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Udine - Il Castello Il tempo con rumore continua a
scandire il suo passare... tendo a sentire questo tono di ricordo scaduto
ormai... come se il due settembre fosse lontano mesi... strana sensazione
davvero... ma lo riprendo... le frange del ricordo di quella sera
difficilmente voleranno via... un colore un po' lacerato per una mancanza
accanto che ha segnato un po' di amaro nel gusto tanto atteso di rivedere
Claudio dopo un mese e mezzo dall'ultimo appuntamento ad Este... un altro
castello... arrocato in cima ad un colle nel centro della città...
acciotolato rosso le strade per raggiungerlo... una salita racchiusa in una
zona a traffico limitato appena istituita... insomma... ci vuole un buon
passo per salire lassù... l'attesa in una piazza antica... un colonnato
bianco di statue che ci stanno a guardare mentre attendiamo l'apertura del
cancello oltre il quale... dopo un'ulteriore salita... si espande il
piazzale d'erba davanti al Castello di Udine... l'aria è fresca... si sente
che siamo vicini alle montagne... i nostri maglioni vanno subito in uso...
il palco stasera ingabbia Claudio... toglie il tetto di stelle e cielo
rendendo tutto una scatola bianca aperta davanti a noi... i posti laterali
ci penalizzano un poco ma sappiamo bene che la Musica arriverà forte e
chiara anche lì... incontri e abbracci... colmi di attesa gli occhi che
incrocio... curiosi e sfiniti per chi è al suo primo ed unico Cercando...
c'è stata la visita della bianca signora del cielo che ha sfiorato la nostra
sfera di energia... ha occhieggiato un poco salendo sempre più in alto
dietro il telone bianco del palco... Monte Berico e il suo
Santuario... una salita interminabile e un colonnato che accoglie sempre
migliaia di passi pellegrini carichi di speranze e preghiere... un'aria
quieta che la paura di un temporale pomeridiano ha preceduto... facendo
temere qualcosa che nessuno avrebbe mai avuto il coraggio neppure di
mormorare a fior di labbra... tutto nascosto e arrocato... mentre gli occhi
mandavano sguardi tra le nuvole come se volessero cercare di strapparle...
stavolta Monte Berico accoglie noi... viaggiatori in cerca di sogni e musica
per una notte di note... l'incontro davanti alle transenne ancora chiuse ha
lo stesso sapore di ogni volta... felici di potersi rivedere e
riabbracciare... il cielo ormai ha lasciato spazio al sereno e comincia a
vestirsi delle luci del tramonto... le campane del Santuario intonano il
loro canto serale... anche se chiusa quella Chiesa emana tutta la sua
sacralità... gli scalini bianchi e le sue statue... forse... tante preghiere
hanno superato quel portone chiuso prendendo per mano i rintocchi di quelle
campane volando direttamente lassù... una volta entrati... il piazzale si
mostra in tutta la sua grandezza... la vista da lassù è davvero senza
paragoni... una cintura di colline lontane abbraccia le luci di Vicenza
stesa ai piedi di questa vista... la Chiesa è alle spalle del pubblico e la
distesa dei posti a sedere mi sembra davvero enorme... la mia macchina
fotografica mi abbandona e mi conferma che stasera di foto ne potrò fare ben
poche... peccato... non credo che avrò ancora la fortuna di trovarmi così
vicino... metto in moto il mio "generatore" di memoria... perchè non voglio
scordare nulla... per lo meno a queste "batterie" posso ancora comandare
io... :) è uno spettacolo diverso... quasi una corona a quello che sono
stati questi appuntamenti di "Cercando"... il battesimo di Villa Erba... la
scenografia di Este e le sue antiche mura smerlate (che secondo me resta
impagabile)... la musica e i suoni che a Vicenza si sono susseguiti assieme
alle espressioni di Claudio... Vicenza è stato lo zoom che ha completato
l'opera... dando corpo e materia... se possibile... all'evanescenza delle
note... un modellare canzoni conosciute con l'intesità di uno sguardo o con
la semplice mimica delle mani... tutto ha un suo significato... immergersi
nella musica e comprendere quanto e come contino le parole di una canzone
per quell'artista che emana una felicità estrema da quella sua piccola casa
dal tetto di cielo... il palco completamente aperto... sospeso nel nero
della notte... i giochi di luce certamente penalizzati... ma la musica è
stata regina... Claudio e la sua voce... davvero potente e splendente...
strada facendo... per finire in una note di note... ancora bevuta come se il
tempo fosse altrove... con il quale cominciare a fare i conti ora... quando
tutto finisce e tra le dita restano i ricordi... Maria Grazia - Trieste di
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