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Montecarlo
Lo spettacolo di Montecarlo è stato un evento
piuttosto originale e al di
fuori del percorso artistico e comunicativo che sta seguendo Claudio negli
ultimi tempi. Penso che questa esibizione sia dovuta soprattutto ad esigenze
economiche e di promozione commerciale. E' il lato meno nobile della
professione di un artista, ma ne è una parte. Per cui non storciamo troppo
il naso: se il portafoglio e le ferie lo consentono seguiamo il nostro
artista preferito in questa escursione in zona straniera, altrimenti
aspettiamo i raduni, le tournee, la TV e gli altri eventi più consoni al
nostro gusto.
Montecarlo, come sapete, è una specie di tempio della ricchezza mondiale. La
bellezza del posto è data quasi esclusivamente dallo spettacolo stesso della
ricchezza. (Mi spiego: anche le Maldive sono un posto da ricchi, ma lo
spettacolo è dato dal mare, dalla spiaggia, dalle palme, ecc. Qui invece lo
spettacolo è dato dal passaggio di miliardari in Rolls Royce, libretti di
assegni, soldi sul tavolo da gioco, principesse ecc).
Lo Sporting Club è un'avveniristica sala polifunzionale, costruita con
veduta sul mare e adatta ad ospitare eventi musicali e spettacolari di ogni
genere, nonché a fare grande cucina per centinaia di persone.
Due le categorie: i capitalisti annoiati, molti di loro anziani, francesi o
inglesi o tedeschi che vanno a cena allo Sporting ignari di tutto ("Si
mangia bene e c'è bella musica, oggi mi sembra che canti un italiano..."sembra quasi di sentir dire loro) e i manipoli di indomiti fans che hanno
trovato ferie e "fondi" sufficienti per non mancare. Appartengo
(ahimè) a
questo secondo gruppo e cerco di associarmi ai miei "simili" (è
come se ci
annusassimo, perché nella grande Montecarlo ne troviamo parecchi).
Nella serata di vigilia mi permetto anche di uscire dallo splendido casino
con una piccola vincita (che se avessi dato retta a Elena-Loccina sarebbe
stata astronomica, visto che voleva giocare tutto sul 18, giorno dello
spettacolo, numero puntualmente uscito).
La mia proposta di striscione viene bocciata ("Claudio con noi al casino
per
giocare tutto su domani" a me sembrava carina...)
In spiaggia Barbara e Maria Grazia "ripassano" le tecniche per
conquistare i
posti migliori. Maria Grazia si dichiara disposta, se necessario, a mettere
in funzione le sue (ottime) capacità seduttive per barattare il posto con i
danarosi clienti dello Sporting presumibilmente schierati in prima fila.
Io e Loccina siamo in una fortunata pole position (a proposito: nel
rettilineo di arrivo del Gran Premio ci sono i dossi-dissuasori di velocità:
un controsenso in un posto-mito della velocità mondiale).
Il pessimismo di Barbara, invece, si attenuerà solo quando Claudio comincerà
a suonarle il piano praticamente sopra il suo tavolo. Ben piazzati anche
Maria Grazia e Marco, che svetta in eleganza, mentre io mi concedo una
dissacrante cravatta con Bugs Bunny.
La cena (straordinaria) e lo spettacolino jazz di intrattenimento (medio)
volgono al termine. Bravi tutti, ma ora sparecchiate e fate entrare chi
sapete. Cielo stellato, grande attesa ed entrano un pianoforte ed un uomo in
nero. C'è chi si esalta, chi si limita ad applaudire, chi si prepara
incuriosito a sentire qualcosa di nuovo, chi fuma annoiato, chi paga il
conto (se ci penso mi vengono ancora delle fitte al portafoglio) e se ne va
a godersi la notte degli yacht e del casino. Claudio esegue un "Incantino" (1 ora e 20) con spietata selezione di
tutte
le medaglie degli Anni 70 (passerotti, baci rubati sulle scale, magliette
fini, amori belli come il mare, bambini nei bignè... non ci risparmia
niente, 'sto disgraziato!). "Rischia" qualcosina solo con Io dal
Mare (il
vocalizzo finale è la prodezza meglio riuscita) e con Stai Su. Qui mi
delizia con quello che, in cuor mio, mi aspettavo: almeno un accenno al
fatto di esibirsi davanti ad un pubblico così diverso da quello abituale. E
infatti: "Dovete fare un canto propiziatorio che fa tutu tutù tututtu
tutù
tutù... lo potete fare anche se siete vestiti bene..." E' una battuta
che
equivale quella celebre di John Lennon quando si esibì davanti alla regina
"I ragazzi in loggione possono applaudire, le signore in platea possono
far
tintinnare i loro gioielli".
L'ambiente resta freddino. Un posto così bello era da disintegrare di
entusiasmo, da far saltare tutto (anche la formula-Incanto ha dei limiti,
spero che si torni presto a qualcosa di più energetico). Dov'è la curva B
dei baglioniani napoletani? Troppo lontana. Qui son quasi tutti lessi. Il
concerto finisce. Claudio scappa con Fazio, ma lo ribecchiamo al bar del
casino verso le due. Ci dedica un po' di tempo e qualche autografo, con la
solita paziente signorilità. Mamma Silvia è un po' stanca (sono le 3
passate), ma si ferma con noi e ci prega: "Vogliate sempre bene al mio
Claudio...". Tranquilla signora. L'unico rischio è quello di esagerare.
Et rien ne va plus!
El Viajero
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