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Verona, 5 Dicembre
Crescendo: Virus
dell'amore
Ancora una volta la similitudine "Vita / Viaggio" è il tema dominante della
comunicazione di Claudio al suo pubblico, ai suoi simili, al mondo. Una nave,
vista dall'alto vuole ancora rappresentare l' idea del "vita = viaggio"; la
mutilazione fatta a questa "nave" nell'averle tolto sia la poppa che la prua
ha voluto certamente sottolineare che poco importa dove andiamo, l'importante
è l'andare ed il come "andiamo".
L'amore, il gioco il credere devono essere i catalizzatori di quell'energia
positiva che deve essere sempre il compagno di "viaggio" di ognuno di noi.
I colori, la musica racchiusa in essi; il silenzio con la sua voce sempre più
spesso simile ad un grido di disperazione che nasce da una crescente
solitudine che come una epidemia si trasmette e come una epidemia trova nel
contatto ravvicinato il veicolo più favorevole alla sua espansione. Ma Claudio
ci dice che c'è un altro "virus" che si può trasmettere con altrettanta
rapidità: è il virus dell'amore, della solidarietà che ti porta ad amare anche
coloro che non sono amati da nessuno
.Anche questo virus si trasmette stando assieme, accogliendo sulla nostra nave
tutti i profughi che incontriamo solitari su delle zattere che vanno alla
deriva. Due braccia aperte, un sorriso, una musica ......... ecco gli
anticorpi!!!!
Un' eco fatto di musica, colori, parole, grida che ritorna al mittente
amplificato nei suoi contenuti, ma privato di quelle scorie che ci hanno fatto
dimenticare cosa significa "essere", cosa significa "essere uomini". Questo
per me è ciò che Claudio mi ha detto in 3 ore di ininterrotto spettacolo, nel
quale non si è risparmiato, ma si è donato anima e corpo e utilizzando tutte
le sue arti ci ha uniti in un unico grande grido: Amiamoci sempre e
comunque!!!!
Franca
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