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22 Marzo, Livorno
Crescendo a Livorno
Parole in viaggio…Prima
volta. C'è sempre una prima volta in tutto, anche per assistere ad un concerto
di Claudio. Sono arrivato a 39 anni senza mai aver assistito ad un suo
concerto, ma l'occasione era ghiotta, anche per chi come me mastica solo
musica hip-hop, soul, underground… ma Claudio piace alla mia Lei, ed ho voluto
accompagnarla a vederlo e soprattutto a sentire le sue "ragioni", o meglio
canzoni.
Poi ci sono gli amici, Claudia, suo marito, Sandro e soprattutto Silvia.
Quest'ultima non ho mai avuto il piacere di conoscerla di persona, nonostante
gli abbia scritto diverse volte.
Il primo impatto, fuori del nuovo palazzetto dello sport di Livorno, è strano.
Ci sono persone di tutte le età e di tutti i tipi. Ragazzine con i genitori,
ragazze e ragazzi giovani ma già adulti, coppie di una certa età, qualche tipo
strano, ogni tipo di ceto. Certe cose si vedono solamente ai concerti di
gruppi che fanno parte della nostra storia.
Soprattutto si vede che c'è un sacco di gente che considera Claudio un suo
riferimento, un guru, una stella che li guida. È uno sfoggiare di bandane,
magliette, spille, e tutto quello che lo riguarda. Un vero idolo. Osservo
tutto un po' distaccato ma apprezzo perché l'importante è la passione che
muove la gente, e poi sono tutte persone per bene, non ci sono esagitati e
tutto fila tranquillo come ad una festa paesana.
Arriva il momento di entrare, e la curiosità aumenta. In televisione ho sempre
visto delle scenografie esagerate, ma qui lo spazio non è così grande, chissà
come si è sistemato.
Appena dentro vedo Claudia, che ha assistito anche alle prove. È raggiante con
quel suo pancione che infonde tenerezza, ed il suo bimbo da dentro ha
scalciato tutto il pomeriggio sentendo cantare Claudio… Sandro mi sembra
subito un tipo semplice e simpatico, mi dice "E' dura la vita del fan !", e ci
credo, accompagna sua moglie da tutte le parti ed a tutti i concerti! E poi
finalmente conosco Silvia. Quanti di voi l'hanno già incontrata? Mi sembrava
carina in una foto insieme a Claudio di un po' di tempo fa, ma dal vero è
ancora più carina. Lei e Claudia fanno davvero una bella coppia. Ha indosso
una maglietta fatta apposta per queste occasioni ed è veramente raggiante, le
si legge in faccia la passione e l'attesa per l'evento.
Corro ad attaccare lo striscione di Unaparolaperte, e mi fotografano per
immortalare l'evento, e per far vedere a tutti che fine ho fatto.
Attesa, tutti aspettano che entri lui, ogni tanto qualche finta e qualche
scroscio di applausi, e poi finalmente arriva. Visto dal vivo ha un certo
carisma.
Poi ci parla prima di iniziare a cantare. Ci dice che lo spettacolo partirà da
una cantina che è stata ricreata sul palco, proprio come la cantina in cui
cantava all'inizio della carriera, proseguirà con la costruzione di una casa,
per poi arrivare sempre più su… ma la cosa più bella che mi colpisce è quando
parla dei sogni che ognuno di noi ha, e che sono entrati a far parte di lui e
delle sue canzoni. È vero, tra una canzone vecchia ed una nuova parla di tutta
una vita, dei sogni che abbiamo, di quelli che si sono avverati, di quelli che
sono rimasti tali, e mi ritrovo a cantare le poche canzoni che conosco ed a
seguire con attenzione quelle che non ho mai sentito.
Non voglio essere noioso e spiegare tutto il concerto per filo e per segno,
anche perché c'è poco da spiegare. Chi vuole sapere deve andare, punto.
Beh, devo dire però che Baglioni sa trasmettere bene tutta una serie di
emozioni da vivere.
Mi sono divertito, ho visto un mucchio di gente ballare e cantare a
squarciagola le sue canzoni, i figli fare la ola con i genitori. Claudia s'è
beccata un sacco di calcioni da suo figlio. Silvia s'è scatenata a ballare e
cantare. Noi maschietti abbiamo esaurito metà delle nostre corde vocali, e poi
ce ne siamo andati a letto stanchi ma contenti.
Silvia mi ha salutato dandomi appuntamento al prossimo concerto. Mah, chissà…
Moreno
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