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..un ricamo di smerli antichi
su un cuscino di un parco verde e ordinato... si entra con un sorriso che
ritrovi sulle facce di ciascuno che incontri... conosciuto o sconosciuto...
poco importa... lì per quella sera si sarà tutti insieme... a chiudere le
porte lasciando fuori problemi e preoccupazioni... una sfera magica... che
per tetto ha il cielo blu della notte e per contorno muri che parlano di
storia... anche noi qui a fare e vivere una storia nuova... bello...
bellissimo... ritrovare e bruciare l'attesa con volti e voci che grazie a
Claudio ogni tanto reincrociano il loro andare... Este è un sipario che
toglie il fiato... una cornice che sfiora l'immagine... quasi volesse
sostenerla... l'immagine è quel "cercando" che ora non è sconosciuta
sorpresa... ma atteso desiderio di riviverlo ancora... è diverso incontro...
nonostante ci sia solo un giorno di distacco da Villa Erba... Claudio
propone la stessa scaletta tranne che nel finale di tutto... dove il suo
arrivederci o addio viene sostituito da di là del ponte... eppure... ancora
oggi mi sto chiedendo quale sia la differenza che ha fatto questa sostanza
di opinione... sono ancora qui... con un giorno di pausa per il rientro a
casa e un giorno passato già in rincorsa del solito tran-tran... e vivo di
flash così vivi che mi impediscono di avere nostalgia... c'è di più che un
concerto... Claudio colora come sempre le sue opere... ritoccandole... io
non sono di certo un'esperta musicale... so quello che mi piace e non posso
fare a meno di ammirare chi ancora riesce a stupire... sono impatti visivi
che permettono alla musica e alle parole di diventare quel qualcosa di più
che rende "le stesse canzoni" portatrici di un qualcosa di diverso... ho qui
davanti il foglio stropicciato dove avevo scritto la scaletta di Villa
Erba... l'ho letta tante di quelle volte che mi sembra racconti tra i suoi
titoli a susseguirsi essa stessa una storia... come se Claudio ci
raccontasse di nuovo e diversamente la sua storia... tra le mura di questo
castello che il 18 di luglio è stato davvero magico ed incantato... i muri
sono diventati morbidi di luci... disegni e riflessi che hanno ammantato le
figure fisse e lucenti sul palco assieme a quei fantastici "suonatori" che
hanno segnato la vita e regalato a noi l'energia che ci ha assaliti
all'interno delle mura del castello... assaliti e sconfitti... :)) siamo
stati presi senza poterci neppure arrendere... mi resta dentro una luce
azzurro scura... una canzone che più delle altre mi ha colpito
nell'insieme... Maria Grazia |