|
Cercando...
L'atmosfera della partenza è quella di sempre: nel cuore una gioia mista
all'ansia di ritrovare visi, voci, occhi, sorrisi, ma, soprattutto, il
sorriso appena accennato, quasi un po' imbarazzato, straordinario e
dolcissimo, del protagonista della serata, del nostro uomo della storia
accanto, pronto a regalarci un'altra indimenticabile notte di note…
E questa volta la gioia è veramente grande, non avrei mai creduto alla
possibilità di un nuovo concerto a distanza di pochi mesi dal mio ultimo
"Crescendo", dopo il quale il piacere di esserci stata per ben tre volte si
era tramutato nella solita, rassegnata, malinconica incertezza, nel solito,
consueto, dubbio sul se e quando ci sarebbe stata un'altra occasione… E
invece eccomi pronta per ripartire, per ritrovare quell'atmosfera che,
nell'arco di pochissimo tempo, è diventata oramai una piacevolissima e
attesissima consuetudine…
Com'è strana la vita…
Quando ero una ragazzina e potevo permettermi di dire o fare qualche piccola
follia senza che nessuno ci facesse caso, magari suscitando i sorrisi
divertiti dei grandi, ho avuto soltanto due rare occasioni di vivere queste
esperienze, queste emozioni, mentre ora, con l'età e la raggiunta maturità
(!), mi riscopro sempre più disinibita nel concedermi queste piccole
"trasgressioni" concertistiche, che cerco ed inseguo fin dove posso …
Il sole della domenica pomeriggio è caldissimo, Este ci si presenta
luminosissima, quasi deserta, assomiglia al paesaggio di un quadro che da
bambina ho amato molto, con uno scorcio di canale che la attraversa, con una
meravigliosa chiesa diroccata dal campanile obliquo, che ci fermiamo ad
ammirare durante il tragitto verso il castello, sulla cui bellezza non
troviamo però il tempo di meditare… Abbiamo troppa premura di arrivare …
Finalmente il castello, con le sue mura e i suoi merli, la sua struttura
imponente, la sua suggestiva bellezza… Che bello pensare che sarà la cornice
della nostra serata.
Con la guida di telefonini cominciamo la ricerca di visi ancora mai visti,
assaporiamo il piacere di abbracci fino ad allora scambiati soltanto
virtualmente, la gioia di rivedere visi già noti, di ricambiare occhi che
brillano tutti nello stesso modo, con la stessa intensità, di ritrovare
intatti i sorrisi non dimenticati.
Il tempo di entrare, scoprire che i nostri posti questa volta sono veramente
meravigliosi (Alberta è stata grande!), di dare un viso a quella
straordinaria persona che è Marco Spanò, che ha profuso in memoria di
Giacomo tutto il suo impegno, la sua pazienza e il suo tenace lavoro per
rendere possibile questa serata, che si preannuncia indimenticabile e …
finalmente è Cercando.
Cercando è un Claudio in ottima forma, fisica e vocale…
Cercando è arrangiamenti originalissimi, canzoni insolite, straordinarie,
che sembra quasi impossibile sentirgli cantare dal vivo…
Cercando è un'atmosfera a mezzo tra "Incanto" e la "Leggenda del pianista
sull'oceano"…
Cercando è suggestione di suoni, di luci, di espressioni, di bolle di sapone
che seguono la scia del vento e bagnano braccia e capelli…
Cercando è… moschini che gli ruotano intorno mentre è seduto al pianoforte,
quasi fossero calamitati dal frenetico susseguirsi di quei suoni che, se pur
tanto cari e noti, sembra di sentire per la prima volta, di quelle note che
Claudio "acchiappa" senza sosta, con mani che pare abbiano cento dita
ciascuna…
Cercando è la scanzonata perfidia di quel "…ti amo lo giuro, lo giuro su
Arturo" buttato lì, in omaggio al migliore claudiano spirito "fregnaccioso",
in uno dei momenti più struggenti della serata…
Cercando è un vero viaggio sulla coda del tempo, a tempo di palloncini
bianchi e arancioni che volano verso il palco, e che, frammisti a parole e
suoni, riportano antiche sensazioni, odori, sapori, colori …
Cercando è l'impossibilità di stare seduti e fermi, l'urgenza di aprire
braccia, di protendere mani, di unirsi in un salto e in un ballo sfrenato
sulla vita, in un'esplosione di adrenalina, in un applauso scrosciante di
commossa gratitudine…
Cercando è la speranza di un "non perdiamoci di vista", è l'augurio "che
tutto vada nel migliore dei modi"…
Che dire, è inutile sforzarsi di non essere ripetitivi, Claudio "il Grigio"
è proprio il Mago più grande e più potente di tutti i tempi e ogni volta
riesce a restituirci intatti lo stupore, il desiderio e la forza di
protenderci e sollevare piedi e braccia per riafferrare il filo di quel
palloncino che credevamo perduto, che sembrava essere volato via per sempre.
Gabriella
|