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Firenze, stadio Franchi 27 Giugno
Firenze, Oltre il
concerto....
"La ragazzina alla corte del mago"
Firenze, 27 Giugno.
Ancora una festa di note, colori, cori, balli, emozioni.
Ancora lui, il nostro mago al centro della scena, ieri sera in formissima, con
una grande maestria nel dirigere artisti, orchestra, pubblico, nel saper
creare a volte un'atmosfera assorta e contemplata per poi mischiarla ad attimi
di cialtroneria (come lui stesso dice)
Con un grande sorriso e' li' a mostrarci la sua felicita' ,in momenti che lo
hanno visto dividere il palco con suo figlio Giovanni, con Biagio Antonacci e,
oltre alla musica le parole, parole per i musicisti, per noi, ringraziandoci
all'infinito per essere li' a fare festa con lui. si, perche' ieri sera la
sensazione e' stata proprio quella di trovarsi ad una festa tra amici. Insomma
dopo la prova generale partita da Ancona, il concerto-festa ha preso una
grande sicurezza di se'.
Ma come al solito voglio andare oltre gli schemi prefissati della serata, peri
raccontarvi i contorni.
Arrivo allo stadio, risolto un piccolo problema con i biglietti mi sistemano
(fortunatamente) nel parterre degli ospiti. Poiche' nello stadio di FI manca
la pista intorno al campo, "Il fossato per i coccodrilli" (come la definisce
Claudio stesso), mi trovo praticamente a pochi metri da tutto quanto:-)
Vicino a noi c'e'un signore responsabile per l'impianto luci all'interno dello
stadio, Lara ci scambia due parole, Claudia gli chiede se ha avuto modo di
conoscere Claudio, io vado al sodo , chiedo una testimonianza da inserire sul
sito. Con molta disponibilita' ci racconta:
" Ragazze, l'ho conosciuto...penso che in questi tre giorni l'abbiano
conosciuto un po' tutti, ha passato i pomeriggi qui', con il caldo, a seguire
le prove dei figuranti, ha mangiato in mensa con loro, facendo anche lui la
fila con il vassoio in mano, ed infine, ieri con dei colleghi mi trovavo qui a
fare un sopralluogo per verificare le luci:
Lui, dopo averci osservato, ci invito' a fermarci a mangiare qualcosa con
loro"
Io esagero e chiedo: " Insomma, lei probabilmente non e' un suo fan ed ora lo
sara' diventato!"
"Beh, lei ora mi dice una parola grossa per la mia eta' " ( penso oltre i 50),
" ma vi devo dire che abbiamo avuto il BOSS, con 25 guardie del corpo, abbiamo
dovuto costruire dei capannelli di legno all'interno del tunnel degli
spogliatoi perche' nessuno doveva vedere i musicisti, e vedere Claudio
arrivare cosi'.... oggi e' stato in campo fino alle 18:30 ad incitare i
ragazzi, ad incoraggiarli, e' proprio una persona umile, disinvolto, dovete
essere orgogliosi di lui."
Non puo' farci che piacere sentire queste parole uscire dalla bocca di una
persona che non segue il mondo "Claudicante", una persona che, in solamente
tre giorni, ha capito quanta cura mette Claudio nel costriuire i suoi
spettacoli, partendo proprio dal basso fino a salire quei gradini che all'ora
stabilita lo porteranno finalmente nella sua dimensione, quella dove riesce ad
essere sempre e comunque, se stesso: Il Palco.
Prendo la mia postazione, vicino c'e' una famiglia con due figlie, una di
queste e' seduta accanto a me. Ha 12 anni.
Noi intanto ci arancionizziamo, nastrini e cartoncini, lei ci osserva,
decidiamo di coinvolgerla. Nastrino e cartoncino pure per lei.
Le luci si abbassano, con il solo accompagnamento della chitarra, il nostro
mago vestito di bianco ha gia' iniziato il giro del campo, a fargli compagnia
le melodie degli anni 70/80.
La ragazzina vicino a me, vedo che canta. Penso: ha 12 anni!
La serata inizia a riscaldarsi e noi con lei. Ci alziamo cantiamo, balliamo,
la ragazzina mi osserva, imita ogni mio movimento. La faccia stupita ogni
volta che vede entrare in campo schiere di figuranti, nella confusione piu'
totale , mi chiede, mi indica...mi sorride soddisfatta.
Partono le note di Noi No, insegno alla ragazzina il nostro gesto che in
genere facciamo sul ritornello, lo impara immediatamente, si unisce a tutti
noi, mi chiede se sta andando bene... ogni tanto l'abbraccio...
Non lo so perche' l'ho presa a cuore, forse per la sua "giovane" eta', vederla
cantare E tu, Questo piccolo grande amore... fino a cuore di aliante.
.E' la mascotte della mia serata. Quando anche l'utima nota si spenge e lascia
spazio alla malinconia ci "ricambiamo gli occhi" . Riesco a leggere sul suo
volto un entusiamso incredibile. Penso che Claudio stasera sia riuscito a
portare quella ragazzina nella dimensione di una favola. Arrivano i momenti
dei saluti, tuttoinunabbraccio Claudio lascia il palco. Lei e' ancora li' lo
guarda andare via, io gli chiedo:
" E' il tuo primo concerto?"
" Si! "
" Beh, sono sicura che lo (e mi) ricoderai per tutta la vita...."
E adesso sono qui' a riordinare i miei pensieri, ad aprire lo scrigno dei miei
ricordi per aggiungerne altri. Questo viaggio per me, con la data di Firenze
e' finito qui, vivro' di riflesso, attraverso i vostri racconti, le date di
Roma , Napoli Bari, Catania. E poi l'attesa di ripartire, di salire di nuovo
su quel treno che ci trasformera' ancora viaggiatori e chissa', se alla
stazione della nostra felicita'avro' ancora modo di incontrare la
ragazzina....
Grazie Claudio, grazie per la possibilita' che mi dai ogni volta di portare
quel po' di te (e non solo).... con me.
Silvia
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