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Eboli 20 Novembre

E' l'una e trentatre del mattino, torno ora dalla mia notte di note ad Eboli... che è stata tutta un'avventura!!!prima ancora che arrivasse...
Le mie responsabilità di mamma e le mie ansie mi hanno tenuta in "forse" a lungo, in un tormento quotidiano, mentre la magica notte si avvicinava. Avevo pensato di cedere il biglietto, ma non trovavo il coraggio per farlo, così, alla fine, pur di mettere a tacere l'irrequietezza dei pensieri e dei sentimenti, ho deciso di lasciare tutto al destino, tenendomi in tasca quel biglietto che avevo tanto voluto e riservandomi di decidere all'ultimo momento, confidando che ci sarebbero state tutte le condizioni "giuste" per concedermi questo grandissimo piacere: cantare con Claudio.
23.09.2006: data di scadenza del semolino che, ignara, ho usato per preparare la pappa del mio bimbo più piccolo. Porca vacca! (concedetemi il termine...)Non me ne ero accorta! Pazzesco per una come me... comincia il panico, alimentato dal successivo pianto con vomito di mio figlio. Chiamo il pediatra, mi dice di non preoccuparmi. Vado a prepararmi, il tempo scorre, è già tardi. La mia amica sta per venire a prendermi.
Secondo round: tento di vestirmi, mentre mio figlio maggiore, nel tentativo di tenermi a casa, se le inventa tutte, fino a tirarmi giù i pantaloni mentre io li tiravo su!Decide di venire con me. Si addormenta durante il tragitto. Piove, la strada è un fiume in piena di macchine e luci rosse, tutte dirette nello stesso luogo. E' ormai tardissimo, il concerto inizia.
Il parcheggio è un'impresa, ci riusciamo, ma è lontano. Porto il piccolo in braccio, sotto un improbabile ombrello... finalmente arriviamo, sentiamo la voce di Claudio, entriamo, è tutto buio. Qualcuno ha occupato i nostri posti (prenotati apposta numerati!!!). Tentano di mandarci negli anelli superiori. Intanto Claudio canta...
Dopo tanto girovagare e chiedere senza arrenderci, riusciamo ad avere le nostre sedie: settima fila.
Mio figlio, spaventato, si è riaddormentato e mi abbraccia, credo sia l'unico bambino del concerto. Mi sento una madre ignobile... ma felice di stringere a me questo grandissimo AMORE sulle note delle mia musica preferita. Alla fine siamo riusciti ad andare qualche metro più avanti, per una volta."Saluta Claudio, tesoro", ripetevo a mio figlio e lui ha alzato timidamente la manina, nascondendola subito non appena ha creduto che Claudio stesse ricambiando, guardando veramente noi...
E' stata una bella notte di note. Davvero...
Grazie Claudio!
Con stima e ammirazione,

Raffaella & cuccioli

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