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Roma, Dicembre 2013
Dieci Dita
Ciao a tutti…
Eccomi a condividere con voi quello che
anche quest’anno è stato il mio DIECI DITA…
E’ ormai passato qualche giorno dal mio DIECI DITA nella notte di S. Stefano e
le mie emozioni continuano ad essere intatte, confuse e perfettamente
indelebili nella mia mente, nel mio cuore, nella mia memoria e nella memoria
del mio cuore.
Un concerto per me particolare e intenso per tanti motivi, ma che andava
vissuto con intensità…
I momenti belli sono stati tanti…
Provo a fotografarne alcuni…
L’emozione prima di tutto che ho sentito dentro di me nel momento in cui
Claudio ha cantato “In un’altra vita”, una canzone che per me vale e conta
tantissimo, la sento molto mia, la sento come la sigla, la canzone della mia
vita e dei miei ultimi anni e mesi.
E poi un’emozione fortissima quando abbracciata la sua Silent acustica, è
venuto in mezzo al pubblico mentre cantava “Questo piccolo grande amore”… Uno
dei momenti più belli, per la prima volta in vita mia me lo sono trovato a
neanche 3 metri , a quel punto le emozioni e il cuore hanno preso il
sopravvento in me e ho iniziato a piangere come un bambino dall’emozione che
mi ha stroncato… Pianto di emozione che è durato anche per tutto il pezzo
successivo che è stato “Amore bello” al pianoforte…
Momenti unici come quelli che ho vissuto da spettatore e che avevo accanto… A
sinistra una coppia, marito e moglie sulla settantina che hanno vissuto il
concerto come una coppia di ventenni innamorati e a destra due ragazze che si
amavano e innamorate hanno vissuto questo concerto… Istanti bellissimi così
come quando Claudio ha avuto quel momento di tenerezza e di affetto con un
ragazzo disabile sulla carrozzina, regalandogli un momento indimenticabile con
una carezza, un bacino sulla fronte ed un’indimenticabile foto…
L’emozione più bella del concerto è stata proprio questa: la musica, la
passione per la musica, per un grande artista e per un grande uomo che unisce
e annulla tutte quelle differenze apparenti che spesso la società di oggi fa
rimarcare…
Grazie Claudio.
Ti voglio bene,
Alessandro
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