Bologna, 17 Gennaio

Giuro, non saprei da che parte iniziare a raccontare quel viaggio stupendo che ho vissuto ieri sera a Bologna... Forse è meglio cominciare dall'inizio, ma rischio davvero di scrivere un'enciclopedia... però voglio provarci: mi piacciono le sfide e quindi comincerò a raccontare questo crescendo di emozioni che ormai da mesi mi ha travolto...


Enciclopedia Crescendo


- Capitolo primo: scoperta

Tutto ha inizio a luglio 2003: dopo il tour che ha toccato alcuni importanti Stadi, sembra che Baglioni stia per intraprendere un nuovo tour invernale, nei palazzetti dello sport italiani. Notizia meravigliosa per tutti i suoi fan, ma non c'è ancora nulla di certo... Intanto inizio a sperare, sperare e sperare... Non avendo visto nessuna delle date negli stadi causa esami di maturità (e non andiamo a rigirare il dito nella piaga, perfavore!) mi auguro con tutto il cuore che le voci su questo presunto tour invernale siano fondate.
E così è stato: in autunno abbiamo avuto la conferma. Il concerto ci sarà! Sicuramente toccherà anche Bologna visto che, a quanto mi ricordo, nei suoi tour ha sempre toccato la mia città...

- Capitolo secondo: corsa

La corsa ai biglietti è la parte più esilarante di questo piccolo viaggio (insomma...piccolo per modo di dire...): a settembre, avuta la conferma della data di Bologna (29 novembre), inizio il viaggio quotidiano casa-prevendita-facoltà-prevendita-casa. Ma dei biglietti ancora non si sa niente... Questa spola continua per un buon mese: ogni mattina la ragazza della prevendita mi vede apparire sulla porta e sa già quello che mi deve dire... dopo l'ennesima giornata a sentirmi dire "non ci sono ancora", finalmente la bella notizia: "ieri a mezzogiorno hanno cominciato la vendita"! Probabilmente se quella mattina avevate la fortuna di girare per Ferrara mi avreste visto viaggiare a mezzo metro da terra, e non perchè ero in bicicletta...
Il giorno dopo mi presento col mio bel portafoglio e vado per prendere i biglietti... presi, incastrati dentro all'agenda per non farli sfuggire (non mi sembrava ancora vero!!!!) e via a casa!!! Tra un mese e mezzo finalmente rivedrò "papy Claudio"!!!!

- Capitolo terzo: attesa

Attesa... è la fase più ricca di sensazioni dopo il concerto vero e proprio... Vado a prendermi fuori tutti i cd di mia madre e inizio a ripassarmeli ben bene... ovvio che alcune canzoni proprio non mi entrano in testa... che ci posso fare, non sono un juke-box! Intanto cominciano le prime date del tour, e tramite Unaparolaperte posso iniziare a sapere le prime impressioni... Tutti molto contenti, sia dello spettacolo che della scenografia... perfetto, penso, anche il mio animo da geometra trarrà molta soddisfazione da questo concerto! Pure l'occhio vuole la sua parte, e se contiamo anche la "deformazione professionale" che mi spinge a osservare dal lato tecnico ogni struttura (che sia fatta di acciaio, legno o mattoni) questa volta mi divertirò davvero, unendo allo svago la passione per l'architettura!
Ok, mancano pochi giorni ormai al 29 di novembre... Strano che fino ad ora sia andato tutto liscio... Infatti...

- Capitolo quarto: incovenienti

"Baglioni si è fatto male durante un concerto e alcune date slitteranno, inclusa quella di Bologna del 29 novembre". Se quel giorno avete sentito un urlo disumano provenire da Bologna, beh, sappiate che era il mio... L'ho letto sul televideo appena rientrata da scuola, dopo un'esame... In quel momento mi è caduta per terra la mascella, il gatto l'ha vista e pensando fosse il suo pranzo ha iniziato a mangiarla... ho cercato di recuperarla ma il felino stupido si è nascosto in camera dei miei e l'ho ritrovato soltanto dopo la fine del pasto... Ho preso appuntamento per una ricostruzione della mascella, e nel giro di due giorni ero come nuova... Scherzi a parte, la notizia mi ha lasciato un po' stordita... Lo so che mio padre ogni volta che devo andare a un concerto fa il portajella, ma non credevo che ci potesse riuscire così bene! Vabbeh, non importa, la data verrà recuperata a gennaio, l'importante è che Claudio si rimetta al più presto: la salute prima di
tutto!

- Capitolo cinque: primi incontri

Ed eccoci arrivati alla mattina del 17 gennaio: finalmente è arrivato il giorno del concerto!!!!

A parte la maratona incredibile che ho fatto per arrivare al Palazzetto (per motivi che non vi sto a spiegare, sennò dovrei scrivere un altro capitolo), arrivo incolume davanti all'ingresso Clab. Mi metto a parlare con ragazzi che hanno già visto lo spettacolo e mi faccio raccontare le loro esperienze... Sì sì... la serata si preannuncia veramente interessante...
Incontro una ragazza che conobbi tramite email: saluti e baci, ma si deve mettere in fila... Non ho mai visto così tanti Clabber ad un concerto!!!

E poi arriva Silvia, il cuore e l'anima di Unaparolaperte... se non fosse per lei, non sarei nemmeno qui ora a raccontare questa storia... Ormai è un anno che sono iscritta alla sua mailing list e fino a ieri non sapevo darle un volto... e ora finalmente ce l'ha...
Finalmente aprono i cancelli per le prove: un'ondata di persone, come una mandria di bufali, corre a prendere i posti in prima fila... Mi butto nella mischia, ma poi vedo Silvia che si va a mettere in un angolo tranquillo e la seguo... Parliamo di questa passione per Claudio vissuta con "rispetto", e di noi, per conoscerci meglio al di fuori di un freddo pc...
"...E scriverò il mio nome sui fogli della gente fino a sapere come mi chiamo e non chi sono veramente..." lo ammetto, fino a quel momento credevo di capire il senso di quella frase, ma è stata proprio Silvia a farmela comprendere davvero, ieri, dicendomi come aveva visto Claudio in quel momento di incontro con i suoi fans... e mi ha spiegato come uno sguardo possa far capire molte più cose di un bacio, una carezza, un autografo...

- Capitolo sei: studio

Dopo le prove ho dato il via libera alla passione per l'architettura: avendo un posto nelle prime tribune, a contatto col parterre, ho preso Silvia e me la sono letteralmente trascinata dietro per vedere e fotografare il palco (povera Silvietta!!!!)... Grazie ad una guardia del corpo gentilissima che mi ha permesso di fotografare da molto vicino tutta la struttura (sempre nei limiti del possibile) ho potuto osservare attentamente il progetto di Claudio condividendone e criticandone la realizzazione: non scenderò nei particolari tecnici perchè so che vi annoierei a morte, però sappiate che l'idea generale mi è piaciuta, anche se avrei cambiato qualche piccolo particolare della struttura per renderla un po' più "calda", tipo utilizzando il legno (o almeno un finto legno) per la pavimentazione dei palchi a saliscendi. Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è stata la disposizione delle casse acustiche: mi sembrava già buona a prima vista, e dopo il concerto l'ho giudicata ottima poichè primo non ho avuto grossi problemi di udito (come invece succede in molti concerti), e secondo è stato adattato benissimo alle diverse distanze tra il palco e gli spettatori (dove c'era più distanza mi sembra di aver notato un paio di casse in più, se sbaglio non uccidetemi!!!!).

- Capitolo sette: spettacolo

Ed eccoci arrivati, lo spettacolo ha inizio! Un Claudio in forma smagliante entra nel parterre "accerchiato" da fans e guardie del corpo, e dall'alto scendono i vecchi lampadari al neon: siamo nella cantina, il luogo dove tutti i musicisti iniziano a muovere i loro primi passi... Una bellissima "Yesterday" cantata con una chitarra ed una semplicità che fa quasi venire i brividi dà inizio al viaggio... Il pubblico dà già segni di coinvolgimento... anche se non è nulla in confronto a quello che verrà dopo... con "Noi no" vedo un artista che da anni è sulla cresta dell'onda e che, oggi come allora, è capace di far provare centinaia di emozioni diverse nel giro di una sola canzone... Qualche parola, moltissime foto... vedo un Claudio che dà sempre il meglio di sè assieme ai musicisti vecchi e nuovi, vedo un artista veramente completo che si diverte sul palco quasi come un bambino che scopre un nuovo gioco...

Scende il primo palco: dalla cantina ci ritroviamo in una specie di soggiorno. "Vi canto una serenata in mi?" chiede al pubblico, che risponde prontamente di no! Insomma, va avanti alcuni minuti cercando di affibbiarci tutte le serenate possibili tranne quella in sol che, ovviamente, tiene per ultima... All'inizio della canzone tutto il pubblico si alza in piedi e inizia a ballare scatenato, tenere il tempo e cantare a squarciagola...
Sulle gradinate si balla, nel parterre si formano due trenini che coinvolgono praticamente metà palazzetto, insomma si è creata davvero una bellissima atmosfera di festa!!! Già lì ho cominciato a perdere la voce... però ho riempito il vuoto mettendomi a ballare come una cretina sul gradino vuoto che avevo accanto insieme a mia madre, mentre il tipo che avevo di fianco mi guardava come se fossi completamente impazzita!!! E infatti non aveva torto!!!!!!!!!!

Non sto ora a descrivere canzone per canzone tutte le sensazioni che ho provato... sono state tantissime, spesso contrastanti...

Quando è venuto il momento di "Avrai" ho iniziato a cedere... avevo un magone che non vi dico, è una delle canzoni che preferisco e che ho coreografato, quindi ha un valore immenso... mi sono messa accanto a mia madre e nel giro di una canzone abbiamo fatto esplodere due accendini... bella, bellissima atmosfera...

Con "E tu" il brivido ha cominciato a percorrere la schiena... erano mesi che non la sentivo più, ricordo che la cantavo quando ero piccolina, e mentre ce la proponeva mi è sembrato improvvisamente di tornare bambina, mentre la cantavo (stonando, naturalmente) in macchina coi miei...

Il clou è stato con "Mille giorni di te e di me": sul serio, non ho più retto... sarà perchè è stata sempre la canzone dei miei mille amori finiti male (e per chi non lo è?), sarà perchè in questo momento ho dovuto mettere fine ad una storia con una persona che amavo a tal punto da volermi trasferire nella sua città, il fatto è che non ho retto alle emozioni e sono letteralmente scoppiata a piangere... quello accanto a me continuava a guardarmi malissimo e a "mostrare" ai suoi compari la "tipa che stava piangendo per Baglioni", ma non sapeva che non piangevo per Claudio in sè, ma per il significato che hanno le sue canzoni nella mia vita... sono cresciuta con la sua musica, e quelli che non sono hanno avuto la mia fortuna (sì, è stata proprio una fortuna) non possono capire le sensazioni che una canzone, legata ad un particolare momento della vita, può dare...

E infine... "Via"... No no... sono rimasta seduta per quasi tre ore, stavolta non ci casco più! Mi sono alzata in piedi e mi sono lanciata in una pseudo-coreografia (pseudo perchè lo spazio per muoversi era veramente ridotto!!) con tanto di movimenti sexy di bacino durante i pezzi in cui la batteria prendeva il sopravvento sugli altri strumenti!! Insomma, dai, ci voleva!!! Poi per una ballerina è una vera sofferenza sentire la musica e non poter ballare!!!

Ed ecco Claudio che saluta il calorosissimo pubblico di Bologna e se ne va, accerchiato da guardie e fans come quando è entrato... Il viaggio è finito, o forse no, è appena cominciato...

- Capitolo otto: arrivederci

Depressione post-concerto: la sensazione che un fan di un artista prova alla fine di un concerto. La sindrome si manifesta con un comportamento inizialmente disorientato, la cui possibile causa è l'elevato rumore assorbito dallo strumento uditivo nell'arco dell'esibizione dell'artista, e prosegue con un sorriso stampato sulle labbra che si trasforma in poco tempo in una espressione triste, con alternanza di questi due stati. Nei giorni successivi alla prima manifestazione della sindrome si può notare, in soggetti sensibili, un notevole abbassamento della voce e/o stiramenti muscolari, dolori sparsi per il corpo, arrossamento delle mani e gonfiore delle stesse. Non è ancora stata trovata una cura per questa sindrome poichè essa guarisce spontaneamente nell'arco di una settimana massimo. I soggetti colpiti dalla sindrome mostrano ricadute frequenti nell'arco della loro vita, con cadenza diversa a seconda della frequenza dei concerti dell'artista favorito.

E così, presi dalla "depressione post-concerto", siamo andati a staccare lo striscione che avevamo fatto: una sorta di fumetto con la caricatura di Claudio-Architetto e numerosi simboli delle sue canzoni (lo 0 e l'1, il sombrero, la chitarra senza una corda, un ponte...). E poi sono andata a salutare Silvia che probabilmente era caduta in uno stato di depressione post-concerto molto pesante...
Ma aveva il sorriso... infatti...
Vi ricordate il libro con tutti i nostri racconti che sono stati pubblicati in unaparolaperte.net? Ecco, tramite qualcuno è stato portato a Claudio... ed è anche già ritornata indietro la copia con la dedica per noi... non vi dico niente di più, ma l'ho vista in anteprima... e Silvia viaggiava a un metro da terra! Purtroppo la serata è finita... dico purtroppo perchè sono stata veramente bene sia con le persone che ho conosciuto sia con lo spettacolo (sotto i punti di vista emotivo e pure architettonico!)... Baci, abbracci, e... al prossimo viaggio!


Marika

PS: un ringraziamento particolare lo devo a Silvia perchè senza di lei non avrei trovato la forza di scrivere questo "papiro"!!! E naturalmente a Claudio che, con la sua musica, sa trasmettere emozioni fortissime!!! Vi voglio bene!!!
 

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