Questo piccolo grande concerto

Taormina 25 agosto 2009

Un piccolo grande sogno chiamato concerto!

Ci sono emozioni che si vestono quasi di magia se si vivono accanto a persone speciali e in posti speciali. E il connubio perfetto si venne a creare … teatro greco di Taormina … e assieme a me, Nadia e Roberta … QUANTE VOLTE avevamo sognato di poter vivere ASSIEME la nostra NOTTE DI NOTE …
Taormina, città storica che affascina con i suoi paesaggi suggestivi, caotica e allo stesso tempo così accogliente, quella mattina arsa da un sole cocente ci regalava uno dei cieli più azzurri che avessi mai visto.
Intorno alle 10 del mattino andiamo a fare colazione al bar … e mentre stavo sorseggiando il mio cappuccino, davanti a me passano due uomini e una donna vestiti di nero, con al collo cartellino con la foto di Claudio con la scritta sotto STAFF! Mi bastò questo per sentire il cuore battere più forte … anche perché il giorno prima passeggiando per la via della città non avevamo visto un solo cartellone che pubblicizzava il concerto … niente di niente … tanto che
ricontrollai la data scritta nei biglietti temendo di aver sbagliato giorno.
Sgattaiolai fuori dal tavolo e mi avvicinai a quei tipi dello staff, stavano controllando le strade per capire come muoversi con le auto subito dopo il concerto … mi avvicinai a loro ma non potendo origliare apertamente come avrei
voluto fare, mi sono trovata ad ammirare estasiata l’albero che stava accanto a loro … sì un albero!!! Certo penso di averli insospettiti comunque visto che si sono allontanati subito e non sono riuscita a scoprire nulla di che … comunque … ecco c’era aria di concerto e io la respiravo a pieni polmoni. E le mercedes che continuavano a passarci davanti con le scritte … in viaggio con Claudio Baglioni :) “sì ci siamo!”
Dopo una giornata qui e là in giro in cerca di news baglioniane, finalmente nel pomeriggio andiamo a prepararci per l’evento … magliette , bandane … bandiere … e insomma tutto il necessario! :)
Verso le 19.30 ci avviamo verso il teatro antico, gremito di gente … dopo un po si aprono i cancelli e iniziamo a entrare … Quando lo staff vede i nostri biglietti ci indirizza verso un’entrata diversa, poltronissima, subito dopo un arco antico, ci troviamo di fronte il palco e quando la ragazza dello staff ci indica il posto … mi è venuta in mente la poesia che fa “m’illumino d’immenso” per le nostre facce, l’espressione sbalordita che avevamo stampata in faccia … non solo eravamo in quinta fila, ma il posto molto piccolo e raccolto non dava spazi a transenne o che, quindi il palco era più basso del solito e le sedie partivano già sotto il palco, la nostra quinta fila era così vicina che sembrava da lì di poterlo addirittura toccare. E quella stessa espressione la ritrovavamo nelle persone che varcavano la soglia e gli veniva indicato il posto … sembrava una candid! E noi guardavamo divertite … :)Intanto il teatro si riempiva di gente, accarezzato dai colori rossastri del tramonto.
Erano le 21 circa, una notte bellissima e stellata, la gente aveva riempito il teatro che nella sua caratterista forma di semicerchio ricordava il gesto di un abbraccio …
E alle 21.30 in punto, si spengono le luci, si illumina il cartellone di luci sul palco… entrano i musicisti … io Nadia e Roberta uniamo le nostre mani in una stretta mentre l’emozione aveva preso il sopravvento … e infine sul palco
LUI! Arrivano le prime note a volteggiare nell’aria come farfalle, mentre finalmente la voce di Claudio si propaga e mi rapisce come sempre, portandomi in una dimensione fantastica.
In piena forma fisica e vocale. Mi ha emozionato, mi ha commosso, mi ha sorpreso, mia ha fatto sorridere, mi ha fatto cantare e ballare. Forse per questo lo reputo uno dei concerti più belli che abbia mai visto. Autoironico, con la voglia di mettersi in gioco, con il suo elegante modo di coinvolgere sempre tutti, anche chi se ne sta in poltrona e sembra che lì ci sia finito per caso!
Uno spettacolo maturo e allo stesso tempo di una freschezza adolescenziale. Mix perfetto tra le immagini, le musiche e il suo modo di esibirsi. Elegantissimo.
Io Nadia e Roberta, sedute lì, a scoprirci emozionate per una musica, per una frase, per una canzone, perché ogni cuore ha una memoria tutta sua …E quando Claudio a toccava quei tasti della memoria ci prendevamo per mano …
così anche abbiamo riso tanto durante alcune delle sue performance, tipo “Battibecco”Emozionante quando lui canta QPGA come il pubblico lo accompagna, e finalmente dopo la canzone QUANTE VOLTE, si corre verso il palco, riesco a
divincolarmi e arrivo lì sotto.
Emozione grande trovarmi lì sotto, e di fronte alla sua figura imponente… tendo la mano ma lui sta cantando così avendo davanti le sue gambe stendo la mano verso di lui a cercare il contatto, quasi per capire che non è un sogno, è
davvero lì lui, di fronte a me. Cantando si muove di continuo su quel palco, mentre la gente allunga le mani
verso di lui e lui le accarezza quelle mani con la sua. Sotto quel palco gente di tutte le età a cantare e a ballare …
Butta qualche plettro della chitarra e la gente si accalca per riuscire a prenderlo …
Io che mi porto sempre appresso la mia bandiera gigantesca rossa con su stampato il viso di Claudio di quando aveva forse vent’anni … stendo quella bandiera sul palco, e lui la guarda come a dire “e da dove salta fuori questa?”
 bellissimo il gesto di una signora che gli porge un fazzolettino di carta e lui si asciuga il viso mantido di sudore…
Le canzoni finali sono un pò le canzoni che conoscono quasi tutti e molto ritmate, quindi la gente canta con lui e balla sulle sedie …Per me essere lì davanti a lui un’emozione che non dimenticherò mai.
Così sui saluti, mentre ringraziava i musicisti e i tecnici, lì davanti a me gli urlo “grazie a te!”
Saluta, si mette il cappellino … poi lo toglie e lo lancia tra il pubblico … saluta ancora con la mano e poi sparisce dietro il palco.
E anche quando tutte le luci sul palco sono state spente, cullata da quella dolce euforia che ti fa perdere il confine tra sogno e realtà, radunavo le mie emozioni lì sotto quel palco, conservandole nello scrigno del mio cuore.

Agrigento 28 Agosto 2009

Per motivi di lavoro e non solo … riesco ad avere la conferma per poter assistere al concerto solo alle quattro del pomeriggio, e dopo il lavoro, zainetto … bandiera (sempre quella!) e VIA! Partendo all’ultimo minuto, avendo comprato due biglietti, chiedo alla mia collega se mi fa compagnia, ovviamente regalandole il biglietto … a lei che
Claudio, né piace né dispiace, accetta!
E anche stavolta … quinta fila. Ma lì non c’è la stessa magia di Taormina. Il palco molto alto, lo spazio predisposto per il concerto, quadrato, non da la stessa sensazione del semicerchio …
E molta davvero più gente di Taormina … là sembrava quasi uno spettacolo per pochi intimi! Però ero felice … era il mio secondo concerto del tour e sapevo a che spettacolo stavo per assistere.
Diverse le emozioni e le sensazioni... Sempre forti e intense, ma sotto una nuova chiave.
Ho colto sfumature che magari nel primo concerto non avevo notato … come ritrovare qualcosa che si conosce ma ci si emozione proprio nel ritrovarla … Come quando si va in posto spettacolare e si riguardano i filmati video e
tornano alla mente quelle sensazioni che si aggiungono alle nuove che nascono sul momento …
L’ho trovato solo un po meno pazzerello di Taormina, ma comunque simpaticissimo e in forma e di un’allegria coinvolgente …
Sbaglia nuovamente la canzone dei mondiali di nuoto di quest’anno, mi pare si intotola “c’è solo un mondo” nonostante ha le parole scritte su un cartellone lì sotto il microfono :) Ma un po è anche questo il bello del live!
Riesco nuovamente a piazzarmi sotto il palco per il finale, e sempre con la mia bandiera che ristendo sul palco, stavolta … guarda stranito la bandiera … la riconosce! (è storica!) e mi guarda come a dire “stai pure qui?” :) io gli
sorrido … e lui mi sorride … e cercavo di immortalare quel momento tra i ricordi per far si che rimanga tra quelli senza tempo, eterni …
Stendo la mano e lui la sfiora con la sua.
E ancora lì a correre, a distribuire sorrisi, a sfiorare le mani di quella gente come ad accarezzarne i cuori.
E ancora lì sotto il palco con me gente di tutte le età … una nonna e un nipotino di dieci anni che ballano insieme sulle note di Claudio. Forse la vera magia è anche questa, quella che lui riesce a creare.
Si susseguono una ad una le canzone di quella scaletta che già conoscevo, e dopo aver saltato ancora sulla vita, di nuovo ai saluti. Un altro “arrivederci”, a non so quando … e dove …
Il palco ancora una volta si era svuotato, ma il mio cuore era ancora traboccante di gioia, e le luci si erano spente ma gli occhi mi brillavano forse più di quella luna che era rimasta lì in un angolo quella sera a fare da cornice.
Tornando a casa, la mia collega, mi ha detto “Mi ha emozionato”.E lì ho avuto la conferma che Claudio aveva fatto un buon lavoro, se è riuscito ad emozionare anche chi non lo segue in maniera intensa come noi.

Scusate se ho scritto tanto … ma spero di aver fatto viaggiare su queste parole almeno una piccola parte delle mie emozioni.

***Deborah***

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