Raduno Clab
(Laura)
Roma 17 GEN 2003
Cari clabber ,come sapete questo raduno e' stato
abbastanza complicato in principio, ma fortunatamente e' finito a
meraviglia!!! vi evito tutti i tragici pezzi iniziali accennandovi solo dei
piccoli tratti di come l'ho vissuta io, iniziando dalla interminabile fila
durata tre ore e passa da cui sono uscita a "mo"di sottiletta Kraft, alla
corsa furiosa per i primi posti,all'attesa che sembrava non finire mai. Be'
quel giorno per noi e' stato veramente speciale! anche se, non si sa' come
tutt'ad un tratto sembravamo tutti impazziti(parlo durante la fila!!!) Vabbe'
aspettando Claudio mi era passata la fame ed il mio panino ormai stritolato da
cui trabboccava ogni cosa era li' e mi guardava.........anche lui stupito di
tutto cio' che era accaduto poco prima!!!
La voce di Claudio che ci avvisava che quella che ascoltavamo non era un
nastro e che era meglio che ci sedevamo cosi sarebbe finalmente entrato!!!-
Claudio entra,accompagnato da grida che si spengono appena inizia a cantare-
Claudio con occhialetti fichissimi da panico che appena l'ho visto stavo per
schiattare,camicietta bianca, gile' nero e pantaloni stretti neri!! che
"bip":-) ragazziiiiiiiiiiiiiii non me lo scordero' mai!!!!!! ok!! Tutto va per
il meglio quando nel mezzo di un piccolo aneddoto che Claudio raccontava con
tanto amore arriva un pazzo che interrompe l'incanto per poi costringerlo a
dimostrare ancora una volta la sua grandiosita'!!!!!!!!!
Nel fra tempo mi ero trasferita sotto il palco,seduta a terra, per cogliere
gli attimi migliori e i suoi sputacchi- Claudio ritorna piu' fico che mai dopo
che aveva sistemato ogni cosa e allora si ,la festa e' iniziata davvero!!!!
Prima Claudio e Giovanni poi quando sono entrati tutti i musicisti la folla e'
andata pian piano in delirio!!!! Fino a travolgerci tutti che si nun me arzavo
de corsa adesso non ero qui a raccontarlo!!!!! E' stato bellissimooooooooooooo
UN BACIO DA LAURA!!!!!! e ricordatevi che: LA VITA E' ADESSO E IL SOGNO E'
SEMPRE!!!!!!!
Laura
|
|
Risposta a
Laura (Renato)
>Tutto va per il meglio quando nel
mezzo di un piccolo aneddoto che Claudio raccontava con tanto amore arriva
un pazzo che >interrompe l'incanto per poi costringerlo a dimostrare
ancora una volta la sua grandiosita'!!!!!!!!!
Ciao Laura, ho letto la tua lettera sul raduno solo ora, l'ho fatto spinto
dalla curiosità di leggere quelle impressioni sul raduno alle quali ero
stato invitato ad accompagnare le mie. Avevo rifiutato per motivi
personali che ho spiegato a Silvia, ma ora non riesco a trattenermi dal
rivolgermi a te.
Non avrei più voluto tornare a parlare del raduno e di quello che è
successo, ma quella frase non posso nasconderti che mi ha decisamente
urtato...fra le espressioni negative che ho sentito riguardo al mio gesto,
questa è stata l'unica frase che sia riuscita a farlo!
Vedi, in questi giorni mi soffermo spesso a guardare la foto di Claudio
che appare sul sito ufficiale e sui manifesti che tappezzano le nostre
città per pubblicizzare quello che lo stesso Claudio, con voce
"camuffata", chiama il più grande spettacolo visto finora.Probabilmente
vedremo ballerine e ballerini, mangiafuoco e giocolieri e chissà cos'altro
ancora... speriamo che rimanga spazio anche per la musica!
Guardo quella foto e mi rendo conto di quanto sia importante apparire,
trovare una forma di comunicazione che arrivi a un certo particolare tipo
di pubblico...e purtroppo quel pubblico sembra molto quello dei gridolini
e dei friggi friggi, di quelle persone che sanno ben osservare il loro
Totem: "Claudio entra,accompagnato da grida che si spengono appena inizia
a cantare- Claudio con occhialetti fichissimi da panico che appena l'ho
visto stavo per schiattare,camicietta bianca, gile' nero e pantaloni
stretti neri!! che "bip":-) ragazziiiiiiiiiiiiiii non me lo scordero'
mai!!!!!! ok!!"
Vedi Laura, io e fortunatamente molti altri ancora, o almeno lo spero,
crediamo che Claudio sia qualcosa in più, crediamo che sia una leva per
muovere le nostre emozioni, quelle che ci regala o che ci impone la vita,
crediamo che sia uno specchio nel quale vedere le esperienze che si
disegnano sul nostro viso, crediamo che possa essere un mago, un guru, un
vecchio amico che ci racconta della vita, dell'amore, della solidarietà,
delle tristezze e delle gioie che l'esistere ci propina ad ogni svolta
della nostra vita. Lui lo fa con la semplicità delle persone limpide, con
la passione di chi ha un cuore che batte.
Tutto questo vive dentro quello che è semplicemente un uomo...un grande
uomo, ma vivaddio, qualche errore lo fa anche lui! Almeno per ricordarci
che è un essere umano.
Non dimentichiamoci che Claudio è un uomo di 52 anni....un uomo che vive
il tormento e l'inquietudine di questo momento particolare della sua vita,
momento tanto comune per tante persone che si trovano in mezzo al guado
fra la consuetudine del pensiero che porta ad accettare i giorni sempre e
comunque come dei nuovi doni per il semplice fatto che ogni giorno si
accende una luce, e chi invece pensa che sia importante sempre e comunque
mettere in gioco la propria capacità di cercare orizzonti sempre più
lontani. Per far questo Claudio sta viaggiando dentro se stesso alla
ricerca della propria identità e lo ha raccontato così bene nel
"Viaggiatore"
Claudio ha ricevuto come tutti qualche ingiuria dell'età, non
costringiamolo a diventare un manichino al servizio dell'apparenza. Dio
non voglia che perda di vista la propria realtà lasciandosi manipolare da
chi cura la sua immagine e, probabilmente, pensa di doverlo spremere come
un limone!
Auguriamoci che, al di là di qualche ruga intorno agli occhi o ai capelli
brizzolati che nel limite della ragionevolezza giustamente può cercare di
minimizzare, mantenga sempre dentro di sè i suoi cieli smarginati di
azzurro.
Quando quel pazzo (che poi sarei io) ha osato interromperlo nel bel mezzo
del racconto di un "divertente aneddoto", certamente Claudio ha pensato ai
tanti "divertenti aneddoti" che chi stava fuori poteva raccontare: storie
di soldi spesi, di permessi sul lavoro, di illusioni svanite davanti alla
mancata possibilità di godere di un diritto...E tutte queste persone
subivano tutto davanti a quello che era il loro compagno di viaggio,
davanti a quello che era il veicolo che avevano scelto per traghettare le
loro anime verso la speranza di un mondo solidale e giusto, insomma un
mondo a forma di noi dove cercare di seminare quel seme di ribelle
speranza che ci regala quel grammo di utopia che ci portiamo sempre
appresso.
E sicuramente con quel pensiero Claudio è uscito ed hai ragione tu nel
dire che è stato costretto a dimostrare quanto sia grande: lo ha fatto
ascoltando quel "pazzo" ultimo dei clabber , dando voce a chi stava fuori,
dando voce agli ultimi...interrompendo il racconto del suo "divertente
aneddoto" per uscire a sentire i "divertenti aneddoti" di chi stava fuori!
E fuori fra quegli ultimi c'erano persone che in realtà sono i primi,
persone che non possono stare ore accalcati in attesa di entrare perchè
hanno problemi fisici che sono tali anche se non sono visibili, persone
che si accontentano dell'ultimo posto nell'ultima fila pur di evitare
ressa e fastidi, a differenza di chi preferisce accettare tutto questo
solo per guadagnare il posto qualche fila più avanti: sono semplicemente
persone che vogliono vivere serenamente il loro incanto e la loro
emozione, magari chiudendo gli occhi e accontentandosi di sentire più che
di vedere un Claudio che appare sul palco lontano e piccolo.
Forse alla fine di quel gesto Claudio aveva una ruga in più, forse il
guaio causato da quel "pazzo" gli avrà tolto un poco di allegria, ma
certamente aveva una ricchezza in più dentro di lui da spendere. Cerchiamo
di aiutarlo a spenderla bene, anche con le critiche se necessario, perchè
Claudio è un vero amico e i veri amici non si possono solo adulare se si
vuole aiutarli a scoprire e ad affrontare nel modo migliore la vita.
Riflettici sopra Laura, se ci pensi bene vedrai che la grandezza di
Claudio va ben oltre i suoi fichissimi occhiali e il suo bel sedere...la
sua grandezza è fatta da cose che devono sopravvivere alle rughe che prima
o poi non potrà più coprire. Aiutiamolo a capire che la sua grandezza deve
sopravvivere a chi crede che basti sempre e comunque che lui metta la sua
faccia davanti ai loro errori per cancellarli, aiutiamolo a fare in modo
che non ci sia più bisogno di un pazzo come me o di quelle assurde foto
sui manifesti per portarlo a parlarci al cuore.
Ciao, senza nessun rancore, ma anzi...con la volontà di capire e di farmi
capire al meglio. Un caro saluto e un augurio per la tua vita!
Renato. |