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Buon
22°Compleanno Giovanni
Quel 1982 ... Un anno un po' speciale, per me ...
perchè fu l'anno del Mundial spagnolo trionfalmente vinto dalla nostra
nazionale; perchè fu l'anno in cui raggiunsi la maggiore età; perchè era
l'anno dell'estate spensierata della seconda liceo classico, quando sai che
l'anno successivo sarai lì a sudare e tremare per l'esame di maturità ma per
il momento non te ne importa assolutamente nulla e ti godi la tua bella
libertà ...
...
E poi anche perchè quello fu l'unico anno della mia vita in cui - invece di
recarmi con quasi religiosa devozione e trepidazione nel negozio di dischi
per acquistare l'ultimo 33 giri del tuo papà il primo giorno della sua
uscita (come ho sempre fatto e come sempre farò) - mi recai lì con
altrettanta devozione e trepidazione per acquistare ... un piccolo 45 giri
?!! Ma quando mai il "mio" Claudio se ne usciva con un singolo e basta ?!!
Che dischetto carino, però, quell'AVRAI, che bel titolo, essenziale ma
sognante, evocativo ... "Mettiamolo sul piatto" ... Me ne innamorai subito.
Ne sono innamorata tuttora. Mi commuove tuttora. Anzi ora mi commuove ancor
di più, perchè adesso, ogni volta che l'ascolto (quasi mai sul vecchio 45
giri, per la verità, ma solitamente in una delle sue molte versioni dal vivo
in CD), mi compare all'istante nella mente l'immagine di un ragazzo alto
alto, snello, affascinante, dal viso aperto, il profilo imperioso a creare
un contrasto intrigante con la dolcezza dello sguardo e del sorriso, le
lunghe mani eleganti che accarezzano con maestria ed amore le corde di una
chitarra ...
Ho rimesso sul piatto quel piccolo "singolo e basta", il 45 giri sta
suonando in questo momento, mentre scrivo queste righe per farti gli auguri
di compleanno, Giovanni ... è lì che fruscia terribilmente, usurato dal
tempo come solo i vecchi vinili troppo amati sanno essere ...
... Ma AVRAI non è solo una delle mie canzoni predilette di ogni tempo, Gio',
rappresenta per me molto di più.
E' il grido di speranza per una nuova vita che si affaccia all'orizzonte del
mondo, è l'orgoglio e la paura, ad un tempo, di sapere che ci sarà "un altro
te" con una sua personalità inestricabile dalla tua - eppure al tempo stesso
autonoma e da essa ben distinta - al quale passare il testimone delle tue
speranze, delle tue gioie, dei tuoi dolori, delle tue lotte, della tua
voglia di riuscire ad essere un giorno un GRAND'UOMO, della tua quasi
certezza che non riuscirai ad esserlo fino in fondo perchè sei solo un
essere umano ... con il desiderio che almeno tuo figlio ci riesca, in uno
sforzo di Sisifo senza fine che si rincorre ed accavalla attraverso
generazioni e generazioni di padri e di figli che si succedono nell'amarsi,
nel non comprendersi, nel ritrovarsi ...
AVRAI e GRAND'UOMO sono in realtà per me un'unica poesia (il termine
"canzone" è più che mai riduttivo, in questo caso), divisa in due parti, sì,
ma senza cesure visibili di sorta se non quella del tempo materialmente
trascorso, e non credo proprio sia un caso il fatto che "quelle due" siano
tra le mie canzoni predilette in assoluto.
E' anche molto per merito tuo, caro Gio', che occupano questa speciale
posizione nel mio cuore ... perchè mi evocano istantaneamente l'immagine di
quel ragazzo alto alto, dalle lunghe mani eleganti e dal sorriso aperto, il
sorriso di una persona che ha un bell'approccio alla vita, che dà
l'impressione di essere un ragazzo ottimista, estroverso, positivo e
propositivo, sicuro di sè ma in un modo pacato e mai gridato ...
Caro Giovanni, ti auguro con grande affetto che questo 19 maggio 2004 - come
tutti i 19 maggio a venire - sia per te un giorno di felicità totale ed
assoluta, incondizionata, da assaporare assieme ai tuoi cari ed assieme allo
stuolo di veri amici che so esserti al fianco ...
Sai, anche a me piacerebbe conoscerti personalmente un giorno, per parlarti
a quattr'occhi (non sono sei, vero?!! Forse almeno in questo la somiglianza
fisica con papà è scongiurata !!) di tutto quanto ho cercato di dirti fin
qui a livello virtuale ... e soprattutto per farti una domanda che per me è
davvero un piccolo tarlo: ma perchè mai uno spiccato temperamento artistico
come te ha scelto di studiare ... giurisprudenza ?!!
Caro Gio', forse adesso starai pensando "Uh? Che vuole adesso da me, questa
vecchia tardona irriverente?" ... ma te lo chiedo - per ora solo a livello
virtuale - perchè io stessa tuttora affondo quotidianamente - per
professione - tra le scartoffie, e so che significa!
Anche se forse finirai pure tu, un giorno, per aggirarti tra atti di
citazione, comparse di risposta e verbali d'udienza scritti ancora a mano
nell'era della tecnologia più sfrenata, ti auguro di trovare sempre, in ogni
tua giornata, anche in quella più frenetica ed impegnata, un momento nel
quale quelle tue lunghe mani eleganti possano accarezzare con amore le corde
di una chitarra. Non dubito che lo troverai, quel momento. Sempre.
BUON COMPLEANNO !!
Alberta |