Piccole Grandi Vicende Di Una Spagnola Nel Paese Di CB

(Scusate per l’ itagnolo)

Adesso vi immagino presi per andare a un concerto di Claudio un sabato sera. Vi sto vedendo, vi sento: alcuni ancora lavorate la mattina, altri vai la notte scorsa allo stadio per trovare un posto migliore in prima fila, altri prendete la macchina o il treno per arrivare in città dal vostro paese ... beh, sembra normale.

Ma...avete pensato per un momento come può essere per una persona che viene dal di là del vostro mondo? Non vorrei esagerare non è che sia tanto lontano come il c.bip negro dell’inferno J ma diciamo, per esempio … della grande Spagna.

Anzitutto si deve contattare con un/a italiano/a che ti possa comprare, per te e per il tuo/a possibile accompagnatore, i biglietti del concerto. Sennò ti puoi trovare con un viaggio bellissimo a Roma, visitare il Colosseo, il Vaticano, le Terme, la piazza di Spagna, come no! ... ma dopo rimanere con occhi spalancati vedendo tutto il metrò pieno di gente con la maglietta stampata di CB e tu facendo il ridicolo più assoluto con uno striscione del toro spagnolo fatto con un pezzo di lenzuolo della mamma che ha giurato di ammazzarti per averlo spezzato ... e piangendo lacrime grosse come piselli senza un misero biglietto. Porca miseria! No, non è il nostro caso (ma sí ho saputo di alcuni "uomini spagnoli persi" che adesso non è il momento ... meritano un racconto a parte) perchè abbiamo i meravigliosi biglietti.

Beh, prima di partire dobbiamo andare a una agenzia di viaggi per trovare il volo giusto per 2 giorni (una non si può sistemare più giorni sia per questione di lavoro sia per questioni economiche), ma che albergo scegli? Uno che non sia troppo caro ma uno che almeno dentro non si debba parlargli di Lei agli scarabei.

Grazie a Dio ci troviamo già sistemati a Roma dopo vincere l' angoscia della claustrofobia dell’aereo. Sei una strana in un paese non si può dire strano ma con idioma diverso che non è poco. Tutto è nuovo per te: le rovine classiche ... i ladri attuali e moderni: la cattiva fortuna fa che sparisca il tuo portafogli ma ... almeno i biglietti li avevi nell’albergo nascosti come se di un tesoro si trattasse. Caserma di polizia, viso di "cosa faccio qui?".... lasciamola perdere!

Dopo vincere tanti e più ostacoli, si avvicina l’ora del concerto, meglio dire, l’ora di partire per lo stadio che sono 5 ore prima. Vai come se volassi, ti senti felice partecipe della festa ... vai mostrando a tutti i biglietti dicendo "vado anch’io!". Tutto è fantastico, el caldo è fantastico, le infinite file sono fantastiche, vorrei baciare i vigili dei cancelli con viso di cane arrabbiato ... beh, quest’ultimo lasciamolo anche perdere!

E’ l’ora di aprire: la signora con il panino di prosciutto e frittata che ti spinge "scusami signora!", la machina fotografica nascosta dentro la pancia, lo striscione del toro in mano, il biglietto nella bocca...tutto è bello, la vita non è bella come quella di Benigni, no, è meglio. Tutto molto carino.

Ma ... aspettate ... siamo dentro, si spegne la luce e ... c’è il cielo, la magia. Tutti siamo un cuore grande che batte allo stesso ritmo, non c’è nessuna differenza tra noi. Il mondo sembra fermarsi: canta CLAUDIO.

Spero ritornare il più presto possibile!!!!

Ciao cari amici!!!!

MCarmen

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