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Dopo Tour
E anche questo tour è ormai finito e ora inizia a prendere il suo posto
nell’armadio dei ricordi… la sua musica finiva su titoli di coda che
scorrevano in un immaginario videoregistratore sul quale non era possibile
schiacciare il tasto replay… e le immagini, e le parole se ne andavano senza
poterle fermare. Se ne andavano senza che ci fosse più la possibilità di
tornare indietro e di rifare qualcosa che si era sbagliato, oppure di capire
qualcosa che non si era capito.
Come ogni tour è stato un tour di musica e di parole pronunciate da Claudio,
un tour bagnato dal sudore del tanto impegno che nessuno può negare a Claudio
di aver profuso in tutta la quantità possibile. Un tour fortunatamente di
poche, anche se significative piogge, qualcuna dal cielo e qualcuna sgorgata
dalla vita delle persone, di tanti sorrisi di tanti cieli benevoli e dello
stare insieme.
E’ stato un tour delle parole e delle musiche dei cuori della gente, delle
tante braccia alzate per accogliere il proprio sogno… che per qualcuno era
Claudio, sogno immaginario o simbolico di un proprio disegno di vita da
riempire, per altri era solo un cielo azzurro che la musica e le parole
cantate disegnavano nella propria fantasia.
E’ stato un tour della gente, un tour che ha visto tante gente vivere accanto
e condividere emozioni e delusioni, è stato un tour dentro il tour questo
andare su strade alla ricerca di quel posto magari sconosciuto, dove cercare
di dare libertà alla propria emotività.
Saranno nate nuove amicizie e qualcuna proprio in questo tour avrà cominciato
a perdersi, saranno nati nuovi amori e qualcuno sarà andato a cercare un altro
tempo di vita dopo un amore finito.
Saranno nate nuove promesse fatte a sé stessi e si saranno riconosciuti lati
di sé stessi che non si conoscevano e che ora ci spingono a chiederci come può
un po’ di musica, per quanto buona sia, svelarci stanze di vita quotidiana che
non sapevamo di avere, piene di fantasie e di nuove voglie, piene di
riflessioni su un domani che come suggerisce Claudio, vogliamo fortemente
vivere di noi per cancellare l’amaro di qualche ieri.
Ho viaggiato per l’Italia, l’ho fatto insieme ad una amica immaginaria che è
stata effervescente allegria di taranta con gli occhi scuri e profondi
pensieri incisivi come colpi di tamburo sulle strade del sud.
Ho viaggiato con questa amica che ha soffiato forte nel cielo del centro
Italia per sparpagliare le stelle e dare un nuovo disegno al cielo, da quel
cielo sono partite strade nuove che a guardare bene si trovano sempre fra le
stelle e si sono riconosciute in tutti i concerti successivi, anche quando le
stelle non c’erano più.
Questa amica si è trasformata in tempo da vivere di pioggia che lava i colori
e di sole che li asciuga, mentre stanno distesi sullo stenditoio della terra
nel mio viaggio nel centro nord, poi rimaneva l’allegria e un po’ di
nostalgia, quella sospesa di luci in un magico cielo che ti costringeva a
guardare lontano perché solo il cielo può contenere certi vuoti che ti senti
dentro. E del centro nord mi rimangono i bagni di folla amica, abbracci di
persone per cui sei una presenza importante più di quanto forse non meriti di
esserlo.
Ad ovest questa mia amica si è trasformata in un angelo che ho chiamato forte,
ma che non mi ha risposto, troppo presa da un suo tempo che fugge veloce
dietro un vento che nessuno può fermare e che il mio passo ormai greve può
solo sognare di incrociare, ma quella sera guardavo anche lassù dietro la
torre del castello padrone di casa e vedevo una stella, unica e brillante che
mi guardava, irraggiungibile in questa vita, la guardavo e lei mi ha sorriso,
forse ora mi capisce davvero.
A nord questa amica è stata magia… magia di un incontro che molti hanno fatto
senza sapere, magia di un gesto che sarà per sempre suo perché certi momenti
accadono quando è il cuore che in silenzio urla più di un grido, quando è il
cuore che lancia affetto che nessuna braccia protesa può lanciare con più
precisione, quando è il cuore che sorride più di tanti occhi in estasi. E
quando un cuore ha dato tutto questo, nessuno potrà mai portargli via la magia
di un soffio di dolcezza che è stato, per quanto lungo che sia, solo di un
attimo. L’attimo passa, ma quel soffio rimarrà per sempre li ad accarezzargli
il viso. E quel soffio è un po’ anche sul viso di tutti quelli che con lo
stesso cuore cercano il proprio respiro più libero in un concerto.
A est nella serata più spettacolare, quella del saluto e del lancio del cuore
verso, non la prossima data, ma verso il prossimo tour, questa amica si è
trasformata in spada. Spada che taglia il tempo fra un prima e un dopo. Perché
spesso, il nostro tempo è così, prima e dopo un tour, prima e dopo un giorno
apparentemente qualunque della nostra vita, ma che per ognuno di noi porta
dentro un motivo che segna un confine.
E sarà tempo nuovo con una nuova attesa, di giorni da vivere dentro e fuori un
nuovo tour, che alimenta una nuova speranza che qualcuno vorrà che sia almeno
di uguali emozioni e altri con dentro emozioni diverse. Quest’amica se ne è
andata, lasciandomi un prima da ricordare insieme e un pensiero da fare
insieme per quel dopo che sarà.
Rimangono cappuccini e luci della notte degli autogrill, quel profumo di
brioches che poi spesso non si trasforma nel piacere ispirato dal profumo, ma
che comunque da sollievo. Rimangono i panini burro e marmellata degli
alberghi, quando ti alzi con una faccia stranita che quasi non riconosci e ti
riprendi solo quando vedi occhi accanto addolciti dai sogni continuati nella
notte, rimane questo bel senso dell’andare, di prati verdi attorno e di
portici a ornare piazze come un salotto intimo e protettivo, che fa apparire
come una visione un sorriso allegro che ti viene incontro, come se non ci
fosse altro su quella piazza pur bellissima.
Rimane un orizzonte di verde e di piccole casette a cui l’uomo ha dato vita
quando si ricorda che nel passato ci sono tante storie che non si devono
perdere, ti sembra impossibile che Claudio sia venuto a suonare in un simile
posto e ancora di più ti sembra impossibile essere li, ma proprio per questo
senti che se qualcosa nasce e vive dove non avresti mai creduto, qualcosa può
continuare a vivere anche dove guardando avanti pare ci sia soltanto un
deserto di terra arida… perché la passione che sappiamo mettere nella vita, ci
aiuterà a far rinascere tutte le volte ancora un prato verde dove sdraiarci
per guardare un gioco di nuvole che ci insegna una strada nuova da percorrere.
Renato
www.gruppoesserci.blogspot.com
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