....e che tutto vada nel migliore dei modi....

Claudio e Alessandro

Stamattina ho ascoltato un servizio al Maurizio Costanzo Show nel quale si parlava della storia di Alessandro, un ragazzo di ventisei anni che da sedici è stato colpito da una grave malattia a causa della quale può muovere solo gli occhi e la bocca. Il suo cantante preferito sei tu, Claudio Baglioni, e sabato scorso l’hai incontrato e sei stato con lui per un’ora e mezza. Ascoltare alcuni momenti dell’incontro mi ha fatto riflettere sulla tua persona e mi ha profondamente emozionato per vari motivi: gli parlavi con dolcezza, ma anche con allegria, cercando di trasmettergli la tua energia e facendogli tornare la voglia di vivere; hai cantato, sussurrando, “E tu…” e “questo piccolo grande amore” e l’hai fatto cantare, regalandogli così istanti di felicità assoluta dopo molti anni. Io non potevo vederti perché i miei occhi sono chiusi per sempre, ma è stato sufficiente ascoltare la tua voce per avvertire una sensibilità spiccata, il tuo desiderio di essere la personificazione della vita stessa per quel ragazzo che soffre; ho immaginato i vostri sorrisi mentre incrociavi il suo sguardo e la tua espressione lievemente divertita ma conciliante quando ti sei accorto che per lui battere i denti significa applaudirti. Hai compiuto un gesto nobile anche dedicandogli gli ultimi concerti del tour “Crescendo”, poiché con il ricavato Alessandro avrà la possibilità di trovare metodi per affrontare più facilmente la sua malattia e vivere. Tuttavia la tua presenza in quella stanza sabato scorso, il tuo coinvolgimento, il tuo cuore saranno sempre un notevole sostegno psicologico per questo ragazzo e d’ora in poi sentirà sempre forte il desiderio di andare avanti nella sua vita; l’energia insospettabile che gli hai infuso nell’animo non si esaurirà facilmente.
Da tutta questa splendida storia di solidarietà ho capito che sei un grande mago e un grand’uomo nel vero senso del termine non solo in quanto strepitoso artista, ma soprattutto in quanto sensibile e generoso. Tu esorti tutti a non dimenticare questa storia e a tenerla come esempio di vita; io desidero accogliere il tuo invito raccontandola e promettendoti che la ricorderò sempre: è fantastica e ha fatto crescere di molto la mia stima nei tuoi confronti.
Continua così Claudio perché hai la facoltà di sostenere chi soffre e le tue parole e note sono un vero e proprio inno alla vita. Grazie per la tua umanità, e perché ci stringi tutti quanti in un abbraccio. La vita è adesso, evviva la vita di tutti!

 

Alissa

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