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One world tour - Zurigo
16/05/2010
Ritorno dopo tanto tempo, dopo
che molte vicissitudini fisiche e pratiche mi hanno tenuto lontano da questo
posto... e questo posto mi è molto mancato.
E' uno strano periodo, questo Claudio così vicino e che va a suonare in posti
così difficili da raggiungere, questo nuovo Clab che sembra più macchinoso di
prima, ma al quale voglio credere visto che promette qualcosa che dovrebbe
essere senso di vicinanza fra lui e noi e fra tutti noi, questo tempo ricco di
attese e si sente che quando c'è attesa, c'è ancora qualcosa che invita alla
speranza. E' uno strano periodo, ma un periodo che ho la sensazione che
contiene in sè un qualcosa che sarà valido per tutti noi, una qualche parte di
Claudio che apprezziamo e che ci farà accettare in qualche modo tutto ciò che
di altro non apprezziamo.
E' un pò quel che mi è successo andando a Zurigo, sono andato contando più sul
viaggio in sè che su Claudio stesso, sono andato con il piacere di nuove
compagne di viaggio e con il rimpianto di "vecchie" conoscenze che non hanno
potuto esserci, ho incontrato un inconveniente in strada che mi ha costretto a
fare gli ultimi chilometri con il fiato corto, ma proprio per questo, per la
strana sensazione di fastidio che mi dava la paura di arrivare tardi mi sono
reso conto che quel concerto mi interessava più di quanto credevo.
Per fortuna siamo arrivati in tempo anche meglio di quanto abbiamo temuto in
quella parte di viaggio, in tempo al punto che già abbiamo cominciato ad
apprezzare l'ordine e la pulizia di questa Zurigo, tanto vicina e tanto
diversa dalle nostre città.
E Claudio ci ha detto che c'era, c'era al di là del viaggio e di tutto il
contorno del viaggio. C'era come c'erano i parchi incantevoli di Zurigo, le
strade silenziose e luminose di quella città, i prati che sembravano pettinati
da un parrucchiere sovrannaturale che abbiamo visto dall'auto, c'era come
parte essenziale di quel viaggio, come pietra preziosa al pari di qualunque
altro gioiello incontrato sulla nostra via in quei giorni.
Un concerto bello, essenziale, con un Claudio forse un pò stanco dai
festeggiamenti dovuti al suo compleanno, ma che nonostante la stanchezza è
stato sicuramente all'altezza della situazione, forse solo con un concerto un
pò più breve del solito, ma apprezzabile sicuramente.
Sarà che dopo tanto QPGA, un concerto con meno orpelli e aspettative sceniche,
mi è sembrato decisamente più apprezzabile. In pratica vederlo tornare a fare
ciò che sa fare meglio, cioè suonare e cantare, senza riempitivi che a mio
parere erano molto discutibili, mi è sembato un bel modo di recuperare il
Claudio che apprezzo di più.
L'orario insolito del concerto ( è iniziato alle 19!!!) ci ha permesso di
vivere ancora una buona parte della serata, prima alla ricerca dell'albergo e
poi di un posto dove mettere qualcosa sotto i denti.
Il giorno dopo è passato con una visita della città che quasi senza volerlo ci
ha portato ancora sui passi di Claudio, in pratica fra strade che se avessero
un viso sarebbe sicuramente un viso allegro, fra parchi che se avessero un
viso sarebbe sicuramente un viso tranquillo e un lago che se avesse un viso
sarebbe un pò misterioso, siamo finiti ancora dove Claudio ha fatto il
concerto, come se quello fosse un punto cardinale attorno al quale girava il
nostro viaggio, come se fosse un punto di riferimento sicuro per far girare
nel modo giunto i nostri passi.
E allora ti accorgi che anche questa volta tutto il bello è girato intorno a
Claudio, anche questa volta la sua musica che ci è rmasta nel cuore era
colonna sonora ai prati spolverati di ranuncoli che ci hanno accompagnato nel
viaggio di ritorno verso Coira prima e verso San Bernardino poi.
Non sarebbero state uguali le stradine di Coira, così raccolte e intime, così
protettrici e avvolgenti se nei passi sul selciato non avessero suonato le
note di Claudio che ci erano rimaste in sottofondo dentro di noi, non
sarebbero state uguali le sensazioni ariose provate fra le abetaie e i grandi
spazi del valico di San Bernardino, se dentro di noi non avessero parlato i
cieli smarginati delle parole di Claudio.
Un viaggio è sempre un bel tempo di vita, ma se durante le strade percorse
ritrovi un amico ad accompagnarti, un viaggio ha ancora più valore e davvero
vale comunque la pena di farlo.
Renato
www.essercipereliana.blogspot.com
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