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Arezzo, 13 Dicembre
Un crescendo di
emozioni
Che dire? certe emozioni sono
difficili da esternare...quindi mi limito a raccontarvi " il mio concerto"...e
non scenderò nei dettagli per non rovinare la sorpresa a chi sta ancora
andando incontro al sogno... Inizio dalla mattina...perchè anche l'attesa è
emozione.
La mamma viene a svegliarmi, apro gli occhi e penso "Clau...è il 13!!!". A
scuola il tempo non passa mai...le prime 3 ore le sopporto bene, le ultime 2
credo di morire, mi sembra che il tempo si sia fermato. Non ne posso più.
Poi finalmente la campanella suona e via a prendere l'autobus. Ma...la corsa
delle 13.35 salta e devo aspettare quella delle 13.50.....un'attesa infinita
insomma.
Torno a casa, mangio, aiuto la mamma a rimetterea posto e ci prepariamo...e
alle 15.40 arrivano mio fratello e sua moglie e partiamo per arrivare ad
Arezzo alle 16.30 più o meno.Inizio a cercare Silvia, mi aveva detto che
sarebbe stata vestita di nero...ci sono troppe persone vestite tutte in
nero!non mi resta che sperare che sia lei a trovarmi!
Pass al collo e maglietta con la sua foto...mi metto in coda ed aspetto con
ansia le 17.30.
Mentre sono in coda, stretta come una sardina, il ragazzo che è dietro a me mi
fa "non c'è poi tanta gente...".Da lì iniziamo a parlare e...scopro che è
l'amico di una mia compagna di classe che cerco invano da mesi!praticamente a
settembre una mia amica mi dice di aver conosciuto un ragazzo al mare che ha
la stessa mia passione per Claudio. Le dico "dammi il numero, almeno lo
conosco" ma lei non ce l'ha più...lo cerchiamo per mari e monti ma senza
esito. Ci avevo rinunciato. E poi ieri me lo ritrovo accanto nella coda! Ci
siamo fatti le prove insieme, al concerto era 2 file davanti a me e sabato
verremo a Roma insieme!Claudio ci ha unito ancora una volta!
Ma proseguo...i cancelli si aprono per noi clabber, con una mega corsa
raggiungo il posto...e tutto inizia. Entro dentro e sento che l'aria è
diversa...non tanto per la temperatura (dentro c'è caldissimo e fuori si gela)
quanto all'atmosfera. Ovunque mi giro vedo solo sorrisi e trepidazione.
Credo di poter riassumere quello che ho sentito entrando riscrivendo il msg
che ho inviato alla mia migliore amica "respirerò a pieni polmoni l'aria di
amore e di pace che c'è qui dentro per poi trasmetterla anche a te che sei con
me pure in questo momento."
Mi ero scordata di avere lo striscione nello zaino e me ne sono ricordata solo
quando una ragazza mi è passata davanti con un altro striscione...vado ad
attaccarlo e mentre sono lì una voce chiama "Claudia!". Siiiiiiiiiiii,è
Silvia!!!che bello, l'ho trovata!uno sguardo e ci stringiamo in un
abbraccio, che ha significato più di ogni altra parola. Mi dice "Claudia, la
mia bambina, la nostra mascotte!". Che felicità averla trovata e sentirmi dire
quelle parole da lei!Ci mettiamo a parlare, poi lei si mette su qualche
scalino dietro a me...ci scambiamo sguardi complici e felici e ci ritroviamo
varie volte durante le prove per commentare il nostro Claudio, che è li a
pochi metri da noi.
Sono le 19.00 passate e le prove finiscono...inizia la ricerca del posto...finalmente
lo trovo e...non credo ai miei occhi!sono vicinissima!Mai fatto un concerto da
così vicino!Un'altra forte emozione...un'altra gioia.
Alle 21.00 la tensione si fa fortissima e il cuore inizia a battere sempre più
veloce. E il sogno ha inizio.
Claudio entra vestito di nero e bello da morire...attacca con "Yesterday"che
cantata da lui sembra tutta un'altra canzone...poi si cambia e inizia "noi
no". Da lì in poi è stato un CRESCENDO di vita.
Ho fatto la prima telefonata a una mia compagna di classe prima che scendesse
il primo piano...ovvero sulle note di "al di là dal ponte"... "Avrai"...e ho
chiamato la mia migliore amica...il medley, "sabato pomeriggio", e un'altra
chiamata è partita...le emozioni sono corse "sul filo" del telefono.Ed è stato
bello ricevere il loro grazie attraverso un sms.
Non scorderò mai "questo piccolo grande amore" cantata per mano alla mamma,
"tutto in un abbraccio" stretta con lei e mia cognata e il volto della mamma
emozionato, con i brividi sulla pelle, quando Claudio cantava la sua canzone
preferita, "Poster", "Serenata in sol" è stata divertente e mi è piaciuta
molto.
"E tu" ieri sera aveva qualcosa di diverso che l'ha resa ancora più bella ed
intensa.
Risparmio i commenti delle altre canzoni perchè rischierei di scrivere troppo
ma, credetemi, ricordo ancora ogni singola sensazione.
Alle 00.15 circa Claudio ci saluta...non ha cantato nè "quei due" nè "fianco a
fianco" come speravo ma non importa...è stato tutto fin troppo perfetto!Lui
forse non pensa altrettanto considerando le occhiataccie al fonista (che
secondo me dopo si è preso una bella parte!), tutti i gesti fatti perchè la
spia del microfono non gli faceva e la pedata che ha tirato al faro che si è
bruciato!era alquanto nervoso perchè le cose non funzionavano come voleva...lo
era fin dalle prove e lo è stato fino alla
fine del concerto.Ma non ha lasciato trasparire questa "rabbia" se non
attraverso i vari gesti, che cercava di fare in coordinazione con i suoi
"movimenti ballerini"in modo da non farceli notare.
E' rimasto impassibile quando una fan è montata sul palco, forse perchè sapeva
che tanto c'era la sua body guard che in un secondo l'ha letteralmente buttata
di sotto.
Vado a riprendere lo striscione, saluto Silvia e Sandro (una coppia
bellissima!) e torno a casa.
Stamani mi sono svegliata con la gioia nel cuore, col sorriso sul volto, con
una forza incredibile. E ho capito quanto ancora una volta un concerto di
Claudio sia stato una lezione di vita, quanto mi si sia servito per liberarmi
dallo stress e per rifare il pieno di carburante, quando mi sono vista
arrivare a casa il mio migliore amico in lacrime perchè dopo tanto tempo la
sua ragazza l'ha lasciato. Con la pochissima voce che mi è rimasta da ieri gli
ho cantato il pezzo de "la vita è adesso" che dal 27 giugno è diventato il mio
motto...e sono riuscita a strappargli un sorriso. In quel momento più che mai
ho sentito che Clà era con me. Ho guardato la sua foto appesa al muro di
camera mia e con il pensiero gli ho detto "grazie".
Accendendo lo stereo, e sentendo "tutto in un abbraccio", una lacrima ha
rigato il mio volto...è una lacrima che racchiude tutto ieri, è una lacrima
che ripensa a ieri a quest'ora e sente la mancanza di quell'energia.
Ed ora...ripenso a ieri...mi emoziono...guardo il biglietto del treno, penso
che sabato lo rivedrò e mi emoziono ancora di più...e sempre col pensiero,
mentre ascolto "mai più come te", con le lacrime agli occhi...dico a Clà
GRAZIE DI ESISTERE.
Claudia
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