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Milano 19 Giugno, Stadio San Siro
Il Giorno della festa
Il sole era ancora alto nel cielo, quando dal verde del prato cominciarono a
sollevarsi fumi per l’aria e dolci suoni creavano un suggestivo sottofondo.
Poche note per comprendere che si trattava di “Per incanto e per amore” e che
era finalmente giunto il momento tanto atteso, dopo ore di sole, gelati,
corse, striscioni da sistemare, la festa stava cominciando! Tutti in piedi ad
applaudire l’ingresso in campo di Claudio Baglioni, che imbracciando la sua
chitarra, intonava i suoi brani più famosi, facendo emozionare e cantare la
gente! Ad ogni nuova canzone, gli occhi brillavano come stelle, le braccia si
alzavano e grida di gioia salivano dagli spalti. Claudio, in gran forma, con
il vestito bianco dell’estate, faceva il giro dei quattro lati dello stadio,
mandando in delirio ogni angolo.
Braccia tese, nella vana speranza di afferrarlo da quella distanza enorme, che
la musica rimpiccioliva. Strana voglia di sfiorare un sogno, un grand’uomo, un
incantatore di anime…
Così, cantando e applaudendo, aspettavamo la sera, sapendo che, insieme al
buio, lo spettacolo ci avrebbe sorpreso con nuove magie! Occhi sgranati
all’ingresso delle prime coreografie, i bianco e arancione: l’incantesimo
iniziava per davvero, stavamo entrando in un sogno di paradiso, di luci e di
colori, di musica e poesia.
Tante canzoni senza un attimo di sosta. L’emozione che si faceva più intensa
minuto per minuto e, dopo lunghe ore d’esitazione, finalmente il pubblico
cominciava a lasciarsi travolgere dalla voglia di ballare e di prendere parte
alla festa, che doveva essere anche nostra.
Attimi di infinita dolcezza nell’avvolgente versione al pianoforte di “Avrai”
e nel tenero duetto di “E tu” con Laura Pausini… Innamorati mano nella mano,
accendini e cuoricini fluorescenti che luccicavano nel cielo come stelle,
sorrisi sulle labbra, sguardi d’intesa tra le coppie e occhi persi nel blu
per gli amori lontani, che cercavano di avvicinarsi con la musica mandata
attraverso il telefonino.
Io più persa del solito, con un’amarezza profonda da dimenticare e un angelo
meraviglioso ancora accanto, con il sorriso più dolce per permettermi di
volare. Innamorata dei suoi sguardi d’azzurro sereno, dei suoi sorrisi ingenui
che esplodono all’improvviso, del suo nome di poesia, che lo fa magico e
importante agli occhi miei!
L’abbraccio speciale di Claudio per noi, con “Tutto in un abbraccio”, che
apriva la sezione dedicata ai brani nuovi, e il nostro abbraccio per lui, con
i cori, gli applausi, gli striscioni.
Voglia di fermare il tempo, di restare per sempre in quell’abbraccio di bolla
di sapone, sospesa nell’aria magica di un incanto di sogno e di musica. Tutti
presi, rapiti, storditi da quello spettacolo speciale, a volte forte, a volte
buffo.
Noi, tutti uguali, tutti dalla stessa parte: quella delle canzoni, quella
delle emozioni! Note che toccano l’anima nel profondo, che fanno affiorare
ricordi e desideri…
Un momento di estasi sognante e poi di nuovo pronti di per saltare, cantare e
ballare tutti insieme, sempre di più, senza fermarsi fino alla fine, una fine
che avremmo voluto non arrivasse mai!
In quel campo di calcio accadeva di tutto: capriole, palloncini, luci
colorate, mangiafuoco, sbandieratori, pattinatori, sfilate di orchestranti e
Claudio che percorreva ogni angolo della scena, a metà tra l’artista e il
saltimbanco, tra il cantautore e il cantastorie, ma sempre e comunque un
grande mago.
Ci siamo salutati sulle note dell’inno “Al di là dal ponte”, con la voglia di
restare ancora assieme, o almeno di ritrovarci presto, qui o dovunque, basta
che ci sia musica da ascoltare, parole da cantare al vento, spazio per
ballare, momenti per sorridere… insomma basta che ci sia festa!
Diana Comari
(
http://nuvolasenzainverno.splinder.it)
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