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Cercando trovando
Ancora una volta un sogno
durato 3 ore, avente come scenario le mura di una Fortezza, che martedì sera
ha fatto da parete anche al mio cuore…
Tre ore chiusa fra quelle mura, in un mondo dove c’eravamo solo io, Claudio
e le persone più importanti, che come ogni giorno ho tenuto con me,
regalando loro qualche nota attraverso una telefonata o semplicemente
portandole con me.
Il viaggio in macchina con Elena, l’incontro con Alessandra e la piccola
Asia, un giro per Siena, le prove “dall’alto” con Claudio che ci saluta e si
lamenta per il telo in “plastica vulgaris” che copre il palco, la ricerca
del posto, l’incontro con Annina ed Ylenia, le chiacchiere scambiate con la
mia “vicina di sedia”…anche questo è Cercando…ma il “mio” Cercando è in
realtà iniziato con la prima nota di Strada Facendo…
Il mio posto, seppur in prima fila, era molto laterale, così quando Claudio
si sedeva al piano mi rimaneva coperto da transenne e casse e non vedevo più
nulla. In quei momenti allora chiudevo gli occhi, mi lasciavo cullare da
Note e Parole e mi sembrava che Claudio non fosse più sul palco ma fosse
seduto accanto a me, a vivere con me anche questa nuova emozione.
La sicurezza non mi faceva saltare e ballare come avrei voluto; dopo avermi
ripresa milioni di volte si è completamente arresa quando è iniziata
Serenata In Sol e finalmente mi ha lasciato divertire come mi pareva e
piaceva.
Mentre la fine del concerto purtroppo si avvicinava, vedo la sicurezza che
rimette a posto le sedie ed un “gorilla” che fa cenno di avvicinarsi al
palco…una corsa sfrenata con una gerbera arancione in mano e mi ritrovo
sotto il palco, con Annina accanto. Claudio è sopra di me, a pochi
centimetri. Io ed Anna ci guardiamo e ci prendiamo per mano… il cuore batte
forte ed ho ancora più voglia di saltare sulla vita…cosa che poi ho fatto
con le ultime forze che mi rimanevano.
Claudio intona “notte di note”, mai sentita cantata a quel modo, si avvicina
dalla mia parte, prende un mazzo di fiori e la mia gerbera (che poi perde
per strada!) e mi sfiora la mano…poi se ne va ed io rimango lì, impalata ad
osservare quel palco, ormai spoglio, che per 3 ore è stato il sipario delle
mie emozioni e dei miei sogni…
Il tempo di salutare Alessandra, Asia, Ylenia ed Annina e via, verso la
strada del ritorno, accompagnata come all’andata da Elena.
Una volta a casa ero stanca ma non riuscivo a prendere sonno perché mi
sembrava di aver già sognato abbastanza…
Grazie a chi ha diviso con me le emozioni vissute sotto una curva di cielo
senese…grazie a Claudio per averci fatto sognare ancora…
Claudina
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