“La vita e’ l’arte dell’incontro, e il mio primo incontro l’ho fatto con me stesso…”e cosi’ con le note di 51Montesacro inizia il mio primo raduno.

Ho avvertito profonda commozione nelle parole di Claudio verso il ricordo di suo padre, ho pensato che il ritmo frenetico del presente ci porta a rimandare tutto a domani ignorando appunto quel giorno che ci rubera’ gli affetti piu’ cari e che noi non abbiamo fatto in tempo ad assaporare nella distrazione della vita quotidiana. Ed allora restano solo i ricordi che cerchiamo di comprimere per mantenerli piu’ a lungo sfidando il tempo che nella sua corsa inesorabile  cerca di portarseli via.
Questo dolce Incontro e’ stato per me un mix di nostalgia, allegria, Claudio e’ riuscito a trascinarmi in ogni sua sensazione facendomi sorridere, piangere, e come ho detto, riflettere.
E’ mattina, mentre mi preparo penso a tutte le persone che, come me, si metteranno in cammino per ritrovarsi alla sera nella meta comune. Quel luogo dove incontro la dolcezza di un bel pancione, bambini piccoli nei loro passeggini con le madri che tranquillamente li imboccano con pappine ed omogeneizzati, la stesse madri che, piu’ tardi, vedo cullare in braccio i loro piccoli per farli addormentare, insieme a ragazzi  seduti per terra che stanno coccolandosi sulle note di particolari canzoni, e Claudio in mezza a tutto questo  come il principale protagonista di un bellissimo film girato all’interno di una conchiglia bianca, illuminata ogni tanto da alcuni lumicini a fare da sfondo ad una intima cornice, cosi’ mi appare lo stadio della Pallacorda.

Molti sono stati gli incontri - incanti che Claudio ci ha fatto ascoltare, dal primo incontro musicale percepito dentro la pancia della madre “Lili Marlene” a quello fatto con la musica brasiliana “Nel sole nel sale nel sud”, o a quello con le emozioni “ Il sole e la luna”, “Fratello sole sorella luna”, e ad un incontro incanto “ Opere e omissioni” in versione tango struggente. Altri sono stati i passaggi, da “Ad Agordo e’ cosi”, ” Signori si chiude”, “Tutto il calcio minuto per minuto”, “Con te”, ad un momento collettivo, che
ci ha visto festeggiare la qualificazione dell’Italia ai mondiali con  un “Ale-oo”.
Altre canzoni hanno fatto da colonna sonora alla serata, i sorrisi che Claudio ci ha regalato con i suoi raccontini, le giuste bacchettate al comportamento dei vari teatri per la prevendita dei biglietti di InCanto,
qualche richiamo all’ordine per le sue fan piu’ audaci, ma mi fermo qui rimanendo con il brivido che mi ha scosso sabato sera  quando, giunti quasi alla fine dopo piu’ di 4 ore passate insieme, partono le note di Avrai. La cantiamo tutti insieme, Claudio ci accompagna con dei “vocalizzi” ed infine arriva la frase “ed una  radio per sentire che la guerra e finita”…
Adesso il sogno del mio primo raduno ed il ricordo di questa frase urlata a gran voce da tutti noi, mi accompagna per tutto il giorno. Gia’, la guerra e ’ finita… ed un prossimo domani ci dice che non e’ cosi’. Chissa’ se quell’augurio che un giorno Claudio regalo’ ad un suo amore potra’ mai realizzarsi veramente… o restera’ impresso come un graffito in quella antica grotta dei suoi piu’ cari ricordi che neanche il tempo riuscira’ a cancellare.


Silvia
 

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