QPGA-Gran Concerto

Quando a parlare e' la musica

Firenze,22 Giugno/09


"Cio' che e' stato non si perde, non perdere cio' che sara"
Il tempo non prometteva niente di buono quando nel pomeriggio sono partita diretta verso quel sogno comune citato nelle varie rassegne stampa
Ero riuscita a frenare gran parte di quell'istinto che in queste situazioni mi porta a sbirciare in rete tra le anticipazioni, mettendo il pc al riposo per gustarmi l'attesa con serena curiosita',
Nella mente ricordi di parole non troppo brillanti riguardo a Qpga concerto versione invernale, forse anche per questo non avevo troppe aspettative oltre al fatto che mi sono resa conto solo dopo aver preso il pass che erano passati piu' di due anni dall'ultima volta che le note avevano ballato dal vivo insieme a me.Gia' molto tempo, tempo in cui ho imparato a "dosare" la figura dell'artista a forma di me,senza polemica alcuna, riguardo a determinate scelte, favorendone altre piu' in sintonia con il mio modo di vivere questo suo mondo.
E il suo mondo e' fatto anche di parole, parole in musica e parole nude che sanno farmi emozionare, ho iniziato quindi ad avvicinarmi a questo suo progetto partendo da meta' percorso, quindi dal libro, lasciandomi indietro il film e le note che hanno risuonato echi di passato nei teatri
Una lettura che ha trasportato il mio tempo oltre i confini dell'infinito, una lettura dedicata, sottolineata, e sotto certi aspetti anche scenografica visto che ci sono passaggi che sfiorano la soglia dell'immaginario diventando gia' loro il set di un film.
Una lettura fresca, terminata la vigilia della mia notte di note fiorentina, una lettura che ha risvegliato la mia curiosita' andando a delimitare il suo spazio all'interno dello zainetto delle sensazioni. Una lettura che e' partita silenziosa con me andandosi poi a rivelare una delle protagoniste principali tra le emozioni che in seguito sono nate durante il concerto.

"Cio' che e' stato non si perde....
Niente va perduto, cosi' risvegliando i ricordi, Qpga versione originale ha accompagnato il mio viaggio verso l'ignoto spaziando tra tenui raggi di sole che filtrando oltre il grigiore delle nuvole, illuminavano la speranza che la serata non si sarebbe smarrita nel grande e avvolgente universo della pioggia, E finalmente Firenze
Porta Romana ha avuto il privilegio di essere stata spettatrice di un continuo scambio di abbracci e sorrisi, di un coinvolgimento nell' attesa comune tra parole opinioni e sguardi a scrutare le nuvole del cielo, Porta Romana che si e' lasciata trasportare in questa nuova dimensione cosi' lontano dal rumore delle auto che le girano intorno ogni giorno, ha raccolto con se brevi istanti di pioggia ed insieme a questi ci ha accompagnato verso il magnifico giardino di Boboli. E, come varcare una soglia magica, con pochi passi improvvisamente siamo stati catapultati all'interno di una miriade di sfumature di verde ed un intenso profumo di natura bagnata.
Poche note di prova, sfidando la pioggia, hanno preso il posto d'onore all'ìnterno del parco delle colone, mentre tutt'intorno ci stavamo preparando per....

"Non perdere cio' che sara'....
Curiosa mi sono seduta ed ho aspettato che la magia della musica mi venisse incontro...Da li' a poco mi sono ritrovata all'interno di un vortice carico di energia scaturita da un'insieme di note ed immagini.
Mi rimane difficile spiegare il concerto fine a se stesso, credo che il modo di viverlo sia una cosa personale e soggettiva, come leggere un libro e ritrovarsi ciascuno con la propria chiave interpretativa.
Ci ho messo poco a capire che la mia chiave interpretativa aveva un solo nome. Incanto.
QPGA, una storia. Una storia che musicalmente oggi Claudio e il tempo probabilmente avrebbero scritto cosi'. Con influenze strumentali alternate a momenti rock con altri da un ritmo latino, senza privarla della sua forma originale melodica e allo stesso tempo vestendo con una nuova energia ogni pezzo.
Osservavo attonita le immagini che scorrevano sul grande schermo, e se la musica rapiva il mio ascolto, le parole lette sul libro nei giorni precedenti al concerto andavano a fondersi con cio' che il mio sguardo stava seguendo .
Ascoltavo e guardavo pensando a quel vinile che la mia libreria di casa custodisce con cura, chissa', se a quel tempo, avrebbe mai immaginato dopo tanti e tanti anni di diventare parole immagini e musica, ma soprattutto vestirsi di nuova emozione.
L'immagine di Claudio adulto, che appariva nello schermo come un flaschback a guardare quella storia con noi dall'alto del tempo degli anni trascorsi mi colpiva profondamente
Ho sentito gocce di pioggia scivolare sulla mia pelle quando mi sono guardata intorno pensando che non potevano essere che lacrime di emozione del cielo che cadendo giu' si lasciavano illuminare dalle luci fino a sembrare migliaia di piccole stelle cadenti, mentre intorno gli alberi improvvisavano una danza ad ogni alito di vento. Immagini e musica hanno offerto il loro posto migliore per far accomodare gli spettatori-meteo del tempo e da li' a poco il cielo si e' aperto lasciando spazio alle stelle spettatrici anche loro di una notte magica.
Ho sentito musiche di un tempo con parole nuove e ho fantasticato sul fatto che magari in origine quei testi che ora sposano la stessa musica hanno fatto a gara per accaparrarsi le note prescelte, ho sentito violini far parlare ogni pezzo, ed ogni pezzo attraverso i musicisti e una voce diventata anch'essa strumento ha parlato al cuore di molti di noi. Le strofe di Questo piccolo grande amore mi hanno preso per mano per condurmi nei vicoli piu' nascosti di cio' che Claudio ha cercato di raccontare senza utilizzare parole, Il tempo e' volato e con lui le mie emozioni, la musica si e' incendiata di note decretando la fine della storia... la fine di QPGA, dove anche il tempo ha avuto la sua parte improvvisandosi testimone di nuovi amori che sono in seguito sbocciati lungo questo tragitto tracciato dalla musica.

Cosi' la storia di qpga e tutto il suo contorno hanno lasciato il posto alle immagini che il tempo ha custodito per noi, e mentre la musica questa volta incendiava la platea con uno scambio reciproco di energia, mi sono tuffata nel passato dei ricordi, soffermandomi la' dove le immagini di ogni concerto passato andavano ad aggiungere parole a quella che e' la mia storia personale di questo lungo viaggio.
La storia di QPGA ed i suoi amori stava volgendo al termine lasciando aperto per ancora molto e molto tempo ancora l'ultimo capitolo.
Il capitolo che raccontera' ancora di noi, del nostro ruolo da protagonisti in cio' che tutto questo e' stato ed in cio' che tutto questo ancora sara'....musica ed immagini saranno ancora li' pronte a sostituire parole continuando a narrare storie a nuove generazioni e a coloro che si sederanno sul confine delle emozioni per ascoltare la storia infinita di un sogno.

"Il passato e' sale, si scioglie per dare sapore al futuro
cio' che e' stato non si perde non perdere cio' che sara'....."


Silvia M.
 

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