7 luglio 2003

Le parole cantate


Ciao a tutti e a te, Claudio, se mai leggerai queste parole.
Ho 33 anni e quando ne avevo 15 trascorrevo pomeriggi interi a suonare il pianoforte e ad ascoltare la tua musica. Adesso suono molto meno ma ogni tanto spulcio tra i miei vecchi spartiti. E così ho fatto qualche giorno fa.
Ho rispolverato "la vita è adesso", ho suonato e cantato (con tanti limiti perchè la tua estensione vocale è unica) e ho ritrovato emozioni che pensavo perdute. Mi è sembrato di ascoltare per la prima volta certe parole che tu hai scritto tanti anni fa. Ho cercato il nastro perchè volevo sentire quelle parole cantate da te. Non l'ho trovato e mi sono fiondata in un negozio a comprare il CD.

Da quanto tempo non ascoltavo le canzoni di quell'album!

Mi piacciono tutte ma in modo particolare volevo spendere due parole per "uomini persi": la musica è favolosa il testo lo è ancor di più. Penso che sia uno dei più bei testi che abbia mai letto. Riesci ad esprimere in modo superlativo un concetto che altrimenti sembrerebbe banale. Ogni volta che canti "dov'è un papà che caccia via la notte..." mi viene la pelle d'oca. Penso a tutti gli uomini persi che sono stati bambini, penso a quei bambini i cui sogni sono stati traditi dall'uomo che ha preso il loro posto. Quella canzone è come un film condensato in pochi minuti. Mi si affacciano alla mente immagini e mi piace pensare che da qualche parte quei bambini accovacciati sui talloni o dietro un pallone o sotto ad un quadrato di stelle, abbiano trovato un'esistenza migliore...
grazie per le emozioni che mi hai dato e che continui a darmi.


Ste

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