" Un giorno in una piana "


Era il mese di Agosto di qualche anno fa ( in prossimità dell'uscita dell'lp " Io sono qui " ), e seduto su una sedia resa appiccicosa dall'afa Milanese, fui sorpreso da un trillo telefonico, che giungeva improvviso
come la caduta di un quadro.
" Pronto ? "
" Ciao Clabber Corrado, sono ( ? ) di Clab, volevo chiederti se vuoi venire nella piana di Castelluccio di Norcia per contribuire alle riprese del video " Io sono qui ", se vieni vestiti di giallo, e avrai la sorpresa di
assistere anche ad un concerto di Claudio stesso ".
Non ebbi nemmeno un'attimo di esitazione. Presi la palla al balzo, e a Settembre mi misi in viaggio per la terra di S.Francesco.
Quando giunsi davanti a quell'immensa piana, vidi un oceano di persone, che, data la grandezza del posto, sembravano davvero poche, portarsi in prossimità di un camion tutto giallo. Sembrava una giostra colorata per saltimbanchi ed intrattenitori, ed invece, quasi sotto il camion, vidi che era " Apparecchiato " di tutto punto, con pianoforte, chitarre, batterie, ed un improbabile mixer, che sembrava messo li per caso.
Dopo qualche ora d'attesa per nulla pesante, perchè tirava un aria frizzantina, ecco sentire il vibrato di Claudio che intonava " Io dal mare " ( uno dei miei pezzi preferiti ). La voce proveniva dal retro camion,
quindi Baglioni non era per nulla visibile, ma già mi era bastato così....
Mi sdraiai sul prato, chiusi gli occhi, e cominciai a sentire la sua voce che innndava il mio cuore. Provai una sensazione impagabile, ero in pace con me stesso e con il mondo in quell'istante. Lo so è difficile da
raccontare, però auguro a tutti voi che mi leggete, di provare quanto prima, le stesse vibrazioni.
Il concerto poi, fu una carrellata di vecchi successi, sul finale cantò " Io sono qui "pezzo che potava via Claudio, con l'immancabile Body G., e tutta la carovana di gente, giunta con ogni mezzo ed ogni forza sul luogo.
Fu bruttissimo, e ricordo mi misi a piangere come un bimbo, andarmene, e vedere un mare di lamiere in coda giù dal pendio dei monti Sibillini. In quel momento il sole rifletteva sui cofani delle macchine, e mi accecavano.
Meglio così dovevo nascondere dai miei genitori i miei occhi zuppi di lacrime..... Ebbene si, non mi vergogno, all'alba dei miei 32 anni compiuti, farvi sapere che sto riprovando le stesse emozioni anche adesso che scrivo a distanza di anni.
Bisogna vergognarsi solo a fare del male-
Grazie a Voi che mi avete ascoltato, e Grazie a Claudio per avermi regalato
tutto questo.....
Chi vuole rispondermi faccia pure....


Corrado ( Milano )
(www.targetmelos.com)

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