Padova /1 - 26 marzo 2004

Doppio Crescendo a Padova


Com'è vispo e simpatico, questo Claudio "patavino!"! Alle prove (le prime della mia vita, anche se per me "Claudio è Claudio" fin dal remoto 1975!) mi ha fatto morire quando qualcuno gli ha gridato "Sei grande!" e lui ridendo ha risposto "Fuochino!", facendo anche il gesto del fuochino con la manina ...
Era rilassatissimo e non ha mai smesso di sorridere, anche se qualche problema tecnico sembrava affiorare ("Tengo una voce piccirilla ...").
Alle prove, fra le altre, ha eseguito - da dio - "Signora delle ore scure" e "Quei Due" (leggendo le parole dall'ormai famoso libriccino posato su un ginocchio!); ha anche fatto "Cincinnato", "Una faccia pulita", "Mia libertà", una deliziosa "Lampada Osram" ...
Quanto al concerto vero e proprio, a parte un problema tecnico di black-out del suo microfono (durante un paio di attimi nell'altrimenti stupenda esecuzione di "Solo"), e qualche lieve stonatina sulle note più basse di un paio delle canzoni nuove (mi sembra "Tienimi con te" e "Tutto in un abbraccio"), che sono veramente difficili da cantare persino per lui, è stato assolutamente meraviglioso e coinvolgente.
Voce potente, sorriso dolcissimo, si capiva - soprattutto - che si stava divertendo ... che ha apprezzato il nostro calore e il nostro amore ... Era più loquace che a Treviso, per non parlare di Trieste, e l'ho visto raggiante quando quelli della mia tribuna, una dozzina di file sopra di me, se ne sono usciti con la bella idea di sventolare uno stuolo di cartoncini con la scritta "IO" durante l'esecuzione di "Sono Io" ... E' stato anche contento delle nostre lucine ... Io ho tirato fuori il cellulare, non avevo altro.
Sono ancora senza voce in questo momento, mi fanno anche male le braccia per il troppo applaudire !
Come se non bastasse, il 26 marzo ho conosciuto - finalmente in carne ed ossa - tantissime persone meravigliose con cui condividere l'attesa al cancello clabber, l'emozione delle prove, il paio di ore residue fino al fatidico ingresso dell'Uomo in Frac al suono di Yesterday ... Penso ad Ilaria detta Ilo (che ha solo diciotto anni eppure da ben tre è la creatrice e curatrice - in gambissima - del meraviglioso "luogo" dedicato online a Gio' Baglioni), ed ancora alla "melodiosa sorella del Piccolo Grande Amore" (come la chiama suo marito!) Gabriella, alla triestina Grace, alla cestista Francesca (che per colpa di una partita da giocare non poteva "bissare" sabato 27), ed anche a due ragazze senza nome alle quali, prima che iniziassero le prove, mi sono offerta di inviare via e-mail una strepitosa foto di Claudio in costumino da bagno, pescata online chissà dove ... Per fortuna entrambe mi hanno risposto dopo aver ricevuto il "reperto", e adesso so che si chiamano Roberta e Nunzia, e che una delle due lavora addirittura a cinque minuti d'orologio da casa mia !! Claudio è un ponte che unisce ...

Padova /2 - 27 marzo 2004

Padova-bis è stata - se possibile - una festa ancor più emozionante, coinvolgente e magnifica rispetto a Padova-uno ... Il mio miglior CRESCENDO in assoluto fra i quattro che ho visto, senza alcun dubbio, ed oserei dire addirittura il miglior concerto di Claudio tra tutti quelli ai quali ho assistito dal lontano 1979 a questa parte.
Qualcuno temeva che fosse stanco od un po' demotivato ...
Manco per idea!!! Noi di Padova-bis siamo stati per tutto il tempo una torma festante e scatenata (ancor più del pubblico della sera precedente), e mi piace pensare che gli abbiamo dato tutta l'adrenalina che gli serviva per essere - come è stato - semplicemente fantasmagorico ...!!
Alle prove è arrivato in ritardo, tra la preoccupazione di tutti noi clabbers ("Che gli sarà successo?! Sarà nervoso? Ha problemi tecnici?!"), mentre ora so che veniva dalla casa del suo nuovo grande amico Alessandro Manzella.
Ci ha pensato Claudio stesso - divertito e di ottimo umore -a spazzare via tutte le preoccupazioni che serpeggiavano nel folto drappello di noi clabbers, anche se si lamentava con il fonico (ma sorrideva) di sentire in cuffia strani rumori, come "uccellini e serpenti a sonagli ... No, ecco, adesso gli uccellini non ci sono più ma i serpenti a sonagli sì ...".
Meravigliandosi per l'elevato numero di "drogati da prove" presenti al palasport in quel sabato pomeriggio, ci ha chiesto quanti di noi clabbers fossero stati lì anche la sera prima, ed al levarsi di moltissime mani si è messo a ridere, suggerendoci - ma si capiva che la nostra "follia" lo rendeva felice - di andare tutti insieme a fare una seduta di psicoterapia collettiva ...
Si è perfino scusato con quelli che si erano appostati fuori dall'albergo invano (!), spiegando che aveva depistato tutti, scegliendo all'ultimo momento un altro albergo, perchè in giornata doveva andare assolutamente in un posto (per l'appunto abbiamo appreso in seguito che doveva andare a trovare a casa sua il giovane Alessandro Manzella, il ragazzo affetto da una gravissima malattia, il cui caso toccante Claudio si è così generosamente preso a cuore), e non poteva permettersi che ciò avvenisse con tutto quel seguito di gente ...
Alle prove - più brevi del giorno prima, visto il ritardo iniziale ed il fatto che poi fosse immediatamente atteso da RAI3 per un'intervista - Claudio ha eseguito (oltre all'ormai immancabile "Signora delle ore scure") canzoni diverse rispetto alle prove del giorno prima. Tra queste, segnalo tre chicche come "Doremifasol", "Ragazza di campagna" e "Ad Agordo è così" ... Il bello è che di tutte queste canzoni antichissime (così come di quelle delle prove del 26) si ricorda le parole per filo e per segno, mentre noto divertita che stavolta Bolero se l'è appiccicata sul famosissimo chitarrone nero: ci ha attaccato sopra un foglietto che svolge egregiamente il suo compito al concerto!

Prima di attaccare queste meravigliose canzoni anni '70, a tutti noi tanto care, Claudio ci ha fatti ridere ancora una volta, intonando la vecchia tradizionale melodia italiana "Voglio amarti così ... teneramente ... Voglio amarti così ... Con tutto il cuor ..." mentre si aggirava per il palco intento ad ascoltarsi - un po' preoccupato, per la verità, visto il tempo che scorreva implacabile - i suoi serpenti a sonagli che sibilavano negli auricolari. Con un'arietta birichina e una certa dose di faccia di bronzo (in tutti i sensi! E' abbronzatissimo ...), ci dice infine: "Stasera la scaletta sarà tutta fatta di pezzi così ...!".


Alla fine, verso le 19.00, profondendosi in scuse non poter godere del dono dell'ubiquità (e non poter quindi salire su da noi, dovendo le prove lasciare spazio all'intervista TV), sempre con quel sorriso dolcissimo, si è concesso quella che forse voleva essere un'affettuosa spiritosaggine: "Buona permanenza all'interno del palasport" ... Beh, la sua si è rivelata non essere affatto una battuta!! Ho passato momenti incredibilmente piacevoli con Sabina ed Eugenio di Cantù, con Celeste, con Antonio di Vicenza ... e le 21.15 sono arrivate in un lampo!
Dulcis in fundo, alla fine delle prove (come già il giorno prima, ma lì non ero affacciata alla balaustra della tribuna numerata in prima fila, come invece ero il 27 marzo, e quindi avevo lasciato subito perdere ...) potevamo lasciare i nostri CD, libri, foto, fogli di carta, block notes etc. al simpaticissimo Luigi, dello staff di Claudio, il quale era specificamente incaricato di fargli avere in camerino, dopo l’intervista TV, tutta quella montagna di roba da autografare … “Mi raccomando, mettete il vostro nome su ogni cosa” …
… E così adesso sto rimirando la prima pagina del mio fedele “vecchio compagno”, il libro NOTTI DI NOTE del 1985 - http://www.reginella.net/libri/liNotti.htm - che ora reca la seguente dedica, vergata in pennarello nero da una ben nota mano, nella sua arcinota bellissima ed elegante grafia: “Per Alberta queste notti di note 1985 durante una notte del 27.03.2004 – Claudio Baglioni” …
Il concerto vero e proprio è stato un'esplosiva e fantasmagorica apoteosi. Voce a mille (potente, sublime, perfetta: mai un errore od un calo, ha raggiunto vette incredibili; ha pure cantato la seconda parte di "Solo" a cappella, senza più neanche la sua stessa chitarra come accompagnamento ... da brividi!), energia a profusione, sorriso radioso dall'inizio alla fine. Era chiaramente felice di esserci, e noi con lui.
Con "La vita è adesso", alla fine, quasi tutto il palasport (tranne la solita manciata di irriducibili borghesi) è "saltato sulla vita" assieme a lui ...

Sei davvero immenso, Claudio. Unico ed inimitabile. Grazie.


Alberta

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