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Raduno e C.
Fiuggi, 17/01/10
Impressioni a caldo....
Non lo so dove andro' a finire con le parole, mi stanno guidando sensazioni
confuse alle quali non riesco a dare una forma, forma che di sicuro non ha il
sapore della poesia.
Certo e' che di primo impatto la domanda che mi era stata posta alla vigilia
della partenza ("ma secondo te Baglioni ha ancora voglia di fare queste cose,
si insomma come li chiamate voi, raduni?...[...] ") ieri ha punto come una
spilla gli angoli del mio cuore piu' volte facendomi del male
Mi ha fatto male vedere persone di una certa eta' e non solo con chiare
difficolta' di posizionamento. Mi hanno fatto male le risposte prive di ogni
forma di rispetto e considerazione,che di riflesso sentivo arrivare dagli
organizzatori ( e nel calderone ci metto tutti) davanti alle nostre richieste
e al nostro smarrimento.
Nell'agitazione piu' totale degli animi, mi ha ferito Claudio che entrando, e
tale entrata io l'ho avvertita con una certa irruenza, con il brano "e adesso
la pubblicita'" ha forse pensato di spostare l'attenzione sul piano emozionale
e festoso. Lo sbaglio piu' grande che a mio avviso abbia fatto, annullando
cosi', nello spazio tempo di una canzone, parole importanti come rispetto,
confronto, considerazione....
Questa mossa non e' stata delle migliori e Claudio con una certa arroganza
(sempre per come l'ho vissuto io) ha quindi iniziato a farsi carico della
situazione per riportarla sotto un controllo quanto meno il piu' possibile
civile dal punto di vista comportamentale e di posizionamento.
Cosa molto difficile scendere a compromessi con gli affezionati (e imbucati)
del sottopalcoatutticosti....
Ma non staro' qui a raccontare i mille particolari che avranno fatto il giro
della rete, cosa e' stato ormai lo sappiamo tutti, oggi non ho voglia di
sottolineare di chi siano e meno le responsabilita', della scelta del luogo in
primis e della civile convivenza in seguito....Cla...Clab....clabber, perche'
se e' vero che da parte dei primi c'e' poco rispetto nei nostri
confronti, e' vero anche che, per guadagnare un metro, di rispetto ce n'e'
poco tra di noi verso noi stessi. E ciascuno nei rispettivi ruoli faccia le
proprie considerazioni.
Io tra le mie considerazioni non riesco a cancellare quell'irruenza, quell'arroganza
che ho vissuto inizialmente ma che piano piano ho visto, forse solo con i miei
occhi, trasformarsi sul volto di Claudio facendosi spazio e riassumendo il
tutto in una lunga espressione di dispiacereOra vi scaglierete contro di me,
ma io quell'espressione non riesco a dimenticarla, certo, nella stessa misura
con cui non dimentico cio' che ci siamo trovati di fronte entrando, non
perche' io consideri un sacrilegio vivere un concerto totalmente in piedi o
seduti per terra, ma proprio perche', ignari di questa sistemazione, ci hanno
negato la possibilita' di scegliere. E questa secondo me e' stata la cosa piu'
grave.
Ma il volto di Claudio io l'ho stampato nella memoria e non riesco a sfumarlo.
Non riesco a sfumare l'impegno che ha messo nel prendere in mano il controllo
della situazione di cui si e' fatto carico, non riesco a sfumare l'impegno che
ha messo nell'iniziare da capo una sera che di festa aveva solo una lontana
parvenza. Non riesco a sfumare l'obbiettivo cui lui si e' prefissato e che per
quanto mi riguarda e' riuscito a raggiungere. Non riesco a sfumare tutto cio'
che ha dato cercando di compensare un disagio di cui ha dovuto farsi carico in
prima persona visto che poi davanti a certe situazioni viene lasciato solo dal
suo entourage. E per questo gli dico grazie.
Perche' se il tema del raduno era "La Costruzione del tempo" ai margini di tale titolo
sicuramente c'e' stato "La Distruzione" prima....e la Riconquista" dopo.... e
alla fine eravamo tutti e dico tutti a cantare e ballare e le emozioni insieme
a noi.
E purtroppo (ma oggi aggiungo per fortuna!) il nostro punto debole e' questo.
E loro sanno dove colpire. E ci riescono.
Impressioni a freddo.....
Questo mini racconto a caldo aveva un finale diverso da quello attuale ma.....
Su questo raduno e' stato scritto tanto e mi sono resa conto di aver perso
qualcosa. Tra le varie cose mi sono persa, fortunatamente, i tappetini
lanciati contro Claudio, ho continuato a rimanere seduta e forse per questo
non li ho visti volare...e ora mi viene in mente solo una parola che un amico
seduto vicino a me mi ha detto scuotendo la testa...."che tristezza...."
Come da una pseudo ragione passare dalla parte del torto.
Facciamo parte di una associazione ed insieme dobbiamo trovare il modo di fare
del raduno una bella festa (perche'questo e'), da condividere con serenita' da
parte di tutti nel totale rispetto reciproco. Non vanno bene le proteste
incivili da una parte, non va bene che ci neghino la parola dall'altra.
Dobbiamo crescere tutti indistintamente da ambedue le parti se vogliamo
trovare civilmente una via di comunicazione che possa essere quantomeno
costruttiva ed abbia sbocchi verso orizzonti nuovi volti all'ascolto.
Auguriamocelo, per una prossima riuscita di una bella festa insieme....se ci
sara'. Il Sogno e' sempre...in tutti i sensi e con i sensi ancora scossi
dell'interpretazione di Claudio durante questo pezzo rivisitato per
l'occasione di quello che doveva essere e, con fatica sotto certi aspetti, per
me lo e' stata, una festa.
chi tra di noi tradì o è tradito
chi ha chiesto e chi non ha voluto
se il nostro gioco è già finito
solo invecchiato o pure cresciuto....
Un ringraziamento speciale va' alla giovane coppia con cui ho condiviso questi
due giorni. Anche quelle lacrime vicino a me mi hanno fatto male, ci teneva
tanto a far vivere una bella festa al suo amore....
Un altro non meno speciale va alle persone che seppur fugacemente dopo tanto
tempo sono riuscita ad incontrare e/o finalmente conoscere.
Ma il piu' grande va a Sandrino che con non poche difficolta' di viaggio tra
andata/ritorno mi ha spinto a proseguire
invitandomi a non fermarmi davanti a niente, e a crearmi intorno lui stesso
con la sua allegria e partecipazione finale, un clima di festa in quello
smarrimento piu' totale....che a tratti faceva sosta sul mio volto.
Silvia
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