Claudio Baglioni Unaparolaperte.net
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Requiem è una canzone scritta,
ispirata ad alcuni fatti di un anno fà. E' una
Lassù
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CARA PACE MIA, NON ARRENDERTI di Claudio Baglioni LA PACE piange e si dispera. Come ogni uomo che non abbia smarrito l'indirizzo del cuore, il bisogno di andarlo a trovare e la voglia di ascoltare quello che ha da dire. Così come hanno fatto i ragazzi di Alexander Platz e le donne e gli uomini di ogni latitudine, colore e credo, che hanno sfilato per dire no alla logica folle che ha portato il mondo sull'orlo del baratro. E così come gridano, in silenzio, le migliaia di bandiere arcobaleno che oscillano lievi al triste vento che, in queste ore, percorre le strade delle nostre città. Presenze autentiche, che dicono con più forza di mille cruise che la pace non è un valore trasversale, ma universale e che non c'è etichetta alla quale possa essere ridotta. E tutto questo, malgrado mille autorevoli voci di altrettanti maestri non perdano occasione di illustrare le incontrovertibili ragioni della guerra. A sentirli parlare, mi rendo conto che la guerra di ragioni ne ha davvero tante. Troppe. Così tante e così ben confezionate da riuscire a non fare una piega nemmeno sul corpo deforme di certe indifendibili posizioni. Così tante da indurre chi crede che la guerra non possa (e non debba) essere la risposta, a pensare non solo di essere minoranza, ma, addirittura, di avere torto. Guerra per dichiarare la quale non ci si fa scrupolo né di tirare per la giacca Dio, né di irridere le parole del Papa, con linguaggi da Apocalisse, forse necessari a esorcizzare il timore che quella che stiamo affrontando possa davvero risultare un'Apocalisse. Ma, al contrario di quanto suggeriscono queste ragioni - troppo perfette per non essere sospette -, chi chiede pace è maggioranza ed è nel giusto. Solo, come ogni innocente, non si è premurato di costruirsi un alibi ed appare, quindi, debole e senza difesa. Ecco, allora, che le ragioni della guerra sembrano così inattaccabili che, a volte, il nostro desiderio di pace quasi ci imbarazza. Come se pace fosse la parola brutta, il problema, la causa del male, qualcosa di cui vergognarsi. E guerra, la parola forte, che illumina, l'unica che può pronunciare chi capisce davvero come vanno le cose a questo mondo. Un rovesciamento di prospettiva da far impallidire la doppiezza dei sofisticati, certamente incapaci di equilibrismi così raffinati. Perché la guerra (ogni guerra, anche quelle sotto l'egida dell'Onu) è la morte dell'intelligenza e del senso stesso della presenza dell'uomo. La pace deve essere davvero senza se e senza ma, perché se e ma contengono già i semi della guerra; gli alibi dietro ai quali l'uomo nasconde la sua incapacità di operare la giustizia e costruire la pace. Forse per questo tutti applaudono la pace, ma nessuno davvero la fa; tutti condannano la guerra, ma nessuno riesce a evitarla. Se - come diceva un grande scienziato - tutti i popoli sono per la pace, ma nessun governo lo è, guardando questa ola infinita che scuote il mondo da Est a Ovest in nome di un no alla guerra che, negli ultimi trenta anni, non è mai stato così forte, viene da chiedersi come ci si possa proclamare democratici. In nome di chi si governa, quando si rifiuta di ascoltare la voce del demos? Confesso il mio limite: non posseggo queste risposte e non so andare più in là di queste domande. Ma anch'io, come scriveva uno spirito ben più illuminato del mio, mi rifiuto di accettare l'idea che l'umanità sia incatenata con nodi tragicamente indissolubili alla notte senza stelle della guerra, al punto che l'alba luminosa della pace e della fratellanza non possa diventare realtà. Non resta che la speranza - tanto forte, quanto fragile - di riuscire ad allontanarci ancora un po' dalla nostra natura animale e far sì che questa guerra possa essere l'ultima e questo l'ultimo appello per la pace. |
Su Musica!, un inserto del giornale "La Repubblica"(uscita il 13 Febbraio) *...anche la nostra canzone grida contro Bush...tra vari messaggi di pace degli artisti uniti contro la guerra ...c'e' anche quello di Claudio.