Firenze 17 dicembre 2005
Tutti qui- XI raduno Clab
 

Chissą le nuvole...

Chissą le nuvole se avranno portato via le note di tanti anni fa suonate con gli amici di una vita, i passi sempre incerti nelle scarpe bagnate per raggiungere un sogno, il fuoco di un abbraccio che nessun'acqua vigliacca spegne, le mani levate al cielo in una brace di stelle, i tasti bianchi e neri di uno striscione che guardiamo e che ci guarda, due bicchieri di vino e quattro risate sulla pelle, un paio di jeans nuovi ma dal sapore antico, una cascata di capelli biondi e occhi verdi che parlano ancora,  le pozzanghere calpestate nel vento tagliente, le carezze rubate nel silenzio della notte, i volti felici e stanchi e avidi e delusi e tristi e amari e nuovi, i lampi colorati che sputano i coriandoli, i pacchettini infiocchettati di una festa, gli zainetti sdruciti ma sempre quelli, i fischi della superficialitą e del nulla, i battiti di cuori dell'amore, la giovane mano che accarezza il suo tempo su un legno di chitarra, le lacrime sotto un paio di lenti vivaci e spesse, le grida e l'imbarazzo, l'inquietudine e il fastidio, una busta chiusa piena di perchč, una vecchia che scende le scale verso il suo treno, due sigarette lasciate cadere nella terra umida, un viaggio di notte e il suo silenzio parlante, la banda di una fortuna sempre attesa che gira, una piccola candela che arderą per un altro, i vecchi compagni con pochi capelli e un cuore, un parapetto che non ti puņ riparare dalla vita, un punto e a capo ad aspettar di nuovo.

Chissą le nuvole se li avranno portati con sč. E dove li hanno lasciati quando č tornato il sole freddo di un inverno come tanti. E se un giorno ce li restituiranno tutti qui.
 

Alex - Il sogno e' sempre
 

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