|
Retegno 15 Luglio 2006. Il concerto "Tutti qui
per un sogno verso il cielo" viene rinviato a data da destinarsi
Retegno: andata e ritorno
Sarebbe stato il mio primo
concerto dopo il volo di lei verso l’infinito. Ma e’ ancora troppo complicato
per me trovare la strada da prendere e salire sulle ali di un sogno.Uno
scalino troppo alto che non riesco a salire. Piu’ facile rinunciare. Da
qualche parte ho riportato la frase di Claudio “...io non so piu’ se vado
verso o se all’inverso torno...” Per il momento
queste sono le parole del mio giorno. E decido di non esserci
Ma per Claudia la parola “resa” non esiste, e decide ( a me lo dira’ dopo) che
a Retegno ci saremo insieme.Fino all’ultimo non sono sicura che partiro’,
l’entusiasmo e’ caduto in letargo, ogni piccolo ostacolo mi sembra un problema
insormontabile, e, contrariamente a lei, la resa e’ la cosa che piu’ mi
caratterizza.
Sabato mattina mi alzo come sempre per andare al lavoro...poi sara’ quel che
sara’. 14,20. fino a che Claudia con il suo solito sorriso esplosivo non sale
in auto ancora non ho ben chiaro cosa sara’ il mio esserci per me.
Partiamo, le parole iniziano ad annullare i km, un tratto di pioggia bagna i
nostri silenziosi pensieri, poi il sole torna ad illuminare le nostre
speranze.
Uno squillo e parole di attesa si aggiungono a quelle di viaggio poi....di
nuovo uno squillo che incupisce i nostri volti. Il concerto e’ stato
annullato, Claudio ha avuto un problema. Non e’ grave. Siamo ormai a 60 km da
quei sogni gia’ presenti sul luogo e che immaginiamo smarriti, 60 km che si
disputano la partita tra le note e uno stretto abbraccio...e poco dopo siamo
li’.
Un paesino ci accoglie nella culla dell’attesa. La mia fantasia inizia a
muovere le ali, pensare a Claudio in quel contesto.... un po’ come immaginarlo
a suonare nel cortile di casa. Un piccolo borgo che si stringe intorno a noi,
viaggiatori provetti e di sempre, ieri sera senza note se non quelle scandite
dal cuore per il rinnovo di incontri e sorrisi.
Don Alberto ci dice che ha avuto un ulteriore conferma di quanto Claudio abbia
persone speciali intorno. Si riferisce alla pacatezza con la quale abbiamo
appreso la notizia dell’annullamento, ed io una volta tanto sono orgogliosa di
noi, cancellando resse, sputi, spintoni, particolari sporadici che a volte
purtroppo hanno caratterizzato altri incontri.
Ci fermiamo li’ per un po’ di tempo, e’ un’aria particolare quella che si
respira, un lungo tir inizia a smontare ma il calore che si e’ creato intorno
mi fa osservare da sopra il velo della tristezza. A poco a poco tutti
riprendono la via di casa, ripongo nel cuore uno sguardo, un abbraccio, una
carezza e anche noi salutiamo quella piccola culla di paese che ci ha
accolto coccolandoci. Sono le 20 quando riprendiamo la via del ritorno. Le
parole tornano ad essere protagoniste della strada, narrano storie di vita, di
sogni di speranze, di note perdute e/o ritrovate, di bambine che crescono che
si perdono e/o si ritrovano. E narrano storie di mamme sempre con noi....
Ci fermiamo per una breve sosta, una voce che raggiunge la via di casa e poi
la notte scende su di noi. Le luci, le stelle la luna Claudio che con la sua
voce non ci molla per un secondo. E poi ancora parole, piu’ del tempo, piu’
dei km piu’ di tutto le protagoniste di questo viaggio.
Arriviamo a casa, l’abatjour della luna si spenge e la culla del sonno ci
attende.
Frammenti di pensieri prima di addormentarmi.... e’ stato un bel concerto. Un
concerto di parole, le note sono state rimandate a data da destinarsi ma da
questo viaggio sono tornata a casa con una musica piu’ grande nel cuore.
Quella che scandisce il ritmo dell’amicizia, del condividere dello stare
insieme.
Grazie con tutto il cuore Claudia per aver suonato questo concerto di parole
con me.
Grazie a tutti coloro che ho incontrato, state contribuendo al mio risveglio,
il calore dei vostri abbracci e’ energiapositivaperme.... E grazie anche a chi
si e’ preso cura del nostro viaggio, il mio primo viaggio da sola. Sono
contenta di avercela....quasi fatta:-)
Silvia
|