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Cercando... per
caso,Vicenza 4/9/2004
Questo Cercando,per me, è nato per caso,dopo Pratolino pensavo che Claudio
non l'avrei più visto per un pò, le altre date erano tutte in posti o in
giorni se non impossibili altamente improbabili e al Raduno,la domenica
prima dell'inizio delle scuole e a Viterbo,avevo già messo una pietra sopra.
Insomma, per raccontarvi un pò, all'inizio delle mie vacanze in giro per la
Francia, una sera, sfruttando la capatina di mio marito in un internet cafè,
leggo della data aggiunta a Vicenza, folgorazione è un sabato!
Non sono proprio riuscita a trattenermi: sms ad Antonella "che dici
andiamo?". L'indomani mattina grande sorpresa, quella che mi pareva una
follia aveva scatenato l'entusiasmo anche della nostra amica Paola che non
aveva potuto partecipare alla trasferta di Este essendo madre di due bambini
ancora piuttosto piccoli. Da lì un delirio di messaggi coinvolgendo quell'angelo
di Antonio di Vicenza "conosciuto" grazie alla comune passione per Clà ma,
invero, visto solo una volta ad Este e, purtroppo, anche per pochissimo.
Insomma biglietti virtualmente in tasca per un'altra notte magica. Benedetto
il caso magica, la notte passata a Monte Berico, lo è stata sul serio. I
nostri posti avrebbero dovuto essere piuttosto laterali ma, data la
disponibilità, sono diventati quasi centrali e, visto che il pubblico non si
scaldava granchè, forse i più tosti avevano partecipato all'appuntamento
della sera precedente,quelli della security,non sono stati poi così rigidi.
Durante i pezzi dove stare fermi sarebbe stato davvero impossibile ci hanno
lasciato scorazzare quasi fin sotto il palco senza spingerci subito via come
ad Este o a Pratolino, ho potuto quindi stare abbastanza vicino a Clà quasi
da subito. La serata, dopo un per fortuna breve temporale, ci ha regalato
tante stelle e uno spicchio di luna molto luminoso così, sotto quella curva
di cielo, anche quando ero più lontana da Claudio lo sentivo vicinissimo ed
il mio cuore era giusto accanto al suo pianoforte. Questo concerto mi è
parso incredibilmente e piacevolmente lungo quasi che l'uomo della storia
accanto stesse dando il meglio di se specialmente per me. Quando abbiamo
potuto correre sotto il palco ero lì che più vicino non si può, Claudio era
stanco ma carico rilassato e felice di vedere, ancora una volta, quella
foresta di mani tese verso di lui muoversi al ritmo della sua musica e quei
volti accesi ripetere le parole della sua immensa poesia. Siamo stati lì a
saltare, a battere le mani, a gridare, a guardarci negli occhi per
comunicarci questa nuova meraviglia e a ringraziare a profusione anche i
suoi grandi musicisti "colpevoli" con lui di farci provare delle emozioni
difficili da descrivere. Al momento del commiato alla sua mano tesa sono
riuscita ad unire la mia e lasciarlo non è stato per nulla facile spero
abbia sentito,in quella stretta, tutto l'affetto che provo per lui. Poi è
passato ancora correndo con,dipinta sul volto, l'espressione felice di un
fanciullo appagato e mi sono meritata anche il premio del"batti un cinque".
Alla fine è volato via ma ci ha lasciati pieni della sua forza ed energia.
Non abbiamo provato a seguirlo,almeno non noi tre, la notizia era che
sarebbe partito subito forse per Trieste. Siamo rimaste a chiacchierare con
alcuni dei membri del Gruppo Alpini di Monte Berico che si sono dimostrati,
nell'attesa dell'inizio del concerto, squisitamente ospitali, abbiamo avuto
la fortuna di incontrare Pio Spiriti emozionato dai nostri tributi alla sua
bravura e, dulcis in fundo, Paolone Gianolio si è fermato a fare ben più di
quattro parole con noi come se fossimo vecchi amici scusandosi quando ha
dovuto lasciarci. Magica notte dove ho potuto rincontrare in stretto ordine
alfabetico: Cettina e suo marito (mi scuso ma non ne conosco il nome o forse
data l'età non lo ricordo), Maria Gabriella e Samanta tutti conosciuti ad
Este grazie alla convivenza nella casina dei sogni di Silvia, è stato bello
potersi parlare ancora guardando dei visi e non solo lo schermo di un
computer. Menzione speciale al grande e paziente Antonio senza di lui nulla
sarebbe stato possibile considerando che si è preoccupato anche di fornirci
preziose informazioni su dove pernottare e che ci ha addirittura scortato da
e fino all'autostrada affinchè non ci trovassimo in difficoltà non
conoscendo per nulla Vicenza. Alle mie due compagne di viaggio Antonella e
Paola, che cito per ultime ma che sono, naturalmente, nel mio cuore le
prime,ancora un infinito grazie per condividere con me questi momenti
speciali ma anche e soprattutto per essere amiche preziosissime ed
insostituibili sempre. Grazie ancora al caso che ha fatto andare tutto nel
migliore dei modi. Grazie per la vostra pazienza e per aver condiviso
Maty
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