"Lago di Misurina". Baglioni inizia a cantare fin da piccolissimo e nel 1965, a
14 anni, partecipa a un concorso di voci nuove a Centocelle. L'anno dopo
esordisce (insieme alla ormai famosa montatura nera che gli "mangia" il viso) in
un teatro di periferia. Nel 1968 arrivano le sue prime canzoni: Signora Lia,
Interludio. Il primo album porta il suo nome ed esce nel 1970. Da allora
Baglioni è sempre stato un "Viaggiatore sulla coda del tempo" (1999) e della
musica italiana, in modo incisivo ma mai urlato, riuscendo a rinnovarsi senza
perdere la sua autenticità e l'affetto del pubblico. Anche quando nel 1997
attraversa la televisione senza farsi travolgere, con il varietà "Anima mia",
insieme all'amico Fabio Fazio. Baglioni non ha mai perso il contatto con la
strada, con la gente vera. Oltre ai tour ufficiali (più di 15 quelli allestiti
negli anni), Baglioni ha più volte organizzato veri e propri blitz per le strade
e le discoteche italiane, esibendosi anche da un camion. Sarà musica leggera, ma
a quelle note insieme a lui hanno lavorato negli anni alcuni dei più grandi
musicisti e compositori contemporanei: Vangelis, Bacalov, Celso Valli. Baglioni
ha condiviso e fatto musica insieme a Piazzolla, Peter Gabriel, Monserrat
Caballé, Lorin Maazel e la London Philarmonic Orchestra. Richard Galliano, Mia
Martini, Paco De Lucia. Art Garfunkel e Sting. Nel 1996 parte il suo Tour rosso,
quello "dei record" come lo ribattezzano gli addetti ai lavori. In tre mesi, a
sentire Baglioni accorrono 450 mila persone. E alla musica, nei suoi ultimi tour
il cantautore di Centocelle ha unito la magia della danza e l'attenzione alla
luce e alle nuove tecnologie. Tour rosso, giallo, blu. Ma i colori dello
spettacolo alle Muse questa sera saranno quelli dell'ebano e dell'avorio, quelli
che Baglioni saprà evocare dalla tastiera e far scivolare sul pubblico e sulle
pareti del nuovo teatro dorico. Il concerto è il primo di tre compresi nella
rassegna L'incanto delle Muse. Dopo il concerto di Baglioni, sarà la volta di
Ligabue il 21 febbraio e di Fiorella Mannoia il 6 marzo.
(Il resto del carlino 08/01/03)
Emozioni da piccoli grandi amori
ANCONA — La musica italiana d'autore fa il suo ingresso nel rinato Teatro delle
Muse: a tenere a battesimo l'avvenimento, stasera alle 21 (info 071 2901224), è
Claudio Baglioni (nella foto), cui seguiranno il 21 febbraio Luciano Ligabue e
Fiorella Mannoia il 6 marzo. Già il titolo del concerto — Il piano, la chitarra,
la voce — dice che cosa si vedrà e si ascolterà: il cantautore romano sarà sul
palco da solo e, suonando più strumenti, darà vita a un viaggio attraverso i
suoi più grandi successi, da Questo piccolo grande amore, a Strada facendo, da E
tu come stai? a La vita è adesso.
Per Baglioni il concerto odierno è anche un'occasione per riflettere sul
significato dell'apertura dei teatri alla musica “non classica”:** «La
speranza», afferma, «è che questa serata con cui le porte delle Muse si
schiudono per la prima volta alla musica che chiamiamo leggera possa
rappresentare una piccola tappa. L'arte e la cultura hanno soprattutto questo di
straordinario: che più è piena la valigia con cui le portiamo con noi, più
leggeri diventano l'uomo e il suo viaggio»**.
Le Muse si «aprono» a
Baglioni
ANCONA — Il sipario delle Muse si alza questa sera per ospitare la grande musica
d'autore italiana.
E' l'ennesima inaugurazione di un cartellone dopo quello della lirica, della
sinfonica, della prosa e del jazz. In questa occasione sarà la musica leggera a
«impadronirsi» della scena con Claudio Baglioni che arriva nel capoluogo per
proporre in chiave acustica i suoi innumerevoli successi. Un pianoforte, una
chitarra e le tastiere, racchiuse nella «scatola nera» ideata da Pepi Morgia, da
sempre regista degli spettacoli del cantautore romano e ora anche direttore
artistico della rassegna musicale alle Muse, faranno da scenografia a questo
appuntamento unico in Italia.
Baglioni, infatti, ha accolto l'invito di inaugurare la stagione di concerti di
musica leggera alle Muse con questo concerto unico che ha mobilitato i fans di
tutta le regione e anche di tutt'Italia. I mille biglietti a disposizione sono
terminati praticamente in poche ore.
Baglioni arriverà nella tarda mattinata di oggi per effettuare alcune prove nel
primo pomeriggio. L'appuntamento con l'atteso debutto è per le 21 di questa
sera.
Ma il cartellone dedicato alla musica leggera propone altri due imperdibili
appuntamenti. Alla fine di febbraio, il 21, a entrare nelle Muse sarà Ligabue
con il suo concerto acustico che precede di un giorno l'appuntamento al
palaRossini. Anche per questa serata i biglietti sono quasi introvabili.
I fans del rocker di Correggio potranno rifarsi con il concerto del palas.
A marzo, infine, è previsto l'ultimo appuntamento con Fiorella Mannoia che sarà
di scena il 6.
L'intera rassegna è realizzara da «Anno Zero», di Domenico Mascitti e Giulio
Spadoni, e «Capitanicoraggiosi» in collaborazione con il Comune di Ancona
(Il resto del carlino 07/01/03)
Un
omaggio per piano e chitarra
ANCONA — Domani è il grande giorno dell'ingresso del «pop» nelle Muse. Merito
del concerto di Claudio Baglioni, che inaugura «L'Incanto delle Muse», prima
rassegna di musica leggera nel rinato teatro dorico, promossa dal Comune in
collaborazione con Anno Zero e Capitanicoraggiosi, che proporrà in seguito i
concerti di Ligabue (21 febbraio) e Fiorella Mannoia (6 marzo).
Oggi inizia l'allestimento dello spettacolo di Baglioni, che si avvale della
trentennale esperienza del regista e show designer Pepimorgia, che è anche il
direttore artistico della manifestazione. Sul palco sarà allestita l'ormai
consueta «scatola nera» che Baglioni ha già adoperato nelle tourneé teatrali
degli ultimi anni. Il disegno luci di Pepimorgia sarà costruito con proiettori
cinematografici e contribuirà a creare l'incanto dello spettacolo, che inizierà
alle ore 21.
Quello di domani è un concerto inedito, in esclusiva nazionale, confezionato ad
hoc per il pubblico di Ancona. Insomma, un evento davvero eccezionale, non solo
perché porterà per la prima volta le note della musica leggera nelle Muse, ma
anche perché sarà completamente diverso dai concerti presentati negli ultimi
anni da Baglioni, che ha sospeso la realizzazione del suo disco per prepararsi
all'impegno anconetano. Lo show propone infatti una nuova formula rispetto ad
«Acustico» e «Incanto», le ultime due tourneé che lo hanno visto esibirsi anche
in alcuni teatri italiani. Baglioni sarà da solo sul palco a suonare più
strumenti, piano e chitarra, in un viaggio tra passione e memoria attraverso le
sue più belle canzo
(Il resto del carlino 29/12/02)
'Con le Muse si
accende una stella'
ANCONA — Mancano solo dieci giorni ad uno degli eventi musicali più attesi della
stagione. La sera dell'8 gennaio, infatti, per la prima volta la musica leggera
entrerà nelle storico teatro delle Muse. A portarcela sarà Claudio Baglioni,
protagonista di un concerto rigorosamente «acustico» che darà il via alla
rassegna di musica leggera diretta dallo show designer Pepimorgia e promossa dal
Comune di Ancona in collaborazione con Anno Zero e Capitanicoraggiosi. L'evento
è tale che lo stesso Baglioni ha sentito il bisogno di «spiegare» la sua
presenza alle Muse, con alcune riflessioni di carattere generale e «locale».
«Ogni volta che si apre o, come in questo caso, riapre un teatro - scrive
Baglioni - una piccola stella si accende nella coscienza dell'uomo e quel senso
di vuoto che, talvolta, ci assale, è costretto a fare un passo indietro. Ci
pensavo quando ho saputo che le parole e la musica che ho avuto la fortuna di
cucire insieme, sarebbero state le prime, tra quelle della musica popolare,
s'intende, a far vibrare di nuovo, dopo oltre sessant'anni di silenzio, platea e
galleria del Teatro delle Muse di Ancona».
«Un luogo ricco di storia - continua il cantautore romano - nel quale
riecheggiano parole e note importanti, le stesse che, più di molte altre cose,
contribuiscono a renderci ciò che siamo. Uno spazio che non si è arreso né alla
guerra, né al terremoto e che ha saputo ritrovare la forza di tornare ad essere
punto di riferimento, non solo per la sua città, ma per quanti, ovunque,
conoscono e amano il valore dell'arte. E poi, ho sempre pensato che dove c'è un
teatro, il tempo è meno vuoto. Ed è meno vuoto anche l'uomo. Più libera la sua
anima, più limpida (e forte) la sua voce, più profonda e radicata la
consapevolezza di sé. All'inizio, chi ha coniato la parola teatro si riferiva al
semplice radunarsi di una piccola folla, allo stare insieme davanti ad una
rappresentazione. Ebbene, credo che questo essere parte assieme - attori e
spettatori allo stesso tempo - della rappresentazione della vita, nelle mille
forme che il teatro, oggi, ospita, aiuti ad avvicinarsi al senso delle cose e
anche a mettere a fuoco un po' meglio la prospettiva di questo viaggio
affascinante e misterioso che chiamiamo tempo».
«La speranza - conclude Baglioni - è che questo 8 gennaio, nel quale le porte
delle Muse si sono schiuse, per la prima volta, alla musica che chiamiamo
leggera, possa rappresentare una piccola tappa di questa crescita. In fondo,
l'arte e la cultura hanno soprattutto questo di straordinario: che più è piena
la valigia con cui le portiamo con noi, più leggeri diventano l'uomo e il suo
viaggio».
Informazioni: T.box (via Cameranense c/o PalaRossini) tel. 071.2901224. Orari
(esclusivamente nei giorni feriali): 10.30 - 12.30 e 15.30 - 19.30.
(ANSA2002-12-28 - 18:47:00) Sara' Claudio Baglioni l'8 gennaio prossimo a riportare la musica leggera al 'Teatro delle Muse' di Ancona, riaperto dopo 60 anni di silenzio. 'Ogni volta che si apre o, come in questo caso, riapre un teatro, una piccola stella si accende nella coscienza dell' uomo, e quel senso di vuoto che talvolta ci assale e' costretto a fare un passo indietro. Dove c'e' un teatro - ha detto Baglioni - il tempo e' meno vuoto'.
(Il
resto del carlino 22/12/02)
Baglioni alle Muse,
domani ultimi biglietti
ANCONA — Dopo l'assalto ai botteghini del Tbox di qualche giorno fa, di
biglietti per il concerto di Claudio Baglioni alle Muse ne sono rimasti pochi.
Ma per i tanti fans del cantante rimasti a bocca asciutta c'è ancora una
«speranza».
Da lunedì saranno infatti messi in vendita i posti dei palchettisti che non
avranno ancora esercitato il diritto di prelazione a loro riservato. Ricordiamo
i prezzi dei biglietti che saranno disponibili da domani: platea e prima
galleria euro 50,00, seconda galleria euro 40,00. I tagliandi sono in vendita
presso il T.Box del PalaRossini di Ancona (telefono 071.2901224) dalle ore 10.30
alle 12.30 e dalle ore 15.30 alle 19.30, esclusivamente nei giorni feriali. Il
concerto di Claudio Baglioni, in esclusiva nazionale, è in programma l'8 gennaio
al Teatro delle Muse. L'appuntamento con il popolarissimo cantautore romano apre
la prima rassegna di musica leggera ospitata al rinnovato Teatro delle Muse,
rassegna promossa dal Comune di Ancona in collaborazione con Anno Zero e
Capitanicoraggiosi e con la direzione artistica di Pepi Morgia. Dopo Baglioni
alle Muse si esibiranno Luciano Ligabue (21 febbraio) e Fiorella Mannoia (6
marzo).
(Il
messaggero 18/12 2002 ) (Il
resto del carlino 13/12/02)
Muse, il dono di
Claudio Baglioni.
Baglioni alle Muse:
assalto per i biglietti
ANCONA - Botteghini presi d’assalto per il concerto di Claudio Baglioni ieri
mattina, primo giorno di prevendita. Pochissimi ancora i tagliandi disponibili.
Un’attesa spasmodica tanto da creare le prime code sin dal pomeriggio del giorno
precedente. Fans giunti da tutta Italia per assicurarsi un posto al Teatro delle
Muse di Ancona. Il concerto del cantautore romano, in cartellone per mercoledì 8
gennaio, è il primo appuntamento con la musica leggera al Teatro dorico
nell’ambito della rassegna promossa dal Comune di Ancona in collaborazione con
Anno Zero e Capitanicoraggiosi e con la direzione artistica dello show designer
Pepimorgia. Gli altri due eventi in programma alle Muse sono previsti il 21
febbraio con Luciano Ligabue ed il 6 marzo con Fiorella Mannoia. Per lo
spettacolo di Claudio Baglioni, in esclusiva nazionale, i prezzi dei biglietti
sono i seguenti: platea e prima galleria Euro 50,00; seconda galleria Euro
40,00; terza galleria Euro 30,00. Il costo non è comprensivo di prevendita.I
tagliandi sono in vendita presso il T.Box del PalaRossini di Ancona (tel.
071.2901224) in questi orari: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30,
esclusivamente nei giorni feriali.
Il resto del carlino 18/12/02 di
Raimondo Montesi
Notte in sacco a pelo per Baglioni in
teatro
ANCONA — Botteghini presi d'assalto per Claudio Baglioni. Ieri mattina, primo
giorno di prevendita, al T.box del Palarossini in tantissimi si sono messi in
coda per accaparrarsi un biglietto per il concerto dell'8 gennaio alle Muse. I
fans sono giunti da tutta Italia (Sardegna, Campania, Emilia Romagna, Toscana) e
alcuni hanno addirittura passato la notte all'addiaccio davanti alla
biglietteria per non correre «rischi». Come l'anconetano Carlo Sestito: «Sono
arrivato lunedì sera verso le 23 e ho dormito qui con il sacco a pelo — racconta
—. Avevo anche un fornellino e la cuccuma per il caffè. Altri hanno dormito in
macchina. Baglioni? Un grande. E' il numero uno. Le sue canzoni, i suoi testi
colpiscono sempre al cuore. Ed è meglio adesso: come il vino migliora con il
passare del tempo».
Giovanna Trucchia, 27 anni di cui 10 da «baglioniana», è arrivata alle 8.30 e si
è già fatta due ore di fila: «Baglioni è un mito. Tanto che voglio iscrivermi a
un suo fan club. Tutte le canzoni sono belle, anche se io preferisco quelle più
vecchie e in particolare 'Mille giorni di te e di me', che dedico sempre al mio
fidanzato. Quello alle Muse sarà un concerto unico».
Anche Federica Polidori è in coda da ore. Ma l'amore per Baglioni è troppo
forte: «Lo seguo da una vita. Sono stata a diversi suoi concerti, ad Ancona e
anche allo Sferisterio di Macerata. Visto che veniva alle Muse mi sembrava un
delitto perdermelo». E' un'occasione anche per vedere il teatro? «Certo, finora
non ci sono mai entrata. Al concerto andrò con mio zio e mia zia. Baglioni è
bravo e anche bello. Anche l'occhio vuole la sua parte... ».
Un'altra fan «storica» è Norina Michelucci, 67 primavere: «Mi piace da sempre.
Cinque anni fa sono andata a vederlo al'Olimpico di Roma. Che dire? Baglioni è
Baglioni. E' unico nel suo genere. Mi piacciono le sue canzoni, i suoi testi, ma
anche il fatto che non è mondano, che non compare ad ogni festa come tanti
altri, nè sui giornali. Al concerto saremo in dodici tra amici, figli e nipoti.
Le Muse sono un motivo in più per andarci: sono cinquant'anni che seguo i
lavori...». Le ore passano e la coda continua. Per Baglioni si fa questo e
altro, anche se c'è chi protesta. «Fanno entrare dieci persone alla volta, e per
ogni gruppo passanoventi minuti — dice un fan in fila da tre ore —. Hanno
cominciato ad aprire alle 10.10. Potevano farlo prima». Alla fine, i tagliandi
rimasti sono pochissimi. I biglietti sono in vendita al T.Box (tel. 071.2901224)
dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, solo nei giorni feriali. Prezzi
(non comprensivi di prevendita): platea e prima galleria euro 50; seconda
galleria euro 40; terza galleria euro 30. Il concerto fa parte di una rassegna
promossa dal Comune in collaborazione con la Comstar Anno Zero e
Capitanicoraggiosi e con la direzione artistica dello show designer Pepimorgia.
Il resto dl carlino
Caccia al biglietto per Baglioni
ANCONA — Partirà martedì prossimo la prevendita per il concerto di Claudio
Baglioni dell'8 gennaio alle Muse. Non è la tappa di un tour, ma un evento
unico, in esclusiva nazionale, un regalo che l'amatissimo cantautore romano ha
voluto fare ad Ancona, città alla quale è molto legato.
Vista l'eccezionalità dell'esibizione, che per la prima volta in assoluto porta
la musica leggera all'interno dello storico teatro dorico, i biglietti andranno
sicuramente a ruba. E' bene quindi «premunirsi», e prenotare i biglietti che
saranno disponibili da dopodomani al T.box (via Cameranense, presso il
Palarossini; telefono 071/2901224, ore 10.30-12.30 e 15.30-19.30, solo nei
giorni feriali). Il costo dei biglietti è di 50 euro per la platea e la prima
galleria, 40 euro per la seconda galleria e 30 euro per la terza galleria.
Baglioni, che attualmente sta lavorando al suo ultimo disco, alle Muse proporrà,
con l'aiuto di chitarra, pianoforte e tastiera, un viaggio nella memoria
attraverso le sue canzoni più belle e conosciute, entrate di diritto
nell'immaginario di più di una generazione.
Sarà quindi un concerto rigorosamente acustico, come la sede impone, che
precederà di circa un mese e mezzo un altro grande evento, ovvero il concerto di
un'altra grande star della musica italiana, Ligabue, che il 21 febbraio si
esibirà in versione «unplugged» sul palco del risorto teatro (il 22 «Liga»
suonerà al Palarossini). Il 6 marzo a varcare il portone delle Muse sarà invece
Fiorella Mannoia, una delle nostre interpreti più sensibili.
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ANCONA — Claudio Baglioni (nella foto) inaugurerà l' 8 gennaio ad Ancona, con un
concerto in esclusiva nazionale, la rassegna che porta la musica leggera per la
prima volta al Teatro delle Muse, restaurato dopo 60 anni e di recente
inaugurato con un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti. Dopo Baglioni, le
Muse ospiteranno il 21 febbraio Luciano Ligabue in versione acustica e il 6
marzo Fiorella Mannoia. Lo spettacolo dell' 8 gennaio non è la tappa di un tour
(Baglioni sta lavorando al suo ultimo disco) ma un regalo — dicono gli
organizzatori — che il cantautore romano ha voluto fare alla città di Ancona.
ANCONA — La sinfonica, la prosa, poi le grandi opere liriche, il jazz e, adesso,
anche la musica leggera.
Il sindaco Sturani lo aveva annunciato ancor prima dell'inaugurazione del Teatro
delle Muse: «sarà un grande contenitore culturale dove ospiteremo quanto di
meglio offre il mondo dello spettacolo a 360 gradi».
E così è. Ieri, infatti, è stato presentato il calendario degli appuntamenti
legati alla musica leggera italiana.
Tre grandi concerti con un'«apertura» che è anche un regalo, del più amato
cantautore italiano, ad Ancona. Claudio Baglioni, infatti, sarà di scena l'8
gennaio alle Muse con un «concerto evento». Un'unica data nazionale per porgere
il suo saluto, e quello della musica leggera, al grande teatro risorto.
Il merito di quest'attenzione di Baglioni verso le Muse è anche e, soprattutto,
di Pepi Morgia, amico da trent'anni del cantante e regista di tutti i suoi
concerti. Morgia, che è il direttore artistico di questa stagione musicale, è
riuscito a distogliere Baglioni per un giorno dal lavoro che sta portando avanti
per il suo nuovo album. E così, l'8 gennaio l'autore di decine di canzoni che
hanno fatto da colonna sonora a tre generazioni, sarà sul palco delle Muse con
un concerto diverso da quelli degli ultimi tour teatrali. Ripercorrerà la sua
carriera artistica attraverso il pianoforte, le tastiere e la chitarra. Tre
momenti ben precisi del concerto che Morgia ha pensato per questo evento.
Ma, come accennato, non finisce qui. La società Anno Zero, di Domenico Mascitti
e Giulio Spadoni, e la Capitanicoraggiosi, che organizzano i concerti,
porteranno alle Muse anche due grandi interpreti. Come annunciato il 21 febbraio
arriverà Luciano Ligabue che proporrà un concerto semi acustico accompagnato da
Mauro Pagani e per alcuni brani anche dal suo gruppo. Il 6 marzo, in occasione
della festa delle Donne, sarà la volta di Fiorella Mannoia. «Per noi — ha
spiegato Spadoni — poter gestire l'organizzazione di questi tre appuntamenti
alle Muse è un onore. Abbiamo realizzato una piccola rassegna evento anche
grazie alla preziosa collaborazione del direttore artistico Morgia». «Ho pensato
a Baglioni, Ligabue e alla Mannoia — spiega Morgia — perchè rappresentano
rispettivamente la tradizione, l'innovazione e la... femminilità».
Alfredo Quarta