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Io ed i suoi occhi scuri
Il mio racconto su Claudio si snoderebbe in uno spazio lunghissimo tanto
quanto il tempo che è nella mia vita, ma è l'ultimo evento che mi è accaduto
che voglio condividere con chi so che può capire. Il 21 di dicembre sono
andata ad assistere al concerto al Palalottomatica di Roma e lì si è consumato
il momento più bello di tutta la mia vita. Ho avuto la fortuna di vincere il
concorso della Peugeot e ho incontrato Claudio. Quando ho capito di aver vinto
è subentrata in me una gioia mista a panico perchè a settembre avevo già avuto
la mia occasione ma tanta era l'agitazione che non ricordo molte delle cose
che ho detto e fatto e se non ci fossero delle fotografie che mi ritraggono
abbracciata a lui la mia memoria avrebbe ingoiato tutto. Quando quella sera mi
hanno condotta da lui, insieme ad altri due fortunati, ho fatto lavoro di
autocontrollo ma a ben poco è valso.....Come ci si può controllare quando ti
senti abbracciare da dietro e dire "Eccomi qua!" dall'uomo dei tuoi sogni?
Quando mi sono voltata tutto il mio mondo era in lui...Allora mi sono fatta
coraggio e gli ho chiesto di darmi un minuto per guardarmi nei suoi occhi, per
specchiarmici. Lui con quel sorriso in cui sprofondi e quel romanesco che gli
fiorisce in bocca mi ha detto:"Magari...ma chi ce l'ha un minuto?"Poi gli ho
ricordato che proprio lui lo chiede disperatamente in una canzone e dandomi
ragione si è avvicinato...io mi vedevo lì nei suoi occhi con lo stesso stupore
di quando bambina mi chiedevo come riuscissi ad entrare dentro alle persone..Lì
nei suoi piccoli occhi scintillanti..c'ero io! E poi, quella voce, proprio
quella sentita da sempre mi parlava ed era stranissimo averla uguale così da
vicino. Le mie mani gli cingevano i fianchi...sentivo un pò di "ciccetta" ma
non toccava minimamente quella sua figura armoniosa, e quel suo stile di
muoversi, tutto vestito di nero sembrava una elegante pantera dai movimenti
lenti e sinuosi. Era gasatissimo e la sua simpatia era travolgente..sempre la
battutina pronta. Mentre mi faceva l'autografo all'improvviso si ferma e mi
guarda fisso senza parlare. A dire il vero mi sono un pò preoccupata perchè
pensavo di aver fatto qualcosa che non andava specie perchè gli stavo così
attaccata che se si girava all'improvviso con quel nasino che si ritrova mi
beccava in pieno...Intimorita gli domando perchè mi stava guardando storto..
Lui con l'aria sorniona mi fa : "No no, non ti sto guardando storto..anzi ti
sto guardando proprio dritto ma sarà colpa dell'occhio sbilenco che ho!" In
realtà, stava elaborando un pensiero da scrivere. Quel che ne è venuto fuori
è" A Sonia con tutto l'azzurro di un bel cielo". Beh, come si può non
sciogliersi...Lo so che magari lo avrà scritto un centinaio di volte ma
lasciatemi illudere che guardandomi abbia pensato ad un bel cielo...Quando
l'incontro volgeva al termine mi è presa una malinconia incredibile e mi sono
come allontanata ma lui lo ha capito è venuto e mi ha abbracciato..tirandomi
verso gli altri per il saluto finale.. baci, abbracci.. buona fortuna. Io non
potevo perdermi l'occasione di dirgli quello che avevo sempre desiderato...la
cosa più banale..ma dovevo. Lui dopo quel sorriso per averla ricevuta non ne
avrà memoria. Quella piccola frase in cui si cerca di racchiudere invano un
sentimento è stata importante per me averla pronunciata..e mai è stata più
vera. E... anche se c'è tanto cielo tra noi io porto sempre con me l'immagine
di quel momento. Sonia |