Un'esperienza di cuore

Caro Claudio,

eccomi qui, tra le incertezze di una persona timidissima di svelare il suo cuore e il desiderio forte di comunicare le emozioni che anni e anni della tua musica sedimentano.
E' una lettera un po' eccentrica, questa che ti scrivo, per raccontarti come mi hai accompagnato ed aiutato a crescere.

Non ricordo bene qual è stato il brano che più ho sentito vicino alla mia sensibilità: ancora la pioggia cadrà, carillon, 200 lire di castagne, solo, e tu come stai, lampada osram, ragazza di campagna…
Avvertii, adolescente, un feeling speciale, immaginando che -oltre le parole e la musica- si nascondesse un uomo in ricerca, proteso verso l'infinito.

Ricordo, invece, bene il mio primo concerto: Scanzano Jonico agosto 1986, La vita è adesso.
La possibilità di salutarti, di un autografo, di ascoltare le prove dietro le quinte…
Un telo nero a mò di sipario rifletteva una splendida palla di fuoco al tramonto: sembrava il sole di sabato pomeriggio!
Erano gli anni in cui indossavi lo spolverino, osservavo ammirata la tua stiratrice che meticolosamente ne sistemava ogni piega.

Ti ho seguito fino a Oltre; poi, impercettibile, il mio distacco da tutte le canzoni che tanta buona compagnia mi avevano fatto: ero alla ricerca di me, un po' smarrita, lungo le strade tortuose di una identità che si costruisce faticosamente, non senza cadute, rialzi, slanci…

La riscoperta della Fede, di un Dio che è vita e amore, ha ridestato forte la nostalgia della tua musica: volevo cercarti, non sapevo ancora come fare.
Conosco, per caso, Luciana dal parrucchiere: non so come, il discorso cade su un tuo prossimo concerto a Caserta, credo si trattasse del tour giallo.
Vengo anch'io, me ne vado confusa: il Palamaggiò non mi piace, troppo piccolo, impossibile da reggere il corpo da ballo, le coreografie.

Settembre 2003: replica tv di un tuo Concerto all'Olimpico: ti ritrovo!
Ritrovo l'artista che mi ha educato ad andare avanti, lui stesso cresciuto, che interroga la vita, la sfida, le risponde: ho certezza di ciò che avevo intuito da fanciulla, e che cioè tu non scrivi canzoni per gioco ma per comunicare ciò che il tuo cuore sente, le vibrazioni di un'anima spalancata sul mondo.

Marzo 2004: al Palasele di Eboli ancora in concerto, Cercando; dopo il 22 febbraio. La prima volta, non ero voluta venire; per il 31 marzo, insiste Monia, mia amica e collega di lavoro: con noi ci sono anche Stefania e Samantha, oltre a due mamme…
Accade l'incredibile! Qui ritrovo la mia amica Manu -venuta per te da Roma- ed è l'occasione per scambiarci gli indirizzi elettronici.
Lei ride per il mio modo di ascoltarti, e mi dice che le sembro una persona che assiste ad una prima dell'Opera!
Tramite Manu, entro in contatto con una nostra amica comune, Mela: il cerchio si chiude!

Tengo a dirti che Manu e Mela si sono incontrate al tuo primo raduno, dieci anni fa.
Presa da altro, le seguivo senza molta attenzione quando mi informavano dei tuoi successi: è proprio vero che c'è un tempo personale in cui maturare le proprie scelte…

Ma sentivo che per la tua musica -e solo per essa- c'era ancora uno spazio immenso nel mio cuore, tutto da riempire, così come sentivo che solo la compagnia di questa musica poteva aiutarmi nelle scelte speciali che dovevo compiere.

In quest'incredibile estate 2004, in cui ne sono accadute di tutti i colori, dentro di me sentivo così…

Ho comprato i tuoi ultimi CD: Viaggiatore sulla coda del tempo, Io sono qui, Sono io l'uomo della storia accanto; ho gioito intimamente, desiderando riannodare i fili sciolti di quel feeling speciale avvertito da ragazzina, ed ho ripreso a sognare ancora.

Nel frattempo, mi iscrivo al CLAB, il 4 agosto:due giorni dopo scade il tempo utile per partecipare al X Raduno…

Settembre 2004, Viterbo, Parco Giardino: sono con Mela, Manu ha seguito la Ciccone a Parigi: accanto a noi una signora giapponese…
Verso le 23, dalla camera d'albergo si sente un simpatico chiasso: sei proprio giù, quasi sotto la nostra finestra: è bello salutarci con un cenno di mano!


Vorrei ringraziarti per il tuo pensiero che vola così in alto, per le attenzioni che riservi alle questioni sociali più urgenti, per il tuo modo di fare musica.
Vorrei ringraziare, in special modo, i curatori dei siti: www.leviedeicolori.splinder.com  e www.unaparolaperte.net

Sinceramente, un grazie! grande grande a quest'ultimo, per l'idea di comunicare pensieri e racconti.

Un abbraccio colmo d'affetto


Marygiò

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