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Un piccolo viaggio
Il mio viaggio inizia qui:
15 ottobre 2004, stazione di Pisa Centrale ore 15, il mio treno è in arrivo,
destinazione Firenze.
Dopo mesi di contatto via email, sto andando a un appuntamento importante.
La mia mente, già annebbiata dalla febbre, si confonde tra odori e colori,
immaginando la scena.... che cosa gli dirò?
Intanto il treno attraversa la campagna toscana. I miei compagni di viaggio
sembrano rapiti ognuno dai loro pensieri... sguardi bassi sulle lettere di
un quotidiano come a immergersi nel mare delle notizie... soltanto la mia
febbre mi tiene compagnia: la vedo riflessa nel vetro del finestrino,
compagna dell'ultimo minuto.
Ma non volevo mancare all'appuntamento!
Il treno arriva, e ogni storia si avvia a passi svelti e decisi verso la sua
mèta.
Salgo su un autobus: mi porterà a destinazione.
Eccoci, la via è questa! il numero civico è quello là... eccomi a un passo
dal sogno. Per un attimo mi assale la tentazione di tornare indietro... ma
trovo il coraggio di suonare il campanello. Controllo di essere a posto, di
avere l'aria di una persona seria... che impressione gli farò? cerco di
prevedere ogni sua singola parola, ma... la porta si apre! un volto molto
simpatico e accogliente spezza la tensione... ma solo per qualche istante:
devo ancora pazientare un attimo.... c'è un'altra porta davanti a me. Cerco
di immaginare la stanza al di là della porta... adesso non posso più tornare
indietro! è una dolce trappola, piacevole groviglio di emozioni
contrastanti...
... all'improvviso la porta bianca si apre.
"Ciao Elisa! hai fatto buon viaggio?"
Rispondo con un timido cenno con la testa e un sussurrato "ciao"... entro
nella stanza, ci sediamo tutti e tre.
Sono molto tesa.
Cominciamo a parlare, come fossimo amici da molto tempo.
A un certo punto chiedo di potermi sedere al pianoforte per rilassarmi e
mettermi a mio agio.
Le prime note escono dalle mie mani trepidanti, non so se per l'emozione o
per la febbre.
Oggi continuo a sentire quella frase di benvenuto, e ogni volta mi riporta a
quel pomeriggio freddo e piovoso di novembre.
Ho conosciuto un vero grand'uomo e sta diventando importante per queste mie
battute di vita, dense di note.
Spesso mi chiedo dove mi porterà questo viaggio... non lo so. Intanto
cammino, guardo con stupore e assecondo la mia voglia di conoscere e
imparare, e tutto ciò è reso più semplice dalla passione che vedo in chi mi
guida.
Forse senza quell'incontro non mi sarei mai incamminata su questa via... e
sicuramente avrei perso qualcosa di veramente speciale!
Grazie a tutti voi per aver letto questa storia...
.. e un grazie particolare a Walter e Maurizio!
Elisa
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