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Per ingannare l'attesa che ci separa dal nostro
raduno, Sandro mi ha concesso:-)) di pubblicare il racconto da lui scritto
(miracolo!!) di cio' che fu la sua attesa in occasione del raduno di Fuggi,
ovvero l'attesa scritta da un Fan di riflesso (Sandro) per la sua Fan
preferita....io:-))
E' un racconto molto lungo, ma io lo trovo davvero simpatico, leggero, chi
conosce Sandro sa' quanto ama scherzare, bonariamente, su questa mia passione
e, a suo modo, condividerla con me con allegria!
Grazie Sandro per il tempo che mi ha dedicato... anche in parole!
Buona lettura a voi.
La mia Fan preferita
Ora te lo racconto io il raduno!
Il mio raduno non è cominciato la mattina del 17 gennaio, e neanche il giorno
prima, ma è cominciato la prima quindicina di dicembre, quando una sera dopo
il lavoro ho fatto rientro a casa e sul tavolo, precisamente tra il
porta cioccolatini e il centrotavola, ho notato una specie di foto, ma non
aveva le dimensioni di una normale fotografia era un pò più bassa, forse un
po’ più lunga e poi c’era uno a braccia aperte!
Ci ho messo una frazione di secondo per mettere a fuoco, ora, uno in quella
posizione, o era un frate ma non avevo intravisto il classico cordone o non
poteva essere che lui, il mitico “Claudio”; stai a vedere che fra tante date
di tour per non freddarsi ti c’ha sparato nel mezzo anche il raduno! Beh, io
intanto faccio l’indifferente e faccio a lei:
Sono arrivato, o quello cos’è?
Lei mi risponde, come cos’è, sono gli inviti del raduno
– oh un lo sapevo!!!!!!!-
Ah, il raduno ? quando? faccio io,
il 17 gennaio, mi risponde lei,
e dove lo farebbe?
Lei risponde, a Fiuggi.
A Fiuggi? E dove si trova Fiuggi?
Sempre lei risponde, un po’ più giù di Roma.
A questo punto vi domanderete ma lei…chi? Eh, avete ragione, lei è la persona
che ho scelto, come dice Claudio, per condividere il “viaggio” ma non per
Fiuggi, un po’ più in là, lei è una persona speciale per me, lei è una fan,
insomma è mia moglie.
Allora, dal quel freddo giorno di metà dicembre, abbiamo cominciato ad
organizzare l’evento, vi dico la verità, più che altro ci ha pensato lei io mi
sono limitato a mettere qualche punto qua e là, del tipo, visto che era
abbastanza lontano e che si sarebbe svolto di domenica pomeriggio sarebbe
stato meglio pernottare anche la domenica visto che il posto che ha scelto il
nostro Claudiuccio dista da noi circa 400 km.
Abbiamo scelto e prenotato l’albergo con largo anticipo, talmente largo che
l’albergo stesso si è dimenticato della nostra prenotazione e quindi
all’ultimo tuffo siamo stati costretti a prenotare da un’altra parte, non vi
nascondo che la vera fan di Claudiuccio è lei, io ho altro come hobby,tipo la
pesca e Claudiuccio on è proprio il genere musicale che più mi si addice, però
l’accompagno volentieri, e quando ci sono non vi nascondo che mi piace,
infatti quando qualcuno mi domanda, ma tu sei un fan? La mia risposta è “di
riflesso!”
Allora, i giorni trascorrevano sereni intervallati ogni tanto da qualche
esclamazione di lei:
Sei contento che andiamo a Fiuggi?
Quando sentivo il nome di quella città mi veniva in mente solo l’acqua e dire
che io ne bevo anche poca, ma se almeno l’avesse organizzato a Montalcino quel
benedetto Claudiuccio.
Dai, a parte di scherzi il raduno è raduno, è il giorno speciale, è quello che
migliaia di ragazzi aspettano per un anno intero se gli va bene, è quello per
cui pagano la quota associativa ed è l’occasione per rivedere amici o per
semplicemente dare un volto a persone che si sono scambiate parole per anni
tramite una tastiera.
Per un Clabber, il raduno è una festa è una giornata in cui "l'idolo" in
questo caso Baglioni chiama a raccolta i suoi seguaci li mette sotto l'ala
protettrice e se li coccola, li coinvolge, li culla, insomma li fà sentire
importanti e fieri di essere li. Bè a volte tutto questo non riesce, ma questo
è quello che ci si aspetta partecipando ad un raduno.
Quando qualcuno "non del settore" mi domanda ma cos'è un raduno? Per
semplificare rispondo una specie di concerto gratuito che Baglioni offre agli
associati del suo Clab, ma in realtà non è proprio così o almeno è quello che
io ho percepito partecipando ad alcuni di questi, anzi per dirvi la verità più
che altro partecipando all'attesa dei raduni stessi. Eh si, perchè l'attesa è
simpatica! Specie per me che non ho Claudiuccio nel sangue. Vedi "loro"(...
si, i seguaci ) con sorrisi fin sotto l'orecchi, organizzano, preparano,
pensano e ripensano (queste parole l'ho già sentite da qualche parte), sognano
e poi camminano sopra una nuvoletta a mezzo metro d'altezza.
A volte immagino quanto sarebbe simpatico passeggiare con qualcuno per le
strade di Roma i giorni precedenti all'evento, perchè là baglioniani ce ne
stanno molti, e vedere parecchia gente sospesa sopra la propria nuvolina, a
quel punto i miei accompagnatori stupiti domanderebbero:
Ma hai visto quelli??
Cosa sono ?
Angeli?
E io da "raduniano" esperto risponderei deciso;
Ma quali angeli, sono CLABBER, tra poco è in programma il raduno di Claudio!
I giorni che ci separavano dalla trasferta di Fiuggi sarebbero stati
intervallati da un concerto di Claudiuccio a Firenze, biglietti acquistati
"decenni" prima, altrimenti il posto lo trovi solo al parcheggio delle auto
adiacente alla manifestazione. La "mia" fan preferita li teneva custoditi
sotto una campana di vetro, naturalmente sorvegliati da telecamere a circuito
chiuso ed impianto satellitare di allarme, cosa che se un male intenzionato si
fosse appropriato abusivamente di quei due biglietti non vorrei essere stato
nei suoi panni; io non l'ho mai vista ma credo che prima di andare a dormire
abbia dato tutte le sere la buonanotte a quei due tagliandi.
Non ci crederete, ma il giorno prima del concerto di Firenze una nevicata
eccezionale ha imbiancato Firenze e dintorni con temperature glaciali, questo
ha fatto sì che "lei" dopo una giornata passata alla finestra ad osservare il
manto ghiacciato ha preso la penosa e dolorosa decisione di rinunciare al
concerto.
Rimarra' impressa nella mia mia mente per anni la sua faccia, quando si è
voltata verso di me alla mia ennesima domanda:
allora che facciamo, andiamo in treno?
Lei era di spalle, il suo naso era quasi attaccato al vetro della finestra si
è voltata lentamente, il fumo che gli usciva dalle orecchie era nulla in
confronto a quello che gli usciva dal naso, mi ha guardato, ed il suo sguardo
mi ha gelato talmente che per scaldarmi sarei dovuto andare ad abbracciare il
pupazzo di neve che avevo fatto il giorno prima, alla mia domanda mi ha
risposto con un'altra domanda;
ma lo sai da quanto tempo non nevicava da queste parti in questa maniera?
io lo sapevo, ma col cavolo che gli avrei risposto (a Firenze direbbero... un
so' mia grullo!)
Dal 1985........ e quando doveva risuccedere?........... il giorno prima del
concerto di Firenze!!! Ce ne saranno di giorni in un anno???
No, ci ho pensato bene, ci rinuncio, non andiamo nemmeno in treno e ti dirò di
più, non lo sò, se andrò al raduno!!!!
A queste sue parole mi resi conto che ogni mio tentativo di convincimento
sarebbe stato nullo, penso che per lei quella decisione sia stata come una
pugnalata al cuore, si, quel cuore che avrebbe dovuto avere i battiti a mille,
che avrebbe dovuto sciogliersi con le prime note di Claudio, ora era lì
afflitto, sofferente e quasi agonizzante.
Nei giorni successivi, il fumo che continuava ad uscirle dalle vie
respiratorie andò pian piano attenuandosi, fino a sparire del tutto e quindi
cominciammo a riparlare dell'imminente trasferta di Fuggi.
Dopo la travagliata prenotazione dell'albergo di cui vi ho già parlato
all'inizio, tutto era pronto, nei giorni antecedenti la partenza per Fiuggi la
mia "fan" era già in clima raduno, la vedevo girottolare per casa sopra la sua
nuvoletta tutta presa per i preparativi dell'occasione, pass, foto camera,
striscione, libro QPGA..... la vostra domanda è stata anche la mia;
O Silvia, o cosa ci fai con il libro??
Lo porto per farmelo autografare!
Si, e te pensi di beccare Claudiuccio in tutto quel caos!
No, non voglio l'autografo di Claudio, (risponde lei) ma voglio quello dei
parolini! si, avrei piacere che sul mio libro rimanga uno scritto, un pensiero
o una semplice firma dei "miei" parolini.
Questa risposta mi ha spiazzato, l'ho trovata geniale, si, i "suoi" parolini,
un gruppo di ragazzi, che si sono trovati insieme sul suo sito dedicato a
Baglioni, scrivono da Napoli, Palermo, Milano, Firenze, perfino da Livorno!
(sapete... per noi pisani...) stò scherzando!, insomma da gran parte d'Italia,
alcuni di loro li conosco personalmente e vi assicuro che sono speciali, se li
dovessi descrivere con un unico aggettivo direi "puliti", cosa rara da trovare
nell'arrivismo di oggi, quindi, con piacere, anche il libro è venuto a far
parte del nostro bagaglio a mano.
Ci siamo, il giorno della partenza è arrivato, tutto è pronto anche il tempo
stavolta è con noi, un timido sole mattutino fà capolino contro tutte le
previsioni meteo, l'itinerario scelto è la superstrada fino a Grosseto,
statale che porta a Civitavecchia, da lì autostrada fino a Fiuggi. In verità
la partenza vera e propria è stata da Monteverdi Marittimo intorno alle 13.00
dove avevamo un appuntamento, comunque stiamo percorrendo la superstrada
all'altezza di Follonica quando un rumorino strano, una specie di sibilo mi
mette in attenzione.
Ma te lo senti questo rumore? domando a lei.
Quale rumore?
Questa specie di fischio? ribatto io.
Io non sento niente!
A questa risposta, mi pento di aver fatto la domanda, perchè in fatto di auto
se gli avessi domandato quale combustibile metti nel serbatoio, mi avrebbe
risposto: il primo che trovo al distributore! Infatti dopo un secondo un tonfo
sotto la macchina ci fà sobbalzare e ci fà capire che la marmitta si è
staccata completamente e la stavamo trascinando come una macchina di due sposi
novelli trascina la fila dei barattoli.
Rallento, accosto, scendiamo dall'auto senza scambiare una parola, sono in
ginocchio con la testa sotto la macchina e sento lei che fà ... allora era la
marmitta!
ma và, mi sà proprio di si.
e ora che facciamo?
Ma, rispondo io, vediamo, se riesco a sganciarla, intanto usciamo dalla
superstrada e poì qualcosa inventeremo.
E così fù, caricato in bauliera il pezzo finale della marmitta, mi apprestai
ad accendere l'auto per ripartire, il rombo che usciva
dal quel pezzo di tubo era paragonabile alle macchine da rally, i nostri
sguardi si incrociarono e quasi simultaneamente uscì dalle nostre bocche ..che
casino!!!
Per farvela breve, ricordandovi che era sabato pomeriggio, le due ore che
seguirono si alternarono tra un meccanico che non riuscì a trovare il pezzo di
ricambio, un autonoleggio di zona che non aveva auto disponibili, ed un'altro
che l'avrebbe consegnata a 100 km da dove ci trovavamo, all'ennesima
telefonata fatta la mia fan preferita mi dice; BASTA, torniamo indietro, si
vede che non ci devo andare a questo benedetto raduno!!
Rividi in lei la faccia della rinuncia al concerto di Firenze, le sue parole
erano rassegnate e quasi rotte dal pianto, era paragonabile ad un bambino che
all'uscita del circo gli compri lo zucchero filato ed ancor prima di dare il
primo morso gli cade per terra. Mi fermai ad osservarla una frazione di
secondo e pensai che in fin dei conti non fosse giusto che un pezzo di ferro
mezzo arrugginito, annientasse l'euforia e la gioia accumulata per giorni.
Sai che facciamo? A Fiuggi ci andiamo comunque, con la macchina smarmittata!
Non avevo ancora finito la frase che lei si girò e mi disse: Lo possiamo fare?
Al massimo arriveremo mezzi sordi e poi mi sembra che qualcuno ha detto.....Ti
porterei anche in America, ho comperato la macchina apposta!!!
Non avevo ancora finito la frase che la mia fan preferita era già in auto, era
riuscita perfino a mettere dentro anche la sua nuvolina, saltellava sulla
poltroncina dicendo; tanto andiamo piano, anche se arriviamo un pò più tardi
non fà niente e poi la marmitta la cambieremo lunedi mattina. Indescrivibile
il suo cambiamento d'umore in quell'attimo.
Ci mettiamo in marcia verso Fiuggi, ci aspettano circa 300 km da fare, senza
marmitta, sinceramente ragazzi non ve lo consiglio.
Arrivare un pò più tardi??
Non lo sò quanto ci abbiamo impiegato! i 90km orari non li potevamo superare,
era già difficile andando piano, meno male che nel nostro albergo c'era la
mitica Claudina a tranquillizzare la signora, altrimenti ci dava via anche la
camera.
Rimanendo in clima raduno, direi che l'acustica all'interno dell'abitacolo era
ottima, se accelleravo un pò di più, il rombo faceva tremare le poltroncine,
il nostro dialogo, strada facendo, è stato più che altro a gesti, perchè se
lei mi domandava, "sei stanco?" io rispondevo, "chi è Franco?" Praticamente
fischi per fiaschi, comunque ci siamo riusciti, nel tardo (parecchio tardo)
pomeriggio abbiamo raggiunto l'albergo di Fiuggi dove li ad attenderci c'era
la "piccola" grande Claudina con il suo Filippo, lei veterana di raduni, lui
giovane esordiente, ma visto il risultato farà un gran carriera!
Con loro abbiamo condiviso, con molto piacere, la serata di sabato ed il
giorno dell'evento, infatti dopo una meritata dormita, la mattina del 17 è
finalmente arrivata ed allora una buona colazione ci ha spianato la strada per
il famoso Palafiuggi.
Le condizioni meteo non erano delle migliori, infatti una pioggiarella non
forte ma fastidiosa ci ha dato il buongiorno e ci ha accompagnato per tutta
l'attesa dell'entrata.
Il tempo trascorso per aspettare l'apertura dei cancelli è passato
velocemente, osservavo incuriosito i sorrisi ed saluti non solo della mia fan
preferita ma anche di tutte quelle persone che in quel momento mi trovavo
vicino. Osservavo la madre che era insieme alla figlia ventenne e poco più in
là figlia che era insieme alla madre sessantenne. La fila composta ed educata
andava pian piano crescendo fino a sparire dietro una curva, le frasi, le
battute, i cori, perfino i sogni che senti raccontare, ti fanno percepire
l'entusiasmo di chi ti stà intorno coinvolgendoti emotivamente.
Finalmente la fila si muove, e ci apprestiamo ad entrare, superati i controlli
di routine facciamo ingresso nel Palafiuggi, (dal nome mi aspettavo di
più)........a questo punto ragazzi, il resto è cronaca, quello che è successo
all'interno lo sapete tutti, è stato scritto e riscritto, commentato,
criticato, tutto è comprensibile, tutto è opinabile ma certo è che si poteva
fare di meglio.
Non voglio dilungarmi nel descrivere le mie emozioni ed i miei pensieri, anche
perchè non sarei molto bravo, questo lo lascio a voi, non solo nell'ambito del
raduno, ma ad ogni concerto, intervista, o semplice passeggiata del vostro
Claudiuccio. Si, vi faccio a tutti i miei complimenti, perchè quando leggo i
vostri racconti (perchè la mia fan preferita mi chiama ogni volta) rimango
meravigliato di quello che riuscite a trasmettere, comunque porterò con me
qualcosa di questo raduno, porterò con me gli abbracci dei ragazzi rivisti con
piacere, la gioia della mia fan preferita nel farsi autografare il libro dai
parolini, l'immagine di una giovane mamma con un bimbo piccolissimo in
braccio, gli sguardi compiaciuti dei nostri accompagnatori ed il mio salto
sulla vita...... eh già, non ci crederete, ma anch'io salto sulla vita, non
sono certo bravo come voi ma..... mi stò esercitando!!!!
A presto
Sandro S.
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