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O'Scia'...il vento di un respiro ci portera' vicino...

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O'Scia' festival V edizione: Malta 25 Agosto- Lampedusa27-28-29 Settembre 2007

2007 nasce il sito ufficiale della fondazione O'Scia'

Alcuni articoli dalla stampa

IMMIGRAZIONE - ESCLUSIVO - Famiglia Cristiana
CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE PER NOI DEL CONCERTO O SCIÀ A LAMPEDUSA

NON SOLO MUSICA
Parole e musica per provocare la politica. Per una civiltà migliore, multietnica, dove la convivenza è possibile, da esportare nel Mediterraneo. E dopo Malta, anche la Libia...

O’scià compie cinque anni. Traguardo importante. Cresce la capacità di sensibilizzare media e opinione pubblica, ma, soprattutto, quella di sollecitare istituzioni e forze politiche a dare risposta alle domande che l’emergenza migrazioni pone. Quando la musica si lancia in questo genere di iniziative, il rischio, di solito, è quello delle cosiddette operazioni one-shot. Un unico fuoco d’artificio che fa alzare lo sguardo al mondo e lo emoziona, ma solo per il breve tempo nel quale il gioco di luci colora il cielo. Poi tutto torna come prima. O quasi.

Esattamente quello che O’scià ha sempre cercato di evitare. Con temi dolorosi e complessi quali migrazioni e integrazione culturale ci vuole altro. Il successo di un’iniziativa come questa è, quindi, legato alla sua capacità di costruire, passo dopo passo, una piccola storia. Anche per questo, da quasi due anni O’scià si è trasformata in fondazione. Sebbene la strada non sia affatto agevole, l’intenzione è quella di percorrerla fino in fondo, confortati anche dal sostegno della benedizione speciale di Benedetto XVI e del suo invito a trovare il coraggio di cambiare il mondo.

Se non vi apriranno per farvi entrare – è scritto –, vi apriranno per farvi smettere di bussare. Una strategia che comincia a dare frutto. In questi primi cinque anni, infatti, molte porte si sono aperte. E altre, ancora, si stanno aprendo. Porte importanti. Prima: l’attenzione dei media. Fondamentale per far meglio comprendere i termini del problema e ridurre l’incidenza di ignoranza e pregiudizio.

Un’iniziativa altamente credibile

Il numero delle testate accreditate cresce di anno in anno, così come gli spazi riservati al messaggio chiave di O’scià: solidarietà per l’integrazione, nel rispetto dei diritti, delle regole, degli altri. Seconda: la fiducia e l’adesione di prestigiosi organismi internazionali, quali l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Amnesty International, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Imo) e la World Islamic Call Society, la più famosa organizzazione benefica islamica mondiale che fornisce aiuti ai rifugiati, alle vittime di guerre e catastrofi naturali. Terza: l’ascolto e il contributo della politica.

O’scià (la quinta edizione è in programma a Lampedusa dal 27 al 29 settembre) ha ottenuto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, il patrocinio di Senato, Camera e dei ministeri interessati e, cosa più unica che rara, il supporto sia del Governo di Centrodestra che di quello di Centrosinistra. Supporto convinto e fattivo, a testimonianza – oltre, naturalmente, della rilevanza del tema – della qualità e della credibilità dell’iniziativa. Ma ascolto e sostegno non sono venuti solo dalla politica italiana. Il messaggio di O’scià è, infatti, arrivato anche a Bruxelles. Il 13 settembre 2006, su invito del Parlamento europeo, ho suonato davanti all’Assemblea plenaria per ricordare a tutti che, se l’emergenza immigrazione tocca quasi esclusivamente l’estrema periferia sud dell’Unione, il problema riguarda, invece, tutta Europa e richiede risposte europee.

Parole e musica, dunque, intendevano provocare la politica, chiederle di trovare il coraggio di volare alto, indicare la strada di una convivenza possibile e creare le condizioni per le quali migrare torni a essere un’opportunità e una risorsa, sia per chi arriva che per chi c’è. E la risposta di Bruxelles non sta tardando. Grazie anche all’impegno e alla determinazione di chi – come Franco Frattini, vicepresidente della Commissione con delega per l’immigrazione – crede nella prospettiva dell’integrazione e lavora perché l’europolitica trovi spirito, regole e risorse per realizzarla.

Il coraggio di volare alto

Dopo Bruxelles, O’scià è approdata a Malta, con un concerto straordinario al porto di La Valletta, lo scorso 25 agosto. Concerto realizzato con il sostegno del Governo maltese, che ha fatto proprio il messaggio di O’scià e chiesto all’Europa che Malta non venga abbandonata a sé stessa, ma sia dotata degli strumenti e dei mezzi necessari a superare l’emergenza.

Ma l’impegno di O’scià – al quale, in questi cinque anni di incontri, quasi duecento tra musicisti, artisti, attori e personaggi dello spettacolo hanno offerto, gratuitamente, il proprio apporto – non si ferma. L’idea è quella di coinvolgere tutte le popolazioni del Mediterraneo in una sorta di "forum" permanente e itinerante, nel quale gli incontri di musica e arte aiutino a promuovere il rispetto per i diritti dell’uomo, le regole della convivenza civile e il valore dell’integrazione. Valore fondamentale soprattutto nel millennio della globalizzazione. A questo proposito, forse entro la fine dell’anno, sarà la Libia a ospitare uno dei prossimi incontri musicali di O’scià. La sintonia con le autorità libiche su temi e proposte è tale da lasciar sperare che le meravigliose coste di quel Paese – vittima, a sua volta, di forti pressioni migratorie dalle aree subsahariane – possano rilanciare il messaggio di O’scià.

Non solo musica, quindi, ma cinque anni di piccoli, concreti, passi verso la costruzione della cultura dell’integrazione. La vita è l’arte dell’incontro. E la storia dell’umanità è, da sempre, storia di grandi incontri e grandi fusioni. Storia di integrazione. Ed è impossibile – oltre che sciocco – pensare di fermare la storia. Armonizzare diritti, culture e ragioni non spetta alla musica. Spetta alla politica. E dato che il termine deriva dalla parola greca polis, l’invito di O’scià è che l’Europa possa divenire la "città aperta" nella quale le grandi civiltà dell’oggi possano costruire insieme le grandi civiltà di domani e un domani di civiltà per tutti.

Una "città aperta" nella quale, scoprendo che la diversità è ricchezza e che ciascuno può essere risorsa per l’altro, l’umanità impari, finalmente, a darsi più umanità. Claudio Baglioni

TRE CONCERTI, MOLTI ARTISTI

I tre concerti di O’scià 2007 si terranno il 27, 28 e 29 settembre sulla spiaggia di Lampedusa. Claudio Baglioni sarà sempre presente, molti altri artisti si alterneranno nelle tre serate.
Il 27 ci saranno tra gli altri Avion Travel, Mario Biondi, Cristicchi, Matia Bazar, Neri Marcorè, Annalisa Minetti.
Il 28 toccherà a Paola Cortellesi, Califano, Cammariere, Gragnaniello, Vibrazioni, Fiorella Mannoia, Mariella Nava, Ricky Tognazzi. Il 29, Eugenio Bennato, Paolo Bonolis, Alex Britti, Fabio Concato, Don Backy e Laura Pausini.

oecumene.radiovaticana.org 1 Ott.
Lampedusa saluta la 5^ edizione di O' Scià, il festival-laboratorio a favore degli immigrati

“Il vento di un respiro ci porterà vicino”: questo lo slogan di O’ Scia’, il festival-laboratorio a favore degli immigrati che ha chiuso i battenti a Lampedusa. Tre giorni di musica, incontri e rassegne cinematografiche ideati dal cantautore Claudio Baglioni. Ma qual è l’obiettivo principale di questa manifestazione giunta ormai alla quinta edizione? Isabella Piro lo ha chiesto allo stesso Claudio Baglioni:

La Sicilia.it 3 Ott.
Città flash

«Per il terzo anno consecutivo siamo stati chiamati a svolgere la nostra assistenza socio sanitaria a Lampedusa, in occasione di «O' Scià», che quest'anno ha contato oltre ventimila persone. E non sono mancate le difficoltà».
Con queste parole Maurizio Cimino, dirigente del Dipartimento provinciale della Protezione civile, comincia il suo viaggio all'interno della manifestazione che, anno dopo anno cresce sempre più, attirando folle sull'Isola.
«Siamo scesi in campo con quaranta volontari, tre autoambulanze, diverse squadre di barellieri - prosegue Cimino - e ci siamo occupati di tutte quelle attività necessarie alla sicurezza. Il problema nasce a causa di una scarsa collaborazione tra noi e gli organizzatori della manifestazione. Un evento del genere deve essere analizzato in ogni aspetto e, invece, non è stato indetto nemmeno un tavolo tecnico per mettere in sinergia tutte le forze operanti sul territorio. Gli organizzatori hanno fatto il loro lavoro senza tenere in considerazione quello degli altri. E non solo. Un ragazzo paraplegico aveva espresso il desiderio di stringere la mano a Baglioni. Si trattava di una situazione particolare, così l'ho fatto accompagnare dai volontari, ho parlato con gli addetti alla security che mi hanno garantito di avere parlato con gli organizzatori. Il ragazzo è stato ad aspettare per oltre due ore, poi gli organizzatori hanno fatto sapere che Baglioni non avrebbe potuto salutarlo».
Un epidosio ovviamente poco piacevole, rimasto impresso nella memoria di Cimino e ancor di più nella memoria di quel ragazzo che ha fatto di tutto per incontrare il suo cantante preferito.
Ma «O' Scià» non nasce come evento legato alla solidarietà? E, soprattutto, non avrebbe dovuto essere organizzato di concerto con gli enti preposti alla sicurezza della gente? E invece neanche un grazie.
«Gli uomini della protezione civile - conclude Cimino - sono invisibili fin quando non accade qualcosa».R. B.

La Sicilia.it 3 Ott.
Lo dico a La Sicilia
Gli «interessi» dei lampedusani
Egregio direttore, con amarezza e delusione devo constatare che il giornale "La Sicilia" da lei diretto trascura, o meglio ignora del tutto, i comunicati stampa di questo gruppo consiliare che vengono trasmessi in e-mail o in fax alla redazione di Agrigento. Notiamo invece che i comunicati del sindaco e della maggioranza sono sempre pubblicati regolarmente. Questo comportamento (che avviene solo con il giornale "La Sicilia") mi sembra un fatto gravissimo ed inaudito, in quanto un giornale dovrebbe essere libero da qualsiasi infiltrazione politica, al di sopra di ogni sospetto, assicurando l'imparzialità e garantendo una informazione vera e indipendente ai lettori. L'ultimo caso emblematico è quello di oggi (02/10/07) nel quotidiano "La Sicilia" a pag. 28 un articolo a firma Stelio Zaccaria, dal titolo "O' Scià resterà a Lampedusa?". Notiamo che l'articolista si lascia andare a commenti direi personali sulla riuscita della tre giorni di "O' Scià" quali: «O' Scià di quest'anno ha suscitato imbarazzanti silenzi", oppure "Baglioni ha fatto la sua parte ma qualcosa non è piaciuta", ed altro ancora che non sto qui a ripetere. Mi dispiace veramente che l'articolista in questione non ha dato un minimo accenno al comunicato stampa trasmesso ieri (01/10/07) da questo gruppo consiliare alla redazione de "La Sicilia" di Agrigento, forse anche questa volta o i nostri comunicati non arrivano alla redazione oppure non trovano spazio sul giornale? Mi permetta però di smentire quanto affermato nell'articolo, nel quale si afferma: "che tutti gli operatori siciliani sono stati tenuti fuori dai giochi". Per dovere di cronaca posso affermare (anche per la mia professione di agente di viaggio) che molti tour operator siciliani, soprattutto di Agrigento, Palermo e Catania, hanno organizzato giustamente pacchetti turistici con l'aggiunta di voli charter sia da Palermo che da Catania per Lampedusa e viceversa, facendo il pienone, ed era impossibile trovare un posto aereo per Lampedusa nel periodo del concerto. Altra cosa che non si condivide nell'articolo è quella secondo cui i locali quest'anno sono rimasti delusi dalla manifestazione di "O' Scià"; posso affermare con grande entusiasmo che la gente di Lampedusa è entusiasta e felice di questa imponente manifestazione, ringrazia di cuore il maestro Claudio Baglioni e già si pensa a "O' Scià" 2008, che sicuramente vedrà ancora Lampedusa protagonista. Se qualche agrigentino non è rimasto contento o si è sentito escluso, pazienza, nella vita non si possono accontentare tutti.
Giuseppe Palmeri capogruppo consiliare dell'Ulivo
Che peccato. Dopo tanti anni di collaborazione al nostro giornale l'ex collega Palmeri ha dimenticato questa professione. Non segue più certamente i due maggiori quotidiani siciliani e dopo averne visto uno distrattamente, con un articolo che non gli è piaciuto, ha preso carta e penna e si è lanciato in affermazioni che non trovano riscontro nella realtà. Intanto che non pubblichiamo i suoi comunicati mentre pubblichiamo quelli dell'Amministrazione. A parte il fatto che non è vero, vorrei comunque dire che in ogni caso l'Amministrazione comunica provvedimenti, l'opposizione commenti, critiche o interrogazioni. Circa il giudizio critico, grazie a Dio (e non a Palmeri), c'è ancora democrazia e libertà di opinione. Quanto alla frase senza il coinvolgimento degli operatori locali, se Palmeri avesse letto bene l'articolo, avrebbe notato che il riferimento era agli organi d'informazione locale e non ai tour operator che sappiamo bene quanto hanno lavorato e per questo capiamo la sua preoccupazione per il 2008.s.z.

Aduc.it
U.E. - ITALIA
Frattini ad O'Scia': l'immigrazione e' nostra opportunita'
30 Settembre 2007

'Vivere l'immigrazione come opportunita''. L'invito arriva dal vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, in collegamento telefonico con Lampedusa, ieri, per la tavola rotonda che O'Scia', il festival laboratorio ideato da Claudio Baglioni, ha dedicato agli 'Uomini della porta accanto'.
Riuniti intorno a un tavolo a parlare di immigrazione e integrazione, rappresentanti di istituzioni italiane ed europee, associazioni, organismi, nazionali ed internazionali, impegnati nel settore. 'L'immigrazione va vaissuta come opportunita' e non solo come dolore e tragedia', ha detto Frattini, che si e' complimentato per il successo euro mediterraneo di O'Scia'.
Dalla portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Laura Boldrini, qualche dato: 'L'anno scorso sono sbarcate a Lampedusa 18 mila persone e circa un terzo hanno chiesto asilo.- ha ricordato - Lampedusa e' un simbolo, e' l'isola che libera le persone dalla paura. Se gli sbarchi quest'anno sono diminuiti, non cala invece il numero di migranti che richiedono asilo, spinti dalla disperazione e dall' ingiustizia. Chi ha un atteggiamento intollerante perde una grande sfida'. Zeinah Ahmed Dolal, del Movimento internazionale Genti di Pace promosso dalla Comunita' di Sant'Egidio, ha portato la sua testimonianza: 'Sono musulmana, sono scappata dalla Somalia. In Italia ho trovato la mia strada e una nuova famiglia'. Da Mansur Tantush, rappresentante in Italia e Santa Sede della World Islamic Call Society, un appello per scuole piu' multietniche e la proposta di creare un istituto di storia del Mediterraneo. Mario Morcone, capodipartimento per le Liberta' civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno,ha ha ricordato che l'ospitalita' ai rifugiati che chiedono asilo e' un dovere per gli italiani, perche' corrisponde ad un diritto costituzionalmente garantito. 'Lampedusa rappresenta oggi uno standard di riferimento europeo per la sua accoglienza', ha aggiunto. Baglioni - osannato dai Lampedusani con tanto di striscione 'grazie Claudio, ti vogliamo bene' - ha sottolineato che Lampedusa, grazie a O'Scia' ha finalmente trovato quell'attenzione che cerca da anni. E presto, ha confermato Mansur Tantush, O'Scia' attraversera' il mare per sbarcare in Libia, a Tripoli, dove entro fine anno sara' organizzato un convegno, cui seguira' un evento musicale in un sito archeologico

Il Mattino 30 set.
Con Baglioni sull’isola della solidarietà
DALL’INVIATO Federico Vacalebre Lampedusa. «’O scià», ovvero «respiro mio», «ciato» traducono in napoletano gli Avion Travel. Il respiro di Lampedusa è quella del maestrale, vento che soffia impetuoso a scompigliare i capelli e aizzare il mare, sconsigliando gli «sbarchi che ormai non si chiamano più così, ma arrivi, perché i povericristi che cercano in Italia un miglior destino vengono fermati/accolti prima di arrivare sulle coste», spiega Claudio Baglioni, trasformato in animatore agit-prop, assieme alla compagna Rossella Barattolo, da questa kermesse un po’ festa di piazza e un po’ «Live aid» de noantri, anche se non tutti gli artisti coinvolti ne hanno consapevolezza e lo vivono come un incrocio tra Sanremo e l’«Isola dei famosi». Il respiro di Lampedusa è quello di una kermesse musicale che ha il fascino dell’improvvisato, dove (quasi) tutto è possibile, dove persino l’esagerazione (gli acuti improbabili e inutili di Annalisa Minetti e Roberta Faccani dei Matia Bazar, ma anche quelli di una Nicky Nicolai che cita stoltamente Mina) è accettata da tutti, tanto siamo su di una spiaggia (la Guitgia), tanto sono solo canzonette, anche quando vorrebbbero farci riflettere. «Questa manifestazione è nata dal bisogno di lavarmi la coscienza, dal senso di colpa dettato dal successo, forse», riflette Baglioni, «ma soprattutto dalla follia di un mondo sempre più diviso in ricchi e poveri, dalla volontà di restituire all’isola una fama meno triste di quella creata dai tg». Su questo fronte il successo è indiscusso: la tre giorni (si conclude stasera, con un cast che annovera la Pausini e Bonolis, mentre Pino Daniele ha dovuto dare forfait per le gravi condizioni della madre) riempie la battigia e Lampedusa tutta, mentre il nuovo centro di accoglienza ha cancellato i fili spinati e ora viene additato come buon esempio dalla Comunità europea. Dopo l’arrivo del ministro Ferrero e i messaggi del presidente della Repubblica Napolitano, dei presidenti di Senato e Camera Marini e Bertinotti, del vicepresidente della Commissione europea Frattini, si attende un nuovo segnale di attenzione dal Papa. E dopo la tappa di agosto a Malta si lavora a quella in Libia. Baglioni è soddisfatto dei risultati e dell’«attenzione», sa «che la soluzione non verrà da un musicante. Rispetto le istituzioni, gli uomini che le rappresentano possono cambiare, ma non possiamo deleggittimarle, e nemmeno la politica, se è per questo». Il respiro/vento di Lampedusa non è, allora, quello dell’antipolitica: «Quando Neri Marcorè ha nominato il premier prima dell’imitazione del Ligabue di ”Una vita da mediano” nessuno ha applaudito né fischiato. Non so se è un segnale di distacco dalla politica o di una positiva normalità: è uno show, non un comizio politico». Marcorè è esilarante: «Una vita da prodiano, sempre a prendere schiaffoni, a tenere tutti buoni, circondato da c..., a dar retta anche a Parisi, tutti vogliono poltrone e minacciano la crisi». La voce e l’accento del rocker di Correggio regalano anche lo sfogo/pastiche sulle note di «Ho messo via»: «Hai messo via le mie illusioni, pensavo tutto cambierà, quasi rimpiango il Berlusconi e la sua mediocrità». Sulla Guitgia, intanto, si riassume il canzoniere baglioniano: Claudio è il padre padrone della kermesse e gioca con Serena Autieri («Avrai»), Cristicchi (la sua «Reginella» reloaded), la Minetti («Notte di note»), Fabrizio Moro («Quanto ti voglio»), una Ivana Spagna miracolosamente ringiovanita («E tu»), i Neri per Caso («Via»), Mariella Nava («Poster»), Le Vibrazioni («Vieni da me»). E si diverte tra Tenco («Un giorno dopo l’altro» con la Nicolai e Stefano Di Battista), la contiana «Insieme a te non ci sto più» con gli Avion Travel, il «Minuetto» diviso con Franco Califano, «Se telefonando» con la strepitosa Paola Cortellesi, l’omaggio a Modugno di Roy Paci («Malarazza»), le «Vacanze romane» dei Matia, la «Cu’mme» di Enzo Gragnaniello. La sigla, anche stasera per l’appuntamento al 2008, è «Volare», pensando a quel «blu dipinto di blu» marino cui si affida la vita di migliaia di «clandestini». Dicono che nel 2006 a Lampedusa ne siano giunti 18.096, l’82 per cento di quanti ne sono arrivati in tutt’Italia via mare, che un terzo di loro abbia chiesto asilo, che nei primi mesi del 2007 ci sia stato un calo, addirittura del 46,7 per cento. «Diciamo un piccolo calo», ridimensiona Baglioni, che sa che mentre parla, canta, e pensa al tour negli Usa delle prossime settimane, decine e decine di senza futuro stanno navigando a pochi chilometri da qui, oppure hanno scelto altre coste, magari più accoglienti. A Lampedusa c’è il vicesindaco leghista Angela Maraventa che ricorda «la rabbia della popolazione che si sente dimenticata dallo Stato. Anche di questo ”'O Scià” vuole farsi carico, domandandosi come si possa trovare una soluzione ai tanti problemi alla base di questa guerra dei poveri». Ma la risposta è ancora persa nel vento.

Il Giornale 30 set.
Baglioni duetta con la Pausini alla gran festa del pop buonista
di Paolo Giordano - domenica 30 settembre 2007, 07:00 Stampa
nostro inviato a Lampedusa

Allora ci ha pensato Laura Pausini, ieri notte, a chiudere la settimana di O’Scia’ cantando e duettando con Claudio Baglioni e fissando nell'ideale registro del festival la massima più sincera: qui si viene per la musica, ma anche perché questa è la frontiera più meridionale d'Europa, la spiaggia dove attraccano i disperati in fuga dall'Africa e dall'Asia. Solo l'anno scorso sui sedici chilometri di quest'isoletta sono sbarcate quasi ventiduemila persone, tutte traghettate da ignobili barconi in cambio di gocce di sangue e denaro. Nel 2007, fa sapere il capo dipartimento del ministero dell'Interno, Mario Morcone, gli arrivi sono calati ma sono comunque aumentate le richieste d'asilo, che erano già seimila l'anno scorso. Ed è di fronte allo stillicidio dimenticato che Claudio Baglioni ha fondato nel 2003 il suo festival-laboratorio che, idealmente, è il trait d'union tra il grande pubblico e quest'enorme problema sociopolitico. Il palco è sulla spiaggia della Guitgia e poco più in là proprio ieri sono arrivati altri 13 clandestini pronti a disperdersi in Italia, più o meno guidati dalle nostre istituzioni. C'è Baglioni, quindi se ne parla: e di questo lui ha un merito ancor più grande dello sforzo, genuino e un po’ retorico, che richiama qui ogni anno fior di artisti e trasformando O’Scia’ nell'evento più importante d'Europa in materia d’integrazione. Lui dice, citando Martin Luther King, che non teme «le grida dei violenti ma il silenzio degli onesti» e concediamogli questa scappatella ridondante perché si capisce che ci crede.

Quello che conta è che sul palco in una settimana sono passati decine di artisti, dall'Orchestra di Piazza Vittorio passando per Avion Travel, Simone Cristicchi, Alex Britti, Nicky Nicolai, Serena Autieri, Stefano Di Battista, Paola Cortellesi e un'altra ventina di nomi che più diversi non si può. D'altronde in qualsiasi altro posto in Italia è difficile vedere in scena, come è successo venerdì, un Franco Califano, gigione e commovente, e subito dopo i rockettari delle Vibrazioni, che musicalmente sono agli antipodi e pestano duro sulla batteria ma sanno muovere i giovani come pochi altri. E anche qui lo hanno fatto, con un concerto pieno di gusti anni '70. Mentre suonavano, sotto il palco c'era una ventina dei ragazzi sbarcati lunedì sera, tutti in regolamentare tuta e tutti penosamente in balia del destino. Anche per loro, mescolati a oltre seimila persone, ieri sera si sono esibiti Mario Biondi, il mago Casanova (nel suo show dell’altra sera, dice Baglioni, ha «miracolosamente indovinato tutti i trucchi»), e poi Don Backy, Fabio Concato, la maltese Ira Losco, Eugenio Bennato, Alex Britti e Laura Pausini che ha cantato quattro brani (Io cantoCome se non fosse stato mai amore, Tra te e il mare e Vivimi) e poi ha duettato con Baglioni in Strada facendo. Già, i duetti: il divo Claudio non si è risparmiato e forse il più riuscito è stato Una domenica bestiale con Concato. Di certo, fa più notizia lo Stand by me cantato con un Paolo Bonolis che anche qui, nel pozzo della vera disperazione, non ha mancato di far polemica. Per evitarle, molti politici (a parte il ministro Ferrero) hanno evitato di venire come gli anni scorsi, mandando comunque la loro benedizione. Bertinotti e Marini lo hanno fatto. Ma anche D'Alema, di cui Baglioni in serata ha letto la lettera. Parole di circostanza, ovvio, ma accidenti quanto lontane da quaggiù.

Il Tempo 29 set.
Sull’isola la manifestazione «O’Scià»
Baglioni: «Il mio sogno?
Il Papa a Lampedusa»

LAMPEDUSA al centro del Mediterraneo, non solo geograficamente ma anche artisticamente e culturalmente con «O’Scià», manifestazione di musica e teatro curata da Claudio Baglioni. In questi giorni si sono accesi i riflettori sulla splendida isola del Mediterraneo troppo spesso ricordata, ingiustamente, solo per gli sbarchi dei clandestini. Giunta alla sua quinta edizione, «O’Scià» che, iniziata lo scorso 23 settembre, è giunta oggi alla giornata finale, ha offerto una ricca serie di eventi musicali e teatrali, momenti di dibattito e sensibilizzazione sul fenomeno delle migrazioni. «Mai un presidente della Repubblica o un Papa si è recato in visita a Lampedusa - ha detto Claudio Baglioni - Io li ho invitati entrambi, nell'ambito di O’Scià senza avere tuttavia la pretesa che questa isola e il mio festival diventino l'ombelico del mondo». Baglioni ha affermato che la sua è una manifestazione «politica», senza che questo debba significare «avere un ruolo di supplenza rispetto a chi ha un ruolo propriamente politico». Gli artisti, ha aggiunto con umorismo il cantautore romano, «non sanno fare le guerre ma, come i trombettisti al fronte, possono suonare la carica». Se il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha inviato una lettera di ringraziamento declinando l’invito, il Papa gli ha assicurato, tempo fa, di avere molto a cuore la situazione di Lampedusa, seguita a distanza attraverso i telegiornali. «O’Scià» gode del patrocinio di numerose istituzioni italiane ed europee e del sostegno di alcune organizzazioni non governative. «Qualche politico si era fatto avanti, ma alla fine non sarà presente - ha detto ancora Baglioni, a proposito dell'annunciata presenza, poi sfumata, dei ministri Rutelli e Mastella - Ci auguriamo che facciano bene nelle loro sedi». Neanche Franco Frattini, vicepresidente della Commissione Europea, arriverà a Lampedusa. Doveva essere presente ad una tavola rotonda sul problema dell'immigrazione clandestina. Anche Frattini ha inviato un messaggio in cui, complimentandosi con Baglioni, ribadisce la necessità di restituire il sorriso a Lampedusa, un'isola, scrive, «che è simbolo di terra e di speranza per molti, ma nello stesso tempo, e proprio per questo, soffre di un imprinting e di un'immagine negativa che rendono pallida la sua bellezza e la sua attrattiva turistica». Baglioni, che giovedì prossimo partirà per gli Stati Uniti dove terrà alcuni concerti, punta a fare tappa con la manifestazione anche in Libia, dopo il successo riscontrato a Malta oltre che a Lampedusa. «La Libia - ha spiegato il cantante - vorrebbe organizzare anche un convegno ecumenico con la Chiesa di Roma, le chiese valdesi... ma non me la sentirei di organizzare anche un meeting interreligioso», ha concluso, sorridendo, Baglioni. Oggi gran finale con Laura Pausini, Pino Daniele, Paolo Bonolis e altri artisti. E intanto Baglioni pensa già al cast della prossima edizione di «O’Scià». Tra gli obiettivi c'è quello di coinvolgere il senegalese Youssour N’Dour e Peter Gabriel. spettacoli@iltempo.it

la Stampa.it 27 Set.
Baglioni gran tessitore tra Rutelli e la Pausini
Claudio Baglioni organizza domani Gli uomini della storia accanto. Integrazione, dialogo, solidarietà e diritti

Concerti e dibattiti sull’immigrazione. Per il laboratorio del Divo Claudio, attesi Mastella, Bonaiuti, Frattini
MARINELLA VENEGONI
INVIATA A LAMPEDUSA
Non solo Clemente Mastella, che era ormai un habitué. Ma pure il ministro della Cultura Rutelli, e quello per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero. E poi, l’opposizione: l’eminenza grigia Bonaiuti, e da Bruxelles Franco Frattini, vicepresidente della Commissione Europea con delega per i problemi dell’immigrazione. Sono nomi che circolano da tempo, non tutti confermati in verità dopo che il ciclone Grillo s’è abbattuto sulla politica. Chissà chi riuscirà a resistere, chissà se Lampedusa potrà contenere tante auto blu: solo uno così lontano dalle ideologie, così poco propenso alle invettive e alle canzoni politiche come Claudio Baglioni, poteva riunire tanti alti papaveri intorno a un progetto come il Festival O’ Scià di Lampedusa, che comincia domani sulla spiaggia della Guitgia. Proprio lì dove, a pochi metri, arrivano cariche di fatica le barche dei disperati in cerca di un futuro.

Partito in sordina 5 anni fa, protagonista della nuova diplomazia delle canzoni, il Festival del Divo Claudio per la prima volta prende così apertamente sottobraccio la politica, e la conduce in luoghi impervi: perché, da questo mare azzurro battuto dallo scirocco, O’ Scià sta ormai guardando alla Libia, dove molto probabilmente a novembre si terrà un concerto, nell’anfiteatro a picco sul mare di Leptis Magna oppure a Sabrata, dove Muti tentò di suonare. Invece di Verdi, risuoneranno La vita è adesso e Strada facendo, più le canzoni di Gianni Morandi, e Laura Pausini. Il tutto, con diretta Raiuno, perché gli italiani sappiano che sui temi dell’immigrazione, né le canzoni né la politica stanno con le mani in mano. E sulle canzoni, ci possiamo giurare.

A raccontare le lunghe trattative con la Libia, con una prudenza imparata dai vent’anni di vita accanto a un divo, è Stefania Barattolo, la compagna di Baglioni; lei ha tenuto le fila dell’organizzazione in tutti questi anni. Sempre lei, ha fatto numerose gite non turistiche a Malta, dove c’è stato un O’ Scia’ a fine agosto, ed è andata più volte a Tripoli: «In questa storia, Claudio ci ha buttato l’anima e io pure - spiega -. Abbiamo preso contatti con lo Iom, un’organizzazione di 147 paesi che si occupa di coloro che fuggono; e crede molto nel nostro progetto Laura Boldrini dell’Unhcr, l’organizzazione dell’Onu per i rifugiati. Stiamo cercando di coinvolgere i paesi che hanno lo stesso problema, perché si parlino: pure la Libia si sente vittima dell’immigrazione clandestina, dice di avere 1 milione e 400 mila persone sul suo territorio». E comunque, lei a Tripoli c’è stata da tempo, a trattare per il concerto: «La prima volta, da sola, lo scorso dicembre da Nuri Daw, viceministro della cultura e della comunicazione. Avevo parlato con Mansour Tantouch, rappresentante libico in Italia del Wics, la parte moderata del movimento islamico. Dall’accoglienza ho capito che ero in una situazione di tutto riguardo. La volta successiva è venuto anche Claudio: lo conoscevano, c’è stata una grande ospitalità. Insomma abbiamo continuato a parlare del progetto di un concerto: Nuri era propenso e convinto, dice che questo evento consoliderebbe i rapporti fra i Paesi che debbono gestire il problema clandestini. Ma qui gioca l’asse politico fra i due Paesi. I libici son contenti se viene la tv, positiva pure la Rai». E i nostri politici, Stefania? «Se hanno vicino un artista con idee precise, si adeguano».

Mentre la grande rete diplomatico-canora continua ad essere tessuta, Lampedusa si riempie per la grande vigilia. Turisti e locali vedranno arrivare più scorte che non cantanti. Passano in secondo piano Laura Pausini e Mario Biondi: la gente comune baderà soprattutto a loro, ma dietro le quinte del Festival l’impatto sarà molto più forte. Stefania Barattolo ci conta: «Sono con Claudio da vent’anni, ma emozioni così grandi non ne ho mai provate. Vedo i cantanti investiti di un ruolo che non hanno quasi mai, perché di solito son macchine da denaro». La causa vale la fatica: «I traffici di immigrati clandestini sono uno spaccio di vite umane, un nuovo business della malavita. I disperati non sempre sono accolti con dignità. Nel mio piccolo, non voglio appartenere a questo processo di decadimento in cui sta finendo l’umanità colta e ricca».

allaradio.org 27 Set.
Domani, venerdì 28 settembre, Mariella Nava sarà ospite di “O’SCIÀ”, il festival musicale di Lampedusa organizzato da Claudio Baglioni per sensibilizzare le persone sul problema dell’ immigrazione clandestina.

Così commenta la sua partecipazione al festival: “Sentivo parlare ogni anno, di questi tempi, di ‘O’ SCIA’, un evento dal quale ero attratta già solo per la notizia che ne davano, dalla massiccia partecipazione di tanti colleghi. Ho sempre pensato che fosse un momento molto speciale, in cui unire la voglia di incontrarsi, ritrovarsi insieme facendo musica, anche in modo informale e scanzonato da veri amici, ad una giusta causa.

Un megaconcerto in più giorni a cui non avevo mai avuto il piacere, fino ad oggi, di prendere parte. Un pomeriggio di quest’estate mi è arrivato l’sms dell’invito da parte di Claudio Baglioni, seguìto da una telefonata in cui mi spiegava di cosa si trattasse, ma io ero preparatissima, sapevo già della speciale atmosfera che si viene a creare e che quest’anno potrò finalmente respirare anch’io.

Sono onorata di far parte di tanti concerti importanti, dopo aver ripreso fiato grazie a Renato Zero e al suo tour, anche questo sarà per me un altro punto di forza.

Devo dire un infinito grazie ai Grandi per volermi con sé sui loro palchi.

Mariella canterà la canzone “Per Amore” e alcuni brani tratti dal suo ultimo album “Dentro una rosa” (uscito il 20 aprile scorso su etichetta Nar International/Edel), tra questi, “Dentro una rosa” e “Gli ultimi” che ben si addice al “tema” portante dell’evento stesso. La canzone è infatti un ritratto crudo dei molti che si avventurano verso le coste italiane nella speranza che nuova vita li attenda e li accolga, dopo traversate disperate su imbarcazioni improbabili o di fortuna.“Lampedusa conosce tante di queste storie e penso – dice Mariella - sarà un momento emozionante cantarla proprio lì”.

Ritornata sulle scene musicali, dopo tre anni di assenza, con il nuovo album di inediti “Dentro una rosa”, Mariella Nava ha festeggiato quest’anno i venti anni della sua carriera artistica, ricca di successi scritti per sè e per i grandi nomi della musica italiana


MUSICA/ LA NAVA OSPITE A LAMPEDUSA DEL FESTIVAL "O' SCIA'"
Il concerto domani nella kermesse per gli immigrati clandestini

Roma, 27 set. (Apcom) - Anche Mariella Nava si esibirà a Lampedusa nel festival musicale "O' scià", organizzato da Claudio Baglioni per sensibilizzare l'attenzione del pubblico sul problema dell'immigrazione clandestina.

"Ho sempre pensato che fosse un momento molto speciale - ha commentato in un comunicato la cantante pugliese - in cui unire la voglia di incontrarsi, ritrovarsi insieme facendo musica, anche in modo informale e scanzonato da veri amici, ad una giusta causa".

La Nava nella sua esibizione di domani presenterà il brano "Per Amore" e i nuovi testi del suo ultimo album "Dentro una rosa" che segna il suo ritorno dopo tre anni di assenza dalla scena musicale.

Notiziario NIP - News ITALIA PRESS
L'OIM con Claudio Baglioni a Lampedusa per sensibilizzare alle migrazioni
Lampedusa - L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) è quest'anno tra i patrocinatori di "O'Scià", la manifestazione organizzata dal 23 al 29 settembre da Claudio Baglioni nell'isola di Lampedusa.

Giunta alla sua quinta edizione, "O' Scià" prevede una serie di eventi musicali e teatrali nonché momenti di dibattito e cercherà di sensibilizzare istituzioni, forze politiche, media e opinione pubblica sul fenomeno delle migrazioni.

L'OIM - presente da oltre un anno insieme a UNHCR e Croce Rossa Italiana nel Centro di Soccorso e Prima Accoglienza di Lampedusa - ha anche patrocinato il recente concerto organizzato da "O'Scià" a Malta.

"Claudio Baglioni ha il grande merito di attirare in modo molto efficace l'attenzione dell'opinione pubblica sui drammi che continuano ad aver luogo nel mar Mediterraneo - afferma Peter Schatzer, capo missione dell'OIM di Roma - e che vedono protagonisti persone che, nella speranza di trovare condizioni di vita migliori o di fuggire da guerre o persecuzioni, si affidano a trafficanti di uomini e, a bordo di imbarcazioni di fortuna, cercano di arrivare in Italia rischiando la vita"

"Non bisogna dimenticare - continua Schatzer - che dietro ai numeri degli sbarchi elencati giornalmente dai quotidiani ci sono persone reali. Ciò che addolora di più è inoltre la consapevolezza che il numero delle vittime di naufragi è probabilmente più alto di quanto possiamo immaginare. Di fronte a questa situazione appare necessario che l'opinione pubblica riceva un'informazione quanto mai corretta. In tal senso il nostro augurio è che la Fondazione 'O Scià continui quest'opera di sensibilizzazione anche in futuro".

Nell'ambito della manifestazione, l'OIM parteciperà il 28 settembre a una tavola rotonda sulla migrazione insieme a rappresentanti del Ministero dell'Interno, dell'UNHCR, della Comunità di Sant'Egidio, della World Islamic Call Society, al Vice Presidente della Commissione Europea Franco Frattini e al promotore della Fondazione O'Scià Claudio Baglioni.

qn.quotidiano.net 27 Set.
PROGETTO 'O'SCIA'
La musica per l'impegno sociale,
Serena Autieri sul palco con Baglioni
La cantante e attrice salirà sul palco di Lampedusa per aiutare gli immigrati. Duetterà assieme a Baglioni con la canzone 'Avrai'. Nel frattempo non dimentica la tv, a metà ottobre girerà infatti una commedia

Roma, 27settembre 2007. "La mia partecipazione a 'ÒScia nasce da una telefonata ricevuta da Claudio Baglioni e domani sera canterò con lui sul palco. 'Òscia non è solo un festival, non è una cosa fine a sè stessa, ma continuerà durante tutto anno. Trovo sia davvero una cosa geniale, l'impegno sociale attraverso questo laboratorio è un modo per sensibilizzare tutti verso il tema dell'immigrazione. La musica è sempre stato il modo più veloce per arrivare alla gente, può davvero unire tutti".

Lo ha raccontato all'Adnkronos Serena Autieri che domani sera, a Lampedusa, salirà sul palco di 'ÒScià, festival-laboratorio permanente sull'integrazione culturale ideato e promosso da Claudio Baglioni, arrivato quest'anno alla sua quinta edizione.

"Quest'isola -ha sottolineato l'attrice- viene nominata dai media quasi sempre solo come il posto dove sbarcano gli immigrati, questa manifestazione serve anche per parlare di Lampedusa sotto un altro aspetto, un'isola magica dotata di cose uniche al mondo, odori, sapori e ospitalità". Serena Autieri nell'ultimo anno ha girato l'Italia con un quartetto jazz diretto da Marco Di Gennaro, pianista e compositore, ma confessa che comunque "non si è mai abbastanza preparati per cantare con un grande della musica italiana come Claudio".

"Canteremo insieme 'Avrai' -aggiunge- una canzone meravigliosa con un testo speciale, una melodia italiana. E' una delle canzoni che amo particolarmente. Quando me lo ha chiesto non ho avuto dubbi e ho detto subito di sì". E sui prossimi progetti musicali ha detto: "Non mi sento di abbandonare la musica dopo l'incontro con Marco Di Gennaro, abbiamo un progetto discografico".

Ma Serena non dimentica il suo lavoro da attrice e comincerà "a girare a metà ottobre un film-tv. Ho scelto di tornare in televisione con una commedia, un ruolo brillante, perchè sono cresciuta amando la commedia italiana e come musa ispiratrice ho Monica Vitti". E sulla sua doppia identità di attrice-cantante Serena Autieri ha raccontato: "Queste due passioni sono davvero nate insieme. Nel momento in cui cantavo nei locali a Napoli studiavo come attrice".

Oltre alla sua partecipazione ad 'Òscia la Autieri si dedica al sociale anche con altre iniziative. "Lo scorso anno -ha raccontato- sono stata al teatro San Carlo di Napoli per raccogliere dei fondi e comprare autoambulanze per l'ospedale Federico II di Napoli. Questo impegno continua per aiutare il reparto di neonatologia, la terapia intensiva e le famiglie dei bambini attraverso ' In soccorso rosa azzurro onlus' del professor Roberto Paludetto, primario del reparto".

E su questo suo forte impegno confida: "È un dovere che noi abbiamo, e anche un piacere, perchè avendo visibilità e popolarità dobbiamo sfruttarla per aiutare tante persone che hanno bisogno. Che sono anche affianco a noi -conclude Serena Autieri- non c'è bisogno di andare lontano".

PREMI: A LAMPEDUSA IL "CLAN-DESTINO GIOVANI, INSIEME PER COSTRUIRE L'INTEGRAZIONE''

Lampedusa, 23 set. - (Adnkronos) - Oggi a Lampedusa si celebra la cerimonia di Premiazione del concorso "Clan-Destino giovani: insieme per costruire l'integrazione", il progetto nazionale di educazione interculturale nato per sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori sul tema dell'integrazione e reso possibile dalla collaborazione tra l'Osservatorio Permanente Giovani Editori e la Fondazione O'Scia', con il contributo della Fondazione Banco di Sicilia che, attraverso il suo Presidente Giovanni Puglisi, ha voluto cosi' sostenere un progetto che tratta un tema di primario interesse per il territorio siciliano.

''Grazie a questo progetto - ha sottolineato il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi - tantissimi giovani si sono potuti confrontare sui temi dell'integrazione, mettendo in atto la propria capacita' creativa e seguendo un percorso virtuoso di crescita in comune. Iniziative come questa non possono che incontrare il favore della Fondazione Banco di Sicilia, attenta ai grandi processi culturali in atto nel nostro Paese''.

Nato da un'idea di Andrea Ceccherini, Presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani - Editori (l'Organizzazione che attraverso la lettura di piu' quotidiani a confronto si propone di aiutare i giovani a sviluppare quello spirito critico indispensabile per essere domani cittadini liberi) e Claudio Baglioni (da anni impegnato, con il progetto "O'Scia'", sul fronte dell'incontro tra arti e culture), il progetto e' stato pensato con l'obiettivo di sviluppare presso le giovani generazioni una coscienza piu' informata e consapevole sul tema dell'integrazione e della convivenza civile, senza preconcetti e pregiudizi. L'iniziativa era stata presentata lo scorso gennaio a Roma, in una conferenza stampa a cui aveva partecipato, oltre ai due promotori, anche Franco Frattini, Vicepresidente della Commissione Europea.

La Sicilia.it 23 Set.
«O' Scià» a Lampedusa
stelio zaccaria

Lampedusa. Conto alla rovescia per l'inizio ufficiale dela quinta edizione di «O' Scià» (fiato, respiro mio), l'originale spettacolo creato nella terrà più a Sud dell'Italia, dal cantautore Claudio Baglioni e che quest'anno comincia oggi per concludersi il 29 settembre prossimo.
Molte le novità che stanno caratterizzando l'edizione 2007, di questa manifestazione che non può venire definita «solo» un concerto musicale visto che sul palco realizzato della spiaggia della Guitgia si alternano gli artisti più diversi e non solo cantanti o musicisti. Un festival-laboratorio permanente sull'integrazione culturale ideato e promosso da Claudio Baglioni.
Sette giorni di musica, arte, cinema, intrattenimenti e dibattiti, aperti a tutti per riflettere sul drammatico fenomeno dell'immigrazione clandestina, insieme ad alcuni tra i nomi più rappresentativi del panorama artistico italiano, tra appassionanti jam session, duetti esclusivi e performance inedite.
Si inizia oggi, come dicevamo, con il concerto dell'Orchestra di Piazza Vittorio. Domani magic show di Antonio Casanova «Incantesimi»; martedì, in collaborazione con il ministero della Solidarietà Sociale, si terrà la presentazione di Cinetour con l'intervento del ministro Paolo Ferrero e a seguire la proiezione dei film «Respiro» di Emanuele Crialese e «L'Orchestra di Piazza Vittorio» di Agostino Ferrante.
Mercoledì, sempre nell'ambito di Cinetour, ci sarà la proiezione dei film «Il colore della libertà» di Billie August e «Tutte le donne della mia vita» di Simona Izzo. Giovedì saranno sul palco Eleonora Abbagnato, Serena Autieri, Avion Travel, Simone Cristicchi, Neri Marcorè, Matia Bazar, Annalisa Minetti, Fabrizio Moro, Neri per Caso, Nicki Nicolai e Stefano Di Battista.
Venerdì si esibiranno, invece, Appassionante, Franco Califano, Sergio Cammariere, Paola Cortellesi, Enzo Gragnaniello, Senit, Mariella Nava, Ricky Tognazzi e Le Vibrazioni.
L'ultima giornata, il 29 settembre, sarà la volta di: Eugenio Bennato, Mario Biondi, Paolo Bonolis, Rossella Brescia, Alex Britti, Fabio Concato, Pino Daniele, Don Backy, Ira Losco e Laura Pausini.
Inoltre, il 28, ci sarà una tavola rotonda dal titolo «Gli uomini della storia accanto, Integrazione, dialogo, solidarietà e diritti» in cui interverranno, fra gli altri, Franco Frattini, vice presidente della Commissione Europea, Mario Morcone, Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del ministero dell'Interno, Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr.
Intanto dopo una estate trascorsa dai lampedusani a contare le mancate presenze dei turisti, gli albergatori e i proprietari di case-vacanza dell'isola, stanno attendendo con bramosia le migliaia di persone che hanno prenotato la propria permanenza sull'isola per le date dei concerti. Le presenze previste per questa edizione di «O' Scià» sono di gran lunga superiori a quelle registrate nelle scorse edizioni. Gli aerei sono stati triplicati. Sono stati messi dei charter. Anche le corse degli aliscafi sono aumentate e le prenotazioni negli alberghi, nei bed and breakfast e nelle case vacanza sono state abbondantissime. Ma non mancano i detrattori dell'iniziativa. Quelli cioè che fanno notare come la Regione investa una cifra considerevole nell'iniziativa (200 mila euro).

Agrigentonotizie.it 23 Set.
Partita a Lampedusa l' edizione 2007 di O'Scia'
22/09/2007 15:41 - Spettacolo - Lampedusa e Linosa

E' partita la quinta edizione di O'Scia', il festival-laboratorio permanente sull'integrazione culturale, ideato e realizzato da Claudio Baglioni che si tiene, come ormai tradizione, a Lampedusa a fine settembre.
Sette giorni di musica, arte, cinema intrattenimenti e dibattiti, aperti a tutti a Lampedusa, per riflettere sul drammatico fenomeno dell'immigrazione clandestina, insieme ad alcuni tra i nomi piu' rappresentativi del panorama artistico italiano, tra appassionanti jam session, duetti esclusivi e performance inedite.
L'edizione 2007 è iniziata ieri con il concerto dell'Orchestra di Piazza Vittorio e prosegue questa sera con il magic show di Antonio Casanova "Incantesimi".
Domani, in collaborazione col Ministero della Solidarieta' sociale presentazione di Cinetour, con l'intervento del Ministro Paolo Ferrero, a seguire proiezione dei film "Respiro" di E. Crialese e "l'Orchestra di Piazza Vittorio" di A. Ferrante.
Mercoledì 26 settembre, sempre nell'ambito di Cinetour, proiezione dei film "Il colore della liberta'" di B. August e "Tutte le donne della mia vita" di S. Izzo. Giovedì 27 settembre saranno sul palco : Eleonora Abbagnato, Serena Autieri, Avion Travel, Simone Cristicchi, Neri Marcore', Matia Bazar, Annalisa Minetti, Fabrizio Moro, Neri per Caso, Nicki Nicolai e Stefano Di Battista. Venerdì 28 settembre si esibiranno: Appassionante, Franco Califano, Sergio Cammariere, Paola Cortellesi, Enzo Gragnaniello, Senit, Mariella Nava, Ricky Tognazzi e Le Vibrazioni.
Anche per questa quinta edizione, "O'Scia'" gode dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del vicepresidente della Commissione Europea, Franco Frattini, del ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, degli Affari Esteri, dell'Interno, della Giustizia, delle Politiche Giovanili e Attivita' Sportive, delle Politiche Europee, degli Affari Regionali e delle Autonomie Locali, della Solidarieta' Sociale, della Regione Siciliana, dell'Assessorato alla Cultura e Turismo, del Comune di Lampedusa e Linosa.
Oltre al sostegno di prestigiose organizzazioni internazionali quali la Comunita' di Sant'Egidio, Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), l'Unhcr (l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), l'Unesco e il Wics (World Islamic Call Society) e a una speciale benedizione apostolica di Sua Santita' Papa Benedetto XVI.
"O'Scia'" e' prodotto e organizzato da Bag in collaborazione con: ministero dell'Interno, ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, Regione Siciliana con Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti, Assessorato Agricoltura e Foreste, Comune di Lampedusa e Linosa.

teatro.org 22 Set.
Rutelli e Mastella ospiti d'onore ad O' SCIA' di Baglioni a Lampedusa

Tre serate musicali ricchissime di nomi di gran richiamo animeranno l'inizio dell'autunno a Lampedusa il 27, 28 e 29 settembre, sulla spiaggia di Cala Giutgia della splendida isola dell'agrigentino.

Anche Francesco Rutelli, Ministro dei Beni Culturali e Vicepresidente del Consiglio e Clemente Mastella, Ministro della Giustizia, sbarcheranno nell'isola, dove saranno ospiti d'onore della grande manifestazione canora. La loro presenza e' stata confermata dalle autorita' locali, come pure quella del ministro per la Solidarieta' sociale Paolo Ferrero e del portavoce di Forza Italia, Paolo Bonaiuti.

Parteciparanno alla prestigiosa kermesse artisti del calibro di Avion Travel, Mario Biondi, Matia Bazar, Simone Cristicchi, Annalisa Minetti, Fabrizio Moro, Neri Marcoré, Neri Per Caso, Niky Nicolai, Stefano Di Battista, Franco Califano, Sergio Cammariere, Paola Cortellesi, Enzo Gragnaniello, Le Vibrazioni, Ricky Tognazzi, Mariella Nava, Eugenio Bennato, Alex Britti, Fabio Concato, Pino Daniele, Don Backy, la maltese Ira Losco, Paolo Bonolis, Rossella Brescia, e Laura Pausini.

Nomi di gran richiamo in tutti i sensi per un pubblico che assedia l'isola già da mesi: biglietti introvabili, alloggi inaccessibili, comunicazioni intasate, ma tanta voglia di musica.

Ogni anno, dal 2003, Claudio Baglioni e l'amministrazione comunale di Lampedusa organizzano questa fenomenale kermesse musicale gratuita a Lampedusa, che vede presenti molte stelle del pop italiano e internazionale.

O' Scia' in lampedusano significa 'fiato', nel senso di 'vita mia'.
Ma Claudio Baglioni preferisce contraddistinguere il nome del festival come : Odori, Suoni, Colori d'Incontri d'Arte. O' Scia', appunto.

Lo scopo dell'iniziativa è di far ricordare alla società e alle istituzioni il problema della immigrazione clandestina, e O' Scia' è un modo di dare una straordinaria dignità a Lampedusa che compare troppo spesso nelle cronache solo per fatti tragici legati appunto alla immigrazione clandestina.

Nel mese di Dicembre e' stata avviata la Fondazione O' Scia', ovvero una istituzione che si occupera' di promuovere i temi vicini all'iniziativa che Claudio Baglioni aveva quasi iniziato per scherzo nel 2003, e che sta diventando una vera e propria iniziativa sociale, culturale, musicale, di portata internazionale e che sta ottenendo riscontri positivi a tutti i livelli , dai semplici fans fino ai politici del Parlamento Europeo.

Rossella Barattolo, compagna di Claudio Baglioni (nella foto, col cantante) e gia' presidentessa del ClaB, l'associazione dei fans di Claudio Baglioni, é la presidentessa e prima ispiratrice della neonata fondazione.

Confermando le anticipazioni, O' Scia' 2007 diventera' un evento itinerante che, oltre a Lampedusa, si svolgera' in altri paesi. Malta, sicuramente; Tripoli - Libia, forse; Canarie - Spagna, magari.

Rossella Barattolo ha dichiarato, infatti, la settimana scorsa, che si sta attivando perche' O' Scia' 2007 diventi un evento itinerante, portando fuori dall'Italia il messaggio di solidarieta', di tolleranza e di pace, sostenuto dalla musica, che da sempre lo contraddistingue.

In tale circostanza, Rossella Barattolo ha confermato i contatti molto avanzati con Malta, e ha annunciato imminenti contatti con il premier spagnolo. Successivamente contattera' le autorita' libiche, anche grazie all'aiuto della World islamic call society ed altri ancora.

La Fondazione O'Scia' ha inoltre lanciato un progetto creativo che convolgera' tutte le scolaresche d'Italia che vorranno partecipare. Il nome, "Clan-Destino", ha lo scopo di far riflettere i bambini delle scuole su un modo diverso di intendere la parola clandestini e cioè, un clan, e i destini che seguono gli immigrati, una volta arrivati in Europa e quindi la loro integrazione.

Una manifestazione davvero di alto livello anche sociale, quindi, per Lampedusa ed anche un modo per diffonderne la fama di paradiso turistico nel mondo.

Il Messaggero 22 Set.
Baglioni, O'Scià e il piccolo grande aiuto
di Laura Bogliolo

ROMA (22 settembre) - ‘’Questo piccolo grande aiuto’’. L’hanno chiamata così i fans di Claudio Baglioni l’iniziativa lanciata su internet per portare ai profughi di Lampedusa medicinali in occasione della maratona di musica e solidarietà che la Fondazione O’Scià creata dal cantautore romano e dalla moglie Rossella Barattolo, organizza dal 27 al 29 settembre nella piccola isola per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’emergenza immigrazione.
«Vai a O’Scià? Porta un medicinale!». L’idea è venuta a Daniela Agostini, 45 anni, di Ostia, fan di Claudio da sempre aiutata ad altri clabber (gli iscritti all’associazione culturale Clab del cantante) di Roma e Napoli. «Abbiamo pensato - spiega Daniela - di portare delle medicine e dei materiali di pronto intervento al Centro Temporaneo di Accoglienza dell’isola», centro che accoglie i disperati che tentano di raggiungere l’Italia con imbarcazioni di fortuna.
I prodotti (garze, cerotti, antinfiammatori, antibiotici a largo spettro, disinfettanti intestinali, antipiretici e siringhe) verranno raccolti nella Farmacia Inglisa di Lampedusa che ha anche messo a disposizione per questo scopo uno spazio predisposto sia alla raccolta che alla corretta conservazione di tali prodotti.
La catena di solidarietà online partita dal sito www.saltasullavita.com, si è mossa velocemente, stretta tra le maglie delle mailing list e dei siti dedicati al cantante (www.unaparolaperte.net, www.reginella.net, www.ancorassieme.net) e del portale www.doremifasol.org, il circuito internazionale online degli aficionados a Baglioni.
E sono già tantissimi i fan che hanno aderito all’iniziativa. «Si tratta di un piccolo aiuto in linea con l’idea di solidarietà del Festival» racconta Daniela che per la quarta volta da Roma volerà a Lampedusa per assistere alla manifestazione che quest’anno vede tra gli ospiti anche Laura Pausini. www.fondazioneoscia.org

La Sicilia.it 20 Set.
Convocato il Voltano

Lampedusa. Maxi sbarco sulla più piccola delle Pelagie, in 260 sono arrivati e subito trasferiti con delle motovedette a Lampedusa.
E' accaduto ieri mattina, quando il barcone con a bordo gli immigrati è stato avvistato dagli abitanti dell'isola. Le operazioni di sbarco sono state alquanto difficoltose data la conformazione delle due banchine dell'isola che sono molto alte. Dopo essere scesi a terra, alcune persone sono state accompagnate nella locale infermeria e sottoposte a cure mediche per delle escoriazioni che si erano provocate durante le fasi concitate dello sbarco. Tutti gli immigrati già nelle prime ore del pomeriggio, sono stati portati a Lampedusa da una motovedetta e accompagnati all'interno del centro di accoglienza dell'isola. Evidentemente, per come è accaduto già molte volte, l'imbarcazione con a bordo gli immigrati, ha sbagliato rotta finendo anziché a Lampedusa, a Linosa. Ma per i linosani la giornata di ieri, è stata contraddistinta anche da un altro episodio, la motonave di linea Palladio che collega le Pelagie con il resto della Sicilia e che stranamente negli ultimi tempi, sta riuscendo a coprire la tratta rispettando gli orari di arrivo e di partenza senza accusare più neanche le noie meccaniche che la hanno fatta diventare famosa, è arrivata alle 12 circa sulla banchina di Linosa. Ma non è potuta più ripartire per un guasto meccanico. Per tutta la giornata l'enorme nave, è rimasta a Linosa e come un gigante ferito impossibilitata a mollare gli ormeggi. Quello che in molti temono è che possa trattarsi di problemi meccanici ai motori o alla alimentazione e se così fosse, la Siremar dovrà assolutamente trovare una soluzione al problema proponendo una valida alternativa in tempi brevissimi, dato l'elevato flusso di viaggiatori che hanno già acquistato i biglietti e che dovranno raggiungere Lampedusa per il periodo dei concerti che Claudio Baglioni terrà nei prossimi giorni. S.Z.

Guidasicilia 27 Ago
Dal porto di Malta il canto di ''O'Scià'' si spande per tutto il Mediterraneo come un abbraccio ai migranti

Sabato scorso la grande musica italiana si è unita nel concerto ''CiaO'Scià'', nel porto maltese de La Valletta, per i cinque anni del progetto ''O'Scià'', la rassegna ideata e promossa da Claudio Baglioni per sensibilizzare istituzioni, forze politiche, mass media e opinione pubblica sul fenomeno delle migrazioni. Accanto a Baglioni a cantare per gli immigrati Riccardo Cocciante e Gianni Morandi.
''O'scià sta crescendo - ha spiegato Baglioni - sono partito da solo dalla spiaggia di Lampedusa, con la speranza che la musica aiutasse a riflettere su uno dei fenomeni più dolorosi e complessi del nostro tempo e, in pochi anni, l'appello è stato raccolto e rilanciato da 150 tra i più grandi nomi della musica e dello spettacolo italiani e stranieri. Un'adesione senza precedenti, che ci ha incoraggiati a proseguire su questa strada''.
Per l'edizione 2007, che si terrà a Lampedusa dal 23 al 29 settembre, ''O'Scià'' ha avuto anche l'onore di ricevere l'alto patronato del presidente della Repubblica, la benedizione di Papa Benedetto XVI, il patrocinio di Camera e Senato e della presidenza del Consiglio dei ministri. La manifestazione è sostenuta anche dall'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati e da Amnesty International.

Sabato sera nel Porto della Valletta sono accorse circa 30 mila persone da tutta Malta, per un concerto che si è protratto oltre la mezzanotte, su un grande palco su cui s'affacciavano pure migliaia di barche.
Tra gli ospiti importanti il ministro maltese della Cultura, e soprattutto Tonio Borg ministro della Giustizia e degli Interni di Malta, accanto al ministro della Giustizia italiano Clemente Mastella.
''La musica è un linguaggio universale che unisce tutti i popoli - ha sottolineato da parte sua Gianni Morandi - e l'immigrazione è un tema che sento molto. Apriamo i nostri porti e le nostre città ad ogni canto che arriva''. ''Ogni volta che si tratta di dare un piccolissimo contributo su questi temi - ha detto il cantante - io ci sono''.
Anche se 'scomparso' dalla scena musicale, Riccardo Cocciante ha sottolineato che ''da qualche tempo a questa parte non faccio più concerti per dedicarmi alle opere popolari. Ma in questi casi di solidarietà - ha detto durante la presentazione della serata-evento maltese - dove si può lanciare un messaggio attraverso la musica sono sempre pronto a salire sul palco. Dobbiamo anche dividere ciò che abbiamo ricevuto nella nostra vita'', ha detto l'artista concludendo con un appellativo del trio: ''Per un amico in più, si può dare di più, e tu?''.

Il promotore dell'iniziativa Claudio Baglioni ha annunciato i prossimi appuntamenti del progetto ''O'Scià'': ''Entro la fine dell'anno o al massimo nei primi mesi del 2008 - ha detto - faremo un concerto in Libia, paese da cui partono molti immigrati. Non è un'operazione facile - ha spiegato - ma da mesi ci stiamo lavorando e l'intenzione è di sbarcarci quanto prima ''. Mentre per il prossimo anno il progetto è arrivare nelle Canarie, in Spagna.
Il progetto ''O'scià'', parola che in dialetto lampedusano significa 'fiato mio', è nato nell'estate 2003 sulla spiaggia della Guitgia a Lampedusa per sensibilizzare istituzioni, forze politiche e opinione pubblica sul delicato tema dell'immigrazione.

Il Mattino 26 Ago
«Io, in concerto con gli amici per i migranti»

Andrea Spinelli La Valletta. La vita è adesso. Claudio Baglioni lo sa benissimo, così pure Gianni Morandi e Riccardo Cocciante che ieri sera, assieme a lui davanti ai quarantamila del lungomare della capitale maltese, hanno dato voce alle urgenze di un’immigrazione clandestina che paga su questo tratto di mare un prezzo altissimo: seicento vite umane. Una contabilità drammatica contro cui punta il dito il ministro della Giustizia Clemente Mastella, a Malta assieme al suo omologo Tonio Borg per dare sostegno istituzionale all’iniziativa. «Non ci siamo ritrovati per passare una serata di musica e canzoni tra amici, ma per la volontà dei nostri governi di accendere una fiammella nel tunnel di un fenomeno che ha assunto contorni sempre più drammatici, perché Italia e Malta non hanno più bisogno solo della solidarietà dell’Unione Europea, ma di una sua collaborazione attiva alla soluzione del problema», sottolinea il guardasigilli. Se la prima uscita di «O’Scià» da Lampedusa, dove nell’estate del 2003 il festival voluto da Baglioni ha preso il via, era avvenuta lo scorso anno proprio al Parlamento di Bruxelles, questa esperienza della Valletta segna l’avvio di un’odissea mediterranea che la prossima estate, oltre a Malta e alla Sicilia, potrebbe portare l’iniziativa a toccare Libia e Canarie. Un viaggio di solidarietà «affinché non sia la diffidenza a vincere, ma la differenza a divenire un valore» come dice Baglioni, che oltre al supporto dell’idolo di Monghidoro e dell’autore di «Se stiamo insieme», ha potuto contare sull’intervento di Fabrizio Frizzi e di Luise Tedesco nei panni di conduttori. Presenti anche tre realtà musicali locali quali Ivan Filletti, i Winter Moods e quella Ira Losco che ha trovato modo di omaggiare Mia Martini cantando «Almeno tu nell’universo». Baglioni e Cocciante hanno duettato «E tu come stai» e «Un nuovo amico», Cocciante e Morandi «Celeste nostalgia» e «C’era un ragazzo», Morandi e Baglioni «Un mondo d’amore» e «E tu», tutti e tre assieme «Si può dare di più», «Poster», «Io canto» più una medley. Gran finale sulle note di «Nel blu dipinto di blu» quale tributo a Modugno e a Pallavicini. «Dobbiamo aprire i nostri porti e le nostre porte a tutti i canti, che spesso sono canti di gioia ma a volte anche di dolore», spiega Morandi, nei negozi in ottobre con un cofanetto antologico impreziosito proprio da una canzone a due con Baglioni. «Il futuro dei nostri figli, infatti, sta nella soluzione dei problemi dell’ambiente e di quelli della convivenza tra i popoli e le religioni». E Riccardo Cocciante, rimestando nel repertorio di una serata speciale, ha preso a prestito i titoli di tre canzoni per inventarsi il manifesto di questa sua chiamata in servizio: «Per un amico, si può dare di più. E tu?». «Per scelta personale, da qualche tempo ho deciso di non fare più concerti», spiega: «Dopo “Notre Dame” ho scoperto la possibilità di andare verso nuovi mondi, quelli dell’opera popolare, ma quando su un palcoscenico c’è qualcosa di più da dire attraverso la musica, come in questo caso, sono sempre pronto a rispondere alla chiamata degli amici». Parole che Baglioni prende come un impegno. «In dialetto siciliano O’Scià significa “fiato mio” e la storia di questa rassegna è piena di “respiri” che intendono ora diventare un vento capace di spingere via l’indifferenza con cui spesso viene accolto il dramma di tante popolazioni disperate» dice l’autore di “Sabato pomeriggio” che prosegue il suo cammino («O’Scià» è divenuto fondazione) confortato dall’alto patronato del presidente della Repubblica e dalla benedizione di Papa Ratzinger. Un legame che sabato prossimo lo porterà alla «Notte dell’Agorà» di Loreto. «Noi artisti dovremmo cercare di meritarci giorno dopo giorno il gran privilegio del successo, mettendoci alla testa di un esercito in marcia per dare una speranza agli ultimi e ai diseredati», aggiunge. Per lui (come per Vinicius De Moraes) la vita è l’arte dell’incontro: «Viviamo in un mondo globalizzato eppure nelle cronache si perdono le tracce e i drammi di queste popolazioni abituate a vivere ai margini. Bisogna fare qualcosa», conclude Baglioni. «Sono felice che molti colleghi l’abbiano capito e che centocianquanta amici siano già arrivati a Lampedusa per dare il loro contributo». Un impegno che prosegue, visto che l’edizione di quest’anno, in programma dal 29 al 29 settembre, ha già registrato una trentina di adesioni. L’ultima battuta è sul Partito democratico: «Conosco Veltroni dai tempi dell’Istituto sperimentale di cinematografia, voterei per le primarie, ma in quel periodo sarò negli Stati Uniti».

La Stampa 26 Ago
CiaO'Scià, Baglioni, Cocciante e Morandi cantano i clandestini
l Divo Claudio: la musica deve aiutare l’integrazione tra culture
MARINELLA VENEGONI
Festa di musiche cugine, nella notte al Porto della Valletta, incuriosito da un concerto non canonico, che ha fatto correre 30 mila persone da tutta Malta. Un concerto durato ben oltre la mezzanotte, su un grande palco su cui s’affacciavano pure migliaia di barche: quel diavolo d’un Baglioni ha salutato e cantato in maltese, e ha dato spazio alle band locali. L’aria ha poi tremato per Questo piccolo grande amore, ed è stato tutto un fiorire di duetti: Baglioni/Cocciante (E tu come stai), Cocciante/Morandi (Celeste Nostalgia), Morandi/Baglioni (Un mondo d’amore); nel finale, in trio, la provvisoria e pregiata ditta intona Volare.

Non è proprio come la diplomazia del ping-pong di cinese memoria, ma siamo lì. Prendi un musicista di successo come Baglioni, lo sbatti a cantare qui a Malta, in questa sorta di triangolo delle Bermude del Mediterraneo dove Libia, Italia e la stessa Malta controllano con esiti incerti acque percorse dalle barche di disperati alla ricerca di una vita umana e di un pezzo di pane, e all’improvviso le tensioni politiche si smorzano. Si finge per quieto vivere di non ricordare che il 27 maggio scorso, 27 persone appese per giorni alle gabbie degli allevamenti dei tonni nelle acque fra Malta e Libia, furono alla fine salvate dalla Marina Militare Italiana, perché altri si erano tirati indietro.

Son cose che lasciano il segno. E magari non accadranno più solo perché è arrivata la musica e tutti all’improvviso si sentono più buoni: al tavolo che annunciava il concerto, con Gianni Morandi e Riccardo Cocciante venuti a dar man forte al collega, c’erano il ministro maltese della Cultura, e soprattutto Tonio Borg ministro della Giustizia e degli Interni, che si affanna a dire: «Noi finora abbiamo salvato 8 mila persone. Il peso dell’accoglimento deve essere diviso fra tutta l’Europa e non solo fra noi che siamo nel Mediterraneo». Annuisce energicamente Clemente Mastella, uno dei tipi più italiani di Montecitorio: fra un invito a Cocciante a tenere un concerto benefico a Ceppaloni, una intenzione positiva di asilo per la lesbica iraniana respinta da Londra, e una energica difesa della tesi di Borg, il messaggio (in qualche modo) passa.

Potere della musica, del glamour, dei volti noti della nostra canzone che anche qui alle porte della Sicilia - in quest’isola che guida a sinistra ed è una versione più grande e pettinata della vicina Lampedusa, con cui condivide i drammi di cui sopra - hanno grande richiamo e successo. Baglioni poi è un tipo poco ideologico e piuttosto pragmatico, non da proclami, uno che con Mastella si capisce al volo, e non a caso il Ministro è qui con lui: a Malta, il Divo Claudio ci è venuto per volontà propria, sulle ali di un sogno che da cinque anni si alimenta al Festival O’Scià di Lampedusa, di metter insieme cantanti e politiche europee dell’immigrazione in nome della solidarietà umana. Ci sarà ambizione, ci sarà un pizzico di utopia e pure (dice lui) il desiderio di restituire qualcosa di quel tanto che la vita gli ha dato, ma insomma la faccenda marcia, e a novembre «O’ Scià» si dovrebbe trasferire pure in Libia, dopo un avvicinamento morbido che dura da mesi, ad opera della compagna dell’artista, Rossella Barattolo, presidente della Fondazione che dà vita al Festival, che si è ritagliata un ruolo da Cécile quando di Cécile Sarkozy nemmeno si sapeva. Per l’anno prossimo, promette Claudio: «contiamo di andare alle Canarie», magari a far diventare più buoni pure gli spagnoli.

Particolare divertente. Qui ieri sera la kermesse si è intitolata «Ciao’Scià» perché «O’Scià», che in lampedusano significa mio respiro, in maltese rappresenta invece l’organo sessuale femminile, e non pareva il caso di creare confusione e ilarità. Il Divo Claudio è riuscito comunque a tirar dentro la causa della «grande musica italiana per l’integrazione tra le culture del Mediterraneo» ministeri italiani e maltesi e l’intera UE. In attesa della futura edizione del Festival lampedusano, a fine mese, ha messo su ieri un programmino concui s’è fatta notte, tutto rigorosamente italo-maltese. Presentatori il nostro Fabrizio Frizzi e la locale Luise Tedesco, cantanti le glorie isolane Ivan Filletti, Winter Moods e Ira Losco. Ma le attenzioni sono tutte sul trio italiano. Baglioni rivela di aver inciso un duetto con Morandi per il prossimo cofanetto di Gianni: che si dice molto sensibile al problema della convivenza razziale e religiosa, ma poi scappa dal figlio Pietro quando gli si chiede cosa pensi del PD. Cocciante ricorda che si è ritirato dalle scene per scrivere opere, e però è venuto volentieri qui: «E’ bello perché si improvvisa, in un momento in cui tutto è meccanizzato e sterile».

Cataniaomnia 26 Ago.
Baglioni, Cocciante, Morandi , prima edizione '''O Scia' ''
domenica 26 agosto 2007
Trentamila persone e 4 ore di concerto sono le cifre del trionfale concerto che ieri sera Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante e Gianni Morandi, hanno tenuto a La Valletta a Malta per la prima edizione all'estero di '''O Scia' '', la manifestazione creata da Claudio Baglioni per sensibilizzare le istituzioni sul tema dell'immigrazione clandestina. La parte piu' spettacolare del concerto e' stata la conclusione con i tre insieme con una meddley di alcuni dei loro brani piu' famosi ''Avrai'', ''Bella'', ''Occhi di ragazza'', ''Sabato pomeriggio'', ''Se perdo anche te'', ''Questione di feeling'', tra gli altri. Poi i tre brani insieme, una prima assoluta: ''Si puo' dare di piu' '', ''Poster'', ''Io canto''. Poi gran finale con tutti gli artisti, anche i tre artisti maltesi che hanno aperto la serata, a cantare ''Nel blu dipinto di blu''. Una serata trionfale punteggiata di duetti e seguita dal pubblico maltese che conosce a memoria le canzoni.

La Stampa 27 Ago
Baglioni/Mastella, coppia di fatto
(con l'aiuto di Morandi e Cocciante)

Il ministro Mastella ha dato una grossa mano a Claudio Baglioni nella costruzione di un concerto che si è tenuto sabato al porto della Valletta, in questa bellissima Malta che vi raccomando se volete fare vacanza in una estate che si prolunga fino a novembre, mare stupendo bellissimi edifici e isolette. Se invece volete attraversare nelle acque territoriali maltesi su una barchetta come immigrati clandestini, vi sconsiglio forte: i maltesi non salvarono il 27 maggio scorso 27 poveracci che rimasero per giorni appesi alle gabbie di allevamento dei tonni: il ministro maltese dice che avevano promesso di salvarli i libici, che invece non si mossero. E insomma, se non fosse arrivata la Marina Italiana, i 27 sarebbero stati fritti con i tonni.
Forse oggi, dopo i colloqui, dopo il concerto, dopo le promesse e le rampogne, non capiterebbe più. Merito del concerto baglioniano sulla scia del suo Festival 'O Scià, che mescola musiche e tematiche drammatiche come questa, coinvolgendo i politici dei paesi ospitanti i concerti e tutti alle prese con i clandestini da salvare. Dove arriva la musica, e gli artisti celebri, miracolosamente qualcosa si muove. Baglioni e Mastella si somigliano nel loro pragmatismo, che bada al risultato e salta i sofismi e certe pruderie morali e moralistiche: certo, il secondo è più disinvolto del primo, e bisognava vederlo alla cena dopo concerto come saltellava soddisfatto porgendo il telefono ai tre divi, per far salutare loro l'adorata moglie rimasta al mitico Ceppaloni.
Un concerto bellissimo, il giornale locale ha parlato di Baglioni/Morandi/Cocciante come dei Tre Nuovi Tenori. Pieno di duetti, ma anche di repertorio di ciascuno. Ho trovato strepitoso Cocciante - che non fa più concerti se non benefici - con la riproposta delle sue vecchie perle: Margherita, Cervo a Primavera, Bella Senz'Anima. Canzoni che non si erano più sentite (a differenza di quelle di Baglioni o Morandi) e che hanno rimesso a nudo tutta la loro autentica anima di musica popolare. Un concerto così, in Italia non lo vedremo mai.......

Il Giornale.it 26 Ago
Baglioni, Morandi e Cocciante il pop canta per i clandestini

«In tre facciamo 120 anni di carriera», dice Claudio Baglioni prima del concerto di ieri sera - con Gianni Morandi e Riccardo Cocciante - tutti e tre per la prima volta insieme per festeggiare i cinque anni di O’scià, la rassegna ideata dal cantautore per sensibilizzare le istituzioni sul problema degli immigrati clandestini.

È stata una festa di musica e una occasione per parlare di problemi umanitari. Presentati da Fabrizio Frizzi i tre artisti hanno cantato i loro maggiori successi, hanno duettato (Cocciante e Morandi in Celeste nostalgia; Baglioni e Cocciante in E tu come stai; Morandi e Baglioni in Un mondo d’amore) e chiuso in trio cantando Si può dare di più, Poster, Io canto davanti a un folto numero di fan e al ministro Mastella ospite speciale. Grazie a questi concerti Baglioni ha guadagnato il sostegno del Parlamento europeo dove è stato invitato a parlare lo scorso settembre. «Non siamo noi che facciamo la guerra di tutti i giorni, ma negli eserciti a servizio di una buona causa servono anche i trombettieri», sottolinea Baglioni che lavora per portare il concerto anche in Libia e nelle isole Canarie.

La bontà della causa ha convinto anche Cocciante a tornare sul palco. «Da tempo ho deciso di non fare concerti per scelta personale, ma per una causa come questa torno volentieri in scena».

Notizie.alice.it
IMMIGRAZIONE/ BAGLIONI-MORANDI-COCCIANTE IN CONCERTO A MALTA
Trio d'eccezione per far riflettere su fenomeno

La Valletta (Malta), 25 ago. (Apcom) - Lanciare una provocazione politica e dare un segnale forte a istituzioni e forze politiche sul tema dell'immigrazione clandestina e sul fenomeno migratorio: questo il messaggio che arriva da Claudio Baglioni, Gianni Morandi e Riccardo Cocciante che questa sera uniranno musica a solidarietà, a Malta. Gli artisti si esibiranno in un concerto nello splendido scenario del porto de La Valletta, a Malta, per far riflettere sulle tragedie umane degli sbarchi clandestini. In prima fila, a sostenere l'iniziativa a nome del Governo italiano, ci sarà il ministro della Giustizia, Clemente Mastella. "E' necessaria una collaborazione fra tutti i Paesi dell'Unione europea non solo sul piano della giustizia come ci hanno dimostrato i fatti di Duisburg - ha scandito il ministro Mastella presentando l'iniziativa - ma anche sul piano dell'immigrazione clandestina. C'è bisogno di grande solidarietà, partecipazione cooperante tra gli Stati europei. La manifestazione di stasera - ha concluso - rappresenta una piccola fiammella in un tunnel".

L'iniziativa, promossa e ideata dal progetto 'O'scià', la rassegna che vuole porre l'attenzione sul fenomeno dell'immigrazione, è sostenuta anche dal governo maltese. "Serve ad attirare l'attenzione su queste tragedie umane - ha scandito il ministro della Giustizia e degli Affari interni, Tonio Borg - perché ogni anno ci sono circa 600 persone che muoiono nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Occorre attirare l'attenzione del mondo intero e soprattutto dell'Unione europea - ha proseguito - perché non soltanto l'Italia, la Spagna, Malta portino questo peso ma tutta l'Unione europea deve farsene carico". Anche il ministro del Turismo e della Cultura maltese, Francis Zammit Dimech, ha plaudito all'iniziativa, "occasione per lanciare un messaggio di solidarietà ma anche di spettacolo e di turismo".

E' stato l'artista romano Claudio Baglioni a spiegare il senso del progetto O'scià, nato cinque anni fa sulle spiagge di Lampedusa e arrivato per la prima volta a Malta. "Bisogna capire che c'è un'urgenza, una disperazione da parte di tanti uomini che si trovano a dover fuggire dal loro paese perché c'è la guerra o la carestia - ha spiegato Baglioni presentando la serata - e occorre mettersi al servizio di un ideale che ponga fine a tutte queste guerre. Non siamo dei soldati veri - ha proseguito il cantautore - ma in un esercito servono anche i trombettieri, per combattere per una giusta causa. In cinque anni abbiamo coinvolto più di 150 artisti tra attori, cantanti per dare luogo a degli incontri che arricchiscono. Ora - ha concluso - vogliamo che le differenze fra le persone diventino una ricchezza. In questo l'Europa ha una grande chance: non evitare questo problema perché non si eliminerà da solo".

Il concerto si aprirà questa sera alle 20.30 sulle note di 'Io sono qui' di Baglioni e, attraverso oltre tre ore di musica, darà spazio a duetti insoliti e sorprese artistiche. Cocciante e Morandi canteranno insieme 'Celeste nostalgia', Baglioni e Cocciante interpreteranno 'E tu come stai', Morandi-Baglioni suoneranno 'Un mondo d'amore'. Finale in crescendo con il trio che interpreterà i brani 'Si può dare di più', 'Poster', 'Io canto'. Insieme agli artisti maltesi (Ivan Filletti, Winter Moods, Ira Losco) i tre cantautori italiani chiuderanno la serata con un classico: 'Nel blu dipinto di blu'.

Il Tempo.it 24 Agosto
Domani a La Valletta si esibiranno anche Morandi e Cocciante
Baglioni in concerto a Malta per il progetto «ÒScià» A favore di culture e migrazioni nel Mediterraneo


«ÒSCIÀ sta crescendo. Sono partito da solo dalla spiaggia di Lampedusa, con la speranza che la musica aiutasse a riflettere su uno dei fenomeni più dolorosi e complessi del nostro tempo, e in pochi anni l’appello di ÒScià è stato raccolto e rilanciato da centocinquanta tra i più grandi nomi della musica e dello spettacolo italiani e stranieri». Così Claudio Baglioni ha parlato, a cinque anni dalla sua nascita, di ÒScià manifestazione nata per sensibilizzare le gente sul fenomeno delle migrazioni. Ed è proprio per festeggiare l’anniversario che domani 25 agosto Baglioni insieme a Riccardo Cocciante e Gianni Morandi si esibirà in un concerto straordinario al porto de La Valletta a Malta. Cerimoniere d’eccezione Fabrizio Frizzi. Ospiti della serata saranno i Winter Moods, la rock band di Malta; Ivan Filletti, un cantautore maltese e la straordinaria voce della solista Ira Losco. Un evento unico, realizzato grazie al sostegno del Ministero dell’Interno e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiani, alla collaborazione del Ministero della Giustizia e Affari Interni e del Ministero del Turismo e della Cultura di Malta. «C’è stata - ha continuato Baglioni - un’adesione senza precedenti per un fenomeno unico, che ci ha incoraggiati a proseguire su questa strada. Giunta alla quinta edizione ÒScià è divenuta Fondazione, con l’obiettivo di rendere ancora più incisivo il proprio impegno e portare il suo messaggio di solidarietà e l’invito all’integrazione tra le culture, in quelle realtà che, come Lampedusa, vivono la non facile condizione di porta verso l’Europa per quanti cercano da noi ciò che nella loro terra gli è negato: una speranza di futuro. Il concerto di Malta è un primo, importantissimo ma non unico, passo in questa direzione, visto che tra gli obiettivi della Fondazione c’è quello di portare prossimamente ÒScià anche in Libia e nelle Canarie». Per l’edizione 2007 - a Lampedusa dal 23 al 29 settembre - ÒScià, tra gli altri, ha avuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, la benedizione di SS. Papa Benedetto XVI, il patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con Baglioni, Riccardo Cocciante e Gianni Morandi, la grande musica italiana si unisce per sensibilizzare istituzioni, forze politiche, mass media e opinione pubblica sul fenomeno delle migrazioni. Musica e spettacolo dunque si uniranno nel segno dell’integrazione tra le culture del Mediterraneo. All’evento parteciperà anche il ministro della Giustizia, Clemente Mastella e il suo omologo maltese.

Il Gazzettino 06 Ago.
"O'Scià" di Baglioni sbarca a Malta: con lui Cocciante e Morandi

La Valletta
Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante e Gianni Morandi suoneranno insieme in un concerto straordinario al porto de La Valletta per i cinque anni del progetto "O'Scià", la rassegna ideata e promossa da Baglioni per sensibilizzare istituzioni, forze politiche, media e opinione pubblica sul fenomeno migrazioni. Cerimoniere d'eccezione sarà Fabrizio Frizzi con special guest della serata Ivan Grech, voce solista e leader dei Winter Moods, la rock band di maggior successo a Malta e Ivan Filletti, uno dei più amati cantanti-autori del panorama maltese.

Un evento unico, previsto per il 25 agosto e realizzato grazie al sostegno del Ministero dell'Interno e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiani, alla collaborazione del Ministero della Giustizia e Affari Interni e del Ministero del Turismo e della Cultura di Malta e all'organizzazione della NNG Promotions. "O'Scià", in programma dal 23 al 29 settembre, è diventata una Fondazione con l'obiettivo di rendere ancora più incisivo l'impegno e portare il messaggio di solidarietà e l'invito all'integrazione tra le culture. Per il cantautore romano il concerto di Malta è il primo passo, visto che tra gli obiettivi della Fondazione c'è quello di portare prossimamente "O'Scià" anche in Libia e nelle Canarie.

Stretto indispensabile.it 6 Ago
“Cà semu e Cà calamu”, un reportage fotografico mostra le contraddizioni di Lampedusa
By Luca Insalaco | Agosto 6, 2007 - 3:27 pm - Posted in Lampedusa, Sicilia

MILANO - Una collana di scatti fotografici per unire le due opposte facce di Lampedusa, le contraddizioni di un’isola che è meta di turisti ma anche degli immigrati in cerca di una nuova vita. Si tratta di “Cà semu e Cà calamu”, titolo sicilianissimo di una rassegna fotografica che, in mostra nelle scorse settimane a Milano, ha testimoniato le contraddizioni dell’isola. Gli autori, Francesco Giusti e Samuele Pellecchia, due fotografi professionisti che, sull’isola nel settembre scorso, ne hanno realizzato un reportage ricco di spunti.

Pellecchia, le foto della mostra si compongono di due parti, due aspetti dell’isola…
«Si tratta di dittici, una panoramica ed un ritratto completato da una testimonianza, ideati per rappresentare le contraddizioni del luogo. Quelle cioè dell’isola più a sud d’Italia in cui vince la Lega Nord e in cui durante il concerto di Baglioni, nel corso di O’ Scia’, arrivano i barconi dei clandestini».

Afghanistan, Kosovo, Sri Lanka, Algeria, Siria, Palestina, Nigeria, Laos…ha realizzato reportages in mezzo mondo. Poi Lampedusa, come mai?
«Quella dell’immigrazione è una questione sociale, è quasi una colpa esserci stato così tardi. La situazione lì è molto strana. Ho conosciuto gente meravigliosa che mi ha raccontato tutti i problemi quotidiani, dei quali i media e le istituzioni non si occupano. Problemi che comunque sono quelli di molte altre isole. Linosa, per esempio, sta messa anche peggio».

È anche vero, però, che per i lampedusani quello degli sbarchi è un problema che si aggiunge agli altri, atavici, legati all’insularità.
«I lampedusani ammettono di subire un danno all’immagine, ma non negano che il fenomeno dell’immigrazione abbia delle convenienze, anche in termini economici. Alberghi e ristoranti dell’isola, per esempio, tutto l’anno ospitano le forze dell’ordine di stanza lì proprio a causa del fenomeno immigratorio…».

Vale quindi la regola del “purché se ne parli”?
«A causa degli sbarchi, oggi tutti conoscono Lampedusa. Forse quindi è meglio essere sotto i riflettori dei media, visto che di molte altre isole non se ne parla mai. E poi, l’arrivo dei migranti non viene percepito, è tutto organizzato: le barche vengono prese e portate al molo, i turisti non li vedono mai. Per questo motivo nelle foto ho volutamente messo delle ombre dei migranti: perché sono ombre, numeri che passano».

La Sicilia 23 Giugno
Radiologi e analisti contro il piano di rientro
«Ci uccidono, non mangiamo»


Lampedusa. Dopo la visita sul molo Favaloro del sindaco dell'isola all'arrivo degli immigrati clandestini, anche Claudio Baglioni ha voluto assistere a uno sbarco. Il noto cantante, cittadino onorario delle Pelagie si è fatto trovare sul molo nella notte tra giovedì e ieri, proprio mentre gli immigrati stavano per scendere dalla motovedetta. L'artista romano li ha salutati tutti e, subito dopo, ha parlato con gli operatori che nel frattempo, avevano già dato inizio alle operazioni di conta e di controllo medico degli extracomunitari. Baglioni aveva finito da poco di intrattenere all'interno di un locale dell'isola i suoi compaesani, dedicando loro una serie delle sue intramontabili canzoni e presentando una sua nuova canzone.
Con il Claudio nazionale a ricevere gli immigrati c'erano anche il sindaco e il vice sindaco delle Pelagie. Dopo avere assistito alle operazioni di sbarco, Baglioni ha chiesto al comandante della settima squadriglia della Capitaneria di porto, Michele Niosi, alcune delucidazioni sulle modalità che gli uomini in divisa utilizzano quando intercettano una imbarcazione carica di immigrati nel canale di Sicilia. Non è la prima volta che l'artista segue personalmente le operazioni degli uomini della Capitaneria di porto. Due anni fa, infatti, il cantante chiese di potere uscire in mare con una motovedetta per conoscere una realtà a lui sconosciuta. Baglioni ha dedicato proprio agli immigrati clandestini e alle tragedie del mare il suo concerto «O' Scià» che, anche quest'anno, si svolgerà nel mese di settembre a Lampedusa, sulla spiaggia della Guitgia.
Al termine del blitz al porto, con un concerto a sorpresa con tanto di amplificatori in strada per far ascoltare la musica anche a chi non era riuscito ad entrare nel locale, Baglioni ha poi presentato in anteprima assoluta «Buon viaggio della vita», il brano che da il titolo al cofanetto in uscita il 29 giugno, composto da tre cd per un totale di 60 canzoni. All'interno un'altra anteprima segreta, quella del record-tour «Tutti qui».
Intanto, lungo le coste siciliane, da Portopalo a Lampedusa continuano gli sbarchi. Sarà un'estate «drammatica» sul fronte dei viaggi della speranza dei clandestini verso la Sicilia. Concordano nella valutazione il vicepresidente della Commissione europea e commissario alla Sicurezza, libertà e giustizia, Franco Frattini, e la portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), Laura Boldrini. Ed anche ieri nel Canale di Sicilia si sono susseguiti senza sosta gli avvistamenti e il recupero di carrette cariche di immigrati. Continua dunque il superlavoro di Marina Militare e Guardia costiera, che ieri nel Canale di Sicilia hanno tratto in salvo un centinaio di clandestini. Tra di loro anche l'unico superstite di un naufragio in cui sarebbero morti 24 immigrati. Altri barconi sarebbero in avvicinamento a sud di Malta. Oltre alla rotta Libia-Sicilia, preoccupa anche quella che arriva in Sardegna partendo dall'Algeria.LICIA FRAGAPANE

La Sicilia.it 29 Gen.
lampedusa
«O' Scià» diventerà un evento itinerante

Lampedusa. E' nata la fondazione O' Scià, che ha presentato a Roma un progetto dal nome «Clan - Destini». Un modo diverso di intendere la parola clandestini e cioè, un clan (sono i ragazzi delle scuole italiane che prenderanno parte al progetto) e i destini che seguono gli immigrati, una volta arrivati in Europa e quindi la loro integrazione.
Un progetto molto ambizioso e particolare al quale sono direttamente interessati il presidente della fondazione O' Scià, Rossella Barattolo (moglie di Claudio Baglioni), e il presidente dell'osservatorio permanente giovani editori, Andrea Ceccherini. A Roma è stata ufficializzata la nascita della fondazione, alla presenza del vice presidente della Commissione europea Franco Frattini e di un gruppo di studenti lampedusani accompagnati dalla preside e dal sindaco delle Pelagie.
Rilevanti le iniziative intraprese da Rossella Barattolo che sta cercando di coinvolgere tutte le scolaresche italiane nel progetto. E' da considerare imponente però, un altro progetto che, sempre nella qualità di presidente della fondazione O' Scià, sta portando avanti l'intraprendente Rossella Barattolo: si tratta della possibilità di organizzare il concerto O' Scià, che a Lampedusa è arrivata alla sua quarta edizione, anche a Malta, alle Canarie e addirittura a Tripoli. Questo progetto sembra stia riscuotendo il plauso di tutte le parti in causa. Se O' Scià da Lampedusa, riesce a smuovere le coscienze di tanti italiani, figuriamoci cosa potrebbe provocare, una volta che il concerto organizzato per sensibilizzare tutti verso il fenomeno della immigrazione clandestina, si svolge sia a Lampedusa che in nei paesi cosiddetti rivieraschi.
La prossima settimana, Rossella Barattolo dovrà incontrarsi con il premier spagnolo, per esporgli il progetto mentre per Malta sembra che ci siano stati già i primi incontri e c'è già una intesa. Interessata al progetto da parte dell'associazione islamica «World islamic call society», che dovrebbe interagire, facendo da catalizzatore fra la fondazione italiana e le autorità libiche.ELIO DESIDERIO

 

2006/2007 Nasce la fondazione O'Scia'

 frammenti dal sito ufficiale della fondazione O'scia'

O'SCIA': dal mare nostrum, al mare di tutti noi.

"Nessun uomo è un'isola, ogni respiro è un uomo"Claudio Baglioni


O'Scia': origine di un progetto

Il progetto O'scia' (Odori, Suoni, Colori d'Isole d'Altomare) nasce nell'estate 2003 da un'idea di Claudio Baglioni.

Nella sua forma originale prevedeva una serata di musica dal vivo sulla spiaggia della Guitgia, a Lampedusa, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul delicato tema dell'emergenza immigrazione e, allo stesso tempo, esprimere solidarietà agli abitanti delle isole Pelagie, così direttamente interessati dalle drammatiche cronache degli sbarchi dei clandestini.
Il successo della prima edizione è stato al di là di ogni attesa e previsione. Sorprendente la risposta del pubblico; straordinaria l'attenzione dei media.
Sin dalla seconda edizione (settembre 2004) O'scia' è cresciuta. Baglioni è riuscito a coinvolgere alcuni tra gli artisti più attenti e sensibili del panorama italiano e internazionale e la manifestazione si è trasformata in una tre/giorni, completamente gratuita, di note e parole, interamente dedicata al tema dell'incontro e del confronto tra le culture e alla solidarietà.
In soli 3 anni (2004 - 2005 - 2006) oltre cento musicisti e artisti hanno offerto a O'scia' il contributo delle loro idee e il valore della loro capacità di regalare emozioni, appassionare, e, soprattutto, far riflettere.
La manifestazione, seguita da un pubblico record e da tutti i principali organi di informazione nazionali e locali, si è presto accreditata come la più importante rassegna artistico/musicale a sfondo sociale del nostro paese e, in prospettiva, in ambito europeo.
Per questo O'Scia' ha meritato l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio di Senato e Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero della Giustizia, Ministero delle Politiche Giovanili, Ministero Politiche Europee, Ministero dell'Ambiente, Comune di Lampedusa e Linosa e della Regione Siciliana.
O'scia' ha, inoltre, ricevuto il saluto e la Benedizione di Sua Santità, Papa Benedetto XVI e ottenuto il sostegno di prestigiose organizzazioni internazionali come l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNCHR) e Amnesty International, oltre al Patrocinio del Vicepresidente della Commissione Europea.
E proprio in Europa, Baglioni ha presentato la quarta edizione, con uno straordinario concerto nell'Aula Plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Un concerto preceduto da una conferenza stampa e da un dibattito con i rappresentanti dei paesi europei, per ribadire il ruolo centrale dell'Europa nel dar vita a politiche in grado di garantire un assetto di stabilità, sicurezza, pace e sviluppo, tanto per il bacino del Mediterraneo, quanto per popoli e paesi dell'Unione.

Nasce la "Fondazione O'Scia'

Per celebrare i suoi primi cinque anni di attività, O'Scia' cresce ancora e si trasforma.
Per l'edizione 2007 la Fondazione si propone di portare il proprio messaggio di solidarietà e il suo invito al dialogo interculturale sino in Libia e a Malta, che, insieme a Lampedusa, costituiscono le principale porte di accesso all’Europa dal Mediterraneo.
Per questo significativo, ma decisamente impegnativo, passaggio il 13 Dicembre 2006 è nata la Fondazione O'Scia', con l'obiettivo di promuovere e diffondere ogni espressione della cultura e dell'arte, quale strumento di integrazione e solidarietà.
Fondazione O'Scia': promuovere il dialogo interculturale quale fondamento di un nuovo modello di convivenza civile, pacifica e solidale
Promuovere il dialogo per favorire l'integrazione culturale e costruire un nuovo modello di convivenza civile, pacifica e solidale, facendo dell'Europa la terra dell'incontro tra le grandi civiltà, culture e fedi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo.
Due gli obiettivi fondamentali della Fondazione O'Scia':
superare paure e diffidenze e favorire - attraverso il linguaggio universale e unificante della musica e dell'arte - l'incontro e l'integrazione tra popoli, razze ed etnie;
concorrere a costruire - grazie al riconoscimento e alla promozione dei valori di cui ogni cultura è portatrice - un nuovo modello di convivenza: civile, pacifica e solidale.

Fondazione O'Scia': il senso di un impegno

Conoscere le tradizioni culturali e artistiche delle diverse comunità è presupposto fondamentale per favorire la conoscenza "dell'altro-da-sé", promuovere il rispetto reciproco, cogliere e tradurre in risorsa comune il valore fondamentale della diversità.
Nulla, più e meglio della musica e dell'arte, può aiutare a capire che il rispetto reciproco - essenziale per una convivenza civile, pacifica e solidale - si fonda proprio sulle differenze e può illuminare le coscienze e guidare le scelte di chi deve lavorare per costruire un futuro di serenità e crescita equilibrata per un Mediterraneo che, oggi ancora più di ieri, costituisce il cuore geo-politico del pianeta.
Per raggiungere questi obiettivi la Fondazione promuove ed organizza occasioni di incontro e riflessione utili a sensibilizzare Istituzioni, forze politiche, media e opinione pubblica sul complesso e delicato fenomeno dell'immigrazione, ed a sollecitare tali forze affinché si facciano promotrici di pace, libertà, sicurezza e stabilità per le molte aree che vivono tale preoccupante deficit di valori ed occasioni di crescita, individuale e collettiva.

Fondazione O'Scia': il programma 2007

Nell'anno 2007 la Fondazione O'Scia' si propone di realizzare:
Il progetto "Clan-destino giovani: insieme per costruire l'integrazione", in collaborazione con l'Osservatorio Permanente Giovani Editori: un concorso, riservato agli studenti delle scuole superiori, per la realizzazione di un calendario con foto e immagini dedicate al tema dell'integrazione;
la quinta edizione del festival " O'Scia' " che, per la prima volta, ha in programma eventi, oltre che sull'isola di Lampedusa, anche in Libia e a Malta, per sottolineare come "mare nostrum" significhi "mare di tutti noi" e sensibilizzare Istituzioni, forze politiche, media e opinione pubblica sul fatto che gli equilibri e l'assetto futuro dell'Europa sono strettamente legati agli equilibri e all'assetto futuro del bacino del Mediterraneo.

Fondazione O'Scia':

Presidente Rossella Barattolo
Soci fondatori Claudio Baglioni Rossella Barattolo Andrea Pietrolucci
Segretario Generale Luca Pardo
Consiglieri Dalia Gaberscik Giuseppe Cesaro

O'Scia': il significato del nome

" O'Scia' " prende il nome dalle parole con le quali la gente di Lampedusa si saluta. L'espressione, letteralmente, significa "Fiato mio", "Mio respiro" ed è il saluto più intenso e affettuoso che ci si possa scambiare.
Un saluto straordinariamente vitale, che comunica passione, forza, energia.
Fiato e respiro: anima e motore stesso della vita, un po' come la musica che - quando dà il meglio di sé - riesce a farci scoprire o riscoprire il senso più intimo e prezioso delle cose e il valore alto del nostro essere con e per gli altri.
Ma " O'Scia' " è anche "Odori, suoni, colori, d'incontri d'arte" l'acronimo che racchiude il senso di un progetto che nasce per promuovere l'integrazione tra etnie, culture e fedi, attraverso l'incontro, lo scambio e il dono reciproco di quanto di più alto e profondo etnie, culture e fedi hanno saputo e sanno produrre e sono in grado di offrire: il loro inestimabile patrimonio di pensieri, parole, suoni, segni, forme, immagini, storie.
Incontri d'arte, dunque, nella consapevolezza che niente più dell'arte è in grado di avvicinare l'uomo all'uomo e aiutarlo a cogliere il senso, le ragioni, le istanze e il valore dell'esperienza e della presenza dell'altro.

O'Scia': il senso del progetto

" O'Scia' " è il tentativo di unire respiro a respiro, accostare fiato a fiato per dar vita ad una corrente nuova. Una corrente di musica, emozioni, pensieri capace di emozionare, appassionare, coinvolgere, ma anche interessare.
Un piccolo movimento di idee e coscienze, per riflettere e far riflettere sul ruolo che questi avamposti del Mediterraneo hanno, oggi, e sempre più avranno in futuro e su come la lunghissima storia di arte, cultura e pensiero del nostro paese rappresenti un patrimonio di valori in grado di offrire un contributo fondamentale all'avvio di una nuova stagione e alla definizione di una nuova prospettiva comune, nella consapevolezza che - oggi più che mai - nessun uomo è (né può più essere) un'isola, ma sicuramente ogni respiro è un uomo.

O'Scia': l'importanza della musica e dell'arte

La musica e l'arte non possono dare risposte.
Non ne posseggono.
Non spetta a loro cercarle.
Ma, attraverso l'universalità del linguaggio della musica e dell'arte, O'Scia' vuole ricordare che:
non spegnere la luce è fondamentale;
capirsi è possibile: musica e arte dimostrano che c'è davvero la possibilità di creare una lingua in grado di essere ascoltata e compresa da tutti;
la diversità è un valore: che musica si potrebbe scrivere con un'unica nota? E quale affresco con un solo colore?
Per questo " O'Scia' " è il luogo nel quale il fiato di artisti diversi, con storie, esperienze, culture e messaggi diversi si incontra e si fonde per dar vita ad un vento nuovo.
Il vento dell'ascolto, dell'attenzione, dell'incontro con l'altro per allontanare la diffidenza e la paura dalle nostre coscienze e lasciare entrare valori e verità da troppo tempo esiliate.
L'auspicio di " O'Scia' " è che il vento che unisce il fiato e l'anima di questi artisti riesca a volare sempre più in alto e a raggiungere e "corrompere" le coscienze, non solo geograficamente ma anche culturalmente, più lontane.