Ancona, 14 Giugno Stadio del Conero

La grande festa del Conero

Eccomi di nuovo qui davanti a questo monitor, a raccontare, a raccontarci, o almeno per provare a farlo.
Potrei iniziare con la delusione provata nel vedere  che all'interno dello stadio dei posti erano rimasti  vuoti, per continuare, citando quei momenti in cui Claudio si e' servito della "doppia voce"  per l'esecuzione di alcuni brani, passando poi a descrivere un pubblico un po' anomalo e non troppo caloroso, rispetto ai precedenti concerti di Claudio
Ma non e' questo che ho portato con me ritornando da Ancona

C'e' un impegno, nel costruire un grandissimo spettacolo, una grande festa dove non sono mancati i momenti in cui senti solo il battito del tuo cuore, Claudio, a volte solo all'interno di quel grande spazio, tanto da farti tenerezza, altre volte circondato da tantissime presenze, tanto da dover individuare il nostro uomo con i capelli argento, perso tra i figuranti. Uno sguardo a destra, uno a sinistra, le note di "Uomini Persi", uno schieramento di persone vestite di bianco con nastri arancioni, "Avrai", solo pianoforte e archi (mi sembra) mentre un fiume di lucine tracciano il percorso all'interno di quella grande distesa verde, "Grand'uomo" con Claudio che si incammina verso la fine del palco per ricevere un ospite...un grande ospite. Tutti e due, fianco a fianco, si posizionano al centro, Claudio imbraccia la chitarra ed il personaggio misterioso si siede al piano. Una nota, una voce, ed un grande applauso. Andrea Bocelli ha gia' iniziato a cantare, "Con tutto l'amore che posso", Claudio intona un controcanto. Per me uno dei momenti clou della serata, due voci cosi' profonde che hanno fatto tremare gli spalti.
Cito a memoria altri momenti in cui ho visto questa festa prendere ancora piu' forza, uno di questi "Le vie dei colori" con i pattinatori che sono arrivati in volata sul palco facendo volteggiare nell'aria dei lunghi palloncini rossi gialli e blu per liberarli verso il cielo infinito alla fine del brano. "Adesso la pubblicita' ", ancora figuranti sui pattini, questa volta vestiti da suore, forse un segno un po' trasgressivo a rompere la monotonia della quotidianeta'
Altri momenti hanno catturato la mia attenzione: la coreografia su "Ninna nanna di guerra" con un nuovo schieramento di figuranti vestiti di bianco, (credo karateky) gli uni davanti agli altri altri, con delle fiaccole di fuoco che entravano dagli angoli del campo. Non credo sia un caso che, subito dopo, Claudio abbia intonato "Noi no", una sorta di inno ad un mondo migliore, senza guerre ed ingiustizie.
E in questa occasione sono saliti altri figuranti sul palco che hanno legato gli uomini della ipotetica battaglia sulla precedente "Ninna nanna di guerra", hanno iniziato a fare festa ed alla fine, slegati i combattenti, si sono uniti a loro tutti insieme formando una piramide con Claudio al centro, tutti insieme, ne' vinti ne' vincitori, tutti insieme per quel mondo a forma di noi.

A questi momenti che ora, a memoria, mi sono rimasti dentro, aggiungo anche "Buona Fortuna", cantata da Claudio solo al microfono senza nessuno strumento, con tutto lo stadio (o quasi) in rigoroso silenzio....se continuo a scrivere sono sicura che mi viene in mente altro....
Ma mi fermo qui.

Ecco, questo e' stato il mio concerto e io non me la sento di criticarne lo svolgimento in qualsiasi modo sia avvenuto. Non perche' sono ottusa ed accetto tutto quello che Claudio mi offre su un piatto d'argento senza mai scrutarne i contorni, ma semplicemente perche' ho assistito alla serata come lui mi aveva preparato: partecipare ad una grande festa, dove oltre le canzoni ti trovi a cercare un filo logico del concerto attraverso tutte le coreografie che ne fanno da contorno, una grande festa, nella quale piu' volte, come gia' accennato, mi sono trovata a cercarlo, perso tra tutta quella gente. Una grande festa nella quale ho trovato bellissima la visione di un Claudio che corre intorno al prato seguito da tutta quella schiera di giovani. Si, una grande festa. Una festa dove il pubblico ha provato ad "arancionizzarsi" (almeno in tribuna) con lo scopo di regalare un colore a Claudio per questo giro di concerti, peccato che la poca luce non abbia contribuito a sottolineare questa iniziativa.

Uno spettacolo diverso da un concerto come "Incanto" dove sentii Claudio cantare dal vivo per tre ore solo accompagnandosi al pianoforte... Un qualcosa diverso che vuole mantenere il gusto della coreografia, anche se per farlo,qualche volta e stato necessario ricorrere al playback... beh, non mi sento di commentare una festa solo dal punto di vista musicale, si puo' anche fare, ma per me sarebbe difficile

E nel personale, la mia e' stata ancora piu' festa, grazie all'opportunita' di conoscere tanti amici, ed e' stata ancora piu' festa grazie al nostro piccolo striscione appeso li', a dire a Claudio che su unaparolaperte chi lo aspetta non lo fa in silenzio...

Ed infine, grazie ai miei compagni di viaggio Claudia e Fabrizio che mi hanno aiutato a scacciare quella piccola timidezza che in genere mi accompagna e, insieme a Sandro, hanno reso questi due giorni indimenticabili, per tutta la vita (e non esagero).
Grazie con tutto il mio cuore perche' senza di voi questo viaggio non sarebbe stato cosi' magico, anche la festa avrebbe avuto un tono minore, con meno momenti da inserire nel mio scrigno dei ricordi
Ecco, forse, perche' non me la sento di gettare al vento qualche parola in piu' contro Claudio in questo spettacolo. Lui con la sua musica, l'uomo della mia storia accanto, con queste serate mi offre un "Là" per fare un pezzo di strada insieme a tutti voi...e, come piu' volte ho ripetuto in questi giorni...sono le piccole cose che fanno grandi le mie giornate.
Scusate le note personali, scusate se ho ricordato male qualche passaggio, scusate il solito arruffamento di parole ma volevo buttare giu' qualcosa a caldo... avrei scritto sicuramente qualcosa di diverso….domani

Silvia

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